Guida verificata con Ubuntu: 20.04 22.04
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Introduzione
La presente è una guida (non esaustiva) contenente consigli per utilizzare Ubuntu, una derivata o un altro sistema GNU/Linux, su computer vecchi oppure poco prestanti (da ora computer poco prestanti).
Generalmente parlando, la veloce obsolescenza dei prodotti informatici, dovuta soprattutto al rapido progresso tecnologico in questo campo, comporta un impiego di risorse hardware sempre maggiore, anche per compiti di uso comune (come ad esempio la navigazione Internet).
Un'opinione generalmente diffusa ritiene che i sistemi GNU/Linux siano adatti per mantenere utilizzabili vecchi dispositivi, che altrimenti cadrebbero in disuso.
Ciò è in parte vero. Infatti i sistemi GNU/Linux, data la loro scalabilità, possono essere un'ottima soluzione per l'utilizzo e la rimessa in funzione di computer poco potenti (trashware), previa adozione di alcuni accorgimenti.
Alcune delle informazioni contenute in questa guida possono ritenersi utili anche per dispositivi che hanno prestazioni limitate, indipendentemente dall'età, come ad esempio i netbook, i single-board computer quali il RaspberryPi e prodotti simili, i vecchi Apple Macintosh PowerPC.
Molte guide presenti sulla documentazione wiki contengono sezioni, paragrafi, istruzioni, note, avvertimenti e consigli pensati per computer poco prestanti.
Operazioni preliminari
Stabilire se il computer è poco prestante
Non è possibile indicare un'età precisa in base alla quale stabilire se un computer può considerarsi obsoleto o «poco prestante». Ciò è dovuto all'enorme varietà di computer che sono stati messi in commercio nel corso degli anni, anche contemporaneamente (differenti per potenza di calcolo, memoria dei computer, tipologia, ecc.).
Un'indicazione molto approssimativa riferita a un uso domestico o d'ufficio (navigazione Internet, scrittura documenti, elaborazione fogli di calcolo, multimedia, semplici operazioni di grafica/fotoritocco, ecc.) potrebbe essere:
dopo 5-10 anni per computer di fascia medio-alta.
dopo 2-5 anni per computer di fascia bassa.
La seguente tabella può aiutare a stabilire se un computer è o non è poco prestante: se almeno una delle specifiche è compresa tra due colonne, l'intero computer deve considerarsi appartenente alla categoria più a destra.
|
Obsoleto |
Sicuramente poco prestante |
Probabilmente poco prestante |
260 |
1000 |
2000 |
|
Memoria RAM |
256/512 MiB |
1/2 GiB |
4 GiB |
Memoria della scheda video |
|
64 MB, anche se dedicata |
128 MB, anche se dedicata |
Ricognizione dell'hardware
Specialmente in presenza di computer datati, è di fondamentale importanza esaminare il computer per identificare lo stato di usura dei vari componenti. Nei casi più comuni può essere utile:
- verificare la presenza di polvere accumulatasi all'interno del computer (in particolare nelle ventole), procedendo a un'eventuale pulizia.
- verificare lo stato della pasta termica sulla CPU, procedendo con l'eventuale sostituzione.
controllare lo stato di efficienza dell'hard disk (consultare questa guida per ulteriori informazioni).
effettuare un test della RAM (utilizzare la funzione MemTest disponibile in una qualsiasi live di Ubuntu o derivata).
identificare l'hardware presente, anche utilizzando una live (operazione utile in caso di periferiche non funzionanti o per reperire informazioni sul loro supporto).
Per i primi due punti, si consiglia di consultare i manuali o le guide relative al disassemblaggio del proprio computer. In alternativa, specie se non si hanno sufficienti competenze, far eseguire le operazioni a un tecnico specializzato. Eseguire in maniera scorretta queste procedure potrebbe compromettere il funzionamento dell'hardware.
Quando possibile, può essere preso in considerazione un upgrade dell'hardware, ad esempio:
- aumentando la memoria RAM;
- sostituendo il processore con uno più performante;
sostituendo l'hard disk meccanico con uno più capiente e/o performante, oppure con un SSD.
Prima di eseguire le suddette operazioni è fortemente raccomandato informarsi sulla compatibilità dell'eventuale nuovo componente hardware e valutare caso per caso il rapporto costi/benefici.
Decidere la destinazione d'uso
Nell'utilizzare un computer poco prestante per uso domestico o ufficio si tenga presente che:
- La navigazione Internet risulterà difficoltosa se la RAM è pari o inferiore a 2 GiB di RAM (molto difficoltosa con 1 GiB o meno), in particolare aprendo più schede del browser.
La riproduzione di alcuni contenuti multimediali, come ad esempio video in h265, potrebbe non essere possibile.
- L'esecuzione in multitasking di più applicazioni contemporaneamente potrebbe portare a un notevole calo di prestazioni.
Pertanto, in alcuni casi, potrebbe essere preso in considerazione un utilizzo alternativo del computer poco prestante (compatibilmente con le sue prestazioni). Alcuni esempi possono essere i seguenti:
- Chioschi o postazioni Internet
Anche in questo caso valutare caso per caso in base al rapporto costi/benefici (es.: un vecchio computer adibito a server NAS domestico potrebbe comportare un elevato consumo energetico).
Scelta del sistema operativo
Come orientarsi
Per la scelta del sistema operativo da installare non è possibile fornire istruzioni valide per tutti i computer poco prestanti. Si possono però definire due criteri generici per orientarsi nella scelta del sistema:
Limiti tecnici: possono variare molto in base ai requisiti hardware dei vari sistemi e alle prestazioni dei singoli dispositivi.
Esigenze e preferenze degli utenti
Pertanto il consiglio generale è di procedere per tentativi, effettuando test e sperimentando personalmente, quindi decidere di conseguenza. Nella maggior parte dei casi è preferibile provare il funzionamento del computer con diversi sistemi operativi, in ordine decrescente in base ai requisiti hardware.
Inoltre nella scelta del sistema operativo tenere presente che:
Non è mai consigliabile installare un sistema operativo fuori supporto, tranne che in rarissimi casi (studio, sviluppo, test, ecc.). Per un elenco delle versioni di Ubuntu supportate, leggere questa pagina.
Molti vecchi computer non supportano l'architettura a 64 bit. Per controllare se il processore in uso supporta il set di istruzioni a 64 bit consultare questa pagina. Se il processore non lo supporta sarà necessario installare la versione a 32 bit.
Attualmente non vengono più rilasciate nuove versioni a 32 bit per alcune delle distribuzioni GNU/Linux più note (compresa Ubuntu), nonché per diversi programmi anche di utilizzo comune.
Esempi pratici
Di seguito sono forniti alcuni consigli molto indicativi e generici su quali sistemi installare in base al livello di prestazioni stabilito precedentemente:
Categoria hardware |
Derivate di Ubuntu |
Altri sistemi GNU/Linux |
Probabilmente poco prestante |
Debian o altre distribuzioni con ambiente grafico MATE o Xfce. |
|
Sicuramente poco prestante |
antiX, Slax Linux, Debian o altre distribuzioni con ambiente grafico LXDE, LXQt o OpenBox |
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Obsoleto |
|
BunsenLabs, Tiny Core, SliTaz, Puppy Linux e altre distribuzioni leggere |
Accorgimenti per l'installazione
Leggere questa guida per scegliere la dimensione ottimale della partizione di swap.
Inoltre, la consultazione delle seguenti pagine potrebbe essere utile qualora non si riesca ad avviare o a portare a termine la normale installazione di Ubuntu:
CD minimale (Ubuntu 20.04): tipo di installazione non grafica, utile su macchine con RAM inferiore ai 700 MB e per creare un sistema altamente personalizzato adatto a pc poco prestanti.
Installazione Netboot da rete (Ubuntu 20.04): come installare Ubuntu attraverso un'immagine Netboot avviabile da GRUB.
Avvio del supporto di installazione: guida che contiene informazioni utili per avviare CD/DVD o chiavetta USB di installazione di Ubuntu, anche nei vecchi sistemi BIOS e/o che non supportano il boot da CD/DVD o USB.
Installazione Fake PAE (non disponibile per versioni recenti di Ubuntu): installazione su vecchi computer con processori Pentium M privi di supporto PAE.
Ottimizzare il sistema
Modificare il parametro di swappiness
In computer dotati di poca memoria RAM è normale assistere a rallentamenti del sistema causati dall'uso frequente della memoria swap.
Per limitare questo inconveniente è sufficiente modificare il valore di swappiness seguendo le indicazioni di questa guida.
Comprimere il contenuto della RAM
È possibile comprimere il contenuto della RAM, permettendo al sistema di utilizzare più memoria ed eseguire contemporaneamente più operazioni. In questo modo si può velocizzare in parte il sistema e ritardare l'uso della swap. I migliori risultati si ottengono se si possiede almeno un 1 GB di RAM.
Tuttavia ciò può comportare un lieve rallentamento delle prestazioni di punta, per via delle operazioni di compressione e decompressione.
Per abilitare questa opzione installare il pacchetto zram-config.
Si consideri che zram grava sull'uso della CPU, per cui è preferibile avere processori sufficientemente prestanti per questo scopo, o che non vengano eccessivamente stressati nelle attività di utilizzo più comuni per l'utente. In ogni caso, se non si dovessero notare miglioramenti, disinstallare zram-config.
Trasferire il carico della CPU alla GPU
In alcune configurazioni hardware è possibile trasferire parte del processo della decodifica video e della post-elaborazione video alla GPU della scheda video. Per farlo seguire la relativa guida.
Abilitare la cache dell'unità di archiviazione
Le unità di archiviazione hanno una porzione di RAM interna che permette di aumentarne le prestazioni. È possibile attivarla a due livelli.
Il primo abilita solo la lettura della cache, in modo tale che i dati lì presenti, quando richiesti dal sistema, vengano prelevati dalla cache stessa anziché dal supporto di archiviazione, migliorando quindi tempi di accesso e di lettura.
Il secondo livello abilita la cache anche in scrittura (è consigliabile abilitare solo con dispositivi muniti di batteria o gruppo di continuità). Questo permette di trasferire in modo più rapido il file nell'unità, la quale poi gestirà in autonomia il trasferimento del file dalla cache alla memoria non volatile dell'unità d'archiviazione. Ciò permetterà di liberare più rapidamente la macchina dall'operazione di trasferimento o salvataggio delle informazioni.
A tale scopo seguire le istruzioni descritte di seguito.
Avviare lo strumento Dischi.
Selezionare l'unità di archiviazione desiderata, premere il tasto delle impostazioni e selezionare la voce Impostazioni unità.
Nella scheda Cache scrittura abilitare l'opzione Applicare impostazioni per la cache in scrittura per attivare il primo livello. Per attivare anche il secondo livello selezionare dal menu a tendina la voce Abilita cache in scrittura.
Ridurre le scritture nella ROM
Le unità di archiviazione impiegano tempo per azioni di lettura e scrittura (in particolar modo per quest'ultima). Inoltre ogni scrittura contribuisce a ridurre la vita dell'unità (soprattutto nel caso di SSD, SD, ecc.).
Per ridurre le scritture è possibile inserire un'opzione di montaggio della partizione che modifica l'aggiornamento della data di visualizzazione dei file:
relatime: l'aggiornamento viene effettuato solo se il file viene modificato, permettendo così un ottimo compromesso tra riduzione delle scritture e compatibilità tra i vari programmi;
noatime: comando che impedisce l'aggiornamento della data di accesso dei file, che di conseguenza sarà sempre precedente a quella di modifica;
nodiratime: non vengono aggiornati i tempi di accesso delle sole cartelle.
Il comando noatime include anche il comando nodiratime, quindi non è necessario inserirli entrambi.
Abilitare il DMA o UDMA
Nei sistemi con interfaccia di connessione di tipo IDE in molti casi è possibile abilitare tale modalità di funzionamento. Ciò permette di migliorare la gestione delle periferiche e lo scambio dati all'interno della macchina.
Per maggiori informazioni consultare la relativa pagina.
Accorgimenti per i programmi
Alternative leggere ai software più comuni
Per una panoramica delle alternative leggere ai software più comuni consultare questa guida.
Ottimizzare i programmi più comuni
A seconda delle prestazioni del computer, è possibile configurare alcuni programmi più comuni affinché venga ridotto il carico sul sistema.
Browser
In alcune configurazioni hardware può essere utile abilitare l'accelerazione hardware, trasferendo così parte del carico di sistema durante la navigazione dalla CPU alla GPU, limitando sensibilmente anche l'uso della memoria RAM.
A tal fine seguire le istruzioni delle seguenti guide, in base al browser utilizzato:In alcuni casi può essere utile bloccare alcuni contenuti non necessari durante la navigazione (pubblicità, pop-up, ecc.). Questa funzionalità è integrata in alcuni browser, come ad esempio Opera, mentre necessita di componenti aggiuntivi in Firefox (ad esempio uBlock Origin).
Allo stesso modo può essere utile bloccare l'esecuzione automatica di contenuti integrati come audio e video oppure il loro precaricamento. Questa funzionalità, se non integrata, è generalmente ottenibile tramite componenti aggiuntivi (ad esempio in Firefox tramite Disable HTML5 Autoplay).
Libreoffice
Per impostare LibreOffice affinché utilizzi minori risorse hardware seguire le indicazioni di questa pagina.
YouTube
Computer poco prestanti potrebbero non essere in grado di permettere la fruizione dei video su YouTube, nemmeno utilizzando i driver proprietari della scheda grafica, se presenti (una causa potrebbe essere, ad esempio, l'assenza del supporto del set di istruzioni SSE2 nelle vecchie CPU).
In alcuni casi è possibile ovviare a questo problema utilizzando altri programmi, fra cui
SMTube (client per il sito YouTube disponibile per versioni sia a 32 bit che a 64 bit);
Minitube (client per il sito YouTube per versioni a 64 bit);
Un lettore multimediale che supporti lo streaming in rete inserendo l'URL del video (ad esempio VLC).
Installare i codec
Installando i codec per i dati multimediali è possibile migliorare la riproduzione degli stessi e ridurre il carico del processore: