Guida verificata con Ubuntu: 20.04
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Introduzione
Questa guida contiene istruzioni utili per installare e personalizzare GDM, il display manager predefinito di Ubuntu (dalla versione 17.10) e della derivata Ubuntu GNOME.
Installazione
GDM è preinstallato nei sistemi che usano l'ambiente grafico GNOME (Ubuntu GNOME 16.04, Ubuntu 18.04 e successivi).
Se necessaria l'installazione di GDM (su sistemi minimali, per sostituire un display manager differente ecc.), seguire le indicazioni dei passaggi seguenti.
A seconda della versione in uso installare uno dei seguenti pacchetti:
Se è già presente un altro display manager, impostare GDM come predefinito. Digitare quindi i seguenti comandi in un terminale:
Ubuntu 16.04 e successive:
sudo dpkg-reconfigure gdm3
Ubuntu 14.04:
sudo dpkg-reconfigure gdm
Nella schermata successiva selezionare gdm3 o gdm.
Al riavvio GDM comparirà nella schermata di login.
Configurazione
Prima di apportare modifiche di seguito indicate, si raccomanda di salvare preventivamente una copia di backup dei file interessati.
A seconda del pacchetto installato, le configurazioni principali di GDM sono contenute nel file /etc/gdm3/custom.conf o /etc/gdm/custom.conf.
Un esempio del file /etc/gdm3/custom.conf privo di particolari configurazioni può essere il seguente:
# GDM configuration storage # # See /usr/share/gdm/gdm.schemas for a list of available options. [daemon] # Uncoment the line below to force the login screen to use Xorg #WaylandEnable=false [daemon] # Enabling automatic login # AutomaticLoginEnable = true # AutomaticLogin = user1 # Enabling timed login # TimedLoginEnable = true # TimedLogin = user1 # TimedLoginDelay = 10 # Reserving more VTs for test consoles (default is 7) # FirstVT = 9 [security] [xdmcp] [greeter] # Only include selected logins in the greeter # IncludeAll = false # Include = user1,user2 [chooser] [debug] # More verbose logs # Additionally lets the X server dump core if it crashes # Enable = true
Sarà pertanto possibile modificare le impostazioni di GDM modificando alcuni parametri del suddetto file con un editor di testo usato con i privilegi di amministrazione, decommentando (ossia eliminando il carattere «#» all'inizio della stringa) la sezione di proprio interesse, come illustrato di seguito.
Affinché alcune modifiche abbiano effetto potrebbe essere necessario riavviare il computer oppure eseguire il comando indicato al secondo punto del paragrafo dedicato all'installazione.
Accesso automatico
Per abilitare il login automatico è sufficiente modificare le righe
[daemon] # Enabling automatic login # AutomaticLoginEnable = true # AutomaticLogin = user1
decommentandole e sostituendo «user1» con il nome dell'utente desiderato, come nell'esempio seguente:
[daemon] # Enabling automatic login AutomaticLoginEnable = true AutomaticLogin = mario
In alternativa è possibile abilitarlo dalle Impostazioni, seguendo il percorso Dettagli → Utenti e impostando quindi Accesso automatico su ON.
Accesso automatico ritardato
È possibile abilitare il login automatico dopo un determinato lasso di tempo, in modo tale da permettere l'accesso ad eventuali altri utenti. Una barra di caricamento indicherà il tempo di attesa rimanente.
A tale scopo modificare la relativa sezione come nell'esempio, sostituendo «mario» con il nome dell'utente desiderato e impostando il parametro «TimedLoginDelay» con il tempo di ritardo del login (espresso in secondi):
[daemon] # Enabling automatic login # AutomaticLoginEnable = true # AutomaticLogin = user1 # Enabling timed login TimedLoginEnable = true TimedLogin = mario TimedLoginDelay = 10
Disabilitare Wayland
Per disabilitare la sessione Wayland, affinché venga utilizzato soltanto Xorg, individuare le righe:
[daemon] # Uncoment the line below to force the login screen to use Xorg #WaylandEnable=false
quindi modificare l'ultima riga in:
WaylandEnable=false
Nascondere il nome degli utenti
Nelle vesioni recenti di GDM non è più prevista la sezione [greeter], in cui era possibile impostare gli utenti da visualizzare nella schermata di accesso.
In modalità predefinita vengono visualizzati in GDM tutti gli utenti con cui è possibile effettuare l'accesso.
È però possibile nascondere uno o più utenti, in modo tale che sia necessario digitare i relativi nomi in un apposito campo vuoto. A tal fine seguire le seguenti istruzioni:
Aprire con i privilegi di amministrazione e con un editor di testo il file corrispondente all'utente che si desidera nascondere, presente nella cartella /var/lib/AccountsService/users (ad esempio «/var/lib/AccountsService/users/mario»). Se il file non è presente è possibile crearlo.
Individuare la riga
[User] SystemAccount=false
Modificare il valore «false» con «true» come nel seguente esempio:
[User] SystemAccount=true
- Salvare e chiudere il file.
- Ripetere la procedura per eventuali altri utenti che si desidera nascondere.
Cambiare l'immagine dello sfondo
Sebbene nelle impostazioni di sistema sia disponibile l'opzione per cambiare lo sfondo della Scrivania e della schermata di blocco, non è presente quella per scegliere lo sfondo di GDM. È tuttavia possibile adoperare il workaround descritto di seguito.
Aprire con i privilegi di amministrazione e con un editor di testo il file /etc/alternatives/gdm3.css.
Individuare la sezione contenente la voce «#lockDialogGroup». Il contenuto sarà simile al seguente:
#lockDialogGroup { background: #2c001e url(resource:///org/gnome/shell/theme/noise-texture.png); background-repeat: repeat; }
Sostituire le suddette stringhe con le seguenti:
#lockDialogGroup { background: #2c001e url(file:///posizione/del/file/immagine_di_sfondo.png); background-repeat: no-repeat; background-size: cover; background-position: center; }
sostituendo la dicitura «/posizione/del/file/immagine_di_sfondo.png» con il percorso e il nome del file dell'immagine desiderata.
Affinché l'operazione abbia successo, è importante scegliere un'immagine salvata in una cartella in cui tutti gli utenti abbiano i permessi (ad esempio la cartella Immagini nella Home nei sistemi con un solo utente).- Salvare e chiudere il file, quindi riavviare il computer.
Alcuni aggiornamenti di sistema potrebbero sovrascrivere i cambiamenti applicati. In tal caso ripetere la procedura.