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<<Indice>> = Informazioni generali = La release di sviluppo corrente è la '''18.04''', nome in codice (da definire). Il suo rilascio è previsto ufficialmente ad Aprile 2018. Il ciclo di sviluppo di una nuova versione di Ubuntu dura circa sei mesi. In questo lasso di tempo, in preparazione della versione finale, vengono rilasciate le versioni [[http://it.wikipedia.org/wiki/Versione_alpha|alpha]] (disponibili solo per alcune [[http://www.ubuntu-it.org/derivate|derivate]]) e [[http://it.wikipedia.org/wiki/Versione_beta|beta]] intermedie. Oltre alle versioni sopra indicate, sono rilasciate le '''Daily Build''', ovvero immagini `.iso` generate quotidianamente. ## Su tutte le versioni il [[GruppoTest|Gruppo Test]] della comunità italiana esegue dei test durante l'intero ciclo di sviluppo. E' possibile [[GruppoTest/Partecipare|partecipare]]. Per richieste di supporto, rivolgersi alla sezione [[http://forum.ubuntu-it.org/viewforum.php?f=7&sid=dbf7926bb9d8cc07520d675f08facaeb|Ubuntu in sviluppo]]. = Scaletta di rilascio = Da definire. ## * [[Rilasci/ArtfulAardvark|Rilasci per Artful Aardvark]] ## * [[Rilasci/ZestyZapus|Rilasci per Zesty Zapus]] ## * [[Rilasci/YakketyYak|Rilasci per Yakkety Yak]] ## * [[Rilasci/XenialXerus|Rilasci per Xenial Xerus]] ## * [[Rilasci/TrustyTahr|Rilasci per Trusty Tahr]] = Daily Build = Le immagini giornaliere sono disponibili ai seguenti indirizzi: * Ubuntu: * [[http://cdimage.ubuntu.com/cdimage/daily-live/current/|Daily Live]] * [[http://cdimage.ubuntu.com/ubuntu-server/daily/current/|Server Daily]] * Kubuntu: * [[http://cdimage.ubuntu.com/kubuntu/daily-live/current/|Daily Live]] * Lubuntu: * [[http://cdimage.ubuntu.com/lubuntu/daily-live/current/|Daily Live]] * [[http://cdimage.ubuntu.com/lubuntu/daily/current/|Daily Alternate]] * Ubuntu MATE: * [[http://cdimage.ubuntu.com/ubuntu-mate/daily-live/current/|Daily Live]] * Xubuntu: * [[http://cdimage.ubuntu.com/xubuntu/daily-live/current/|Daily Live]] ||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">''Se si installa la versione in sviluppo, sarà sufficiente installare gli [[AmministrazioneSistema/Aggiornamenti|aggiornamenti]] forniti dal sistema per passare alla versione stabile finale, senza bisogno di scaricare nuove ISO e senza particolari procedure di avanzamento di versione. Può essere utile utilizzare, in questo caso, lo strumento [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi/Apt|APT]].'' || = Problemi comuni = I problemi più frequentemente riscontrati con le versioni di sviluppo sono i seguenti: * '''Problemi legati a difetti software''': l'introduzione di software aggiornato in Ubuntu, specialmente se non importato da Debian, può comportare la presenza di nuovi bug, anche molto pericolosi. Emblematico è stato il caso di un bug legato al [[https://bugs.launchpad.net/ubuntu/+source/control-center/+bug/78500|control center di GNOME]], il quale portava alla cancellazione della directory home dell'utente. * '''Problemi legati al kernel''': la versione di sviluppo include i rilasci più recenti del kernel Linux i quali, nonostante siano stati testati dagli sviluppatori, possono aggiungere nuove problematiche, soprattutto per nuove funzionalità introdotte ex-novo e che non sono state testate efficacemente dagli sviluppatori di Ubuntu. * '''Problemi legati al gestore aggiornamenti''': questo software ha alcuni problemi se non associato ai ''language pack'' aggiornati e risulta impossibile eseguire l'aggiornamento se non per mezzo della console o utilizzando i gestori di pacchetti. * '''Problemi legati alle dipendenze dei pacchetti''': la versione di sviluppo introduce giornalmente aggiornamenti di pacchetti preesistenti o software nuovo. Gli sviluppatori non caricano i pacchetti in formato `.deb` bensì sotto forma di pacchetti sorgente, i quali vengono compilati da sistemi specializzati chiamati [[https://launchpad.net/+builds|build machines]]. Queste macchine gestiscono una [[https://launchpad.net/ubuntu/zesty/+queue|coda di pacchetti]], ognuno con una differente priorità. A volte succede che un pacchetto non venga compilato a causa di errori e, di conseguenza, non venga caricato nei repository. Nel caso in cui un pacchetto dipenda da quest'ultimo, è impossibile procedere all'installazione. = Accorgimenti per un corretto utilizzo = Onde evitare spiacevoli inconvenienti quali perdita di dati o impossibilità di utilizzare il proprio computer, coloro che hanno la necessità di utilizzare la versione di sviluppo di Ubuntu dovrebbero adottare accorgimenti adatti per utilizzarla in assoluta sicurezza. Questi sono alcuni dei metodi più diffusi per interfacciarsi con la versione di sviluppo: * '''Live di Ubuntu''': usare Ubuntu da [[Installazione/CreazioneLiveUsb|Live USB]] o [[Hardware/DispositiviPartizioni/MasterizzareIso|Live DVD]] è sicuramente una scelta vincente. Non occorre installare alcunché e come impostazione predefinita le partizioni presenti nel PC non vengono modificate. Solo la partizione di swap, se presente, viene caricata per aumentare le prestazioni del sistema. L'utilizzo di Ubuntu in modalità '''Live''' offre le medesime funzionalità di un sistema installato, a patto che ci sia un quantitativo sufficiente di RAM, anche se con prestazioni ridotte. * '''Macchine virtuali o sistemi di virtualizzazione''': optando per questa scelta non si è costretti a sottostare alle limitazioni della modalità '''Live''' e la velocità di esecuzione dei programmi è migliore, anche se non paragonabile ad un sistema fisico. Essendo eseguita in un ambiente protetto, l'hardware non viene toccato, garantendo una ottima integrità dei dati. Per maggiori informazioni, consultare la pagina [[Virtualizzazione|Virtualizzazione]]. * '''Partizione dedicata''': usando una partizione dedicata le prestazioni sono ottimali, ma occorre fare molta attenzione alla gestione delle partizioni sia durante il processo di installazione che durante l'uso quotidiano, limitando il più possibile gli accessi alle altre partizioni presenti sul disco. Per maggiori informazioni, consultare la pagina [[Hardware/DispositiviPartizioni/PartizionamentoManuale|Partizionamento manuale]]. * '''Sistema dedicato''': questa soluzione è in assoluto la migliore, sia per le prestazioni, sia per i rischi irrisori di perdita di dati. Anche se più problematica da attuare dal momento che richiede una macchina dedicata, è la scelta più praticata degli sviluppatori. = Strumenti a supporto delle versioni stabili = A volte le motivazioni per usare la versione di sviluppo sono legate alla mancanza di uno o più software nella versione stabile, presente invece nella versione di sviluppo. Per ovviare a queste esigenze, gli sviluppatori di Ubuntu mettono a disposizione alcune procedure: * '''Backport''': i pacchetti che appartengono a questa categoria sono prelevati dai repository della versione di sviluppo e compilati per la versione stabile. Nessuna modifica può essere introdotta nel pacchetto sorgente onde evitare di includere potenziali nuovi bug. Per maggiori informazioni o per richiedere un backport, si veda la pagina [[Repository/Backports|Backports]]. * '''Stable Release Update''': alcuni pacchetti possono essere inclusi nella versione stabile dopo che una specifica richiesta sia stata approvata da un gruppo di sviluppatori. Per maggiori informazioni o per richiedere un ''update'', si veda la pagina [[Ubuntu:StableReleaseUpdates|StableReleaseUpdates]]. In caso di dubbi sull'utilizzo di tali strumenti, richiedere assistenza nei vari [[http://ubuntu-it.org/supporto|canali di supporto]] della comunità italiana. |
<<Indice(depth=2)>> <<Informazioni(forum="http://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?t=431132"; rilasci="20.04 22.04 23.10 23.04")>> = Introduzione = Questa pagina descrive come gestire i repository da [[AmministrazioneSistema/Terminale|riga di comando]], senza servirsi di programmi ad interfaccia grafica come un qualsiasi [[Ufficio/EditorDiTesto|editor di testo]]. Queste informazioni si rivelano utili dato che funzionano in tutte le versioni di Ubuntu. Se invece si desidera utilizzare gli strumenti specifici della propria distribuzione, leggere le seguenti guide: * [[Repository/Ubuntu|Gestire i repository con Ubuntu]] * [[Repository/Kubuntu|Gestire i repository con Kubuntu e Lubuntu]] = Informazioni preliminari = [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi/Apt|Apt]] è il programma che gestisce l'installazione dei pacchetti e la lista dei repository. Il file che contiene tale elenco è `/etc/apt/sources.list` e tramite la modifica di questo file è possibile aggiungere, rimuovere o disabilitare i repository. Anche se Ubuntu conserva di default una [[AmministrazioneSistema/ComandiBase#cp|copia]] del file `sources.list`, è buona norma creare una copia di backup del file prima di modificarlo, in modo tale da poterlo ripristinare in caso di problemi.<<BR>>Digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] il seguente comando:{{{ sudo cp /etc/apt/sources.list /etc/apt/sources.list.backup }}} <<Anchor(sources.list)>> = Descrizione del file sources.list = Il file `/etc/apt/sources.list` è sostanzialmente un file di testo che contiene i dettagli relativi ai [[Repository#Introduzione|repository]] in uso.<<BR>> Per controllare la validità del proprio file `sources.list` senza modificarlo, è possibile prenderne visione nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] con il seguente comando: {{{ cat /etc/apt/sources.list }}} Prendendo come esempio il caso di un sistema Ubuntu 22.04 LTS, il contenuto dovrebbe essere simile al seguente: {{{ # deb cdrom:[Ubuntu 22.04.3 LTS _Jammy Jellyfish_ - Release amd64 (20230807.2)]/ jammy main restricted # See http://help.ubuntu.com/community/UpgradeNotes for how to upgrade to # newer versions of the distribution. deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ jammy main restricted # deb-src http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ jammy main restricted ## Major bug fix updates produced after the final release of the ## distribution. deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ jammy-updates main restricted # deb-src http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ jammy-updates main restricted ## N.B. software from this repository is ENTIRELY UNSUPPORTED by the Ubuntu ## team. Also, please note that software in universe WILL NOT receive any ## review or updates from the Ubuntu security team. deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ jammy universe # deb-src http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ jammy universe deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ jammy-updates universe # deb-src http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ jammy-updates universe ## N.B. software from this repository is ENTIRELY UNSUPPORTED by the Ubuntu ## team, and may not be under a free licence. Please satisfy yourself as to ## your rights to use the software. Also, please note that software in ## multiverse WILL NOT receive any review or updates from the Ubuntu ## security team. deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ jammy multiverse # deb-src http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ jammy multiverse deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ jammy-updates multiverse # deb-src http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ jammy-updates multiverse ## N.B. software from this repository may not have been tested as ## extensively as that contained in the main release, although it includes ## newer versions of some applications which may provide useful features. ## Also, please note that software in backports WILL NOT receive any review ## or updates from the Ubuntu security team. deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ jammy-backports main restricted universe multiverse # deb-src http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ jammy-backports main restricted universe multiverse deb http://security.ubuntu.com/ubuntu jammy-security main restricted # deb-src http://security.ubuntu.com/ubuntu jammy-security main restricted deb http://security.ubuntu.com/ubuntu jammy-security universe # deb-src http://security.ubuntu.com/ubuntu jammy-security universe deb http://security.ubuntu.com/ubuntu jammy-security multiverse # deb-src http://security.ubuntu.com/ubuntu jammy-security multiverse # This system was installed using small removable media # (e.g. netinst, live or single CD). The matching "deb cdrom" # entries were disabled at the end of the installation process. # For information about how to configure apt package sources, # see the sources.list(5) manual. }}} {{{#!wiki note Ogni singola riga indica un diverso repository.<<BR>> Le righe che iniziano con uno o due caratteri hash «#» sono commentate e non influiscono in alcun modo sull'operato del proprio gestore di pacchetti. Vengono utilizzate per riportare dei repository disabilitati oppure semplicemente per fornire informazioni all'utente. }}} I repository vengono indicati con la seguente struttura: {{{ tipo posizione rilascio componenti }}} * '''Tipo''': indica il tipo di archivio che può essere: * '''deb''': questi repository contengono pacchetti binari o precompilati. Sono indicati per la maggior parte degli utenti. * '''deb-src''': questi repository contengono il codice sorgente dei pacchetti e sono utili agli sviluppatori. Nell'esempio precedente, tutti i repository di questo tipo sono commentati '''#''', pertanto non vengono considerati (impostazione consigliata per gli utenti comuni). * '''Posizione''': è l'indirizzo presso il quale è reperibile il server o il supporto che ospita i pacchetti. Ad esempio considerando l' '''URI''' (Uniform Resource Identifier) '''http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/''', risulta essere una posizione su Internet (in questo caso un URL, visitabile anche con un comune [[InternetRete/Navigazione#Browser_per_navigare|browser web]], tramite il quale è possibile navigare all'interno delle relative directory). * '''[[Rilasci|Rilascio]]''': indica la versione di Ubuntu, tramite il suo ''codename''; ad esempio ''focal'' si riferisce a Ubuntu 20.04 LTS «''Focal Fossa''». In alcuni casi può essere assente o avere un formato differente (ad esempio in alcuni repository non ufficiali). * '''[[Repository/Componenti|Componenti]]''': possono essere diversi; vanno separati l'uno dall'altro da uno spazio, ad esempio: {{{ main universe multiverse }}} = Abilitare i repository = Per abilitare un repository procedere come segue: 0. Aprire con un [[Ufficio/EditorDiTesto|editor di testo]] e con i [[AmministrazioneSistema/PrivilegiDiAmministrazione|privilegi di amministrazione]] il file `/etc/apt/sources.list`, quindi cancellare il simbolo hash '''#''' davanti alla riga di interesse. 0. Salvare la modifica ed aggiornare l'elenco pacchetti, digitando nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] il seguente comando:{{{ sudo apt update }}} Se non si ricevono errori, l'operazione è andata a buon fine. In caso di errori, invece, è possibile ripristinare la situazione precedente tramite il backup precedentemente creato, digitando nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] il seguente comando:{{{ sudo cp /etc/apt/sources.list.backup /etc/apt/sources.list sudo apt update }}} {{{#!wiki tip Se si desidera abilitare solo un componente di quelli presenti nella riga interessata, omettere i componenti indesiderati.}}} = Aggiungere altri repository = {{{#!wiki important Si consiglia di prestare sempre la massima attenzione nella scelta di repository affidabili e compatibili per non compromettere la sicurezza e la stabilità del proprio sistema operativo.}}} Possono esserci diverse ragioni per aggiungere dei repository non ufficiali alla propria lista. Ad esempio si può avere bisogno di programmi non presenti nei [[Repository#Repository_ufficiali|repository ufficiali]] o disponibili in questi ultimi soltanto in versioni non aggiornate, oppure di software vincolati da licenze e/o brevetti ecc. A tal fine seguire le procedure indicate di seguito.<<BR>>Dopo tali procedure sarà possibile [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi#Installare_e_rimuovere_pacchetti_da_repository|installare]] o [[AmministrazioneSistema/Aggiornamenti|aggiornare]] da altri repository il software desiderato. Per controllare se siano già presenti repository esterni: 0. Visionare il file `/etc/apt/sources.list` come indicato nel precedente [[#sources.list|paragrafo]], verificando che non siano presenti ulteriori righe oltre quelle relative ai repository ufficiali. 0. Digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] il seguente comando:{{{ ls /etc/apt/sources.list.d }}} verificando la presenza di eventuali file con estensione `.list`. Analogamente a `/etc/apt/sources.list` è possibile visionare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] il contenuto tramite il comando:{{{ cat /etc/apt/sources.list.d/nome_file.list }}} {{{#!wiki note Eventuali righe che iniziano con il simbolo '''#''' sono commentate e non vengono prese in considerazione. }}} == Repository di terze parti == Per evitare modifiche accidentali indesiderate al file `/etc/apt/sources.list`, di norma vengono creati dei file dedicati, con estensione `.list` e all'interno di `/etc/apt/sources.list.d/`. Utilizzare la seguente procedura: 0. Aprire un [[Ufficio/EditorDiTesto|editor di testo]] con i [[AmministrazioneSistema/PrivilegiDiAmministrazione|privilegi di amministrazione]] e scrivere il repository desiderato; 0. Salvare il file all'interno della cartella `/etc/apt/sources.list.d/` indicando come estensione `.list` (ad esempio `virtualbox.list`); 0. Aggiornare la lista dei repository, digitando il seguente comando nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]: {{{ sudo apt update }}} Tuttavia, anche se generalmente sconsigliato, è in alternativa possibile modificare direttamente il file `/etc/apt/sources.list`: 0. Aprire con un [[Ufficio/EditorDiTesto|editor di testo]] e con i [[AmministrazioneSistema/PrivilegiDiAmministrazione|privilegi di amministrazione]] il file `/etc/apt/sources.list`; 0. Inserire a fondo pagina il repository desiderato, quindi salvare il file; 0. Aggiornare la lista dei repository, digitando il seguente comando nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]: {{{ sudo apt update }}} {{{#!wiki note Per Ubuntu 22.04 e successivi si raccomanda di consultare questa [[Repository/GestioneRepositoryTerzeParti|guida]]. }}} {{{#!wiki tip Solitamente alcuni programmi installabili [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi/PacchettiDebian|tramite pacchetto debian]] (quali '''[[InternetRete/Navigazione/GoogleChrome|GoogleChrome]]''', '''[[InternetRete/Navigazione/Opera|Opera]]''', '''[[InternetRete/Telefonia/Skype#Skype_for_Linux|Skype]]''' e altri) provvedono automaticamente a generare un file relativo al proprio repository all'interno della cartella `/etc/apt/sources.list.d/`. }}} <<Anchor(ppa)>> == Aggiungere repository launchpad == Se il repository si trova sulla piattaforma [[https://launchpad.net/|Launchpad]] ed è distribuito sotto forma di '''PPA''' ('''Personal Package Archive'''), allora è possibile eseguire una procedura automatizzata: 0. Solo se si è su [[Installazione/CdMinimale|sistema minimale]], installare il pacchetto [[apt://software-properties-common | software-properties-common]]. 0. Digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] un comando che abbia la seguente sintassi: {{{ sudo add-apt-repository ppa:utente/nome-ppa }}} avendo cura di sostituire «`utente`» con il nome del profilo launchpad del manutentore del repository e «`nome-ppa`» con il nome del repository (ad esempio `ppa:libreoffice/ppa`); 0. Aggiornamento della lista dei repository, digitando nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] il comando:{{{ sudo apt update }}} Se la procedura è andata a buon fine, il repository launchpad verrà salvato in un file aggiuntivo all'interno della cartella `/etc/apt/sources.list.d/`.<<BR>> Per annullare le modifiche effettuate tramite questa procedura, è possibile seguire le istruzioni di [[AmministrazioneSistema/Ppa-purge|questa guida]]. {{{#!wiki tip Solitamente sulle pagine della piattaforma [[https://launchpad.net/|launchpad]] sono riportate istruzioni relative comandi da eseguire da [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]].}}} = Abilitare automaticamente tutti i repository = {{{#!wiki important Questo comando è destinato all'utilizzo di utenti esperti in quanto potrebbe rendere inutilizzabile il proprio file `sources.list` in caso di repository doppi. }}} È possibile abilitare automaticamente tutti i repository presenti nel `sources.list` togliendo tutti i caratteri hash «#» seguiti dal termine ''deb'' digitando: {{{ sudo sed -i -e "s/# deb/deb/g" /etc/apt/sources.list }}} e aggiornare quindi la lista dei pacchetti: {{{ sudo apt update }}} = Risoluzioni problemi = In caso di errori durante l'[[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi/Apt#update|aggiornamento]] della lista pacchetti, consultare [[AmministrazioneSistema/Aggiornamenti/RisoluzioneProblemi|questa pagina]] per risolvere. = Ulteriori risorse = * [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi/Apt|Guida a APT]] * [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi/Aptitude|Guida a aptitude]] * [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|Guida all'installazione dei programmi]] * [[Repository/SourcesList|/etc/apt/sources.list ottimizzato]] * [[AmministrazioneSistema/Ppa-purge| Guida a ppa-purge]]. * [[http://www.debian.org/doc/manuals/apt-howto/index.en.html|Manuale Debian di apt]] |
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Guida verificata con Ubuntu: 20.04 22.04
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Introduzione
Questa pagina descrive come gestire i repository da riga di comando, senza servirsi di programmi ad interfaccia grafica come un qualsiasi editor di testo. Queste informazioni si rivelano utili dato che funzionano in tutte le versioni di Ubuntu.
Se invece si desidera utilizzare gli strumenti specifici della propria distribuzione, leggere le seguenti guide:
Informazioni preliminari
Apt è il programma che gestisce l'installazione dei pacchetti e la lista dei repository. Il file che contiene tale elenco è /etc/apt/sources.list e tramite la modifica di questo file è possibile aggiungere, rimuovere o disabilitare i repository.
Anche se Ubuntu conserva di default una copia del file sources.list, è buona norma creare una copia di backup del file prima di modificarlo, in modo tale da poterlo ripristinare in caso di problemi.
Digitare nel terminale il seguente comando:
sudo cp /etc/apt/sources.list /etc/apt/sources.list.backup
Descrizione del file sources.list
Il file /etc/apt/sources.list è sostanzialmente un file di testo che contiene i dettagli relativi ai repository in uso.
Per controllare la validità del proprio file sources.list senza modificarlo, è possibile prenderne visione nel terminale con il seguente comando:
cat /etc/apt/sources.list
Prendendo come esempio il caso di un sistema Ubuntu 22.04 LTS, il contenuto dovrebbe essere simile al seguente:
# deb cdrom:[Ubuntu 22.04.3 LTS _Jammy Jellyfish_ - Release amd64 (20230807.2)]/ jammy main restricted # See http://help.ubuntu.com/community/UpgradeNotes for how to upgrade to # newer versions of the distribution. deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ jammy main restricted # deb-src http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ jammy main restricted ## Major bug fix updates produced after the final release of the ## distribution. deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ jammy-updates main restricted # deb-src http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ jammy-updates main restricted ## N.B. software from this repository is ENTIRELY UNSUPPORTED by the Ubuntu ## team. Also, please note that software in universe WILL NOT receive any ## review or updates from the Ubuntu security team. deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ jammy universe # deb-src http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ jammy universe deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ jammy-updates universe # deb-src http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ jammy-updates universe ## N.B. software from this repository is ENTIRELY UNSUPPORTED by the Ubuntu ## team, and may not be under a free licence. Please satisfy yourself as to ## your rights to use the software. Also, please note that software in ## multiverse WILL NOT receive any review or updates from the Ubuntu ## security team. deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ jammy multiverse # deb-src http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ jammy multiverse deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ jammy-updates multiverse # deb-src http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ jammy-updates multiverse ## N.B. software from this repository may not have been tested as ## extensively as that contained in the main release, although it includes ## newer versions of some applications which may provide useful features. ## Also, please note that software in backports WILL NOT receive any review ## or updates from the Ubuntu security team. deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ jammy-backports main restricted universe multiverse # deb-src http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ jammy-backports main restricted universe multiverse deb http://security.ubuntu.com/ubuntu jammy-security main restricted # deb-src http://security.ubuntu.com/ubuntu jammy-security main restricted deb http://security.ubuntu.com/ubuntu jammy-security universe # deb-src http://security.ubuntu.com/ubuntu jammy-security universe deb http://security.ubuntu.com/ubuntu jammy-security multiverse # deb-src http://security.ubuntu.com/ubuntu jammy-security multiverse # This system was installed using small removable media # (e.g. netinst, live or single CD). The matching "deb cdrom" # entries were disabled at the end of the installation process. # For information about how to configure apt package sources, # see the sources.list(5) manual.
Ogni singola riga indica un diverso repository.
Le righe che iniziano con uno o due caratteri hash «#» sono commentate e non influiscono in alcun modo sull'operato del proprio gestore di pacchetti. Vengono utilizzate per riportare dei repository disabilitati oppure semplicemente per fornire informazioni all'utente.
I repository vengono indicati con la seguente struttura:
tipo posizione rilascio componenti
Tipo: indica il tipo di archivio che può essere:
deb: questi repository contengono pacchetti binari o precompilati. Sono indicati per la maggior parte degli utenti.
deb-src: questi repository contengono il codice sorgente dei pacchetti e sono utili agli sviluppatori. Nell'esempio precedente, tutti i repository di questo tipo sono commentati #, pertanto non vengono considerati (impostazione consigliata per gli utenti comuni).
Posizione: è l'indirizzo presso il quale è reperibile il server o il supporto che ospita i pacchetti. Ad esempio considerando l' URI (Uniform Resource Identifier) http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/, risulta essere una posizione su Internet (in questo caso un URL, visitabile anche con un comune browser web, tramite il quale è possibile navigare all'interno delle relative directory).
Rilascio: indica la versione di Ubuntu, tramite il suo codename; ad esempio focal si riferisce a Ubuntu 20.04 LTS «Focal Fossa». In alcuni casi può essere assente o avere un formato differente (ad esempio in alcuni repository non ufficiali).
Componenti: possono essere diversi; vanno separati l'uno dall'altro da uno spazio, ad esempio:
main universe multiverse
Abilitare i repository
Per abilitare un repository procedere come segue:
Aprire con un editor di testo e con i privilegi di amministrazione il file /etc/apt/sources.list, quindi cancellare il simbolo hash # davanti alla riga di interesse.
Salvare la modifica ed aggiornare l'elenco pacchetti, digitando nel terminale il seguente comando:
sudo apt update
Se non si ricevono errori, l'operazione è andata a buon fine.
In caso di errori, invece, è possibile ripristinare la situazione precedente tramite il backup precedentemente creato, digitando nel terminale il seguente comando:
sudo cp /etc/apt/sources.list.backup /etc/apt/sources.list sudo apt update
Se si desidera abilitare solo un componente di quelli presenti nella riga interessata, omettere i componenti indesiderati.
Aggiungere altri repository
Si consiglia di prestare sempre la massima attenzione nella scelta di repository affidabili e compatibili per non compromettere la sicurezza e la stabilità del proprio sistema operativo.
Possono esserci diverse ragioni per aggiungere dei repository non ufficiali alla propria lista. Ad esempio si può avere bisogno di programmi non presenti nei repository ufficiali o disponibili in questi ultimi soltanto in versioni non aggiornate, oppure di software vincolati da licenze e/o brevetti ecc.
A tal fine seguire le procedure indicate di seguito.
Dopo tali procedure sarà possibile installare o aggiornare da altri repository il software desiderato.
Per controllare se siano già presenti repository esterni:
Visionare il file /etc/apt/sources.list come indicato nel precedente paragrafo, verificando che non siano presenti ulteriori righe oltre quelle relative ai repository ufficiali.
Digitare nel terminale il seguente comando:
ls /etc/apt/sources.list.d
verificando la presenza di eventuali file con estensione .list. Analogamente a /etc/apt/sources.list è possibile visionare nel terminale il contenuto tramite il comando:
cat /etc/apt/sources.list.d/nome_file.list
Eventuali righe che iniziano con il simbolo # sono commentate e non vengono prese in considerazione.
Repository di terze parti
Per evitare modifiche accidentali indesiderate al file /etc/apt/sources.list, di norma vengono creati dei file dedicati, con estensione .list e all'interno di /etc/apt/sources.list.d/. Utilizzare la seguente procedura:
Aprire un editor di testo con i privilegi di amministrazione e scrivere il repository desiderato;
Salvare il file all'interno della cartella /etc/apt/sources.list.d/ indicando come estensione .list (ad esempio virtualbox.list);
Aggiornare la lista dei repository, digitando il seguente comando nel terminale:
sudo apt update
Tuttavia, anche se generalmente sconsigliato, è in alternativa possibile modificare direttamente il file /etc/apt/sources.list:
Aprire con un editor di testo e con i privilegi di amministrazione il file /etc/apt/sources.list;
- Inserire a fondo pagina il repository desiderato, quindi salvare il file;
Aggiornare la lista dei repository, digitando il seguente comando nel terminale:
sudo apt update
Per Ubuntu 22.04 e successivi si raccomanda di consultare questa guida.
Solitamente alcuni programmi installabili tramite pacchetto debian (quali GoogleChrome, Opera, Skype e altri) provvedono automaticamente a generare un file relativo al proprio repository all'interno della cartella /etc/apt/sources.list.d/.
Aggiungere repository launchpad
Se il repository si trova sulla piattaforma Launchpad ed è distribuito sotto forma di PPA (Personal Package Archive), allora è possibile eseguire una procedura automatizzata:
Solo se si è su sistema minimale, installare il pacchetto software-properties-common.
Digitare nel terminale un comando che abbia la seguente sintassi:
sudo add-apt-repository ppa:utente/nome-ppa
avendo cura di sostituire «utente» con il nome del profilo launchpad del manutentore del repository e «nome-ppa» con il nome del repository (ad esempio ppa:libreoffice/ppa);
Aggiornamento della lista dei repository, digitando nel terminale il comando:
sudo apt update
Se la procedura è andata a buon fine, il repository launchpad verrà salvato in un file aggiuntivo all'interno della cartella /etc/apt/sources.list.d/.
Per annullare le modifiche effettuate tramite questa procedura, è possibile seguire le istruzioni di questa guida.
Solitamente sulle pagine della piattaforma launchpad sono riportate istruzioni relative comandi da eseguire da terminale.
Abilitare automaticamente tutti i repository
Questo comando è destinato all'utilizzo di utenti esperti in quanto potrebbe rendere inutilizzabile il proprio file sources.list in caso di repository doppi.
È possibile abilitare automaticamente tutti i repository presenti nel sources.list togliendo tutti i caratteri hash «#» seguiti dal termine deb digitando:
sudo sed -i -e "s/# deb/deb/g" /etc/apt/sources.list
e aggiornare quindi la lista dei pacchetti:
sudo apt update
Risoluzioni problemi
In caso di errori durante l'aggiornamento della lista pacchetti, consultare questa pagina per risolvere.