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Questa pagina descrive come gestire i repository da riga di comando tramite l'utilizzo di un qualsiasi [[Ufficio/EditorDiTesto|editor di testo]], al posto dell' interfaccia grafica. Queste informazioni si rivelano utili dato che funzionano in tutte le versioni di '''Ubuntu'''. Se invece si desidera utilizzare gli strumenti a disposizione della propria distribuzione si consiglia di leggere le seguenti guide: |
Questa pagina descrive come gestire i repository da riga di comando tramite l'utilizzo di un qualsiasi [[Ufficio/EditorDiTesto|editor di testo]], senza utilizzare appositi programmi con interfaccia grafica. Queste informazioni si rivelano utili dato che funzionano in tutte le versioni di Ubuntu. Se invece si desidera utilizzare gli strumenti specifici della propria distribuzione, leggere le seguenti guide: |
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* [[Repository/Kubuntu|Gestire i repository con Kubuntu]]. | * [[Repository/Kubuntu|Gestire i repository con Kubuntu]] |
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[[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi/Apt|Apt]] è il programma che gestisce l'installazione dei pacchetti e la lista dei repository. Il file che contiene tale elenco è: {{{ /etc/apt/sources.list }}} e tramite la modifica di suddetto file è possibile aggiungere, rimuovere o disabilitare i repository. Anche se '''Ubuntu''' conserva di default una copia del file `sources.list` è buona norma creare una copia di backup del file prima di modificarlo, in modo tale da poterlo ripristinare in caso di insuccesso. Per creare una copia di backup del proprio file `sources.list` digitare il seguente comando in una finestra di [[AmministrazioneSistema/RigaDiComando|terminale]]:{{{ |
[[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi/Apt|Apt]] è il programma che gestisce l'installazione dei pacchetti e la lista dei repository. Il file che contiene tale elenco è `/etc/apt/sources.list` e tramite la modifica di questo file è possibile aggiungere, rimuovere o disabilitare i repository. Anche se Ubuntu conserva di default una copia del file `sources.list`, è buona norma creare una copia di backup del file prima di modificarlo, in modo tale da poterlo ripristinare in caso di problemi. Per creare una copia di backup del file `sources.list`, digitare il seguente comando nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]:{{{ |
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Per controllare la validità del proprio file `sources.list` è possibile prenderne visione col seguente comando, senza modificare nulla: {{{ | Per controllare la validità del proprio file `sources.list` senza senza modificarlo, è possibile prenderne visione col seguente comando: {{{ |
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il contenuto dovrebbe essere simile a questo: {{{ deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ trusty main restricted deb-src http://archive.ubuntu.com/ubuntu trusty main restricted #Added by software-properties |
Prendendo come esempio il caso di un sistema Ubuntu 20.04 LTS, il contenuto dovrebbe essere simile al seguente: {{{ # deb cdrom:[Ubuntu 20.04 LTS _Focal Fossa_ - Alpha amd64 (20200117)]/ focal main restricted |
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deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ trusty main restricted deb-src http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ trusty restricted main multiverse universe #Added by software-properties |
deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ focal main restricted # deb-src http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ focal main restricted |
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deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ trusty-updates main restricted deb-src http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ trusty-updates restricted main multiverse universe #Added by software-properties |
deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ focal-updates main restricted # deb-src http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ focal-updates main restricted |
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deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ trusty universe deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ trusty-updates universe |
deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ focal universe # deb-src http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ focal universe deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ focal-updates universe # deb-src http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ focal-updates universe |
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deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ trusty multiverse deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ trusty-updates multiverse |
deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ focal multiverse # deb-src http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ focal multiverse deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ focal-updates multiverse # deb-src http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ focal-updates multiverse |
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deb http://security.ubuntu.com/ubuntu trusty-security main restricted deb-src http://security.ubuntu.com/ubuntu trusty-security restricted main multiverse universe #Added by software-properties deb http://security.ubuntu.com/ubuntu trusty-security universe deb http://security.ubuntu.com/ubuntu trusty-security multiverse |
deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ focal-backports main restricted universe multiverse # deb-src http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ focal-backports main restricted universe multiverse |
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deb http://archive.canonical.com/ubuntu trusty partner deb-src http://archive.canonical.com/ubuntu trusty partner ## This software is not part of Ubuntu, but is offered by third-party ## developers who want to ship their latest software. deb http://extras.ubuntu.com/ubuntu trusty main deb-src http://extras.ubuntu.com/ubuntu trusty main }}} Tutte le righe che iniziano con uno o due caratteri hash «#» sono commenti e servono esclusivamente per fornire informazioni all'utente. Non influiscono in alcun modo sull'operato del proprio gestore di pacchetti. I repository invece vengono indicati con la seguente struttura: {{{ |
deb http://archive.canonical.com/ubuntu focal partner # deb-src http://archive.canonical.com/ubuntu focal partner deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ focal-security main restricted # deb-src http://security.ubuntu.com/ubuntu focal-security main restricted deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ focal-security universe # deb-src http://security.ubuntu.com/ubuntu focal-security universe deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ focal-security multiverse # deb-src http://security.ubuntu.com/ubuntu focal-security multiverse }}} Le righe di testo che iniziano con uno o due caratteri hash «#» sono commenti e servono esclusivamente per fornire informazioni all'utente. Non influiscono in alcun modo sull'operato del proprio gestore di pacchetti. I repository vengono indicati con la seguente struttura: {{{ |
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* '''deb''': questi repository contengono pacchetti binari o precompilati. Sono quelli indicati per la maggior parte degli utenti. * '''deb-src''': questi repository contengono il codice sorgente dei pacchetti. Utili agli sviluppatori. |
* '''deb''': questi repository contengono pacchetti binari o precompilati. Sono indicati per la maggior parte degli utenti. * '''deb-src''': questi repository contengono il codice sorgente dei pacchetti e sono utili agli sviluppatori. Nell'esempio precedente, tutti i repository di questo tipo sono commentati '''#''', pertanto non vengono considerati. |
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* Può inoltre essere presente l'identificativo del rilascio Ubuntu per cui i pacchetti sono preparati, come ad esempio nel file sopraccitato '''trusty''', ma questa indicazione può mancare in alcuni repository non ufficiali. | * Può inoltre essere presente l'identificativo del rilascio di Ubuntu per cui i pacchetti sono preparati, come ad esempio nel file sopraccitato '''xenial''', ma questa indicazione può mancare in alcuni repository non ufficiali. |
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* Aprire con un [[Ufficio/EditorDiTesto|editor di testo]] e con i [[AmministrazioneSistema/Sudo|privilegi di amministrazione]] il file `/etc/apt/sources.list`e cancellare il simbolo hash «#» davanti alla riga di interesse. * Salvare quindi la modifica ed aggiornare l'elenco pacchetti digitando il seguente comando in una finestra di [[AmministrazioneSistema/RigaDiComando|terminale]]: {{{ sudo apt-get update }}} se non si ricevono errori l'operazione è andata a buon fine, in alternativa è possibile ripristinare il vecchio file copiando il backup precedentemente creato digitando il seguente comando: {{{ |
0. Aprire con un [[Ufficio/EditorDiTesto|editor di testo]] e con i [[AmministrazioneSistema/Sudo|privilegi di amministrazione]] il file `/etc/apt/sources.list`, quindi cancellare il simbolo hash '''#''' davanti alla riga di interesse. 0. Salvare la modifica ed aggiornare l'elenco pacchetti, digitando il seguente comando nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]: {{{ sudo apt update }}} Se non si ricevono errori, l'operazione è andata a buon fine. In caso di errori, invece, è possibile ripristinare la situazione precedente tramite il backup precedentemente creato, digitando quindi il seguente comando nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]: {{{ |
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sudo apt-get update }}} ||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Grandi/info.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">Se si desidera abilitare solo un componente di quelli presenti nella riga interessata è possibile farlo copiando la riga omettendo il componente indesiderato. || |
sudo apt update }}} {{{#!wiki tip Se si desidera abilitare solo un componente di quelli presenti nella riga interessata, omettere i componenti indesiderati.}}} |
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||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">'''Possono esserci diverse ragioni per aggiungere dei repository non ufficiali alla propria lista, come ad esempio, la necessità di software aggiornato o vincolato da licenze o brevetti ([[Multimedia/FormatiProprietari|FormatiProprietari]]), tuttavia si consiglia di prestare la massima attenzione nella scelta di repository affidabili e compatibili pena il rischio di compromettere il proprio sistema operativo.''' || Per aggiungere un repository aprire con un [[Ufficio/EditorDiTesto|editor di testo]] e con i [[AmministrazioneSistema/Sudo|privilegi di amministrazione]] il file `/etc/apt/sources.list`, inserire a fondo pagina il repository desiderato, salvare il file appena modificato e aggiornare la lista digitando il seguente comando: {{{ sudo apt-get update }}} |
{{{#!wiki important Si consiglia di prestare sempre la massima attenzione nella scelta di repository affidabili e compatibili per non compromettere la sicurezza e la stabilità del proprio sistema operativo.}}} Possono esserci diverse ragioni per aggiungere dei repository non ufficiali alla propria lista. Ad esempio si può avere bisogno di programmi non presenti nei [[Repository#Repository_ufficiali|repository ufficiali]] o disponibili in questi ultimi soltanto in versioni non aggiornate, oppure di software vincolati da licenze e/o brevetti ecc. A tal fine seguire le procedure indicate di seguito.<<BR>>Dopo tali procedure sarà possibile [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi#Installare_e_rimuovere_pacchetti_da_repository|installare]] o [[AmministrazioneSistema/Aggiornamenti|aggiornare]] da altri repository il software desiderato. Per controllare se siano già presenti repository esterni: 0. Visionare il file `/etc/apt/sources.list` come indicato nel precedente [[#sources.list|paragrafo]], verificando che non siano presenti ulteriori righe oltre quelle relative ai repository ufficiali. 0. Digitare il seguente comando nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]:{{{ ls /etc/apt/sources.list.d }}} verificando la presenza di eventuali file con estensione `.list`. Analogamente a `/etc/apt/sources.list`: * è possibile visionarne il contenuto tramite il comando:{{{ cat /etc/apt/sources.list.d/nome_file.list }}} * eventuali righe che iniziano con il simbolo '''#''' sono commentate e non vengono prese in considerazione. == Repository di terze parti == 0. Aprire con un [[Ufficio/EditorDiTesto|editor di testo]] e con i [[AmministrazioneSistema/Sudo|privilegi di amministrazione]] il file `/etc/apt/sources.list`; 0. Inserire a fondo pagina il repository desiderato, quindi salvare il file; 0. Aggiornare la lista dei repository, digitando il seguente comando nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]: {{{ sudo apt update }}} Tuttavia, per evitare modifiche accidentali indesiderate al file `/etc/apt/sources.list`, si consiglia di utilizzare la seguente procedura alternativa: 0. Aprire un [[Ufficio/EditorDiTesto|editor di testo]] con i [[AmministrazioneSistema/Sudo|privilegi di amministrazione]] e scrivere il repository desiderato; 0. Salvare il file all'interno della cartella `/etc/apt/sources.list.d/` indicando come estensione `.list` (ad esempio `virtualbox.list`); 0. Aggiornare la lista dei repository, digitando il seguente comando nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]: {{{ sudo apt update }}} {{{#!wiki tip Solitamente alcuni programmi installabili [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi/PacchettiDebian|tramite pacchetto debian]] (quali '''[[InternetRete/Navigazione/GoogleChrome|GoogleChrome]]''', '''[[InternetRete/Navigazione/Opera|Opera]]''', '''[[InternetRete/Telefonia/Skype#Skype_for_Linux|Skype]]''' ed altri) provvedono automaticamente a generare un file relativo al proprio repository all'interno della cartella `/etc/apt/sources.list.d/`.}}} <<Anchor(ppa)>> |
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Se il repository si trova su [[https://launchpad.net/|launchpad]] è possibile aggiungerlo automaticamente con il seguente comando: {{{ | Se il repository si trova sulla piattaforma [[https://launchpad.net/|Launchpad]] è possibile seguire una procedura automatizzata: 0. Solo se si è su [[Installazione/CdMinimale|sistema minimale]], installare il pacchetto [[apt://software-properties-common | software-properties-common]]. 0. Digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] un comando che abbia la seguente sintassi: {{{ |
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inserendo il nome del profilo launchpad del manutentore del repository al posto di «utente» e il nome del repository al posto di «nome-ppa». = Abilitare automaticamente tutti i repositori = ||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">'''Questo comando è destinato all'utilizzo di utenti esperti in quanto potrebbe rendere inutilizzabile il proprio file `sources.list` in caso di repository doppi.''' || È possibile abilitare automaticamente tutti i repository presenti nel `sources.list` togliendo tutti i caratteri hash «#» seguiti dal termine «deb» digitando: {{{ |
avendo cura di sostituire «`utente`» con il nome del profilo launchpad del manutentore del repository e «`nome-ppa`» con il nome del repository (ad esempio `ppa:libreoffice/ppa`); 0. Aggiornamento della lista dei repository: * '''Ubuntu 16.04 o precedenti''': digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] il comando: {{{ sudo apt update }}} * '''Ubuntu 18.04 e successive''': la lista dei repository viene aggiornata automaticamente con il comando dato in precedenza. Se la procedura è andata a buon fine, il repository launchpad verrà salvato in un file aggiuntivo all'interno della cartella `/etc/apt/sources.list.d/`.<<BR>> Per annullare le modifiche effettuate tramite questa procedura, è possibile seguire le istruzioni di [[AmministrazioneSistema/Ppa-purge|questa guida]]. {{{#!wiki tip Solitamente sulle pagine della piattaforma [[https://launchpad.net/|launchpad]] sono riportate istruzioni relative comandi da eseguire da [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]].}}} = Abilitare automaticamente tutti i repository = {{{#!wiki important Questo comando è destinato all'utilizzo di utenti esperti in quanto potrebbe rendere inutilizzabile il proprio file `sources.list` in caso di repository doppi.}}} È possibile abilitare automaticamente tutti i repository presenti nel `sources.list` togliendo tutti i caratteri hash «#» seguiti dal termine ''deb'' digitando: {{{ |
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In questo caso, è necessario aggiungere delle chiavi di sicurezza del repository indicato dall'errore. Digitare il seguente comando in una finestra di terminale: {{{ |
In tal caso è necessario aggiungere le chiavi di sicurezza del repository indicato dall'errore. 0. Digitare il seguente comando in un [[AmministrazioneSistema/Terminale| terminale]]:{{{ |
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}}} sostituendo alla dicitura CHIAVE il numero della chiave pubblica che compare nell'errore. Infine controllare che l'inserimento della chiave sia avvenuto correttamente, digitando il seguente comando in una finestra di terminale:{{{ |
}}} sostituendo la dicitura «`CHIAVE`» con il numero della chiave pubblica che compare nell'errore. 0. Controllare che l'inserimento della chiave sia avvenuto correttamente, digitando il seguente comando in un [[AmministrazioneSistema/Terminale| terminale]]:{{{ |
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* [[http://www.debian.org/doc/manuals/apt-howto/index.en.html|Manuale Debian di apt]] * [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi/Apt|Guida a apt-get]] |
* [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi/Apt|Guida a APT]] |
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* [[AmministrazioneSistema/Ppa-purge| Guida a ppa-purge]]. * [[http://www.debian.org/doc/manuals/apt-howto/index.en.html|Manuale Debian di apt]] |
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Introduzione
Questa pagina descrive come gestire i repository da riga di comando tramite l'utilizzo di un qualsiasi editor di testo, senza utilizzare appositi programmi con interfaccia grafica. Queste informazioni si rivelano utili dato che funzionano in tutte le versioni di Ubuntu.
Se invece si desidera utilizzare gli strumenti specifici della propria distribuzione, leggere le seguenti guide:
Informazioni preliminari
Apt è il programma che gestisce l'installazione dei pacchetti e la lista dei repository. Il file che contiene tale elenco è /etc/apt/sources.list e tramite la modifica di questo file è possibile aggiungere, rimuovere o disabilitare i repository.
Anche se Ubuntu conserva di default una copia del file sources.list, è buona norma creare una copia di backup del file prima di modificarlo, in modo tale da poterlo ripristinare in caso di problemi.
Per creare una copia di backup del file sources.list, digitare il seguente comando nel terminale:
sudo cp /etc/apt/sources.list /etc/apt/sources.list.backup
Descrizione del file sources.list
Per controllare la validità del proprio file sources.list senza senza modificarlo, è possibile prenderne visione col seguente comando:
cat /etc/apt/sources.list
Prendendo come esempio il caso di un sistema Ubuntu 20.04 LTS, il contenuto dovrebbe essere simile al seguente:
# deb cdrom:[Ubuntu 20.04 LTS _Focal Fossa_ - Alpha amd64 (20200117)]/ focal main restricted # See http://help.ubuntu.com/community/UpgradeNotes for how to upgrade to # newer versions of the distribution. deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ focal main restricted # deb-src http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ focal main restricted ## Major bug fix updates produced after the final release of the ## distribution. deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ focal-updates main restricted # deb-src http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ focal-updates main restricted ## N.B. software from this repository is ENTIRELY UNSUPPORTED by the Ubuntu ## team. Also, please note that software in universe WILL NOT receive any ## review or updates from the Ubuntu security team. deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ focal universe # deb-src http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ focal universe deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ focal-updates universe # deb-src http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ focal-updates universe ## N.B. software from this repository is ENTIRELY UNSUPPORTED by the Ubuntu ## team, and may not be under a free licence. Please satisfy yourself as to ## your rights to use the software. Also, please note that software in ## multiverse WILL NOT receive any review or updates from the Ubuntu ## security team. deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ focal multiverse # deb-src http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ focal multiverse deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ focal-updates multiverse # deb-src http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ focal-updates multiverse ## N.B. software from this repository may not have been tested as ## extensively as that contained in the main release, although it includes ## newer versions of some applications which may provide useful features. ## Also, please note that software in backports WILL NOT receive any review ## or updates from the Ubuntu security team. deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ focal-backports main restricted universe multiverse # deb-src http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ focal-backports main restricted universe multiverse ## Uncomment the following two lines to add software from Canonical's ## 'partner' repository. ## This software is not part of Ubuntu, but is offered by Canonical and the ## respective vendors as a service to Ubuntu users. deb http://archive.canonical.com/ubuntu focal partner # deb-src http://archive.canonical.com/ubuntu focal partner deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ focal-security main restricted # deb-src http://security.ubuntu.com/ubuntu focal-security main restricted deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ focal-security universe # deb-src http://security.ubuntu.com/ubuntu focal-security universe deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ focal-security multiverse # deb-src http://security.ubuntu.com/ubuntu focal-security multiverse
Le righe di testo che iniziano con uno o due caratteri hash «#» sono commenti e servono esclusivamente per fornire informazioni all'utente. Non influiscono in alcun modo sull'operato del proprio gestore di pacchetti.
I repository vengono indicati con la seguente struttura:
tipo posizione componenti
Tipo, può essere:
deb: questi repository contengono pacchetti binari o precompilati. Sono indicati per la maggior parte degli utenti.
deb-src: questi repository contengono il codice sorgente dei pacchetti e sono utili agli sviluppatori. Nell'esempio precedente, tutti i repository di questo tipo sono commentati #, pertanto non vengono considerati.
Posizione: è l'indirizzo a cui è reperibile il server o il supporto che ospita i pacchetti, ad esempio:
http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/: l' URI (Uniform Resource Indentifier), in questo caso una posizione su internet.
Componenti: possono essere diversi, e vanno separati l'uno dall'altro da uno spazio, ad esempio:
main universe multiverse
Può inoltre essere presente l'identificativo del rilascio di Ubuntu per cui i pacchetti sono preparati, come ad esempio nel file sopraccitato xenial, ma questa indicazione può mancare in alcuni repository non ufficiali.
Abilitare i repository
Per abilitare un repository procedere come segue:
Aprire con un editor di testo e con i privilegi di amministrazione il file /etc/apt/sources.list, quindi cancellare il simbolo hash # davanti alla riga di interesse.
Salvare la modifica ed aggiornare l'elenco pacchetti, digitando il seguente comando nel terminale:
sudo apt update
Se non si ricevono errori, l'operazione è andata a buon fine.
In caso di errori, invece, è possibile ripristinare la situazione precedente tramite il backup precedentemente creato, digitando quindi il seguente comando nel terminale:
sudo cp /etc/apt/sources.list.backup /etc/apt/sources.list sudo apt update
Se si desidera abilitare solo un componente di quelli presenti nella riga interessata, omettere i componenti indesiderati.
Aggiungere altri repository
Si consiglia di prestare sempre la massima attenzione nella scelta di repository affidabili e compatibili per non compromettere la sicurezza e la stabilità del proprio sistema operativo.
Possono esserci diverse ragioni per aggiungere dei repository non ufficiali alla propria lista. Ad esempio si può avere bisogno di programmi non presenti nei repository ufficiali o disponibili in questi ultimi soltanto in versioni non aggiornate, oppure di software vincolati da licenze e/o brevetti ecc.
A tal fine seguire le procedure indicate di seguito.
Dopo tali procedure sarà possibile installare o aggiornare da altri repository il software desiderato.
Per controllare se siano già presenti repository esterni:
Visionare il file /etc/apt/sources.list come indicato nel precedente paragrafo, verificando che non siano presenti ulteriori righe oltre quelle relative ai repository ufficiali.
Digitare il seguente comando nel terminale:
ls /etc/apt/sources.list.d
verificando la presenza di eventuali file con estensione .list. Analogamente a /etc/apt/sources.list:
è possibile visionarne il contenuto tramite il comando:
cat /etc/apt/sources.list.d/nome_file.list
eventuali righe che iniziano con il simbolo # sono commentate e non vengono prese in considerazione.
Repository di terze parti
Aprire con un editor di testo e con i privilegi di amministrazione il file /etc/apt/sources.list;
- Inserire a fondo pagina il repository desiderato, quindi salvare il file;
Aggiornare la lista dei repository, digitando il seguente comando nel terminale:
sudo apt update
Tuttavia, per evitare modifiche accidentali indesiderate al file /etc/apt/sources.list, si consiglia di utilizzare la seguente procedura alternativa:
Aprire un editor di testo con i privilegi di amministrazione e scrivere il repository desiderato;
Salvare il file all'interno della cartella /etc/apt/sources.list.d/ indicando come estensione .list (ad esempio virtualbox.list);
Aggiornare la lista dei repository, digitando il seguente comando nel terminale:
sudo apt update
Solitamente alcuni programmi installabili tramite pacchetto debian (quali GoogleChrome, Opera, Skype ed altri) provvedono automaticamente a generare un file relativo al proprio repository all'interno della cartella /etc/apt/sources.list.d/.
Aggiungere repository launchpad
Se il repository si trova sulla piattaforma Launchpad è possibile seguire una procedura automatizzata:
Solo se si è su sistema minimale, installare il pacchetto software-properties-common.
Digitare nel terminale un comando che abbia la seguente sintassi:
sudo add-apt-repository ppa:utente/nome-ppa
avendo cura di sostituire «utente» con il nome del profilo launchpad del manutentore del repository e «nome-ppa» con il nome del repository (ad esempio ppa:libreoffice/ppa);
- Aggiornamento della lista dei repository:
Ubuntu 16.04 o precedenti: digitare nel terminale il comando:
sudo apt update
Ubuntu 18.04 e successive: la lista dei repository viene aggiornata automaticamente con il comando dato in precedenza.
Se la procedura è andata a buon fine, il repository launchpad verrà salvato in un file aggiuntivo all'interno della cartella /etc/apt/sources.list.d/.
Per annullare le modifiche effettuate tramite questa procedura, è possibile seguire le istruzioni di questa guida.
Solitamente sulle pagine della piattaforma launchpad sono riportate istruzioni relative comandi da eseguire da terminale.
Abilitare automaticamente tutti i repository
Questo comando è destinato all'utilizzo di utenti esperti in quanto potrebbe rendere inutilizzabile il proprio file sources.list in caso di repository doppi.
È possibile abilitare automaticamente tutti i repository presenti nel sources.list togliendo tutti i caratteri hash «#» seguiti dal termine deb digitando:
sudo sed -i -e "s/# deb/deb/g" /etc/apt/sources.list
e aggiornare quindi la lista dei pacchetti:
sudo apt-get update
Gestire le chiavi GPG
Le chiavi di autenticazione sono fornite dal manutentore del repository. Solitamente vengono pubblicate all'interno di un server pubblico per la gestione delle chiavi come www.keyserver.net.
Può accadere che l'azione di aggiornamento della lista pacchetti eseguita con il comando:
sudo apt-get update
restituisca un errore simile al seguente:
W: Errore GPG: http://xxxxxx.xxxxxx.xx xxxx Release: Le seguenti firme non sono state verificate perché la chiave pubblica non è disponibile: NO_PUBKEY XYXYXYXYXYXYXY W: È consigliabile eseguire apt-get update per correggere questi problemi
In tal caso è necessario aggiungere le chiavi di sicurezza del repository indicato dall'errore.
Digitare il seguente comando in un terminale:
sudo apt-key adv --recv-keys --keyserver keyserver.ubuntu.com CHIAVE
sostituendo la dicitura «CHIAVE» con il numero della chiave pubblica che compare nell'errore.
Controllare che l'inserimento della chiave sia avvenuto correttamente, digitando il seguente comando in un terminale:
sudo apt-get update