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  • Differenze per "Hardware/DispositiviPartizioni/PartizionamentoManuale"
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<<Informazioni(forum="http://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?f=46&t=534590"; rilasci="12.04 14.04 16.04")>> <<Informazioni(forum="http://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?f=46&t=534590"; rilasci="22.04 20.04 18.04 16.04")>>
Linea 10: Linea 10:
La seguente guida si rivolge a chi ha la necessità di modificare manualmente le partizioni. Vengono quindi mostrate le procedure di creazione e ridimensionamento delle partizioni, nonché come fare ad indicare il loro utilizzo durante la procedura di installazione del sistema. La seguente guida si rivolge a chi ha la necessità di modificare manualmente le partizioni. Vengono quindi mostrate le procedure di creazione e ridimensionamento delle partizioni, nonché come fare ad indicare il loro utilizzo durante la procedura di installazione del sistema.<<BR>>
Vengono quindi mostrati alcuni esempi ricorrenti.
 * [[#primarie|Esempio 1]]: Windows + Ubuntu.
 * [[#home|Esempio 2]]: Ubuntu con partizione '''home''' separata.
 * [[#logiche|Esempio 3]]: Windows + Ubuntu con partizioni logiche (tabella '''MBR''' per vecchi Bios).
Linea 12: Linea 16:
Vengono mostrati alcuni esempi pratici in cui Ubuntu viene installato su di un disco dove andrà ad affiancare in dual boot un sistema Windows, nello specifico:
 * [[#primarie|Esempio 1 con partizioni primarie]]: Windows + partizioni «'''/'''» e '''swap''' di Ubuntu
 * [[#logiche|Esempio 2 con partizioni logiche]]: Windows e 2 partizioni dati + partizioni «'''/'''» e '''swap''' di Ubuntu
 * [[#home|Esempio 3 con home separata]]: Windows + partizioni '''home''', «'''/'''» e '''swap''' di Ubuntu

Si tratta solo di alcuni dei casi più frequenti rispetto alle numerose configurazioni possibili. Lo scopo è di offrire una breve panoramica in modo che un utente possa orientarsi in casi simili.

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">''Nella guida viene preso in considerazione un disco sul quale è già presente un sistema operativo. Per partizionare un disco nuovo occorre impostare la '''tabella delle partizioni''' e a seconda dei casi predisporre delle partizioni extra (come ad es. la partizione EFI nei sistemi con [[AmministrazioneSistema/Uefi|UEFI]]). Per avere una panoramica completa consultare la [[Hardware/DispositiviPartizioni/TabellaPartizioni|seguente pagina]]. ''||

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">'''Operando sulle partizioni si corre il rischio in caso di errore di perdere i dati presenti sul disco rigido. __È fortemente consigliato__ di munirsi di una copia di [[AmministrazioneSistema/BackupDelSistema|backup]] dei propri dati prima di proseguire.''' ||
{{{#!wiki important
Operando sulle partizioni si corre il rischio in caso di errore di perdere i dati presenti sul disco rigido. __È fortemente consigliato__ di munirsi di una copia di [[AmministrazioneSistema/BackupDelSistema|backup]] dei propri dati prima di proseguire.
}}}
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Gli esempi trattati prevedono necessariamente l'utilizzo di Ubuntu in modalità '''LiveCD''' o '''LiveUSB''', occorre quindi procurarsi la relativa [[Installazione/InstallareUbuntu#Preparativi|immagine iso]]. Gli esempi trattati prevedono necessariamente l'utilizzo di Ubuntu in modalità [[Installazione/InstallareUbuntu#Avvio_live|Live]], occorre quindi procurarsi la relativa [[Installazione/InstallareUbuntu#Preparativi|immagine iso]].
Linea 27: Linea 24:
Per attuare modifiche alle partizioni da un sistema già installato, occorre installare il pacchetto [[apt://gparted|gparted]].<<BR>>
Occorre però ricordare che '''GParted''' può agire solamente su partizioni non montate all'interno del sistema. Per ridimensionare la partizione dove risiede la propria installazione di Ubuntu sarà comunque necessario agire in modalità Live.
Per attuare modifiche alle partizioni da un sistema già installato, occorre o installare il pacchetto [[apt://gparted|gparted]] o in '''Kubuntu''' e '''Lubuntu''' avviare il programma preinstallato [[Hardware/DispositiviPartizioni/PartitionManager|partitionmanager]].
Linea 30: Linea 26:
||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Grandi/info.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">Prima di proseguire si consiglia la lettura della guida [[Hardware/DispositiviPartizioni/Partizioni|Partizioni]], in modo da acquisire dimestichezza con le partizioni, con il loro significato e il loro utilizzo all'interno di Ubuntu. || {{{#!wiki note
Nelle seguenti procedure si farà riferimento a '''GParted'''. In caso si usi '''Partition``Manager''' ci saranno alcune differenze nei nomi e funzionamento delle funzioni, fare pertanto riferimento alla guida indicata sopra per gli adattamenti occorrenti.
}}}

Occorre però ricordare che sia '''GParted''' che '''Partition``Manager''' possono agire solamente su partizioni non montate all'interno del sistema. Per ridimensionare la partizione dove risiede la propria installazione di Ubuntu sarà comunque necessario o agire in modalità [[Installazione/CreazioneLiveUsb|LiveUSB]] o [[Hardware/DispositiviPartizioni/MasterizzareIso|LiveDVD]] o da un sistema installato su un secondo disco rigido.

{{{#!wiki tip
Prima di proseguire si consiglia la lettura della guida [[Hardware/DispositiviPartizioni/Partizioni|Partizioni]], in modo da acquisire dimestichezza con le partizioni, con il loro significato e il loro utilizzo all'interno di Ubuntu.
}}}
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Un'installazione di base di Ubuntu prevede la creazione di almeno due partizioni che andranno ad ospitare: <<Anchor(info_tabella)>>
== Tabella partizioni - partizione di boot ==
Linea 36: Linea 41:
 * Il '''[[AmministrazioneSistema/Filesystem|file system]]''' simboleggiato dal simbolo «'''/'''» e detto ''root'';
 * L'area di '''[[Hardware/DispositiviPartizioni/SwapDomandeFrequenti|swap]]''': area di appoggio per la memoria RAM localizzata sul disco rigido, le cui dimensioni variano in base alla quantità di RAM nel seguente modo:
  * '''da 1 fino a 2 volte la RAM''': per memorie RAM comprese tra 256MB e 768MB (per es. con 512 MB di RAM, la swap sarà compresa tra 512MB e 1 GB)
  * '''pari o inferiori alla RAM''': per memorie RAM superiori ad 1GB.
Se sul computer è già presente un sistema operativo, allora la tabella delle partizioni e l'eventuale partizione di boot sono già state impostati. Facendo riferimento a chi ha sistemi Windows sul proprio computer:
 * '''Windows 8 e successivi''': sarà presente la tabella di partizione '''GPT''' e la partizione di boot '''EFI'''.
 * '''Windows 7 e precedenti''': sarà presente la tabella di partizione '''MBR'''.
Linea 41: Linea 45:
Opzionalmente possono essere create ulteriori partizioni sia per ospitare singole directory del file system, in particolare la directory '''[[AmministrazioneSistema/Filesystem#home|home]]''' (vedere l'[[#home|Esempio 3]]), sia per ospitare partizioni destinate alla semplice archiviazione dati. Entrambe i casi offrono il vantaggio di salvaguardare i dati in caso ci sia la necessità di installare nuovamente il sistema e quindi di sovrascrivere la partizione che lo contiene. Dal punto di vista pratico la differenza sta nel fatto che mentre per '''GPT''' possono essere create un numero svariato di partizioni primarie, per '''MBR''' il numero è limitato a 4. Per superare questo limite una delle 4 partizioni deve essere creata come ''estesa'' e a quel punto al suo interno sarà possibile creare svariate partizioni ''logiche''. L'argomento viene trattato nel [[#logiche|terzo]] esempio.
Linea 43: Linea 47:
=== Partizioni primarie e logiche === {{{#!wiki tip
Se si è in possesso di un disco appena acquistato, privo di qualsiasi impostazione, è possibile consultare la guida [[Hardware/DispositiviPartizioni/TabellaPartizioni|Tabella Partizioni]] per settare le modifiche desiderate.
}}}
Linea 45: Linea 51:
Come riportato nella guida [[Hardware/DispositiviPartizioni/Partizioni#Partizioni_primarie_ed_estese|Partizioni]] dato che il numero massimo di partizioni primarie è limitato a quattro, se si ha la necessità di superare questo limite è possibile ricorrere ad una partizione estesa. Il caso viene affrontato nell'[[#logiche|esempio 2]]. <<Anchor(info_swap)>>
== Area di swap ==

Per '''[[Hardware/DispositiviPartizioni/SwapDomandeFrequenti|area di swap]]''' si intende un'area di appoggio per la memoria RAM localizzata sul disco rigido.<<BR>>
Come impostazione predefinita, da Ubuntu '''17.04''' in poi la partizione di swap è stata __rimpiazzata__ dal '''file di swap'''. Se durante l'installazione del sistema non viene rilevata nessuna partizione di swap, allora viene automaticamente creato lo ''swapfile'' internamente al [[AmministrazioneSistema/Filesystem|filesystem]].

Questo semplifica l'installazione, eliminando l'impostazione di una partizione. Tuttavia occorre ricordare che in alcuni casi potrebbe ancora tornare comoda un area di swap. Ad esempio nel caso in cui si installino diversi sistemi in multi-boot in partizioni poco capienti. In tal caso utilizzare un'unica area utilizzabile da tutti i sistemi, può essere una scelta valida per ottimizzare le risorse.

Viene mostrato un caso di creazione di area di swap nel [[#logiche|terzo]] esempio.
Linea 48: Linea 62:
= Esempio 1 - partizioni primarie = = Esempio 1: Windows + Ubuntu =
Linea 50: Linea 64:
Dopo aver [[Installazione/InstallareUbuntu#Avvio_live|avviato]] il LiveCD o LiveUSB di Ubuntu, avviare '''GParted''' dal menù:
 * '''''Sistema → Amministrazione → Editor di partizioni''''' per le versioni fino ad Ubuntu 10.10
 * '''''Applicazioni → Sistema → Editor di partizioni GParted''''' dalla versione 11.04 di Ubuntu.
{{{#!wiki important
Con l'introduzione delle [[http://en.wikipedia.org/wiki/Shadow_Copy|shadow copy]] in Windows (dalla versione __Vista__ in poi), alcuni utenti hanno riscontrato problemi nella fase di [[#rid|ridimensionamento]]. Pertanto è consigliabile utilizzare l'apposita [[Hardware/DispositiviPartizioni/RidimensionarePartizioneWindows|procedura di ridimensionamento]] e riprendere la guida dal paragrafo successivo. Non si ravvisano invece problemi con Windows XP.
}}}
Linea 54: Linea 68:
||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">''La modifica delle partizioni sarebbe possibile anche durante le [[#tabella|procedure]] di installazione, tuttavia è consigliabile sfruttare la comodità e la praticità dell'interfaccia di '''GParted''', anche al fine di evitare possibili errori. ||  0. [[Installazione/InstallareUbuntu#Avvio_live|Avviare la live]] di Ubuntu.
 0. Una volta apparsa la finestra di benvenuto selezionare la lingua italiana, quindi selezionare '''Prova Ubuntu'''.
 0. [[AmbienteGrafico/AvviareProgrammi|avviare]] il programma '''GParted''' o '''Partition``Manager'''.
Linea 56: Linea 72:
||<style="border:none; "> <<Immagine(./Situazione_disco.png,540,center)>> ||<style="border:none; "> In figura viene mostrato il disco '''/dev/sda''' di 60 GiB (1-2) con al suo interno la partizione primaria '''/dev/sda1''' in formato '''NTFS''' (3-4) sulla quale è installato Windows. È inoltre presente una quota-parte di spazio non partizionato (colore grigio). || {{{#!wiki note
La modifica delle partizioni sarebbe possibile anche durante le [[#tabella|procedure]] di installazione, tuttavia è consigliabile sfruttare la comodità e la praticità dell'interfaccia di '''GParted''' o '''Partition``Manager''', anche al fine di evitare possibili errori.
}}}

||<style="border:none; "> <<Immagine(./Situazione_disco.png,540,center)>> ||<style="border:none; "> In figura viene mostrato il disco '''/dev/sda''' con al suo interno la partizione di ripristino '''/dev/sda1''', la partizione '''EFI''' di boot '''/dev/sda2''' e quindi '''/dev/sda3''' sulla quale è installato Windows. Per ognuna di esse viene indicato il formato utilizzato '''ntfs''' oppure '''fat32'''. ||
Linea 61: Linea 81:
||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">'''Con l'introduzione delle [[http://en.wikipedia.org/wiki/Shadow_Copy|shadow copy]] in Windows __Vista__ e __Seven__, alcuni utenti hanno riscontrato problemi nella fase di ridimensionamento. Pertanto è consigliabile utilizzare l'apposita [[Hardware/DispositiviPartizioni/RidimensionarePartizioneWindows|procedura di ridimensionamento]] e riprendere la guida dal paragrafo successivo. Non si ravvisano invece problemi con Windows XP.''' || {{{#!wiki important
Con l'introduzione delle [[http://en.wikipedia.org/wiki/Shadow_Copy|shadow copy]] in Windows (dalla versione __Vista__ in poi), alcuni utenti hanno riscontrato problemi nella fase di ridimensionamento. Pertanto è consigliabile utilizzare l'apposita [[Hardware/DispositiviPartizioni/RidimensionarePartizioneWindows|procedura di ridimensionamento]] e riprendere la guida dal paragrafo successivo. Non si ravvisano invece problemi con Windows XP.
}}}
Linea 63: Linea 85:
Fare clic con il tasto destro sulla partizione '''/dev/sda1''' e selezionare l'opzione '''Resize/Move''' (Sposta/Modifica) in modo che si apra la seguente finestra di dialogo: Fare clic con il tasto destro sulla partizione '''/dev/sda3''' e selezionare l'opzione '''Sposta/Modifica''' in modo che si apra la seguente finestra di dialogo:
Linea 65: Linea 87:
||<style="border:none; "> <<Immagine(./ridimensionamento.png,450,center)>> ||<style="border:none; ">In questa fase è possibile sottrarre spazio alla partizione '''/dev/sda1''' in cui è presente Windows per poterlo destinare ad Ubuntu. Occore trascinare la freccia nera con il mouse verso sinistra o scrivere nella casella '''New size''' (Nuova dimensione) per ottenere le dimensioni desiderate.<<BR>><<BR>>Fare quindi clic su '''Resize''' (Ridimensiona).||
||<style="border:none; "> <<Immagine(./ridimensionamento.png,450,center)>> ||<style="border:none; ">In questa fase è possibile sottrarre spazio alla partizione '''/dev/sda3''' in cui è presente Windows per poterlo destinare ad Ubuntu. Occorre trascinare la freccia nera con il mouse verso sinistra o scrivere nella casella '''Nuova dimensione''' per ottenere le dimensioni desiderate.<<BR>><<BR>>Fare quindi clic su '''Ridimensiona'''.||
Linea 70: Linea 91:
<<Anchor(swap)>>
== Area di swap ==

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">'''Un'unica area di swap è sufficiente per più sistemi operativi. Se sul proprio disco si desidera installare ulteriori sistemi GNU/Linux, non ci sarà bisogno di creare ulteriori aree di swap.''' ||

Selezionando con il mouse lo spazio non allocato e facendo clic col tasto destro, scegliere '''New''' (Nuovo).

||<style="border:none; "> <<Immagine(./area-swap.png,450,center)>>||<style="border:none; "> Analogamente a quanto fatto per la partizione di Windows, è possibile scegliere le dimensioni della partizione (in questo caso 512 MiB). Nei menù a tendina selezionare '''Primary Partition''' (Partizione primaria) e il Filesystem '''linux-swap'''.<<BR>><<BR>>Fare quindi clic su '''Add''' (Aggiungi).||
<<Anchor(ext4)>>
Linea 81: Linea 94:
Selezionando con il mouse lo spazio non allocato e facendo clic col tasto destro, scegliere '''New''' o (Nuovo). Verrà ora creata la partizione che conterrà il [[AmministrazioneSistema/Filesystem|filesystem]] di Ubuntu.<<BR>>
Fare clic destro con il mouse nello spazio non allocato e scegliere '''Nuova'''.
Linea 83: Linea 97:
||<style="border:none; "> <<Immagine(./root.png,450,center)>>||<style="border:none; ">In questo caso è stato sfruttato tutto lo spazio disponibile e sono state scelte le seguenti impostazioni: '''Primary Partition''' (Partizione primaria) e Filesystem '''ext4''' (in alternativa possono essere scelti i formati ext3, ext2, ecc.).<<BR>><<BR>>Fare quindi clic su '''Add''' (Aggiungi).|| ||<style="border:none; "> <<Immagine(./root.png,450,center)>>||<style="border:none; ">Assicurarsi che alla voce File system risulti '''ext4''' e fare quindi clic su '''Aggiungi'''.||
Linea 87: Linea 101:
Al termine del processo di creazione delle partizioni si giungerà ad una configurazione simile a quella riportata in figura: Facendo clic sul simbolo di spunta (./) si applicheranno le modifiche e questa sarà la nuova situazione del disco:
Linea 89: Linea 103:
||<style="border:none; "><<Immagine(./nuova_situazione_disco.png,540,center)>>||<style="border:none; ">'''GParted''' mostrerà tre partizioni:<<BR>><<BR>>1. '''/dev/sda1''' in formato '''NTFS''' sulla quale è presente Windows.<<BR>>2. '''New Partition #1''' in formato '''Linux-swap''' destinata alla '''swap'''.<<BR>>3. '''New Partition #2''' in formato '''ext4''' destinata alla «'''/'''».<<BR>><<BR>>Facendo clic sul segno di spunta evidenziato in figura, le modifiche saranno rese permanenti e le partizioni saranno effettivamente create sul disco.|| ||<style="border:none; "><<Immagine(./nuova_situazione_disco.png,540,center)>>||<style="border:none; ">'''GParted''' mostrerà ora la nuova partizione '''/dev/sda4''' in formato '''ext4''' destinata a ricevere la «'''/'''» di Ubuntu.||
Linea 91: Linea 105:
||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">'''Il processo di creazione e ridimensionamento delle partizioni può durare a lungo. È indispensabile evitare di interrompere bruscamente il processo per evitare danni al disco rigido.''' || {{{#!wiki important
Il processo di creazione e ridimensionamento delle partizioni può durare a lungo. È indispensabile evitare di interrompere bruscamente il processo per evitare danni al disco rigido.
}}}
Linea 96: Linea 112:
Una volta predisposte le partizioni è possibile avviare la procedura [[Installazione/InstallareUbuntu#Installazione|standard]] di installazione del sistema operativo. Procedere fino al [[Installazione/InstallareUbuntu#Partizionamento|Partizionamento]] e quindi selezionare l'opzione '''Altro'''. Una volta predisposte le partizioni è possibile avviare la procedura [[Installazione/InstallareUbuntu#Installazione|standard]] di installazione del sistema operativo. Procedere fino al [[Installazione/InstallareUbuntu#part|Partizionamento]] e quindi selezionare l'opzione '''Altro'''.
Linea 98: Linea 114:
Nella finestra apparirà la tabella delle partizioni, fra le quali dovranno essere selezionate quelle da utilizzare (in questo caso la '''/dev/sda3'''). Nella finestra apparirà la tabella delle partizioni, fra le quali dovranno essere selezionate quelle da utilizzare (in questo caso la '''/dev/sda4''').
Linea 102: Linea 118:
Una volta selezionata la partizione, occorre dire "cosa" deve essere montato su di essa. Fare quindi clic su '''Modifica''' e nella finestra che si apre (figura in alto a destra), alla voce '''Punto di mount''' selezionare nel menù a tendina il file system «'''/'''». Dare quindi '''OK'''. Una volta selezionata la partizione, occorre stabilire "cosa" deve essere montato su di essa. Fare quindi clic su '''Modifica''' e nella finestra che si apre (figura in alto a destra), alla voce '''Punto di mount''' selezionare nel menù a tendina il file system «'''/'''». Dare quindi '''OK'''.
Linea 105: Linea 121:

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">''Non è necessario selezionare la partizione con l'area di '''swap'''. Durante la procedura di installazione verrà automaticamente rilevata. ||
Linea 111: Linea 125:
<<Anchor(logiche)>>
= Esempio 2 - partizioni logiche =
<<Anchor(home)>>
= Esempio 2: Ubuntu con home separata =
Linea 114: Linea 128:
Capita spesso, soprattutto per i notebook, che il disco rigido contenga più di una partizione al suo interno. Un esempio di questa situazione è presentato in figura. La directory '''[[AmministrazioneSistema/Filesystem#home|home]]''' è utilizzata per contenere file e impostazioni personali. È pertanto frequente che venga impostata come partizione separata.
Il vantaggio risiede nel fatto che reinstallando il sistema operativo, sarà possibile sovrascrivere solo la partizione contenente la «'''/'''» senza intaccare i propri dati e impostazioni.
Linea 116: Linea 131:
||<style="border:none; "><<Immagine(./piu_partizioni.png,540,center)>>||<style="border:none; ">In questo caso si hanno 3 partizioni primarie già esistenti:<<BR>><<BR>>1. Partizione '''/dev/sda1''' di tipo '''NTFS''';<<BR>>2. Partizione '''/dev/sda2''' di tipo '''FAT32''';<<BR>>3. Partizione '''/dev/sda3''' di tipo '''NTFS'''.|| L'esempio preso in considerazione vede l'utilizzo del solo Ubuntu sul quale è stata creata una tabella delle partizioni '''[[Hardware/DispositiviPartizioni/TabellaPartizioni#gpt|GPT]]''' con partizione di boot '''EFI''' e predisposte due partizioni formato '''ext4''' in modo analogo all'esempio [[#ext4|precedente]].
Linea 118: Linea 133:
Volendo creare altre due partizioni per la «'''/'''» e la '''swap''' si supererebbe [[Hardware/DispositiviPartizioni/Partizioni#Partizioni_primarie_ed_estese|il limite delle 4 partizioni primarie]]. L'ostacolo può essere superato ricavando spazio da una delle partizioni esistenti e creando una cosidetta parizione '''estesa''', dentro alla quale possono essere create numerose partizioni '''logiche'''.

In questo caso è stata scelta la partizione '''/dev/sda3''' dalla quale è stato sottratto spazio in modo analogo a quanto fatto nella partizione dell'[[#rid|Esempio 1]].<<BR>>
Quindi selezionando con il mouse lo spazio non allocato e facendo clic col tasto destro, scegliere '''New''' (Nuovo).

||<style="border:none; "><<Immagine(./partizione_estesa.png,450,center)>>||<style="border:none; ">In questo caso viene selezionato tutto lo spazio non allocato. Nel menù a tendina selezionare '''Extended Partition''' e fare quindi clic su '''Add''' (Aggiungi).||

||<style="border:none; ">La creazione delle partizioni per la «'''/'''» e la '''swap''' ricalcano i medesimi passaggi dell'[[#swap|Esempio 1]] con la differenza che anziché partizioni primarie sarà selezionabile solo '''Partizione logica'''.||<style="border:none; "><<Immagine(./logica.png,200,center)>>||

||<style="border:none; "><<Immagine(./nuova_situazione_x5.png,540,center)>>||<style="border:none; ">Al termine del processo la situazione sarà quella riportata in figura.<<BR>><<BR>>Dopo aver fatto clic sul simbolo di spunta per rendere effettive le impostazioni, il processo di installazione può proseguire come indicato nell'[[#tabella|Esempio 1]]. ||

<<Anchor(home)>>
= Esempio 3 - home separata =

Uno dei casi più frequenti è quello in cui in una partizione separata viene installata la directory [[AmministrazioneSistema/Filesystem#home|home]], cioè la directory che contiene le impostazioni personali. Uno dei vantaggi è che reinstallando il sistema, sarà possibile sovrascrivere solo la partizione contenente la «'''/'''» senza intaccare i propri dati e impostazioni.

=== Dimensioni delle partizioni ===

Una '''home''' contenente solo file di configurazione può essere dimensionata con pochi gigabyte. Al contrario se viene utilizzata per ospitare grandi volumi di dati possono occorrere anche molte decine di gigabyte. In altre parole non c'è una regola fissa, tutto sta all'utente nel valutare in base alle proprie esigenze.

Per la directory «'''/'''» la differenza viene fatta dalla quantità di software aggiunto a quello già installato su Ubuntu. Se non c'è l'esigenza di installare grossi quantitativi di software extra rispetto a quello presente di default, come base minima possono essere presi 4-5GB. Al contrario se si prevede di installare numerose applicazioni o anche solo per "vivere con minor stress", 8-10GB dovrebbero essere in linea teorica sufficienti.

Sta comunque all'utente valutare '''in anticipo''' secondo le proprie esigenze.

== Partizionamento ==

Dal punto di vista tecnico la creazione delle partizioni non differisce dall'[[#primarie|Esempio 1]] e l'[[#logiche|Esempio 2]].

||<style="border:none; "><<Immagine(./home.png,540,center)>>||<style="border:none; ">In figura viene riportata la situazione di un disco nel quale la partizione primaria contenente Windows è stata affiancata da una partizione estesa con le relative partizioni logiche:<<BR>><<BR>>1. '''/dev/sda5''' per la '''swap'''<<BR>>2. '''/dev/sda6''' per la «'''/'''» (root)<<BR>>3. '''/dev/sda7''' per la '''home''' ||
||<style="border:none; "><<Immagine(./home.png,540,center)>>||<style="border:none; ">In figura viene riportata la situazione del disco:<<BR>><<BR>>1. '''/dev/sda1''' per la partizione '''EFI'''<<BR>>2. '''/dev/sda2''' per la «'''/'''» (root)<<BR>>3. '''/dev/sda3''' per la '''home'''||
Linea 152: Linea 139:
Una volta selezionata la partizione '''/dev/sda7''' facendo clic su '''Modifica''' si apre la relativa finestra di dialogo (figura in alto a destra). Alla voce '''Punto di mount''' selezionare nel menù a tendina l'opzione '''home''' e dare quindi '''OK'''. Una volta selezionata la partizione '''/dev/sda3''' facendo clic su '''Modifica''' si apre la relativa finestra di dialogo (figura in alto a destra). Alla voce '''Punto di mount''' selezionare nel menù a tendina l'opzione '''home''' e dare quindi '''OK'''.
Linea 154: Linea 141:
Se si sta reinstallando il sistema e si vogliono preservare i dati della '''home''' è fondamentale lasciare vuota l'opzione '''Formattare la partizione'''. In caso contrario i dati al suo interno verrebbero sovrascritti. Se si sta reinstallando il sistema e si vogliono preservare i dati della '''home''' è fondamentale __lasciare vuota__ l'opzione '''Formattare la partizione'''. In caso contrario i dati al suo interno verrebbero sovrascritti.
Linea 157: Linea 144:

<<Anchor(logiche)>>
= Esempio 3: Windows + Ubuntu con partizioni logiche =

Questo esempio viene sfruttato per mettere in luce due aspetti nei quali è possibile imbattersi avendo a che fare con vecchie installazioni:
 * tabella di partizione '''[[#info_tabella|MBR]]''', in uso sui vecchi Bios oppure su UEFI in modalità [[AmministrazioneSistema/Uefi#legacy|Legacy]]. Comporta l'utilizzo di partizioni '''logiche'''.
 * Utilizzo dell'[[#info_swap|area di swap]] al posto del file di swap.

{{{#!wiki note
Dalla versione 17.04 di Ubuntu, se la partizione di swap viene omessa, il sistema creerà automaticamente nella fase di installazione un [[https://it.wikipedia.org/wiki/Swap_(informatica)#File_di_swap_e_partizione_di_swap|file di swap]]. Per approfondire l'argomento consultare la pagina [[Hardware/DispositiviPartizioni/SwapDomandeFrequenti|Swap Domande Frequenti]].
}}}

{{{#!wiki note
Dalla versione 20.10 di Ubuntu viene richiesta la partizione EFI anche per computer con vecchio BIOS. Maggiori informazioni nella [[Installazione/InstallareUbuntu/BugPartizioneEfi|seguente pagina]].
}}}

||<style="border:none; "><<Immagine(./piu_partizioni.png,540,center)>>||<style="border:none; ">In questo caso si hanno 3 partizioni primarie già esistenti:<<BR>><<BR>>1. Partizione '''/dev/sda1''' di tipo '''NTFS''';<<BR>>2. Partizione '''/dev/sda2''' di tipo '''FAT32''';<<BR>>3. Partizione '''/dev/sda3''' di tipo '''NTFS'''.||

== Partizione estesa ==

Volendo creare altre due partizioni per la «'''/'''» e la '''swap''' si supererebbe [[Hardware/DispositiviPartizioni/Partizioni#MBR_GPT|il limite delle 4 partizioni primarie]]. L'ostacolo può essere superato ricavando spazio da una delle partizioni esistenti e creando una cosidetta partizione '''estesa''', dentro alla quale possono essere create numerose partizioni '''logiche'''.

In questo caso è stata scelta la partizione '''/dev/sda3''' dalla quale è stato sottratto spazio in modo analogo a quanto fatto nella partizione dell'[[#rid|Esempio 1]].<<BR>>
Quindi selezionando con il mouse lo spazio non allocato e facendo clic col tasto destro, scegliere '''Nuova'''.

||<style="border:none; "><<Immagine(./partizione_estesa.png,450,center)>>||<style="border:none; ">In questo caso viene selezionato tutto lo spazio non allocato. Fare quindi clic su '''Aggiungi'''.||

||<style="border:none; ">Per le partizioni «'''/'''» e '''swap''', anziché sfruttare partizioni primarie sarà selezionabile solo '''Partizione logica'''.||<style="border:none; "><<Immagine(./logica.png,200,center)>>||

||<style="border:none; "> <<Immagine(./area-swap.png,450,center)>>||<style="border:none; ">Per creare l'area di swap selezionare con il mouse lo spazio non allocato. Fare clic col tasto destro e scegliere '''Nuova'''.<<BR>><<BR>>Selezionare il File system '''linux-swap''' e dimensionare la partizione in base alla [[Hardware/DispositiviPartizioni/SwapDomandeFrequenti#dimensioni|dimensioni]] della memoria RAM.<<BR>>Fare quindi clic su '''Aggiungi'''.||

{{{#!wiki note
Un'unica area di swap è sufficiente per più sistemi operativi. Se sul proprio disco si desidera installare ulteriori sistemi GNU/Linux, non ci sarà bisogno di creare ulteriori aree di swap.
}}}

Per la creazione della partizione contenente la «'''/'''» procedere in modo analogo all'[[#ext4|esempio 1]].

== Situazione finale ==

||<style="border:none; "><<Immagine(./nuova_situazione_x5.png,540,center)>>||<style="border:none; ">Al termine del processo la situazione sarà quella riportata in figura.<<BR>><<BR>>Dopo aver fatto clic sul simbolo di spunta per rendere effettive le impostazioni, il processo di installazione può proseguire come indicato nell'[[#tabella|Esempio 1]]. ||
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 * [[http://www.partitionmanager.org|Documentazione ufficiale di PartitionManager]]


Guida verificata con Ubuntu: 20.04 22.04

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Introduzione

La seguente guida si rivolge a chi ha la necessità di modificare manualmente le partizioni. Vengono quindi mostrate le procedure di creazione e ridimensionamento delle partizioni, nonché come fare ad indicare il loro utilizzo durante la procedura di installazione del sistema.
Vengono quindi mostrati alcuni esempi ricorrenti.

  • Esempio 1: Windows + Ubuntu.

  • Esempio 2: Ubuntu con partizione home separata.

  • Esempio 3: Windows + Ubuntu con partizioni logiche (tabella MBR per vecchi Bios).

Operando sulle partizioni si corre il rischio in caso di errore di perdere i dati presenti sul disco rigido. È fortemente consigliato di munirsi di una copia di backup dei propri dati prima di proseguire.

Prerequisiti

Gli esempi trattati prevedono necessariamente l'utilizzo di Ubuntu in modalità Live, occorre quindi procurarsi la relativa immagine iso.

Per attuare modifiche alle partizioni da un sistema già installato, occorre o installare il pacchetto gparted o in Kubuntu e Lubuntu avviare il programma preinstallato partitionmanager.

Nelle seguenti procedure si farà riferimento a GParted. In caso si usi PartitionManager ci saranno alcune differenze nei nomi e funzionamento delle funzioni, fare pertanto riferimento alla guida indicata sopra per gli adattamenti occorrenti.

Occorre però ricordare che sia GParted che PartitionManager possono agire solamente su partizioni non montate all'interno del sistema. Per ridimensionare la partizione dove risiede la propria installazione di Ubuntu sarà comunque necessario o agire in modalità LiveUSB o LiveDVD o da un sistema installato su un secondo disco rigido.

Prima di proseguire si consiglia la lettura della guida Partizioni, in modo da acquisire dimestichezza con le partizioni, con il loro significato e il loro utilizzo all'interno di Ubuntu.

Alcune nozioni di base

Tabella partizioni - partizione di boot

Se sul computer è già presente un sistema operativo, allora la tabella delle partizioni e l'eventuale partizione di boot sono già state impostati. Facendo riferimento a chi ha sistemi Windows sul proprio computer:

  • Windows 8 e successivi: sarà presente la tabella di partizione GPT e la partizione di boot EFI.

  • Windows 7 e precedenti: sarà presente la tabella di partizione MBR.

Dal punto di vista pratico la differenza sta nel fatto che mentre per GPT possono essere create un numero svariato di partizioni primarie, per MBR il numero è limitato a 4. Per superare questo limite una delle 4 partizioni deve essere creata come estesa e a quel punto al suo interno sarà possibile creare svariate partizioni logiche. L'argomento viene trattato nel terzo esempio.

Se si è in possesso di un disco appena acquistato, privo di qualsiasi impostazione, è possibile consultare la guida Tabella Partizioni per settare le modifiche desiderate.

Area di swap

Per area di swap si intende un'area di appoggio per la memoria RAM localizzata sul disco rigido.
Come impostazione predefinita, da Ubuntu 17.04 in poi la partizione di swap è stata rimpiazzata dal file di swap. Se durante l'installazione del sistema non viene rilevata nessuna partizione di swap, allora viene automaticamente creato lo swapfile internamente al filesystem.

Questo semplifica l'installazione, eliminando l'impostazione di una partizione. Tuttavia occorre ricordare che in alcuni casi potrebbe ancora tornare comoda un area di swap. Ad esempio nel caso in cui si installino diversi sistemi in multi-boot in partizioni poco capienti. In tal caso utilizzare un'unica area utilizzabile da tutti i sistemi, può essere una scelta valida per ottimizzare le risorse.

Viene mostrato un caso di creazione di area di swap nel terzo esempio.

Esempio 1: Windows + Ubuntu

Con l'introduzione delle shadow copy in Windows (dalla versione Vista in poi), alcuni utenti hanno riscontrato problemi nella fase di ridimensionamento. Pertanto è consigliabile utilizzare l'apposita procedura di ridimensionamento e riprendere la guida dal paragrafo successivo. Non si ravvisano invece problemi con Windows XP.

  1. Avviare la live di Ubuntu.

  2. Una volta apparsa la finestra di benvenuto selezionare la lingua italiana, quindi selezionare Prova Ubuntu.

  3. avviare il programma GParted o PartitionManager.

La modifica delle partizioni sarebbe possibile anche durante le procedure di installazione, tuttavia è consigliabile sfruttare la comodità e la praticità dell'interfaccia di GParted o PartitionManager, anche al fine di evitare possibili errori.

In figura viene mostrato il disco /dev/sda con al suo interno la partizione di ripristino /dev/sda1, la partizione EFI di boot /dev/sda2 e quindi /dev/sda3 sulla quale è installato Windows. Per ognuna di esse viene indicato il formato utilizzato ntfs oppure fat32.

Ridimensionamento

Con l'introduzione delle shadow copy in Windows (dalla versione Vista in poi), alcuni utenti hanno riscontrato problemi nella fase di ridimensionamento. Pertanto è consigliabile utilizzare l'apposita procedura di ridimensionamento e riprendere la guida dal paragrafo successivo. Non si ravvisano invece problemi con Windows XP.

Fare clic con il tasto destro sulla partizione /dev/sda3 e selezionare l'opzione Sposta/Modifica in modo che si apra la seguente finestra di dialogo:

In questa fase è possibile sottrarre spazio alla partizione /dev/sda3 in cui è presente Windows per poterlo destinare ad Ubuntu. Occorre trascinare la freccia nera con il mouse verso sinistra o scrivere nella casella Nuova dimensione per ottenere le dimensioni desiderate.

Fare quindi clic su Ridimensiona.

In figura viene mostrata la nuova situazione con la partizione /dev/sda1 ridimensionata e lo spazio non allocato nel quale dovranno essere create le partizioni per Ubuntu.

Filesystem «/»

Verrà ora creata la partizione che conterrà il filesystem di Ubuntu.
Fare clic destro con il mouse nello spazio non allocato e scegliere Nuova.

Assicurarsi che alla voce File system risulti ext4 e fare quindi clic su Aggiungi.

Nuova situazione del disco

Facendo clic sul simbolo di spunta (./) si applicheranno le modifiche e questa sarà la nuova situazione del disco:

GParted mostrerà ora la nuova partizione /dev/sda4 in formato ext4 destinata a ricevere la «/» di Ubuntu.

Il processo di creazione e ridimensionamento delle partizioni può durare a lungo. È indispensabile evitare di interrompere bruscamente il processo per evitare danni al disco rigido.

Tabella dei punti di mount

Una volta predisposte le partizioni è possibile avviare la procedura standard di installazione del sistema operativo. Procedere fino al Partizionamento e quindi selezionare l'opzione Altro.

Nella finestra apparirà la tabella delle partizioni, fra le quali dovranno essere selezionate quelle da utilizzare (in questo caso la /dev/sda4).

Una volta selezionata la partizione, occorre stabilire "cosa" deve essere montato su di essa. Fare quindi clic su Modifica e nella finestra che si apre (figura in alto a destra), alla voce Punto di mount selezionare nel menù a tendina il file system «/». Dare quindi OK.

In questo caso, dato che la partizione è stata appena creata, non è necessario selezionare l'opzione Formattare la partizione. Ciò si rende necessario quando si installa il sistema su una partizione contenente vecchi dati.

Fare quindi clic su Installa per procedere con il passo successivo dell'installazione del sistema.

Esempio 2: Ubuntu con home separata

La directory home è utilizzata per contenere file e impostazioni personali. È pertanto frequente che venga impostata come partizione separata. Il vantaggio risiede nel fatto che reinstallando il sistema operativo, sarà possibile sovrascrivere solo la partizione contenente la «/» senza intaccare i propri dati e impostazioni.

L'esempio preso in considerazione vede l'utilizzo del solo Ubuntu sul quale è stata creata una tabella delle partizioni GPT con partizione di boot EFI e predisposte due partizioni formato ext4 in modo analogo all'esempio precedente.

In figura viene riportata la situazione del disco:

1. /dev/sda1 per la partizione EFI
2. /dev/sda2 per la «/» (root)
3. /dev/sda3 per la home

La fase più delicata è rappresentata dalla scelta dei punti di mount durante la procedura di installazione. Oltre a dover selezionare la partizione per la «/» (come già visto nell'Esempio 1), in questo caso deve essere selezionata anche la partizione da destinare alla home.

Una volta selezionata la partizione /dev/sda3 facendo clic su Modifica si apre la relativa finestra di dialogo (figura in alto a destra). Alla voce Punto di mount selezionare nel menù a tendina l'opzione home e dare quindi OK.

Se si sta reinstallando il sistema e si vogliono preservare i dati della home è fondamentale lasciare vuota l'opzione Formattare la partizione. In caso contrario i dati al suo interno verrebbero sovrascritti.

Facendo clic su Installa si procede con il passo successivo dell'installazione del sistema.

Esempio 3: Windows + Ubuntu con partizioni logiche

Questo esempio viene sfruttato per mettere in luce due aspetti nei quali è possibile imbattersi avendo a che fare con vecchie installazioni:

  • tabella di partizione MBR, in uso sui vecchi Bios oppure su UEFI in modalità Legacy. Comporta l'utilizzo di partizioni logiche.

  • Utilizzo dell'area di swap al posto del file di swap.

Dalla versione 17.04 di Ubuntu, se la partizione di swap viene omessa, il sistema creerà automaticamente nella fase di installazione un file di swap. Per approfondire l'argomento consultare la pagina Swap Domande Frequenti.

Dalla versione 20.10 di Ubuntu viene richiesta la partizione EFI anche per computer con vecchio BIOS. Maggiori informazioni nella seguente pagina.

In questo caso si hanno 3 partizioni primarie già esistenti:

1. Partizione /dev/sda1 di tipo NTFS;
2. Partizione /dev/sda2 di tipo FAT32;
3. Partizione /dev/sda3 di tipo NTFS.

Partizione estesa

Volendo creare altre due partizioni per la «/» e la swap si supererebbe il limite delle 4 partizioni primarie. L'ostacolo può essere superato ricavando spazio da una delle partizioni esistenti e creando una cosidetta partizione estesa, dentro alla quale possono essere create numerose partizioni logiche.

In questo caso è stata scelta la partizione /dev/sda3 dalla quale è stato sottratto spazio in modo analogo a quanto fatto nella partizione dell'Esempio 1.
Quindi selezionando con il mouse lo spazio non allocato e facendo clic col tasto destro, scegliere Nuova.

In questo caso viene selezionato tutto lo spazio non allocato. Fare quindi clic su Aggiungi.

Per le partizioni «/» e swap, anziché sfruttare partizioni primarie sarà selezionabile solo Partizione logica.

Per creare l'area di swap selezionare con il mouse lo spazio non allocato. Fare clic col tasto destro e scegliere Nuova.

Selezionare il File system linux-swap e dimensionare la partizione in base alla dimensioni della memoria RAM.
Fare quindi clic su Aggiungi.

Un'unica area di swap è sufficiente per più sistemi operativi. Se sul proprio disco si desidera installare ulteriori sistemi GNU/Linux, non ci sarà bisogno di creare ulteriori aree di swap.

Per la creazione della partizione contenente la «/» procedere in modo analogo all'esempio 1.

Situazione finale

Al termine del processo la situazione sarà quella riportata in figura.

Dopo aver fatto clic sul simbolo di spunta per rendere effettive le impostazioni, il processo di installazione può proseguire come indicato nell'Esempio 1.

Problemi noti

  • Messaggio di errore su offset: se nella fase di partizionamento si dovesse riscontrare un messaggio di errore riguardante l'offsett che blocca il proseguo dell'installazione, consultare la seguente guida.

Ulteriori risorse


CategoryAmministrazione CategoryHardware