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In questa pagina viene presentata una guida concisa all'uso del programma '''e2fsck''', utile per interdire l'uso da parte del sistema di eventuali blocchi danneggiati fisicamente sul disco rigido, spesso circoscritti a singole partizioni.<<BR>>
'''e2fsck''' è specifico per dischi rigidi con partizioni formattate con [[AmministrazioneSistema/Filesystem|filesystem]] '''ext2''', '''ext3''' e '''ext4'''.
Di seguito viene presentata una guida concisa all'uso del programma '''e2fsck''', utile per interdire l'uso da parte del sistema di eventuali blocchi danneggiati fisicamente sul disco rigido, spesso circoscritti a singole partizioni.<<BR>>
'''e2fsck''' è specifico per partizioni formattate con [[AmministrazioneSistema/Filesystem|filesystem]] '''ext2''', '''ext3''' e '''ext4'''.
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 * In presenza invece di danni importanti, usare questa procedura solo come propedeutica all'esecuzione del backup o al [[https://wiki.ubuntu-it.org/AmministrazioneSistema/RecuperoDati|recupero di dati persi]], e sostituire senza indugiare oltre il disco rigido difettato.  * In presenza invece di danni importanti, usare questa procedura solo come propedeutica all'esecuzione del backup o al [[https://wiki.ubuntu-it.org/AmministrazioneSistema/RecuperoDati|recupero di dati persi]], quindi sostituire senza indugiare oltre il disco rigido difettato.
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Il pacchetto richiesto è preinstallato e non è rimovibile senza compromettere il sistema. Il pacchetto richiesto è preinstallato.
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note
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imuovere tale pacchetto potrebbe compromettere il funzionamento del sistema.
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Tutti i successivi comandi vanno digitati nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]], e molti di essi necessitano dei [[AmministrazioneSistema/PrivilegiDiAmministrazione|privilegi di amministrazione]], procedere quindi con la dovuta cautela. Tutti i successivi comandi vanno digitati nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]], e molti di essi necessitano dei [[AmministrazioneSistema/PrivilegiDiAmministrazione|privilegi di amministrazione]]. Procedere quindi con la dovuta cautela.

La [[#isolare|seconda parte]] può richiedere tempi molto lunghi a seconda della dimensione delle partizioni, della gravità dei danni, delle prestazioni del computer, del tipo di filesystem, ecc.
L'interruzione della procedura comporta il rischio di compromettere i dati contenuti nelle partizioni. Pertanto:
 * preventivare un'adeguata disponibilità di tempo prima di procedere.
 * prendere eventuali accorgimenti per interruzioni di corrente elettrica (inserire una batteria carica in caso di portatili, oppure per i computer desktop dotarsi di un [[https://it.wikipedia.org/wiki/Gruppo_di_continuità|gruppo di continuità]]).
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Questa parte è propedeutica all'individuazione degli eventuali blocchi danneggiati, delle partizioni in cui sono presenti, e su cui si andrà a operare. Questa parte è propedeutica all'individuazione degli eventuali blocchi danneggiati e delle partizioni in cui sono presenti, su cui si andrà poi a operare.
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 0. [[AmministrazioneSistema/ComandiBase#umount|Smontare]] la partizione col filesystem individuata col comando suddetto.
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 0. Creare una
lista dei blocchi danneggiati, tramite il comando:{{{
sudo badblocks -v /dev/sdxy > ~/blocchi-guasti.txt
}}} Sostituire ''xy'' colla lettera e numero della partizione su cui s'opera.
 0. [[AmministrazioneSistema/ComandiBase#umount|Smontare]] la partizione individuata con il comando precedente.
 0. Creare un
file di testo contenente lista dei blocchi danneggiati, tramite il comando:{{{
sudo badblocks -v /dev/sdxy > ~/badblocks.txt
}}}
 sostituendo `
xy` con la lettera e numero della partizione interessata oppure `~/badblocks.txt` con un altro nome a piacere.
Linea 51: Linea 58:
Per visionare la lista degli eventuali blocchi danneggiati, aprire con un [[Ufficio/EditorDiTesto|editor di testo]] il file `~/blocchi-guasti.txt`. Per visionare la lista degli eventuali blocchi danneggiati, aprire con un [[Ufficio/EditorDiTesto|editor di testo]] il file appena creato.
Linea 53: Linea 60:
<<Anchor(isolare)>>
Linea 55: Linea 63:
Questa parte può richiedere tempi molto lunghi, in dipendenza della dimensione delle partizioni, della gravità dei danni, delle prestazioni del computer e del tipo di filesystem, non è possibile dare nessuna indicazione sui tempi richiesti.

Prevedere quindi un'adeguata disponibilità di tempo prima di procedere, e __per nessun motivo interrompere__ la procedura tramite il comando:{{{
Ctrl+C
}}}
pena l'alto rischio di compromettere i dati contenuti nelle partizioni.

{{{#!wiki note
Prendere eventuali accorgimenti per le interruzioni di corrente, ad esempio tramite l'uso di un [[https://it.wikipedia.org/wiki/Gruppo_di_continuità|gruppo di continuità]], per evitare danni da mancanze improvvise d'alimentazione.
}}}
Linea 67: Linea 64:
  * Per cercare, verificare, e riparare l'intera partizione, più lenta e più precisa, digitare il seguente comando:{{{   * Per cercare, verificare e riparare l'intera partizione (procedura più lenta e più precisa), digitare il seguente comando:{{{
Linea 70: Linea 67:
  * Per limitare l'intervento ai soli blocchi danneggiati, più veloce e meno precisa, digitare il seguente comando:{{{
sudo e2fsck -l blocchi-guasti.txt /dev/sdxy
}}} `blocchi-guasti.txt` è il file creato con questo [[#danneggiati|comando]].
  * Per limitare l'intervento ai soli blocchi danneggiati (procedura più veloce ma meno precisa), digitare il seguente comando:{{{
sudo e2fsck -l badblocks.txt /dev/sdxy
}}}
Linea 74: Linea 71:
In entrambi i casi, sostituire ''xy'' con la lettera e numero della partizione su cui si opera. In entrambe le procedure sostituire `xy` con la lettera e numero della partizione interessata oppure `~/badblocks.txt` con il nome del file creato in precedenza.
Linea 76: Linea 73:
Il significato delle opzioni è come da seguente tabella: Il significato delle opzioni è espresso nella seguente tabella:
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Al termine della procedura sarà possibile provare l'avvio del sistema, dalla propria partizione residente sul disco rigido, oggetto dell'intervento.


Guida verificata con Ubuntu: 20.04 22.04

Problemi in questa pagina? Segnalali in questa discussione

Introduzione

Di seguito viene presentata una guida concisa all'uso del programma e2fsck, utile per interdire l'uso da parte del sistema di eventuali blocchi danneggiati fisicamente sul disco rigido, spesso circoscritti a singole partizioni.
e2fsck è specifico per partizioni formattate con filesystem ext2, ext3 e ext4.

Si raccomanda di eseguire i passaggi illustrati di seguito tramite un sistema avviato in modalità Live, oppure da un altro sistema GNU/Linux installato su un secondo disco rigido, tramite un ambiente Chroot, e previo smontaggio del disco rigido su cui si vuole operare.

Il programma è concepito per essere utilizzato esclusivamente su hard disk e non su SSD.

Informazioni utili

Sintomi tipici di danni fisici agli hard disk possono essere blocchi del sistema, difficoltà o impedimento all'accesso ai dati, rallentamenti nell'uso.
La problematica è causata da un errato movimento dei meccanismi interni dei dischi rigidi magnetici.

Per verificare la presenza di difetti fisici consultare questa guida.

Tenere presente che:

  • I danni fisici al disco rigido non sono riparabili; pertanto non aprire l'involucro dell'hard disk per tentare riparazioni.
  • La presenza di danni al disco rigido, per quanti piccoli e limitati, può ridurne drasticamente l'attesa di vita. Eseguire quindi backup frequenti dei dati e provvedere quanto prima alla sostituzione del disco.

  • In presenza invece di danni importanti, usare questa procedura solo come propedeutica all'esecuzione del backup o al recupero di dati persi, quindi sostituire senza indugiare oltre il disco rigido difettato.

Installazione

Il pacchetto richiesto è preinstallato.

Rimuovere tale pacchetto potrebbe compromettere il funzionamento del sistema.

Esecuzione

Tutti i successivi comandi vanno digitati nel terminale, e molti di essi necessitano dei privilegi di amministrazione. Procedere quindi con la dovuta cautela.

La seconda parte può richiedere tempi molto lunghi a seconda della dimensione delle partizioni, della gravità dei danni, delle prestazioni del computer, del tipo di filesystem, ecc. L'interruzione della procedura comporta il rischio di compromettere i dati contenuti nelle partizioni. Pertanto:

  • preventivare un'adeguata disponibilità di tempo prima di procedere.
  • prendere eventuali accorgimenti per interruzioni di corrente elettrica (inserire una batteria carica in caso di portatili, oppure per i computer desktop dotarsi di un gruppo di continuità).

Individuazione dei blocchi danneggiati

Questa parte è propedeutica all'individuazione degli eventuali blocchi danneggiati e delle partizioni in cui sono presenti, su cui si andrà poi a operare.

  1. Individuare il filesystem e la partizione nella quale è presente il blocco danneggiato.

  2. Smontare la partizione individuata con il comando precedente.

  3. Creare un file di testo contenente lista dei blocchi danneggiati, tramite il comando:

    sudo badblocks -v /dev/sdxy > ~/badblocks.txt

    sostituendo xy con la lettera e numero della partizione interessata oppure ~/badblocks.txt con un altro nome a piacere.

Per visionare la lista degli eventuali blocchi danneggiati, aprire con un editor di testo il file appena creato.

Isolare i blocchi danneggiati

Ci sono due modalità per procedere all'operazione:

  • Per cercare, verificare e riparare l'intera partizione (procedura più lenta e più precisa), digitare il seguente comando:

    sudo e2fsck -cfpv /dev/sdxy
  • Per limitare l'intervento ai soli blocchi danneggiati (procedura più veloce ma meno precisa), digitare il seguente comando:

    sudo e2fsck -l badblocks.txt /dev/sdxy

In entrambe le procedure sostituire xy con la lettera e numero della partizione interessata oppure ~/badblocks.txt con il nome del file creato in precedenza.

Il significato delle opzioni è espresso nella seguente tabella:

Opzione

Funzione

c

Cerca e lista i blocchi danneggiati

f

Verifica il filesystem

l

Legge il file con la lista dei blocchi danneggiati

p

Tenta la riparazione dei blocchi danneggiati, per quanto è possibile

v

Lista a schermo quanto viene svolto

Ulteriori risorse


#CategoryHardware