Guida verificata con Ubuntu: 20.04 22.04
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Introduzione
In questa guida è spiegato come verificare i requisiti di sistema di VirtualBox e come installarlo.
Requisiti di sistema
Non ci sono regole fisse per determinare i requisiti minimi di VirtualBox. Questi infatti possono differire molto, soprattutto a seconda del sistema operativo si intende virtualizzare.
La macchina reale dovrà avere come requisiti hardware almeno la somma delle risorse tra sistema operativo reale e virtualizzato. Se la macchina fisica host possiede le istruzioni di virtualizzazione hardware (Intel VT-x/Vanderpool o AMD-V) si potranno ottenere prestazioni simili a quelle della macchina reale.
Se invece VirtualBox è eseguito su una macchina non dotata di virtualizzazione hardware, le prestazioni saranno nettamente inferiori a quelle della macchina reale. Inoltre non sarà possibile utilizzare sistemi guest a 64 bit.
Per sapere se il proprio processore supporta la virtualizzazione hardware è possibile consultare i siti dei produttori di processori.
Dopo aver verificato che il proprio PC supporti la virtualizzazione hardware, è necessario verificare se essa è regolarmente attivata. In un sistema basato su Linux è possibile verificarlo, digitando il seguente comando nel terminale:
egrep '(vmx|svm)' /proc/cpuinfo
Se si ottiene un output al comando precedente, in tal caso la virtualizzazione hardware è regolarmente attivata e funzionante. Se invece non si ottiene alcun output, allora la virtualizzazione hardware non è in funzione; ciò significa che può essere semplicemente abilitata nel BIOS della scheda madre.
All'interno del BIOS esistono varie denominazioni per questa funzionalità, in genere si trova indicata con i nomi VT-X, AMD-V, Intel Vanderpool, Virtualization Technology o similari.
In taluni casi, anche se l'hardware supporta questa tecnologia, per motivi puramente commerciali il BIOS ne impedisce l'attivazione. In questi casi si può verificare sul sito del produttore del BIOS se qualche aggiornamento consente l'abilitazione di questa funzionalità.
In alcuni computer recenti dotati di firmware UEFI potrebbe essere necessaria la disattivazione della funzionalità Secure Boot, onde evitare il fallimento dell'installazione e/o problemi nell'avvio di macchine virtuali. Per maggiori informazioni su questa procedura consultare questa pagina.
Caratteristiche di VirtualBox e pacchetti aggiuntivi
Dalla versione 4.0 è disponibile una sola versione di VirtualBox, conosciuta come VirtualBox-OSE, ovvero Open Source Edition. Questa edizione è completamente open source e disponibile nei repository ufficiali di Ubuntu.
Tuttavia nell'edizione open source sono assenti alcune funzionalità, per le quali è richiesta l'aggiunta di un apposito Extension Pack, distribuito con licenza VirtualBox Personal Use and Evaluation License (PUEL). Quest'ultimo implementa:
VRDP (Virtual Remote Desktop Protocol): consente di collegarsi allo schermo della macchina virtuale attraverso un client per terminal server.
Supporto USB (richiesto per versioni 6.1 e precedenti): permette l'inserimento di periferiche USB nella macchina reale e di utilizzarle all'interno della macchina virtuale. Include anche USB attraverso VRDP (vedi punto precedente), consentendo di utilizzare dispositivi USB a distanza attraverso RDP.
Crittografia (completa nella versione 7.0): permette di crittografare macchine virtuali, con i relativi registri di configurazione e stati salvati (CLI).
Cloud (versione 7.0): integrazione con l'infrastruttura cloud di Oracle, per gestire localmente macchine virtuali salvate in cloud.
Altro: uso della webcamb del computer host, supporto per RDP, PXE ROM e drive NVMe.
Inoltre, con il rilascio di VirtualBox 7, sono state introdotte numerose funzionalità, fra le quali:
Supporto a TPM 1.2 e 2.0.
Implementato il Secure Boot nella modalità EFI.
- Dispositivi IOMMU virtuali (Intel e AMD)
Installazione in modalità "unattended" (per sistemi guest Windows).
Installazione
Da repository ufficiali
Installare il pacchetto virtualbox.
In aggiunta, se necessario, possono essere installati i pacchetti virtualbox-source e module-assistant.
Dal sito ufficiale di VirtualBox
L'ultima versione del programma non supporta le architetture 32 bit.
Per installare l'ultima versione di VirtualBox dal sito uficiale, scaricare l'ultima versione del pacchetto .deb da questo indirizzo, quindi procedere alla sua installazione.
Da repository di VirtualBox
La versione 5.2 di VirtualBox, ultima a supportare i sistemi 32 bit, è disponibile soltanto per Ubuntu 18.04.
Per avere VirtualBox sempre aggiornato all'ultima versione disponibile è possibile abilitare i repository ufficiali di Oracle. A tal fine seguire la procedura descritta di seguito.
Rimuovere eventuali installazioni precedenti di VirtualBox.
Digitare nel terminale una delle seguenti serie di comandi a seconda del proprio sistema:
Ubuntu 22.04:
wget -qO - https://www.virtualbox.org/download/oracle_vbox_2016.asc | gpg --dearmor | sudo tee /etc/apt/keyrings/oracle-virtualbox-2016.gpg -
echo "deb [arch=amd64 signed-by=/etc/apt/keyrings/oracle-virtualbox-2016.gpg] https://download.virtualbox.org/virtualbox/debian jammy contrib" | sudo tee /etc/apt/sources.list.d/virtualbox.list
Ubuntu 20.04 e precedenti:
wget -q https://www.virtualbox.org/download/oracle_vbox_2016.asc -O- | sudo apt-key add -
sudo sh -c 'echo "deb [arch=amd64] http://download.virtualbox.org/virtualbox/debian $(lsb_release -sc) contrib" >> /etc/apt/sources.list.d/virtualbox.list'
omettendo «[arch=amd64]» soltanto per l'installazione della versione 5.2 32 bit del programma.
Aggiornare la lista dei pacchetti disponibili:
sudo apt-get update
A seconda della versione desiderata, installare uno dei seguenti pacchetti:
virtualbox-5.2 (solo per Ubuntu 18.04 versione 32 bit)
Oracle ha cessato il supporto per la versione 5.2 di VirtualBox a luglio 2020.
Installare il pacchetto dkms.
Al termine dell'installazione sarà possibile avviare il programma.
La guida ufficiale del programma indica di salvare la chiave nella directory /usr/share/keyrings/ anziché /etc/apt/keyrings/. Tuttavia ciò non inficia sul processo di installazione.
La procedura per Ubuntu 22.04 (che segue la nuova policy nei confronti di apt-key), può essere usata opzionalmente anche per le versioni di Ubuntu precedenti.
Installazione dell'Extension Pack
Dopo aver installato VirtualBox, è possibile scaricare ed installare l'Extension Pack, utile per abilitare alcune funzionalità aggiuntive descritte nel paragrafo precedente.
Da repository ufficiali
Se si è installato VirtualBox da repository ufficiali:
Installare il pacchetto virtualbox-ext-pack.
- Accettare le Condizioni d'uso e attendere il termine dell'installazione.
Da repository di VirtualBox
Se si è installato VirtualBox dai repository Oracle:
Scaricare l'Extension Pack dalla pagina di download sul sito ufficiale. Qualora la versione dell'Extension Pack non sia la medesima di VirtualBox installato sul PC, è possibile scaricarne una versione precedente a questo indirizzo.
Installare unicamente l'Extension Pack con la stessa versione di VirtualBox presente nel PC.
- A seconda della versione installata:
VirtualBox 7: seguire il menu File → Strumenti → Extension Pack Manager, quindi premere il tasto Install e selezionare il percorso del file scaricato precedentemente.
VirtualBox 6.1 e precedenti: seguire il menu File → Preferenze e poi la scheda Estensioni. Quindi premere il pulsante Aggiungi pacchetto e selezionare il file dell'Extension Pack scaricato precedentemente.
- Accettare le Condizioni d'utilizzo e attendere il termine dell'installazione.
In caso di aggiornamento del programma, una notifica all'apertura chiederà di installare la nuova versione dell'Extension Pack con una procedura automatica e semplificata.
Ulteriori risorse
VirtualBox 7 (changelog)