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Guida verificata con Ubuntu: 20.04 22.04

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Introduzione

Questa guida è un'introduzione alla terminologia usata sui sistemi Linux per identificare i dispositivi di memoria, le partizioni e i loro formati, e per spiegare in che modo vengano utilizzate le partizioni per installare il sistema operativo attraverso il partizionamento.

Dispositivi di memoria e partizioni

I dispositivi di memoria di uso più comune (hard disk o SSD con standard PATA o SATA, dischi o memorie flash USB) vengono identificati come /dev/sda, /dev/sdb, /dev/sdc, ecc.

Le partizioni, aree delimitata e ben definite del disco in cui vengono memorizzati dati, vengono identificate aggiungendo un numero alla sigla del dispositivo.
Ad esempio se nel proprio computer è presente un unico hard disk, esso sarà individuato come /dev/sda e le partizioni al suo interno come /dev/sda1, /dev/sda2, ecc..

Nel caso in cui siano presenti altri tipi di dispositivo, il sistema identificherà i supporti di memoria e le relative partizioni come indicato di seguito:

  • Dischi NVMe: i dispositivi vengono identificati secondo la nomenclatura /dev/nvme0n1 (il primo numero si riferisce al controller, l'altro al device). Le partizioni all'interno saranno visualizzate come /dev/nvme0n1p1, /dev/nvme0n1p2, /dev/nvme0n1p3, ecc.

  • Memorie MMC (SD, eMMC ecc.): i dispositivi vengono identificati secondo la nomenclatura /dev/mmcblk0. Le partizioni all'interno saranno visualizzate come /dev/mmcblk0p1, /dev/mmcblk0p2, /dev/mmcblk0p3, ecc.

Tabella delle partizioni GPT e MBR

Con l'introduzione dello UEFI (BIOS di nuova generazione), lo standard di riferimento per la gestione delle partizioni di un disco fisso è GPT (GUID Partition Table). È tuttavia ancora frequente l'utilizzo dell'MBR (Master Boot Record).
Se un computer è stato acquistato con sistema Windows 8 o successivo, spesso sarà in uso lo standard GPT.

Vengono qui elencate le caratteristiche dei due standard. Per la creazione manualmente delle tabelle di partizioni consultare la seguente guida.

Tipi di partizioni per MBR

  • Partizioni primarie ed estese
    Nei vecchi sistemi con MBR un disco fisso può avere un massimo di 4 partizioni primarie, numerate da uno a quattro e precedute dal nome del disco cui appartengono. Per esempio, su un disco fisso riconosciuto come sda possono essere presenti le partizioni primarie sda1, sda2, sda3, sda4.
    Una delle quattro partizioni primarie può essere usata come partizione estesa. Anziché contenere file sarà utilizzata per contenere partizioni logiche.

  • Partizioni logiche
    Vengono utilizzate come le partizioni primarie, dalle quali differiscono per il fatto che sono contenute tutte dentro una partizione primaria estesa e le loro descrizioni non si trovano nell'MBR. Le partizioni logiche vengono sempre numerate da 5 in su /dev/sda5, /dev/sda6, ecc..

Migliorie introdotte da GPT

  • Utilizzo di sole partizioni primarie.
  • Superamento del limite delle 4 partizioni primarie.
  • Superamento del limite dei 2 Terabyte per partizione.
  • Migliorata la sicurezza. Le intestazioni della tabella a inizio disco sono replicate anche a fine disco.

Formato delle partizioni

Esistono diversi tipi di formato per le partizioni di un disco.

  • In ambiente Linux
    Il formato ext4 è il formato predefinito su Ubuntu. In alternativa possono essere utilizzati i file system ext3, ext2, ReiserFS, ZFS e Btrfs.

  • In ambiente Windows
    I formati predefiniti sono NTFS e FAT32. È bene conoscere anche questi ultimi due, in quanto non è raro trovare un sistema Linux in dual boot con Windows. Per NTFS e FAT32 non è possibile da Ubuntu cambiare i permessi dei file. Nel caso si usufruisca del dual boot, è consigliato creare una partizione per l'archiviazione e scambio di dati fra i due sistemi in formato NTFS, più moderno di FAT32.

Il formato ext3/ext4 non viene riconosciuto da Windows se non tramite l'uso di adeguate applicazioni.

Utilizzo delle partizioni

Vengono qui elencate le partizioni necessarie per l'installazione di Ubuntu in base alle possibili combinazioni esistenti:

Partizioni

GPT su UEFI

GPT su BIOS

MBR su BIOS/UEFI modalità Legacy

Avvio

EFI

grub_bios

EFI opzionale da Ubuntu 20.10

Filesystem "/"

(./)

(./)

(./)

Home

opzionale

opzionale

opzionale

Area di swap

opzionale

opzionale

opzionale

  • EFI
    È richiesta dai Bios di nuova generazione UEFI. Si tratta di un'area di avvio in formato fat32 le cui dimensioni possono arrivare oltre i 500Mib. Nei computer in commercio è collocata a seconda dei casi:

    • nella prima partizione /dev/sda1;

    • nella seconda partizione /dev/sda2 se nella /dev/sda1 è presente la partizione nascosta di ripristino di Windows.

    Per Ubuntu 22.04 e successivi è previsto l'uso di partizione EFI e tabella GPT anche su vecchi computer/sistemi BIOS/legacy, seppur non obbligatorio. Per maggiori informazioni consultare la seguente pagina.

  • grub_bios
    Si tratta di un area priva di formato con dimensioni variabili da 1 a 2 MB che deve essere contrassegnata dal flag grub_bios. Quest'area è utilizzata da Grub per la gestione del boot dei sistemi. L'omissione dell'area grub_bios può rappresentare un problema su installazioni con più sistemi. La gestione dell'ordine dei boot sarebbe in tal caso possibile solo dal primo sistema installato. Strumenti come Boot-Repair, il ripristino di Grub o il tool del partizionamento manuale non funzionerebbero.

  • Filesystem "/"
    Il file system comunemente indicato con il simbolo "/" è l'area che accoglie il sistema operativo in formato ext4 (vedere formati alternativi).
    Il filesystem può essere suddiviso in modo tale che ogni singola directory possa essere destinata ad una partizione a se stante. Particolarmente comune è il caso in cui la directory /home viene assegnata (vedere esempio) a una partizione a se per fungere da partizone dati e preservare i dati personali e impostazioni dei software in successive reinstallazioni del sistema.

  • swap
    Per swap si intende un'area di appoggio alla memoria RAM che utilizza un formato a se stante linux-swap. Dalla versione 17.04 di Ubuntu, è stata sostituita dal file di swap che, in assenza di una partizione di swap, verrà creato internamente al filesystem durante l'installazione del sistema.
    La creazione di un'area di swap può in alcuni casi risultare ancora utile, ad esempio nel caso si abbiano più sistemi installati sul medesimo disco e magari su partizioni poco capienti. In tal caso creare un'unica area sfruttabile dai vari sistemi può rappresentare un'ottimizzazione delle risorse.

Per la creazione vera e propria delle partizioni, consultare la guida alla creazione delle tabelle di di partizioni e al partizionamento manuale.

Individuare le partizioni

Per individuare i dispositivi di memoria presenti sul proprio computer con le relative partizioni, possono essere utilizzate diverse applicazioni, sia a interfaccia grafica che da terminale (blkid, parted, fdisk).

Per una panoramica sull'argomento consultare la seguente pagina.

Esempi pratici

Sistemi con MBR

In generale se si dispone di un computer con lo standard MBR, per accogliere il sistema potranno essere indistintamente utilizzate partizioni primarie e logiche.

L'importante è di rispettare il limite delle 4 partizioni primarie. Se si sa già che quattro partizioni primarie non saranno sufficienti, una di esse dovrà essere impostata come partizione estesa, in modo da creare al suo interno tutte le partizioni logiche di cui si necessita.

Ad esempio un disco con Windows e Ubuntu potrebbe avere tutte partizioni primarie (esempio di output non completo del comando sudo fdisk -l):

/dev/sda1         HPFS/NTFS             (n.d.r. utilizzata da Windows)
/dev/sda2         Linux swap / Solaris  (n.d.r. utilizzata dalla swap)
/dev/sda3         Linux                 (n.d.r. utilizzata da Ubuntu)

Come si vede dalla /dev/sda1 alla /dev/sda3 vengono utilizzate tutte partizioni primarie.
Oppure una disposizione alternativa potrebbero essere di questo tipo:

/dev/sda1         HPFS/NTFS             (n.d.r. utilizzata da Windows)
/dev/sda2         HPFS/NTFS             (n.d.r. utilizzata come partizione dati)
/dev/sda3         Linux swap / Solaris  (n.d.r. utilizzata dalla swap)
/dev/sda4         Esteso                (partizione estesa)
/dev/sda5         Linux                 (n.d.r. utilizzata dalla /home di Ubuntu)
/dev/sda6         Linux                 (n.d.r. utilizzata per / di Ubuntu)

Essendo le prime tre partizioni primarie già utilizzate rispettivamente da Windows, partizione dati e area di swap, la /dev/sda4 è stata creata come partizione estesa nella quale sono state create due partizioni logiche: /dev/sda5 per la /home di Ubuntu e /dev/sda6 per il filesystem "/".

Sistemi con GPT

UEFI

Se si dispone di computer con UEFI e quindi con il sistema di partizionamento GPT, le partizioni saranno tutte viste come primarie. Vengono qui riportati un paio di esempi di output (non completo) del comando sudo parted -l:

Numero  Dimensione  File system     Nome                          Flag
 1      419MB       ntfs            Basic data partition          nascosta, diag
 2      315MB       fat32           EFI system partition          avvio
 3      134MB                       Microsoft reserved partition  msftres
 4      241GB       ntfs            Basic data partition 
 6      61,0GB      ext4
 7      172GB       ext4     
 5      16,9GB      ntfs            Basic data partition          nascosta, diag

I numeri laterali si riferiscono alle partizioni: 1 → /dev/sda1, 2 → /dev/sda2, e così via.
In questo caso si può notare la presenza in posizione 1 della partizione nascosta di ripristino di Windows e quindi a seguire la partizione EFI.

Numero  Dimensione  File system     Nome  Flag
 1      262MB       fat32                 avvio
 2      21,5GB      ext4
 3      21,5GB      ext4
 4      21,5GB      ext4
 5      431GB       ext4

In questo caso, un disco predisposto per contenere partizioni per sistemi Linux, si nota in posizione 1 l'area in formato fat32 per ospitare la partizione EFI.

BIOS

Se si dispone di computer con BIOS e sistema di partizionamento GPT, le partizioni saranno tutte viste come primarie. Per il corretto funzionamento/avvio del sistema operativo sarà necessaria l'apposita partizione con flag bios_grub. La si può vedere nell'esempio di output del comando sudo parted -l nella prima partizione:

Numero  Inizio     Fine     Dimensione  File system     Nome  Flag
 1      1049kB     2097kB   1049kB                            bios_grub
 2      2098kB     495,8GB  495,8GB     ext4
 3      495,8,0GB  32,2GB   4211MB      linux-swap(v1)

Ulteriori risorse


CategoryHardware