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Versione 11 del 23/02/2019 14.09.41

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Introduzione

In questa guida sono illustrati diversi metodi per eseguire applicazioni con interfaccia grafica con i privilegi di amministrazione.

gksudo e kdesudo sono deprecati e non più disponibili da Ubuntu 18.04.

In generale, per non esporre il proprio sistema a vulnerabilità, si raccomanda di non utilizzare le applicazioni con GUI come root (soprattutto per compiti comuni). Inoltre, quando possibile, utilizzare applicazioni concepite per essere eseguite anche come root (ad esempio, nel caso di editor di testo, nano).

sudo con opzioni «-H» e «-i»

Il metodo più facile e immediato per avviare un'applicazione grafica con i privilegi d'amministrazione è digitare il relativo comando nel terminale preceduto da sudo, come nel seguente esempio:

sudo gedit

Occorre però specificare che è consigliabile evitare, quando possibile, l'utilizzo diretto del semplice comando sudo.
Infatti in questa maniera (cioè senza utilizzare le cosiddette variabili di ambiente), eventuali file creati o aperti con tale metodo possono diventare proprietà dell'utente root, anche se presenti nella Home dell'utente.
Per evitare questo inconveniente, è sufficiente utilizzare il comando sudo con i parametri -H o -i come nel seguente esempio:

sudo -H mousepad /etc/apt/sources.list

o in alternativa:

sudo -i mousepad /etc/apt/sources.list

Si raccomanda di non chiudere l'emulatore di terminale prima di aver chiuso correttamente il programma lanciato.

Qualora si fossero modificati inavvertitamente i permessi di file aperti con sudo, consultare il seguente paragrafo per ripristinare la corretta configurazione dei permessi nella propria Home.

gksudo, kdesudo (solo Ubuntu 16.04 e precedenti) e lxqt-sudo

  • gksudo (o gksu): comando comunemente utilizzato su sistemi con ambienti grafici basati su librerie GTK (GNOME, Xfce, ecc.). Per utilizzarlo assicurarsi di aver installato il pacchetto gksu.
    Di seguito un esempio di utilizzo con l'editor di testo Gedit :

    gksudo gedit /etc/apt/sources.list
  • kdesudo: comando utilizzato su sistemi che utilizzato l'ambiente grafico KDE. Per utilizzarlo assicurarsi di aver installato il pacchetto kdesudo.
    Di seguito un esempio di utilizzo con l'l'editor di testo Kate:

    kdesudo kate /etc/apt/sources.list
  • lxqt-sudo: comando utilizzato su sistemi che utilizzato l'ambiente grafico LXQt. Per utilizzarlo assicurarsi di aver installato il pacchetto lxqt-sudo.
    Di seguito un esempio di utilizzo con editor di testo Featherpad:

    lxqt-sudo featherpad /etc/apt/sources.list

sudoedit

Questo metodo risulta utile quando si devono modificare file con tramite editor di testo.
Per utilizzare questo metodo occorre modificare, per l'utente in uso, le impostazioni della shell Bash (predefinita in Ubuntu).

  1. Aprire con un editor di testo il file ~/.bashrc.

  2. Aggiungere in fondo, dopo una linea vuota, la stringa:

    SUDO_EDITOR=nome-editor-di-testo

    sostituendo «nome-editor-di-testo» con il nome dell'editor che si vuole usare come root (ad esempio «gedit»).

  3. Salvare e chiudere il file.

Per editare un file con i privilegi di amministrazione sarà sufficiente digitare nel terminale:

sudoedit /percorso/file

Questo metodo non si applica agli editor Kate e Krite.

gvfs

È un metodo usabile solo su sistemi con ambienti grafici basati su librerie GTK (GNOME, Xfce, ecc.). È necessario installare il pacchetto gvfs se non presente.

Esempio di utilizzo: Aprire con l'editor di testo gedit il file /etc/default/apport.

gedit admin:///etc/default/apport

pkexec

È un programma alternativo per sudo che permette di eseguire un programma come un altro utente.
Per utilizzarlo è necessario installare il pacchetto policykit-1 se non già installato.

Esempi di utilizzo:

  • Da terminale: copiare il file /etc/apt/sources.list in /etc/apt/sources.list~:

    pkexec cp /etc/apt/sources.list /etc/apt/sources.list~
  • Con applicazioni grafiche:
    1. Creare con i privilegi di amministrazione e con un editor di testo il file /usr/share/polkit-1/actions/com.ubuntu.pkexec.«programma».policy.

    2. Copiare in esso il seguente script XML:

      <?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?>
      <!DOCTYPE policyconfig PUBLIC
       "--//freedesktop//DTD PolicyKit Policy Configuration 1.0//EN"
       "http://www.freedesktop.org/standards/PolicyKit/1/policyconfig.dtd">
      
      <policyconfig>
      
              <action id="com.ubuntu.pkexec.«applicazione»">
                      <message>Authentication is required to run the «programma»</message>
                      <icon_name>«applicazione»</icon_name>
                      <defaults>
                              <allow_any>no</allow_any>
                              <allow_inactive>no</allow_inactive>
                              <allow_active>auth_admin</allow_active>
                      </defaults>
                      <annotate key="org.freedesktop.policykit.exec.path">«applicazione»</annotate>
                      <annotate key="org.freedesktop.policykit.exec.allow_gui">true</annotate>
              </action>
      
      </policyconfig>
    3. Salvare e chiudere il file.
    4. Aprire con i privilegi di amministrazione e con un editor di testo il file /usr/share/applications/«nome comando».desktop

  1. Modificare la riga Exec="programma grafico root" «comando» in Exec=pkexec «comando».

  2. Salvare e chiudere il file.
  3. Esempio: Avviare con i privilegi di amministrazione l'editor Medit:

    pkexec medit

    Sostituire «programma» col nome del programma grafico d'avviare come root, comando col percorso fino al comando, per esempio /usr/bin/medit, «icona» col nome dell'icona

su-to-root

È un metodo usato normalmente nei menu ed è usabile anche nel terminale.
Prevede l'installazione del pacchetto menu, se non presente.

Di seguito un esempio del suo utilizzo:

su-to-root -X -c 'mousepad /etc/apt/sources.list'

Applicazioni per KDE

Il file manager Dolphin4 è la vecchia versione usata in KDE4, per questo motivo si presenta con una grafica parzialmente differente dal resto del sistema.

  • Kate e Kwrite: per gli editor di testo Kate e Kwrite non sono richiesti preventivamente i permessi di superutente. Pertanto viene richiesta la password solo quando viene modificato e salvato un file per il quale sono richiesti i privilegi di amministrazione.

Risoluzione problemi

Applicazioni grafiche da root su Wayland

Con la versione 17.10 di Ubuntu è stata introdotta la sessione grafica con Wayland accanto a quella con Xorg (quest'ultimo rimane comunque predefinito in Ubuntu 18.04 e successive).
Di default in una sessione con Wayland non è possibile lanciare come root programmi con interfaccia grafica (Synaptic, GParted, ecc.).

Il problema non si presenta se al login viene selezionata la sessione con Xorg. Per utilizzarla, al login fare clic sull'icona a forma di ingranaggio.

Per ovviare a questo problema è sufficiente digitare il comando da terminale:

xhost +SI:localuser:root

Per fare in modo che tale comando sia lanciato automaticamente all'avvio del sistema:

  1. Avviare l'applicazione Applicazioni d'avvio.

  2. Fare clic su Aggiungi e nella nuova finestra inserire alla voce Comando:

    xhost +SI:localuser:root
  3. Fare clic su Salva.

  4. Terminare la sessione e rieffettuare il login.

Ripristino permessi Home utente

Se è stata avviata un'applicazione grafica da terminale utilizzando il semplice comando sudo, nella propria Home uno o più file risulteranno proprietà di root.

  • Per visualizzare tali file digitare nel terminale il seguente comando:

    find ~/ -not -user $USER
  • Per ripristinare la corretta configurazione dei permessi nella propria Home, digitare il comando:

    sudo chown -R $USER ~
    Questo farà in modo che il proprio utente torni il legittimo proprietario dei file contenuti nella propria directory.

Ulteriori risorse