Guida verificata con Ubuntu: 20.04 22.04
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Introduzione
Uno degli aspetti fondamentali dei sistemi GNU/Linux è il logging, ovvero la registrazione di tutto ciò che accade nel sistema.
Queste informazioni hanno un valore inestimabile per utilizzare il sistema in modo cosciente. Inoltre rientrano fra le prime risorse che è bene controllare per la risoluzione di eventuali problemi e per la ricerca delle relative soluzioni. Infatti i file di log memorizzano tutte le informazioni riguardanti lo stato del sistema e delle applicazioni, compresi eventuali errori.
Ubuntu fornisce informazioni essenziali su eventi, operazioni e altre funzionalità attraverso la registrazione di diverse tipologie file di log.
Tranne alcune eccezioni, tali file:
sono semplici file di testo in formato ASCII standard.
vengono generalmente memorizzati in /var/log, la sottodirectory di sistema appositamente dedicata.
possono essere generati dal demone di sistema rsyslogd oppure creati e gestiti direttamente dalle applicazioni.
Questa guida descrive, fra le varie cose:
- i principali log di sistema e delle applicazioni, nonché il loro contenuto.
alcuni modi per consultare tali log e registri tramite riga di comando al fine di estrarre informazioni utili, con l'aiuto di esempi pratici.
alcuni usi principali del demone di registrazione del sistema rsyslogd, di dmesg e di journal.
Esaminare i file di registro
I file di log possono contenere un numero tale di righe che potrebbero risultare scomodi da consultare tramite il comando cat o con i principali editor di testo. Quindi è possibile utilizzare alcuni comandi di base, fra cui alcuni più specifici come head e tail.
Alcuni file necessitano dei privilegi di amministrazione per essere letti.
Lettura dei log con i comandi di base
Per visualizzare il contenuto di un file con il comando less è sufficiente postporre il nome del file al comando, con una sintassi simile alla seguente:
less /var/log/auth.log
Il file /var/log/auth.log verrà stampato a schermo. Per consultarlo usare i seguenti tasti:
le freccie direzionali per scorrere il file riga per riga;
BARRA SPAZIATRICE per andare avanti;
B per andare indietro;
Q per terminare.
La ricerca all'interno dei file di log può risultare lunga e difficoltosa a causa delle loro dimensioni. Tale operazione può essere però semplificata attraverso l'uso combinato dei comandi less e grep, che si occuperà di ricercare stringhe o pattern definiti dall'utente. Di seguito, come esempio, il comando per cercare il termine «gnome-keyring» nel file /var/log/auth.log:
grep gnome-keyring /var/log/auth.log | less
Esaminare i log con i comandi head e tail
I comandi head e tail permettono di consultare rispettivamente l'inizio o la fine di un registro.
Come impostazione di predefinita mostrano le prime dieci righe o le ultime dieci di un qualsiasi file di testo.
Ad esempio, per consultare gli eventi meno recenti registrati nel log di autorizzazione, digitare nel terminale il comando:
head /var/log/auth.log
Viceversa, per consultare i più recenti il comando sarà:
tail /var/log/auth.log
Tuttavia è anche possibile consultare un numero diverso di righe aggiungendo l'opzione -n ai comandi precedenti. Ad esempio per consultare le prime venticinque righe del file kern.log digitare:
head -n 25 /var/log/kern.log
Per consultare invece le ultime venticinque righe dello stesso file digitare:
tail -n 25 /var/log/kern.log
Esaminare log in tempo reale
Aggiungendo l'opzione -f («follow») al comando tail è possibile consultare un registro in tempo reale. Per esempio se si desidera monitorare un server apache, visualizzando i nuovi client che man mano vi effettuano l'accesso, digitare nel terminale il seguente comando:
tail -f /var/log/apache2/access.log
Registri di sistema
Questa sezione della guida si occupa dei cosiddetti log di sistema, ovvero dei file di registro nei quali vengono memorizzati tutti gli eventi che riguardano il funzionamento del sistema, non necessariamente correlati alle altre applicazioni.
Esempi di questo tipo sono quelli relativi ai meccanismi di autorizzazione, ai sevizi di sistema, ai messaggi e ai log di sistema veri e propri, detti anche syslog.
Log di autorizzazione
Tale log traccia l'uso dei sistemi di autorizzazione, cioè tutti i quei meccanismi di Ubuntu che permettono di autorizzare gli utenti attraverso l'inserimento della propria password: il sistema PAM, il comando sudo, l'accesso remoto da shell via ssh ecc.
Posizione: /var/log/auth.log
Esempio:
grep ssh /var/log/auth.log | less
Log di debug
Il log di debug fornisce i dettagli dei messaggi di debug provenienti dal sistema e dalle applicazioni quando utilizzano il demone rsyslogd a livello di «DEBUG». Questi messaggi sono utili per il debug di applicazioni, driver e servizi.
Potrebbe essere necessario abilitare il log di debug con le istruzioni di questa guida.
Posizione: /var/log/debug
Esempio:
grep ACPI /var/log/debug | less
Log del kernel
Il registro di attività del kernel fornisce informazioni dettagliate sullo stato del kernel di Ubuntu. Questi messaggi possono risultare utili, ad esempio, per la risoluzione dei problemi durante l'installazione di un nuovo kernel.
Posizione: /var/log/kern.log
Esempio:
grep CPU /var/log/kern.log | less
Kernel ring buffer
Il kernel ring buffer non è un vero e proprio file di log. È piuttosto da considerarsi una struttura di dati che registra costantemente le operazioni del kernel, e che quindi può essere interrogata in caso di necessità (ad esempio per informazioni sui messaggi di avvio del kernel stesso).
Per consultarlo è sufficiente usare il comando dmesg. Infatti per visualizzare tutti i messaggi inviati dal kernel durante la fase di avvio digitare il seguente comando in un terminale:
dmesg | less
Come per altri comandi, è possibile usarlo insieme al comando grep, allo scopo di ricercare informazioni più specifiche:
dmesg | grep pnp | less
All'avvio del sistema, per impostazione predefinita, lo script /etc/init.d/bootmisc.sh lancia il comando dmesg e ne memorizza i risultati all'interno di /var/log/dmesg. Tale file può essere consultato come un qualsiasi altro file di registro.
Registro di sistema
Il registro di sistema contiene la stragrande maggioranze delle informazioni relative alla configurazione del proprio sistema Ubuntu. È localizzato in /var/log/syslog e contiene tutte le altre informazioni non gestite dagli altri registri.
Può essere utile consultare questo file di registro quando le informazioni desiderate non sono presenti negli altri log.
systemd (journal)
Il gestore di servizi systemd ha un proprio strumento di log chiamato journal. È uno strumento più recente di Syslog, al quale può essere considerato complementare.
In Ubuntu i log di journal sono conservati nella directory /var/log/journal. Per visualizzare il log di systemd digitare nel terminale:
journalctl
Può essere utilizzato con numerose opzioni. Di seguito sono mostrati alcuni esempi:
Mostrare le voci relative al riavvio più recente:
journalctl -b
Limitare l'output ad un intervallo temporale:
journalctl --since yesterday journalctl --since "2022-01-10" --until "2023-01-10 08:00"
Visualizzare le voci relative al kernel:
journalctl -k
Visualizzare le voci specifiche di un processo, conoscendo il relativo PID:
journalctl _PID=11492
Per maggiori informazioni sulle altre funzionalità digitare il comando:
man journalctl
Lo strumento può essere configurato tramite il file /etc/systemd/journald.conf, decommentando le righe di proprio interesse e inserendo il valore desiderato. Ad esempio con il seguente parametro è possibile specificare lo spazio massimo su disco che può essere utilizzato dal journald:
SystemMaxUse=N
Registri delle applicazioni
Oltre ai tantissimi log specifici del sistema, è possibile accedere anche ai diversi altri log usati da determinate applicazioni.
Elencando il contenuto della sottodirectory /var/log è possibile notare dei file contenenti i nomi di alcune applicazioni installate (/var/log/apache2 come log del server Apache, /var/log/samba per il server Samba, /var/log/wmware-installer per VMware ecc.). Questa sezione riporta alcuni esempi specifici dei registri di applicazioni (in particolare quelle usate in ambito server) e le informazioni in essi contenute.
Registro di Apache
I file di registro di apache vengono memorizzati nella cartella /var/log/apache2. All'interno di questa directory sono presenti due differenti file di log: /var/log/apache2/access.log contenente le informazioni riguardanti le richieste di accesso al server, /var/log/apache2/error.log contenente i messaggi d'errore.
Posizione: /var/log/apache2/
Esempi:
grep "82.211.81.166" /var/log/apache2/access.log | less grep "Mac OS X" /var/log/apache2/access.log | less grep "shutting down" /var/log/apache2/error.log | less
Registro del sistema di stampa CUPS
Anche CUPS (Common Unix Printing System) registra la propria attività all'interno di un file di log. Nel caso si debba risolvere qualche problema legato al servizio di stampa di Ubuntu, tale registro potrebbe rivelarsi un buon punto di partenza.
Posizione: /var/log/cups/error_log
Esempio:
grep reload /var/log/cups/error_log | less
Log di Rootkit Hunter
Il comando rkhunter effettua dei controlli nel sistema per verificare la presenza di backdoor, sniffer, rootkit e altre applicazioni indesiderate.
Posizione: /var/log/rkhunter.log
Esempio:
grep WARNING /var/log/rkhunter.log | less
Registro di Samba
Il server Samba è solitamente usato per la condivisione di file fra sistemi compatibili. Samba conserva tre tipi di log differenti nella sottodirectory /var/log/samba:
log.nmbd: annota tutti i messaggi relativi al NETBIOS Samba sopra la funzionalità dell'IP;
log.smbd: annota tutti i messaggi relativi alle funzionalità del SMB/CIFS Samba;
log.[IP_ADDRESS]: annota i messaggi relativi alle richieste per i servizi dall'indirizzo IP presente nel nome del file, per esempio log.192.168.1.1.
Posizione: /var/log/samba
Esempio:
grep "master browser" /var/log/samba/log.nmbd | less less /var/log/samba/log.nmbd grep started /var/log/samba/log.smbd | less less /var/log/samba/log.192.168.99.99
Registro di X
Il server grafico X memorizza le proprie attività all'interno del file /var/log/Xorg.0.log.
Posizione: /var/log/Xorg.0.log
Esempio:
grep freetype /var/log/Xorg.0.log | less
Log non umanamente intellegibili
Tra i vari file presenti in /var/log ve ne sono alcuni destinati ad essere letti da particolari applicazioni, non necessariamente da esseri umani. Quelli che seguono sono degli esempi di questi particolari tipi di registro.
Registro degli accessi falliti
È possibile visualizzare il log degli accessi falliti al sistema tramite il comando faillog.
Posizione: /var/log/faillog
Esempio:
faillog
Registro degli ultimi accessi
È possibile esaminare il registro degli ultimi accessi effettuati tramite il comando lastlog.
Posizione: /var/log/lastlog
Esempio:
lastlog | less
Registro degli accessi
È possibile esaminare il registro in questione in modo da conoscere gli utenti attualmente loggati nel sistema attraverso il comando who.
Posizione: /var/log/wtmp
Esempio:
who
System Logging Daemon
rsyslogd (rocket-fast system for log processing) è un servizio di sistema che ha il compito di gestire, ricevere, reindirizzare (in locale o attraverso la rete) e memorizzare i messaggi di log proveniente dagli altri sottosistemi (servizi, applicazioni ecc.).
Su Ubuntu rsyslogd ha da tempo sostituito syslogd, un servizio equivalente precedentemente utilizzato nei sistemi unix-like, con cui è in gran parte retrocompatibile (ad esempio possono essere facilmente esportate le regole di syslogd in rsyslogd).
Nelle ultime versioni di Ubuntu il demone viene gestito da systemd. Per verificarne lo stato digitare il comando:
systemctl status rsyslog
Per informazioni su ulteriori operazioni (arrestare, riavviare il servizio ecc.) consultare questa guida.
Configurazione
Il file /etc/rsyslog.conf contiene la configurazione del servizio rsyslogd. Per informazioni sul contenuto digitare nel terminale il seguente comando:
man /etc/rsyslog.conf
Inviare messaggi al registro di sistema
Una delle funzionalità del comando logger permette di inserire messaggi in uno dei log di sistema in modo arbitrario. Questo è uno strumento molto potente che è possibile usare quando è necessario inserire delle informazioni all'interno del log del sistema, oppure all'interno di script amministrativi.
Il seguente esempio mostra un ipotetico utente mario che inserisce un messaggio in /var/log/syslog dopo una modifica effettuata ad un file di configurazione del sistema:
logger Ho modificato il file /etc/fstab
Nel file /var/log/syslog comparirà una riga simile alla seguente:
Jan 12 23:17:02 localhost mario: Ho modificato il file /etc/fstab
È possibile usare il comando logger all'interno di script, i cui risultati saranno visibili sia come output nel terminale sia all'interno del file /var/log/syslog.
Rotazione dei log
Ad intervalli di tempo predefiniti i file di log vengono ruotati. Ciò vuol dire che vengono rinominati automaticamente e sostituiti da nuovi file, poi compressi con gzip allo scopo di ridurre lo spazio necessario alla loro memorizzazione, mantenendoli quindi disponibili per controlli futuri.
Per maggiori informazioni consultare la guida dedicata.
Ulteriori risorse
Documento originale del wiki internazionale (non aggiornato)
Rsyslog (Wiki Debian internazionale)
Viewing and Managing Log Files (Documentazione Red Hat)
journalctl (pagina man)
Viewing and monitoring log files (tutorial)
How To Use Journalctl to View and Manipulate Systemd Logs (articolo Community Digital Ocean)