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Guida verificata con Ubuntu: 20.04 22.04

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Introduzione

A partire dal 2010 nei PC è stata introdotta la tecnologia UEFI che ha sostituito i classici BIOS.
Nella seguente guida verranno approfondite le caratteristiche dello UEFI e le differenze rispetto al passato di cui tener conto per poter installare Ubuntu sia in dual boot con Windows che da solo.

Questa pagina non illustra la procedura di installazione di Ubuntu in PC con tecnologia UEFI. Per la procedura di installazione, consultare questa pagina.

Caratteristiche

Rispetto ai classici BIOS lo Uefi può presentarsi con una veste grafica più moderna. Alcune delle caratteristiche più importanti sono date da:

  • Partizionamento GPT: nuovo standard per la gestione delle partizioni del disco, che sostituisce l'MBR (Master Boot Record) e quindi utilizzo di sole partizioni primarie senza più la necessità di partizioni estese e logiche.

  • Partizione EFI: è una partizione in formato Fat32 necessaria per l'avvio dei sistemi operativi.

  • Secure boot: sistema attraverso il quale il computer permette l'avvio di un sistema operativo solo se dotato di una determinata chiave di sicurezza. È una modalità introdotta con Windows 8.

  • Modalità legacy: modalità compatibile con i vecchi BIOS.

Dal manuale in dotazione dovrebbe essere indicato se sul PC è presente la tecnologia UEFI e se è attivata. È comunque possibile verificare la presenza della partizione EFI da Windows tramite il programma Gestione disco (consultare questa guida per informazioni sul suo avvio).

Nell'immagine si nota che la voce EFI appare sulla prima partizione da 100 MiB in formato FAT 32. Da notare che nella schermata non compare una partizione di 128 MiB riservata a Windows.

Accesso impostazioni UEFI

Dalle impostazioni UEFI sono possibili diverse operazioni: ottenere informazioni sull'hardware, impostare l'ordine delle periferiche di avvio, abilitare o disabilitare il Secure Boot e altro ancora.

Per accedervi è di solito sufficiente premere o tenere premuto all'accensione del computer un determinato tasto oppure una combinazione (Canc, F2, F10, F12, Fn+F2 ecc.).
Per conoscere la procedura relativa al proprio modello consultare il sito ufficiale oppure la manualistica fornita dal produttore.
Di seguito sono descritti altri metodi per accedere alle impostazioni UEFI.

Da Ubuntu

Utilizzare una delle seguenti opzioni:

  • Nelle versioni recenti di Ubuntu, all'avvio del PC selezionare da GRUB la voce UEFI Firmware Settings, Firmware Settings oppure System Settings.

  • Digitare in un terminale:

    systemctl reboot --firmware-setup

Se sul computer è già presente Windows 8, 8.1, 10 o 11 con l'opzione Avvio rapido attiva, la procedura sopra indicata non funzionerà (come segnalato da alcuni produttori hardware). All'avvio verrà automaticamente caricato Windows senza avere la possibilità di entrare nelle impostazioni UEFI.
Per ovviare a questo problema è possibile accedere alle impostazioni UEFI direttamente da Windows oppure disattivare l'impostazione Avvio rapido.

Accesso da Windows

Se si ha la necessità di modificare le impostazioni per eseguire l'avvio da chiavetta USB o DVD, assicurarsi di aver già inserito la periferica desiderata.

  1. A seconda della versione in uso:
    • Windows 11: seguire il percorso Impostazioni → Sistema → Ripristino, quindi in Opzioni di ripristino selezionare accanto ad Avvio avanzato il tasto Riavvia ora.

    • Windows 10: nel menu Start cliccare su Arresta, quindi su Riavvia il sistema tenendo premuto il tasto Shift oppure Maiusc.

    • Windows 8/8.1: Posizionare il mouse sull'angolo in alto a destra e dal menu contestuale selezionare Impostazioni → Modifica impostazioni PC. Poi nella nuova schermata fare clic su Generale, scorrere la lista fino in fondo e fare clic su Riavvia ora.

  2. Selezionare Risoluzione dei problemi → Opzioni avanzate → Impostazioni firmware UEFI → Riavvia.

In alternativa in Powershell o Terminale (in Windows 11) digitare il comando:

shutdown /r /o /f /t 00

Disattivazione Fast startup o Fast Boot

Per disattivare l'avvio rapido di Windows seguire l'apposita guida.

Disattivazione Secure Boot

Con lo UEFI è stato introdotto un protocollo noto come Secure Boot, che attraverso la firma digitale è in grado di far avviare su di un computer solo sistemi ritenuti "fidati". Ubuntu supporta il Secure Boot e i computer più recenti sono a loro volta stati aggiornati in modo tale che lo riconoscano e gli consentano l'avvio.

Rimangono tuttavia dei casi in cui il Secure Boot necessita di essere disattivato:

  • sui computer commercializzati prima che fosse aggiunto il supporto del Secure Boot a Ubuntu. In tal caso il sistema non viene riconosciuto come fidato.
  • Su alcuni computer il boot loader di Ubuntu non è in grado di avviare Windows quando Secure Boot è attivo. Pertanto se si intende realizzare un dual boot Ubuntu - Windows, disattivare Secure Boot. In alternativa sarà possibile avviare i sistemi tramite le opzioni di boot di UEFI.

Qui accanto vi è un esempio di schermata in cui il Secure Boot è abilitato. In caso di necessità può essere disattivato cambiando lo stato da Enabled a Disabled.

Modalità legacy (CSM)

Per retro-compatibilità può essere presente la modalità legacy, capace di sfruttare le caratteristiche del BIOS tradizionale con MBR. A seconda dei casi è possibile che fra le impostazioni dello UEFI la modalità legacy venga indicata con la sigla CSM (Compatibility Support Module).

Se si installano su dischi separati due sistemi che sfruttano due differenti sistemi di partizionamento, i problemi non si pongono. Invece per un dual boot su di un singolo disco con Windows preinstallato:

  • se Windows è in modalità UEFI (con partizionamento GPT e partizione EFI), Ubuntu dovrà essere installato in modalità UEFI;

  • se Windows sfrutta il vecchio partizionamento MBR, Ubuntu dovrà essere installato in modalità Legacy.

Purtroppo può accadere che gli automatismi di selezione del DVD/USB di avvio possano far partire la live di Ubuntu in uefi mode, nonstante Windows sia stato installato in legacy mode. A fine installazione Ubuntu non verrebbe caricato.

Per accertarsi sulla modalità utilizzata, oltre al controllo diretto da Windows, può essere utile dalla live di Ubuntu avviare il terminale e digitare il comando:

sudo parted -l

Il risultato conterrà le informazioni sulla tipologia delle partizioni e quindi sulla modalità utilizzata:

  • Partition Table: msdos: indica che si è in modalità legacy.

  • Partition Table: gpt: indica che si è in modalità uefi.

Per le installazioni in legacy mode, dopo essersi accertati di avviare la live nella modalità corretta, fare riferimento alla procedura di installazione utilizzata per i vecchi BIOS.

Avvio della Live

Per poter utilizzare Ubuntu su di un computer con Uefi è necessario procurarsi un'immagine iso per DVD/USB Live a 64 bit.

IMPORTANTE: Avviare il boot dalla periferica scelta per l'installazione selezionando la riga contenente la scritta UEFI e/o la periferica di boot.

Se l'operazione precedente è andata a buon fine comparirà la schermata di Grub con sfondo nero come quella in figura (immagine relativa alla versione 20.04 di Ubuntu).

Se in Ubuntui 20.04 e precedenti si dovesse visualizzare la classica schermata, occorre riavviare il PC e fare attenzione a selezionare la voce corretta.

Avviare l'installazione da questa schermata comporterebbe un errore nel boot loader, che può comunque essere riparato come indicato nell'apposito paragrafo.

Selezionando dal menù di Grub la voce Try Ubuntu without installing e premendo Invio verrà avviata la modalità live.

In questa fase vale la raccomandazione di testare il corretto funzionamento del proprio hardware (connessione internet, scheda audio, scheda video, ecc..) prima di passare all'installazione vera e propria del sistema.

Partizionamento

Prima di procedere con il ridimensionamento della partizione di Windows è importante verificare lo spazio di riduzione disponibile direttamente da Windows. Ridurre la partizione di sistema oltre quel limite può compromettere l'integrità di Windows.

Partizionamento GPT e partizione EFI

Lo UEFI prevede l'utilizzo della tabella di partizionamento GPT e la presenza della partizione EFI di avvio. Solitamente, sui computer con tecnologia UEFI acquistati con Windows preinstallato, il disco avrà già una tabella delle partizioni GPT e sarà già stata predisposta una partizione EFI, che verrà automaticamente rilevata da Ubuntu. Pertanto in caso di installazione con partizionamento manuale, l'utente dovrà occuparsi di predisporre solo le partizioni da destinare a Ubuntu.

Durante l'installazione di Ubuntu, quando si accede al partizionamento di un disco con preinstallato Windows in modalità UEFI, comparirà la scritta: Windows boot loader rilevato con le varie opzioni. Se si sceglie l'opzione di installare Ubuntu 16.04 accanto a Windows 7/8/10 verrà successivamente chiesto di ridimensionare Windows e Ubuntu. Apparirà quindi una schermata grafica nella quale si potrà dare più o meno spazio ai rispettivi sistemi operativi spostando con il mouse le loro partizioni.
In questo caso si è sicuri che Ubuntu verrà installato in modalità UEFI e che il boot loader verrà posizionato nel posto giusto. Se invece non viene rilevato il Windows boot manager allora è stato caricato erroneamente Ubuntu in modalità legacy e quindi la sua installazione permetterà di caricare o Windows oppure Ubuntu a seconda della modalità impostata nel BIOS.

Se invece si avesse la necessità di installare Ubuntu su di un disco ancora da formattare, consultare la seguente guida.

Da notare che spesso la partizione EFI viene creata nella prima partizione o comunque fra le prime partizioni del disco. Questo ha il vantaggio di metterla al "riparo" da future modifiche riguardanti la creazione/cancellazione di altre partizioni, tuttavia niente vieta di fare diversamente. L'unica accortezza è di inserire la partizione nei primi 2,2TB del un disco.

In figura vengono riportati due casi, a sinistra la partizione EFI è in prima posizione, mentre a destra si nota al primo posto la partizione nascosta di ripristino di Windows in formato ntfs, e quindi la partizione EFI.

Dual boot Ubuntu-Ubuntu

Come suggerito nel capitolo sulla modalità legacy, anche per sistemi dual boot costituiti da due o più versioni di Ubuntu installate sul medesimo disco, è bene utilizzare un metodo omogeneo di installazione: o tutti i sistemi vengono installati in modalità UEFI oppure tutti in modalità Legacy.

Tuttavia può essere utile far notare che una versione di Ubuntu installata erroneamente in modalità legacy a fianco di un sistema installato in modalità UEFI, potrà comunque essere riconosciuta dal boot loader di quest'ultimo. Sara sufficiente digitare in un terminale:

sudo update-grub

per fare si che il sistema in modalità legacy venga inserito nella lista dei sistemi selezionabili all'avvio dal boot loader.

Sequenza di avvio

Un'altra particolarità legata a UEFI è la caratteristica di aver elencati i sistemi operativi nella sequenza di boot delle periferiche (boot da CDROM, USB, hard disk).

È importante che Ubuntu appaia prima di Windows, in modo tale che il boot loader di Ubuntu possa entrare in funzione e avere quindi la possibilità di avviare uno dei due sistemi. In caso contrario si avvierà solo Windows.

Bug grub-efi

Ogni sistema installato sul proprio computer dovrebbe essere elencato nella sequenza di boot delle periferiche. Purtroppo a causa del bug #1056101 qualsiasi versione di Ubuntu che verrà installata andrà a sovrascrivere i dati nella partizione EFI di una versione di Ubuntu installata in precedenza. Quindi nella sequenza di boot si continuerà a visualizzare una sola voce relativa a Ubuntu.

In pratica se sul disco è già presente Ubuntu e si installa ad es. Kubuntu in dual boot, ci si aspetterebbe di vedere nella sequenza di boot due voci: "ubuntu" e "kubuntu". Ciò non succederà. Continuerà ad essere visualizzata una sola voce chiamata "ubuntu" ma non sarà relativa al sistema Ubuntu che era già installato, bensì al nuovo sistema Kubuntu.

In fase di avvio viene mostrata la schermata del boot loader GRUB, pertanto tutti i sistemi installati sono comunque avviabili.

Riparazione bootloader

Riparare installazione non UEFI accidentale

Se Ubuntu è stato installato per sbaglio avviando la live nel modo standard su un pc avente l'UEFI abilitato, il sistema non si avvierà ed occorrerà riparare il bootloader.

È possibile seguire le indicazioni riportate qui oppure seguire i seguenti passaggi:

  1. Scaricare l'iso di boot-repair 64 bit.

  2. Masterizzare il file .iso su un CD o un DVD oppure creare da questo una live usb.

  3. Effettuare il boot dal supporto utilizzato precedentemente e avviare Boot-Repair.

  4. Selezionare Advanced options → GRUB location.

  5. Selezionare la riga Separate /boot/efi partition e fare clic sul pulsante Applica.
    Nel caso la riga non fosse selezioanbile significa che la partizione EFI è assente. Può essere creata come spiegato nel paragrafo precedente.

  6. Riavviare il sistema e rimuovere il supporto utilizzato. Ubuntu ripartirà normalmente.

Reinstallare GRUB in partizione EFI

Se GRUB è stato installato inavvertitamente in una partizione diversa dalla partizione EFI, oppure in seguito ad altri errori, il sistema potrebbe non avviarsi correttamente.

Per risolvere consultare questa guida.

Errore fatale nell'installazione di GRUB

Durante l'installazione di Ubuntu potrebbe comparire un messaggio di errore simile al seguente:

Impossibile installare GRUB su /dev/sda
Esecuzione di <<grub-install /dev/sda>> non riuscita.
Questo è un errore fatale.

Non sarà quindi possibile procedere in quanto l'installer andrà in crash. Per risolvere seguire la procedura descritta di seguito.

Poiché l'installazione di GRUB è la penultima fase dell'installazione del sistema operativo (seguita solamente dalla rimozione di pacchetti non più necessari), quest'ultimo sarà dunque presente sulla partizione desiderata.

  1. Avviare il computer con Super Grub2 Disk e selezionare il sistema di Ubuntu appena installato.

  2. Una volta pronto il sistema, digitare in un terminale i seguenti comandi:

    sudo apt-get install --reinstall grub-efi
    sudo grub-install /dev/sdX

    sostituendo «/dev/sdX» con il dispositivo per l'installazione di GRUB (ad esempio /dev/sda nei casi più comuni).

  3. Riavviare il computer e impostare correttamente la sequenza di avvio, come descritto nel relativo paragrafo. Potrebbe infine essere necessario aggiungere Ubuntu tra i file UEFI verificati per l'esecuzione.

Come identificare sistema in modalità UEFI

Windows

  1. Premere la combinazioni di tasti Windows (o Super) + R.

  2. Nel riquadro Esegui digitare

    msinfo32
  3. Una volta caricatosi il programma, selezionare Risorse di sistema nella scheda sinistra.

  4. Individuare la voce Modalità BIOS e controllare se presente il valore Legacy oppure UEFI.

Ubuntu

Un'installazione di Ubuntu in modalità UEFI presenta le seguenti caratteristiche:

  • il file /etc/fstab elenca una partizione EFI con punto di montaggio /boot/efi;

  • utilizza il bootloader grub-efi e non grub-pc;

  • digitando in un terminale il comando:

    dmesg | grep "EFI v"

    l'output sarà simile al seguente:

    [    0.000000] EFI v2.31 by American Megatrends
    In assenza dell'interfaccia UEFI o in caso sia disabilitata, non verrà visualizzato alcun output.
  • presenza della cartella /sys/firmware/efi, verificabile direttamente in un file manager oppure digitando in un terminale il comando:

    ls /sys/firmware/efi

Ulteriori risorse


CategoryInstallazioneSistema