|
Dimensione: 22623
Commento:
|
← Versione 110 del 20/04/2024 18.24.34 ⇥
Dimensione: 11226
Commento:
|
| Le cancellazioni sono segnalate in questo modo. | Le aggiunte sono segnalate in questo modo. |
| Linea 1: | Linea 1: |
| ## docs intrepid | |
| Linea 6: | Linea 5: |
| <<Informazioni(forum="http://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?f=46&t=607378"; rilasci="18.04 16.04 14.04")>> | <<Informazioni(forum="http://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?f=46&t=595988"; rilasci="24.04 23.10 22.04 20.04")>> |
| Linea 10: | Linea 10: |
| Nei sistemi operativi Unix e GNU/Linux c'è un utente particolare, detto '''super utente''' e contraddistinto dall'avere un '''UID''' (User ID) uguale a '''0''' e nome utente '''root''', che ha totale accesso al sistema senza nessuna restrizione, cioè ne è l' '''amministratore'''. | Il '''Raspberry Pi''' è un [[https://it.wikipedia.org/wiki/Single-board_computer|single-board computer]] sviluppato dalla [[http://en.wikipedia.org/wiki/Raspberry_Pi_Foundation|Raspberry Pi Foundation]]. |
| Linea 12: | Linea 12: |
| Nella maggior parte dei sistemi GNU/Linux, l'amministratore del computer non usa l'utente amministratore (per motivi di sicurezza) ma usa un utente normale per svolgere il lavoro quotidiano. Quando ha la necessità di svolgere mansioni di amministrazione apre un terminale e avvia una sessione come utente '''root''', oppure se si trova già in un terminale come utente normale usa il comando '''su''' per diventare utente '''root'''. | Dal 2015, con l'uscita del '''Raspberry Pi 2 Model B''' (dotato di processore ARM Cortex-A7 quad-core 900MHz e 1 GB di memoria RAM) è più agevole l'installazione di Ubuntu. Nei modelli successivi, come il '''Raspberry Pi 5''' del 2023 (cpu Broadcom BCM2712 quad-core Arm Cortex A76 @ 2.4GHz e fino a 8 GB di RAM), è possibile utilizzare senza troppi compromessi gli ambienti grafici più esosi come '''GNOME''' e '''KDE'''.<<BR>> In questa guida sono descritte le procedure per installare le versioni di Ubuntu adatte a questa piattaforma hardware. |
| Linea 14: | Linea 15: |
| '''Ubuntu''' usa un sistema diverso per compiere operazioni amministrative, basato sull'utilizzo del comando '''sudo'''. Con '''sudo''' l'utente non ha la necessità di ricordare per sempre la password, anche se normalmente userà l'account '''root''' molto raramente. Inoltre, costringendo all'esecuzione controllata dei singoli comandi, si evitano eventuali disattenzioni nell'utilizzo degli stessi, chiedendo la password nel caso si stiano per lanciare comandi amministrativi e mantenendo un [[[AmministrazioneSistema/LogDiSistema#autorizzazione|log]]] completo dei comandi eseguiti, permettendo l'analisi di ciò che è avvenuto nel sistema. Di contro, se qualcuno scopre la password di un utente abilitato all'utilizzo di '''sudo''' come '''root''' in effetti può facilmente ottenere accesso totale al sistema. Normalmente, le password utente sono più semplici rispetto a quelle scelte per l'utente '''root''' e ciò può rivelarsi fonte di problemi; per tale ragione bisogna prestare molta attenzione nella scelta delle password utente. Se si ha abilitato l'account '''root''' e si utilizza '''su''', per ottenere i privilegi di amministrazione è necessario inserire due password, quella utente e quella dell'account '''root'''. Quando in un sistema alcuni compiti amministrativi sono condivisi fra diversi account, l'utilizzo di '''sudo''' evita di dover dare la password di '''root''' a vari utenti. L'amministratore può assegnare temporaneamente a qualsiasi utente privilegi particolari, eliminandoli o limitandoli quando non vi è più necessità. = Il comando sudo = '''sudo''' ('''''s'''uper``'''u'''ser '''do''''') consente di eseguire un comando come se si fosse un altro utente. Effettua una specie di sostituzione, previa autorizzazione, tra l'utente attuale (colui che esegue il comando '''sudo''') e l'utente '''target''' (colui che esegue l'effettivo comando). Mentre con il comando '''su''' si cambia utente fino al termine della sessione del terminale, '''sudo''' assegna i privilegi dell'utente '''target''' al solo processo che viene con esso avviato. Per eseguire dei comandi con privilegi d'amministrazione è sufficiente digitare '''sudo''' e successivamente il comando che si desidera eseguire come utente '''root''', come nel seguente esempio:{{{ sudo nano /etc/modules |
{{{#!wiki note Questa guida è applicabile per i modelli Raspberry Pi 2 e successivi, ma non al precedente Raspberry Pi.<<BR>> Per le serie '''Zero''' e '''Pico''' si consiglia l'installazione di soli sistemi server. |
| Linea 30: | Linea 20: |
| L'utente '''target''' non deve essere necessariamente l'amministratore, ma può essere un qualsiasi utente del sistema. Per scegliere l'utente '''target''', usare l'opzione '''-u''':{{{ sudo -u target comando |
= Requisiti hardware = La dotazione minima per utilizzare Raspberry Pi eseguendo l'accesso da un altro dispositivo via '''SSH''' è la seguente: * Raspberry Pi 2 model B o superiore * Micro SD di almeno 4 GB (8 GB o superiore, a seconda della versione e/o della presenza di ambiente grafico) * Alimentatore USB (standard '''micro''' per modello 3 e precedenti, standard '''C''' per modelli successivi) * Cavo di rete e/o adattatore WiFI USB * Connessione a rete locale e/o Internet (per aggiornamenti, accesso remoto ecc.) Per uso normale saranno inoltre necessari: * Mouse e tastiera (entrambi con connettività USB) * Schermo con ingresso HDMI (con eventuali adattatori da HDMI a DisplayPort/DVI/Scart/VGA) {{{#!wiki note Date le differenze della dotazione hardware fra i vari modelli, si consiglia di verificare le periferiche necessarie contestualmente all'acquisto (es.: modelli più recenti sono dotati di scheda Wi-Fi e Bluetooth, di Micro-HDMI ecc.). Per ulteriori informazioni consultare [[https://www.raspberrypi.com/documentation/computers/getting-started.html|questa pagina]]. |
| Linea 34: | Linea 39: |
| Una volta digitato il comando, il sistema chiederà la password dell'utente attuale e non la password dell'utente '''target''' (a meno che non si configuri '''sudo''' in modo diverso). La password viene chiesta la prima volta e memorizzata per un certo lasso di tempo, quindi è possibile usare il comando '''sudo''' più volte consecutive senza dover inserire ogni volta la password. | {{{#!wiki tip L'utilizzo di una scheda micro SD veloce (ad esempio classe 10) riduce i tempi di installazione e aumenta le prestazioni del sistema installato.<<BR>> Un numero elevato di componenti hardware e accessori di varia tipologia dedicati al Raspberry Pi sono presenti sul mercato o prodotti dalle comunità di appassionati. }}} <<Anchor(versioni)>> = Versioni = Al momento '''Ubuntu''' viene rilasciato in [[https://it.wikipedia.org/wiki/Architettura_ARM|architettura arm]] per Raspberry Pi nelle seguenti edizioni: * '''Ubuntu Desktop''' (versione standard dedicata, con ambiente grafico [[AmbienteGrafico/Gnome|GNOME]]) * '''Ubuntu Server''' (versione server dedicata) * '''[[https://ubuntu.com/core|Ubuntu Core]]''' (versione dedicata agli sviluppatori, concepita per il cloud e [[http://it.wikipedia.org/wiki/Internet_delle_cose|IoT]]; è un sistema '''server minimale''' basato interamente su librerie [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi/PacchettiSnap|snap]]; per approfondimento consultare [[https://ubuntu.com/internet-of-things|questa pagina]]) * '''[[https://ubuntu-mate.org/raspberry-pi/|Ubuntu MATE]]''' (versione dedicata del flavor ufficiale di Ubuntu con ambiente grafico [[AmbienteGrafico/Mate|MATE]]) <<Anchor(install)>> = Installazione = Per installare il sistema sul Raspberry Pi è necessario scrivere l'immagine su micro SD utilizzando un altro computer dotato di apposito lettore, dopo averla eventualmente [[AmministrazioneSistema/FormatiDiCompressione|estratta]] se in formato compresso (solitamente `.xz`). Di seguito sono descritte le procedure più comuni. {{{#!wiki important La procedura di installazione cancellerà tutti gli eventuali dati presenti sulla SD. }}} <<Anchor(rpimager)>> == Raspberry Pi Imager == È uno strumento dedicato appositamente al al Raspberry Pi, semplice e di utilizzo intuitivo. Permette di installare diversi sistemi operativi (Raspberry Pi OS, Android, Risk OS, OSMC, !RetroPie ed altri), comprese le varie edizioni di Ubuntu. Consente di selezionare il sistema desiderato, provvedendo automaticamente al download e alla scrittura/verifica del file `.img` su SD; esiste inoltre la possibilità di scrivere immagini scaricate in precedenza.<<BR>> In più integra delle utili opzioni per saltare diversi passaggi [[#postinstall|di prima configurazione]], in modo tale da avere un sistema già pronto all'uso. Fra queste: * scelta del sistema in base al modello di dispositivo (versioni recenti) * overscan (per regolare uscita video a schermo intero) * attivazione SSH * scelta nome host del dispositvo * scelta utente e password * accesso a rete !WiFi (specificando SSID e password) * zona e fuso orario * layout di tastiera * disattivazione della telemetria Si può installare nelle seguenti modalità: * '''[[Repository|repository ufficiali]]''' (Ubuntu 22.04 e successivi)''':''' [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|Installare]] il pacchetto [[apt://rpi-imager|rpi-imager]]. * '''Snap:''' Digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] il seguente comando: {{{ sudo snap install rpi-imager }}} * '''!FlatHub:''' consultare [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi/PacchettiFlatpak|questa guida]] == Da file .img == È possibile scrivere su scheda micro SD i relativi file di immagine con estensione `.img`, scaricabili dai relativi link di [[#donwload|download]]. Seguire le indicazioni contenute in [[Installazione/DaImg#Scrivere_un_file_IMG|questa guida]] (la pagina contiene istruzioni sia per sistemi GNU/Linux, sia per Windows e Mac). {{{#!wiki tip Dopo la scrittura del file `.img`, solitamente rimane dello spazio non allocato sulla scheda SD, situato a destra della partizione con filesystem ext4 (ovvero quella su cui è installato il sistema). Qualora lo si desideri, è possibile estendere a destra la partizione prima di estrarre la scheda SD dal computer. A tale scopo possono essere usati comuni strumenti quali [[http://www.gnu.org/software/parted/|Parted]] o [[Hardware/DispositiviPartizioni/PartizionamentoManuale|GParted]]. }}} <<Anchor(download)>> = Download = |
| Linea 37: | Linea 102: |
| Per motivi di sicurezza il terminale non mostra nessun carattere di inserimento della password. A differenza delle richieste grafiche, nel terminale non vengono mostrati nemmeno gli asterischi di mascheramento. Digitare correttamente la password e premere «Invio». | Qualora alcune versioni non siano presenti nei link di seguito, utilizzare il tool '''[[#rpimager|Raspberry Pi Imager]]''', preferibilmente nell'ultima versione disponibile (via snap o flatpak). |
| Linea 40: | Linea 105: |
| Con '''sudo''' l'amministratore del sistema può assegnare privilegi particolari a qualsiasi utente, definire quali comandi far eseguire e quali no, avere il log di tutte le operazioni effettuate e ricevere via email informazioni su tentativi di accesso non autorizzati. | == Ubuntu desktop == |
| Linea 42: | Linea 107: |
| <<Anchor(parametri)>> = Parametri alla riga di comando = |
* [[http://cdimage.ubuntu.com/releases/noble/release/ubuntu-24.04-preinstalled-desktop-arm64+raspi.img.xz|Download 24.04 Generic 64-bit ARM]] * [[http://cdimage.ubuntu.com/releases/23.10/release/ubuntu-23.10-preinstalled-desktop-arm64+raspi.img.xz|Download 23.10 Generic 64-bit ARM]] * [[http://cdimage.ubuntu.com/releases/jammy/release/ubuntu-22.04.4-preinstalled-desktop-arm64+raspi.img.xz|Download 22.04 Generic 64-bit ARM]] |
| Linea 45: | Linea 111: |
| '''sudo''' può essere lanciato con una serie di parametri che ne modificano il funzionamento temporaneamente. Quelli che seguono sono una parte delle opzioni disponibili: | == Ubuntu server == |
| Linea 47: | Linea 113: |
| ||<tablestyle="width:100%" : 10% style="background-color:#cccccc;">'''Opzione''' ||<style="background-color:#cccccc;":>'''Risultato''' || ||<:>'''-H''' || imposta la variabile di sistema «'''$HOME'''» con la cartella '''Home''' dell'utente '''target''', cioè quello che eseguirà il comando, normalmente '''root'''; in maniera predefinita '''sudo''' lascia inalterata la «'''$HOME'''» || ||<:>'''-b''' || esegue il comando in background || ||<:>'''-k''' || serve a eliminare il salvataggio della password per l'utente; al successivo utilizzo di '''sudo''' verrà nuovamente richiesta la password || ||<:> '''-l''' || visualizza i comandi che si è autorizzati a usare o non usare || ||<:>'''-i''' || consente di entrare nella [[AmministrazioneSistema/RigaDiComando|riga di comando]] come utente '''target''' simulando l'accesso per il nuovo utente e impostando le variabili d'ambiente; in pratica consente all'utente di ''diventare'' '''root''' e quindi non dover utilizzare '''sudo''' ad ogni successivo comando || ||<:>'''-s''' || consente di entrare nella [[AmministrazioneSistema/RigaDiComando|riga di comando]] come utente '''target'''; questa opzione è quasi identica a '''-i''', ma non imposta le variabili d'ambiente dell'utente '''target''' || |
* [[http://cdimage.ubuntu.com/releases/noble/release/ubuntu-24.04-preinstalled-server-armhf+raspi.img.xz|Download 24.04 Generic (Hard-Float)]] * [[http://cdimage.ubuntu.com/releases/noble/release/ubuntu-24.04-preinstalled-server-arm64+raspi.img.xz|Download 24.04 Generic 64-bit ARM]] * [[http://cdimage.ubuntu.com/releases/mantic/release/ubuntu-23.10-preinstalled-server-armhf+raspi.img.xz|Download 23.10 Generic (Hard-Float)]] * [[http://cdimage.ubuntu.com/releases/mantic/release/ubuntu-23.10-preinstalled-server-arm64+raspi.img.xz|Download 23.10 Generic 64-bit ARM]] * [[http://cdimage.ubuntu.com/releases/jammy/release/ubuntu-22.04.4-preinstalled-server-armhf+raspi.img.xz|Download 22.04 Generic (Hard-Float)]] * [[http://cdimage.ubuntu.com/releases/jammy/release/ubuntu-22.04.4-preinstalled-server-arm64+raspi.img.xz|Download 22.04 Generic 64-bit ARM]] * [[http://cdimage.ubuntu.com/releases/focal/release/ubuntu-20.04.5-preinstalled-server-armhf+raspi.img.xz|Download 20.04 Generic (Hard-Float)]] * [[http://cdimage.ubuntu.com/releases/focal/release/ubuntu-20.04.5-preinstalled-server-arm64+raspi.img.xz|Download 22.04 Generic 64-bit ARM]] |
| Linea 55: | Linea 122: |
| = Abilitare l'accesso come utente root = | == Ubuntu Core (stable) == |
| Linea 57: | Linea 124: |
| Per impostazione predefinita in '''Ubuntu''' l'accesso come utente '''root''' è disabilitato per motivi di sicurezza. Qualora si debba usare l'utente root in maniera occasionale, è possibile utilizzarlo temporaneamente tramite il comando:{{{ sudo su |
* [[http://cdimage.ubuntu.com/ubuntu-core/24/stable/current/ubuntu-core-24-armhf+raspi.img.xz|Download 24 armhf]] * [[http://cdimage.ubuntu.com/ubuntu-core/24/stable/current/ubuntu-core-24-arm64+raspi.img.xz|Download 24 arm64]] * [[http://cdimage.ubuntu.com/ubuntu-core/22/stable/current/ubuntu-core-22-armhf+raspi.img.xz|Download 22 armhf]] * [[http://cdimage.ubuntu.com/ubuntu-core/22/stable/current/ubuntu-core-22-arm64+raspi.img.xz|Download 22 arm64]] * [[http://cdimage.ubuntu.com/ubuntu-core/20/stable/current/ubuntu-core-20-armhf+raspi.img.xz|Download 20 armhf]] * [[http://cdimage.ubuntu.com/ubuntu-core/20/stable/current/ubuntu-core-20-arm64+raspi.img.xz|Download 20 arm64]] * [[http://cdimage.ubuntu.com/ubuntu-core/18/stable/current/ubuntu-core-18-armhf+raspi2.img.xz|Download 18 per Raspberry Pi 2]] * [[http://cdimage.ubuntu.com/ubuntu-core/18/stable/current/ubuntu-core-18-armhf+raspi3.img.xz|Download 18 per Raspberry Pi 3]] * [[http://cdimage.ubuntu.com/ubuntu-core/16/stable/current/ubuntu-core-16-pi2.img.xz|Download 16 per Raspberry Pi 2]] * [[http://cdimage.ubuntu.com/ubuntu-core/16/stable/current/ubuntu-core-16-pi3.img.xz|Download 16 per Raspberry Pi 3]] {{{#!wiki tip Le funzionalità snap sono integrate anche nelle versioni 16.04 e successive di tutte le edizioni di Ubuntu. |
| Linea 61: | Linea 140: |
| Se strettamente necessario, è comunque possibile abilitare l'accesso come utente '''root''' assegnandogli una password con il seguente comando:{{{ sudo passwd root }}} |
== Ubuntu MATE == |
| Linea 65: | Linea 142: |
| La procedura richiede di inserire prima la password relativa a '''sudo''', quindi quella per l'utente '''root''' e la successiva conferma. | * [[https://releases.ubuntu-mate.org/24.04/arm64/ubuntu-mate-24.04-desktop-arm64+raspi.img.xz|Download 24.04 arm64]] * [[https://releases.ubuntu-mate.org/24.04/armhf/ubuntu-mate-24.04-desktop-armhf+raspi.img.xz|Download 24.04 armhf]] * [[https://releases.ubuntu-mate.org/22.04/arm64/ubuntu-mate-22.04-desktop-arm64+raspi.img.xz|Download 22.04 arm64]] * [[https://releases.ubuntu-mate.org/22.04/armhf/ubuntu-mate-22.04-desktop-armhf+raspi.img.xz|Download 22.04 armhf]] * [[https://releases.ubuntu-mate.org/20.04/arm64/ubuntu-mate-20.04.1-desktop-arm64+raspi.img.xz|Download 20.04 arm64]] * [[https://releases.ubuntu-mate.org/20.04/armhf/ubuntu-mate-20.04.1-desktop-armhf+raspi.img.xz|Download 20.04 armhf]] |
| Linea 67: | Linea 149: |
| Per disabilitare l'accesso come amministratore si può usare il seguente comando:{{{ sudo passwd -l root }}} |
<<Anchor(postinstall)>> = Primo avvio e configurazione = |
| Linea 71: | Linea 152: |
| In questo modo l'accesso come utente root risulterà nuovamente bloccato. <<Anchor(applicazioni_grafiche)>> = Avviare applicazioni grafiche con privilegi di amministrazione con Sudo = == Tramite sudo con opzioni "-H" e "-i" == Innanzitutto si ricorda che, quando è necessario avviare da [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] un'applicazione grafica usando i privilegi d'amministrazione, è consigliabile '''evitare''' l'utilizzo diretto del semplice comando '''sudo'''. Infatti, anche se non si dovessero ravvisare malfunzionamenti, non impostando le variabili di ambiente in modo corretto, ne consegue che all'interno della propria '''Home''' alcuni file possano divenire proprietà di '''root'''. Per evitare questo inconveniente, è sufficiente utilizzare il comando '''sudo''' con i parametri '''-H''' o '''-i'''.<<BR>> Ad esempio per aprire il file `/etc/apt/sources.list` con [[Ufficio/EditorDiTesto|l'editor di testo]] '''Mousepad''' di '''Xfce''' con i privilegi di amministrazione:{{{ sudo -H mousepad /etc/apt/sources.list }}} o in alternativa:{{{ sudo -i mousepad /etc/apt/sources.list }}} Si raccomanda di non chiudere l'emulatore di terminale prima di aver chiuso correttamente il programma lanciato. {{{#!wiki tip Nel caso si fosse avviato un programma grafico tramite il semplice comando '''sudo''', consultare il [[#ripristino_permessi|seguente paragrafo]] per ripristinare la corretta configurazione dei permessi nella propria '''Home'''. }}} <<Anchor(ripristino_permessi)>> == Ripristino permessi Home utente == Se è stata avviata un'applicazione grafica da terminale utilizzando il semplice comando '''sudo''', nella propria '''Home''' uno o più file risulteranno proprietà di '''root'''. * Per visualizzare tali file digitare nel [[AmministrazioneSistema/RigaDiComando|terminale]] il seguente comando:{{{ find ~/ -not -user $USER }}} * Per ripristinare la corretta configurazione dei permessi nella propria '''Home''', digitare il comando:{{{ sudo chown -R $USER ~ }}}Questo farà in modo che il proprio utente torni il legittimo proprietario dei file contenuti nella propria directory. = Applicazioni grafiche con privilegi d'amministrazione con applicazione dedicata = == Ubuntu 16.04 e precedenti == * '''gksudo''' (o '''gksu'''): comando comunemente utilizzato su sistemi con ambienti grafici basati su librerie ''GTK'' ('''GNOME''', '''Xfce''', ecc..). Assicurarsi di aver [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|installato]] il pacchetto [[apt://gksu|gksu]].<<BR>>Esempio: aprire con i [[AmministrazioneSistema/Sudo|privilegi di amministrazione]] e con [[Ufficio/EditorDiTesto|l'editor di testo]] '''Gedit''' di '''GNOME''' il file `/etc/apt/sources.list`:{{{ gksudo gedit /etc/apt/sources.list }}} * '''kdesudo''': comando utilizzato su sistemi che utilizzato l'ambiente grafico '''KDE'''. Assicurarsi di aver [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|installato]] il pacchetto [[apt://kdesudo|kdesudo]].<<BR>>Esempio: aprire con i [[AmministrazioneSistema/Sudo|privilegi di amministrazione]] e con [[Ufficio/EditorDiTesto|l'editor di testo]] '''Kate''' di '''KDE''' il file `/etc/apt/sources.list`:{{{ kdesudo kate /etc/apt/sources.list }}} * '''lxqt-sudo''': comando utilizzato su sistemi che utilizzato l'ambiente grafico '''!LxQt'''. Assicurarsi di aver [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|installato]] il pacchetto [[apt://lxqt-sudo|lxqt-sudo]].<<BR>>Esempio: aprire con i [[AmministrazioneSistema/Sudo|privilegi di amministrazione]] e con [[Ufficio/EditorDiTesto|l'editor di testo]] '''Featherpad''' di '''!LxQt''' il file `/etc/apt/sources.list`:{{{ lxqt-sudo featherpad /etc/apt/sources.list }}} {{{#!wiki note '''gksudo''' e '''kdesudo''' sono deprecati e non più disponibili da Ubuntu 18.04. }}} == Ubuntu 18.04 e successivi == === Kubuntu === * '''Dolphin''': per avviare il [[AmbienteGrafico/FileManager|file manager]] '''Dolphin''' come superutente: 0. [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|Installare]] il pacchetto [[apt://dolphin4 | dolphin4]]. 0. Digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] il comando:{{{ sudo -H dolphin4 }}} {{{#!wiki note Il file manager '''Dolphin4''' è la vecchia versione usata in '''KDE4''', per questo motivo si presenta con una grafica parzialmente differente dal resto del sistema. }}} * '''Kate e Kwrite''': per gli [[Ufficio/EditorDiTesto|editor di testo]] '''Kate''' e '''Kwrite''' non sono richiesti preventivamente i permessi di superutente. Pertanto viene richiesta la password solo quando viene modificato e salvato un file per il quale sono richiesti i privilegi di amministrazione. === Altri DE ('''Gnome''', '''Xfce''', '''LxQt''', ecc.) === ==== Tramite gvfs ==== Metodo usato su sistemi con ambienti grafici basati su librerie ''GTK'' ('''GNOME''', '''Xfce''', ecc..).<<BR>> 0. [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|Installare]] il pacchetto [[apt://gvfs|gvfs]]. 0. Esempio: Aprire con [[Ufficio/EditorDiTesto|l'editor di testo]] '''gedit''' il file `/etc/default/apport`.{{{ gedit admin:///etc/default/apport }}} ==== Tramite pkexec ==== Programma alternativo per '''sudo'''. Uso con comandi dati nel terminale.<<BR>> 0. [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|Installare]] il pacchetto [[apt://policykit-1|policykit-1]] se non già installato. 0. Esempio: [[AmministrazioneSistema/ComandiBase#cp|copiare]] il file `/etc/apt/sources.list` in `/etc/apt/sources.list~`:{{{ pkexec cp /etc/apt/sources.list /etc/apt/sources.list~ }}} Uso con applicazioni grafiche.<<BR>> 0. Creare con i [[AmministrazioneSistema/Sudo|privilegi di amministrazione]] e con un [[Ufficio/EditorDiTesto|editor di testo]] il file `/usr/share/polkit-1/actions/com.ubuntu.pkexec.«programma».policy`. 0. [[AmministrazioneSistema/ComandiBase#cp|Copiare]] in esso il seguente script '''XML''':{{{ <?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?> <!DOCTYPE policyconfig PUBLIC "--//freedesktop//DTD PolicyKit Policy Configuration 1.0//EN" "http://www.freedesktop.org/standards/PolicyKit/1/policyconfig.dtd"> <policyconfig> <action id="com.ubuntu.pkexec.sambaconfig"> <message>Authentication is required to run the «programma»</message> <icon_name>«icona»</icon_name> <defaults> <allow_any>no</allow_any> <allow_inactive>no</allow_inactive> <allow_active>auth_admin</allow_active> </defaults> <annotate key="org.freedesktop.policykit.exec.path">«comando»</annotate> <annotate key="org.freedesktop.policykit.exec.allow_gui">true</annotate> </action> </policyconfig> }}} 0. Salvare e chiudere il file. 0. Aprire con i [[AmministrazioneSistema/Sudo|privilegi di amministrazione]] e con un [[Ufficio/EditorDiTesto|editor di testo]] il file `/usr/share/applications/«nome comando».desktop` 0. Sostituire nella riga `Exec=«eseguibile» «comando»`, il '''eseguibile''' con '''pkexec'''. 0. Salvare e chiudere il file. 0. Esempio: Avviare con i [[AmministrazioneSistema/Sudo|privilegi di amministrazione]] il programma '''GVim''':{{{ pkexec gvim }}} Sostituire «programma» col nome del programma grafico d'avviare come '''root''', comando col percorso fino al comando, per esempio `/usr/bin/gvim`, «icona» col nome dell'icona ==== Tramite sudoedit ==== 0. Aprire con un [[Ufficio/EditorDiTesto|editor di testo]] il file `~/.bashrc`. 0. Aggiungere in fondo dopo una linea vuota la stringa:{{{ SUDO_EDITOR=nome-editor-di-testo }}}Sostituire '''nome-editor-di-testo''' col nome dell'editor che si vuole usare come '''root''', esclusi '''Kate''' e '''Krite'''. 0. Salvare e chiudere il file. ==== Tramite su-to-root ==== Metodo usato normalmente nei menù, usabile anche nel terminale. 0. [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|Installare]] il pacchetto [[apt://menu|menu]]. 0. Esempio:{{{ su-to-root -X -c 'featherpad /etc/apt/sources.list' }}} = Configurazione = È possibile modificare la configurazione di '''sudo''' con il seguente comando: {{{ sudo visudo }}} Il file di configurazione `/etc/sudoers` è composto da tre sezioni: * impostazione degli [[#definizionealias|alias]]; * impostazione delle [[#opzionidefault|opzioni di default]]; * impostazione delle [[#autorizzazioni|autorizzazioni]]. <<Anchor(definizionealias)>> == Impostazione degli alias == In questa sezione vengono definiti degli ''alias'' in modo da potersi riferire, successivamente, in modo più semplice alle informazioni per la configurazione dei privilegi utente. Le istruzioni di definizione degli alias seguono la forma: {{{ tipo_alias NOME_ALIAS = voce1, voce2, voce3 ... voceX }}} Dove «tipo_alias» può essere: * «User_Alias»: per definire l'alias per un elenco di utenti; * «Cmnd_Alias»: per definire l'alias per un elenco di comandi; * «Host_Alias»: per definire l'alias per un elenco di host. Quelli che seguono sono degli esempi: * Definire un gruppo di utenti a cui si potrà far riferimento con la dicitura «AMMINISTRATORI»{{{ User_Alias AMMINISTRATORI = utente1, utente2, utente3 }}} * Definire un gruppo di comandi:{{{ Cmnd_Alias UTILITY = /sbin/comando1, /usr/bin/comando2, etc.. }}} * Definire un gruppo di host:{{{ Host_Alias MACCHINE = macchina1, macchina2, macchina3 }}} <<Anchor(opzionidefault)>> == Impostazione delle opzioni predefinite == È possibile configurare il comportamento standard di '''sudo''' impostando una serie di parametri con la parola chiave «Defaults». Ci sono decine di parametri configurabili con '''Defaults''', i principali sono i seguenti: * «mail_always»: invia una mail all'utente configurato con l'opzione '''mailto''' per ogni comando eseguito con '''sudo'''; * «mail_badpass»: invia una mail quando un utente inserisce una password sbagliata; * «mail_no_user»: invia una mail quando l'utente corrente non è tra quelli definiti in `/etc/sudoers`; * «rootpw»: indica a '''sudo''' di richiedere la password di '''root''' invece della password utente per l'autenticazione; * «targetpw»: indica a '''sudo''' di richiedere la password di dell'utente '''target''' invece della password utente per l'autenticazione; * «passwd_timeout»: imposta il tempo in minuti dopo il quale '''sudo''' dimentica la password inserita dall'utente; * «timestamp_timeout»: imposta il tempo in minuti dopo il quale verrà richiesta nuovamente la password. Se impostato a 0 ad ogni comando verrà richiesta la password; * «mailsub»: imposta l'oggetto delle mail inviate; il messaggio di default è il seguente: {{{ *** SECURITY information for %h *** }}} È possibile usare il parametro «%h» come nome host; * «mailto»: imposta l'indirizzo email dell'utente al quale inoltrare le mail di segnalazione; * «logfile»: imposta il [[AmministrazioneSistema/LogDiSistema|file di log]] per il logging delle operazioni. <<Anchor(autorizzazioni)>> == Impostazione delle autorizzazioni == I comandi per l'impostazione dei privilegi definiscono quali utenti possono utilizzare quali comandi, da quali host e in che modo. La forma generale è la seguente: {{{ elenco_utenti elenco_host = (user_target) elenco_comandi }}} * «elenco_utenti»: può essere un utente, un alias definito in precedenza o anche un gruppo di sistema definito in `/etc/group` precedendo il nome del gruppo con il simbolo percentuale «%». Possono essere inserite varie voci, separando ciascuna con una virgola «,»; * «elenco_host»: i nomi delle macchine da cui è consentito utilizzare '''sudo'''. Si può usare anche un alias definito per gli host. Possono essere inserite varie voci, separando ciascuna con una virgola «,». Con «ALL» si consente l'uso di '''sudo''' da qualsiasi host; * «(user_target)»: è un parametro opzionale con cui si dice a '''sudo''' di eseguire i comandi come utente '''user_target''' invece che '''root'''; * «elenco_comandi»: l'elenco dei comandi a cui si da autorizzazione; si può usare anche un alias definito per i comandi. Possono essere inserite varie voci, separando ciascuna con una virgola «,». Con «ALL» si consente l'esecuzione di qualsiasi comando. Inoltre, si può anche inserire il nome di una directory, terminando il percorso con uno slash «/» per indicare tutti i comandi contenuti in quella directory; Con la parola chiave «NOPASSWD» è possibile può indicare a '''sudo''' che per i comandi definiti successivamente non è richiesto l'inserimento della password. Inoltre, si può negare l'esecuzione di un comando, o un gruppo di comandi, inserendo prima di «elenco_comandi» un punto esclamativo «!». Questa modalità è comunque sconsigliata in quanto è sempre possibile aggirare la negazione rinominando il comando. Quelli che seguono sono degli esempi: * Assegnare all'utente '''pippo''' qualsiasi privilegio:{{{ pippo ALL = (ALL) ALL }}} * Assegnare agli utenti raggruppati in «AMMINISTRATORI» i privilegi per eseguire i comandi raggruppati in «UTILITY» da qualunque host:{{{ AMMINISTRATORI ALL = UTILITY }}} * Consentire a '''utente1''' e '''utente2''', se collegati sulla '''macchina1''', di eseguire senza inserire la password il '''comando1''' ed i comandi contenuti in {{{/directory2}}}, escludendo '''/directory2/comando2''' all'utente '''utente2''':{{{ utente1,utente2 macchina1 = (utente2) NOPASSWD: /directory1/comando1, /directory2/, !/directory2/comando2 }}} = Risoluzione problemi = <<Anchor(xhost)>> == Applicazioni grafiche da root su Wayland == ## MESSAGGIO DA INSERIRE SULLE PAGINE INTERESSATE: ## ##{{{#!wiki important ##Utilizzando la sessione grafica con Wayland (introdotta in Ubuntu 17.10) il programma non si avvierà. Per arginare il problema consultare la [[AmministrazioneSistema/Sudo#xhost|seguente procedura]] per l'esecuzione di applicazioni grafiche da root.}}} Con la versione '''17.10''' di Ubuntu è stata introdotta la sessione grafica con [[https://it.wikipedia.org/wiki/Wayland_(protocollo)|Wayland]] accanto a quella con [[Hardware/Video/Xorg|Xorg]] (quest'ultimo rimane comunque predefinito in Ubuntu 18.04 e successive).<<BR>> Di default in una sessione con '''Wayland''' non è possibile lanciare come root programmi con interfaccia grafica ('''Synaptic''', '''GParted''', ecc.). {{{#!wiki tip Il problema non si presenta se al login viene selezionata la sessione con '''Xorg'''. Per utilizzarla, al login fare clic sull'icona a forma di ingranaggio.}}} Per ovviare a questo problema è sufficiente digitare il comando da [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]:{{{ xhost +SI:localuser:root }}} Per fare in modo che tale comando sia lanciato automaticamente all'avvio del sistema: 0. [[AmbienteGrafico/AvviareProgrammi|Avviare]] l'applicazione '''Applicazioni d'avvio'''. 0. Fare clic su '''Aggiungi''' e nella nuova finestra inserire alla voce '''Comando''':{{{ xhost +SI:localuser:root }}} 0. Fare clic su '''Salva'''. 0. Terminare la sessione e rieffettuare il login. == Ridirezione dell'output == Redirigere l'output di alcuni comandi eseguiti con '''sudo''' può portare nuovi utenti a strane conclusioni (ad esempio '''sudo ls > /root/file'''). Per raggirare tali problemi si può utilizzare '''sudo sh -c 'ls > /root/file'''', utilizzando [[http://www.greenend.org.uk/rjk/2001/06/adverbio.html|Adverbio]] o semplicemente utilizzando '''sudo -s''' per aprire un terminale in con i privilegi di amministrazione e operare all'interno di esso. |
Consultare la [[Installazione/RaspberryPi/Configurazione|guida dedicata]]. |
| Linea 333: | Linea 155: |
| * [[http://www.sudo.ws/|Sito ufficiale del progetto]] * [[Sicurezza|Guida alla sicurezza in Ubuntu]] |
* [[https://www.raspberrypi.org/|Raspberry Pi Foundation]] * [[https://ubuntu.com/download/raspberry-pi|Guida sul sito di Ubuntu]] (in inglese) * [[https://wiki.ubuntu.com/ARM/RaspberryPi|Wiki internazionale]] * [[https://launchpad.net/ubuntu/+source/linux-raspi2|Kernel ARM specifico per Raspberry Pi 2 su Launchpad]] (Ubuntu 20.04) * [[https://ubuntu-mate.community/c/support/raspberry-pi/19|Sezione del forum di Ubuntu MATE per Raspberry Pi]] * [[https://github.com/procount/pinn|PINN]] (fork del vecchio installer ufficiale semplificato NOOBS) |
| Linea 338: | Linea 164: |
| CategorySicurezza CategoryAmministrazione | CategoryInstallazioneSistema |
Guida verificata con Ubuntu: 22.04 24.04
Problemi in questa pagina? Segnalali in questa discussione
Introduzione
Il Raspberry Pi è un single-board computer sviluppato dalla Raspberry Pi Foundation.
Dal 2015, con l'uscita del Raspberry Pi 2 Model B (dotato di processore ARM Cortex-A7 quad-core 900MHz e 1 GB di memoria RAM) è più agevole l'installazione di Ubuntu. Nei modelli successivi, come il Raspberry Pi 5 del 2023 (cpu Broadcom BCM2712 quad-core Arm Cortex A76 @ 2.4GHz e fino a 8 GB di RAM), è possibile utilizzare senza troppi compromessi gli ambienti grafici più esosi come GNOME e KDE.
In questa guida sono descritte le procedure per installare le versioni di Ubuntu adatte a questa piattaforma hardware.
Questa guida è applicabile per i modelli Raspberry Pi 2 e successivi, ma non al precedente Raspberry Pi.
Per le serie Zero e Pico si consiglia l'installazione di soli sistemi server.
Requisiti hardware
La dotazione minima per utilizzare Raspberry Pi eseguendo l'accesso da un altro dispositivo via SSH è la seguente:
- Raspberry Pi 2 model B o superiore
- Micro SD di almeno 4 GB (8 GB o superiore, a seconda della versione e/o della presenza di ambiente grafico)
Alimentatore USB (standard micro per modello 3 e precedenti, standard C per modelli successivi)
- Cavo di rete e/o adattatore WiFI USB
- Connessione a rete locale e/o Internet (per aggiornamenti, accesso remoto ecc.)
Per uso normale saranno inoltre necessari:
- Mouse e tastiera (entrambi con connettività USB)
- Schermo con ingresso HDMI (con eventuali adattatori da HDMI a DisplayPort/DVI/Scart/VGA)
Date le differenze della dotazione hardware fra i vari modelli, si consiglia di verificare le periferiche necessarie contestualmente all'acquisto (es.: modelli più recenti sono dotati di scheda Wi-Fi e Bluetooth, di Micro-HDMI ecc.). Per ulteriori informazioni consultare questa pagina.
L'utilizzo di una scheda micro SD veloce (ad esempio classe 10) riduce i tempi di installazione e aumenta le prestazioni del sistema installato.
Un numero elevato di componenti hardware e accessori di varia tipologia dedicati al Raspberry Pi sono presenti sul mercato o prodotti dalle comunità di appassionati.
Versioni
Al momento Ubuntu viene rilasciato in architettura arm per Raspberry Pi nelle seguenti edizioni:
Ubuntu Desktop (versione standard dedicata, con ambiente grafico GNOME)
Ubuntu Server (versione server dedicata)
Ubuntu Core (versione dedicata agli sviluppatori, concepita per il cloud e IoT; è un sistema server minimale basato interamente su librerie snap; per approfondimento consultare questa pagina)
Ubuntu MATE (versione dedicata del flavor ufficiale di Ubuntu con ambiente grafico MATE)
Installazione
Per installare il sistema sul Raspberry Pi è necessario scrivere l'immagine su micro SD utilizzando un altro computer dotato di apposito lettore, dopo averla eventualmente estratta se in formato compresso (solitamente .xz). Di seguito sono descritte le procedure più comuni.
La procedura di installazione cancellerà tutti gli eventuali dati presenti sulla SD.
Raspberry Pi Imager
È uno strumento dedicato appositamente al al Raspberry Pi, semplice e di utilizzo intuitivo. Permette di installare diversi sistemi operativi (Raspberry Pi OS, Android, Risk OS, OSMC, RetroPie ed altri), comprese le varie edizioni di Ubuntu.
Consente di selezionare il sistema desiderato, provvedendo automaticamente al download e alla scrittura/verifica del file .img su SD; esiste inoltre la possibilità di scrivere immagini scaricate in precedenza.
In più integra delle utili opzioni per saltare diversi passaggi di prima configurazione, in modo tale da avere un sistema già pronto all'uso. Fra queste:
- scelta del sistema in base al modello di dispositivo (versioni recenti)
- overscan (per regolare uscita video a schermo intero)
- attivazione SSH
- scelta nome host del dispositvo
- scelta utente e password
accesso a rete WiFi (specificando SSID e password)
- zona e fuso orario
- layout di tastiera
- disattivazione della telemetria
Si può installare nelle seguenti modalità:
repository ufficiali (Ubuntu 22.04 e successivi): Installare il pacchetto rpi-imager.
Snap: Digitare nel terminale il seguente comando:
sudo snap install rpi-imager
FlatHub: consultare questa guida
Da file .img
È possibile scrivere su scheda micro SD i relativi file di immagine con estensione .img, scaricabili dai relativi link di download.
Seguire le indicazioni contenute in questa guida (la pagina contiene istruzioni sia per sistemi GNU/Linux, sia per Windows e Mac).
Dopo la scrittura del file .img, solitamente rimane dello spazio non allocato sulla scheda SD, situato a destra della partizione con filesystem ext4 (ovvero quella su cui è installato il sistema). Qualora lo si desideri, è possibile estendere a destra la partizione prima di estrarre la scheda SD dal computer. A tale scopo possono essere usati comuni strumenti quali Parted o GParted.
Download
Qualora alcune versioni non siano presenti nei link di seguito, utilizzare il tool Raspberry Pi Imager, preferibilmente nell'ultima versione disponibile (via snap o flatpak).
Ubuntu desktop
Ubuntu server
Ubuntu Core (stable)
Le funzionalità snap sono integrate anche nelle versioni 16.04 e successive di tutte le edizioni di Ubuntu.
Ubuntu MATE
Primo avvio e configurazione
Consultare la guida dedicata.
Ulteriori risorse
Guida sul sito di Ubuntu (in inglese)
Kernel ARM specifico per Raspberry Pi 2 su Launchpad (Ubuntu 20.04)
PINN (fork del vecchio installer ufficiale semplificato NOOBS)
