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<<BR>>
<<Include(NuoviStrumentiWiki/PaginaDiProva)>>
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<<Informazioni(rilasci="18.04 16.04 14.04"; forum="http://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?t=471852")>> <<Informazioni(forum="http://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?f=46&t=528977"; rilasci="22.04 20.04 18.04 16.04 14.04 12.04")>>
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Questa guida illustra la procedura per spostare in partizione separata la cartella `/home`, oppure altre directory quali `/boot`, `/temp`, `/var` ecc., senza reinstallare il sistema operativo. Questa guida contiene una raccolta, non esaustiva, di strumenti per monitorare le temperature dei dispositivi hardware presenti proprio computer, nonché altri valori (tensioni, velocità delle ventole ecc.).

Le seguenti informazioni sono valide per Ubuntu e derivate, oltre che per le principali distribuzioni GNU/Linux.

{{{#!wiki note
Le informazioni e i sensori disponibili dipendono dal tipo di hardware in uso.}}}

= Informazioni generali =

Solitamente i sistemi GNU/Linux permettono di controllare e gestire ampiamente le risorse hardware, ragion per cui sono già presenti "''out of the box''" strumenti per visualizzare le temperature.

Nel dettaglio, la directory '''[[AmministrazioneSistema/Filesystem#A.2Fsys|/sys]]''' contiene moltissimi dati relativi al kernel, ai moduli e all'hardware. In particolare `/sys/class/thermal` è deputata alle informazioni riguardanti le temperature. Perciò è possibile consultare file quali:
 * `/sys/class/thermal/thermal_zone0/temp` contenente la temperatura della CPU, espressa in gradi Celsius tramite numeri interi divisibili per 100 (es: 36000 = 36°C)
 * `/sys/class/thermal/thermal_zone0/type` contenente il valore corrispondente alla zona in cui la temperatura è rilevata (un esempio tipico è il sensore '''acpitz''', situato accanto il socket della CPU)

Per semplificare e rendere facilmente consultabili queste informazioni, è possibile creare un semplice [[Programmazione/Script|script]] che contenga il seguente comando:{{{
paste <(cat /sys/class/thermal/thermal_zone*/type) <(cat /sys/class/thermal/thermal_zone*/temp) | column -s $'\t' -t | sed 's/\(.\)..$/.\1°C/'
}}}
L'output sarà simile al seguente:{{{
acpitz 38.0°C
acpitz . °C
acpitz 30.0°C
acpitz 32.0°C
acpitz 31.0°C
acpitz . °C
pch_skylake 36.5°C
iwlwifi_1 33.0°C
x86_pkg_temp 38.0°C
}}}

= Riga di comando =

== acpi ==

'''acpi''' è uno strumento per visualizzare lo stato della batteria e altre informazioni [[https://it.wikipedia.org/wiki/Advanced_Configuration_and_Power_Interface|ACPI]], in grado anche di mostrare le temperature del PC.

 0. [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|Installare]] il pacchetto [[apt://acpi|acpi]].
 0. Per eseguire il programma digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] il comando:{{{
acpi -t
}}}
 Il risultato sarà simile al seguente:{{{
Thermal 0: ok, 30.8 degrees C
Thermal 1: ok, 29.8 degrees C
}}}

== lm-sensors ==

'''lm-sensors''' è uno strumento più completo, in grado di mostrare temperatura della/e CPU, della MOBO, della GPU, la velocità di rotazione delle ventole e le tensioni di alimentazione dei componenti principali.

{{{#!wiki important
In PC con schede madri __AM2RD790__, è noto che l'utilizzo di ''lm-sensors'' può provocare dei gravi danni.
}}}

=== Installazione ===

 0. [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|Installare]] il pacchetto [[apt://lm-sensors|lm-sensors]].
 0. Facoltativo: [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|installare]] in aggiunta il pacchetto [[apt://fancontrol|fancontrol]], per gestire le ventole secondo le istruzioni indicate in [[#ventole|questo paragrafo]].
 0. Digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] il comando:{{{
sudo sensors-detect
}}}
 0. Seguendo le istruzioni a video, rispondere '''Yes''' alle domande che verranno proposte, ad esclusione della domanda riguardante '''I2C/SMBus''' alla quale si dovrà rispondere '''No'''.
 {{{#!wiki note
In caso di errore, è possibile ripetere la procedura e rispondere '''Yes''' alla domanda precedente.
 }}}
 0. Al termine della procedura, lo script restituirà un output simile al seguente:{{{
Driver `coretemp':
  * Chip `Intel digital thermal sensor' (confidence: 9)

To load everything that is needed, add this to /etc/modules:
#----cut here----
# Chip drivers
coretemp
#----cut here----
If you have some drivers built into your kernel, the list above will
contain too many modules. Skip the appropriate ones!

Do you want to add these lines automatically to /etc/modules? (yes/NO)
}}}
 Rispondere '''Yes''' anche a quest'ultima domanda, in modo che i moduli necessari vengano caricati al prossimo avvio del computer.
 0. Riavviare il PC.

Prima dell'ultimo passaggio, è possibile eseguire la procedura con alcune variazioni, fra cui:

 * '''Modulo drivetemp''': per aggiungere questo modulo al fine di visualizzare le temperature di HDD e SSD (utile per Ubuntu 22.04, in cui non è disponibile '''[[#hddtemp|hddtemp]]'''), digitare il comando:{{{
sudo modprobe -v drivetemp
}}}
 * '''Procedura senza riavvio''': qualora non fosse possibile riavviare il sistema, caricare tutti i moduli necessari (come suggerito anche da '''lm-sensors''') con il comando:{{{
/etc/init.d/kmod start
}}}
 oppure caricare singolarmente i moduli con il comando: {{{
sudo modprobe nome_modulo
}}}
 sostituendo `nome_modulo` con uno dei moduli visualizzati dopo il punto 5 della procedura. Ripetere il comando precedente per ognuno dei moduli indicati.

=== Utilizzo ===

Avviare il programma digitando il seguente comando: {{{
sensors}}}
 Il risultato sarà simile al seguente: {{{
k8temp-pci-00c3
Adapter: PCI adapter
Core0 Temp:
             +23°C
Core1 Temp:
             +19°C

it8716-isa-0290
Adapter: ISA adapter
VCore: +1.18 V (min = +0.00 V, max = +4.08 V)
VDDR: +3.25 V (min = +0.00 V, max = +4.08 V)
+3.3V: +0.00 V (min = +0.00 V, max = +4.08 V) ALARM
+5V: +4.81 V (min = +0.00 V, max = +6.85 V)
+12V: +11.58 V (min = +0.00 V, max = +16.32 V)
in5: +0.00 V (min = +0.00 V, max = +4.08 V) ALARM
in6: +0.00 V (min = +0.00 V, max = +4.08 V) ALARM
5VSB: +4.84 V (min = +0.00 V, max = +6.85 V)
VBat: +2.94 V
fan1: 0 RPM (min = 0 RPM)
fan2: 0 RPM (min = 0 RPM)
fan3: 0 RPM (min = 0 RPM)
temp1: +30°C (low = -1°C, high = +127°C) sensor = diode
temp2: +30°C (low = -1°C, high = +127°C) sensor = thermistor
temp3: -7°C (low = -1°C, high = +127°C) sensor = thermistor
vid: +1.300 V

acpitz-virtual-0
Adapter: Virtual device
temp1: +49.0°C (crit = +95.0°C)

coretemp-isa-0000
Adapter: ISA adapter
Core 0: +59.0°C (crit = +100.0°C)

coretemp-isa-0001
Adapter: ISA adapter
Core 1: +57.0°C (crit = +100.0°C)
}}}

<<Anchor(hddtemp)>>
== hddtemp ==

È uno strumento per visualizzare le temperature di dischi rigidi e drive a stato solido SATA.

{{{#!wiki note
Poiché non mantenuto più da tempo, è stato rimosso dai repository di Ubuntu. Per maggiori informazioni consultare [[https://bugs.debian.org/cgi-bin/bugreport.cgi?bug=1002484|questa pagina]].
}}}

 0. Solo su Ubuntu 22.04 e successivi, digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] il seguente comando:{{{
sudo add-apt-repository ppa:malcscott/ppa
}}}
 0. [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|Installare]] il pacchetto [[apt://hddtemp|hddtemp]].

Per utilizzare il programma digitare il comando: {{{
sudo hddtemp /dev/sd?
}}}
L'output sarà simile al seguente: {{{
/dev/sda: WDC WD1600BEVT-22ZCT0: 42°C
/dev/sdb: MAXTOR STM3320820AS: S.M.A.R.T. not available
}}}

== nvme-cli ==

'''nvme-cli''' è uno strumento per gestire drive di tipo [[https://en.wikipedia.org/wiki/NVM_Express|NVMe]] su sistemi GNU/Linux.

 0. [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|Installare]] il pacchetto [[apt://nvme-cli|nvme-cli]].
 0. Per identificare i drive presenti, digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] il comando:{{{
sudo nvme list
}}}
 L'output mostrerà le informazioni relative al dispositivo (modello, numero seriale, spazio utilizzato ecc.). Prendere nota del valore nella colonna `Node`.
 0. Digitare il comando:{{{
sudo nvme smart-log /dev/nvme0n1 | grep temperature
}}}
 sostituendo `/dev/nvme0n1` se differente. L'output sarà simile al seguente:{{{
temperature : 34 C (308 Kelvin)
}}}

== HardInfo ==

Per l'installazione consultare il relativo [[#hardinfo|paragrafo]].

Per l'utilizzo del programma via terminale, digitare il comando:{{{
hardinfo -rma devices.so | grep -A 10 Sensors
}}}

{{{#!wiki note
A seconda delle periferiche presenti nel computer e/o della loro tipologia, potrebbe essere necessario utilizzare l'opzione di '''grep''' con un valore superiore a 10 (ad esempio 40, 50 ecc.).
}}}

= Interfaccia grafica =
Linea 13: Linea 202:
Consultare invece [[Installazione/InstallareUbuntu#manu| questo paragrafo]] per reinstallare Ubuntu mantenendo una partizione '''`/home`''' preesistente, oppure per una nuova installazione impostando come `/home` (oppure `/temp`, `/var` ecc.) partizioni già esistenti e/o create in precedenza.
}}}
Diversi programmi con GUI per identificare le periferiche offrono anche la possibilità di visualizzarne le temperature. Consultare [[Hardware/Periferiche/IdentificarePeriferiche#Strumenti_con_interfaccia_grafica|questa guida]].
}}}

== Psensor ==

'''Psensor''' permette di monitorare, oltre alle temperature, altre informazioni quali la velocità delle ventole, carico di CPU/GPU ecc.

 0. [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|Installare]] il pacchetto [[apt://psensor|psensor]].
 0. [[AmbienteGrafico/AvviareProgrammi|Avviare]] '''Psensor'''.
 0. Nella colonna '''Grafico''' spuntare i sensori che si desidera monitorare.
 0. Per altre configurazioni selezionare il menu '''''Psensor → Preferenze'''''.

<<Anchor(hardinfo)>>
== HardInfo ==

'''!HardInfo''' è in grado di visualizzare numerose informazioni sull'hardware e sul sistema operativo, di elencare dispositivi connessi, di eseguire benchmarks ecc.

 0. [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|Installare]] il pacchetto [[apt://psensor|psensor]].
 0. [[AmbienteGrafico/AvviareProgrammi|Avviare]] '''System profiler and benchmark'''.
 0. Per il monitoraggio delle temperature nella scheda si sinistra selezionare '''Sensors''' all'interno della sezione '''Devices'''.

== Gnome Disks Utility ==

L'applicazione '''Dischi''' è in grado di visualizzare le temperature dei drive presenti all'interno del PC, se supportati. Per maggiori informazioni consultare la [[Hardware/DispositiviPartizioni/GnomeDiskUtility|guida dedicata]].

== Plugin, indicatori, widget ecc. ==

Molti [[AmbienteGrafico|ambienti desktop]] offrono vari strumenti per monitorare le temperature. Di seguito ne vengono citati alcuni.

 * '''GNOME''': sono disponibili diverse [[AmbienteGrafico/Gnome/Estensioni|estensioni]] ('''Freon''', '''Sensory Perception''' ecc.). Cercare sul sito [[https://extensions.gnome.org|GNOME Extensions]] una compatibile con la versione di GNOME shell in uso.
 * '''KDE''': sono disponibili diverse applet per monitorare le temperature. Cercare su [[https://store.kde.org|questo sito]] una compatibile con la versione di Plasma in uso.
 * '''Xfce''': è possibile [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|installare]] il pacchetto [[apt://xfce4-sensors-plugin|xfce4-sensors-plugin]]. Fare riferimento alla [[http://goodies.xfce.org/projects/panel-plugins/xfce4-sensors-plugin|pagina ufficiale]] del progetto per maggiori informazioni.
 * '''Cinnamon''': sono disponibili diverse applet ed estensioni per monitorare le temperature. Cercare su [[https://cinnamon-spices.linuxmint.com/|questo sito]].

== Conky ==

'''Conky''' è in grado di monitorare i sensori presenti sul proprio computer. Per maggiori informazioni consultare la [[AmbienteGrafico/Conky|guida dedicata]].

<<Anchor(ventole)>>
= Controllo delle ventole =

Come prerequisito, occorre installare ''fancontrol'', come descritto in [[#Installazione|questo paragrafo]].

Per controllare le ventole e la scheda madre, digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] il seguente comando: {{{
sudo pwmconfig
}}}

Le ventole verranno monitorate e sarà possibile modificarne la velocità. Nel caso in cui sia possibile il controllo totale, cioè fermare del tutto le ventole, è possibile creare un semplice script da lanciare all'avvio per un'ottimizzazione delle stesse.
Linea 17: Linea 252:
Si raccomanda di eseguire una copia di [[AmministrazioneSistema/BackupDelSistema|backup]] di tutti i propri dati prima di procedere con le operazioni descritte di seguito.
}}}

== Descrizione ==

Spostare alcune cartelle in partizioni separate dalla '''`/`''' ('''''root''''') può comportare alcuni vantaggi. Ne vengono di seguito elencati alcuni:

 * Mantenere un livello ottimale di efficienza del sistema;
 * Mantenere sotto controllo dimensioni e impostazioni delle partizioni separate;
 * Ripristinare facilmente files degli utenti e impostazioni dei programmi (salvati in `/home`) in caso di reinstallazione;
 * Proteggere i dati dell'utente in caso di perdita di dati (ad esempio in caso di guasti fisici al disco, oppure formattazioni accidentali della root di sistema);
 * Allungare il ciclo di vita di [[https://it.wikipedia.org/wiki/Unit%C3%A0_a_stato_solido|SSD]], riducendone le scritture (ad esempio, spostando `/home` e `/var` su disco meccanico separato, verranno lì salvati i download dell'utente e la cache degli aggiornamenti di '''apt''').

== Guide di approfondimento ==

Le operazioni di seguito descritte comportano la conoscenza dei seguenti argomenti:

 * [[AmministrazioneSistema/Filesystem|Cartelle presenti nel filesystem]];
 * Identificazione delle [[Hardware/DispositiviPartizioni/Partizioni|partizioni]];
 * Programma '''[[Hardware/DispositiviPartizioni/PartizionamentoManuale|GParted]]''';
 * [[Hardware/DispositiviPartizioni/MontarePartizioni|Montare partizioni]].

= Verifica dello spazio disponibile =

La partizione che ospiterà la cartella `/home` dovrà essere sempre maggiore alla cartella stessa.

== Verifica spazio utilizzato directory /home ==

Digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] il comando:{{{
du -kshP /home
L'arresto completo delle ventole può arrecare gravi danni sia direttamente all'hardware, sia indirettamente al software e ai dati contenuti nei supporti d'archiviazione. Procedere con molta cautela.
}}}

 0. Creare con un [[Ufficio/EditorDiTesto|editor di testo]] e con i [[AmministrazioneSistema/PrivilegiDiAmministrazione|privilegi di amministrazione]] il file `/etc/init.d/fancontrol` e aggiungere le seguenti righe: {{{
#!/bin/sh
#!/bin/sh
#
# Fancontrol start script.
#

set -e

# Defaults
DAEMON=/usr/sbin/fancontrol
PIDFILE=/var/run/fancontrol-pid
PATH=/sbin:/bin:/usr/sbin:/usr/bin

test -f $DAEMON || exit 0

. /lib/lsb/init-functions


case "$1" in
       start)
               log_begin_msg "Starting fancontrol daemon..."
               start-stop-daemon --start -o -q -m -b -p $PIDFILE -x $DAEMON
               log_end_msg $?
               ;;
       stop)
               log_begin_msg "Stopping fancontrol daemon..."
               start-stop-daemon --stop -o -q -p $PIDFILE
               log_end_msg $?
               ;;
       force-reload|restart)
               sh $0 stop
               sh $0 start
               ;;
       *)
               log_success_msg "Usage: /etc/init.d/fancontrol {start|stop|restart|force-reload}"
               log_success_msg " start - starts system-wide fancontrol service"
               log_success_msg " stop - stops system-wide fancontrol service"
               log_success_msg " restart, force-reload - starts a new system-wide fancontrol service"
               exit 1
               ;;
esac

exit 0
}}}
 0. Rendere eseguibile lo script, digitando in un terminale il seguente comando:{{{
sudo chmod +x /etc/init.d/fancontrol
}}}

 0. Avviare lo script con il comando: {{{
/etc/init.d/fancontrol start
}}}

 Per interromperlo digitare il comando: {{{
/etc/init.d/fancontrol stop
}}}

 0. Se l'output non restituisce alcun errore, aprire il file `/etc/rc.local` con un [[Ufficio/EditorDiTesto|editor di testo]] e i [[AmministrazioneSistema/PrivilegiDiAmministrazione|privilegi di amministrazione]], quindi aggiungere la seguente riga: {{{
/etc/init.d/fancontrol start
Linea 48: Linea 315:
L'output sarà simile al seguente: {{{
1,3G /home
}}}

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Grandi/info.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">Attribuire alla partizione '''/home''' una dimensione appropriata affinché lo spazio non risulti insufficiente rispetto alle proprie esigenze. È consigliabile lasciare almeno 4GiB / 5GiB di spazio libero.||

== Verifica dimensione partizioni ==

Verificare la dimensione delle proprie partizioni digitando il seguente comando in un [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]: {{{
df -h
}}}
L'output sarà simile al seguente: {{{
File system Dim. Usati Disp. Uso% Montato su
/dev/sda1 18G 4,4G 13G 26% /
}}}

= Modifica delle partizioni =

 0. Creare dello spazio libero sul disco ridimensionando la partizione desiderata;
 0. Creare nello spazio liberato una partizione '''`/home`''' formattandola con lo stesso file system utilizzato per '''`/`'''.

= Copia della /home =

 0. Per [[Hardware/DispositiviPartizioni/MontarePartizioni|montare]] la partizione appena creata, digitare il seguente comando nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]:{{{
sudo mkdir /media/home && sudo mount /dev/sdxx /media/home
}}} mettendo al posto di `sdxx` il nome della propria partizione.
 0. Copiare la vecchia '''`/home`''' nella nuova posizione digitando il seguente comando nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]: {{{
sudo cp -priv /home/nome_utente /media/home
}}} sostituendo a `nome_utente` il proprio nome utente. La durata del processo dipenderà dalla quantità di dati da trasferire.
 0. Verificare che la dimensione della '''`/home`''' originale e della sua copia coincidano confrontando i comandi {{{
df -h /home}}} e {{{
df -h /media/home
}}}

= Modificare /etc/fstab/ =

 0. Ricavare l'UUID della partizione in cui è stata copiata la `/home` digitando il seguente comando in un [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] {{{
sudo blkid /dev/sdxx
}}} sostituendo `sdxx` con il nome della propria partizione.
 0. Il comando restituirà un output simile al seguente: {{{
/dev/sda8: UUID="41800cf0-acb6-4845-b05e-479e9258f25f" TYPE="ext4"
}}}
 0. Copiare la stringa appena ottenuta, ad esempio {{{
41800cf0-acb6-4845-b05e-479e9258f25f
}}}
 0. Creare una copia di backup di `/etc/fstab`: {{{
sudo cp /etc/fstab /etc/fstab.backup
}}}
 0. Aprire il file `/etc/fstab` con un [[Ufficio/EditorDiTesto|editor di testo]] e con i [[AmministrazioneSistema/PermessiFile|privilegi di amministrazione]].
 0. In una nuova riga inserire: {{{
UUID=uid /home ext4 defaults 0 2
}}} sostituendo `uid` con l'UUID individuato in precedenza.
 0. Salvare, chiudere il file e riavviare il sistema.

= Verifica =

Al riavvio, per verificare che la cartella '''`/home`''' sia stata effettivamente spostata, si può utilizzare il comando {{{
df -h
}}}
che restituirà un output del tipo
{{{
File system Dim. Usati Disp. Uso% Montato su
/dev/sda6 8,6G 4,0G 4,2G 49% /
none 245M 256K 245M 1% /dev
none 249M 112K 249M 1% /dev/shm
none 249M 88K 249M 1% /var/run
none 249M 0 249M 0% /var/lock
none 249M 0 249M 0% /lib/init/rw
/dev/sda8 6,3G 1,4G 4,6G 24% /home
/dev/sda1 9,4G 1,7G 7,7G 18% /media/4E80F14880F136D5
}}} in cui si vede che la `/home` si trova, in questo caso, in `/dev/sda8`.

= Risoluzione di problemi =

Se la procedura non dovesse aver avuto esito positivo, durante il boot del sistema ci si ritroverà di fronte ad un messaggio di errore simile al seguente: {{{
L'unità disco per /home non è ancora pronta o non è presente
}}}

Per risolvere il problema premere il tasto '''M''' sulla tastiera. Comparirà quindi una [[AmministrazioneSistema/Terminale|shell]] di ripristino. A questo punto:

 0. Digitare il comando {{{
cp -f /etc/fstab.backup /etc/fstab
}}} per ripristinare il file `/etc/fstab` originale
 0. Riavviare quindi il sistema con il comando {{{
shutdown -r now
}}}
Il sistema sarà riavviato e si tornerà alla alla condizione originale. La partizione che è stata creata non verrà però eliminata.

Pertanto sarà possibile, a seconda dei casi, effettuare le verifiche al sistema per individuare la causa dell'errore oppure ripristinare la situazione precedente.

= Eliminare i contenuti della vecchia /home =

Se la procedura ha avuto esito positivo e si desidera liberare spazio, si possono eliminare i contenuti ancora presenti nella vecchia '''`/home`''' interna alla partizione di sistema ('''`/`''') utilizzando un [[Installazione/InstallareUbuntu#Creazione_del_supporto_di_installazione|DVD o USB live]].
 in modo da ottenere un codice simile al seguente:{{{
#!/bin/sh
#!/bin/sh -e
#
# rc.local
#
# This script is executed at the end of each multiuser runlevel.
# Make sure that the script will "exit 0" on success or any other
# value on error.
#
# In order to enable or disable this script just change the execution
# bits.
#
# By default this script does nothing.
/etc/init.d/fancontrol start
exit 0
}}}
Linea 144: Linea 335:
 * [[http://perfab.wordpress.com/2010/03/06/separare-la-home-da-ubuntu/|Separare la home da Ubuntu]]
 * [[https://help.ubuntu.com/community/Partitioning/Home/Moving|Guida sul wiki internazionale]]
## * [[http://www.lm-sensors.org|Sito ufficiale del progetto]]
 * [[https://github.com/lm-sensors/lm-sensors|GitHub lm-sensors]]
 * [[https://launchpad.net/lmsensors|Lm-sensors su Launchpad]]
 * [[http://doc.ubuntu-fr.org/lm-sensors|Lm-sensors su doc.ubuntu-fr.org]]
 * [[http://wiki.ubuntuusers.de/Lm_sensors|Lm-sensors su wiki.ubuntuusers.de]]
 * [[https://help.ubuntu.com/community/SensorInstallHowto|Lm-sensors sul wiki internazionale]]
 * [[Hardware/Periferiche/IdentificarePeriferiche|Identificare le periferiche]]
Linea 148: Linea 344:
##CategoryHardware ##CategoryHardware CategoryAmministrazion


Attenzione! Questa è una Pagina di prova. Le informazioni riportate potrebbero essere incomplete, errate e potenzialmente pericolose. Per contribuire alla realizzazione di questa pagina consultare la discussione di riferimento.

Guida verificata con Ubuntu: 20.04 22.04

Problemi in questa pagina? Segnalali in questa discussione

Introduzione

Questa guida contiene una raccolta, non esaustiva, di strumenti per monitorare le temperature dei dispositivi hardware presenti proprio computer, nonché altri valori (tensioni, velocità delle ventole ecc.).

Le seguenti informazioni sono valide per Ubuntu e derivate, oltre che per le principali distribuzioni GNU/Linux.

Le informazioni e i sensori disponibili dipendono dal tipo di hardware in uso.

Informazioni generali

Solitamente i sistemi GNU/Linux permettono di controllare e gestire ampiamente le risorse hardware, ragion per cui sono già presenti "out of the box" strumenti per visualizzare le temperature.

Nel dettaglio, la directory /sys contiene moltissimi dati relativi al kernel, ai moduli e all'hardware. In particolare /sys/class/thermal è deputata alle informazioni riguardanti le temperature. Perciò è possibile consultare file quali:

  • /sys/class/thermal/thermal_zone0/temp contenente la temperatura della CPU, espressa in gradi Celsius tramite numeri interi divisibili per 100 (es: 36000 = 36°C)

  • /sys/class/thermal/thermal_zone0/type contenente il valore corrispondente alla zona in cui la temperatura è rilevata (un esempio tipico è il sensore acpitz, situato accanto il socket della CPU)

Per semplificare e rendere facilmente consultabili queste informazioni, è possibile creare un semplice script che contenga il seguente comando:

paste <(cat /sys/class/thermal/thermal_zone*/type) <(cat /sys/class/thermal/thermal_zone*/temp) | column -s $'\t' -t | sed 's/\(.\)..$/.\1°C/'

L'output sarà simile al seguente:

acpitz        38.0°C
acpitz      . °C
acpitz        30.0°C
acpitz        32.0°C
acpitz        31.0°C
acpitz      . °C
pch_skylake   36.5°C
iwlwifi_1     33.0°C
x86_pkg_temp  38.0°C

Riga di comando

acpi

acpi è uno strumento per visualizzare lo stato della batteria e altre informazioni ACPI, in grado anche di mostrare le temperature del PC.

  1. Installare il pacchetto acpi.

  2. Per eseguire il programma digitare nel terminale il comando:

    acpi -t

    Il risultato sarà simile al seguente:

    Thermal 0: ok, 30.8 degrees C
    Thermal 1: ok, 29.8 degrees C

lm-sensors

lm-sensors è uno strumento più completo, in grado di mostrare temperatura della/e CPU, della MOBO, della GPU, la velocità di rotazione delle ventole e le tensioni di alimentazione dei componenti principali.

In PC con schede madri AM2RD790, è noto che l'utilizzo di lm-sensors può provocare dei gravi danni.

Installazione

  1. Installare il pacchetto lm-sensors.

  2. Facoltativo: installare in aggiunta il pacchetto fancontrol, per gestire le ventole secondo le istruzioni indicate in questo paragrafo.

  3. Digitare nel terminale il comando:

    sudo sensors-detect
  4. Seguendo le istruzioni a video, rispondere Yes alle domande che verranno proposte, ad esclusione della domanda riguardante I2C/SMBus alla quale si dovrà rispondere No.

    In caso di errore, è possibile ripetere la procedura e rispondere Yes alla domanda precedente.

  5. Al termine della procedura, lo script restituirà un output simile al seguente:

    Driver `coretemp':
      * Chip `Intel digital thermal sensor' (confidence: 9)
    
    To load everything that is needed, add this to /etc/modules:
    #----cut here----
    # Chip drivers
    coretemp
    #----cut here----
    If you have some drivers built into your kernel, the list above will
    contain too many modules. Skip the appropriate ones!
    
    Do you want to add these lines automatically to /etc/modules? (yes/NO)

    Rispondere Yes anche a quest'ultima domanda, in modo che i moduli necessari vengano caricati al prossimo avvio del computer.

  6. Riavviare il PC.

Prima dell'ultimo passaggio, è possibile eseguire la procedura con alcune variazioni, fra cui:

  • Modulo drivetemp: per aggiungere questo modulo al fine di visualizzare le temperature di HDD e SSD (utile per Ubuntu 22.04, in cui non è disponibile hddtemp), digitare il comando:

    sudo modprobe -v drivetemp
  • Procedura senza riavvio: qualora non fosse possibile riavviare il sistema, caricare tutti i moduli necessari (come suggerito anche da lm-sensors) con il comando:

    /etc/init.d/kmod start

    oppure caricare singolarmente i moduli con il comando:

    sudo modprobe nome_modulo

    sostituendo nome_modulo con uno dei moduli visualizzati dopo il punto 5 della procedura. Ripetere il comando precedente per ognuno dei moduli indicati.

Utilizzo

Avviare il programma digitando il seguente comando:

sensors
  • Il risultato sarà simile al seguente:

    k8temp-pci-00c3
    Adapter: PCI adapter
    Core0 Temp:
                 +23°C
    Core1 Temp:
                 +19°C
    
    it8716-isa-0290
    Adapter: ISA adapter
    VCore:     +1.18 V  (min =  +0.00 V, max =  +4.08 V)   
    VDDR:      +3.25 V  (min =  +0.00 V, max =  +4.08 V)   
    +3.3V:     +0.00 V  (min =  +0.00 V, max =  +4.08 V)   ALARM
    +5V:       +4.81 V  (min =  +0.00 V, max =  +6.85 V)   
    +12V:     +11.58 V  (min =  +0.00 V, max = +16.32 V)   
    in5:       +0.00 V  (min =  +0.00 V, max =  +4.08 V)   ALARM
    in6:       +0.00 V  (min =  +0.00 V, max =  +4.08 V)   ALARM
    5VSB:      +4.84 V  (min =  +0.00 V, max =  +6.85 V)   
    VBat:      +2.94 V
    fan1:        0 RPM  (min =    0 RPM)                   
    fan2:        0 RPM  (min =    0 RPM)                   
    fan3:        0 RPM  (min =    0 RPM)                   
    temp1:       +30°C  (low  =    -1°C, high =  +127°C)   sensor = diode   
    temp2:       +30°C  (low  =    -1°C, high =  +127°C)   sensor = thermistor   
    temp3:        -7°C  (low  =    -1°C, high =  +127°C)   sensor = thermistor   
    vid:      +1.300 V
    
    acpitz-virtual-0
    Adapter: Virtual device
    temp1:       +49.0°C  (crit = +95.0°C)                  
    
    coretemp-isa-0000
    Adapter: ISA adapter
    Core 0:      +59.0°C  (crit = +100.0°C)                  
    
    coretemp-isa-0001
    Adapter: ISA adapter
    Core 1:      +57.0°C  (crit = +100.0°C)

hddtemp

È uno strumento per visualizzare le temperature di dischi rigidi e drive a stato solido SATA.

Poiché non mantenuto più da tempo, è stato rimosso dai repository di Ubuntu. Per maggiori informazioni consultare questa pagina.

  1. Solo su Ubuntu 22.04 e successivi, digitare nel terminale il seguente comando:

    sudo add-apt-repository ppa:malcscott/ppa
  2. Installare il pacchetto hddtemp.

Per utilizzare il programma digitare il comando:

sudo hddtemp /dev/sd?

L'output sarà simile al seguente:

/dev/sda: WDC WD1600BEVT-22ZCT0: 42°C
/dev/sdb: MAXTOR STM3320820AS: S.M.A.R.T. not available

nvme-cli

nvme-cli è uno strumento per gestire drive di tipo NVMe su sistemi GNU/Linux.

  1. Installare il pacchetto nvme-cli.

  2. Per identificare i drive presenti, digitare nel terminale il comando:

    sudo nvme list

    L'output mostrerà le informazioni relative al dispositivo (modello, numero seriale, spazio utilizzato ecc.). Prendere nota del valore nella colonna Node.

  3. Digitare il comando:

    sudo nvme smart-log /dev/nvme0n1 | grep temperature

    sostituendo /dev/nvme0n1 se differente. L'output sarà simile al seguente:

    temperature                             : 34 C (308 Kelvin)

HardInfo

Per l'installazione consultare il relativo paragrafo.

Per l'utilizzo del programma via terminale, digitare il comando:

hardinfo -rma devices.so | grep -A 10 Sensors

A seconda delle periferiche presenti nel computer e/o della loro tipologia, potrebbe essere necessario utilizzare l'opzione di grep con un valore superiore a 10 (ad esempio 40, 50 ecc.).

Interfaccia grafica

Diversi programmi con GUI per identificare le periferiche offrono anche la possibilità di visualizzarne le temperature. Consultare questa guida.

Psensor

Psensor permette di monitorare, oltre alle temperature, altre informazioni quali la velocità delle ventole, carico di CPU/GPU ecc.

  1. Installare il pacchetto psensor.

  2. Avviare Psensor.

  3. Nella colonna Grafico spuntare i sensori che si desidera monitorare.

  4. Per altre configurazioni selezionare il menu Psensor → Preferenze.

HardInfo

HardInfo è in grado di visualizzare numerose informazioni sull'hardware e sul sistema operativo, di elencare dispositivi connessi, di eseguire benchmarks ecc.

  1. Installare il pacchetto psensor.

  2. Avviare System profiler and benchmark.

  3. Per il monitoraggio delle temperature nella scheda si sinistra selezionare Sensors all'interno della sezione Devices.

Gnome Disks Utility

L'applicazione Dischi è in grado di visualizzare le temperature dei drive presenti all'interno del PC, se supportati. Per maggiori informazioni consultare la guida dedicata.

Plugin, indicatori, widget ecc.

Molti ambienti desktop offrono vari strumenti per monitorare le temperature. Di seguito ne vengono citati alcuni.

  • GNOME: sono disponibili diverse estensioni (Freon, Sensory Perception ecc.). Cercare sul sito GNOME Extensions una compatibile con la versione di GNOME shell in uso.

  • KDE: sono disponibili diverse applet per monitorare le temperature. Cercare su questo sito una compatibile con la versione di Plasma in uso.

  • Xfce: è possibile installare il pacchetto xfce4-sensors-plugin. Fare riferimento alla pagina ufficiale del progetto per maggiori informazioni.

  • Cinnamon: sono disponibili diverse applet ed estensioni per monitorare le temperature. Cercare su questo sito.

Conky

Conky è in grado di monitorare i sensori presenti sul proprio computer. Per maggiori informazioni consultare la guida dedicata.

Controllo delle ventole

Come prerequisito, occorre installare fancontrol, come descritto in questo paragrafo.

Per controllare le ventole e la scheda madre, digitare nel terminale il seguente comando:

sudo pwmconfig

Le ventole verranno monitorate e sarà possibile modificarne la velocità. Nel caso in cui sia possibile il controllo totale, cioè fermare del tutto le ventole, è possibile creare un semplice script da lanciare all'avvio per un'ottimizzazione delle stesse.

L'arresto completo delle ventole può arrecare gravi danni sia direttamente all'hardware, sia indirettamente al software e ai dati contenuti nei supporti d'archiviazione. Procedere con molta cautela.

  1. Creare con un editor di testo e con i privilegi di amministrazione il file /etc/init.d/fancontrol e aggiungere le seguenti righe:

    #!/bin/sh
    #
    # Fancontrol start script.
    #
    
    set -e
    
    # Defaults
    DAEMON=/usr/sbin/fancontrol
    PIDFILE=/var/run/fancontrol-pid
    PATH=/sbin:/bin:/usr/sbin:/usr/bin
    
    test -f $DAEMON || exit 0
    
    . /lib/lsb/init-functions
    
    
    case "$1" in
           start)
                   log_begin_msg "Starting fancontrol daemon..."
                   start-stop-daemon --start -o -q -m -b -p $PIDFILE -x $DAEMON
                   log_end_msg $?
                   ;;
           stop)
                   log_begin_msg "Stopping fancontrol daemon..."
                   start-stop-daemon --stop -o -q -p $PIDFILE
                   log_end_msg $?
                   ;;
           force-reload|restart)
                   sh $0 stop
                   sh $0 start
                   ;;
           *)
                   log_success_msg "Usage: /etc/init.d/fancontrol {start|stop|restart|force-reload}"
                   log_success_msg "  start - starts system-wide fancontrol service"
                   log_success_msg "  stop  - stops system-wide fancontrol service"
                   log_success_msg "  restart, force-reload - starts a new system-wide fancontrol service"
                   exit 1
                   ;;
    esac
    
    exit 0
  2. Rendere eseguibile lo script, digitando in un terminale il seguente comando:

    sudo chmod +x /etc/init.d/fancontrol
  3. Avviare lo script con il comando:

    /etc/init.d/fancontrol start

    Per interromperlo digitare il comando:

    /etc/init.d/fancontrol stop
  4. Se l'output non restituisce alcun errore, aprire il file /etc/rc.local con un editor di testo e i privilegi di amministrazione, quindi aggiungere la seguente riga:

    /etc/init.d/fancontrol start

    in modo da ottenere un codice simile al seguente:

    #!/bin/sh -e
    #
    # rc.local
    #
    # This script is executed at the end of each multiuser runlevel.
    # Make sure that the script will "exit 0" on success or any other
    # value on error.
    #
    # In order to enable or disable this script just change the execution
    # bits.
    #
    # By default this script does nothing.
    /etc/init.d/fancontrol start
    exit 0

Ulteriori risorse


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