Guida verificata con Ubuntu: 20.04
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Introduzione
Guida essenziale all'utilizzo di TestDisk, programma per recuperare dati su dischi corrotti a causa di danni dovuti al software o all'hardware.
Per una completa panoramica delle caratteristiche e delle funzionalità del programma, consultare la guida ufficiale.
Le guide ufficiali vengono solitamente mostrate in inglese. Per la versione in italiano, disponibile per quasi tutte, occorre selezionare di volta in volta la lingua sotto il titolo della pagina aperta.
Preliminari
Occorre disporre di un disco rigido di salvataggio che sia:
- di capacità almeno pari (meglio superiore) al disco rigido dal quale si desiderano recuperare i dati;
impostato con la stessa tabella delle partizioni.
per il solo recupero di alcuni file/directory, occorre creare nel sistema da cui si avvia il TestDisk la cartella in cui salvare i file recuperati.
Tenere in considerazione che le procedure di recupero potrebbero impegnare lunghi lassi di tempo.
Installazione
Si consiglia di utilizzare l'ultima versione di TestDisk, poiché quella presente nei repository è datata.
Scaricare il programma TestDisk in formato compresso da questa pagina.
Estrarre il contenuto dell'archivio .tar.bz2 nella propria Home.
Comandi generali
Per muoversi all'interno di TestDisk, usare i tasti freccia ← ↓ → ↑.
Per proseguire e confermare le scelte, fare clic sul tasto Invio.
Per tornare alla videata precedente o chiudere il programma, fare clic sul tasto q (quit).
Per salvare le modifiche fare clic sui tasti y (yes) e/o Invio.
Per scrivere realmente i dati della partizione nel MBR, selezionare Write dal menù e fare clic sul tasto Invio.
Creazione copia disco rigido di lavoro
Individuare e annotare l'identificativo, le partizioni e i file system del disco rigido da recuperare, nonché l'identificativo del disco rigido usato per il salvataggio.
Tramite dd
dd è un programma volto a copiare, convertire e formattare file, da usare tramite linea di comando.
Avviare il terminale e digitare il seguente comando:
sudo dd if=/dev/sdx of=/dev/sdy bs=1M
Sostituire /dev/sdx coll'identificativo del disco da copiare e /dev/sdy coll'identificativo del disco su cui copiare.
Tramite ddrescue
ddrescue è un programma da terminale volto a copiare, convertire e formattare file, con in più la funzione per tentare di recuperare diverse tipologie di errori.
Copiare da disco a disco creando il file log contenente una lista degli errori trovati:
ddrescue -n /dev/sdx /dev/sdy listaerrori.log
Copiare da disco a disco creando il file log contenente gli errori corretti, col comando:
ddrescue -r 1 /dev/sdx /dev/sdy cosariparato.log
Sostituire /dev/sdx coll'identificativo del disco da copiare e /dev/sdy coll'identificativo del disco su cui copiare.
L'esecuzione di entrambi i programmi richiede una quantità di tempo più o meno lunga a seconda della dimensione del disco da recuperare e delle prestazioni del proprio computer.
Utilizzo di TestDisk
Spostarsi nella cartella dove è stato estratto il programma.
Avviare TestDisk coi privilegi di amministrazione, digitando uno dei due seguenti comandi:
sudo ./testdisk_static
oppure:su -c ./testdisk_static
Analisi di base
Dal menù Selezionare Create per creare il file foo.log, quindi fare clic sul tasto Invio.
Selezionare nella lista mostrata il disco da recuperare, usando i tasti freccia ↓ ↑, quindi fare clic sul tasto Invio.
Se la lista delle tabelle delle partizioni mostrata è corretta, fare clic sul tasto Invio, altrimenti selezionare quella corretta usando i tasti freccia ↓ ↑, quindi fare clic sul tasto Invio per tornare al menù.
Del menù selezionare Analyse per verificare la struttura delle partizioni e individuare quelle mancanti, quindi fare clic sul tasto Invio.
Selezionare nella lista mostrata il disco da recuperare, tramite i tasti freccia ↓ ↑, quindi fare clic sul tasto Invio.
Se la lista delle tabelle delle partizioni mostrata è corretta, fare clic sul tasto Invio, altrimenti selezionare quella corretta usando i tasti freccia ↓ ↑, quindi fare clic sul tasto Invio.
Analisi file e directory
Fare clic sul tasto Invio per continuare con Quick Search.
- Confermare a seconda del sistema operativo e delle partizioni create per procedere.
Tramite i tasti freccia ← ↓ → ↑ posizionarsi sulla/e riga/he della/e partizione/i mancante/i.
Fare clic sul tasto p per visualizzare la lista delle directory e file. Se tutto è corretto fare clic sul tasto q (quit) per tornare alla schermata precedente. Se ci sono errori consultare il seguente capitolo.
Fare clic sul tasto Invio per continuare.
Dal menù selezionare Write per salvare i dati recuperati.
L'opzione del menù Extd Part darà modo di decidere se la partizione estesa utilizzerà tutto lo spazio disponibile o lo spazio strettamente necessario.
Recupero file e directory
E' possibile tentare il recupero soltanto da filesystem di tipo FAT12/16/32, exFAT, NTFS, ext2.
Per altri filesystem o in caso di mancato recupero dei file perduti, è consigliabile l'utilizzo di PhotoRec, utilità di recupero file (basata su firma) potenzialmente in grado di recuperare i dati laddove altri metodi hanno fallito.
Spostarsi tra le directory tramite i tasti freccia ← e →. Spostarsi tra i file tramite i tasti freccia ↑ e ↓.
Per selezionare più voci insieme fare clic sul tasto : (due punti), per selezionare tutte le voci fare clic sul tasto a.
Per copiare tutti i file selezionati fare clic sul tasto C (C maiuscola). Per il solo file evidenziato fare clic sul tasto c (c minuscola).
Trovare la cartella creata all'inizio e fare clic sul tasto C. La cartella di salvataggio deve essere impostata solo la prima volta, per continuare a salvare altri file basterà scorrere di nuovo la lista e fare clic sul tasto C oppure c.
Terminato il recupero, fare clic sul tasto q (quit) per tornare alla schermata precedente.
Fare clic sul tasto Invio per continuare.
Dal menù selezionare Write per salvare i dati recuperati.
Partizioni mancanti
Dal menù selezionare Deeper Search per mostrate tutte le partizioni trovate, quindi fare clic sul tasto Invio.
Verificare il marcatore delle partizioni e prendere nota di quelle marcate con la lettera D.
Selezionare la 1° partizione marcata con la lettera D.
Fare clic sul tasto p e verificare le condizioni del file system. Se danneggiato premere il tasto q (Quit) per tornare alla schermata precedente e mantenerla marcata con la lettera D.
Se è corretto, per approfondire le verifica, tramite i tasti freccia ← ↓ → ↑ spostarsi tra le directory e i file per visualizzarli. Se sono corretti fare clic sul tasto q (quit) per tornare alla schermata precedente.
Tramite i tasti freccia ← → cambiare lo stato in *(Primaria predefinita avvio), P(rimaria), L(ogica) o E(stesa), in funzione della struttura del disco.
Verificare in basso che alla voce Structure: venga riportato Ok. In caso contrario si corregga lo stato delle partizioni. Un mancato Ok di regola è causato dalla selezione di più di tre P(rimarie).
La limitazione a tre partizioni primarie, una estesa con al suo interno svariate logiche, si applica solo a sistemi con boot Legacy. In sistemi UEFI ci sono solo partizioni primarie. Leggere a tal proposito seguente guida.
Verificare il tipo di file system. Se riporta un tipo diverso da quello atteso nel sistema da recuperare, fare clic sul tasto T per visualizzare i tipi disponibili, selezionare il numero richiesto. In Linux i più comuni sono 83 per il file system ext4, 82 per la partizione di swap e 5 per la partizione estesa. Infine fare clic sul tasto Invio.
Tramite i tasti freccia ↓ ↑ passare alla partizione successiva e ripetere la procedura sopra descritta.
Salvataggio finale
Elencate e recuperate tutte le partizioni, dal menù selezionare Write e fare clic sui tasti Invio, y (yes) e Ok.
Per terminare e uscire dal programma, fare clic sul tasto q (quit), tramite i tasti freccia ← → selezionare [Quit] e fare clic sul tasto Invio.
Risoluzione dei problemi
Dopo aver ripristinato le partizioni e/o i sistemi tramite TestDisk, può succedere che non si riesca ad avviare nessun sistema, a causa di conflitti tra le differenti versioni di Grub installate nei diversi sistemi.
È possibile risolvere il problema consultando le istruzioni contenute in questa guida.
Ulteriori risorse