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HOW-TO Scritto da Kevin O'Brien |
Scritto da Elmer Perry |
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Usare Il Comando TOP | Recentemente ho ricevuto una richiesta per un tutorial su Macro; così facciamo una breve pausa dal nostro lavoro e ne parliamo brevemente. Le macro vi permettono di automatizzare azioni ripetute, come la scrittura dell'intestazione. Questo vi libera dal dover digitare o ripetere ogni volta alcune azioni. In questo tutorial HOW-TO, andremo a vedere come registrare delle macro e come usarle. LibreOffice Basic ha un suo linguaggio di scripting, che va oltre lo scopo di questo tutorial; forse successivamente riprenderemo le macro per parlare del linguaggio di scripting. |
Linea 12: | Linea 11: |
Uno dei grandi vantaggi nell'utilizzare Linux è che sono disponibili alcuni grandi strumenti che ci aiutano a capire cosa sta succedendo al nostro computer e a diagnosticare eventuali problemi. Uno dei più utili è il comando Top. Tratterò di alcune delle cose che si possono fare e forse menzionerò altresì uno o due ulteriori comandi. | NOTA: Potete trovare informazioni su LibreOffice Basic nell'Aiuto, oppure potete scaricare la documentazione all'indirizzo: http://wiki.documentfoundation.org/images/d/dd/BasicGuide_OOo3.2.0.odt. |
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Innanzitutto, tanto per tirarlo fuori, c'è un'alternativa chiamata htop e pianifico di trattarlo in un secondo momento. Però, generalmente, htop ha bisogno di essere installato prima di di poterlo usare, mentre top dovrebbe già essere presente sul proprio sistema, rendendolo un buon punto di partenza. L'uso del comando è semplice: basta aprire un terminale/console e digitare top. Il risultato sarà qualcosa simile all'immagine mostrata a destra. | Abilitare la registrazione Macro |
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Ci sono molte informazioni in questa schermata, quindi ci vorrà un po' di tempo per passare in rassegna tutte le opzioni. Quello che possiamo vedere subito è che elenca i processi in esecuzioni sul proprio computer e che mostra l'identificativo di ciascun processo, ecc. Inoltre sopra a questa lista è visibile ogni sorta di numero criptico. Tratteremo di ognuno di essi in questo articolo o nei successivi, ma per farlo dobbiamo andare avanti. | Di default la registrazione delle macro è disabilitata; a quanto pare queste sono considerate come "funzionalità in sperimentazione (instabili)". Per abilitare tale funzione, andate su Strumenti > Opzioni, selezionare Generali sotto la sezione LibreOffice e spuntate "attiva funzionalità in sperimentazione (instabili)". Ciò renderà disponibile l'opzione "Registra macro" sotto a Strumenti > Macro. |
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Uso della CPU | Registrazione di una macro |
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Per impostazione predefinita, top elenca i processi in ordine di quantità di CPU che ciascuno di questi utilizza, espressa come percentuale sul totale disponibile. È importante da sapere, poiché se la propria CPU arriva al limite, se ne vedranno degradare le prestazioni. Ciò si può manifestare con ritardi nella risposta a richieste tramite tastiera e/o mouse, scatti nella riproduzione audio o nel video, ecc. Sul mio desktop Kubuntu, ho un pannello laterale impostato per il monitoraggio sull'uso della CPU, della temperatura, della memoria e dell'area di Swap utilizzata e del traffico di rete, così da poter controllare tali funzioni critiche ed evitare che la situazione mi sfugga di mano. Ho visto situazioni in cui l'uso della CPU ha raggiunto il limite del 100% e li è rimasta (generalmente è un risultato di Flash, che non può morire troppo presto, ma questo è uno sfogo per un altro giorno). Quando ciò accade, il comando top mi permette di controllare velocemente e vedere qual'è l'applicazione problematica così posso terminarla. | Quando siete in modalità di registrazione macro, essa terrà traccia di ogni azione che fate e di ogni cosa che scrivete, registrandola in una macro. Ricordate come abbiamo abilitato le funzionalità sperimentali per avere l'opzione "Registra macro"? Bene il motivo di questa domanda è perché a volte la registrazione macro fallisce. Non l'ho sperimentato io personalmente, ma ho pensato di doverlo dire. |
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Una cosa bella del comando top è che interagisce per tutto il tempo che lo si ha nel terminale. Quindi, possiamo uccidere un processo in maniera facile premendo semplicemente la k con un terminale aperto su cui top è in esecuzione. Ciò farà apparire un cursore lampeggiante al di sopra della lista dei processi. Basterà inserire l'ID del processo relativo all'applicazione che si comporta in modo anomalo ed è fatta. | Per dimostrare una registrazione macro, creeremo una macro di nome "Chiusura". Ogni volta che scrivete una lettera, dovete terminarla con una frase di chiusura; quindi perché non metterla in una macro? |
Linea 24: | Linea 23: |
Ora, se guardiamo la schermata di top in esecuzione sul mio computer, potremmo notare alcune cose. Ho detto che dà la percentuale di CPU utilizzata rispetto al totale. E se guardiamo attentamente potremmo osservare che la somma delle percentuali supera il 100%. Come può essere, vi chiederete? Bene, la risposta è che la si sta guardando come percentuale del core sul quale il processo è in esecuzione. Poiché il computer è una macchina dual-core, ha due processori e può distribuire i processi individuali su qualunque core desidera. Così avrei potuto teoricamente vedere fino al 200% se avessi sommato i numeri qui di seguito (anche se sarebbe un male perché indicherebbe che siamo al limite). Se avessi un quad-core, potrei avere fino al 400%, ecc. | Iniziate con un nuovo documento di testo. Per iniziare la registrazione della macro, andate su Strumenti > Macro > Registra macro. Ciò farà apparire la relativa barra degli strumenti. Qui c'è solo una opzione: Ferma registrazione. Premete il tasto Tab sulla vostra tastiera per tre o quattro volte (in questo modo il cursore dovrebbe essere pressoché al centro della pagina). Scrivete 'Tanti auguri' o 'con amore', oppure la vostra frase di chiusura preferita. Andate a capo due volte in modo da lasciare lo spazio per la firma. Premete di nuovo tante volte quanto prima il tasto Tab, cambiate il testo mettendolo in grassetto premendo l'apposito bottone nella barra della formattazione e scrivete il vostro nome. Come ultima cosa, andiamo ad aggiungere un titolo sotto il nome. Premete Invio, poi il tasto Tab lo stesso numero di volte di prima, togliete la formattazione del testo in grassetto, per poi impostare il carattere su corsivo. Scrivete il titolo, premete Invio e fate clic su 'Ferma registrazione'. |
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Priorità e precisione | Vi apparirà la finestra di dialogo Macro Basic. Selezionate la libreria in cui volete salvare la macro, solitamente in 'Mie macro'. Inserite il nome della macro nella casella di testo e poi fate clic sul pulsante Salva. |
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L'idea di precisione è di determinare quali processi dovrebbero ottenere altri incentivi quando sono in esecuzione e quali dovrebbero essere messi in background. In altre parole, di impostare alcune priorità di accesso alla CPU. Questo avviene utilizzando un numero di precisione, che appare nella colonna NI. Nella schermata possiamo vedere che tutti i processi sono in esecuzione con numero di precisione zero. Ciò significa che sono in esecuzione con la priorità predefinita, che non è stata alterata in alcun modo. I numeri di precisione vanno da -20 a +19, con -20 come priorità più alta. Ho detto che 0 è la scelta predefinita, ma possiamo verificarlo sul sistema eseguendo il comando nice senza nessun argomento. Ciò che restituisce è il valore predefinito del numero di precisione. Per il momento mi fermo qui con questo argomento, ma se volete saperne di più c'è una buona pagina web presso http://www.ibm.com/developerworks/linux/library/l-lpic1-v3-103-6/. Questo articolo spiegherà come poter cambiare il livello del numero di precisione per alcuni processi, se si desidera farlo. | Provare la macro |
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Memoria | Vorrete provare la vostra macro, per assicurarvi che tutto sia stato registrato correttamente; per fare ciò andate su Strumenti > Macro > Esegui macro. Selezionate la libreria in cui l'avete salvata, per poi selezionare la macro ed eseguirla facendo clic sul bottone Esegui. La macro verrà eseguita, scrivendo l'intero testo che avete registrato e con la stessa formattazione che avete adoperato. |
Linea 32: | Linea 31: |
Nella schermata, vicino alla colonna relativa all'uso della CPU c'è quella della memoria utilizzata, sempre espressa come percentuale del totale disponibile. In questo caso, accade che il processo che sta utilizzando maggiore CPU è anche quello che sta utilizzando più memoria, il che non è inusuale. Ma se vogliamo vedere i processi allineati per ordine di memoria consumata? Bene, come ho detto sopra, il comando top è interattivo. Per cambiare l'ordinamento basta premere la lettera maiuscola O mentre il comando è in esecuzione in un terminale. Questo porterà a una utilissima schermata di opzioni di ordinamento (mostrata sotto). | Se qualcosa non è andata come volevamo, potete eliminare la macro e crearne una nuova. Per eliminarla, andate su Strumenti > Macro > Organizza macro > LibreOffice Basic. Cercate la macro nella libreria, la selezionate e fate clic sul bottone Elimina. |
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Con questa schermata aperta possiamo premere la lettera minuscola n, dare quindi invio e ottenere l'elenco di ordine di percentuale di memoria utilizzata. Oppure possiamo ordinarlo per altri modi, se necessario. | Creare una scorciatoia alla vostra macro |
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Di nuovo, è utile se notiamo che stiamo per esaurire la memoria e dobbiamo sapere cosa sta succedendo. Se un processo sta inaspettatamente utilizzando molta memoria, sarebbe sicuramente un'indicazione. Questo non implica che si ha una qualche idea di cosa sia il normale in queste situazioni. Il modo migliore di dare un senso a ciò è di controllare periodicamente e osservare cosa sta succedendo. Nel mio caso, ho portato la mia macchina a 16GB di RAM, così da non aspettarmi di vedere, nella maggior parte dei casi, percentuali di utilizzo molto alte. Per esempio, giusto ora ho i mio pannello inferiore pieno di icone di programmi aperti (al momento sono 18) e un veloce controllo dell'output di top mostra che sto utilizzando il 35-40% del totale della memoria. | Se usate molto spesso la macro, non volete andare su Strumenti > Macro > Esegui macro ogni volta che ne avete bisogno. LibreOffice permette di aggiungere una macro ai menu, alle barre degli strumenti, alle scorciatoie della tastiera e agli eventi di una applicazione. Potete fare tutto ciò andando su Strumenti > Personalizza. |
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Nella schermata, si vede un divoratore di memoria, ma ciò, di fatto, è previsto. Ho VirtualBox che esegue una macchina virtuale, configurata per usare 4GB di RAM (più altre risorse, ovviamente). Quindi, in questo caso, vedevo ciò che mi aspettavo di vedere. Ma se vedevo Firefox che utilizzava troppa memoria, avrei saputo che c'era un problema e l'avrei prontamente chiuso. | Per fare un esempio, andiamo ad aggiungere un menu di none 'Macro' in LibreOffice Writer, per poi aggiungerci la nostra macro 'Chiusura'. Andate su Strumenti > Personalizza, selezionate la scheda Menu, fate clic sul pulsate Nuovo, nominate il nuovo menu, spostatevi sul bottone prima di Aiuto con le frecce direzionali e fate clic su OK. Per adesso il vostro nuovo menu è vuoto. Fate clic sul pulsante Aggiungi, cercate Macro LibreOffice sotto la categoria, navigate lungo l'albero per ricercare la vostra macro, selezionate la macro Chiusura e fate clic sul bottone Aggiungi. Una volta che essa viene aggiunta nel menu, fate clic sul pulsante Chiudi, per poi fare clic su OK nella finestra di dialogo Personalizza. Ora avete un oggetto del menu di nome Macro e sotto di essa la macro Chiusura. Ora potete potete selezionarla quando ne avete bisogno, velocizzando il tutto. |
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q per Quit | Questo è stata solo un'introduzione molto breve sulle macro. Prima di usarle, siate sicuri che non ci sia un'alternativa valida che faccia ciò che state cercando di fare; ma solitamente la macro è la soluzione migliore per compiere una stessa azione ripetutamente. C'è un linguaggio di scripting di LibreOffice Basic, di cui forse ne parleremo successivamente. Inoltre potete scaricare le macro dal web e importarle per usarle in LibreOffice. |
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Se si ha top avviato nel proprio terminale, si potrebbe voler sapere come uscirne ed è semplice, basta premere la lettera q (per Quit) e si ritornerà al prompt del terminale. Si possono ottenere ulteriori informazioni in questi due modi: il metodo stile vecchia scuola è di digitare 'man top' nel terminale, ma il nuovo metodo, migliorato, è di digitare 'info top'. Tuttavia penso che otterrete lo stesso risultato con entrambi i modi. Il punto è che si tratta di un comando fertile con molte opzioni. | Il prossimo mese torneremo a trattare di Impress lavorando con le diapositive. |
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Interpretazione dei Dati di Sistema | <<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<< Scheda autore >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> |
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Abbiamo visto alcuni concetti base del comando top e ci siamo concentrati nell'esaminare la lista dei processi per individuare e correggere eventuali errori. Questa è ancora una cosa molto utile, naturalmente, ma nell'output ci sono anche molti dati di sistema utili. Riprendiamo la schermata usata l'ultima volta per mostrare il risultato di questo comando (mostrata sotto). | La storia lavorativa, di programmazione e informatica di Elmer Perry include un Apple IIE, con alcuni Amiga, un generoso aiuto di DOS e Windows e una spolverata di Unix, il tutto ben mescolato con Linux e Ubuntu. |
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Ora vogliamo concentrarci su quei numeri in cima che stanno rappresentando alcuni dati di sistema molto utili. Quindi partiamo dall'alto (letteralmente): Riga 1, la riga in cima Sulla prima riga (sopra) abbiamo il tempo di funzionamento. Effettivamente, questa è un informazione che si potrebbe ottenere usando il comando uptime così: Quindi questo è un indizio che il comando top è una raccolta di informazioni disponibili singolarmente da altri comandi, riuniti in un unico pacchetto di bontà impressionante. Ciò è molto conveniente. Così siamo in grado di vedere che sono le 15:52:05 e che il computer è in piedi da 17 giorni. Ci sono due utenti in questo momento, il che è normale. Uno di questi è root, ma non si dovrebbe mai usarlo per le attività ordinarie. È una pratica insicura e pericolosa. Mentre siamo registrati come root, ogni software avviato sul sistema ha il livello di privilegio di root. Il modo migliore è di creare un utente ordinario che non abbia un così ben alto livello di privilegio e registrarsi come tale utente. In questo caso l'utente è kevin. A proposito, Ubuntu rende molto difficile fare qualcosa che sia diversa da questa procedura. Se necessitate di diritti più alti, usate il comando sudo per darvi privilegi temporanei. L'ultima parte di questa riga è chiamata load. Questi tre numeri stanno fornendo il carico per i precedenti 1, 5 e 15 minuti. Ma cos'è il carico? È il numero medio di processi che sono eseguibili, o non si possono interrompere. Semplicemente, senza entrare troppo nel tecnico, è come viene occupata la CPU per la maggior parte del tempo. Ma il trucco è che non è regolato (normalizzato) per il numero di CPU. Ciò significa che un sistema a singola CPU con un carico di 1 viene caricato tutto il tempo. Ma sul mio sistema dual-core, non ho mai avuto 2, quindi sono a posto. Se si avesse un quad-core, il numero magico sarebbe 4 e cosi via. Riga 2, Attività Non c'è nulla di interessante da vedere qui. Quell'ultima categoria, zombie, può sembrare per lo meno interessante, ma in realtà non lo è. I processi zombie sono avvii che hanno terminato l'esecuzione e saranno presto chiusi. Riga 3, CPU Questa è meritevole di un'occhiata o due. L'ultima volta abbiamo osservato i processi in fondo all'output del comando top per vedere se qualcuno di loro stava monopolizzando la situazione. Su questa riga, anziché guardare al singolo processo, osserveremo l'intero quadro di ciò che sta succedendo. E qui non dobbiamo preoccuparci di quanti core abbiamo, questi numeri aggregano tutti i dati di tutti i core. La prima statistica è %us, che in questo caso è 32.0%. Questa è la percentuale dei cicli di CPU impegnati dai processi dell'utente. Non significa necessariamente quelli che una persona ha avviato, possono essere processi lanciati da Apache, MySQL, ecc. Se questa percentuale è molto alta, può essere l'indicazione di un problema, poiché abbiamo altre richieste da considerare. Per esempio, la prossima statistica è %sy, che è la percentuale di cicli CPU impegnati dal kernel e da altri processi di sistema. Ovviamente dobbiamo avere a disposizione alcuni cicli per essi o non avremo un computer funzionante. La terza, %id, è la percentuale del tempo di inattività della CPU, più è elevata meglio è (entro limiti ragionevoli, dobbiamo di fatto usare il computer!). Fintanto che abbiamo una ragionevole disponibilità di tempo di inattività, non avremo verosimilmente problemi. Possiamo ricontrollarlo osservando la quarta statistica, %wa. È la percentuale di tempo di attesa di un processo per l'accesso alla CPU. In questo caso, .2% è buono. Non sarà piacevole vederlo troppo spesso a 0.0%, poiché, data la natura del calcolatore, i processi sono in competizione per il tempo di CPU, ma un elevato numero qui indicherebbe di sicuro un problema. Il resto delle statistiche si possono quasi ignorare, in quanto si occupano di questioni davvero oscure, ma si possono esaminare nella pagina di man per top. Righe 4 e 5, Memoria e Area di Swap Queste due righe è meglio trattarle congiuntamente, poiché è necessario combinare queste informazioni per raccontare una storia completa. Quello che dobbiamo sapere è quanta memoria è stata usata e quanta è disponibile, in ogni momento. È importante perché la carenza di RAM è la causa più comune di un computer lento e pigro. A volte può sembrare un problema completamente diverso, questo perché è importante osservare i dati reali. Per esempio, se notiamo che il disco rigido è costantemente 'rumoroso' (noto come thrashing) possiamo pensare di avere un problema di I/O al disco stesso, ma in realtà ciò è più comunemente causato da una mancanza di RAM. Quando non c'è abbastanza RAM per contenere tutto il codice dei programmi e i dati attualmente in uso, alcuni di essi vengono copiati sul disco rigido (detto paging) per liberare spazio per altro codice e dati. Lo spazio in cui tali dati sono copiati è chiamato area di swap. Per cui quando il disco rigido è costantemente rumoroso generalmente significa che il codice e i dati sono continuamente scritti e letti da e per l'area di swap e ulteriore RAM potrebbe eliminare il problema. Ora, una delle cose che dobbiamo capire per interpretare questi dati è che scrivere sul disco rigido e leggere dal medesimo è approssimativamente più lento di 4 mila milioni di volte rispetto allo scrivere e leggere sulla RAM. Quindi vogliamo minimizzare l'uso dell'area di swap per motivi prestazionali. Ma proprio perché la RAM è così tanto più veloce del disco rigido, il sistema operativo preferisce usarla ogni volta che è possibile. Un modo di accelerare le cose è di mantenere il codice in memoria finché non si chiude il programma. Dopotutto, possiamo riaprirlo, e rimuoverlo dalla RAM lo accelererebbe molto. Quindi il sistema operativo immagazzina nella RAM molto codice che non è effettivamente usato in maniera attiva. A causa di ciò, il resoconto sulla RAM utilizzata sarà simile a quando è sul punto di esaurirsi, anche se potrebbe non essere questo il caso. Dobbiamo osservare tutti i dati per valutarlo. In questo caso, abbiamo iniziato notando che la macchina ha 15.949.272k di RAM. In altre parole, 16GB, come sapevo perché era quella che ci avevo installato. E il numero successivo dice che praticamente tutti i 16GB sono stati utilizzati. Questo è un problema? Non proprio. Se osserviamo la seconda riga, vediamo che ci sono 6GB di spazio swap, ma sono a mala pena utilizzati (sto usando poco meno di 2MB di RAM). E l'ultimo numero racconta la storia. Dei miei 16GB di RAM, una buona metà, 8GB, è stata usata per depositarci il codice. Se volessi aprire un programma che era già in memoria, grande, il codice è già li e si aprirà velocemente. Se voglio aprire qualche altro programma, il sistema operativo cancellerà parte del codice depositato in memoria per liberare spazio, quindi non c'è problema. Htop, l'alternativa In realtà preferisco top, ma ad alcune persone piace di più htop e penso che vedrete il perché. Per alcune cose è più facile lavorarci, in particolare se si necessita di fare alcune operazioni inerenti ai processi. Notate però che su molti sistemi non lo si trova già installato, per cui lo si deve prima installare. Su macchine Ubuntu, si installa con sudo apt-get install htop Innanzitutto, si può notare che presenta quasi gli stessi dati sui singoli processi del comando top. I processi, per scelta predefinita, sono sempre elencati in ordine di utilizzo della CPU, si può ancora vedere l'ID del processo, gli utenti, le percentuali di utilizzo della CPU e della memoria, proprio come prima. Possiamo vedere il comando che ha lanciato il processo, invece del solo nome del programma. Diversamente da top, htop permette lo scorrimento orizzontale usando i tasti freccia. Su htop, abbiamo una interessante aggiunta, che è un visualizzatore grafico separato sull'utilizzo della CPU, per ciascuna di esse o per i core che si hanno, in questo caso 1 e 2 poiché si tratta di una macchina dual-core. E possiamo vedere l'utilizzo della memoria e dell'area di swap in una maniera che potremmo trovare facile da leggere. Tempo di funzionamento, carichi e attività sono mostrati in alto a destra. Il vero vantaggio di htop si ha quando si vuole far qualcosa su uno o più dei propri processi. Basta semplicemente usare i tasti freccia su e giù per evidenziare i processi e usare quindi uno dei tasti funzione mostrati sul fondo. Per esempio, se si evidenzia un processo e si preme poi F9 si ucciderà il processo. Premendo F7 (Nice-) si abbasserà il numero di precisione, incrementando così la priorità (si, non è intuitivo). E premendo F8 si ridurrà la priorità alzando il numero di precisione. Ma teniamo presente che per dare una priorità molto alta a un processo avremmo bisogno di accedere come root, magari utilizzando il comando sudo htop Personalmente, non ho molti motivi di pasticciarci, ma il peggio che potrebbe succedere è che potrebbe essere necessario riavviare il computer se davvero roviniamo tutto. Altri tasti funzione ci permettono di cambiare rapidamente l'ordinamento, il campo su cui ordinare e così via. Ricapitolando, penso che htop sia molto utile, ma tendo a usare molto più spesso top per due motivi. Il primo è che mi piacciono le più dettagliare informazioni che fornisce. Il secondo è che lo avrò disponibile su qualsiasi sistema davanti al quale probabilmente mi siedo, mentre htop necessiterà di essere installato e ciò vuol dire una connessione internet funzionante, che potrei anche non avere. Ma, in generale, questi due comandi fanno spesso le stesse cose e sono una cruciale aggiunta ai propri strumenti Linux. |
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HOW-TO Scritto da Kevin O'Brien |
Scritto da Elmer Perry |
Linea 108: | Linea 56: |
Usare Il Comando TOP | Recentemente ho ricevuto una richiesta per un tutorial sulle macro di LibreOffice; così facciamo una breve pausa dal nostro lavoro su Impress e ne parliamo brevemente. Le macro vi permettono di automatizzare azioni ripetitive, come la scrittura dell'intestazione. Questo vi libera dal dover digitare o ripetere ogni volta alcune azioni. In questo tutorial HOW-TO, andremo a vedere come registrare delle macro e come usarle. LibreOffice ha un suo Basic, un linguaggio di scripting, che va oltre lo scopo di questo tutorial; forse successivamente riprenderemo le macro per parlare del linguaggio di scripting. |
Linea 110: | Linea 58: |
Uno dei grandi vantaggi nell'utilizzare Linux è che sono disponibili alcuni grandi strumenti che ci aiutano a capire cosa sta succedendo al nostro computer e a diagnosticare eventuali problemi. Uno dei più utili è il comando Top. Tratterò di alcune delle cose che si possono fare e forse menzionerò altresì uno o due ulteriori comandi. | NOTA: Potete trovare informazioni su LibreOffice Basic nell'Aiuto, oppure potete scaricare la documentazione all'indirizzo: http://wiki.documentfoundation.org/images/d/dd/BasicGuide_OOo3.2.0.odt. |
Linea 112: | Linea 60: |
Innanzitutto, tanto per tirarlo fuori, c'è un'alternativa chiamata htop e pianifico di trattarlo in un secondo momento. Però, generalmente, htop ha bisogno di essere installato prima di di poterlo usare, mentre top dovrebbe già essere presente sul proprio sistema, rendendolo un buon punto di partenza. L'uso del comando è semplice: basta aprire un terminale/console e digitare top. Il risultato sarà qualcosa simile all'immagine mostrata a destra. | Abilitare la registrazione Macro |
Linea 114: | Linea 62: |
Ci sono molte informazioni in questa schermata, quindi ci vorrà un po' di tempo per passare in rassegna tutte le opzioni. Quello che possiamo vedere subito è che elenca i processi in esecuzione sul proprio computer e che mostra l'identificativo di ciascun processo, ecc. Inoltre sopra a questa lista è visibile ogni sorta di numero criptico. Tratteremo di ognuno di essi in questo articolo o nei successivi, ma per farlo dobbiamo andare avanti. | Di default la registrazione delle macro è disabilitata; a quanto pare le macro sono considerate come una "funzionalità in sperimentazione (instabili)". Per abilitare tale funzione, andate su Strumenti > Opzioni. Selezionare Generali sotto la sezione LibreOffice e spuntate "attiva funzionalità in sperimentazione (instabili)". Ciò renderà disponibile l'opzione "Registra macro" sotto a Strumenti > Macro. |
Linea 116: | Linea 64: |
Uso della CPU | Registrazione di una macro |
Linea 118: | Linea 66: |
Per impostazione predefinita, top elenca i processi in ordine di quantità di CPU che ciascuno di questi utilizza, espressa come percentuale sul totale disponibile. È importante da sapere, poiché se la propria CPU arriva al limite, se ne vedranno degradare le prestazioni. Ciò si può manifestare con ritardi nella risposta a richieste tramite tastiera e/o mouse, scatti nella riproduzione audio o nel video, ecc. Sul mio desktop Kubuntu ho un pannello laterale impostato per il monitoraggio sull'uso della CPU, della temperatura, della memoria e dell'area di Swap utilizzata e del traffico di rete, così da poter controllare tali funzioni critiche ed evitare che la situazione mi sfugga di mano. Ho visto situazioni in cui l'uso della CPU ha raggiunto il limite del 100% e li è rimasta (generalmente è un risultato di Flash, che non può morire troppo presto, ma questo è uno sfogo per un altro giorno). Quando ciò accade, il comando top mi permette di controllare velocemente e vedere qual'è l'applicazione problematica così posso terminarla. | Quando siete in modalità di registrazione macro, il registratore di macro terrà traccia di ogni azione che fate e di ogni cosa che digitate, e lo registra in una macro. Ricordate come abbiamo abilitato le funzionalità sperimentali per avere l'opzione "Registra macro"? Bene il motivo di questa domanda è perché a volte la registrazione macro fallisce. Non l'ho sperimentato io personalmente, ma ho pensato di doverlo dire. |
Linea 120: | Linea 68: |
Una cosa bella del comando top è che interagisce per tutto il tempo che lo si ha nel terminale. Quindi, possiamo uccidere un processo in maniera facile premendo semplicemente la k con un terminale aperto su cui top è in esecuzione. Ciò farà apparire un cursore lampeggiante al di sopra della lista dei processi. Basterà inserire l'ID del processo relativo all'applicazione che si comporta in modo anomalo ed è fatta. | Per dimostrare una registrazione macro, creeremo una macro di nome "Chiusura". Ogni volta che scrivete una lettera, dovete terminarla con una frase di chiusura; quindi perché non metterla in una macro? |
Linea 122: | Linea 70: |
Ora, se guardiamo la schermata di top in esecuzione sul mio computer, potremmo notare alcune cose. Ho detto che dà la percentuale di CPU utilizzata rispetto al totale. E se guardiamo attentamente potremmo osservare che la somma delle percentuali supera il 100%. Come può essere, vi chiederete? Bene, la risposta è che la si sta guardando come percentuale del core sul quale il processo è in esecuzione. Poiché il computer è una macchina dual-core, ha due processori e può distribuire i processi individuali su qualunque core desidera. Così avrei potuto teoricamente vedere fino al 200% se avessi sommato i numeri qui di seguito (anche se sarebbe un male perché indicherebbe che siamo al limite). Se avessi un quad-core, potrei avere fino al 400%, ecc. | Iniziate con un nuovo documento di testo. Per iniziare la registrazione della macro, andate su Strumenti > Macro > Registra macro. Ciò farà apparire la relativa barra degli strumenti. Qui c'è solo una opzione: Ferma registrazione. Premete il tasto Tab sulla vostra tastiera per tre o quattro volte (in questo modo il cursore dovrebbe essere pressoché al centro della pagina). Scrivete 'Tanti auguri' o 'affetuosità', oppure la vostra frase di chiusura preferita. Andate a capo due volte in modo da lasciare lo spazio per la firma. Premete di nuovo tante volte quante prima il tasto Tab, cambiate il testo mettendolo in grassetto premendo l'apposito bottone nella barra della formattazione e scrivete il vostro nome. Come ultima cosa, andiamo ad aggiungere un titolo sotto il nome. Premete Invio, poi il tasto Tab lo stesso numero di volte di prima, togliete la formattazione del testo in grassetto, per poi impostare il carattere su corsivo. Scrivete il titolo, premete Invio e fate clic su 'Ferma registrazione'. |
Linea 124: | Linea 72: |
Priorità e precisione | Vi apparirà la finestra di dialogo Macro Basic. Selezionate la libreria in cui volete salvare la macro, solitamente in 'Mie macro'. Inserite il nome della macro nella casella di testo e poi fate clic sul pulsante Salva. |
Linea 126: | Linea 74: |
L'idea di precisione è di determinare quali processi dovrebbero ottenere altri incentivi quando sono in esecuzione e quali dovrebbero essere messi in background. In altre parole, di impostare alcune priorità di accesso alla CPU. Questo avviene utilizzando un numero di precisione, che appare nella colonna NI. Nella schermata possiamo vedere che tutti i processi sono in esecuzione con numero di precisione zero. Ciò significa che sono in esecuzione con la priorità predefinita, che non è stata alterata in alcun modo. I numeri di precisione vanno da -20 a +19, con -20 come priorità più alta. Ho detto che 0 è la scelta predefinita, ma possiamo verificarlo sul sistema eseguendo il comando nice senza nessun argomento. Ciò che restituisce è il valore predefinito del numero di precisione. Per il momento mi fermo qui con questo argomento, ma se volete saperne di più c'è una buona pagina web presso http://www.ibm.com/developerworks/linux/library/l-lpic1-v3-103-6/. Questo articolo spiegherà come poter cambiare il livello del numero di precisione per alcuni processi, se si desidera farlo. | Provare la macro |
Linea 128: | Linea 76: |
Memoria | Vorrete provare la vostra macro, per assicurarvi che tutto sia stato registrato correttamente; per fare ciò andate su Strumenti > Macro > Esegui macro. Selezionate la libreria in cui l'avete salvata, per poi selezionare la macro ed eseguirla facendo clic sul pulsante Esegui. La macro verrà eseguita, scrivendo l'intero testo che avete registrato e con la stessa formattazione che avete adoperato. |
Linea 130: | Linea 78: |
Nella schermata, vicino alla colonna relativa all'uso della CPU c'è quella della memoria utilizzata, sempre espressa come percentuale del totale disponibile. In questo caso, accade che il processo che sta utilizzando maggiore CPU è anche quello che sta utilizzando più memoria, il che non è inusuale. Ma se vogliamo vedere i processi allineati per ordine di memoria consumata? Bene, come ho detto sopra, il comando top è interattivo. Per cambiare l'ordinamento basta premere la lettera maiuscola O mentre il comando è in esecuzione in un terminale. Questo porterà a una utilissima schermata di opzioni di ordinamento (mostrata sotto). | Se qualcosa non è andata come volevamo, potete eliminare la macro e crearne una nuova. Per eliminarla, andate su Strumenti > Macro > Organizza macro > LibreOffice Basic. Cercate la macro nella libreria, la selezionate e fate clic sul pulsante Elimina. |
Linea 132: | Linea 80: |
Con questa schermata aperta possiamo premere la lettera minuscola n, dare quindi invio e ottenere l'elenco di ordine di percentuale di memoria utilizzata. Oppure possiamo ordinarlo per altri modi, se necessario. | Creare una scorciatoia alla vostra macro |
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Di nuovo, è utile se notiamo che stiamo per esaurire la memoria e dobbiamo sapere cosa sta succedendo. Se un processo sta inaspettatamente utilizzando molta memoria, sarebbe sicuramente un'indicazione. Questo non implica che si ha una qualche idea di cosa sia il normale in queste situazioni. Il modo migliore di dare un senso a ciò è di controllare periodicamente e osservare cosa sta succedendo. Nel mio caso, ho portato la mia macchina a 16GB di RAM, così da non aspettarmi di vedere, nella maggior parte dei casi, percentuali di utilizzo molto alte. Per esempio, giusto ora ho i mio pannello inferiore pieno di icone di programmi aperti (al momento sono 18) e un veloce controllo dell'output di top mostra che sto utilizzando il 35-40% del totale della memoria. | Se usate molto spesso la macro, non volete andare su Strumenti > Macro > Esegui macro ogni volta che ne avete bisogno. LibreOffice permette di aggiungere una macro ai menu, alle barre degli strumenti, alle scorciatoie della tastiera e agli eventi di una applicazione. Potete fare tutto ciò andando su Strumenti > Personalizza. |
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Nella schermata, si vede un divoratore di memoria, ma ciò, di fatto, è previsto. Ho VirtualBox che esegue una macchina virtuale, configurata per usare 4GB di RAM (più altre risorse, ovviamente). Quindi, in questo caso, vedevo ciò che mi aspettavo di vedere. Ma se avessi visto Firefox utilizzare troppa memoria, avrei saputo che c'era un problema e l'avrei prontamente chiuso. | Per fare un esempio, andiamo ad aggiungere un menu di nome 'Macro' in LibreOffice Writer, per poi aggiungerci la nostra macro 'Chiusura'. Andate su Strumenti > Personalizza, selezionate la scheda Menu, fate clic sul pulsante Nuovo, nominate il nuovo menu, spostatevi sul bottone prima di Aiuto con le frecce direzionali e fate clic su OK. Per adesso il vostro nuovo menu è vuoto. Fate clic sul pulsante Aggiungi, cercate Macro LibreOffice sotto la categoria, navigate lungo l'albero per ricercare la vostra macro, selezionate la macro Chiusura e fate clic sul pulsante Aggiungi. Una volta che essa viene aggiunta nel menu, fate clic sul pulsante Chiudi, per poi fare clic su OK nella finestra di dialogo Personalizza. Ora avete un oggetto del menu di nome Macro e sotto di essa la macro Chiusura. Ora potete potete selezionarla quando ne avete bisogno, velocizzando il tutto. |
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q per Quit | Questo è stata solo un'introduzione molto breve sulle macro. Prima di usarle, siate sicuri che non ci sia un'alternativa valida che faccia ciò che state cercando di fare; ma solitamente la macro è la soluzione che stavate cercando per azioni ripetitive spesso eseguite. C'è un linguaggio di scripting Basic di LibreOffice , di cui forse parleremo successivamente. Inoltre potete scaricare le macro dal web e importarle per usarle in LibreOffice. |
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Se si ha top avviato nel proprio terminale, si potrebbe voler sapere come uscirne ed è semplice, basta premere la lettera q (per Quit) e si ritornerà al prompt del terminale. Si possono ottenere ulteriori informazioni in questi due modi: il metodo stile vecchia scuola è di digitare 'man top' nel terminale, ma il nuovo metodo, migliorato, è di digitare 'info top'. Tuttavia penso che otterrete lo stesso risultato con entrambi i modi. Il punto è che si tratta di un comando fertile con molte opzioni. | Il prossimo mese torneremo a trattare di Impress e a lavorare con le diapositive. |
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Interpretazione dei Dati di Sistema | <<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<< Scheda autore >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> |
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Abbiamo visto alcuni concetti base del comando top e ci siamo concentrati nell'esaminare la lista dei processi per individuare e correggere eventuali errori. Questa è ancora una cosa molto utile, naturalmente, ma nell'output ci sono anche molti dati di sistema utili. Riprendiamo la schermata usata l'ultima volta per mostrare il risultato di questo comando (mostrata sotto). | La storia lavorativa, di programmazione e informatica di Elmer Perry include un Apple IIE, con alcuni Amiga, un generoso aiuto di DOS e Windows e una spolverata di Unix, il tutto ben mescolato con Linux e Ubuntu. |
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Ora vogliamo concentrarci su quei numeri in cima che stanno rappresentando alcuni dati di sistema molto utili. Quindi partiamo dall'alto (letteralmente): Riga 1, la riga in cima Sulla prima riga (sopra) abbiamo il tempo di funzionamento. Effettivamente, questa è un informazione che si potrebbe ottenere usando il comando uptime così: Quindi questo è un indizio che il comando top è una raccolta di informazioni disponibili singolarmente da altri comandi, riuniti in un unico pacchetto di bontà impressionante. Ciò è molto conveniente. Così siamo in grado di vedere che sono le 15:52:05 e che il computer è in piedi da 17 giorni. Ci sono due utenti in questo momento, il che è normale. Uno di questi è root, ma non si dovrebbe mai usarlo per le attività ordinarie. È una pratica insicura e pericolosa. Mentre siamo registrati come root, ogni software avviato sul sistema ha il livello di privilegio di root. Il modo migliore è di creare un utente ordinario che non abbia un così ben alto livello di privilegio e registrarsi come tale utente. In questo caso l'utente è kevin. A proposito, Ubuntu rende molto difficile fare qualcosa che sia diversa da questa procedura. Se necessitate di diritti più alti, usate il comando sudo per avere privilegi temporanei. L'ultima parte di questa riga è chiamata load. Questi tre numeri stanno fornendo il carico per i precedenti 1, 5 e 15 minuti. Ma cos'è il carico? È il numero medio di processi che sono eseguibili, o non si possono interrompere. Semplicemente, senza entrare troppo nel tecnico, è come viene occupata la CPU per la maggior parte del tempo. Ma il trucco è che non è regolato (normalizzato) per il numero di CPU. Ciò significa che un sistema a singola CPU con un carico di 1 viene caricato tutto il tempo. Ma sul mio sistema dual-core, non ho mai avuto 2, quindi sono a posto. Se si avesse un quad-core, il numero magico sarebbe 4 e cosi via. Riga 2, Attività Non c'è nulla di interessante da vedere qui. Quell'ultima categoria, zombie, può sembrare per lo meno interessante, ma in realtà non lo è. I processi zombie sono avvii che hanno terminato l'esecuzione e saranno presto chiusi. Riga 3, CPU Questa è meritevole di un'occhiata o due. L'ultima volta abbiamo osservato i processi in fondo all'output del comando top per vedere se qualcuno di loro stava monopolizzando la situazione. Su questa riga, anziché guardare al singolo processo, osserveremo l'intero quadro di ciò che sta succedendo. E qui non dobbiamo preoccuparci di quanti core abbiamo, questi numeri aggregano tutti i dati di tutti i core. La prima statistica è %us, che in questo caso è 32.0%. Questa è la percentuale dei cicli di CPU impegnati dai processi dell'utente. Non significa necessariamente quelli che una persona ha avviato, possono essere processi lanciati da Apache, MySQL, ecc. Se questa percentuale è molto alta, può essere l'indicazione di un problema, poiché abbiamo altre richieste da considerare. Per esempio, la prossima statistica è %sy, che è la percentuale di cicli CPU impegnati dal kernel e da altri processi di sistema. Ovviamente dobbiamo avere a disposizione alcuni cicli per essi o non avremo un computer funzionante. La terza, %id, è la percentuale del tempo di inattività della CPU, più è elevata meglio è (entro limiti ragionevoli, dobbiamo di fatto usare il computer!). Fintanto che abbiamo una ragionevole disponibilità di tempo di inattività, non avremo verosimilmente problemi. Possiamo ricontrollarlo osservando la quarta statistica, %wa. È la percentuale di tempo di attesa di un processo per l'accesso alla CPU. In questo caso, .2% è buono. Non sarà piacevole vederlo troppo spesso a 0.0%, poiché, data la natura del calcolatore, i processi sono in competizione per il tempo di CPU, ma un elevato numero qui indicherebbe di sicuro un problema. Il resto delle statistiche si possono quasi ignorare, in quanto si occupano di questioni davvero oscure, ma si possono esaminare nella pagina di man per top. Righe 4 e 5, Memoria e Area di Swap Queste due righe è meglio trattarle congiuntamente, poiché è necessario combinare queste informazioni per raccontare una storia completa. Quello che dobbiamo sapere è quanta memoria è stata usata e quanta è disponibile, in ogni momento. È importante perché la carenza di RAM è la causa più comune di un computer lento e pigro. A volte può sembrare un problema completamente diverso, questo perché è importante osservare i dati reali. Per esempio, se notiamo che il disco rigido è costantemente 'rumoroso' (noto come thrashing) possiamo pensare di avere un problema di I/O al disco stesso, ma in realtà ciò è più comunemente causato da una mancanza di RAM. Quando non c'è abbastanza RAM per contenere tutto il codice dei programmi e i dati attualmente in uso, alcuni di essi vengono copiati sul disco rigido (detto paging) per liberare spazio per altro codice e dati. Lo spazio in cui tali dati sono copiati è chiamato area di swap. Per cui quando il disco rigido è costantemente rumoroso generalmente significa che il codice e i dati sono continuamente scritti e letti da e per l'area di swap e ulteriore RAM potrebbe eliminare il problema. Ora, una delle cose che dobbiamo capire per interpretare questi dati è che scrivere sul disco rigido e leggere dal medesimo è approssimativamente più lento di 4 mila milioni di volte rispetto allo scrivere e leggere sulla RAM. Quindi vogliamo minimizzare l'uso dell'area di swap per motivi prestazionali. Ma proprio perché la RAM è così tanto più veloce del disco rigido, il sistema operativo preferisce usarla ogni volta che è possibile. Un modo di accelerare le cose è di mantenere il codice in memoria finché non si chiude il programma. Dopotutto, possiamo riaprirlo, e rimuoverlo dalla RAM lo accelererebbe molto. Quindi il sistema operativo immagazzina nella RAM molto codice che non è effettivamente usato in maniera attiva. A causa di ciò, il resoconto sulla RAM utilizzata sarà simile a quando è sul punto di esaurirsi, anche se potrebbe non essere questo il caso. Dobbiamo osservare tutti i dati per valutarlo. In questo caso, abbiamo iniziato notando che la macchina ha 15.949.272k di RAM. In altre parole, 16GB, come sapevo perché era quella che ci avevo installato. E il numero successivo dice che praticamente tutti i 16GB sono stati utilizzati. Questo è un problema? Non proprio. Se osserviamo la seconda riga, vediamo che ci sono 6GB di spazio swap, ma sono a mala pena utilizzati (sto usando poco meno di 2MB di RAM). E l'ultimo numero racconta la storia. Dei miei 16GB di RAM, una buona metà, 8GB, è stata usata per depositarci il codice. Se volessi aprire un programma che era già in memoria, grande, il codice è già li e si aprirà velocemente. Se voglio aprire qualche altro programma, il sistema operativo cancellerà parte del codice depositato in memoria per liberare spazio, quindi non c'è problema. Htop, l'alternativa In realtà preferisco top, ma ad alcune persone piace di più htop e penso che vedrete il perché. Per alcune cose è più facile lavorarci, in particolare se si necessita di fare alcune operazioni inerenti ai processi. Notate però che su molti sistemi non lo si trova già installato, per cui lo si deve prima installare. Su macchine Ubuntu, si installa con sudo apt-get install htop Innanzitutto, si può notare che presenta quasi gli stessi dati sui singoli processi del comando top. I processi, per scelta predefinita, sono sempre elencati in ordine di utilizzo della CPU, si può ancora vedere l'ID del processo, gli utenti, le percentuali di utilizzo della CPU e della memoria, proprio come prima. Possiamo vedere il comando che ha lanciato il processo, invece del solo nome del programma. Diversamente da top, htop permette lo scorrimento orizzontale usando i tasti freccia. Su htop, abbiamo una interessante aggiunta, che è un visualizzatore grafico separato sull'utilizzo della CPU, per ciascuna di esse o per i core che si hanno, in questo caso 1 e 2 poiché si tratta di una macchina dual-core. E possiamo vedere l'utilizzo della memoria e dell'area di swap in una maniera che potremmo trovare facile da leggere. Tempo di funzionamento, carichi e attività sono mostrati in alto a destra. Il vero vantaggio di htop si ha quando si vuole far qualcosa su uno o più dei propri processi. Basta semplicemente usare i tasti freccia su e giù per evidenziare i processi e usare quindi uno dei tasti funzione mostrati sul fondo. Per esempio, se si evidenzia un processo e si preme poi F9 si ucciderà il processo. Premendo F7 (Nice-) si abbasserà il numero di precisione, incrementando così la priorità (si, non è intuitivo). E premendo F8 si ridurrà la priorità alzando il numero di precisione. Ma teniamo presente che per dare una priorità molto alta a un processo avremmo bisogno di accedere come root, magari utilizzando il comando sudo htop Personalmente, non ho molti motivi di pasticciarci, ma il peggio che potrebbe succedere è che potrebbe essere necessario riavviare il computer se davvero roviniamo tutto. Altri tasti funzione ci permettono di cambiare rapidamente l'ordinamento, il campo su cui ordinare e così via. Ricapitolando, penso che htop sia molto utile, ma tendo a usare molto più spesso top per due motivi. Il primo è che mi piacciono le più dettagliare informazioni che fornisce. Il secondo è che lo avrò disponibile su qualsiasi sistema davanti al quale probabilmente mi siedo, mentre htop necessiterà di essere installato e ciò vuol dire una connessione internet funzionante, che potrei anche non avere. Ma, in generale, questi due comandi fanno spesso le stesse cose e sono una cruciale aggiunta ai propri strumenti Linux. |
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io personalmente preferirei il termine pulsante rispetto a bottone |
Traduzione italiana
Scritto da Elmer Perry
Recentemente ho ricevuto una richiesta per un tutorial su Macro; così facciamo una breve pausa dal nostro lavoro e ne parliamo brevemente. Le macro vi permettono di automatizzare azioni ripetute, come la scrittura dell'intestazione. Questo vi libera dal dover digitare o ripetere ogni volta alcune azioni. In questo tutorial HOW-TO, andremo a vedere come registrare delle macro e come usarle. LibreOffice Basic ha un suo linguaggio di scripting, che va oltre lo scopo di questo tutorial; forse successivamente riprenderemo le macro per parlare del linguaggio di scripting.
NOTA: Potete trovare informazioni su LibreOffice Basic nell'Aiuto, oppure potete scaricare la documentazione all'indirizzo: http://wiki.documentfoundation.org/images/d/dd/BasicGuide_OOo3.2.0.odt.
Abilitare la registrazione Macro
Di default la registrazione delle macro è disabilitata; a quanto pare queste sono considerate come "funzionalità in sperimentazione (instabili)". Per abilitare tale funzione, andate su Strumenti > Opzioni, selezionare Generali sotto la sezione LibreOffice e spuntate "attiva funzionalità in sperimentazione (instabili)". Ciò renderà disponibile l'opzione "Registra macro" sotto a Strumenti > Macro.
Registrazione di una macro
Quando siete in modalità di registrazione macro, essa terrà traccia di ogni azione che fate e di ogni cosa che scrivete, registrandola in una macro. Ricordate come abbiamo abilitato le funzionalità sperimentali per avere l'opzione "Registra macro"? Bene il motivo di questa domanda è perché a volte la registrazione macro fallisce. Non l'ho sperimentato io personalmente, ma ho pensato di doverlo dire.
Per dimostrare una registrazione macro, creeremo una macro di nome "Chiusura". Ogni volta che scrivete una lettera, dovete terminarla con una frase di chiusura; quindi perché non metterla in una macro?
Iniziate con un nuovo documento di testo. Per iniziare la registrazione della macro, andate su Strumenti > Macro > Registra macro. Ciò farà apparire la relativa barra degli strumenti. Qui c'è solo una opzione: Ferma registrazione. Premete il tasto Tab sulla vostra tastiera per tre o quattro volte (in questo modo il cursore dovrebbe essere pressoché al centro della pagina). Scrivete 'Tanti auguri' o 'con amore', oppure la vostra frase di chiusura preferita. Andate a capo due volte in modo da lasciare lo spazio per la firma. Premete di nuovo tante volte quanto prima il tasto Tab, cambiate il testo mettendolo in grassetto premendo l'apposito bottone nella barra della formattazione e scrivete il vostro nome. Come ultima cosa, andiamo ad aggiungere un titolo sotto il nome. Premete Invio, poi il tasto Tab lo stesso numero di volte di prima, togliete la formattazione del testo in grassetto, per poi impostare il carattere su corsivo. Scrivete il titolo, premete Invio e fate clic su 'Ferma registrazione'.
Vi apparirà la finestra di dialogo Macro Basic. Selezionate la libreria in cui volete salvare la macro, solitamente in 'Mie macro'. Inserite il nome della macro nella casella di testo e poi fate clic sul pulsante Salva.
Provare la macro
Vorrete provare la vostra macro, per assicurarvi che tutto sia stato registrato correttamente; per fare ciò andate su Strumenti > Macro > Esegui macro. Selezionate la libreria in cui l'avete salvata, per poi selezionare la macro ed eseguirla facendo clic sul bottone Esegui. La macro verrà eseguita, scrivendo l'intero testo che avete registrato e con la stessa formattazione che avete adoperato.
Se qualcosa non è andata come volevamo, potete eliminare la macro e crearne una nuova. Per eliminarla, andate su Strumenti > Macro > Organizza macro > LibreOffice Basic. Cercate la macro nella libreria, la selezionate e fate clic sul bottone Elimina.
Creare una scorciatoia alla vostra macro
Se usate molto spesso la macro, non volete andare su Strumenti > Macro > Esegui macro ogni volta che ne avete bisogno. LibreOffice permette di aggiungere una macro ai menu, alle barre degli strumenti, alle scorciatoie della tastiera e agli eventi di una applicazione. Potete fare tutto ciò andando su Strumenti > Personalizza.
Per fare un esempio, andiamo ad aggiungere un menu di none 'Macro' in LibreOffice Writer, per poi aggiungerci la nostra macro 'Chiusura'. Andate su Strumenti > Personalizza, selezionate la scheda Menu, fate clic sul pulsate Nuovo, nominate il nuovo menu, spostatevi sul bottone prima di Aiuto con le frecce direzionali e fate clic su OK. Per adesso il vostro nuovo menu è vuoto. Fate clic sul pulsante Aggiungi, cercate Macro LibreOffice sotto la categoria, navigate lungo l'albero per ricercare la vostra macro, selezionate la macro Chiusura e fate clic sul bottone Aggiungi. Una volta che essa viene aggiunta nel menu, fate clic sul pulsante Chiudi, per poi fare clic su OK nella finestra di dialogo Personalizza. Ora avete un oggetto del menu di nome Macro e sotto di essa la macro Chiusura. Ora potete potete selezionarla quando ne avete bisogno, velocizzando il tutto.
Questo è stata solo un'introduzione molto breve sulle macro. Prima di usarle, siate sicuri che non ci sia un'alternativa valida che faccia ciò che state cercando di fare; ma solitamente la macro è la soluzione migliore per compiere una stessa azione ripetutamente. C'è un linguaggio di scripting di LibreOffice Basic, di cui forse ne parleremo successivamente. Inoltre potete scaricare le macro dal web e importarle per usarle in LibreOffice.
Il prossimo mese torneremo a trattare di Impress lavorando con le diapositive.
<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<< Scheda autore >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
La storia lavorativa, di programmazione e informatica di Elmer Perry include un Apple IIE, con alcuni Amiga, un generoso aiuto di DOS e Windows e una spolverata di Unix, il tutto ben mescolato con Linux e Ubuntu.
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Note alla traduzione
Revisione
Scritto da Elmer Perry
Recentemente ho ricevuto una richiesta per un tutorial sulle macro di LibreOffice; così facciamo una breve pausa dal nostro lavoro su Impress e ne parliamo brevemente. Le macro vi permettono di automatizzare azioni ripetitive, come la scrittura dell'intestazione. Questo vi libera dal dover digitare o ripetere ogni volta alcune azioni. In questo tutorial HOW-TO, andremo a vedere come registrare delle macro e come usarle. LibreOffice ha un suo Basic, un linguaggio di scripting, che va oltre lo scopo di questo tutorial; forse successivamente riprenderemo le macro per parlare del linguaggio di scripting.
NOTA: Potete trovare informazioni su LibreOffice Basic nell'Aiuto, oppure potete scaricare la documentazione all'indirizzo: http://wiki.documentfoundation.org/images/d/dd/BasicGuide_OOo3.2.0.odt.
Abilitare la registrazione Macro
Di default la registrazione delle macro è disabilitata; a quanto pare le macro sono considerate come una "funzionalità in sperimentazione (instabili)". Per abilitare tale funzione, andate su Strumenti > Opzioni. Selezionare Generali sotto la sezione LibreOffice e spuntate "attiva funzionalità in sperimentazione (instabili)". Ciò renderà disponibile l'opzione "Registra macro" sotto a Strumenti > Macro.
Registrazione di una macro
Quando siete in modalità di registrazione macro, il registratore di macro terrà traccia di ogni azione che fate e di ogni cosa che digitate, e lo registra in una macro. Ricordate come abbiamo abilitato le funzionalità sperimentali per avere l'opzione "Registra macro"? Bene il motivo di questa domanda è perché a volte la registrazione macro fallisce. Non l'ho sperimentato io personalmente, ma ho pensato di doverlo dire.
Per dimostrare una registrazione macro, creeremo una macro di nome "Chiusura". Ogni volta che scrivete una lettera, dovete terminarla con una frase di chiusura; quindi perché non metterla in una macro?
Iniziate con un nuovo documento di testo. Per iniziare la registrazione della macro, andate su Strumenti > Macro > Registra macro. Ciò farà apparire la relativa barra degli strumenti. Qui c'è solo una opzione: Ferma registrazione. Premete il tasto Tab sulla vostra tastiera per tre o quattro volte (in questo modo il cursore dovrebbe essere pressoché al centro della pagina). Scrivete 'Tanti auguri' o 'affetuosità', oppure la vostra frase di chiusura preferita. Andate a capo due volte in modo da lasciare lo spazio per la firma. Premete di nuovo tante volte quante prima il tasto Tab, cambiate il testo mettendolo in grassetto premendo l'apposito bottone nella barra della formattazione e scrivete il vostro nome. Come ultima cosa, andiamo ad aggiungere un titolo sotto il nome. Premete Invio, poi il tasto Tab lo stesso numero di volte di prima, togliete la formattazione del testo in grassetto, per poi impostare il carattere su corsivo. Scrivete il titolo, premete Invio e fate clic su 'Ferma registrazione'.
Vi apparirà la finestra di dialogo Macro Basic. Selezionate la libreria in cui volete salvare la macro, solitamente in 'Mie macro'. Inserite il nome della macro nella casella di testo e poi fate clic sul pulsante Salva.
Provare la macro
Vorrete provare la vostra macro, per assicurarvi che tutto sia stato registrato correttamente; per fare ciò andate su Strumenti > Macro > Esegui macro. Selezionate la libreria in cui l'avete salvata, per poi selezionare la macro ed eseguirla facendo clic sul pulsante Esegui. La macro verrà eseguita, scrivendo l'intero testo che avete registrato e con la stessa formattazione che avete adoperato.
Se qualcosa non è andata come volevamo, potete eliminare la macro e crearne una nuova. Per eliminarla, andate su Strumenti > Macro > Organizza macro > LibreOffice Basic. Cercate la macro nella libreria, la selezionate e fate clic sul pulsante Elimina.
Creare una scorciatoia alla vostra macro
Se usate molto spesso la macro, non volete andare su Strumenti > Macro > Esegui macro ogni volta che ne avete bisogno. LibreOffice permette di aggiungere una macro ai menu, alle barre degli strumenti, alle scorciatoie della tastiera e agli eventi di una applicazione. Potete fare tutto ciò andando su Strumenti > Personalizza.
Per fare un esempio, andiamo ad aggiungere un menu di nome 'Macro' in LibreOffice Writer, per poi aggiungerci la nostra macro 'Chiusura'. Andate su Strumenti > Personalizza, selezionate la scheda Menu, fate clic sul pulsante Nuovo, nominate il nuovo menu, spostatevi sul bottone prima di Aiuto con le frecce direzionali e fate clic su OK. Per adesso il vostro nuovo menu è vuoto. Fate clic sul pulsante Aggiungi, cercate Macro LibreOffice sotto la categoria, navigate lungo l'albero per ricercare la vostra macro, selezionate la macro Chiusura e fate clic sul pulsante Aggiungi. Una volta che essa viene aggiunta nel menu, fate clic sul pulsante Chiudi, per poi fare clic su OK nella finestra di dialogo Personalizza. Ora avete un oggetto del menu di nome Macro e sotto di essa la macro Chiusura. Ora potete potete selezionarla quando ne avete bisogno, velocizzando il tutto.
Questo è stata solo un'introduzione molto breve sulle macro. Prima di usarle, siate sicuri che non ci sia un'alternativa valida che faccia ciò che state cercando di fare; ma solitamente la macro è la soluzione che stavate cercando per azioni ripetitive spesso eseguite. C'è un linguaggio di scripting Basic di LibreOffice , di cui forse parleremo successivamente. Inoltre potete scaricare le macro dal web e importarle per usarle in LibreOffice.
Il prossimo mese torneremo a trattare di Impress e a lavorare con le diapositive.
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La storia lavorativa, di programmazione e informatica di Elmer Perry include un Apple IIE, con alcuni Amiga, un generoso aiuto di DOS e Windows e una spolverata di Unix, il tutto ben mescolato con Linux e Ubuntu.
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Note alla revisione
io personalmente preferirei il termine pulsante rispetto a bottone