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Nel mio ultimo articolo, ho parlato della creazione di stili in Calcc di LibreOffice. Questo mese vi mostrerò come preparare, analizzare e stampare il foglio di calcolo. Aggiungeremo intestazioni e piè di pagina al nostro foglio, utilizzeremo l'anteprima di stampa per esaminare come sarà il nostro foglio quando lo si stamperà, rivedere la finestra di dialogo di stampa e come influisce sulle ultime pagine stampate. Rinominare i fogli Quando si crea un nuovo file di foglio di calcolo, la pagina di lavoro predefinita inizia con tre fogli denominati Foglio1, Foglio2 e Foglio3. È possibile utilizzare questi nomi in altri posti nello stesso foglio, e noi li useremo per creare l'intestazione e il piè di pagina per il nostro foglio di calcolo di bilancio. Tuttavia i nomi predefiniti non danno molte informazioni, quindi li rinomineremo. I nomi trovano posto in schede schede nella finestra del programma in basso. Per rinominare un foglio fare clic destro sulla scheda e selezionare Rinomina foglio dal menu a comparsa. Verrà quindi visualizzata la finestra di dialogo Rinomina foglio. Digitate un nome significativo per il foglio, per esempio, "24 Febbraio 2012" e fate clic su OK. Intestazioni e piè di pagina Le intestazioni e i piè di pagina ci permettono di creare coerenza tra le pagine. Così facendo, se il foglio di lavoro cresce e si modifica, le celle vengono trascinate anche nelle parti nuove. Utilizzando le impostazioni di pagina è possibile creare lo stesso look per pagine multiple. Aprire la finestra di dialogo delle impostazioni, Formato>Pagina. Fare clic sulla scheda Intestazione. Qui è possibile regolare i margini, la larghezza e l'altezza della zona interessata dall'intestazione. Consiglio di spuntare la casella di controllo Adatta altezza, altrimenti la vostra intestazione potrebbe risultare tagliata. Fare clic sul pulsante Modifica per aprire la finestra di dialogo dell'area di intestazione. Noterete che l'intestazione è divisa in tre aree, sinistra, centro e destra. Nella parte bassa noterete una barra degli strumenti. La barra degli strumenti consente di inserire i segnaposto nell'intestazione e formattare il testo. Per il foglio della contabilità metteremo qualcosa in ciascuna delle aree. Nell'area a sinistra scriveremo "Contabilità 2012". Nell'area centro inseriremo il nome del nostro foglio. Per inserire il nome del foglio, fate clic nella zona centrale ed eliminate qualsiasi contenuto già esistente e poi fate clic sul terzo pulsante della barra degli strumenti. l'operazione inserisce il nome che avete dato al foglio. Per la zona di destra, provvederemo ad inserire la data corrente. Fate clic nell'area di destra ed eliminate qualsiasi contenuto esistente. Il penultimo pulsante della barra degli strumenti inserirà la data corrente. Per cambiare il font, la dimensione, il colore, ecc, del testo evidenziate il testo in una qualsiasi delle aree e fate clic sul primo pulsante della barra degli strumenti. Questo fa comparire una finestra di dialogo dei caratteri, in cui è possibile modificare gli attributi del testo. Fate clic sul pulsante OK quando avrete terminaoto di modificare l'intestazione. Si potrebbe voler anche separare la nostra intestazione dal resto del foglio con un bordo o un colore di sfondo. Possiamo farlo facendo clic sul pulsante Avanzate nella scheda Intestazione nella finestra di dialogo della pagina. Per il mio foglio ho appena inserito una linea da 0.50 pt in fondo. La scheda piè di pagina è uguale alla scheda Intestazione, ma cerchiamo di mettere un po' di informazioni diverse nelle tre aree. Nella scheda Piè di pagina fate clic sul pulsante Modifica. Nella zona a sinistra inserite il nome del foglio utilizzando il terzo pulsante sulla barra degli strumenti come abbiamo fatto con l'area centrale dell'intestazione. Nella zona centrale, eliminate il contenuto presente e digitate la parola 'Pagina' e uno spazio. Fate clic sul quarto pulsante nella barra degli strumenti. Questo crea un segnaposto per il numero di pagina. Questo segnaposto viene incrementato per ogni pagina del foglio. Nell'area di destra, fate clic sull'ultimo pulsante della barra degli strumenti per inserire un segnaposto dell'ora corrente. Questo stamperà l'ora in cui si stampa il foglio. Avere la data e l'ora correnti sul foglio può rivelarsi utile quando si ha a che fare con revisioni e si ha bisogno di sapere qual è la più aggiornata. Come per l'intestazione, siamo in grado di modificare gli attributi del testo, mettendo in evidenza il testo che desiderate modificare facendo clic sul primo pulsante della barra degli strumenti. Fate clic su OK quando avete finito la modifica. Per separare il piè di pagina dal resto del documento, si può utilizzare il pulsante Altro per creare un bordo o colore di sfondo. Io ho usato un bordo di 0.50 pt sulla parte superiore. Nella nostra impostazione abbiamo usato tutti i pulsanti della finestra di dialogo relativa all'intestazione/piè di pagina ad eccezione di due. Il secondo pulsante inserisce il nome del file della cartella di lavoro mentre il quinto inserisce il numero totale di pagine. Abbiamo finito di modificare l'impostazione della pagina. Fate clic su OK per chiudere la finestra di dialogo Imposta pagina. Anteprima pagina L'anteprima della pagina ci permette di effettuare le regolazioni finali per il nostro foglio prima della stampa. Con l'anteprima possiamo essere sicuri che tutto si adatti alla pagina nel modo desiderato ed che i dati vengano mostrati come previsto. Per aprire l'anteprima della pagina, vai su File>Anteprima. La finestra corrente viene sostituita dalla finestra di anteprima della pagina. È possibile effettuare alcuni adeguamenti mentre si è in modalità di anteprima. Il cursore che trovate nella barra degli strumenti è il fattore di scala. Ciò consente di rendere le celle più grandi o più piccole in modo da adattarle alla pagina nel modo desiderato. È possibile aumentare le dimensioni facendo clic sul segno più (+) o ridurrle facendo clic sul segno meno (-). È inoltre possibile fare clic e trascinare la maniglia di regolazione. Il pulsante Formato pagina mostra la finestra di dialogo Stile di pagina. Qui puoi cambiare i margini di pagina globali, il colore di sfondo e fare le correzioni e modifiche all'intestazione e al piè di pagina. Due cose che non abbiamo ancora citato sono l'allineamento della tabella e l'ordine di stampa. Allineamento della tabella si trova nella scheda Pagina. Consente di centrare la tabella orizzontalmente, verticalmente o in entrambi i sensi. La scheda Foglio controlla l'ordine delle pagine ovvero come le celle vengono stampate sulla pagina. Ciò consente di rendere la vostra impaginazione dei dati con l'ordine e le modalità desiderate. Se si dispone di più colonne che possono stare su una pagina è possibile modificarle dall'impostazione di base a quella sinistra-destra e poi giù. È anche possibile impostare il numero di pagina all'inizio se necessitate di qualcosa di diverso da 1. È anche possibile specificare cosa stampare e cosa no. Infine è possibile anche qui regolare manualmente la scala. L'anteprima della pagina mostra dei pulsanti per andare avanti e indietro nella pagina e saltare alla prima pagina o l'ultima pagina. Ci sono anche i pulsanti di zoom in/out per un esaminare più attentamente la pagina. Il pulsante Margini dà la possibilità di regolare la pagina, l'intestazione, il piè di pagina e i margini delle colonne. Fate clic sul pulsante Margini per attivare la modalità margini. Le linee tratteggiate permettono di regolare manualmente i margini della pagina, dell'intestazione e del piè di pagina. I marcatori neri nella parte superiore consentono di regolare la larghezza delle colonne. Fate clic sul pulsante Margini per uscire dalla modalità margini. Il tasto Chiudi anteprima esce dalla modalità di anteprima. Stampa Finalmente abbiamo completato tutta la nostra preparazione ed è il momento di stampare il nostro foglio. File>Stampa apre la finestra di dialogo della stampa. Nella scheda Generale è possibile selezionare la stampante. Fate clic sul pulsante Proprietà per le impostazioni specifiche della la stampante. È possibile scegliere di stampare solo i fogli selezionati, tutti i fogli o le celle selezionate. È inoltre possibile specificare se volete stampare tutte le pagine o solo le pagine selezionate. Se non avete voglia di riordinare le pagine dopo la stampa è anche possibile scegliere di stampare con l'ordine invertito. Si ha la possibilità di stampare più copie e di fascicolarle. Nella scheda LibreOffice Calc è possibile scegliere di stampare o non stampare le pagine vuote. La scheda Layout di pagina dà opzioni per la stampa di più pagine su un foglio di carta, in quale ordine stamparle e se mettere un bordo intorno alla pagina. Nella scheda Opzioni, è possibile scegliere di stampare il tutto in un file PostScript e, se si stampano più copie, se farlo come un unico lavoro o multipli lavori di stampa. Dopo aver impostato tutto, fate clic su Stampa. Potrebbe sembrare eccessivo per un singolo documento ma è necessario considerare sempre la frequenza con cui si intende utilizzare e modificare il documento. Se si utilizza il foglio spesso, come in un bilancio, una volta che l'intestazione e il piè di pagina vengono impostati, non dovrete mai più cambiarle. Considerando la riusabilità del documento si riduce il tempo di impostazione iniziale la prossima volta che lo si utilizza. Il prossimo mese vedremo alcuni suggerimenti rapidi e dei trucchi per lavorare con fogli di calcolo in Calc. ====== Rapido parere Staccate, spegnete e otterrete le cose fatte By Allan Smithie Ho spento Internet oggi. Non intendo dire 'tutto internet'. Intedo dire il mio accesso ad esso. Ho staccato il router. Ho anche spento il mio lettore musicale e ho lasciato il cellulare in un'altra stanza. Poi è successo qualcosa di mistico. Concentrazione. Io amo Internet. Ne sono probabilmente dipendente. È una risorsa enorme per informazione e ricerca senza precedenti, educativo nonchè una risorsa per l'intrattenimento, ma ogni tanto devo chiudere tutto fuori proprio per fare le cose. Spegnere la TV, radio, iPod, Xbox, PSP e Wii. Chiudere i browser (entrambi), chiudere la stanza di chat, l'IRC, AIM, Facepunch, Twiddle e tutto ciò che è in esecuzione. Il controllo dei fatti può aspettare. Contrariamente a ciò che si crede, lo stato non deve essere aggiornato in tempo reale. Sarà tutto ancora lì. Dopo che avrete FATTO QUALCOSA. |
HOW-TO Scritto da Kevin O'Brien Usare Il Comando TOP Uno dei grandi vantaggi nell'utilizzare Linux è che sono disponibili alcuni grandi strumenti che ci aiutano a capire cosa sta succedendo al nostro computer e a diagnosticare eventuali problemi. Uno dei più utili è il comando Top. Tratterò di alcune delle cose che si possono fare e forse menzionerò altresì uno o due ulteriori comandi. Innanzitutto, tanto per tirarlo fuori, c'è un'alternativa chiamata htop e pianifico di trattarlo in un secondo momento. Però, generalmente, htop ha bisogno di essere installato prima di di poterlo usare, mentre top dovrebbe già essere presente sul proprio sistema, rendendolo un buon punto di partenza. L'uso del comando è semplice: basta aprire un terminale/console e digitare top. Il risultato sarà qualcosa simile all'immagine mostrata a destra. Ci sono molte informazioni in questa schermata, quindi ci vorrà un po' di tempo per passare in rassegna tutte le opzioni. Quello che possiamo vedere subito è che elenca i processi in esecuzioni sul proprio computer e che mostra l'identificativo di ciascun processo, ecc. Inoltre sopra a questa lista è visibile ogni sorta di numero criptico. Tratteremo di ognuno di essi in questo articolo o nei successivi, ma per farlo dobbiamo andare avanti. Uso della CPU Per impostazione predefinita, top elenca i processi in ordine di quantità di CPU che ciascuno di questi utilizza, espressa come percentuale sul totale disponibile. È importante da sapere, poiché se la propria CPU arriva al limite, se ne vedranno degradare le prestazioni. Ciò si può manifestare con ritardi nella risposta a richieste tramite tastiera e/o mouse, scatti nella riproduzione audio o nel video, ecc. Sul mio desktop Kubuntu, ho un pannello laterale impostato per il monitoraggio sull'uso della CPU, della temperatura, della memoria e dell'area di Swap utilizzata e del traffico di rete, così da poter controllare tali funzioni critiche ed evitare che la situazione mi sfugga di mano. Ho visto situazioni in cui l'uso della CPU ha raggiunto il limite del 100% e li è rimasta (generalmente è un risultato di Flash, che non può morire troppo presto, ma questo è uno sfogo per un altro giorno). Quando ciò accade, il comando top mi permette di controllare velocemente e vedere qual'è l'applicazione problematica così posso terminarla. Una cosa bella del comando top è che interagisce per tutto il tempo che lo si ha nel terminale. Quindi, possiamo uccidere un processo in maniera facile premendo semplicemente la k con un terminale aperto su cui top è in esecuzione. Ciò farà apparire un cursore lampeggiante al di sopra della lista dei processi. Basterà inserire l'ID del processo relativo all'applicazione che si comporta in modo anomalo ed è fatta. Ora, se guardiamo la schermata di top in esecuzione sul mio computer, potremmo notare alcune cose. Ho detto che dà la percentuale di CPU utilizzata rispetto al totale. E se guardiamo attentamente potremmo osservare che la somma delle percentuali supera il 100%. Come può essere, vi chiederete? Bene, la risposta è che la si sta guardando come percentuale del core sul quale il processo è in esecuzione. Poiché il computer è una macchina dual-core, ha due processori e può distribuire i processi individuali su qualunque core desidera. Così avrei potuto teoricamente vedere fino al 200% se avessi sommato i numeri qui di seguito (anche se sarebbe un male perché indicherebbe che siamo al limite). Se avessi un quad-core, potrei avere fino al 400%, ecc. Priorità e precisione L'idea di precisione è di determinare quali processi dovrebbero ottenere altri incentivi quando sono in esecuzione e quali dovrebbero essere messi in background. In altre parole, di impostare alcune priorità di accesso alla CPU. Questo avviene utilizzando un numero di precisione, che appare nella colonna NI. Nella schermata possiamo vedere che tutti i processi sono in esecuzione con numero di precisione zero. Ciò significa che sono in esecuzione con la priorità predefinita, che non è stata alterata in alcun modo. I numeri di precisione vanno da -20 a +19, con -20 come priorità più alta. Ho detto che 0 è la scelta predefinita, ma possiamo verificarlo sul sistema eseguendo il comando nice senza nessun argomento. Ciò che restituisce è il valore predefinito del numero di precisione. Per il momento mi fermo qui con questo argomento, ma se volete saperne di più c'è una buona pagina web presso http://www.ibm.com/developerworks/linux/library/l-lpic1-v3-103-6/. Questo articolo spiegherà come poter cambiare il livello del numero di precisione per alcuni processi, se si desidera farlo. Memoria Nella schermata, vicino alla colonna relativa all'uso della CPU c'è quella della memoria utilizzata, sempre espressa come percentuale del totale disponibile. In questo caso, accade che il processo che sta utilizzando maggiore CPU è anche quello che sta utilizzando più memoria, il che non è inusuale. Ma se vogliamo vedere i processi allineati per ordine di memoria consumata? Bene, come ho detto sopra, il comando top è interattivo. Per cambiare l'ordinamento basta premere la lettera maiuscola O mentre il comando è in esecuzione in un terminale. Questo porterà a una utilissima schermata di opzioni di ordinamento (mostrata sotto). Con questa schermata aperta possiamo premere la lettera minuscola n, dare quindi invio e ottenere l'elenco di ordine di percentuale di memoria utilizzata. Oppure possiamo ordinarlo per altri modi, se necessario. Di nuovo, è utile se notiamo che stiamo per esaurire la memoria e dobbiamo sapere cosa sta succedendo. Se un processo sta inaspettatamente utilizzando molta memoria, sarebbe sicuramente un'indicazione. Questo non implica che si ha una qualche idea di cosa sia il normale in queste situazioni. Il modo migliore di dare un senso a ciò è di controllare periodicamente e osservare cosa sta succedendo. Nel mio caso, ho portato la mia macchina a 16GB di RAM, così da non aspettarmi di vedere, nella maggior parte dei casi, percentuali di utilizzo molto alte. Per esempio, giusto ora ho i mio pannello inferiore pieno di icone di programmi aperti (al momento sono 18) e un veloce controllo dell'output di top mostra che sto utilizzando il 35-40% del totale della memoria. Nella schermata, si vede un divoratore di memoria, ma ciò, di fatto, è previsto. Ho VirtualBox che esegue una macchina virtuale, configurata per usare 4GB di RAM (più altre risorse, ovviamente). Quindi, in questo caso, vedevo ciò che mi aspettavo di vedere. Ma se vedevo Firefox che utilizzava troppa memoria, avrei saputo che c'era un problema e l'avrei prontamente chiuso. q per Quit Se si ha top avviato nel proprio terminale, si potrebbe voler sapere come uscirne ed è semplice, basta premere la lettera q (per Quit) e si ritornerà al prompt del terminale. Si possono ottenere ulteriori informazioni in questi due modi: il metodo stile vecchia scuola è di digitare 'man top' nel terminale, ma il nuovo metodo, migliorato, è di digitare 'info top'. Tuttavia penso che otterrete lo stesso risultato con entrambi i modi. Il punto è che si tratta di un comando fertile con molte opzioni. Interpretazione dei Dati di Sistema Abbiamo visto alcuni concetti base del comando top e ci siamo concentrati nell'esaminare la lista dei processi per individuare e correggere eventuali errori. Questa è ancora una cosa molto utile, naturalmente, ma nell'output ci sono anche molti dati di sistema utili. Riprendiamo la schermata usata l'ultima volta per mostrare il risultato di questo comando (mostrata sotto). Ora vogliamo concentrarci su quei numeri in cima che stanno rappresentando alcuni dati di sistema molto utili. Quindi partiamo dall'alto (letteralmente): Riga 1, la riga in cima Sulla prima riga (sopra) abbiamo il tempo di funzionamento. Effettivamente, questa è un informazione che si potrebbe ottenere usando il comando uptime così: Quindi questo è un indizio che il comando top è una raccolta di informazioni disponibili singolarmente da altri comandi, riuniti in un unico pacchetto di bontà impressionante. Ciò è molto conveniente. Così siamo in grado di vedere che sono le 15:52:05 e che il computer è in piedi da 17 giorni. Ci sono due utenti in questo momento, il che è normale. Uno di questi è root, ma non si dovrebbe mai usarlo per le attività ordinarie. È una pratica insicura e pericolosa. Mentre siamo registrati come root, ogni software avviato sul sistema ha il livello di privilegio di root. Il modo migliore è di creare un utente ordinario che non abbia un così ben alto livello di privilegio e registrarsi come tale utente. In questo caso l'utente è kevin. A proposito, Ubuntu rende molto difficile fare qualcosa che sia diversa da questa procedura. Se necessitate di diritti più alti, usate il comando sudo per darvi privilegi temporanei. L'ultima parte di questa riga è chiamata load. Questi tre numeri stanno fornendo il carico per i precedenti 1, 5 e 15 minuti. Ma cos'è il carico? È il numero medio di processi che sono eseguibili, o non si possono interrompere. Semplicemente, senza entrare troppo nel tecnico, è come viene occupata la CPU per la maggior parte del tempo. Ma il trucco è che non è regolato (normalizzato) per il numero di CPU. Ciò significa che un sistema a singola CPU con un carico di 1 viene caricato tutto il tempo. Ma sul mio sistema dual-core, non ho mai avuto 2, quindi sono a posto. Se si avesse un quad-core, il numero magico sarebbe 4 e cosi via. Riga 2, Attività Non c'è nulla di interessante da vedere qui. Quell'ultima categoria, zombie, può sembrare per lo meno interessante, ma in realtà non lo è. I processi zombie sono avvii che hanno terminato l'esecuzione e saranno presto chiusi. Riga 3, CPU Questa è meritevole di un'occhiata o due. L'ultima volta abbiamo osservato i processi in fondo all'output del comando top per vedere se qualcuno di loro stava monopolizzando la situazione. Su questa riga, anziché guardare al singolo processo, osserveremo l'intero quadro di ciò che sta succedendo. E qui non dobbiamo preoccuparci di quanti core abbiamo, questi numeri aggregano tutti i dati di tutti i core. La prima statistica è %us, che in questo caso è 32.0%. Questa è la percentuale dei cicli di CPU impegnati dai processi dell'utente. Non significa necessariamente quelli che una persona ha avviato, possono essere processi lanciati da Apache, MySQL, ecc. Se questa percentuale è molto alta, può essere l'indicazione di un problema, poiché abbiamo altre richieste da considerare. Per esempio, la prossima statistica è %sy, che è la percentuale di cicli CPU impegnati dal kernel e da altri processi di sistema. Ovviamente dobbiamo avere a disposizione alcuni cicli per essi o non avremo un computer funzionante. La terza, %id, è la percentuale del tempo di inattività della CPU, più è elevata meglio è (entro limiti ragionevoli, dobbiamo di fatto usare il computer!). Fintanto che abbiamo una ragionevole disponibilità di tempo di inattività, non avremo verosimilmente problemi. Possiamo ricontrollarlo osservando la quarta statistica, %wa. È la percentuale di tempo di attesa di un processo per l'accesso alla CPU. In questo caso, .2% è buono. Non sarà piacevole vederlo troppo spesso a 0.0%, poiché, data la natura del calcolatore, i processi sono in competizione per il tempo di CPU, ma un elevato numero qui indicherebbe di sicuro un problema. Il resto delle statistiche si possono quasi ignorare, in quanto si occupano di questioni davvero oscure, ma si possono esaminare nella pagina di man per top. Righe 4 e 5, Memoria e Area di Swap Queste due righe è meglio trattarle congiuntamente, poiché è necessario combinare queste informazioni per raccontare una storia completa. Quello che dobbiamo sapere è quanta memoria è stata usata e quanta è disponibile, in ogni momento. È importante perché la carenza di RAM è la causa più comune di un computer lento e pigro. A volte può sembrare un problema completamente diverso, questo perché è importante osservare i dati reali. Per esempio, se notiamo che il disco rigido è costantemente 'rumoroso' (noto come thrashing) possiamo pensare di avere un problema di I/O al disco stesso, ma in realtà ciò è più comunemente causato da una mancanza di RAM. Quando non c'è abbastanza RAM per contenere tutto il codice dei programmi e i dati attualmente in uso, alcuni di essi vengono copiati sul disco rigido (detto paging) per liberare spazio per altro codice e dati. Lo spazio in cui tali dati sono copiati è chiamato area di swap. Per cui quando il disco rigido è costantemente rumoroso generalmente significa che il codice e i dati sono continuamente scritti e letti da e per l'area di swap e ulteriore RAM potrebbe eliminare il problema. Ora, una delle cose che dobbiamo capire per interpretare questi dati è che scrivere sul disco rigido e leggere dal medesimo è approssimativamente più lento di 4 mila milioni di volte rispetto allo scrivere e leggere sulla RAM. Quindi vogliamo minimizzare l'uso dell'area di swap per motivi prestazionali. Ma proprio perché la RAM è così tanto più veloce del disco rigido, il sistema operativo preferisce usarla ogni volta che è possibile. Un modo di accelerare le cose è di mantenere il codice in memoria finché non si chiude il programma. Dopotutto, possiamo riaprirlo, e rimuoverlo dalla RAM lo accelererebbe molto. Quindi il sistema operativo immagazzina nella RAM molto codice che non è effettivamente usato in maniera attiva. A causa di ciò, il resoconto sulla RAM utilizzata sarà simile a quando è sul punto di esaurirsi, anche se potrebbe non essere questo il caso. Dobbiamo osservare tutti i dati per valutarlo. In questo caso, abbiamo iniziato notando che la macchina ha 15.949.272k di RAM. In altre parole, 16GB, come sapevo perché era quella che ci avevo installato. E il numero successivo dice che praticamente tutti i 16GB sono stati utilizzati. Questo è un problema? Non proprio. Se osserviamo la seconda riga, vediamo che ci sono 6GB di spazio swap, ma sono a mala pena utilizzati (sto usando poco meno di 2MB di RAM). E l'ultimo numero racconta la storia. Dei miei 16GB di RAM, una buona metà, 8GB, è stata usata per depositarci il codice. Se volessi aprire un programma che era già in memoria, grande, il codice è già li e si aprirà velocemente. Se voglio aprire qualche altro programma, il sistema operativo cancellerà parte del codice depositato in memoria per liberare spazio, quindi non c'è problema. Htop, l'alternativa In realtà preferisco top, ma ad alcune persone piace di più htop e penso che vedrete il perché. Per alcune cose è più facile lavorarci, in particolare se si necessita di fare alcune operazioni inerenti ai processi. Notate però che su molti sistemi non lo si trova già installato, per cui lo si deve prima installare. Su macchine Ubuntu, si installa con sudo apt-get install htop Innanzitutto, si può notare che presenta quasi gli stessi dati sui singoli processi del comando top. I processi, per scelta predefinita, sono sempre elencati in ordine di utilizzo della CPU, si può ancora vedere l'ID del processo, gli utenti, le percentuali di utilizzo della CPU e della memoria, proprio come prima. Possiamo vedere il comando che ha lanciato il processo, invece del solo nome del programma. Diversamente da top, htop permette lo scorrimento orizzontale usando i tasti freccia. Su htop, abbiamo una interessante aggiunta, che è un visualizzatore grafico separato sull'utilizzo della CPU, per ciascuna di esse o per i core che si hanno, in questo caso 1 e 2 poiché si tratta di una macchina dual-core. E possiamo vedere l'utilizzo della memoria e dell'area di swap in una maniera che potremmo trovare facile da leggere. Tempo di funzionamento, carichi e attività sono mostrati in alto a destra. Il vero vantaggio di htop si ha quando si vuole far qualcosa su uno o più dei propri processi. Basta semplicemente usare i tasti freccia su e giù per evidenziare i processi e usare quindi uno dei tasti funzione mostrati sul fondo. Per esempio, se si evidenzia un processo e si preme poi F9 si ucciderà il processo. Premendo F7 (Nice-) si abbasserà il numero di precisione, incrementando così la priorità (si, non è intuitivo). E premendo F8 si ridurrà la priorità alzando il numero di precisione. Ma teniamo presente che per dare una priorità molto alta a un processo avremmo bisogno di accedere come root, magari utilizzando il comando sudo htop Personalmente, non ho molti motivi di pasticciarci, ma il peggio che potrebbe succedere è che potrebbe essere necessario riavviare il computer se davvero roviniamo tutto. Altri tasti funzione ci permettono di cambiare rapidamente l'ordinamento, il campo su cui ordinare e così via. Ricapitolando, penso che htop sia molto utile, ma tendo a usare molto più spesso top per due motivi. Il primo è che mi piacciono le più dettagliare informazioni che fornisce. Il secondo è che lo avrò disponibile su qualsiasi sistema davanti al quale probabilmente mi siedo, mentre htop necessiterà di essere installato e ciò vuol dire una connessione internet funzionante, che potrei anche non avere. Ma, in generale, questi due comandi fanno spesso le stesse cose e sono una cruciale aggiunta ai propri strumenti Linux. |
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HOW TO - LIBREOFFICE Parte 12 Scritto da Elmer Perry Nel mio ultimo articolo, ho parlato della creazione degli stili in Calc di LibreOffice. Questo mese vi mostrerò come preparare, analizzare e stampare il foglio di calcolo. Aggiungeremo intestazioni e piè di pagina al nostro foglio, utilizzeremo l'anteprima di stampa per esaminare come apparirà una volta stampato e analizzeremo la finestra di stampa e come influisce in ultimo sulle pagine stampate. Rinominare i fogli Quando si crea un nuovo foglio di calcolo, la pagina di lavoro predefinita contiene tre fogli denominati Foglio1, Foglio2 e Foglio3. È possibile utilizzare questi nomi in altre parti del documento, e noi li useremo per creare l'intestazione e il piè di pagina per il nostro foglio di calcolo di bilancio. Tuttavia i nomi predefiniti non danno molte informazioni, quindi li rinomineremo. I nomi trovano posto nelle schede in basso nella finestra del programma. Per rinominare un foglio fare clic col destro sulla scheda e selezionare Rinomina foglio dal menu a comparsa. Verrà quindi visualizzata la finestra di dialogo Rinomina foglio. Digitare un nome significativo per il foglio, per esempio, "24 Febbraio 2012" e fare clic su OK. Intestazioni e piè di pagina Le intestazioni e i piè di pagina ci permettono di creare coerenza tra le pagine. Così facendo, se il foglio di lavoro cresce e si modifica, le celle compariranno anche nelle parti nuove. Utilizzando le impostazioni della pagina è possibile creare lo stesso look per pagine multiple. Aprire la finestra di dialogo delle impostazioni della pagina, in Formato>Pagina. Fare clic sulla scheda Riga d'intestazione. Qui è possibile regolare i margini, la larghezza e l'altezza della zona interessata dall'intestazione. Consiglio di spuntare la casella di controllo Altezza dinamica, altrimenti la vostra intestazione potrebbe risultare tagliata. Fare clic sul pulsante Modifica per aprire la finestra di dialogo dell'area di intestazione. Noterete che l'intestazione è divisa in tre aree, sinistra, centro e destra. Nella parte bassa noterete una barra degli strumenti. La barra degli strumenti consente di inserire i segnaposto nell'intestazione e formattare il testo. Per il foglio della contabilità metteremo qualcosa in ciascuna delle aree. Nell'area a sinistra scriveremo "Contabilità 2012". Nell'area al centro inseriremo il nome del nostro foglio. Per inserire il nome del foglio, fare clic nella zona centrale ed eliminare qualsiasi contenuto già esistente e poi fare clic sul terzo pulsante della barra degli strumenti. L'operazione inserisce il nome che avete dato al foglio. Per la zona di destra, provvederemo ad inserire la data corrente. Fare clic nell'area di destra ed eliminare qualsiasi contenuto esistente. Il penultimo pulsante della barra degli strumenti inserirà la data corrente. Per cambiare il font, la dimensione, il colore del testo, ecc, evidenziare il testo in una qualsiasi delle aree e fare clic sul primo pulsante della barra degli strumenti. Questo farà comparire una finestra di dialogo dei caratteri, in cui è possibile modificare gli attributi del testo. Fare clic sul pulsante OK quando avrete terminato di modificare l'intestazione. Si potrebbe anche voler separare la nostra intestazione dal resto del foglio con un bordo o un colore di sfondo. Possiamo farlo facendo clic sul pulsante Avanzate, nella scheda Riga d'intestazione nella finestra di modifica della pagina. Per il mio foglio ho appena inserito una linea da 0.50 pt in basso. La scheda Piè di pagina è uguale alla scheda Riga d'intestazione, ma cerchiamo di mettere un po' di informazioni diverse nelle tre aree. Nella scheda Piè di pagina fare clic sul pulsante Modifica. Nella zona a sinistra inserire il nome del foglio utilizzando il terzo pulsante sulla barra degli strumenti come abbiamo fatto con l'area centrale dell'intestazione. Nella zona centrale, eliminare il contenuto presente e digitare la parola 'Pagina' e uno spazio. Fare clic sul quarto pulsante nella barra degli strumenti. Questo crea un segnaposto per il numero di pagina. Questo segnaposto viene incrementato per ogni pagina del foglio. Nell'area di destra, fare clic sull'ultimo pulsante della barra degli strumenti per inserire un segnaposto dell'ora corrente. Questo stamperà l'ora in cui si stampa il foglio. Avere la data e l'ora correnti sul foglio può rivelarsi utile quando si ha a che fare con revisioni e si ha bisogno di sapere qual è la più aggiornata. Come per l'intestazione, siamo in grado di modificare gli attributi del testo, mettendo in evidenza il testo che si desidera modificare facendo clic sul primo pulsante della barra degli strumenti. Fare clic su OK quando avrete finito la modifica. Per separare il piè di pagina dal resto del documento, si può utilizzare il pulsante Extra per creare un bordo o colore di sfondo. Io ho usato un bordo di 0.50 pt nella parte superiore. Nella nostra impostazione abbiamo usato tutti i pulsanti della finestra di dialogo relativa all'intestazione/piè di pagina ad eccezione di due. Il secondo pulsante inserisce il percorso della cartella di lavoro mentre il quinto inserisce il numero totale di pagine. Abbiamo finito di modificare l'impostazione della pagina. Fare clic su OK per chiudere la finestra di dialogo Imposta pagina. Anteprima pagina L'anteprima della pagina ci permette di effettuare le regolazioni finali per il nostro foglio prima della stampa. Con l'anteprima possiamo essere sicuri che tutto si adatti alla pagina nel modo desiderato ed che i dati vengano mostrati come previsto. Per aprire l'anteprima della pagina, andare su File>Anteprima. La finestra corrente viene sostituita dalla finestra di anteprima della pagina. È possibile effettuare alcuni adeguamenti mentre si è in modalità anteprima. Il cursore che trovate nella barra degli strumenti è il fattore di scala; consente di rendere le celle più grandi o più piccole in modo da adattarle alla pagina nel modo desiderato. È possibile aumentare le dimensioni facendo clic sul segno più (+) o ridurle facendo clic sul segno meno (-). È inoltre possibile fare clic e trascinare la maniglia di regolazione. Il pulsante Formato pagina mostra la finestra di dialogo Stile di pagina. Qui potete cambiare i margini di pagina globali, il colore di sfondo e fare correzioni e modifiche all'intestazione e al piè di pagina. Due cose che non abbiamo ancora citato sono l'allineamento della tabella e l'ordine di stampa. L'allineamento della tabella si trova nella scheda Pagina. Consente di centrare la tabella orizzontalmente, verticalmente o in entrambi i sensi. La scheda Foglio controlla l'ordine delle pagine ovvero come le celle vengono stampate sulla pagina. Ciò consente di rendere la vostra impaginazione dei dati conforme all'ordine e alla modalità desiderati. Se si dispone di più colonne che possono stare su una pagina è possibile modificarle dall'impostazione predefinita a quella sinistra-destra e poi giù. È anche possibile impostare il numero di pagina iniziale se necessitate di qualcosa di diverso da 1. È anche possibile specificare cosa stampare e cosa no. Infine è possibile anche qui regolare manualmente la scala. L'anteprima della pagina mostra dei pulsanti per andare avanti e indietro nella pagina e saltare alla prima o all'ultima pagina. Ci sono anche i pulsanti di zoom in/out per esaminare più attentamente il lavoro. Il pulsante Margini dà la possibilità di regolare la pagina, l'intestazione, il piè di pagina e i margini delle colonne. Fare clic sul pulsante Margini per attivare la “modalità margini”. Le linee tratteggiate permettono di regolare manualmente i margini della pagina, dell'intestazione e del piè di pagina. I marcatori neri nella parte superiore consentono di regolare la larghezza delle colonne. Fare clic sul pulsante Margini per uscire dalla “modalità margini”. Il tasto Chiudi anteprima permette di uscire dalla modalità anteprima. Stampa Finalmente abbiamo completato tutta la nostra preparazione ed è il momento di stampare il nostro foglio. File>Stampa apre la finestra di dialogo della stampa. Nella scheda Generale è possibile selezionare la stampante. Fare clic sul pulsante Proprietà per le impostazioni specifiche della stampante. È possibile scegliere di stampare solo i fogli selezionati, tutti i fogli o le celle selezionate. È inoltre possibile specificare se volete stampare tutte le pagine o solo le pagine selezionate. Se non avete voglia di riordinare le pagine dopo la stampa si può scegliere di stampare con l'ordine invertito. Si ha la possibilità di stampare più copie e di fascicolarle. Nella scheda LibreOffice Calc è possibile scegliere di stampare o non stampare le pagine vuote. La scheda Layout di pagina mostra le opzioni per la stampa di più pagine su un foglio di carta, in quale ordine stamparle e se mettere un bordo intorno alla pagina. Nella scheda Opzioni, è possibile scegliere di stampare il tutto in un file PostScript e, se si stampano più copie, se farlo come un unico lavoro o lavori di stampa multipli. Dopo aver impostato tutto, fare clic su Stampa. Tutto questo potrebbe sembrare eccessivo per un singolo documento ma è necessario considerare sempre la frequenza con cui si intende utilizzare e modificare il documento. Se si utilizza il foglio spesso, come in un bilancio, una volta che l'intestazione e il piè di pagina vengono impostati, non dovrete mai più cambiarle. Considerando la riusabilità del documento, si riduce il tempo di impostazione iniziale la prossima volta che lo si utilizza. Il prossimo mese vedremo alcuni suggerimenti rapidi e dei trucchi per lavorare con fogli di calcolo in Calc. La storia lavorativa, di programmazione e informatica di Elmer Perry include un Apple IIE, con alcuni Amiga, un generoso aiuto di DOS e Windows e una spolverata di Unix, il tutto ben mescolato con Linux e Ubuntu. Rapido parere Staccate, spegnete e riuscirete a fare qualcosa By Allan J Smithie Ho spento Internet oggi. Non intendo dire 'tutto internet'. Intendo dire il mio accesso ad internet. Ho staccato il router. Ho anche spento il mio lettore musicale e ho lasciato il cellulare in un'altra stanza. Poi è successo qualcosa di mistico. Concentrazione. Io amo Internet. Ne sono probabilmente dipendente. È una risorsa enorme per l'informazione e le ricerche senza precedenti, è educativo, nonché una risorsa per l'intrattenimento, ma ogni tanto devo chiudere tutto proprio per permettermi di fare altro. Spengo TV, radio, iPod, Xbox, PSP e Wii. Chiudo i browser (entrambi), chiudo la stanza di chat, l'IRC, AIM, Facepunch, Twiddle e tutto ciò che è in esecuzione. Il controllo delle novità può attendere. Contrariamente a ciò che si crede, lo stato non deve essere aggiornato in tempo reale. Sarà tutto ancora lì. Dopo che avrete FATTO QUALCOSA. |
HOW-TO Scritto da Kevin O'Brien Usare Il Comando TOP Uno dei grandi vantaggi nell'utilizzare Linux è che sono disponibili alcuni grandi strumenti che ci aiutano a capire cosa sta succedendo al nostro computer e a diagnosticare eventuali problemi. Uno dei più utili è il comando Top. Tratterò di alcune delle cose che si possono fare e forse menzionerò altresì uno o due ulteriori comandi. Innanzitutto, tanto per tirarlo fuori, c'è un'alternativa chiamata htop e pianifico di trattarlo in un secondo momento. Però, generalmente, htop ha bisogno di essere installato prima di di poterlo usare, mentre top dovrebbe già essere presente sul proprio sistema, rendendolo un buon punto di partenza. L'uso del comando è semplice: basta aprire un terminale/console e digitare top. Il risultato sarà qualcosa simile all'immagine mostrata a destra. Ci sono molte informazioni in questa schermata, quindi ci vorrà un po' di tempo per passare in rassegna tutte le opzioni. Quello che possiamo vedere subito è che elenca i processi in esecuzioni sul proprio computer e che mostra l'identificativo di ciascun processo, ecc. Inoltre sopra a questa lista è visibile ogni sorta di numero criptico. Tratteremo di ognuno di essi in questo articolo o nei successivi, ma per farlo dobbiamo andare avanti. Uso della CPU Per impostazione predefinita, top elenca i processi in ordine di quantità di CPU che ciascuno di questi utilizza, espressa come percentuale sul totale disponibile. È importante da sapere, poiché se la propria CPU arriva al limite, se ne vedranno degradare le prestazioni. Ciò si può manifestare con ritardi nella risposta a richieste tramite tastiera e/o mouse, scatti nella riproduzione audio o nel video, ecc. Sul mio desktop Kubuntu, ho un pannello laterale impostato per il monitoraggio sull'uso della CPU, della temperatura, della memoria e dell'area di Swap utilizzata e del traffico di rete, così da poter controllare tali funzioni critiche ed evitare che la situazione mi sfugga di mano. Ho visto situazioni in cui l'uso della CPU ha raggiunto il limite del 100% e li è rimasta (generalmente è un risultato di Flash, che non può morire troppo presto, ma questo è uno sfogo per un altro giorno). Quando ciò accade, il comando top mi permette di controllare velocemente e vedere qual'è l'applicazione problematica così posso terminarla. Una cosa bella del comando top è che interagisce per tutto il tempo che lo si ha nel terminale. Quindi, possiamo uccidere un processo in maniera facile premendo semplicemente la k con un terminale aperto su cui top è in esecuzione. Ciò farà apparire un cursore lampeggiante al di sopra della lista dei processi. Basterà inserire l'ID del processo relativo all'applicazione che si comporta in modo anomalo ed è fatta. Ora, se guardiamo la schermata di top in esecuzione sul mio computer, potremmo notare alcune cose. Ho detto che dà la percentuale di CPU utilizzata rispetto al totale. E se guardiamo attentamente potremmo osservare che la somma delle percentuali supera il 100%. Come può essere, vi chiederete? Bene, la risposta è che la si sta guardando come percentuale del core sul quale il processo è in esecuzione. Poiché il computer è una macchina dual-core, ha due processori e può distribuire i processi individuali su qualunque core desidera. Così avrei potuto teoricamente vedere fino al 200% se avessi sommato i numeri qui di seguito (anche se sarebbe un male perché indicherebbe che siamo al limite). Se avessi un quad-core, potrei avere fino al 400%, ecc. Priorità e precisione L'idea di precisione è di determinare quali processi dovrebbero ottenere altri incentivi quando sono in esecuzione e quali dovrebbero essere messi in background. In altre parole, di impostare alcune priorità di accesso alla CPU. Questo avviene utilizzando un numero di precisione, che appare nella colonna NI. Nella schermata possiamo vedere che tutti i processi sono in esecuzione con numero di precisione zero. Ciò significa che sono in esecuzione con la priorità predefinita, che non è stata alterata in alcun modo. I numeri di precisione vanno da -20 a +19, con -20 come priorità più alta. Ho detto che 0 è la scelta predefinita, ma possiamo verificarlo sul sistema eseguendo il comando nice senza nessun argomento. Ciò che restituisce è il valore predefinito del numero di precisione. Per il momento mi fermo qui con questo argomento, ma se volete saperne di più c'è una buona pagina web presso http://www.ibm.com/developerworks/linux/library/l-lpic1-v3-103-6/. Questo articolo spiegherà come poter cambiare il livello del numero di precisione per alcuni processi, se si desidera farlo. Memoria Nella schermata, vicino alla colonna relativa all'uso della CPU c'è quella della memoria utilizzata, sempre espressa come percentuale del totale disponibile. In questo caso, accade che il processo che sta utilizzando maggiore CPU è anche quello che sta utilizzando più memoria, il che non è inusuale. Ma se vogliamo vedere i processi allineati per ordine di memoria consumata? Bene, come ho detto sopra, il comando top è interattivo. Per cambiare l'ordinamento basta premere la lettera maiuscola O mentre il comando è in esecuzione in un terminale. Questo porterà a una utilissima schermata di opzioni di ordinamento (mostrata sotto). Con questa schermata aperta possiamo premere la lettera minuscola n, dare quindi invio e ottenere l'elenco di ordine di percentuale di memoria utilizzata. Oppure possiamo ordinarlo per altri modi, se necessario. Di nuovo, è utile se notiamo che stiamo per esaurire la memoria e dobbiamo sapere cosa sta succedendo. Se un processo sta inaspettatamente utilizzando molta memoria, sarebbe sicuramente un'indicazione. Questo non implica che si ha una qualche idea di cosa sia il normale in queste situazioni. Il modo migliore di dare un senso a ciò è di controllare periodicamente e osservare cosa sta succedendo. Nel mio caso, ho portato la mia macchina a 16GB di RAM, così da non aspettarmi di vedere, nella maggior parte dei casi, percentuali di utilizzo molto alte. Per esempio, giusto ora ho i mio pannello inferiore pieno di icone di programmi aperti (al momento sono 18) e un veloce controllo dell'output di top mostra che sto utilizzando il 35-40% del totale della memoria. Nella schermata, si vede un divoratore di memoria, ma ciò, di fatto, è previsto. Ho VirtualBox che esegue una macchina virtuale, configurata per usare 4GB di RAM (più altre risorse, ovviamente). Quindi, in questo caso, vedevo ciò che mi aspettavo di vedere. Ma se vedevo Firefox che utilizzava troppa memoria, avrei saputo che c'era un problema e l'avrei prontamente chiuso. q per Quit Se si ha top avviato nel proprio terminale, si potrebbe voler sapere come uscirne ed è semplice, basta premere la lettera q (per Quit) e si ritornerà al prompt del terminale. Si possono ottenere ulteriori informazioni in questi due modi: il metodo stile vecchia scuola è di digitare 'man top' nel terminale, ma il nuovo metodo, migliorato, è di digitare 'info top'. Tuttavia penso che otterrete lo stesso risultato con entrambi i modi. Il punto è che si tratta di un comando fertile con molte opzioni. Interpretazione dei Dati di Sistema Abbiamo visto alcuni concetti base del comando top e ci siamo concentrati nell'esaminare la lista dei processi per individuare e correggere eventuali errori. Questa è ancora una cosa molto utile, naturalmente, ma nell'output ci sono anche molti dati di sistema utili. Riprendiamo la schermata usata l'ultima volta per mostrare il risultato di questo comando (mostrata sotto). Ora vogliamo concentrarci su quei numeri in cima che stanno rappresentando alcuni dati di sistema molto utili. Quindi partiamo dall'alto (letteralmente): Riga 1, la riga in cima Sulla prima riga (sopra) abbiamo il tempo di funzionamento. Effettivamente, questa è un informazione che si potrebbe ottenere usando il comando uptime così: Quindi questo è un indizio che il comando top è una raccolta di informazioni disponibili singolarmente da altri comandi, riuniti in un unico pacchetto di bontà impressionante. Ciò è molto conveniente. Così siamo in grado di vedere che sono le 15:52:05 e che il computer è in piedi da 17 giorni. Ci sono due utenti in questo momento, il che è normale. Uno di questi è root, ma non si dovrebbe mai usarlo per le attività ordinarie. È una pratica insicura e pericolosa. Mentre siamo registrati come root, ogni software avviato sul sistema ha il livello di privilegio di root. Il modo migliore è di creare un utente ordinario che non abbia un così ben alto livello di privilegio e registrarsi come tale utente. In questo caso l'utente è kevin. A proposito, Ubuntu rende molto difficile fare qualcosa che sia diversa da questa procedura. Se necessitate di diritti più alti, usate il comando sudo per darvi privilegi temporanei. L'ultima parte di questa riga è chiamata load. Questi tre numeri stanno fornendo il carico per i precedenti 1, 5 e 15 minuti. Ma cos'è il carico? È il numero medio di processi che sono eseguibili, o non si possono interrompere. Semplicemente, senza entrare troppo nel tecnico, è come viene occupata la CPU per la maggior parte del tempo. Ma il trucco è che non è regolato (normalizzato) per il numero di CPU. Ciò significa che un sistema a singola CPU con un carico di 1 viene caricato tutto il tempo. Ma sul mio sistema dual-core, non ho mai avuto 2, quindi sono a posto. Se si avesse un quad-core, il numero magico sarebbe 4 e cosi via. Riga 2, Attività Non c'è nulla di interessante da vedere qui. Quell'ultima categoria, zombie, può sembrare per lo meno interessante, ma in realtà non lo è. I processi zombie sono avvii che hanno terminato l'esecuzione e saranno presto chiusi. Riga 3, CPU Questa è meritevole di un'occhiata o due. L'ultima volta abbiamo osservato i processi in fondo all'output del comando top per vedere se qualcuno di loro stava monopolizzando la situazione. Su questa riga, anziché guardare al singolo processo, osserveremo l'intero quadro di ciò che sta succedendo. E qui non dobbiamo preoccuparci di quanti core abbiamo, questi numeri aggregano tutti i dati di tutti i core. La prima statistica è %us, che in questo caso è 32.0%. Questa è la percentuale dei cicli di CPU impegnati dai processi dell'utente. Non significa necessariamente quelli che una persona ha avviato, possono essere processi lanciati da Apache, MySQL, ecc. Se questa percentuale è molto alta, può essere l'indicazione di un problema, poiché abbiamo altre richieste da considerare. Per esempio, la prossima statistica è %sy, che è la percentuale di cicli CPU impegnati dal kernel e da altri processi di sistema. Ovviamente dobbiamo avere a disposizione alcuni cicli per essi o non avremo un computer funzionante. La terza, %id, è la percentuale del tempo di inattività della CPU, più è elevata meglio è (entro limiti ragionevoli, dobbiamo di fatto usare il computer!). Fintanto che abbiamo una ragionevole disponibilità di tempo di inattività, non avremo verosimilmente problemi. Possiamo ricontrollarlo osservando la quarta statistica, %wa. È la percentuale di tempo di attesa di un processo per l'accesso alla CPU. In questo caso, .2% è buono. Non sarà piacevole vederlo troppo spesso a 0.0%, poiché, data la natura del calcolatore, i processi sono in competizione per il tempo di CPU, ma un elevato numero qui indicherebbe di sicuro un problema. Il resto delle statistiche si possono quasi ignorare, in quanto si occupano di questioni davvero oscure, ma si possono esaminare nella pagina di man per top. Righe 4 e 5, Memoria e Area di Swap Queste due righe è meglio trattarle congiuntamente, poiché è necessario combinare queste informazioni per raccontare una storia completa. Quello che dobbiamo sapere è quanta memoria è stata usata e quanta è disponibile, in ogni momento. È importante perché la carenza di RAM è la causa più comune di un computer lento e pigro. A volte può sembrare un problema completamente diverso, questo perché è importante osservare i dati reali. Per esempio, se notiamo che il disco rigido è costantemente 'rumoroso' (noto come thrashing) possiamo pensare di avere un problema di I/O al disco stesso, ma in realtà ciò è più comunemente causato da una mancanza di RAM. Quando non c'è abbastanza RAM per contenere tutto il codice dei programmi e i dati attualmente in uso, alcuni di essi vengono copiati sul disco rigido (detto paging) per liberare spazio per altro codice e dati. Lo spazio in cui tali dati sono copiati è chiamato area di swap. Per cui quando il disco rigido è costantemente rumoroso generalmente significa che il codice e i dati sono continuamente scritti e letti da e per l'area di swap e ulteriore RAM potrebbe eliminare il problema. Ora, una delle cose che dobbiamo capire per interpretare questi dati è che scrivere sul disco rigido e leggere dal medesimo è approssimativamente più lento di 4 mila milioni di volte rispetto allo scrivere e leggere sulla RAM. Quindi vogliamo minimizzare l'uso dell'area di swap per motivi prestazionali. Ma proprio perché la RAM è così tanto più veloce del disco rigido, il sistema operativo preferisce usarla ogni volta che è possibile. Un modo di accelerare le cose è di mantenere il codice in memoria finché non si chiude il programma. Dopotutto, possiamo riaprirlo, e rimuoverlo dalla RAM lo accelererebbe molto. Quindi il sistema operativo immagazzina nella RAM molto codice che non è effettivamente usato in maniera attiva. A causa di ciò, il resoconto sulla RAM utilizzata sarà simile a quando è sul punto di esaurirsi, anche se potrebbe non essere questo il caso. Dobbiamo osservare tutti i dati per valutarlo. In questo caso, abbiamo iniziato notando che la macchina ha 15.949.272k di RAM. In altre parole, 16GB, come sapevo perché era quella che ci avevo installato. E il numero successivo dice che praticamente tutti i 16GB sono stati utilizzati. Questo è un problema? Non proprio. Se osserviamo la seconda riga, vediamo che ci sono 6GB di spazio swap, ma sono a mala pena utilizzati (sto usando poco meno di 2MB di RAM). E l'ultimo numero racconta la storia. Dei miei 16GB di RAM, una buona metà, 8GB, è stata usata per depositarci il codice. Se volessi aprire un programma che era già in memoria, grande, il codice è già li e si aprirà velocemente. Se voglio aprire qualche altro programma, il sistema operativo cancellerà parte del codice depositato in memoria per liberare spazio, quindi non c'è problema. Htop, l'alternativa In realtà preferisco top, ma ad alcune persone piace di più htop e penso che vedrete il perché. Per alcune cose è più facile lavorarci, in particolare se si necessita di fare alcune operazioni inerenti ai processi. Notate però che su molti sistemi non lo si trova già installato, per cui lo si deve prima installare. Su macchine Ubuntu, si installa con sudo apt-get install htop Innanzitutto, si può notare che presenta quasi gli stessi dati sui singoli processi del comando top. I processi, per scelta predefinita, sono sempre elencati in ordine di utilizzo della CPU, si può ancora vedere l'ID del processo, gli utenti, le percentuali di utilizzo della CPU e della memoria, proprio come prima. Possiamo vedere il comando che ha lanciato il processo, invece del solo nome del programma. Diversamente da top, htop permette lo scorrimento orizzontale usando i tasti freccia. Su htop, abbiamo una interessante aggiunta, che è un visualizzatore grafico separato sull'utilizzo della CPU, per ciascuna di esse o per i core che si hanno, in questo caso 1 e 2 poiché si tratta di una macchina dual-core. E possiamo vedere l'utilizzo della memoria e dell'area di swap in una maniera che potremmo trovare facile da leggere. Tempo di funzionamento, carichi e attività sono mostrati in alto a destra. Il vero vantaggio di htop si ha quando si vuole far qualcosa su uno o più dei propri processi. Basta semplicemente usare i tasti freccia su e giù per evidenziare i processi e usare quindi uno dei tasti funzione mostrati sul fondo. Per esempio, se si evidenzia un processo e si preme poi F9 si ucciderà il processo. Premendo F7 (Nice-) si abbasserà il numero di precisione, incrementando così la priorità (si, non è intuitivo). E premendo F8 si ridurrà la priorità alzando il numero di precisione. Ma teniamo presente che per dare una priorità molto alta a un processo avremmo bisogno di accedere come root, magari utilizzando il comando sudo htop Personalmente, non ho molti motivi di pasticciarci, ma il peggio che potrebbe succedere è che potrebbe essere necessario riavviare il computer se davvero roviniamo tutto. Altri tasti funzione ci permettono di cambiare rapidamente l'ordinamento, il campo su cui ordinare e così via. Ricapitolando, penso che htop sia molto utile, ma tendo a usare molto più spesso top per due motivi. Il primo è che mi piacciono le più dettagliare informazioni che fornisce. Il secondo è che lo avrò disponibile su qualsiasi sistema davanti al quale probabilmente mi siedo, mentre htop necessiterà di essere installato e ciò vuol dire una connessione internet funzionante, che potrei anche non avere. Ma, in generale, questi due comandi fanno spesso le stesse cose e sono una cruciale aggiunta ai propri strumenti Linux. |
Traduzione italiana
HOW-TO Scritto da Kevin O'Brien
Usare Il Comando TOP
Uno dei grandi vantaggi nell'utilizzare Linux è che sono disponibili alcuni grandi strumenti che ci aiutano a capire cosa sta succedendo al nostro computer e a diagnosticare eventuali problemi. Uno dei più utili è il comando Top. Tratterò di alcune delle cose che si possono fare e forse menzionerò altresì uno o due ulteriori comandi.
Innanzitutto, tanto per tirarlo fuori, c'è un'alternativa chiamata htop e pianifico di trattarlo in un secondo momento. Però, generalmente, htop ha bisogno di essere installato prima di di poterlo usare, mentre top dovrebbe già essere presente sul proprio sistema, rendendolo un buon punto di partenza. L'uso del comando è semplice: basta aprire un terminale/console e digitare top. Il risultato sarà qualcosa simile all'immagine mostrata a destra.
Ci sono molte informazioni in questa schermata, quindi ci vorrà un po' di tempo per passare in rassegna tutte le opzioni. Quello che possiamo vedere subito è che elenca i processi in esecuzioni sul proprio computer e che mostra l'identificativo di ciascun processo, ecc. Inoltre sopra a questa lista è visibile ogni sorta di numero criptico. Tratteremo di ognuno di essi in questo articolo o nei successivi, ma per farlo dobbiamo andare avanti.
Uso della CPU
Per impostazione predefinita, top elenca i processi in ordine di quantità di CPU che ciascuno di questi utilizza, espressa come percentuale sul totale disponibile. È importante da sapere, poiché se la propria CPU arriva al limite, se ne vedranno degradare le prestazioni. Ciò si può manifestare con ritardi nella risposta a richieste tramite tastiera e/o mouse, scatti nella riproduzione audio o nel video, ecc. Sul mio desktop Kubuntu, ho un pannello laterale impostato per il monitoraggio sull'uso della CPU, della temperatura, della memoria e dell'area di Swap utilizzata e del traffico di rete, così da poter controllare tali funzioni critiche ed evitare che la situazione mi sfugga di mano. Ho visto situazioni in cui l'uso della CPU ha raggiunto il limite del 100% e li è rimasta (generalmente è un risultato di Flash, che non può morire troppo presto, ma questo è uno sfogo per un altro giorno). Quando ciò accade, il comando top mi permette di controllare velocemente e vedere qual'è l'applicazione problematica così posso terminarla.
Una cosa bella del comando top è che interagisce per tutto il tempo che lo si ha nel terminale. Quindi, possiamo uccidere un processo in maniera facile premendo semplicemente la k con un terminale aperto su cui top è in esecuzione. Ciò farà apparire un cursore lampeggiante al di sopra della lista dei processi. Basterà inserire l'ID del processo relativo all'applicazione che si comporta in modo anomalo ed è fatta.
Ora, se guardiamo la schermata di top in esecuzione sul mio computer, potremmo notare alcune cose. Ho detto che dà la percentuale di CPU utilizzata rispetto al totale. E se guardiamo attentamente potremmo osservare che la somma delle percentuali supera il 100%. Come può essere, vi chiederete? Bene, la risposta è che la si sta guardando come percentuale del core sul quale il processo è in esecuzione. Poiché il computer è una macchina dual-core, ha due processori e può distribuire i processi individuali su qualunque core desidera. Così avrei potuto teoricamente vedere fino al 200% se avessi sommato i numeri qui di seguito (anche se sarebbe un male perché indicherebbe che siamo al limite). Se avessi un quad-core, potrei avere fino al 400%, ecc.
Priorità e precisione
L'idea di precisione è di determinare quali processi dovrebbero ottenere altri incentivi quando sono in esecuzione e quali dovrebbero essere messi in background. In altre parole, di impostare alcune priorità di accesso alla CPU. Questo avviene utilizzando un numero di precisione, che appare nella colonna NI. Nella schermata possiamo vedere che tutti i processi sono in esecuzione con numero di precisione zero. Ciò significa che sono in esecuzione con la priorità predefinita, che non è stata alterata in alcun modo. I numeri di precisione vanno da -20 a +19, con -20 come priorità più alta. Ho detto che 0 è la scelta predefinita, ma possiamo verificarlo sul sistema eseguendo il comando nice senza nessun argomento. Ciò che restituisce è il valore predefinito del numero di precisione. Per il momento mi fermo qui con questo argomento, ma se volete saperne di più c'è una buona pagina web presso http://www.ibm.com/developerworks/linux/library/l-lpic1-v3-103-6/. Questo articolo spiegherà come poter cambiare il livello del numero di precisione per alcuni processi, se si desidera farlo.
Memoria
Nella schermata, vicino alla colonna relativa all'uso della CPU c'è quella della memoria utilizzata, sempre espressa come percentuale del totale disponibile. In questo caso, accade che il processo che sta utilizzando maggiore CPU è anche quello che sta utilizzando più memoria, il che non è inusuale. Ma se vogliamo vedere i processi allineati per ordine di memoria consumata? Bene, come ho detto sopra, il comando top è interattivo. Per cambiare l'ordinamento basta premere la lettera maiuscola O mentre il comando è in esecuzione in un terminale. Questo porterà a una utilissima schermata di opzioni di ordinamento (mostrata sotto).
Con questa schermata aperta possiamo premere la lettera minuscola n, dare quindi invio e ottenere l'elenco di ordine di percentuale di memoria utilizzata. Oppure possiamo ordinarlo per altri modi, se necessario.
Di nuovo, è utile se notiamo che stiamo per esaurire la memoria e dobbiamo sapere cosa sta succedendo. Se un processo sta inaspettatamente utilizzando molta memoria, sarebbe sicuramente un'indicazione. Questo non implica che si ha una qualche idea di cosa sia il normale in queste situazioni. Il modo migliore di dare un senso a ciò è di controllare periodicamente e osservare cosa sta succedendo. Nel mio caso, ho portato la mia macchina a 16GB di RAM, così da non aspettarmi di vedere, nella maggior parte dei casi, percentuali di utilizzo molto alte. Per esempio, giusto ora ho i mio pannello inferiore pieno di icone di programmi aperti (al momento sono 18) e un veloce controllo dell'output di top mostra che sto utilizzando il 35-40% del totale della memoria.
Nella schermata, si vede un divoratore di memoria, ma ciò, di fatto, è previsto. Ho VirtualBox che esegue una macchina virtuale, configurata per usare 4GB di RAM (più altre risorse, ovviamente). Quindi, in questo caso, vedevo ciò che mi aspettavo di vedere. Ma se vedevo Firefox che utilizzava troppa memoria, avrei saputo che c'era un problema e l'avrei prontamente chiuso.
q per Quit
Se si ha top avviato nel proprio terminale, si potrebbe voler sapere come uscirne ed è semplice, basta premere la lettera q (per Quit) e si ritornerà al prompt del terminale. Si possono ottenere ulteriori informazioni in questi due modi: il metodo stile vecchia scuola è di digitare 'man top' nel terminale, ma il nuovo metodo, migliorato, è di digitare 'info top'. Tuttavia penso che otterrete lo stesso risultato con entrambi i modi. Il punto è che si tratta di un comando fertile con molte opzioni.
Interpretazione dei Dati di Sistema
Abbiamo visto alcuni concetti base del comando top e ci siamo concentrati nell'esaminare la lista dei processi per individuare e correggere eventuali errori. Questa è ancora una cosa molto utile, naturalmente, ma nell'output ci sono anche molti dati di sistema utili. Riprendiamo la schermata usata l'ultima volta per mostrare il risultato di questo comando (mostrata sotto).
Ora vogliamo concentrarci su quei numeri in cima che stanno rappresentando alcuni dati di sistema molto utili. Quindi partiamo dall'alto (letteralmente):
Riga 1, la riga in cima
Sulla prima riga (sopra) abbiamo il tempo di funzionamento. Effettivamente, questa è un informazione che si potrebbe ottenere usando il comando uptime così:
Quindi questo è un indizio che il comando top è una raccolta di informazioni disponibili singolarmente da altri comandi, riuniti in un unico pacchetto di bontà impressionante. Ciò è molto conveniente.
Così siamo in grado di vedere che sono le 15:52:05 e che il computer è in piedi da 17 giorni. Ci sono due utenti in questo momento, il che è normale. Uno di questi è root, ma non si dovrebbe mai usarlo per le attività ordinarie. È una pratica insicura e pericolosa. Mentre siamo registrati come root, ogni software avviato sul sistema ha il livello di privilegio di root. Il modo migliore è di creare un utente ordinario che non abbia un così ben alto livello di privilegio e registrarsi come tale utente. In questo caso l'utente è kevin. A proposito, Ubuntu rende molto difficile fare qualcosa che sia diversa da questa procedura. Se necessitate di diritti più alti, usate il comando sudo per darvi privilegi temporanei.
L'ultima parte di questa riga è chiamata load. Questi tre numeri stanno fornendo il carico per i precedenti 1, 5 e 15 minuti. Ma cos'è il carico? È il numero medio di processi che sono eseguibili, o non si possono interrompere. Semplicemente, senza entrare troppo nel tecnico, è come viene occupata la CPU per la maggior parte del tempo. Ma il trucco è che non è regolato (normalizzato) per il numero di CPU. Ciò significa che un sistema a singola CPU con un carico di 1 viene caricato tutto il tempo. Ma sul mio sistema dual-core, non ho mai avuto 2, quindi sono a posto. Se si avesse un quad-core, il numero magico sarebbe 4 e cosi via.
Riga 2, Attività
Non c'è nulla di interessante da vedere qui. Quell'ultima categoria, zombie, può sembrare per lo meno interessante, ma in realtà non lo è. I processi zombie sono avvii che hanno terminato l'esecuzione e saranno presto chiusi.
Riga 3, CPU
Questa è meritevole di un'occhiata o due. L'ultima volta abbiamo osservato i processi in fondo all'output del comando top per vedere se qualcuno di loro stava monopolizzando la situazione. Su questa riga, anziché guardare al singolo processo, osserveremo l'intero quadro di ciò che sta succedendo. E qui non dobbiamo preoccuparci di quanti core abbiamo, questi numeri aggregano tutti i dati di tutti i core.
La prima statistica è %us, che in questo caso è 32.0%. Questa è la percentuale dei cicli di CPU impegnati dai processi dell'utente. Non significa necessariamente quelli che una persona ha avviato, possono essere processi lanciati da Apache, MySQL, ecc. Se questa percentuale è molto alta, può essere l'indicazione di un problema, poiché abbiamo altre richieste da considerare. Per esempio, la prossima statistica è %sy, che è la percentuale di cicli CPU impegnati dal kernel e da altri processi di sistema. Ovviamente dobbiamo avere a disposizione alcuni cicli per essi o non avremo un computer funzionante. La terza, %id, è la percentuale del tempo di inattività della CPU, più è elevata meglio è (entro limiti ragionevoli, dobbiamo di fatto usare il computer!). Fintanto che abbiamo una ragionevole disponibilità di tempo di inattività, non avremo verosimilmente problemi. Possiamo ricontrollarlo osservando la quarta statistica, %wa. È la percentuale di tempo di attesa di un processo per l'accesso alla CPU. In questo caso, .2% è buono. Non sarà piacevole vederlo troppo spesso a 0.0%, poiché, data la natura del calcolatore, i processi sono in competizione per il tempo di CPU, ma un elevato numero qui indicherebbe di sicuro un problema. Il resto delle statistiche si possono quasi ignorare, in quanto si occupano di questioni davvero oscure, ma si possono esaminare nella pagina di man per top.
Righe 4 e 5, Memoria e Area di Swap
Queste due righe è meglio trattarle congiuntamente, poiché è necessario combinare queste informazioni per raccontare una storia completa. Quello che dobbiamo sapere è quanta memoria è stata usata e quanta è disponibile, in ogni momento. È importante perché la carenza di RAM è la causa più comune di un computer lento e pigro. A volte può sembrare un problema completamente diverso, questo perché è importante osservare i dati reali. Per esempio, se notiamo che il disco rigido è costantemente 'rumoroso' (noto come thrashing) possiamo pensare di avere un problema di I/O al disco stesso, ma in realtà ciò è più comunemente causato da una mancanza di RAM. Quando non c'è abbastanza RAM per contenere tutto il codice dei programmi e i dati attualmente in uso, alcuni di essi vengono copiati sul disco rigido (detto paging) per liberare spazio per altro codice e dati. Lo spazio in cui tali dati sono copiati è chiamato area di swap. Per cui quando il disco rigido è costantemente rumoroso generalmente significa che il codice e i dati sono continuamente scritti e letti da e per l'area di swap e ulteriore RAM potrebbe eliminare il problema.
Ora, una delle cose che dobbiamo capire per interpretare questi dati è che scrivere sul disco rigido e leggere dal medesimo è approssimativamente più lento di 4 mila milioni di volte rispetto allo scrivere e leggere sulla RAM. Quindi vogliamo minimizzare l'uso dell'area di swap per motivi prestazionali. Ma proprio perché la RAM è così tanto più veloce del disco rigido, il sistema operativo preferisce usarla ogni volta che è possibile. Un modo di accelerare le cose è di mantenere il codice in memoria finché non si chiude il programma. Dopotutto, possiamo riaprirlo, e rimuoverlo dalla RAM lo accelererebbe molto. Quindi il sistema operativo immagazzina nella RAM molto codice che non è effettivamente usato in maniera attiva. A causa di ciò, il resoconto sulla RAM utilizzata sarà simile a quando è sul punto di esaurirsi, anche se potrebbe non essere questo il caso. Dobbiamo osservare tutti i dati per valutarlo.
In questo caso, abbiamo iniziato notando che la macchina ha 15.949.272k di RAM. In altre parole, 16GB, come sapevo perché era quella che ci avevo installato. E il numero successivo dice che praticamente tutti i 16GB sono stati utilizzati. Questo è un problema? Non proprio. Se osserviamo la seconda riga, vediamo che ci sono 6GB di spazio swap, ma sono a mala pena utilizzati (sto usando poco meno di 2MB di RAM). E l'ultimo numero racconta la storia. Dei miei 16GB di RAM, una buona metà, 8GB, è stata usata per depositarci il codice. Se volessi aprire un programma che era già in memoria, grande, il codice è già li e si aprirà velocemente. Se voglio aprire qualche altro programma, il sistema operativo cancellerà parte del codice depositato in memoria per liberare spazio, quindi non c'è problema.
Htop, l'alternativa
In realtà preferisco top, ma ad alcune persone piace di più htop e penso che vedrete il perché. Per alcune cose è più facile lavorarci, in particolare se si necessita di fare alcune operazioni inerenti ai processi. Notate però che su molti sistemi non lo si trova già installato, per cui lo si deve prima installare. Su macchine Ubuntu, si installa con
sudo apt-get install htop
Innanzitutto, si può notare che presenta quasi gli stessi dati sui singoli processi del comando top. I processi, per scelta predefinita, sono sempre elencati in ordine di utilizzo della CPU, si può ancora vedere l'ID del processo, gli utenti, le percentuali di utilizzo della CPU e della memoria, proprio come prima. Possiamo vedere il comando che ha lanciato il processo, invece del solo nome del programma. Diversamente da top, htop permette lo scorrimento orizzontale usando i tasti freccia.
Su htop, abbiamo una interessante aggiunta, che è un visualizzatore grafico separato sull'utilizzo della CPU, per ciascuna di esse o per i core che si hanno, in questo caso 1 e 2 poiché si tratta di una macchina dual-core. E possiamo vedere l'utilizzo della memoria e dell'area di swap in una maniera che potremmo trovare facile da leggere. Tempo di funzionamento, carichi e attività sono mostrati in alto a destra.
Il vero vantaggio di htop si ha quando si vuole far qualcosa su uno o più dei propri processi. Basta semplicemente usare i tasti freccia su e giù per evidenziare i processi e usare quindi uno dei tasti funzione mostrati sul fondo. Per esempio, se si evidenzia un processo e si preme poi F9 si ucciderà il processo. Premendo F7 (Nice-) si abbasserà il numero di precisione, incrementando così la priorità (si, non è intuitivo). E premendo F8 si ridurrà la priorità alzando il numero di precisione. Ma teniamo presente che per dare una priorità molto alta a un processo avremmo bisogno di accedere come root, magari utilizzando il comando
sudo htop
Personalmente, non ho molti motivi di pasticciarci, ma il peggio che potrebbe succedere è che potrebbe essere necessario riavviare il computer se davvero roviniamo tutto.
Altri tasti funzione ci permettono di cambiare rapidamente l'ordinamento, il campo su cui ordinare e così via.
Ricapitolando, penso che htop sia molto utile, ma tendo a usare molto più spesso top per due motivi. Il primo è che mi piacciono le più dettagliare informazioni che fornisce. Il secondo è che lo avrò disponibile su qualsiasi sistema davanti al quale probabilmente mi siedo, mentre htop necessiterà di essere installato e ciò vuol dire una connessione internet funzionante, che potrei anche non avere. Ma, in generale, questi due comandi fanno spesso le stesse cose e sono una cruciale aggiunta ai propri strumenti Linux.
Note alla traduzione
Revisione
HOW-TO Scritto da Kevin O'Brien
Usare Il Comando TOP
Uno dei grandi vantaggi nell'utilizzare Linux è che sono disponibili alcuni grandi strumenti che ci aiutano a capire cosa sta succedendo al nostro computer e a diagnosticare eventuali problemi. Uno dei più utili è il comando Top. Tratterò di alcune delle cose che si possono fare e forse menzionerò altresì uno o due ulteriori comandi.
Innanzitutto, tanto per tirarlo fuori, c'è un'alternativa chiamata htop e pianifico di trattarlo in un secondo momento. Però, generalmente, htop ha bisogno di essere installato prima di di poterlo usare, mentre top dovrebbe già essere presente sul proprio sistema, rendendolo un buon punto di partenza. L'uso del comando è semplice: basta aprire un terminale/console e digitare top. Il risultato sarà qualcosa simile all'immagine mostrata a destra.
Ci sono molte informazioni in questa schermata, quindi ci vorrà un po' di tempo per passare in rassegna tutte le opzioni. Quello che possiamo vedere subito è che elenca i processi in esecuzioni sul proprio computer e che mostra l'identificativo di ciascun processo, ecc. Inoltre sopra a questa lista è visibile ogni sorta di numero criptico. Tratteremo di ognuno di essi in questo articolo o nei successivi, ma per farlo dobbiamo andare avanti.
Uso della CPU
Per impostazione predefinita, top elenca i processi in ordine di quantità di CPU che ciascuno di questi utilizza, espressa come percentuale sul totale disponibile. È importante da sapere, poiché se la propria CPU arriva al limite, se ne vedranno degradare le prestazioni. Ciò si può manifestare con ritardi nella risposta a richieste tramite tastiera e/o mouse, scatti nella riproduzione audio o nel video, ecc. Sul mio desktop Kubuntu, ho un pannello laterale impostato per il monitoraggio sull'uso della CPU, della temperatura, della memoria e dell'area di Swap utilizzata e del traffico di rete, così da poter controllare tali funzioni critiche ed evitare che la situazione mi sfugga di mano. Ho visto situazioni in cui l'uso della CPU ha raggiunto il limite del 100% e li è rimasta (generalmente è un risultato di Flash, che non può morire troppo presto, ma questo è uno sfogo per un altro giorno). Quando ciò accade, il comando top mi permette di controllare velocemente e vedere qual'è l'applicazione problematica così posso terminarla.
Una cosa bella del comando top è che interagisce per tutto il tempo che lo si ha nel terminale. Quindi, possiamo uccidere un processo in maniera facile premendo semplicemente la k con un terminale aperto su cui top è in esecuzione. Ciò farà apparire un cursore lampeggiante al di sopra della lista dei processi. Basterà inserire l'ID del processo relativo all'applicazione che si comporta in modo anomalo ed è fatta.
Ora, se guardiamo la schermata di top in esecuzione sul mio computer, potremmo notare alcune cose. Ho detto che dà la percentuale di CPU utilizzata rispetto al totale. E se guardiamo attentamente potremmo osservare che la somma delle percentuali supera il 100%. Come può essere, vi chiederete? Bene, la risposta è che la si sta guardando come percentuale del core sul quale il processo è in esecuzione. Poiché il computer è una macchina dual-core, ha due processori e può distribuire i processi individuali su qualunque core desidera. Così avrei potuto teoricamente vedere fino al 200% se avessi sommato i numeri qui di seguito (anche se sarebbe un male perché indicherebbe che siamo al limite). Se avessi un quad-core, potrei avere fino al 400%, ecc.
Priorità e precisione
L'idea di precisione è di determinare quali processi dovrebbero ottenere altri incentivi quando sono in esecuzione e quali dovrebbero essere messi in background. In altre parole, di impostare alcune priorità di accesso alla CPU. Questo avviene utilizzando un numero di precisione, che appare nella colonna NI. Nella schermata possiamo vedere che tutti i processi sono in esecuzione con numero di precisione zero. Ciò significa che sono in esecuzione con la priorità predefinita, che non è stata alterata in alcun modo. I numeri di precisione vanno da -20 a +19, con -20 come priorità più alta. Ho detto che 0 è la scelta predefinita, ma possiamo verificarlo sul sistema eseguendo il comando nice senza nessun argomento. Ciò che restituisce è il valore predefinito del numero di precisione. Per il momento mi fermo qui con questo argomento, ma se volete saperne di più c'è una buona pagina web presso http://www.ibm.com/developerworks/linux/library/l-lpic1-v3-103-6/. Questo articolo spiegherà come poter cambiare il livello del numero di precisione per alcuni processi, se si desidera farlo.
Memoria
Nella schermata, vicino alla colonna relativa all'uso della CPU c'è quella della memoria utilizzata, sempre espressa come percentuale del totale disponibile. In questo caso, accade che il processo che sta utilizzando maggiore CPU è anche quello che sta utilizzando più memoria, il che non è inusuale. Ma se vogliamo vedere i processi allineati per ordine di memoria consumata? Bene, come ho detto sopra, il comando top è interattivo. Per cambiare l'ordinamento basta premere la lettera maiuscola O mentre il comando è in esecuzione in un terminale. Questo porterà a una utilissima schermata di opzioni di ordinamento (mostrata sotto).
Con questa schermata aperta possiamo premere la lettera minuscola n, dare quindi invio e ottenere l'elenco di ordine di percentuale di memoria utilizzata. Oppure possiamo ordinarlo per altri modi, se necessario.
Di nuovo, è utile se notiamo che stiamo per esaurire la memoria e dobbiamo sapere cosa sta succedendo. Se un processo sta inaspettatamente utilizzando molta memoria, sarebbe sicuramente un'indicazione. Questo non implica che si ha una qualche idea di cosa sia il normale in queste situazioni. Il modo migliore di dare un senso a ciò è di controllare periodicamente e osservare cosa sta succedendo. Nel mio caso, ho portato la mia macchina a 16GB di RAM, così da non aspettarmi di vedere, nella maggior parte dei casi, percentuali di utilizzo molto alte. Per esempio, giusto ora ho i mio pannello inferiore pieno di icone di programmi aperti (al momento sono 18) e un veloce controllo dell'output di top mostra che sto utilizzando il 35-40% del totale della memoria.
Nella schermata, si vede un divoratore di memoria, ma ciò, di fatto, è previsto. Ho VirtualBox che esegue una macchina virtuale, configurata per usare 4GB di RAM (più altre risorse, ovviamente). Quindi, in questo caso, vedevo ciò che mi aspettavo di vedere. Ma se vedevo Firefox che utilizzava troppa memoria, avrei saputo che c'era un problema e l'avrei prontamente chiuso.
q per Quit
Se si ha top avviato nel proprio terminale, si potrebbe voler sapere come uscirne ed è semplice, basta premere la lettera q (per Quit) e si ritornerà al prompt del terminale. Si possono ottenere ulteriori informazioni in questi due modi: il metodo stile vecchia scuola è di digitare 'man top' nel terminale, ma il nuovo metodo, migliorato, è di digitare 'info top'. Tuttavia penso che otterrete lo stesso risultato con entrambi i modi. Il punto è che si tratta di un comando fertile con molte opzioni.
Interpretazione dei Dati di Sistema
Abbiamo visto alcuni concetti base del comando top e ci siamo concentrati nell'esaminare la lista dei processi per individuare e correggere eventuali errori. Questa è ancora una cosa molto utile, naturalmente, ma nell'output ci sono anche molti dati di sistema utili. Riprendiamo la schermata usata l'ultima volta per mostrare il risultato di questo comando (mostrata sotto).
Ora vogliamo concentrarci su quei numeri in cima che stanno rappresentando alcuni dati di sistema molto utili. Quindi partiamo dall'alto (letteralmente):
Riga 1, la riga in cima
Sulla prima riga (sopra) abbiamo il tempo di funzionamento. Effettivamente, questa è un informazione che si potrebbe ottenere usando il comando uptime così:
Quindi questo è un indizio che il comando top è una raccolta di informazioni disponibili singolarmente da altri comandi, riuniti in un unico pacchetto di bontà impressionante. Ciò è molto conveniente.
Così siamo in grado di vedere che sono le 15:52:05 e che il computer è in piedi da 17 giorni. Ci sono due utenti in questo momento, il che è normale. Uno di questi è root, ma non si dovrebbe mai usarlo per le attività ordinarie. È una pratica insicura e pericolosa. Mentre siamo registrati come root, ogni software avviato sul sistema ha il livello di privilegio di root. Il modo migliore è di creare un utente ordinario che non abbia un così ben alto livello di privilegio e registrarsi come tale utente. In questo caso l'utente è kevin. A proposito, Ubuntu rende molto difficile fare qualcosa che sia diversa da questa procedura. Se necessitate di diritti più alti, usate il comando sudo per darvi privilegi temporanei.
L'ultima parte di questa riga è chiamata load. Questi tre numeri stanno fornendo il carico per i precedenti 1, 5 e 15 minuti. Ma cos'è il carico? È il numero medio di processi che sono eseguibili, o non si possono interrompere. Semplicemente, senza entrare troppo nel tecnico, è come viene occupata la CPU per la maggior parte del tempo. Ma il trucco è che non è regolato (normalizzato) per il numero di CPU. Ciò significa che un sistema a singola CPU con un carico di 1 viene caricato tutto il tempo. Ma sul mio sistema dual-core, non ho mai avuto 2, quindi sono a posto. Se si avesse un quad-core, il numero magico sarebbe 4 e cosi via.
Riga 2, Attività
Non c'è nulla di interessante da vedere qui. Quell'ultima categoria, zombie, può sembrare per lo meno interessante, ma in realtà non lo è. I processi zombie sono avvii che hanno terminato l'esecuzione e saranno presto chiusi.
Riga 3, CPU
Questa è meritevole di un'occhiata o due. L'ultima volta abbiamo osservato i processi in fondo all'output del comando top per vedere se qualcuno di loro stava monopolizzando la situazione. Su questa riga, anziché guardare al singolo processo, osserveremo l'intero quadro di ciò che sta succedendo. E qui non dobbiamo preoccuparci di quanti core abbiamo, questi numeri aggregano tutti i dati di tutti i core.
La prima statistica è %us, che in questo caso è 32.0%. Questa è la percentuale dei cicli di CPU impegnati dai processi dell'utente. Non significa necessariamente quelli che una persona ha avviato, possono essere processi lanciati da Apache, MySQL, ecc. Se questa percentuale è molto alta, può essere l'indicazione di un problema, poiché abbiamo altre richieste da considerare. Per esempio, la prossima statistica è %sy, che è la percentuale di cicli CPU impegnati dal kernel e da altri processi di sistema. Ovviamente dobbiamo avere a disposizione alcuni cicli per essi o non avremo un computer funzionante. La terza, %id, è la percentuale del tempo di inattività della CPU, più è elevata meglio è (entro limiti ragionevoli, dobbiamo di fatto usare il computer!). Fintanto che abbiamo una ragionevole disponibilità di tempo di inattività, non avremo verosimilmente problemi. Possiamo ricontrollarlo osservando la quarta statistica, %wa. È la percentuale di tempo di attesa di un processo per l'accesso alla CPU. In questo caso, .2% è buono. Non sarà piacevole vederlo troppo spesso a 0.0%, poiché, data la natura del calcolatore, i processi sono in competizione per il tempo di CPU, ma un elevato numero qui indicherebbe di sicuro un problema. Il resto delle statistiche si possono quasi ignorare, in quanto si occupano di questioni davvero oscure, ma si possono esaminare nella pagina di man per top.
Righe 4 e 5, Memoria e Area di Swap
Queste due righe è meglio trattarle congiuntamente, poiché è necessario combinare queste informazioni per raccontare una storia completa. Quello che dobbiamo sapere è quanta memoria è stata usata e quanta è disponibile, in ogni momento. È importante perché la carenza di RAM è la causa più comune di un computer lento e pigro. A volte può sembrare un problema completamente diverso, questo perché è importante osservare i dati reali. Per esempio, se notiamo che il disco rigido è costantemente 'rumoroso' (noto come thrashing) possiamo pensare di avere un problema di I/O al disco stesso, ma in realtà ciò è più comunemente causato da una mancanza di RAM. Quando non c'è abbastanza RAM per contenere tutto il codice dei programmi e i dati attualmente in uso, alcuni di essi vengono copiati sul disco rigido (detto paging) per liberare spazio per altro codice e dati. Lo spazio in cui tali dati sono copiati è chiamato area di swap. Per cui quando il disco rigido è costantemente rumoroso generalmente significa che il codice e i dati sono continuamente scritti e letti da e per l'area di swap e ulteriore RAM potrebbe eliminare il problema.
Ora, una delle cose che dobbiamo capire per interpretare questi dati è che scrivere sul disco rigido e leggere dal medesimo è approssimativamente più lento di 4 mila milioni di volte rispetto allo scrivere e leggere sulla RAM. Quindi vogliamo minimizzare l'uso dell'area di swap per motivi prestazionali. Ma proprio perché la RAM è così tanto più veloce del disco rigido, il sistema operativo preferisce usarla ogni volta che è possibile. Un modo di accelerare le cose è di mantenere il codice in memoria finché non si chiude il programma. Dopotutto, possiamo riaprirlo, e rimuoverlo dalla RAM lo accelererebbe molto. Quindi il sistema operativo immagazzina nella RAM molto codice che non è effettivamente usato in maniera attiva. A causa di ciò, il resoconto sulla RAM utilizzata sarà simile a quando è sul punto di esaurirsi, anche se potrebbe non essere questo il caso. Dobbiamo osservare tutti i dati per valutarlo.
In questo caso, abbiamo iniziato notando che la macchina ha 15.949.272k di RAM. In altre parole, 16GB, come sapevo perché era quella che ci avevo installato. E il numero successivo dice che praticamente tutti i 16GB sono stati utilizzati. Questo è un problema? Non proprio. Se osserviamo la seconda riga, vediamo che ci sono 6GB di spazio swap, ma sono a mala pena utilizzati (sto usando poco meno di 2MB di RAM). E l'ultimo numero racconta la storia. Dei miei 16GB di RAM, una buona metà, 8GB, è stata usata per depositarci il codice. Se volessi aprire un programma che era già in memoria, grande, il codice è già li e si aprirà velocemente. Se voglio aprire qualche altro programma, il sistema operativo cancellerà parte del codice depositato in memoria per liberare spazio, quindi non c'è problema.
Htop, l'alternativa
In realtà preferisco top, ma ad alcune persone piace di più htop e penso che vedrete il perché. Per alcune cose è più facile lavorarci, in particolare se si necessita di fare alcune operazioni inerenti ai processi. Notate però che su molti sistemi non lo si trova già installato, per cui lo si deve prima installare. Su macchine Ubuntu, si installa con
sudo apt-get install htop
Innanzitutto, si può notare che presenta quasi gli stessi dati sui singoli processi del comando top. I processi, per scelta predefinita, sono sempre elencati in ordine di utilizzo della CPU, si può ancora vedere l'ID del processo, gli utenti, le percentuali di utilizzo della CPU e della memoria, proprio come prima. Possiamo vedere il comando che ha lanciato il processo, invece del solo nome del programma. Diversamente da top, htop permette lo scorrimento orizzontale usando i tasti freccia.
Su htop, abbiamo una interessante aggiunta, che è un visualizzatore grafico separato sull'utilizzo della CPU, per ciascuna di esse o per i core che si hanno, in questo caso 1 e 2 poiché si tratta di una macchina dual-core. E possiamo vedere l'utilizzo della memoria e dell'area di swap in una maniera che potremmo trovare facile da leggere. Tempo di funzionamento, carichi e attività sono mostrati in alto a destra.
Il vero vantaggio di htop si ha quando si vuole far qualcosa su uno o più dei propri processi. Basta semplicemente usare i tasti freccia su e giù per evidenziare i processi e usare quindi uno dei tasti funzione mostrati sul fondo. Per esempio, se si evidenzia un processo e si preme poi F9 si ucciderà il processo. Premendo F7 (Nice-) si abbasserà il numero di precisione, incrementando così la priorità (si, non è intuitivo). E premendo F8 si ridurrà la priorità alzando il numero di precisione. Ma teniamo presente che per dare una priorità molto alta a un processo avremmo bisogno di accedere come root, magari utilizzando il comando
sudo htop
Personalmente, non ho molti motivi di pasticciarci, ma il peggio che potrebbe succedere è che potrebbe essere necessario riavviare il computer se davvero roviniamo tutto.
Altri tasti funzione ci permettono di cambiare rapidamente l'ordinamento, il campo su cui ordinare e così via.
Ricapitolando, penso che htop sia molto utile, ma tendo a usare molto più spesso top per due motivi. Il primo è che mi piacciono le più dettagliare informazioni che fornisce. Il secondo è che lo avrò disponibile su qualsiasi sistema davanti al quale probabilmente mi siedo, mentre htop necessiterà di essere installato e ciò vuol dire una connessione internet funzionante, che potrei anche non avere. Ma, in generale, questi due comandi fanno spesso le stesse cose e sono una cruciale aggiunta ai propri strumenti Linux.
Note alla revisione