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Differenze tra le versioni 6 e 87 (in 81 versioni)
Versione 6 del 08/01/2010 13.16.09
Dimensione: 31914
Autore: AldoLatino
Commento: Traduzione completata traduttore
Versione 87 del 01/03/2013 08.15.12
Dimensione: 31657
Commento:
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Linea 1: Linea 1:
#acl GruppoAdmin:admin,read,write,revert GruppoEditori:read,write,revert GruppoFcm:read,write,revert -All:read -Known:read
[[Include(Fcm/Header)]]

== HowTo6 ==

=== Traduzione italiana ===

Avere molte collezioni musicali può comportare un po' di confusione e un dispendio di tempo per la classificazione e organizzazione. Supponendo di avere le seguenti categorie di file sonori nella vostra collezione:
1. Musica Rock, Pop e Jazz
2. Musica Classica
3. Musica Folk e Etnica
4. File sonori di letture, etc.
5. Podcast
6. Audiolibri
Naturalmente potreste avere tutti questi generi stipati in un singolo gestore musicale come Rhythmbox, il gestore musicale predefinito in Ubuntu. Oppure, potreste preferire di separare le vostre differenti collezioni in vari gestori musicali. Ciò ha più senso se le collezioni sono vaste. Rhythmbox è un eccellente gestore musicale, ma se avete necessità di aggiungere più opzioni alla vostra esperienza sonora, potete provare i seguenti:

Exaile ha tutto quello che potreste desiderare in un gestore musicale. Ha la radio Shoutcast e, poiché l'installazione include Streamtuner, potrete registrare qualsiasi stazione radio sul vostro hard disk semplicemente facendo click sul pulsante rosso nella parte inferiore della finestra di Exaile. Il programma creerà automaticamente una cartella per qualsiasi stazione radio voi scegliate, e salverà dei file separati in formato MP3 per ogni canzone voi ascoltiate. Potrete incrementare considerevolmente la vostra collezione soltanto sintonizzandovi sulle stazioni radio di vostro gradimento e salvandole sul vostro hard disk mentre ascoltate la radio. Potrete rendere la radio silenziosa, e Streamtune continuerà a registrare la stazione radio che scegliete anche se la radio è in pausa (non mettete stop, solo pausa). Che cosa ne pensate di lasciare accesa la funzione di registrazione tutta la notte? Vi sveglierete la mattina con una sovrabbondanza di nuovi file musicali nel vostro hard disk che sono stati registrati mentre dormivate. Nel pannello di sinistra, Exaile classifica le vostre collezioni ordinatamente per artista, album, genere, etc., rendendo facile trascinare i contenuti della vostra cartella nel pannello di destra per la riproduzione. Scaricare Exaile con Synaptic.

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Amarok è il nome di un gigante lupo della mitologia Inuit. Si diceva che cacciasse e divorasse chiunque trovasse solo la notte. Ma niente paura, Amarok è anche il riproduttore e gestore musicale di Kubuntu, la distribuzione Canonical che usa il desktop KDE (Ubuntu usa, invece, il desktop Gnome). Potete installare Amarok su Ubuntu, ma alcuni pensano che l'ultima release (Versione 2) non vada bene su Gnome. La versione precedente non è più supportata ma gira meglio in Ubuntu (Versione 1.4.x). Potete utilizzare il Personal Package Archive (PPA) per installarlo. Seguite le istruzioni nella pagina del PPA per l'installazione:
https://launchpad.net/~bogdan b/+archive/amarok14 (Karmic e Jaunty)

Potete anche installarlo su Jaunty usando la linea di comando, seguite le istruzioni della pagina web di Ubuntu Geek:
http://www.ubuntugeek.com/howto-install-amarok-1-4-inubuntu-jaunty.html

Amarok è un eccellente riproduttore e gestore musicale che è diventato molto popolare tra gli utenti Ubuntu. Esso crea una lista di tutte le vostre cartelle musicali nel pannello di sinistra così potrete trascinare i contenuti nel pannello di destra per la riproduzione. Potrete creare delle playlist e connettere anche il vostro iPod. Potrete anche recuperare i testi delle canzoni che state ascoltando. E recupererà anche le cover dei vostri album. È integrato con Wikipedia per mostrare le informazioni sull'artista. È anche integrato con last.fm e Magnatune, il negozio digitale di musica, in modo da permettere gli utenti di acquistare musica nei formati Ogg Vorbis, FLAC, WAV e MP3.

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Banshee ha avuto recentemente un rapido sviluppo, che ha fatto di esso un gestore di musica completamente sviluppato, affidabile e maturo. Come commento supplementare, vorrei citare il dizionario Webster, il significato di Banshee può essere conosciuto da alcuni utenti. Ma, nuovamente, nessuna paura!

Banshee: Un essere soprannaturale che si pensa facesse la guardia alla famiglia cui un suo membro stava per morire, emettendo lamenti o cantando con una voce luttuosa, sotto la finestra della casa (Folclore celtico)

Potrete eseguire video e podcast e sincronizzare la vostra musica e i video al vostro G1phone, iPod, o altri dispositivi. Le cover vengono automaticamente prese quando voi ascoltate i file. Banshee permette di comunicare le canzoni eseguite alla playlist dell'user di Last.fm. Se volete scaricare l'ultima versione stabile di Banshee, dovrete andare in questa pagina per le istruzioni. Fate click sull'avviso 'Technical details about this PPA' e, quindi, fate click su 'Read about installing'. Scegliete la vostra versione di Ubuntu e seguite le istruzioni
https://edge.launchpad.net/~banshee-team/+archive/ppa

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Audacious vanta la più piccola interfaccia di tutti i possibili gestori e riproduttori musicali per la piattaforma linux. In modalità estesa è piccolo, ma potete ridurlo ancora fino alla quasi inesistenza in una sottile linea, così da divenire non ostruttivo nella parte superiore del vostro desktop, mentre lavorate su altri programmi. È una copia open-source del popolare riproduttore WinAmp che soddisfava la mania per la musica nei PC circa una decina di anni fa. Ad un primo sguardo, vi potrete stupire per cosa è capace di fare questo piccolo player, essendo così insignificante nelle dimensioni. Non lasciate che le dimensioni vi fuorvino. Una volta esplorate tutte le sue funzioni, che sono indubbiamente molte, vedrete che può fare veramente ciò che ogni altro player fa. Quando fate click sui suoi vari controlli, vedrete molti menu e sottomenu che si apriranno per voi per configurare il player come gradite. Esso ha un equalizzatore. Potete creare playlist e tutto il resto. Potete scaricarlo da Synaptic.

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Songbird cinguetta ad alta voce ed in modo chiaro! Questo gestore sonoro ha avuto recentemente, anch'esso, un rapido sviluppo. Songbird è un media player e un browser web opensource. È stato sviluppato sfruttando il codice del web browser Firefox. L'interfaccia è molto simile all'Apple iTunes, ed è anche in grado di sincronizzarsi con gli iPod Apple. Come Firefox, Songbird è espandibile tramite add-on scaricabili. Potete scaricare l'ultima versione in pacchetto .deb dalla pagina web di GetDeb (Versione 1.2.0 per Jaunty, al momento in cui sto scrivendo).

http://www.getdeb.net/updates/?q=songbird

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VLC Media Player è un riproduttore multimediale, codificatore e riproduttore di stream che supporta molti codec audio e video e molti formati di file comeDVD, VCD e vari protocolli per lo stream. È in grado di effettuare lo stream tra le reti, di fare il transcode dei file multimediali e salvarli in vari formati. VLC è un eccellente media player. Ad ogni modo, dire che VLC è solamente un media player è come dire che un coltellino svizzero è solamente un coltello. VLC può fare molto di più della riproduzione: può anche convertire file audio e video in differenti formati (transcoding), inviare audio e video live tramite la rete (streaming), fare il rip dei DVD e CD, e molto altro. VLC si trova nei repository Ubuntu. Potrete trovare il manuale completo a:

http://en.flossmanuals.net/vlc

Nota: Questo è uno straordinario sito web chiamato 'Floss Manuals' dove potrete trovare numerosi manuali per svariate applicazioni opensource:
http://en.flossmanuals.net/.
Tra questi c'è quello che ho segnalato. Potrete sia scaricarlo in formato PDF che stampare il manuale direttamente dal sito. FLOSS (o FOSS) è l'acronimo per 'Free and Open Source software.' (software open source e libero)

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Rhythmbox è il gestore musicale predefinito in Ubuntu. Voi dovreste avere una migliore conoscenza di tutte le sue caratteristiche. Il menu help ha un sotto-menu dove potrete trovare un utilissimo manuale. Vale la pena menzionare i due siti di streaming radio a cui è collegato. Magnatune è una fonte di musica di ogni genere che potete ascoltare tramite stream da Rhythmbox o scaricare interi album dal loro sito web. Vi viene richiesto di pagare da un minimo di 5$ ad album per supportare gli artisti. L'altro è Jamendo, potete ugualmente ascoltare via stream da Rhythmbox, o scaricare l'intero album zippato dal suo sito web gratuitamente. Tutta la musica è sotto licenza Creative Common.

Magnatune:
http://magnatune.com/

Jamendo:
http://www.jamendo.com/en/

La pagina web di Rhythmbox è:
http://projects.gnome.org/rhythmbox/

Potrete trovare numerosi plug-in di terze parti e alcuni tool supplementari per aggiungere funzioni a Rhythmbox in modo da incrementare la vostra esperienza musicale.

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Totem è il media player predefinito in Ubuntu. Voi dovreste avere una migliore conoscenza di esso. Utilizza GStreamer. Esso è il riproduttore predefinito dei file sonori e video. Con un doppio click sui vostri file audio, essi verranno aperi automaticamente e riprodotti. È praticamente lo stesso con i file video. Può anche riprodurre DVD commerciali ad eccezione del fatto che non riproduce i menu dei film, il che può essere seccante. Per riprodurre i DVD dovete per prima cosa scaricare i codec appropriati da Medibuntu. Dovreste anche sapere che avete accesso alla radio BBC di Londra, alla radio via stream di Jamendo e ad i video di Youtube dalla barra laterale di Totem. Figo!

Totem Xine è il player multimediale predefinito in Kubuntu. Esso usa Xine. Fa pressoché le stesse cose di Totem, eccetto il fatto che, se volete riprodurre dei DVD dovrete utilizzare Totem Xine, che li riprodurrà dall'inizio mostrando i menu dei film. Potete scaricarlo da Synaptic

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Realplayer è un media player proprietario che ha girato le sue braccia in favore dei milioni di user Linux. È meglio catturare tutti questi utenti che ignorarli, sono semplicemente troppi per essere ignorati! Esiste una versione per la piattaforma Linux che può essere scaricata da Synaptic o direttamente dal loro sito web
(http://www.real.com/linux). Sinceratevi di scaricare il pacchetto .deb. È una versione mal sviluppata in confronto alla versione completa per i sistemi operativi proprietari.
Tuttavia, è utile se avete bisogno di ascoltare in streaming o scaricare file in formato Realplayer da siti che non danno alcuna altra alternativa.

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Mplayer è usato per riprodurre audio e video, sia da file che eseguiti live tramite la rete. È uno di quei prodotto di cui non hai mai sentito poarlare ma, una volta usato, non saprete come fare senza di esso. Esso riproduce quasi tutto, inclusi CD, DVD, file audio, VCD, file video, radio on-line, e video in streaming. MPlayer vi permette anche di gestire le playlist dei file, così potrete usarlo per riprodurre il vostro catalogo musicale, e gestisce i video a tutto schermo molto bene. Così vedere i DVD o DIVX (etc.) con esso è un piacere. Se state usando Ubuntu come sistema operativo, è molto più potente del media player predefinito (Totem), e ha un'interfaccia più gradevole, anche se può essere un po' più difficile da configurare. Se avete pazienza, sopportatelo poiché ne vale la pena. Potete scaricarlo da Synaptic. Troverete il manuale completo a:

http://en.flossmanuals.net/mplayer

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Gtkpod è un progetto per un software open-source scaricabile da Synaptic. Esso fornisce una GUI (interfaccia grafica) che permette agli utenti Linux di trasferire file audio ai loro riproduttori musicali iPod Classic, iPod Nano, iPod Shuffle, iPod Photo o iPod Mini. Benché non supporti alcune delle più avanzate caratteristiche di iTunes, pur nondimeno Gtkpod svolge il ruolo di iPod manager per Linux. Le cover degli album e i video sono anche supportati.

Questa lista dovrebbe bastare per per farvi iniziare con una vasta gamma di gestori e riproduttori musicali. Ultimi ma non meno importanti, i seguenti programmi sono alcuni importanti sound editor e registratori digitali open-source:

---------------------

Audacity è un editor audio digitale ed una applicazione la registrazione. Audacity viene tipicamente utilizzato per registrare suoni, come interviste o strumenti musicali. Potete, quindi, utilizzare Audacity per combinare questi suoni e modificarli per fare documentari, musica, podcast, etc. Audacity è un potente strumento per registrare e modificare dell'audio sul computer di casa. È un programma molto sofisticato e può fare tutto quello che uno si aspetterebbe da un moderno audio editor. Audacity forse non raggiunge lo scopo di incontrare le esigenze degli studi di registrazione professionale, ma non di molto. Potete comprare un manuale di Audacity e scaricarlo nel formato PDF dal sito InformIt a


Podcasting con Audacity: Creare un Podcast con Audacity
http://www.informit.com/store/product.aspx?isbn=0132366576

Potete anche trovare un manuale gratuito e completo per Audacity nella pagina web di FLOSS Manuals:

http://en.flossmanuals.net/audacity/

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Ardour è un'applicazione di registrazione su hard disk ed una postazione di lavoro per l'audio digitale. La descrizione di questo andrebbe oltre lo scopo di questo articolo. È un software open-source professionale. La registrazione audio digitale è stata una rivoluzione, per la prima volta, gli artisti potevano creare, in modo semplice ed economico, i propri studi di registrazione nei propri scantinati, garage, o in qualunque posto dotato di energia elettrica. Applicazioni come queste accorciano la distanza tra artisti e addetti alla registrazione e danno ai musicisti la possibilità di fare il lavoro da soli. Il seguente link vi dirà di più:

http://ardour.org/

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Jokosher è un editor audio facile da usare. Il suo creatore e sviluppatore è Jono Bacon, che ricorderete come uno degli autori di The Official Ubuntu Book. Lui scrive, anche, in una sezione dell'Ubuntu User Magazine (http://ubuntu-user.com/).

"L'interfaccia...mira ad usare concetti familiari agli artisti e musicisti che usano il programma. Ciò significa che l'utente non deve avere grande familiarità con gli editor multi-traccia per essere in grado di registrare. In Jokosher, per le modifiche, esistono degli strumenti per lo split, il trimming e lo spostamento. Durante il missaggio, il volume delle traccie multiple è disponibile con un VU meter. In Jokosher le traccie audio vengono denominate 'instruments' (strumenti musicali). Una serie di strumenti musicali può essere aggiunta al progetto, e questi possono essere rinominati. Gli strumenti musicali possono anche essere resi silenziosi e riprodotti da soli facilmente. Jokosher può importare nel progetto audio Ogg Vorbis, MP3, FLAC, WAV, e tutto ciò che è supportato da GStreamer. Può espotare in uno qualsiasi di questi formati" (Wikipedia).

Potete scaricarlo da Synaptic ma, se volete l'ultima versione (0.11.3 per Ubuntu 9.04 e 8.10), andate nella pagina di download di Jokosher: http://www.jokosher.org/download/. Scaricherete un pacchetto .deb. Dopo aver fatto doppio click, un finestra di avvertimento verrà visualizzata dicendo che esiste una versione più vecchia nel repository. Dovrete ignorarlo e continuare con il processo di installazione.


Conclusioni

Ubuntu è un SO con un divertente universo di eccitanti possibilità. Il primo passo è conoscere quali applicazioni popolano questo universo; il secondo passo è essere informati su queste applicazioni e imparare ad usarle così da poter ottenere tutto il succo da Ubuntu. Così potrete essere immensamente creativi.

==== Note alla traduzione ====



=== Revisione ===

Avere molte collezioni musicali può comportare un po' di confusione e un dispendio di tempo per la classificazione e organizzazione. Supponendo di avere le seguenti categorie di file sonori nella vostra collezione:
1. Musica Rock, Pop e Jazz
2. Musica Classica
3. Musica Folk e Etnica
4. File sonori di letture, etc.
5. Podcast
6. Audiolibri
Naturalmente potreste avere tutti questi generi stipati in un singolo gestore musicale come Rhythmbox, il gestore musicale predefinito in Ubuntu. Oppure, potreste preferire di separare le vostre differenti collezioni in vari gestori musicali. Ciò ha più senso se le collezioni sono vaste. Rhythmbox è un eccellente gestore musicale, ma se avete necessità di aggiungere più opzioni alla vostra esperienza sonora, potete provare i seguenti:

Exaile ha tutto quello che potreste desiderare in un gestore musicale. Ha la radio Shoutcast e, poiché l'installazione include Streamtuner, potrete registrare qualsiasi stazione radio sul vostro hard disk semplicemente facendo click sul pulsante rosso nella parte inferiore della finestra di Exaile. Il programma creerà automaticamente una cartella per qualsiasi stazione radio voi scegliate, e salverà dei file separati in formato MP3 per ogni canzone voi ascoltiate. Potrete incrementare considerevolmente la vostra collezione soltanto sintonizzandovi sulle stazioni radio di vostro gradimento e salvandole sul vostro hard disk mentre ascoltate la radio. Potrete rendere la radio silenziosa, e Streamtune continuerà a registrare la stazione radio che scegliete anche se la radio è in pausa (non mettete stop, solo pausa). Che cosa ne pensate di lasciare accesa la funzione di registrazione tutta la notte? Vi sveglierete la mattina con una sovrabbondanza di nuovi file musicali nel vostro hard disk che sono stati registrati mentre dormivate. Nel pannello di sinistra, Exaile classifica le vostre collezioni ordinatamente per artista, album, genere, etc., rendendo facile trascinare i contenuti della vostra cartella nel pannello di destra per la riproduzione. Scaricare Exaile con Synaptic.

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Amarok è il nome di un gigante lupo della mitologia Inuit. Si diceva che cacciasse e divorasse chiunque trovasse solo la notte. Ma niente paura, Amarok è anche il riproduttore e gestore musicale di Kubuntu, la distribuzione Canonical che usa il desktop KDE (Ubuntu usa, invece, il desktop Gnome). Potete installare Amarok su Ubuntu, ma alcuni pensano che l'ultima release (Versione 2) non vada bene su Gnome. La versione precedente non è più supportata ma gira meglio in Ubuntu (Versione 1.4.x). Potete utilizzare il Personal Package Archive (PPA) per installarlo. Seguite le istruzioni nella pagina del PPA per l'installazione:
https://launchpad.net/~bogdan b/+archive/amarok14 (Karmic e Jaunty)

Potete anche installarlo su Jaunty usando la linea di comando, seguite le istruzioni della pagina web di Ubuntu Geek:
http://www.ubuntugeek.com/howto-install-amarok-1-4-inubuntu-jaunty.html

Amarok è un eccellente riproduttore e gestore musicale che è diventato molto popolare tra gli utenti Ubuntu. Esso crea una lista di tutte le vostre cartelle musicali nel pannello di sinistra così potrete trascinare i contenuti nel pannello di destra per la riproduzione. Potrete creare delle playlist e connettere anche il vostro iPod. Potrete anche recuperare i testi delle canzoni che state ascoltando. E recupererà anche le cover dei vostri album. È integrato con Wikipedia per mostrare le informazioni sull'artista. È anche integrato con last.fm e Magnatune, il negozio digitale di musica, in modo da permettere gli utenti di acquistare musica nei formati Ogg Vorbis, FLAC, WAV e MP3.

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Banshee ha avuto recentemente un rapido sviluppo, che ha fatto di esso un gestore di musica completamente sviluppato, affidabile e maturo. Come commento supplementare, vorrei citare il dizionario Webster, il significato di Banshee può essere conosciuto da alcuni utenti. Ma, nuovamente, nessuna paura!

Banshee: Un essere soprannaturale che si pensa facesse la guardia alla famiglia cui un suo membro stava per morire, emettendo lamenti o cantando con una voce luttuosa, sotto la finestra della casa (Folclore celtico)

Potrete eseguire video e podcast e sincronizzare la vostra musica e i video al vostro G1phone, iPod, o altri dispositivi. Le cover vengono automaticamente prese quando voi ascoltate i file. Banshee permette di comunicare le canzoni eseguite alla playlist dell'user di Last.fm. Se volete scaricare l'ultima versione stabile di Banshee, dovrete andare in questa pagina per le istruzioni. Fate click sull'avviso 'Technical details about this PPA' e, quindi, fate click su 'Read about installing'. Scegliete la vostra versione di Ubuntu e seguite le istruzioni
https://edge.launchpad.net/~banshee-team/+archive/ppa

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Audacious vanta la più piccola interfaccia di tutti i possibili gestori e riproduttori musicali per la piattaforma linux. In modalità estesa è piccolo, ma potete ridurlo ancora fino alla quasi inesistenza in una sottile linea, così da divenire non ostruttivo nella parte superiore del vostro desktop, mentre lavorate su altri programmi. È una copia open-source del popolare riproduttore WinAmp che soddisfava la mania per la musica nei PC circa una decina di anni fa. Ad un primo sguardo, vi potrete stupire per cosa è capace di fare questo piccolo player, essendo così insignificante nelle dimensioni. Non lasciate che le dimensioni vi fuorvino. Una volta esplorate tutte le sue funzioni, che sono indubbiamente molte, vedrete che può fare veramente ciò che ogni altro player fa. Quando fate click sui suoi vari controlli, vedrete molti menu e sottomenu che si apriranno per voi per configurare il player come gradite. Esso ha un equalizzatore. Potete creare playlist e tutto il resto. Potete scaricarlo da Synaptic.

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Songbird cinguetta ad alta voce ed in modo chiaro! Questo gestore sonoro ha avuto recentemente, anch'esso, un rapido sviluppo. Songbird è un media player e un browser web opensource. È stato sviluppato sfruttando il codice del web browser Firefox. L'interfaccia è molto simile all'Apple iTunes, ed è anche in grado di sincronizzarsi con gli iPod Apple. Come Firefox, Songbird è espandibile tramite add-on scaricabili. Potete scaricare l'ultima versione in pacchetto .deb dalla pagina web di GetDeb (Versione 1.2.0 per Jaunty, al momento in cui sto scrivendo).

http://www.getdeb.net/updates/?q=songbird

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VLC Media Player è un riproduttore multimediale, codificatore e riproduttore di stream che supporta molti codec audio e video e molti formati di file comeDVD, VCD e vari protocolli per lo stream. È in grado di effettuare lo stream tra le reti, di fare il transcode dei file multimediali e salvarli in vari formati. VLC è un eccellente media player. Ad ogni modo, dire che VLC è solamente un media player è come dire che un coltellino svizzero è solamente un coltello. VLC può fare molto di più della riproduzione: può anche convertire file audio e video in differenti formati (transcoding), inviare audio e video live tramite la rete (streaming), fare il rip dei DVD e CD, e molto altro. VLC si trova nei repository Ubuntu. Potrete trovare il manuale completo a:

http://en.flossmanuals.net/vlc

Nota: Questo è uno straordinario sito web chiamato 'Floss Manuals' dove potrete trovare numerosi manuali per svariate applicazioni opensource:
http://en.flossmanuals.net/.
Tra questi c'è quello che ho segnalato. Potrete sia scaricarlo in formato PDF che stampare il manuale direttamente dal sito. FLOSS (o FOSS) è l'acronimo per 'Free and Open Source software.' (software open source e libero)

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Rhythmbox è il gestore musicale predefinito in Ubuntu. Voi dovreste avere una migliore conoscenza di tutte le sue caratteristiche. Il menu help ha un sotto-menu dove potrete trovare un utilissimo manuale. Vale la pena menzionare i due siti di streaming radio a cui è collegato. Magnatune è una fonte di musica di ogni genere che potete ascoltare tramite stream da Rhythmbox o scaricare interi album dal loro sito web. Vi viene richiesto di pagare da un minimo di 5$ ad album per supportare gli artisti. L'altro è Jamendo, potete ugualmente ascoltare via stream da Rhythmbox, o scaricare l'intero album zippato dal suo sito web gratuitamente. Tutta la musica è sotto licenza Creative Common.

Magnatune:
http://magnatune.com/

Jamendo:
http://www.jamendo.com/en/

La pagina web di Rhythmbox è:
http://projects.gnome.org/rhythmbox/

Potrete trovare numerosi plug-in di terze parti e alcuni tool supplementari per aggiungere funzioni a Rhythmbox in modo da incrementare la vostra esperienza musicale.

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Totem è il media player predefinito in Ubuntu. Voi dovreste avere una migliore conoscenza di esso. Utilizza GStreamer. Esso è il riproduttore predefinito dei file sonori e video. Con un doppio click sui vostri file audio, essi verranno aperi automaticamente e riprodotti. È praticamente lo stesso con i file video. Può anche riprodurre DVD commerciali ad eccezione del fatto che non riproduce i menu dei film, il che può essere seccante. Per riprodurre i DVD dovete per prima cosa scaricare i codec appropriati da Medibuntu. Dovreste anche sapere che avete accesso alla radio BBC di Londra, alla radio via stream di Jamendo e ad i video di Youtube dalla barra laterale di Totem. Figo!

Totem Xine è il player multimediale predefinito in Kubuntu. Esso usa Xine. Fa pressoché le stesse cose di Totem, eccetto il fatto che, se volete riprodurre dei DVD dovrete utilizzare Totem Xine, che li riprodurrà dall'inizio mostrando i menu dei film. Potete scaricarlo da Synaptic

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Realplayer è un media player proprietario che ha girato le sue braccia in favore dei milioni di user Linux. È meglio catturare tutti questi utenti che ignorarli, sono semplicemente troppi per essere ignorati! Esiste una versione per la piattaforma Linux che può essere scaricata da Synaptic o direttamente dal loro sito web
(http://www.real.com/linux). Sinceratevi di scaricare il pacchetto .deb. È una versione mal sviluppata in confronto alla versione completa per i sistemi operativi proprietari.
Tuttavia, è utile se avete bisogno di ascoltare in streaming o scaricare file in formato Realplayer da siti che non danno alcuna altra alternativa.

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Mplayer è usato per riprodurre audio e video, sia da file che eseguiti live tramite la rete. È uno di quei prodotto di cui non hai mai sentito poarlare ma, una volta usato, non saprete come fare senza di esso. Esso riproduce quasi tutto, inclusi CD, DVD, file audio, VCD, file video, radio on-line, e video in streaming. MPlayer vi permette anche di gestire le playlist dei file, così potrete usarlo per riprodurre il vostro catalogo musicale, e gestisce i video a tutto schermo molto bene. Così vedere i DVD o DIVX (etc.) con esso è un piacere. Se state usando Ubuntu come sistema operativo, è molto più potente del media player predefinito (Totem), e ha un'interfaccia più gradevole, anche se può essere un po' più difficile da configurare. Se avete pazienza, sopportatelo poiché ne vale la pena. Potete scaricarlo da Synaptic. Troverete il manuale completo a:

http://en.flossmanuals.net/mplayer

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Gtkpod è un progetto per un software open-source scaricabile da Synaptic. Esso fornisce una GUI (interfaccia grafica) che permette agli utenti Linux di trasferire file audio ai loro riproduttori musicali iPod Classic, iPod Nano, iPod Shuffle, iPod Photo o iPod Mini. Benché non supporti alcune delle più avanzate caratteristiche di iTunes, pur nondimeno Gtkpod svolge il ruolo di iPod manager per Linux. Le cover degli album e i video sono anche supportati.

Questa lista dovrebbe bastare per per farvi iniziare con una vasta gamma di gestori e riproduttori musicali. Ultimi ma non meno importanti, i seguenti programmi sono alcuni importanti sound editor e registratori digitali open-source:

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Audacity è un editor audio digitale ed una applicazione la registrazione. Audacity viene tipicamente utilizzato per registrare suoni, come interviste o strumenti musicali. Potete, quindi, utilizzare Audacity per combinare questi suoni e modificarli per fare documentari, musica, podcast, etc. Audacity è un potente strumento per registrare e modificare dell'audio sul computer di casa. È un programma molto sofisticato e può fare tutto quello che uno si aspetterebbe da un moderno audio editor. Audacity forse non raggiunge lo scopo di incontrare le esigenze degli studi di registrazione professionale, ma non di molto. Potete comprare un manuale di Audacity e scaricarlo nel formato PDF dal sito InformIt a


Podcasting con Audacity: Creare un Podcast con Audacity
http://www.informit.com/store/product.aspx?isbn=0132366576

Potete anche trovare un manuale gratuito e completo per Audacity nella pagina web di FLOSS Manuals:

http://en.flossmanuals.net/audacity/

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Ardour è un'applicazione di registrazione su hard disk ed una postazione di lavoro per l'audio digitale. La descrizione di questo andrebbe oltre lo scopo di questo articolo. È un software open-source professionale. La registrazione audio digitale è stata una rivoluzione, per la prima volta, gli artisti potevano creare, in modo semplice ed economico, i propri studi di registrazione nei propri scantinati, garage, o in qualunque posto dotato di energia elettrica. Applicazioni come queste accorciano la distanza tra artisti e addetti alla registrazione e danno ai musicisti la possibilità di fare il lavoro da soli. Il seguente link vi dirà di più:

http://ardour.org/

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Jokosher è un editor audio facile da usare. Il suo creatore e sviluppatore è Jono Bacon, che ricorderete come uno degli autori di The Official Ubuntu Book. Lui scrive, anche, in una sezione dell'Ubuntu User Magazine (http://ubuntu-user.com/).

"L'interfaccia...mira ad usare concetti familiari agli artisti e musicisti che usano il programma. Ciò significa che l'utente non deve avere grande familiarità con gli editor multi-traccia per essere in grado di registrare. In Jokosher, per le modifiche, esistono degli strumenti per lo split, il trimming e lo spostamento. Durante il missaggio, il volume delle traccie multiple è disponibile con un VU meter. In Jokosher le traccie audio vengono denominate 'instruments' (strumenti musicali). Una serie di strumenti musicali può essere aggiunta al progetto, e questi possono essere rinominati. Gli strumenti musicali possono anche essere resi silenziosi e riprodotti da soli facilmente. Jokosher può importare nel progetto audio Ogg Vorbis, MP3, FLAC, WAV, e tutto ciò che è supportato da GStreamer. Può espotare in uno qualsiasi di questi formati" (Wikipedia).

Potete scaricarlo da Synaptic ma, se volete l'ultima versione (0.11.3 per Ubuntu 9.04 e 8.10), andate nella pagina di download di Jokosher: http://www.jokosher.org/download/. Scaricherete un pacchetto .deb. Dopo aver fatto doppio click, un finestra di avvertimento verrà visualizzata dicendo che esiste una versione più vecchia nel repository. Dovrete ignorarlo e continuare con il processo di installazione.


Conclusioni

Ubuntu è un SO con un divertente universo di eccitanti possibilità. Il primo passo è conoscere quali applicazioni popolano questo universo; il secondo passo è essere informati su queste applicazioni e imparare ad usarle così da poter ottenere tutto il succo da Ubuntu. Così potrete essere immensamente creativi.

==== Note alla revisione ====



=== Errata Corrige ===
#acl GruppoAdmin:admin,read,write,revert GruppoOperatori:admin,read,write,revert GruppoEditori:read,write,revert GruppoFcm:read,write,revert new.life:admin,read,write,revert paolettopn:admin,read,write,revert Known:read All:read

<<Include(Fcm/Header)>>
= Testo inglese =

LibreOffice Part 23: Base Form Enhancements with Macros

by Elmer Perry

For the previous four parts of this series, we have slowly built a database document using LibreOffice's Base module. We have a database with forms to enter our data, and queries and reports for extracting the data. We now have a usable document for recording our book library. However, our current design has one flaw we need to overcome. If we need to enter a new author or media type while we are in the books form, we have to close the book form and open one of the others. If we could enter new authors and media types directly from the books form, it would behave more like an application and make data entry even easier. We can accomplish this through a few short macros.
The LibreOffice Basic language is very similar to other Basic languages, such as Visual Basic for Applications. To manipulate the underlying LibreOffice document, we access the Uno framework controlling the document. The Uno framework is quite complex, but I will explain, as best I can, the properties and objects we will use. The goal is not to teach you how to write LibreOffice macros, but how you can use them.
Macro Security and Options

While macros allow us to do cool things in our documents, they can also cause problems. Some people use macros to compromise other people's systems, therefore, we need to take a few minutes to talk about macro security. Whether you are running LibreOffice on Linux, Mac, or Windows, malicious code in a macro can compromise your data and possibly your entire system.

Macro security in LibreOffice is simple. Tools > Options opens the Options dialog for LibreOffice. Under LibreOffice, select Security. Click on the Macro Security button to pop up the macro security options. You have four options. Never use the Low security option – it will run macros without asking you. I recommend the Medium security level. With this level, you are prompted whether to run the macros when you open a document containing macros. The High and Very High options require a certificate or folder you designate as trusted. While this is great, I believe nothing trumps the instincts of the user. You usually know whether you were expecting a document to contain macros. When in doubt, click No. Click OK to save your choice and OK to close the options dialog.
Now, on to the fun stuff.
The Macros

We will write four macros for our database document. Three will deal with opening forms, and the last will update the list boxes for authors and media types. The general idea behind macros is to accomplish tasks that are not built into the program, or to simplify complex tasks. Our macros really accomplish both, as we will simplify the tasks of adding authors and media types and provide functionality not built into the program.
Before we can begin to write our macros, we need a container to hold them. Macros are contained in a module. Modules can live in the program itself or within a document. Since our macros are specific to our database file, we will embed them in the document. Macros embedded in a document are available only when the document is loaded. Macros contained in the program are available as long as the program is running.
Tools > Macros > Organize Macros > LibreOffice Basic. The LibreOffice Basic Macros dialog pops up. Select book.odb from the Macro from-list. Click the New button. A dialog pops up asking you for a name for the module. Name it FormCalls. Click OK. This brings up the LibreOffice macro editor. The macro comes with a default main subroutine. We will not use this subroutine. Highlight Sub main and End Sub and press the backspace key to delete them.
Our first macro is a generalized subroutine for opening a form. A generalized subroutine is written for reuse. We will call this routine twice from other routines we write. Type this subroutine into the editor:
{{{
Sub OpenAForm (FormName as String)
 Dim GetForm as Object
 GetForm = ThisDatabaseDocument.FormDocuments.GetByName(FormName)
 GetForm.Open
End Sub
}}}
The first line of the subroutine is called the signature. The signature determines how the subroutine is called. A signature starts with the keyword Sub, which defines this call as a subroutine. Next, the name of the subroutine. In our case, OpenAForm is the name of the subroutine. Finally in the parenthesis, we have the arguments used when calling this subroutine. In our case, we have a variable named FormName which is a type String. In the second line of the subroutine, Dim is another keyword. Dim initializes a variable as a type, and, optionally, a value. We define a variable named GetForm as a type Object. The third line assigns a value to the variable GetForm through a chain of commands in the Uno framework. ThisDatabaseDocument refers to the currently open database document. In our case, book.odb. FormDocuments is a collection of all the forms in the document. Finally, GetByName retrieves a specific form object from the collection. Notice, we pass the variable FormName from the signature to this method. Once the call is complete, the variable GetForm is the object of the form name passed to the subroutine. The fourth line calls the Open method of the form. On the fifth line, we tell Basic this is the end of the subroutine with the command End Sub.
We will call the OpenAform subroutine twice. Once to open the authors form, and once to open the media form. Add these two subroutines to your editor:
{{{
Sub OpenAuthorsForm(oEv As Object)
 OpenAForm("Authors")
End Sub

Sub OpenMediaForm(oEv As Object)
 OpenAForm("Media")
End Sub
}}}
The signature on these two subroutines are a little different. Since we will call them from a control within a form, we need to pass the object making the call as an argument, even though we do not use it. The argument oEv is a reference to the object making the call. We will use this to our advantage later, in the last subroutine, but here we do it because it is required. These two subroutines are pretty simple. We just make a call to OpenAForm passing the name of the form we want to open, Authors or Media.
The final subroutine deals with our problem of refreshing the data in the list boxes for authors and media when we add authors or media using the two subroutines above:
{{{
Sub ListRefresh(oEv as Object)
 oEv.source.model.Refresh
End Sub
}}}
Once again, since we will call this subroutine from a control, we need a reference to the control making the call. However, this time we will actually use the object. This subroutine makes a method call to the underlying model of the list box and refreshes the data in the list, thus updating our list of authors or media types.
Save your module and close the Basic editor.

Making Connections to Macros

At this point, our macros do nothing. We need to connect them to objects in our form to activate them when needed. First, we will connect the open form subroutines to buttons in our form, and then we will connect the ListRefresh to the list boxes.
In the database pane, click on Forms. Right-click the Books form and select edit. Add two push buttons to the form, one under the Authors table and another under the Media table. Right-click the button under the Authors table and select Control to bring up the buttons properties dialog. On the General tab, change the name to AddAuthors and the Label to Add Authors. On the Events tab, click the ellipses (…) button next to Execute Action – which brings up the Assign Action dialog. Click the Macro button to bring up the Macro Selector dialog. In the tree list under Library, select book.odb > Standard > FormCalls. Select OpenAuthorsForm from the Macro Name list and click OK. Click OK to close the Assign Action dialog. Close the buttons properties dialog.
Do the same with the button under the Media table, only name it AddMedia, make the label Add Media Type, and assign the macro OpenMediaForm to the Execute Action event.
Finally, we need to add the refresh subroutine to our list boxes. Right-click the Authors column in the authors table and select Column. On the Events tab, click the ellipse (…) button beside “When receiving focus”. In the Assign Action button, use the Macro button to assign the ListRefresh macro to the action. This will cause the list to update data from the Authors table when you click on a list box in the column.
Do the same for the Media column in the media table.
Save your changes to the Books form and close it.

Testing Your Changes

Any time we make changes to our forms, we will want to test them and make sure we got everything right, especially in cases where we have used macros. One simple typo could cause things to not work. Double-click the Books form to open it. Add a new book with an author and media type you have not added already. Click the Add Authors button to make sure it opens the form. Add some authors. Close the Authors form. Click on the authors dropdown list box and verify that the authors you added are there. Do the same test with the Add Media Type button and listbox.
Final Thoughts and References

Again, I would like to emphasize that writing macros in LibreOffice Basic is complex. Documentation is pretty sparse, but it is out there. If you are interested in taking up the challenge, here are some references to get you started:
LibreOffice Basic Guide: http://wiki.documentfoundation.org/images/d/dd/BasicGuide_OOo3.2.0.odt
Andrew Pitonyak's OpenOffice Macro Information: http://www.pitonyak.org/oo.php
You can find the macros used in this How-To on pastebin.com at http://pastebin.com/MU2Ztizi
Next time, we will move on to another part of the LibreOffice suite and explore the Math module.

= Traduzione italiana =

Nelle precedenti quattro parti di questa serie abbiamo lentamente creato un documento di database usando il componente Base di LibreOffice. Abbiamo un database con i formulari per inserire i dati e con query e report per estrarli. Possiamo ora usare il documento per registrare i libri della nostra libreria. Comunque, l'attuale progettazone ha un difetto che dobbiamo superare. Se dobbiamo inserire un nuovo autore o media mentre siamo nel formulario di inserimento libri, siamo costretti a chiudere quest'ultimo per aprire uno degli altri due. Se potessimo inserire nuovi autori e media direttamente dal formulario libri, si comporterebbe più come una applicazione, rendendo ancora più facile l'inserimento dei dati. Possiamo raggiungere tale obiettivo attraverso poche brevi macro.
Il linguaggio Basic di LibreOffice è molto simili al Basic di altri linguaggi quali Visual Basic for Applications. Per manipolare il documento in parola, accediamo al framework UNO che controlla il documento. Il framework UNO è piuttosto complesso, ma vi spiegherò, meglio che posso, le proprietà e gli oggetti che useremo. L'obiettivo non è di insegnarvi come scrivere le macro LibreOffice, ma come poterle usare.
Opzioni di Sicurezza delle Macro
Sebbene le macro ci permettono di fare cose fantastiche nei documenti, possono anche causare problemi. Alcune persone le usano per compromettere i sistemi degli altri, perciò dobbiamo prenderci alcuni minuti per parlare della sicurezza delle macro. Sia che si esegua LibreOffice su Linux, che su Mac o Windows, il codice maligno in una macro può compromettere i propri dati e forse l'intero sistema.
In LibreOffice la sicurezza delle macro è semplice. In Strumenti > Opzioni si apre la finestra Opzioni per LibreOffice. Nella scheda LibreOffice selezionare Sicurezza. Fare clic sul pulsante 'Sicurezza delle macro...' per far apparire le opzioni sulla sicurezza delle macro. Ci sono quattro opzioni. Non usare mai l'opzione 'Basso', avvia le macro senza chiedercelo. Raccomando il livello 'Medio'. Con tale livello ci verrà richiesto se avviare le macro quando si apre un documento che le contiene. Le opzioni 'Alto' e 'Molto alto' richiedono un certificato o una cartella designata come affidabile. Sebbene è una gran cosa, credo che nulla batta l'istinto dell'utente. Generalmente sappiamo di aspettarci che un documento contenga o meno delle macro. Nel dubbio, fare clic su No. Fare clic su OK per salvare le scelte e nuovamente OK per chiudere la finestra.
Ora, addentriamoci nelle cose divertenti.
Le Macro
Scriveremo quattro macro per il nostro documento di database. Tre avranno a che fare con l'apertura dei formulari e l'ultimo aggiornerà le caselle di scelta per autori e media. L'idea di massima dietro alle macro è di svolgere i compiti che non sono integrati nel programma, o di semplificare i lavori complessi. Le nostre macro svolgeranno effettivamente entrambe le cose, poiché semplificheremo il compito di aggiungere autori e media e forniremo funzionalità non integrate nel programma.
Prima di poter iniziare a scrivere le macro, ci serve un contenitore per tenerle. Le macro sono contenute in un modulo. I moduli possono esistere nel programma stesso o all'interno del documento. Poiché le nostre macro sono specifiche per il nostro file di database, le integreremo nel documento. Le macro integrate nel documento sono disponibili soltanto quando viene caricato il documento stesso. Quelle contenute nel programma sono disponibili fintanto che il programma è in esecuzione.
Strumenti > Macro > Organizza macro > LibreOffice Basic farà apparire la finestra Macro LibreOffice Basic. Selezionare libri.odb dalla lista 'Macro da'. Fare clic sul pulsante 'Nuovo'. Comparirà una finestra di dialogo nella quale inserire il nome del modulo. Chiamarlo 'FormCalls' e premere OK. Ciò vi porterà all'editor per le macro di LibreOffice. La macro è fornita di una funzione principale predefinita. Non la useremo. Evidenziare Sub main e End Sub e premere il tasto backspace (←) per cancellarli.
La nostra prima macro è una funzione generalizzata per aprire un modulo. Una funzione generalizzata è scritta per il riuso. Richiameremo questa routine un paio di volte da altre routine che scriveremo. Digitare questa funzione nell'editor:
Sub OpenAForm (FormName as String)
    Dim GetForm as Object
    GetForm = ThisDatabaseDocument.FormDocuments.GetByName(FormName)
    GetForm.Open
End Sub
La prima riga della funzione è chiamata la firma. Essa determina il modo in cui chiamare la funzione stessa. La firma inizia con la parola chiave Sub, che definisce questa chiamata come funzione. Segue il nome della funzione. Nel nostro caso, è 'OpenAForm'. Infine, tra le parentesi, ci sono i parametri usati quando si chiama questa funzione. Nel nostro caso abbiamo una variabile di nome FormName che è di tipo String. Nella seconda riga, Dim è un'altra parola chiave che inizializza una variabile assegnandogli una tipologia e, opzionalmente, un valore. Definiamo la variabile di nome GetForm come tipo Object. Nella terza riga viene assegnato un valore alla variabile GetForm attraverso una catena di comandi nel framework UNO. ThisDatabaseDocument si riferisce all'attuale documento di database aperto, nel nostro caso book.odb. FormDocuments è la collezione di tutti i formulari nel documento. Infine, GetByName recupera uno specifico oggetto formulario dalla collezione. Notare il passaggio della variabile FormName dalla firma a questo metodo. Una volta che la chiamata è completa, la variabile GetForm è l'oggetto con il nome del formulario passato alla funzione. La quarta riga chiama il metodo Open del modulo. Nella quinta riga diciamo a Basic che qui termina la funzione, con il comando End Sub.
Richiameremo la funzione OpenAForm un paio di volte. Una per aprire il formulario Autori e l'altra per aprire quello Media. Aggiungere queste due funzioni nell'editor:
Sub OpenAuthorsForm(oEv As Object)
    OpenAForm("Autori")
End Sub
Sub OpenMediaForm(oEv As Object)
    OpenAForm("Media")
End Sub
                                   
La firma di queste due funzioni è leggermente diversa. Poiché le invocheremo da un controllo all'interno del formulario, dovremo passargli come argomento l'oggetto che effettua la chiamata, anche se non lo usiamo. L'argomento oEv è un riferimento all'oggetto che effettua la chiamata. Lo useremo più tardi a nostro vantaggio, nell'ultima funzione, qui lo facciamo perché è necessario. Queste due funzioni sono abbastanza semplici. Effettuiamo solo una chiamata a OpenAForm passandogli il nome del formulario che vogliamo aprire, Autori o Media.
L'ultima funzione affronta il problema di ricaricare i dati nelle caselle di scelta per autori e media quando li aggiungiamo utilizzando le due funzioni di cui sopra:
Sub ListRefresh(oEv as Object)
        oEv.source.model.Refresh
End Sub
Di nuovo, dato che chiameremo questa funzione da un controllo, c'è bisogno di un riferimento al controllo che effettui la chiamata. Comunque, questa volta useremo effettivamente l'oggetto. Questa funzione fa una chiamata di metodo al modello di base della casella di scelta e rinnova i dati nella lista, quindi aggiorna la nostra lista di autori e media.
Salvare il modulo e chiudere l'editor Basic.
Effettuare Connessioni alle Macro
A questo punto, le macro non fanno nulla. Dobbiamo connetterle agli oggetti nei formulari per attivarle quando necessario. Innanzitutto, collegheremo ai pulsanti dei nostri formulari le funzioni che aprono i moduli e poi collegheremo la funzione ListRefresh alle caselle di scelta.
Fare clic su Formulari nel pannello Database. Clic con il tasto destro sul modulo Libri e selezionare Modifica. Aggiungere due pulsanti al modulo, uno sotto alla tabella Autori e l'altro sotto la tabella Media. Fare clic con il tasto destro sul pulsante sotto la tabella Autori e selezionare 'Campo di controllo...' per aprire le finestra delle proprietà del pulsante. Sulla scheda Generale, cambiare il nome in AddAuthors e la didascalia in 'Aggiungi Autori'. Sulla scheda Eventi, premere il pulsante ellittico (...) vicino a 'Eseguire Azione', che farà apparire la finestra 'Azione assegnata'. Premere il pulsante 'Macro...' per aprire la finestra 'Selettore Macro'. Nell'elenco ad albero sotto 'Libreria', selezionare libro.odb > Standard > FormCalls. Selezionare OpenAuthorsForm dalla lista 'Nome macro' e premere OK. Premere ancora OK per chiudere la finestra 'Assegna Azione'. Chiudere le finestra Proprietà del pulsante.
Fare la stessa cosa con il pulsante sotto la tabella Media, solo che il nome è AddMedia, la didascalia è 'Aggiungi Media' e si deve assegnare la macro OpenMediaForm all'evento Esegui azione.
Infine, si deve aggiungere la funzione ListRefresh alle caselle di scelta. Fare clic con il tasto destro sulla colonna Autori nella tabella autori e selezionare 'Colonna'. Sulla scheda Eventi, premere il pulsante ellittico (...) accanto a 'Al ricevimento del punto focale'. Usare il pulsante Macro, sotto ad 'Assegna:', per assegnare la macro ListRefresh all'azione. Questo farà si che la lista aggiorni i dati dalla tabella Autori quando si fa clic su una casella di riepilogo nella colonna.
Fare la stessa cosa per la colonna Media nella tabella media.
Salvare i cambiamenti al modulo Libri e chiuderlo.
Verificare i cambiamenti
Ogni volta che effettuiamo dei cambiamenti ai nostri moduli, vorremmo verificarli per assicurarci che tutto sia corretto, specialmente nei casi in cui abbiamo utilizzato le macro. Un semplice errore di battitura potrebbe essere causa di malfunzionamenti. Fare doppio clic sul formulario Libri per aprirlo. Aggiungere un nuovo libro, un autore e un tipo di media non già presenti. Premere il pulsante 'Aggiungi Autori' per assicurarsi che apra il formulario. Aggiungere alcuni autori. Chiudere il formulario autori. Fare clic sulla casella a comparsa autori e verificare che ci siano gli autori aggiunti. Effettuare la stessa verifica con il pulsante 'Aggiungi Media' e la casella a comparsa.
Conclusioni e Riferimenti
Vorrei nuovamente enfatizzare il concetto che scrivere macro in LibreOffice Basic è complesso. La documentazione è abbastanza sparsa, ma è la fuori. Se siete interessati a raccogliere la sfida, qui ci sono alcuni riferimenti per iniziare:
LibreOffice Basic Guide: http://wiki.documentfoundation.org/images/d/dd/BasicGuide_OOo3.2.0.odt
Informazioni di Andrew Pitonyak su OpenOffice Macro: http://www.pitonyak.org/oo.php
Potete trovare le macro usate in questo tutorial su pastebin.com presso: http://pastebin.com/MU2Ztizi
La prossima volta ci sposteremo su un'altra parte della suite LibreOffice ed esploreremo il componente Math.

== Note alla traduzione ==


= Revisione =

Nelle precedenti quattro parti di questa serie abbiamo lentamente creato un documento di database usando il componente Base di LibreOffice. Abbiamo un database con i formulari per inserire i nostri dati e con le query e i report per estrarli. Abbiamo ora un documento usabile per registrare i libri della nostra libreria. Comunque, l'attuale progettazone ha un difetto che dobbiamo superare. Se dobbiamo inserire un nuovo autore o media mentre siamo nel formulario di inserimento libri, siamo costretti a chiudere quest'ultimo per aprire uno degli altri due. Se potessimo inserire nuovi autori e media direttamente dal formulario libri, si comporterebbe più come una applicazione, rendendo ancora più facile l'inserimento dei dati. Possiamo raggiungere tale obiettivo attraverso poche brevi macro.

Il linguaggio Basic di LibreOffice è molto simili al Basic di altri linguaggi quali Visual Basic for Applications. Per manipolare il documento in parola, accediamo al framework Uno per controllare il documento. Il framework Uno è piuttosto complesso, ma vi spiegherò, meglio che posso, le proprietà e gli oggetti che useremo. L'obiettivo non è di insegnarvi come scrivere le macro LibreOffice, ma come poterle usare.

Opzioni di Sicurezza delle Macro

Sebbene le macro ci permettono di fare cose fantastiche nei documenti, possono anche causare problemi. Alcune persone le usano per compromettere i sistemi degli altri, perciò dobbiamo prenderci alcuni minuti per parlare della sicurezza delle macro. Sia che si esegua LibreOffice su Linux, che su Mac o Windows, il codice maligno in una macro può compromettere i propri dati e forse l'intero sistema.

In LibreOffice la sicurezza delle macro è semplice. In Strumenti > Opzioni si apre la finestra Opzioni per LibreOffice. Nella scheda LibreOffice selezionare Sicurezza. Fare clic sul pulsante 'Sicurezza delle macro...' per far apparire le opzioni sulla sicurezza delle macro. Avete quattro opzioni. Non usate mai l'opzione 'Basso', avvia le macro senza chiedercelo. Raccomando il livello 'Medio'. Con tale livello ci verrà richiesto se avviare le macro quando si apre un documento che le contiene. Le opzioni 'Alto' e 'Molto alto' richiedono un certificato o una cartella designata come affidabile. Sebbene è una gran cosa, credo che nulla batta l'istinto dell'utente. Generalmente sappiamo di aspettarci che un documento contenga o meno delle macro. Nel dubbio, fare clic su No. Fare clic su OK per salvare le scelte e nuovamente OK per chiudere la finestra.

Ora, addentriamoci nelle cose divertenti.

Le Macro

Scriveremo quattro macro per il nostro documento di database. Tre avranno a che fare con l'apertura dei formulari e l'ultimo aggiornerà le caselle di scelta per autori e media. L'idea di massima dietro alle macro è di svolgere i compiti che non sono integrati nel programma, o di semplificare i lavori complessi. Le nostre macro svolgeranno effettivamente entrambe le cose, poiché semplificheremo il compito di aggiungere autori e media e forniremo funzionalità non presenti nel programma.

Prima di poter iniziare a scrivere le macro, ci serve un contenitore per tenerle. Le macro sono contenute in un modulo. I moduli possono esistere nel programma stesso o all'interno del documento. Poiché le nostre macro sono specifiche per il nostro file di database, le integreremo nel documento. Le macro integrate nel documento sono disponibili soltanto quando viene caricato il documento stesso. Quelle contenute nel programma sono disponibili fintanto che il programma è in esecuzione.

Strumenti > Macro > Organizza macro > LibreOffice Basic farà apparire la finestra Macro LibreOffice Basic. Selezionare libri.odb dalla lista 'Macro da'. Fate clic sul pulsante 'Nuovo'. Comparirà una finestra di dialogo nella quale inserite il nome del modulo. Chiamatelo 'FormCalls' e premete OK. Ciò vi porterà all'editor per le macro di LibreOffice. La macro è fornita di una funzione principale predefinita. Non la useremo. Evidenziare Sub main e End Sub e premere il tasto backspace (←) per cancellarli.

La nostra prima macro è una funzione generalizzata per aprire un modulo. Una funzione generalizzata è scritta per il riuso. Richiameremo questa routine un paio di volte da altre routine che scriveremo. Digitare questa funzione nell'editor:
{{{
code


Sub OpenAForm (FormName as String)
    Dim GetForm as Object
    GetForm = ThisDatabaseDocument.FormDocuments.GetByName(FormName)
    GetForm.Open
End Sub
}}}

La prima riga della funzione è chiamata la firma. Essa determina il modo in cui chiamare la funzione stessa. La firma inizia con la parola chiave Sub, che definisce questa chiamata come funzione. Segue il nome della funzione. Nel nostro caso, è 'OpenAForm'. Infine, tra le parentesi, ci sono i parametri usati quando si chiama questa funzione. Nel nostro caso abbiamo una variabile di nome FormName che è di tipo String. Nella seconda riga, Dim è un'altra parola chiave che inizializza una variabile assegnandogli una tipologia e, opzionalmente, un valore. Definiamo la variabile di nome GetForm come tipo Object. Nella terza riga viene assegnato un valore alla variabile GetForm attraverso una catena di comandi nel framework Uno. ThisDatabaseDocument si riferisce all'attuale documento di database aperto, nel nostro caso book.odb. FormDocuments è la collezione di tutti i formulari nel documento. Infine, GetByName recupera uno specifico oggetto formulario dalla collezione. Notare il passaggio della variabile FormName dalla firma a questo metodo. Una volta che la chiamata è completa, la variabile GetForm è l'oggetto con il nome del formulario passato alla funzione. La quarta riga chiama il metodo Open del modulo. Nella quinta riga diciamo a Basic che qui termina la funzione, con il comando End Sub.

Richiameremo la funzione OpenAForm un paio di volte. Una per aprire il formulario Autori e l'altra per aprire quello Media. Aggiungete queste due funzioni mostrate sotto nell'editor.
                                   
La firma di queste due funzioni è leggermente diversa. Poiché le invocheremo da un controllo all'interno del formulario, dovremo passargli come argomento l'oggetto che effettua la chiamata, anche se non lo usiamo. L'argomento oEv è un riferimento all'oggetto che effettua la chiamata. Lo useremo più tardi a nostro vantaggio, nell'ultima funzione, qui lo facciamo perché è necessario. Queste due funzioni sono abbastanza semplici.
Effettuiamo solo una chiamata a OpenAForm passandogli il nome del formulario che vogliamo aprire, Autori o Media.


L'ultima funzione affronta il problema di ricaricare i dati nelle caselle di scelta per autori e media quando li aggiungiamo utilizzando le due funzioni di cui sopra.

{{{
code
}}}

Di nuovo, dato che chiameremo questa funzione da un controllo, c'è bisogno di un riferimento al controllo che effettua la chiamata. Comunque, questa volta useremo effettivamente l'oggetto. Questa funzione fa una chiamata di metodo al modello di base della casella di scelta e rinnova i dati nella lista, quindi aggiorna la nostra lista di autori e media. Salvare il modulo e chiudere l'editor Basic.

Effettuare Connessioni alle Macro

A questo punto, le macro non fanno nulla. Dobbiamo connetterle agli oggetti nei formulari per attivarle quando necessario. Innanzitutto, collegheremo ai pulsanti dei nostri formulari le funzioni che aprono i moduli e poi collegheremo la funzione ListRefresh alle caselle di scelta.

Fate clic su Formulari nel pannello Database. Clic con il tasto destro sul modulo Libri e selezionare Modifica. Aggiungete due pulsanti al modulo, uno sotto alla tabella Autori e l'altro sotto la tabella Media. Fate clic con il tasto destro sul pulsante sotto la tabella Autori e selezionate 'Campo di controllo...' per aprire le finestra delle proprietà dei pulsanti. Sulla scheda Generale, cambiate il nome in AddAuthors e la didascalia in 'Aggiungi Autori'. Sulla scheda Eventi, premete il pulsante con i puntini (...) vicino a 'Eseguire Azione', che farà apparire la finestra 'Azione assegnata'. Premete il pulsante 'Macro...' per aprire la finestra 'Selettore Macro'. Nell'elenco ad albero sotto 'Libreria', selezionate libro.odb > Standard > FormCalls. Selezionate OpenAuthorsForm dalla lista 'Nome macro' e premete OK. Premete ancora OK per chiudere la finestra 'Assegna Azione'. Chiudete le finestra Proprietà del pulsante.

Fate la stessa cosa con il pulsante sotto la tabella Media, solo che il nome è AddMedia, la didascalia è 'Aggiungi Media' e assegnate la macro OpenMediaForm all'evento Esegui azione.

Infine, dobbiamo aggiungere la funzione di riaggiornamento alle caselle di scelta. Fate clic con il tasto destro sulla colonna Autori nella tabella autori e selezionare 'Colonna'. Sulla scheda Eventi, premete il pulsante con i puntini (...) accanto a 'Al ricevimento del fuoco'. Usate il pulsante Macro, sotto ad 'Assegna:', per assegnare la macro ListRefresh all'azione. Questo farà si che la lista aggiorni i dati dalla tabella Autori quando si fa clic su una casella di riepilogo nella colonna.
Fate la stessa cosa per la colonna Media nella tabella media.
Salvate i cambiamenti al modulo Libri e chiudetelo.

Verificare i cambiamenti

Ogni volta che effettuiamo dei cambiamenti ai nostri moduli, vorremmo verificarli per assicurarci che tutto sia corretto, specialmente nei casi in cui abbiamo utilizzato le macro. Un semplice errore di battitura potrebbe essere causa di malfunzionamenti. Fare doppio clic sul formulario Libri per aprirlo. Aggiungere un nuovo libro, un autore e un tipo di media che non sono già presenti. Premete il pulsante 'Aggiungi Autori' per assicurarsi che apra il formulario. Aggiungete alcuni autori. Chiudere il formulario autori. Fare clic sulla casella a comparsa autori e verificare che ci siano gli autori aggiunti. Effettuate la stessa verifica con il pulsante 'Aggiungi Media' e la casella a comparsa.

Conclusioni e Riferimenti

Vorrei nuovamente enfatizzare il concetto che scrivere macro in LibreOffice Basic è complesso. La documentazione è abbastanza sparsa, ma è la fuori. Se siete interessati a raccogliere la sfida, qui ci sono alcuni riferimenti per iniziare:
LibreOffice Basic Guide: http://wiki.documentfoundation.org/images/d/dd/BasicGuide_OOo3.2.0.odt
Informazioni di Andrew Pitonyak su OpenOffice Macro: http://www.pitonyak.org/oo.php

Potete trovare le macro usate in questo tutorial su pastebin.com presso: http://pastebin.com/MU2Ztizi

La prossima volta ci sposteremo su un'altra parte della suite LibreOffice ed esploreremo il componente Math.

== Note alla revisione ==


= Errata Corrige =
Linea 261: Linea 210:
CategoryComunita CategoryComunitaFcm

Testo inglese

LibreOffice Part 23: Base Form Enhancements with Macros

by Elmer Perry

For the previous four parts of this series, we have slowly built a database document using LibreOffice's Base module. We have a database with forms to enter our data, and queries and reports for extracting the data. We now have a usable document for recording our book library. However, our current design has one flaw we need to overcome. If we need to enter a new author or media type while we are in the books form, we have to close the book form and open one of the others. If we could enter new authors and media types directly from the books form, it would behave more like an application and make data entry even easier. We can accomplish this through a few short macros. The LibreOffice Basic language is very similar to other Basic languages, such as Visual Basic for Applications. To manipulate the underlying LibreOffice document, we access the Uno framework controlling the document. The Uno framework is quite complex, but I will explain, as best I can, the properties and objects we will use. The goal is not to teach you how to write LibreOffice macros, but how you can use them. Macro Security and Options

While macros allow us to do cool things in our documents, they can also cause problems. Some people use macros to compromise other people's systems, therefore, we need to take a few minutes to talk about macro security. Whether you are running LibreOffice on Linux, Mac, or Windows, malicious code in a macro can compromise your data and possibly your entire system.

Macro security in LibreOffice is simple. Tools > Options opens the Options dialog for LibreOffice. Under LibreOffice, select Security. Click on the Macro Security button to pop up the macro security options. You have four options. Never use the Low security option – it will run macros without asking you. I recommend the Medium security level. With this level, you are prompted whether to run the macros when you open a document containing macros. The High and Very High options require a certificate or folder you designate as trusted. While this is great, I believe nothing trumps the instincts of the user. You usually know whether you were expecting a document to contain macros. When in doubt, click No. Click OK to save your choice and OK to close the options dialog. Now, on to the fun stuff. The Macros

We will write four macros for our database document. Three will deal with opening forms, and the last will update the list boxes for authors and media types. The general idea behind macros is to accomplish tasks that are not built into the program, or to simplify complex tasks. Our macros really accomplish both, as we will simplify the tasks of adding authors and media types and provide functionality not built into the program. Before we can begin to write our macros, we need a container to hold them. Macros are contained in a module. Modules can live in the program itself or within a document. Since our macros are specific to our database file, we will embed them in the document. Macros embedded in a document are available only when the document is loaded. Macros contained in the program are available as long as the program is running. Tools > Macros > Organize Macros > LibreOffice Basic. The LibreOffice Basic Macros dialog pops up. Select book.odb from the Macro from-list. Click the New button. A dialog pops up asking you for a name for the module. Name it FormCalls. Click OK. This brings up the LibreOffice macro editor. The macro comes with a default main subroutine. We will not use this subroutine. Highlight Sub main and End Sub and press the backspace key to delete them. Our first macro is a generalized subroutine for opening a form. A generalized subroutine is written for reuse. We will call this routine twice from other routines we write. Type this subroutine into the editor:

Sub OpenAForm (FormName as String)
        Dim GetForm as Object
        GetForm = ThisDatabaseDocument.FormDocuments.GetByName(FormName)
        GetForm.Open
End Sub

The first line of the subroutine is called the signature. The signature determines how the subroutine is called. A signature starts with the keyword Sub, which defines this call as a subroutine. Next, the name of the subroutine. In our case, OpenAForm is the name of the subroutine. Finally in the parenthesis, we have the arguments used when calling this subroutine. In our case, we have a variable named FormName which is a type String. In the second line of the subroutine, Dim is another keyword. Dim initializes a variable as a type, and, optionally, a value. We define a variable named GetForm as a type Object. The third line assigns a value to the variable GetForm through a chain of commands in the Uno framework. ThisDatabaseDocument refers to the currently open database document. In our case, book.odb. FormDocuments is a collection of all the forms in the document. Finally, GetByName retrieves a specific form object from the collection. Notice, we pass the variable FormName from the signature to this method. Once the call is complete, the variable GetForm is the object of the form name passed to the subroutine. The fourth line calls the Open method of the form. On the fifth line, we tell Basic this is the end of the subroutine with the command End Sub. We will call the OpenAform subroutine twice. Once to open the authors form, and once to open the media form. Add these two subroutines to your editor:

Sub OpenAuthorsForm(oEv As Object)
        OpenAForm("Authors")
End Sub

Sub OpenMediaForm(oEv As Object)
        OpenAForm("Media")
End Sub

The signature on these two subroutines are a little different. Since we will call them from a control within a form, we need to pass the object making the call as an argument, even though we do not use it. The argument oEv is a reference to the object making the call. We will use this to our advantage later, in the last subroutine, but here we do it because it is required. These two subroutines are pretty simple. We just make a call to OpenAForm passing the name of the form we want to open, Authors or Media. The final subroutine deals with our problem of refreshing the data in the list boxes for authors and media when we add authors or media using the two subroutines above:

Sub ListRefresh(oEv as Object)
        oEv.source.model.Refresh
End Sub

Once again, since we will call this subroutine from a control, we need a reference to the control making the call. However, this time we will actually use the object. This subroutine makes a method call to the underlying model of the list box and refreshes the data in the list, thus updating our list of authors or media types. Save your module and close the Basic editor.

Making Connections to Macros

At this point, our macros do nothing. We need to connect them to objects in our form to activate them when needed. First, we will connect the open form subroutines to buttons in our form, and then we will connect the ListRefresh to the list boxes. In the database pane, click on Forms. Right-click the Books form and select edit. Add two push buttons to the form, one under the Authors table and another under the Media table. Right-click the button under the Authors table and select Control to bring up the buttons properties dialog. On the General tab, change the name to AddAuthors and the Label to Add Authors. On the Events tab, click the ellipses (…) button next to Execute Action – which brings up the Assign Action dialog. Click the Macro button to bring up the Macro Selector dialog. In the tree list under Library, select book.odb > Standard > FormCalls. Select OpenAuthorsForm from the Macro Name list and click OK. Click OK to close the Assign Action dialog. Close the buttons properties dialog. Do the same with the button under the Media table, only name it AddMedia, make the label Add Media Type, and assign the macro OpenMediaForm to the Execute Action event. Finally, we need to add the refresh subroutine to our list boxes. Right-click the Authors column in the authors table and select Column. On the Events tab, click the ellipse (…) button beside “When receiving focus”. In the Assign Action button, use the Macro button to assign the ListRefresh macro to the action. This will cause the list to update data from the Authors table when you click on a list box in the column. Do the same for the Media column in the media table. Save your changes to the Books form and close it.

Testing Your Changes

Any time we make changes to our forms, we will want to test them and make sure we got everything right, especially in cases where we have used macros. One simple typo could cause things to not work. Double-click the Books form to open it. Add a new book with an author and media type you have not added already. Click the Add Authors button to make sure it opens the form. Add some authors. Close the Authors form. Click on the authors dropdown list box and verify that the authors you added are there. Do the same test with the Add Media Type button and listbox. Final Thoughts and References

Again, I would like to emphasize that writing macros in LibreOffice Basic is complex. Documentation is pretty sparse, but it is out there. If you are interested in taking up the challenge, here are some references to get you started: LibreOffice Basic Guide: http://wiki.documentfoundation.org/images/d/dd/BasicGuide_OOo3.2.0.odt Andrew Pitonyak's OpenOffice Macro Information: http://www.pitonyak.org/oo.php You can find the macros used in this How-To on pastebin.com at http://pastebin.com/MU2Ztizi Next time, we will move on to another part of the LibreOffice suite and explore the Math module.

Traduzione italiana

Nelle precedenti quattro parti di questa serie abbiamo lentamente creato un documento di database usando il componente Base di LibreOffice. Abbiamo un database con i formulari per inserire i dati e con query e report per estrarli. Possiamo ora usare il documento per registrare i libri della nostra libreria. Comunque, l'attuale progettazone ha un difetto che dobbiamo superare. Se dobbiamo inserire un nuovo autore o media mentre siamo nel formulario di inserimento libri, siamo costretti a chiudere quest'ultimo per aprire uno degli altri due. Se potessimo inserire nuovi autori e media direttamente dal formulario libri, si comporterebbe più come una applicazione, rendendo ancora più facile l'inserimento dei dati. Possiamo raggiungere tale obiettivo attraverso poche brevi macro. Il linguaggio Basic di LibreOffice è molto simili al Basic di altri linguaggi quali Visual Basic for Applications. Per manipolare il documento in parola, accediamo al framework UNO che controlla il documento. Il framework UNO è piuttosto complesso, ma vi spiegherò, meglio che posso, le proprietà e gli oggetti che useremo. L'obiettivo non è di insegnarvi come scrivere le macro LibreOffice, ma come poterle usare. Opzioni di Sicurezza delle Macro Sebbene le macro ci permettono di fare cose fantastiche nei documenti, possono anche causare problemi. Alcune persone le usano per compromettere i sistemi degli altri, perciò dobbiamo prenderci alcuni minuti per parlare della sicurezza delle macro. Sia che si esegua LibreOffice su Linux, che su Mac o Windows, il codice maligno in una macro può compromettere i propri dati e forse l'intero sistema. In LibreOffice la sicurezza delle macro è semplice. In Strumenti > Opzioni si apre la finestra Opzioni per LibreOffice. Nella scheda LibreOffice selezionare Sicurezza. Fare clic sul pulsante 'Sicurezza delle macro...' per far apparire le opzioni sulla sicurezza delle macro. Ci sono quattro opzioni. Non usare mai l'opzione 'Basso', avvia le macro senza chiedercelo. Raccomando il livello 'Medio'. Con tale livello ci verrà richiesto se avviare le macro quando si apre un documento che le contiene. Le opzioni 'Alto' e 'Molto alto' richiedono un certificato o una cartella designata come affidabile. Sebbene è una gran cosa, credo che nulla batta l'istinto dell'utente. Generalmente sappiamo di aspettarci che un documento contenga o meno delle macro. Nel dubbio, fare clic su No. Fare clic su OK per salvare le scelte e nuovamente OK per chiudere la finestra. Ora, addentriamoci nelle cose divertenti. Le Macro Scriveremo quattro macro per il nostro documento di database. Tre avranno a che fare con l'apertura dei formulari e l'ultimo aggiornerà le caselle di scelta per autori e media. L'idea di massima dietro alle macro è di svolgere i compiti che non sono integrati nel programma, o di semplificare i lavori complessi. Le nostre macro svolgeranno effettivamente entrambe le cose, poiché semplificheremo il compito di aggiungere autori e media e forniremo funzionalità non integrate nel programma. Prima di poter iniziare a scrivere le macro, ci serve un contenitore per tenerle. Le macro sono contenute in un modulo. I moduli possono esistere nel programma stesso o all'interno del documento. Poiché le nostre macro sono specifiche per il nostro file di database, le integreremo nel documento. Le macro integrate nel documento sono disponibili soltanto quando viene caricato il documento stesso. Quelle contenute nel programma sono disponibili fintanto che il programma è in esecuzione. Strumenti > Macro > Organizza macro > LibreOffice Basic farà apparire la finestra Macro LibreOffice Basic. Selezionare libri.odb dalla lista 'Macro da'. Fare clic sul pulsante 'Nuovo'. Comparirà una finestra di dialogo nella quale inserire il nome del modulo. Chiamarlo 'FormCalls' e premere OK. Ciò vi porterà all'editor per le macro di LibreOffice. La macro è fornita di una funzione principale predefinita. Non la useremo. Evidenziare Sub main e End Sub e premere il tasto backspace (←) per cancellarli. La nostra prima macro è una funzione generalizzata per aprire un modulo. Una funzione generalizzata è scritta per il riuso. Richiameremo questa routine un paio di volte da altre routine che scriveremo. Digitare questa funzione nell'editor: Sub OpenAForm (FormName as String)

End Sub La prima riga della funzione è chiamata la firma. Essa determina il modo in cui chiamare la funzione stessa. La firma inizia con la parola chiave Sub, che definisce questa chiamata come funzione. Segue il nome della funzione. Nel nostro caso, è 'OpenAForm'. Infine, tra le parentesi, ci sono i parametri usati quando si chiama questa funzione. Nel nostro caso abbiamo una variabile di nome FormName che è di tipo String. Nella seconda riga, Dim è un'altra parola chiave che inizializza una variabile assegnandogli una tipologia e, opzionalmente, un valore. Definiamo la variabile di nome GetForm come tipo Object. Nella terza riga viene assegnato un valore alla variabile GetForm attraverso una catena di comandi nel framework UNO. ThisDatabaseDocument si riferisce all'attuale documento di database aperto, nel nostro caso book.odb. FormDocuments è la collezione di tutti i formulari nel documento. Infine, GetByName recupera uno specifico oggetto formulario dalla collezione. Notare il passaggio della variabile FormName dalla firma a questo metodo. Una volta che la chiamata è completa, la variabile GetForm è l'oggetto con il nome del formulario passato alla funzione. La quarta riga chiama il metodo Open del modulo. Nella quinta riga diciamo a Basic che qui termina la funzione, con il comando End Sub. Richiameremo la funzione OpenAForm un paio di volte. Una per aprire il formulario Autori e l'altra per aprire quello Media. Aggiungere queste due funzioni nell'editor: Sub OpenAuthorsForm(oEv As Object)

  • OpenAForm("Autori")

End Sub Sub OpenMediaForm(oEv As Object)

  • OpenAForm("Media")

End Sub

La firma di queste due funzioni è leggermente diversa. Poiché le invocheremo da un controllo all'interno del formulario, dovremo passargli come argomento l'oggetto che effettua la chiamata, anche se non lo usiamo. L'argomento oEv è un riferimento all'oggetto che effettua la chiamata. Lo useremo più tardi a nostro vantaggio, nell'ultima funzione, qui lo facciamo perché è necessario. Queste due funzioni sono abbastanza semplici. Effettuiamo solo una chiamata a OpenAForm passandogli il nome del formulario che vogliamo aprire, Autori o Media. L'ultima funzione affronta il problema di ricaricare i dati nelle caselle di scelta per autori e media quando li aggiungiamo utilizzando le due funzioni di cui sopra: Sub ListRefresh(oEv as Object)

  • oEv.source.model.Refresh

End Sub Di nuovo, dato che chiameremo questa funzione da un controllo, c'è bisogno di un riferimento al controllo che effettui la chiamata. Comunque, questa volta useremo effettivamente l'oggetto. Questa funzione fa una chiamata di metodo al modello di base della casella di scelta e rinnova i dati nella lista, quindi aggiorna la nostra lista di autori e media. Salvare il modulo e chiudere l'editor Basic. Effettuare Connessioni alle Macro A questo punto, le macro non fanno nulla. Dobbiamo connetterle agli oggetti nei formulari per attivarle quando necessario. Innanzitutto, collegheremo ai pulsanti dei nostri formulari le funzioni che aprono i moduli e poi collegheremo la funzione ListRefresh alle caselle di scelta. Fare clic su Formulari nel pannello Database. Clic con il tasto destro sul modulo Libri e selezionare Modifica. Aggiungere due pulsanti al modulo, uno sotto alla tabella Autori e l'altro sotto la tabella Media. Fare clic con il tasto destro sul pulsante sotto la tabella Autori e selezionare 'Campo di controllo...' per aprire le finestra delle proprietà del pulsante. Sulla scheda Generale, cambiare il nome in AddAuthors e la didascalia in 'Aggiungi Autori'. Sulla scheda Eventi, premere il pulsante ellittico (...) vicino a 'Eseguire Azione', che farà apparire la finestra 'Azione assegnata'. Premere il pulsante 'Macro...' per aprire la finestra 'Selettore Macro'. Nell'elenco ad albero sotto 'Libreria', selezionare libro.odb > Standard > FormCalls. Selezionare OpenAuthorsForm dalla lista 'Nome macro' e premere OK. Premere ancora OK per chiudere la finestra 'Assegna Azione'. Chiudere le finestra Proprietà del pulsante. Fare la stessa cosa con il pulsante sotto la tabella Media, solo che il nome è AddMedia, la didascalia è 'Aggiungi Media' e si deve assegnare la macro OpenMediaForm all'evento Esegui azione. Infine, si deve aggiungere la funzione ListRefresh alle caselle di scelta. Fare clic con il tasto destro sulla colonna Autori nella tabella autori e selezionare 'Colonna'. Sulla scheda Eventi, premere il pulsante ellittico (...) accanto a 'Al ricevimento del punto focale'. Usare il pulsante Macro, sotto ad 'Assegna:', per assegnare la macro ListRefresh all'azione. Questo farà si che la lista aggiorni i dati dalla tabella Autori quando si fa clic su una casella di riepilogo nella colonna. Fare la stessa cosa per la colonna Media nella tabella media. Salvare i cambiamenti al modulo Libri e chiuderlo. Verificare i cambiamenti Ogni volta che effettuiamo dei cambiamenti ai nostri moduli, vorremmo verificarli per assicurarci che tutto sia corretto, specialmente nei casi in cui abbiamo utilizzato le macro. Un semplice errore di battitura potrebbe essere causa di malfunzionamenti. Fare doppio clic sul formulario Libri per aprirlo. Aggiungere un nuovo libro, un autore e un tipo di media non già presenti. Premere il pulsante 'Aggiungi Autori' per assicurarsi che apra il formulario. Aggiungere alcuni autori. Chiudere il formulario autori. Fare clic sulla casella a comparsa autori e verificare che ci siano gli autori aggiunti. Effettuare la stessa verifica con il pulsante 'Aggiungi Media' e la casella a comparsa. Conclusioni e Riferimenti Vorrei nuovamente enfatizzare il concetto che scrivere macro in LibreOffice Basic è complesso. La documentazione è abbastanza sparsa, ma è la fuori. Se siete interessati a raccogliere la sfida, qui ci sono alcuni riferimenti per iniziare: LibreOffice Basic Guide: http://wiki.documentfoundation.org/images/d/dd/BasicGuide_OOo3.2.0.odt Informazioni di Andrew Pitonyak su OpenOffice Macro: http://www.pitonyak.org/oo.php Potete trovare le macro usate in questo tutorial su pastebin.com presso: http://pastebin.com/MU2Ztizi La prossima volta ci sposteremo su un'altra parte della suite LibreOffice ed esploreremo il componente Math.

Note alla traduzione

Revisione

Nelle precedenti quattro parti di questa serie abbiamo lentamente creato un documento di database usando il componente Base di LibreOffice. Abbiamo un database con i formulari per inserire i nostri dati e con le query e i report per estrarli. Abbiamo ora un documento usabile per registrare i libri della nostra libreria. Comunque, l'attuale progettazone ha un difetto che dobbiamo superare. Se dobbiamo inserire un nuovo autore o media mentre siamo nel formulario di inserimento libri, siamo costretti a chiudere quest'ultimo per aprire uno degli altri due. Se potessimo inserire nuovi autori e media direttamente dal formulario libri, si comporterebbe più come una applicazione, rendendo ancora più facile l'inserimento dei dati. Possiamo raggiungere tale obiettivo attraverso poche brevi macro.

Il linguaggio Basic di LibreOffice è molto simili al Basic di altri linguaggi quali Visual Basic for Applications. Per manipolare il documento in parola, accediamo al framework Uno per controllare il documento. Il framework Uno è piuttosto complesso, ma vi spiegherò, meglio che posso, le proprietà e gli oggetti che useremo. L'obiettivo non è di insegnarvi come scrivere le macro LibreOffice, ma come poterle usare.

Opzioni di Sicurezza delle Macro

Sebbene le macro ci permettono di fare cose fantastiche nei documenti, possono anche causare problemi. Alcune persone le usano per compromettere i sistemi degli altri, perciò dobbiamo prenderci alcuni minuti per parlare della sicurezza delle macro. Sia che si esegua LibreOffice su Linux, che su Mac o Windows, il codice maligno in una macro può compromettere i propri dati e forse l'intero sistema.

In LibreOffice la sicurezza delle macro è semplice. In Strumenti > Opzioni si apre la finestra Opzioni per LibreOffice. Nella scheda LibreOffice selezionare Sicurezza. Fare clic sul pulsante 'Sicurezza delle macro...' per far apparire le opzioni sulla sicurezza delle macro. Avete quattro opzioni. Non usate mai l'opzione 'Basso', avvia le macro senza chiedercelo. Raccomando il livello 'Medio'. Con tale livello ci verrà richiesto se avviare le macro quando si apre un documento che le contiene. Le opzioni 'Alto' e 'Molto alto' richiedono un certificato o una cartella designata come affidabile. Sebbene è una gran cosa, credo che nulla batta l'istinto dell'utente. Generalmente sappiamo di aspettarci che un documento contenga o meno delle macro. Nel dubbio, fare clic su No. Fare clic su OK per salvare le scelte e nuovamente OK per chiudere la finestra.

Ora, addentriamoci nelle cose divertenti.

Le Macro

Scriveremo quattro macro per il nostro documento di database. Tre avranno a che fare con l'apertura dei formulari e l'ultimo aggiornerà le caselle di scelta per autori e media. L'idea di massima dietro alle macro è di svolgere i compiti che non sono integrati nel programma, o di semplificare i lavori complessi. Le nostre macro svolgeranno effettivamente entrambe le cose, poiché semplificheremo il compito di aggiungere autori e media e forniremo funzionalità non presenti nel programma.

Prima di poter iniziare a scrivere le macro, ci serve un contenitore per tenerle. Le macro sono contenute in un modulo. I moduli possono esistere nel programma stesso o all'interno del documento. Poiché le nostre macro sono specifiche per il nostro file di database, le integreremo nel documento. Le macro integrate nel documento sono disponibili soltanto quando viene caricato il documento stesso. Quelle contenute nel programma sono disponibili fintanto che il programma è in esecuzione.

Strumenti > Macro > Organizza macro > LibreOffice Basic farà apparire la finestra Macro LibreOffice Basic. Selezionare libri.odb dalla lista 'Macro da'. Fate clic sul pulsante 'Nuovo'. Comparirà una finestra di dialogo nella quale inserite il nome del modulo. Chiamatelo 'FormCalls' e premete OK. Ciò vi porterà all'editor per le macro di LibreOffice. La macro è fornita di una funzione principale predefinita. Non la useremo. Evidenziare Sub main e End Sub e premere il tasto backspace (←) per cancellarli.

La nostra prima macro è una funzione generalizzata per aprire un modulo. Una funzione generalizzata è scritta per il riuso. Richiameremo questa routine un paio di volte da altre routine che scriveremo. Digitare questa funzione nell'editor:

code


Sub OpenAForm (FormName as String)
    Dim GetForm as Object
    GetForm = ThisDatabaseDocument.FormDocuments.GetByName(FormName)
    GetForm.Open
End Sub

La prima riga della funzione è chiamata la firma. Essa determina il modo in cui chiamare la funzione stessa. La firma inizia con la parola chiave Sub, che definisce questa chiamata come funzione. Segue il nome della funzione. Nel nostro caso, è 'OpenAForm'. Infine, tra le parentesi, ci sono i parametri usati quando si chiama questa funzione. Nel nostro caso abbiamo una variabile di nome FormName che è di tipo String. Nella seconda riga, Dim è un'altra parola chiave che inizializza una variabile assegnandogli una tipologia e, opzionalmente, un valore. Definiamo la variabile di nome GetForm come tipo Object. Nella terza riga viene assegnato un valore alla variabile GetForm attraverso una catena di comandi nel framework Uno. ThisDatabaseDocument si riferisce all'attuale documento di database aperto, nel nostro caso book.odb. FormDocuments è la collezione di tutti i formulari nel documento. Infine, GetByName recupera uno specifico oggetto formulario dalla collezione. Notare il passaggio della variabile FormName dalla firma a questo metodo. Una volta che la chiamata è completa, la variabile GetForm è l'oggetto con il nome del formulario passato alla funzione. La quarta riga chiama il metodo Open del modulo. Nella quinta riga diciamo a Basic che qui termina la funzione, con il comando End Sub.

Richiameremo la funzione OpenAForm un paio di volte. Una per aprire il formulario Autori e l'altra per aprire quello Media. Aggiungete queste due funzioni mostrate sotto nell'editor.

La firma di queste due funzioni è leggermente diversa. Poiché le invocheremo da un controllo all'interno del formulario, dovremo passargli come argomento l'oggetto che effettua la chiamata, anche se non lo usiamo. L'argomento oEv è un riferimento all'oggetto che effettua la chiamata. Lo useremo più tardi a nostro vantaggio, nell'ultima funzione, qui lo facciamo perché è necessario. Queste due funzioni sono abbastanza semplici. Effettuiamo solo una chiamata a OpenAForm passandogli il nome del formulario che vogliamo aprire, Autori o Media.

L'ultima funzione affronta il problema di ricaricare i dati nelle caselle di scelta per autori e media quando li aggiungiamo utilizzando le due funzioni di cui sopra.

code

Di nuovo, dato che chiameremo questa funzione da un controllo, c'è bisogno di un riferimento al controllo che effettua la chiamata. Comunque, questa volta useremo effettivamente l'oggetto. Questa funzione fa una chiamata di metodo al modello di base della casella di scelta e rinnova i dati nella lista, quindi aggiorna la nostra lista di autori e media. Salvare il modulo e chiudere l'editor Basic.

Effettuare Connessioni alle Macro

A questo punto, le macro non fanno nulla. Dobbiamo connetterle agli oggetti nei formulari per attivarle quando necessario. Innanzitutto, collegheremo ai pulsanti dei nostri formulari le funzioni che aprono i moduli e poi collegheremo la funzione ListRefresh alle caselle di scelta.

Fate clic su Formulari nel pannello Database. Clic con il tasto destro sul modulo Libri e selezionare Modifica. Aggiungete due pulsanti al modulo, uno sotto alla tabella Autori e l'altro sotto la tabella Media. Fate clic con il tasto destro sul pulsante sotto la tabella Autori e selezionate 'Campo di controllo...' per aprire le finestra delle proprietà dei pulsanti. Sulla scheda Generale, cambiate il nome in AddAuthors e la didascalia in 'Aggiungi Autori'. Sulla scheda Eventi, premete il pulsante con i puntini (...) vicino a 'Eseguire Azione', che farà apparire la finestra 'Azione assegnata'. Premete il pulsante 'Macro...' per aprire la finestra 'Selettore Macro'. Nell'elenco ad albero sotto 'Libreria', selezionate libro.odb > Standard > FormCalls. Selezionate OpenAuthorsForm dalla lista 'Nome macro' e premete OK. Premete ancora OK per chiudere la finestra 'Assegna Azione'. Chiudete le finestra Proprietà del pulsante.

Fate la stessa cosa con il pulsante sotto la tabella Media, solo che il nome è AddMedia, la didascalia è 'Aggiungi Media' e assegnate la macro OpenMediaForm all'evento Esegui azione.

Infine, dobbiamo aggiungere la funzione di riaggiornamento alle caselle di scelta. Fate clic con il tasto destro sulla colonna Autori nella tabella autori e selezionare 'Colonna'. Sulla scheda Eventi, premete il pulsante con i puntini (...) accanto a 'Al ricevimento del fuoco'. Usate il pulsante Macro, sotto ad 'Assegna:', per assegnare la macro ListRefresh all'azione. Questo farà si che la lista aggiorni i dati dalla tabella Autori quando si fa clic su una casella di riepilogo nella colonna. Fate la stessa cosa per la colonna Media nella tabella media. Salvate i cambiamenti al modulo Libri e chiudetelo.

Verificare i cambiamenti

Ogni volta che effettuiamo dei cambiamenti ai nostri moduli, vorremmo verificarli per assicurarci che tutto sia corretto, specialmente nei casi in cui abbiamo utilizzato le macro. Un semplice errore di battitura potrebbe essere causa di malfunzionamenti. Fare doppio clic sul formulario Libri per aprirlo. Aggiungere un nuovo libro, un autore e un tipo di media che non sono già presenti. Premete il pulsante 'Aggiungi Autori' per assicurarsi che apra il formulario. Aggiungete alcuni autori. Chiudere il formulario autori. Fare clic sulla casella a comparsa autori e verificare che ci siano gli autori aggiunti. Effettuate la stessa verifica con il pulsante 'Aggiungi Media' e la casella a comparsa.

Conclusioni e Riferimenti

Vorrei nuovamente enfatizzare il concetto che scrivere macro in LibreOffice Basic è complesso. La documentazione è abbastanza sparsa, ma è la fuori. Se siete interessati a raccogliere la sfida, qui ci sono alcuni riferimenti per iniziare: LibreOffice Basic Guide: http://wiki.documentfoundation.org/images/d/dd/BasicGuide_OOo3.2.0.odt Informazioni di Andrew Pitonyak su OpenOffice Macro: http://www.pitonyak.org/oo.php

Potete trovare le macro usate in questo tutorial su pastebin.com presso: http://pastebin.com/MU2Ztizi

La prossima volta ci sposteremo su un'altra parte della suite LibreOffice ed esploreremo il componente Math.

Note alla revisione

Errata Corrige


CategoryComunitaFcm