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Differenze tra le versioni 30 e 73 (in 43 versioni)
Versione 30 del 16/06/2011 17.58.30
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Versione 73 del 31/05/2012 13.25.08
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Linea 1: Linea 1:
#acl GruppoAdmin:admin,read,write,revert GruppoEditori:read,write,revert GruppoFcm:read,write,revert -All:read -Known:read ## page was renamed from Fcm/Edizione/HowTo6
#acl GruppoAdmin:admin,read,write,revert GruppoOperatori:admin,read,write,revert GruppoEditori:read,write,revert CristianoLuinetti:admin,read,write,revert MarcoBuono:admin,read,write,revert AldoLatino:admin,read,write,revert PaoloGarbin:admin,read,write,revert GruppoFcm:read,write,revert -All:read -Known:read
Linea 4: Linea 5:
== HowTo6 ==

==
= Traduzione italiana ===
= Traduzione italiana =
Linea 8: Linea 8:
Scritto da Lucas Westermann

Questo mese ho intenzione di fare un passo ulteriore nel regno dei sistemi ed installare la nostra prima 'CLI' installer basato su sistema Unix.
Installeremo FreeBSD
8.1 che potrete scaricare da
http://www.freebsd.org/where.htm
l. Cliccando sul link “[iso]” vi collegherete ad un server FTP, dove saranno presentate alcune opzioni per le immagini. Potrete scaricare l'una o l'altra, il DVD oppure i file "-discl.iso".
L'immagine livefs è destinata per il recovery e la riparazione, non per l'installazione.
Per maggiori informazioni sulle differenti opzioni dare un'occhiata qui:
http://www.freebsd.org/releases/8.1R/announce.html.
Scegliere una macchina con 512MB di RAM e 6GB di Hard Disk, ma sarete liberi di cambiare (aumentare o mantenere come sopra i requisiti minimi).
Passo 1:
Una volta avviata la macchina e selezionato il corretto file ISO, verrete salutati da FreeBSD

bootloader. Potrete lasciare scorrere il tempo o digitare 1 per fare il boot dal CD.

Passo 2:
Una volta che il CD sarà stato caricato, verrà chiesta una regione (fig. 1) e una cartina (fig. 2).

Passo 3:
Ora vi trovate nel menù principale (fig. 3). Se questa è la prima volta che installate FreeBSD, raccomandiamo di andare nelle opzioni Standard, ma sarete liberi di scegliere anche altro (è dopotutto un sistema virtuale che può essere reinstallato numerose volte).

Passo 4:
Una volta scelto di installare la versione Standard, apparirà un messaggio che spiegherà fdisk (fig. 4). Dato che questa è una macchina virtuale e non c'è nient'altro, va bene usare il comando “(A)ll”. Se volete installarlo sulla macchina attuale, suggeriamo di eseguire i passaggi in ordine per abituarsi.
Il menù fdisk come si vede in fig. 5 è grazioso ed autoesplicativo
- una volta che capirete le nozioni di base di fdisk.


VIRTUALIZZAZIONE - PART 4

Una volta completata questa attività dovrete decidere quale bootmanager vorrete installare. Se FreeBSD è la vostra scelta personale, la Standard è quella adatta e se farete installazioni multiple sul disco, sceglierete tra “BootMgr” o “None” (se avete già installato un boot manager di altro tipo). Vedere fig. 6.
Quindi avrete bisogno di creare un gruppo di partizioni BSD all'interno della partizione fdisk creata da voi.
Fondamentalmente dividerete le partizioni in parti del sistema BSD, e Auto è adatto in quasi tutti i casi si possa pensare a meno che ritenete di aver bisogno una parte extra/non aver bisogno di una parte.
Inoltre provandolo su una macchina virtuale è meglio che pasticciare attorno ad un vero sistema.

Passo 5:

Adesso potrete scegliere quale pacchetto installare (fig. 7).
Di solito si sceglie Custom, e selezionare Base, kernels, dict, doc, docuser, games, man, catman, e le porte (vedere fig. 8).
Una volta scelti i pacchetti da installare avrete bisogno di selezionare dove installarlo da (fig. 9).
Il CD va bene se si utilizza il disc1 o dvd1 ISOs, ed avrete necessità di usare l'opzione FTP per l'immagine bootonly. Inoltre se volete avere i pacchetti più aggiornati potrete usare anche le opzioni FTP.
Se scegliete le opzioni FTP, dovrete abilitare la rete e selezionare un sito FTP (le istruzioni potranno essere trovate nel manuale collegate qui sotto).
Per le successive poche opzioni potrete scegliere “No” a meno che prevedete di utilizzare la macchina virtuale come un server, poi dovrete selezionare i servizi che vorrete.
Alla schermata dove vi verrà chiesto se volete aggiungere un utente, selezionate “yes” (fig. 10).
Per primo dovrete creare un gruppo per i vostri utenti (potrete uscire anche usando solo “user” come un gruppo, ma si preferisce avere il nome dell'utente come gruppo principale).
Quando l'avrete fatto, dovrebbe essere qualcosa come in fig. 11.
Una volta che il gruppo è stato creato, potrete creare un utente (fig. 12) usando il vostro username, il gruppo verrà creato nella finetra “group”;
scegliere una password, dare il vostro nome e aggiungere “users” ai membri del gruppo.
Potrete anche se vorrete aggiungere i vostri utenti al gruppo “wheel” se vorrete installare sudo.


Ha imparato tutto quello che sa interrompendo ripetutamente il suo sistema, poi non avendo nessuna opzione ma scoprendo come risolverla.
Potrete scrivere un email a Lucas a: lswest34@gmail.com.
Una volta che avrete completato questo passo potrete scegliere se volete installare qualsiasi altro pacchetto extra, e potrete anche chiedere per una password per il vostro account radice.

Passo 6:
Controllare il manuale per le istruzioni sui pacchetti installati, e tenersi impegnati sull'argomento!
Mi auguro abbiate trovato questo articolo utile e che avrete ottenuto interesse in FreeBSD. Se sarete come me, come potrete capire sarete intriganti e curiosi.
Se avete qualsiasi domande, problemi o suggerimenti potrete inviarmi un email a 'lswest34@gmail.com'.
Per favore mettete “virtualization” o “FCM” nella linea oggetto così che io non scarti le email.

Extra links:

PC-BSD (Una distribuzione FreeBSD-based con un installer grafico e un ambiente desktop pre-configurato).
http://www.pcbsd.org/FreeBSD Handbook:
http://www.freebsd.org/doc/en_US.ISO8859-1/books/handbook/index.html



==== Note alla traduzione ====


=== Revisione ===
Scritto da Kevin O'Brien

Usare Il Comando TOP

Uno dei grandi vantaggi nell'utilizzare Linux è che sono disponibili alcuni grandi strumenti che ci aiutano a capire cosa sta succedendo al nostro computer e a diagnosticare eventuali problemi. Uno dei più utili è il comando Top. Tratterò di alcune delle cose che si possono fare e forse menzionerò altresì uno o due ulteriori comandi.

Innanzitutto, tanto per tirarlo fuori, c'è un'alternativa chiamata htop e pianifico di trattarlo in un secondo momento. Però, generalmente, htop ha bisogno di essere installato prima di di poterlo usare, mentre top dovrebbe già essere presente sul proprio sistema, rendendolo un buon punto di partenza. L'uso del comando è semplice: basta aprire un terminale/console e digitare top. Il risultato sarà qualcosa simile all'immagine mostrata a destra.

Ci sono molte informazioni in questa schermata, quindi ci vorrà un po' di tempo per passare in rassegna tutte le opzioni. Quello che possiamo vedere subito è che elenca i processi in esecuzioni sul proprio computer e che mostra l'identificativo di ciascun processo, ecc. Inoltre sopra a questa lista è visibile ogni sorta di numero criptico. Tratteremo di ognuno di essi in questo articolo o nei successivi, ma per farlo dobbiamo andare avanti.

Uso della CPU

Per impostazione predefinita, top elenca i processi in ordine di quantità di CPU che ciascuno di questi utilizza, espressa come percentuale sul totale disponibile. È importante da sapere, poiché se la propria CPU arriva al limite, se ne vedranno degradare le prestazioni. Ciò si può manifestare con ritardi nella risposta a richieste tramite tastiera e/o mouse, scatti nella riproduzione audio o nel video, ecc. Sul mio desktop Kubuntu, ho un pannello laterale impostato per il monitoraggio sull'uso della CPU, della temperatura, della memoria e dell'area di Swap utilizzata e del traffico di rete, così da poter controllare tali funzioni critiche ed evitare che la situazione mi sfugga di mano. Ho visto situazioni in cui l'uso della CPU ha raggiunto il limite del 100% e li è rimasta (generalmente è un risultato di Flash, che non può morire troppo presto, ma questo è uno sfogo per un altro giorno). Quando ciò accade, il comando top mi permette di controllare velocemente e vedere qual'è l'applicazione problematica così posso terminarla.

Una cosa bella del comando top è che interagisce per tutto il tempo che lo si ha nel terminale. Quindi, possiamo uccidere un processo in maniera facile premendo semplicemente la k con un terminale aperto su cui top è in esecuzione. Ciò farà apparire un cursore lampeggiante al di sopra della lista dei processi. Basterà inserire l'ID del processo relativo all'applicazione che si comporta in modo anomalo ed è fatta.

Ora, se guardiamo la schermata di top in esecuzione sul mio computer, potremmo notare alcune cose. Ho detto che dà la percentuale di CPU utilizzata rispetto al totale. E se guardiamo attentamente potremmo osservare che la somma delle percentuali supera il 100%. Come può essere, vi chiederete? Bene, la risposta è che la si sta guardando come percentuale del core sul quale il processo è in esecuzione. Poiché il computer è una macchina dual-core, ha due processori e può distribuire i processi individuali su qualunque core desidera. Così avrei potuto teoricamente vedere fino al 200% se avessi sommato i numeri qui di seguito (anche se sarebbe un male perché indicherebbe che siamo al limite). Se avessi un quad-core, potrei avere fino al 400%, ecc.

Priorità e precisione

L'idea di precisione è di determinare quali processi dovrebbero ottenere altri incentivi quando sono in esecuzione e quali dovrebbero essere messi in background. In altre parole, di impostare alcune priorità di accesso alla CPU. Questo avviene utilizzando un numero di precisione, che appare nella colonna NI. Nella schermata possiamo vedere che tutti i processi sono in esecuzione con numero di precisione zero. Ciò significa che sono in esecuzione con la priorità predefinita, che non è stata alterata in alcun modo. I numeri di precisione vanno da -20 a +19, con -20 come priorità più alta. Ho detto che 0 è la scelta predefinita, ma possiamo verificarlo sul sistema eseguendo il comando nice senza nessun argomento. Ciò che restituisce è il valore predefinito del numero di precisione. Per il momento mi fermo qui con questo argomento, ma se volete saperne di più c'è una buona pagina web presso http://www.ibm.com/developerworks/linux/library/l-lpic1-v3-103-6/. Questo articolo spiegherà come poter cambiare il livello del numero di precisione per alcuni processi, se si desidera farlo.

Memoria

Nella schermata, vicino alla colonna relativa all'uso della CPU c'è quella della memoria utilizzata, sempre espressa come percentuale del totale disponibile. In questo caso, accade che il processo che sta utilizzando maggiore CPU è anche quello che sta utilizzando più memoria, il che non è inusuale. Ma se vogliamo vedere i processi allineati per ordine di memoria consumata? Bene, come ho detto sopra, il comando top è interattivo. Per cambiare l'ordinamento basta premere la lettera maiuscola O mentre il comando è in esecuzione in un terminale. Questo porterà a una utilissima schermata di opzioni di ordinamento (mostrata sotto).

Con questa schermata aperta possiamo premere la lettera minuscola n, dare quindi invio e ottenere l'elenco di ordine di percentuale di memoria utilizzata. Oppure possiamo ordinarlo per altri modi, se necessario.

Di nuovo, è utile se notiamo che stiamo per esaurire la memoria e dobbiamo sapere cosa sta succedendo. Se un processo sta inaspettatamente utilizzando molta memoria, sarebbe sicuramente un'indicazione. Questo non implica che si ha una qualche idea di cosa sia il normale in queste situazioni. Il modo migliore di dare un senso a ciò è di controllare periodicamente e osservare cosa sta succedendo. Nel mio caso, ho portato la mia macchina a 16GB di RAM, così da non aspettarmi di vedere, nella maggior parte dei casi, percentuali di utilizzo molto alte. Per esempio, giusto ora ho i mio pannello inferiore pieno di icone di programmi aperti (al momento sono 18) e un veloce controllo dell'output di top mostra che sto utilizzando il 35-40% del totale della memoria.

Nella schermata, si vede un divoratore di memoria, ma ciò, di fatto, è previsto. Ho VirtualBox che esegue una macchina virtuale, configurata per usare 4GB di RAM (più altre risorse, ovviamente). Quindi, in questo caso, vedevo ciò che mi aspettavo di vedere. Ma se vedevo Firefox che utilizzava troppa memoria, avrei saputo che c'era un problema e l'avrei prontamente chiuso.

q per Quit

Se si ha top avviato nel proprio terminale, si potrebbe voler sapere come uscirne ed è semplice, basta premere la lettera q (per Quit) e si ritornerà al prompt del terminale. Si possono ottenere ulteriori informazioni in questi due modi: il metodo stile vecchia scuola è di digitare 'man top' nel terminale, ma il nuovo metodo, migliorato, è di digitare 'info top'. Tuttavia penso che otterrete lo stesso risultato con entrambi i modi. Il punto è che si tratta di un comando fertile con molte opzioni.

Interpretazione dei Dati di Sistema

Abbiamo visto alcuni concetti base del comando top e ci siamo concentrati nell'esaminare la lista dei processi per individuare e correggere eventuali errori. Questa è ancora una cosa molto utile, naturalmente, ma nell'output ci sono anche molti dati di sistema utili. Riprendiamo la schermata usata l'ultima volta per mostrare il risultato di questo comando (mostrata sotto).

Ora vogliamo concentrarci su quei numeri in cima che stanno rappresentando alcuni dati di sistema molto utili. Quindi partiamo dall'alto (letteralmente):

Riga 1, la riga in cima

Sulla prima riga (sopra) abbiamo il tempo di funzionamento. Effettivamente, questa è un informazione che si potrebbe ottenere usando il comando uptime così:

Quindi questo è un indizio che il comando top è una raccolta di informazioni disponibili singolarmente da altri comandi, riuniti in un unico pacchetto di bontà impressionante. Ciò è molto conveniente.

Così siamo in grado di vedere che sono le 15:52:05 e che il computer è in piedi da 17 giorni. Ci sono due utenti in questo momento, il che è normale. Uno di questi è root, ma non si dovrebbe mai usarlo per le attività ordinarie. È una pratica insicura e pericolosa. Mentre siamo registrati come root, ogni software avviato sul sistema ha il livello di privilegio di root. Il modo migliore è di creare un utente ordinario che non abbia un così ben alto livello di privilegio e registrarsi come tale utente. In questo caso l'utente è kevin. A proposito, Ubuntu rende molto difficile fare qualcosa che sia diversa da questa procedura. Se necessitate di diritti più alti, usate il comando sudo per darvi privilegi temporanei.

L'ultima parte di questa riga è chiamata load. Questi tre numeri stanno fornendo il carico per i precedenti 1, 5 e 15 minuti. Ma cos'è il carico? È il numero medio di processi che sono eseguibili, o non si possono interrompere. Semplicemente, senza entrare troppo nel tecnico, è come viene occupata la CPU per la maggior parte del tempo. Ma il trucco è che non è regolato (normalizzato) per il numero di CPU. Ciò significa che un sistema a singola CPU con un carico di 1 viene caricato tutto il tempo. Ma sul mio sistema dual-core, non ho mai avuto 2, quindi sono a posto. Se si avesse un quad-core, il numero magico sarebbe 4 e cosi via.

Riga 2, Attività

Non c'è nulla di interessante da vedere qui. Quell'ultima categoria, zombie, può sembrare per lo meno interessante, ma in realtà non lo è. I processi zombie sono avvii che hanno terminato l'esecuzione e saranno presto chiusi.

Riga 3, CPU

Questa è meritevole di un'occhiata o due. L'ultima volta abbiamo osservato i processi in fondo all'output del comando top per vedere se qualcuno di loro stava monopolizzando la situazione. Su questa riga, anziché guardare al singolo processo, osserveremo l'intero quadro di ciò che sta succedendo. E qui non dobbiamo preoccuparci di quanti core abbiamo, questi numeri aggregano tutti i dati di tutti i core.

La prima statistica è %us, che in questo caso è 32.0%. Questa è la percentuale dei cicli di CPU impegnati dai processi dell'utente. Non significa necessariamente quelli che una persona ha avviato, possono essere processi lanciati da Apache, MySQL, ecc. Se questa percentuale è molto alta, può essere l'indicazione di un problema, poiché abbiamo altre richieste da considerare. Per esempio, la prossima statistica è %sy, che è la percentuale di cicli CPU impegnati dal kernel e da altri processi di sistema. Ovviamente dobbiamo avere a disposizione alcuni cicli per essi o non avremo un computer funzionante. La terza, %id, è la percentuale del tempo di inattività della CPU, più è elevata meglio è (entro limiti ragionevoli, dobbiamo di fatto usare il computer!). Fintanto che abbiamo una ragionevole disponibilità di tempo di inattività, non avremo verosimilmente problemi. Possiamo ricontrollarlo osservando la quarta statistica, %wa. È la percentuale di tempo di attesa di un processo per l'accesso alla CPU. In questo caso, .2% è buono. Non sarà piacevole vederlo troppo spesso a 0.0%, poiché, data la natura del calcolatore, i processi sono in competizione per il tempo di CPU, ma un elevato numero qui indicherebbe di sicuro un problema. Il resto delle statistiche si possono quasi ignorare, in quanto si occupano di questioni davvero oscure, ma si possono esaminare nella pagina di man per top.

Righe 4 e 5, Memoria e Area di Swap

Queste due righe è meglio trattarle congiuntamente, poiché è necessario combinare queste informazioni per raccontare una storia completa. Quello che dobbiamo sapere è quanta memoria è stata usata e quanta è disponibile, in ogni momento. È importante perché la carenza di RAM è la causa più comune di un computer lento e pigro. A volte può sembrare un problema completamente diverso, questo perché è importante osservare i dati reali. Per esempio, se notiamo che il disco rigido è costantemente 'rumoroso' (noto come thrashing) possiamo pensare di avere un problema di I/O al disco stesso, ma in realtà ciò è più comunemente causato da una mancanza di RAM. Quando non c'è abbastanza RAM per contenere tutto il codice dei programmi e i dati attualmente in uso, alcuni di essi vengono copiati sul disco rigido (detto paging) per liberare spazio per altro codice e dati. Lo spazio in cui tali dati sono copiati è chiamato area di swap. Per cui quando il disco rigido è costantemente rumoroso generalmente significa che il codice e i dati sono continuamente scritti e letti da e per l'area di swap e ulteriore RAM potrebbe eliminare il problema.

Ora, una delle cose che dobbiamo capire per interpretare questi dati è che scrivere sul disco rigido e leggere dal medesimo è approssimativamente più lento di 4 mila milioni di volte rispetto allo scrivere e leggere sulla RAM. Quindi vogliamo minimizzare l'uso dell'area di swap per motivi prestazionali. Ma proprio perché la RAM è così tanto più veloce del disco rigido, il sistema operativo preferisce usarla ogni volta che è possibile. Un modo di accelerare le cose è di mantenere il codice in memoria finché non si chiude il programma. Dopotutto, possiamo riaprirlo, e rimuoverlo dalla RAM lo accelererebbe molto. Quindi il sistema operativo immagazzina nella RAM molto codice che non è effettivamente usato in maniera attiva. A causa di ciò, il resoconto sulla RAM utilizzata sarà simile a quando è sul punto di esaurirsi, anche se potrebbe non essere questo il caso. Dobbiamo osservare tutti i dati per valutarlo.

In questo caso, abbiamo iniziato notando che la macchina ha 15.949.272k di RAM. In altre parole, 16GB, come sapevo perché era quella che ci avevo installato. E il numero successivo dice che praticamente tutti i 16GB sono stati utilizzati. Questo è un problema? Non proprio. Se osserviamo la seconda riga, vediamo che ci sono 6GB di spazio swap, ma sono a mala pena utilizzati (sto usando poco meno di 2MB di RAM). E l'ultimo numero racconta la storia. Dei miei 16GB di RAM, una buona metà, 8GB, è stata usata per depositarci il codice. Se volessi aprire un programma che era già in memoria, grande, il codice è già li e si aprirà velocemente. Se voglio aprire qualche altro programma, il sistema operativo cancellerà parte del codice depositato in memoria per liberare spazio, quindi non c'è problema.

Htop, l'alternativa

In realtà preferisco top, ma ad alcune persone piace di più htop e penso che vedrete il perché. Per alcune cose è più facile lavorarci, in particolare se si necessita di fare alcune operazioni inerenti ai processi. Notate però che su molti sistemi non lo si trova già installato, per cui lo si deve prima installare. Su macchine Ubuntu, si installa con

sudo apt-get install htop

Innanzitutto, si può notare che presenta quasi gli stessi dati sui singoli processi del comando top. I processi, per scelta predefinita, sono sempre elencati in ordine di utilizzo della CPU, si può ancora vedere l'ID del processo, gli utenti, le percentuali di utilizzo della CPU e della memoria, proprio come prima. Possiamo vedere il comando che ha lanciato il processo, invece del solo nome del programma. Diversamente da top, htop permette lo scorrimento orizzontale usando i tasti freccia.

Su htop, abbiamo una interessante aggiunta, che è un visualizzatore grafico separato sull'utilizzo della CPU, per ciascuna di esse o per i core che si hanno, in questo caso 1 e 2 poiché si tratta di una macchina dual-core. E possiamo vedere l'utilizzo della memoria e dell'area di swap in una maniera che potremmo trovare facile da leggere. Tempo di funzionamento, carichi e attività sono mostrati in alto a destra.

Il vero vantaggio di htop si ha quando si vuole far qualcosa su uno o più dei propri processi. Basta semplicemente usare i tasti freccia su e giù per evidenziare i processi e usare quindi uno dei tasti funzione mostrati sul fondo. Per esempio, se si evidenzia un processo e si preme poi F9 si ucciderà il processo. Premendo F7 (Nice-) si abbasserà il numero di precisione, incrementando così la priorità (si, non è intuitivo). E premendo F8 si ridurrà la priorità alzando il numero di precisione. Ma teniamo presente che per dare una priorità molto alta a un processo avremmo bisogno di accedere come root, magari utilizzando il comando

sudo htop

Personalmente, non ho molti motivi di pasticciarci, ma il peggio che potrebbe succedere è che potrebbe essere necessario riavviare il computer se davvero roviniamo tutto.

Altri tasti funzione ci permettono di cambiare rapidamente l'ordinamento, il campo su cui ordinare e così via.

Ricapitolando, penso che htop sia molto utile, ma tendo a usare molto più spesso top per due motivi. Il primo è che mi piacciono le più dettagliare informazioni che fornisce. Il secondo è che lo avrò disponibile su qualsiasi sistema davanti al quale probabilmente mi siedo, mentre htop necessiterà di essere installato e ciò vuol dire una connessione internet funzionante, che potrei anche non avere. Ma, in generale, questi due comandi fanno spesso le stesse cose e sono una cruciale aggiunta ai propri strumenti Linux.


== Note alla traduzione ==



= Revisione =
Linea 82: Linea 106:
Scritto da Lucas Westermann


==== Note alla revisione ====



=== Errata Corrige ===
Scritto da Kevin O'Brien

Usare Il Comando TOP

Uno dei grandi vantaggi nell'utilizzare Linux è che sono disponibili alcuni grandi strumenti che ci aiutano a capire cosa sta succedendo al nostro computer e a diagnosticare eventuali problemi. Uno dei più utili è il comando Top. Tratterò di alcune delle cose che si possono fare e forse menzionerò altresì uno o due ulteriori comandi.

Innanzitutto, tanto per tirarlo fuori, c'è un'alternativa chiamata htop e pianifico di trattarlo in un secondo momento. Però, generalmente, htop ha bisogno di essere installato prima di di poterlo usare, mentre top dovrebbe già essere presente sul proprio sistema, rendendolo un buon punto di partenza. L'uso del comando è semplice: basta aprire un terminale/console e digitare top. Il risultato sarà qualcosa simile all'immagine mostrata a destra.

Ci sono molte informazioni in questa schermata, quindi ci vorrà un po' di tempo per passare in rassegna tutte le opzioni. Quello che possiamo vedere subito è che elenca i processi in esecuzioni sul proprio computer e che mostra l'identificativo di ciascun processo, ecc. Inoltre sopra a questa lista è visibile ogni sorta di numero criptico. Tratteremo di ognuno di essi in questo articolo o nei successivi, ma per farlo dobbiamo andare avanti.

Uso della CPU

Per impostazione predefinita, top elenca i processi in ordine di quantità di CPU che ciascuno di questi utilizza, espressa come percentuale sul totale disponibile. È importante da sapere, poiché se la propria CPU arriva al limite, se ne vedranno degradare le prestazioni. Ciò si può manifestare con ritardi nella risposta a richieste tramite tastiera e/o mouse, scatti nella riproduzione audio o nel video, ecc. Sul mio desktop Kubuntu, ho un pannello laterale impostato per il monitoraggio sull'uso della CPU, della temperatura, della memoria e dell'area di Swap utilizzata e del traffico di rete, così da poter controllare tali funzioni critiche ed evitare che la situazione mi sfugga di mano. Ho visto situazioni in cui l'uso della CPU ha raggiunto il limite del 100% e li è rimasta (generalmente è un risultato di Flash, che non può morire troppo presto, ma questo è uno sfogo per un altro giorno). Quando ciò accade, il comando top mi permette di controllare velocemente e vedere qual'è l'applicazione problematica così posso terminarla.

Una cosa bella del comando top è che interagisce per tutto il tempo che lo si ha nel terminale. Quindi, possiamo uccidere un processo in maniera facile premendo semplicemente la k con un terminale aperto su cui top è in esecuzione. Ciò farà apparire un cursore lampeggiante al di sopra della lista dei processi. Basterà inserire l'ID del processo relativo all'applicazione che si comporta in modo anomalo ed è fatta.

Ora, se guardiamo la schermata di top in esecuzione sul mio computer, potremmo notare alcune cose. Ho detto che dà la percentuale di CPU utilizzata rispetto al totale. E se guardiamo attentamente potremmo osservare che la somma delle percentuali supera il 100%. Come può essere, vi chiederete? Bene, la risposta è che la si sta guardando come percentuale del core sul quale il processo è in esecuzione. Poiché il computer è una macchina dual-core, ha due processori e può distribuire i processi individuali su qualunque core desidera. Così avrei potuto teoricamente vedere fino al 200% se avessi sommato i numeri qui di seguito (anche se sarebbe un male perché indicherebbe che siamo al limite). Se avessi un quad-core, potrei avere fino al 400%, ecc.

Priorità e precisione

L'idea di precisione è di determinare quali processi dovrebbero ottenere altri incentivi quando sono in esecuzione e quali dovrebbero essere messi in background. In altre parole, di impostare alcune priorità di accesso alla CPU. Questo avviene utilizzando un numero di precisione, che appare nella colonna NI. Nella schermata possiamo vedere che tutti i processi sono in esecuzione con numero di precisione zero. Ciò significa che sono in esecuzione con la priorità predefinita, che non è stata alterata in alcun modo. I numeri di precisione vanno da -20 a +19, con -20 come priorità più alta. Ho detto che 0 è la scelta predefinita, ma possiamo verificarlo sul sistema eseguendo il comando nice senza nessun argomento. Ciò che restituisce è il valore predefinito del numero di precisione. Per il momento mi fermo qui con questo argomento, ma se volete saperne di più c'è una buona pagina web presso http://www.ibm.com/developerworks/linux/library/l-lpic1-v3-103-6/. Questo articolo spiegherà come poter cambiare il livello del numero di precisione per alcuni processi, se si desidera farlo.

Memoria

Nella schermata, vicino alla colonna relativa all'uso della CPU c'è quella della memoria utilizzata, sempre espressa come percentuale del totale disponibile. In questo caso, accade che il processo che sta utilizzando maggiore CPU è anche quello che sta utilizzando più memoria, il che non è inusuale. Ma se vogliamo vedere i processi allineati per ordine di memoria consumata? Bene, come ho detto sopra, il comando top è interattivo. Per cambiare l'ordinamento basta premere la lettera maiuscola O mentre il comando è in esecuzione in un terminale. Questo porterà a una utilissima schermata di opzioni di ordinamento (mostrata sotto).

Con questa schermata aperta possiamo premere la lettera minuscola n, dare quindi invio e ottenere l'elenco di ordine di percentuale di memoria utilizzata. Oppure possiamo ordinarlo per altri modi, se necessario.

Di nuovo, è utile se notiamo che stiamo per esaurire la memoria e dobbiamo sapere cosa sta succedendo. Se un processo sta inaspettatamente utilizzando molta memoria, sarebbe sicuramente un'indicazione. Questo non implica che si ha una qualche idea di cosa sia il normale in queste situazioni. Il modo migliore di dare un senso a ciò è di controllare periodicamente e osservare cosa sta succedendo. Nel mio caso, ho portato la mia macchina a 16GB di RAM, così da non aspettarmi di vedere, nella maggior parte dei casi, percentuali di utilizzo molto alte. Per esempio, giusto ora ho i mio pannello inferiore pieno di icone di programmi aperti (al momento sono 18) e un veloce controllo dell'output di top mostra che sto utilizzando il 35-40% del totale della memoria.

Nella schermata, si vede un divoratore di memoria, ma ciò, di fatto, è previsto. Ho VirtualBox che esegue una macchina virtuale, configurata per usare 4GB di RAM (più altre risorse, ovviamente). Quindi, in questo caso, vedevo ciò che mi aspettavo di vedere. Ma se vedevo Firefox che utilizzava troppa memoria, avrei saputo che c'era un problema e l'avrei prontamente chiuso.

q per Quit

Se si ha top avviato nel proprio terminale, si potrebbe voler sapere come uscirne ed è semplice, basta premere la lettera q (per Quit) e si ritornerà al prompt del terminale. Si possono ottenere ulteriori informazioni in questi due modi: il metodo stile vecchia scuola è di digitare 'man top' nel terminale, ma il nuovo metodo, migliorato, è di digitare 'info top'. Tuttavia penso che otterrete lo stesso risultato con entrambi i modi. Il punto è che si tratta di un comando fertile con molte opzioni.

Interpretazione dei Dati di Sistema

Abbiamo visto alcuni concetti base del comando top e ci siamo concentrati nell'esaminare la lista dei processi per individuare e correggere eventuali errori. Questa è ancora una cosa molto utile, naturalmente, ma nell'output ci sono anche molti dati di sistema utili. Riprendiamo la schermata usata l'ultima volta per mostrare il risultato di questo comando (mostrata sotto).

Ora vogliamo concentrarci su quei numeri in cima che stanno rappresentando alcuni dati di sistema molto utili. Quindi partiamo dall'alto (letteralmente):

Riga 1, la riga in cima

Sulla prima riga (sopra) abbiamo il tempo di funzionamento. Effettivamente, questa è un informazione che si potrebbe ottenere usando il comando uptime così:

Quindi questo è un indizio che il comando top è una raccolta di informazioni disponibili singolarmente da altri comandi, riuniti in un unico pacchetto di bontà impressionante. Ciò è molto conveniente.

Così siamo in grado di vedere che sono le 15:52:05 e che il computer è in piedi da 17 giorni. Ci sono due utenti in questo momento, il che è normale. Uno di questi è root, ma non si dovrebbe mai usarlo per le attività ordinarie. È una pratica insicura e pericolosa. Mentre siamo registrati come root, ogni software avviato sul sistema ha il livello di privilegio di root. Il modo migliore è di creare un utente ordinario che non abbia un così ben alto livello di privilegio e registrarsi come tale utente. In questo caso l'utente è kevin. A proposito, Ubuntu rende molto difficile fare qualcosa che sia diversa da questa procedura. Se necessitate di diritti più alti, usate il comando sudo per darvi privilegi temporanei.

L'ultima parte di questa riga è chiamata load. Questi tre numeri stanno fornendo il carico per i precedenti 1, 5 e 15 minuti. Ma cos'è il carico? È il numero medio di processi che sono eseguibili, o non si possono interrompere. Semplicemente, senza entrare troppo nel tecnico, è come viene occupata la CPU per la maggior parte del tempo. Ma il trucco è che non è regolato (normalizzato) per il numero di CPU. Ciò significa che un sistema a singola CPU con un carico di 1 viene caricato tutto il tempo. Ma sul mio sistema dual-core, non ho mai avuto 2, quindi sono a posto. Se si avesse un quad-core, il numero magico sarebbe 4 e cosi via.

Riga 2, Attività

Non c'è nulla di interessante da vedere qui. Quell'ultima categoria, zombie, può sembrare per lo meno interessante, ma in realtà non lo è. I processi zombie sono avvii che hanno terminato l'esecuzione e saranno presto chiusi.

Riga 3, CPU

Questa è meritevole di un'occhiata o due. L'ultima volta abbiamo osservato i processi in fondo all'output del comando top per vedere se qualcuno di loro stava monopolizzando la situazione. Su questa riga, anziché guardare al singolo processo, osserveremo l'intero quadro di ciò che sta succedendo. E qui non dobbiamo preoccuparci di quanti core abbiamo, questi numeri aggregano tutti i dati di tutti i core.

La prima statistica è %us, che in questo caso è 32.0%. Questa è la percentuale dei cicli di CPU impegnati dai processi dell'utente. Non significa necessariamente quelli che una persona ha avviato, possono essere processi lanciati da Apache, MySQL, ecc. Se questa percentuale è molto alta, può essere l'indicazione di un problema, poiché abbiamo altre richieste da considerare. Per esempio, la prossima statistica è %sy, che è la percentuale di cicli CPU impegnati dal kernel e da altri processi di sistema. Ovviamente dobbiamo avere a disposizione alcuni cicli per essi o non avremo un computer funzionante. La terza, %id, è la percentuale del tempo di inattività della CPU, più è elevata meglio è (entro limiti ragionevoli, dobbiamo di fatto usare il computer!). Fintanto che abbiamo una ragionevole disponibilità di tempo di inattività, non avremo verosimilmente problemi. Possiamo ricontrollarlo osservando la quarta statistica, %wa. È la percentuale di tempo di attesa di un processo per l'accesso alla CPU. In questo caso, .2% è buono. Non sarà piacevole vederlo troppo spesso a 0.0%, poiché, data la natura del calcolatore, i processi sono in competizione per il tempo di CPU, ma un elevato numero qui indicherebbe di sicuro un problema. Il resto delle statistiche si possono quasi ignorare, in quanto si occupano di questioni davvero oscure, ma si possono esaminare nella pagina di man per top.

Righe 4 e 5, Memoria e Area di Swap

Queste due righe è meglio trattarle congiuntamente, poiché è necessario combinare queste informazioni per raccontare una storia completa. Quello che dobbiamo sapere è quanta memoria è stata usata e quanta è disponibile, in ogni momento. È importante perché la carenza di RAM è la causa più comune di un computer lento e pigro. A volte può sembrare un problema completamente diverso, questo perché è importante osservare i dati reali. Per esempio, se notiamo che il disco rigido è costantemente 'rumoroso' (noto come thrashing) possiamo pensare di avere un problema di I/O al disco stesso, ma in realtà ciò è più comunemente causato da una mancanza di RAM. Quando non c'è abbastanza RAM per contenere tutto il codice dei programmi e i dati attualmente in uso, alcuni di essi vengono copiati sul disco rigido (detto paging) per liberare spazio per altro codice e dati. Lo spazio in cui tali dati sono copiati è chiamato area di swap. Per cui quando il disco rigido è costantemente rumoroso generalmente significa che il codice e i dati sono continuamente scritti e letti da e per l'area di swap e ulteriore RAM potrebbe eliminare il problema.

Ora, una delle cose che dobbiamo capire per interpretare questi dati è che scrivere sul disco rigido e leggere dal medesimo è approssimativamente più lento di 4 mila milioni di volte rispetto allo scrivere e leggere sulla RAM. Quindi vogliamo minimizzare l'uso dell'area di swap per motivi prestazionali. Ma proprio perché la RAM è così tanto più veloce del disco rigido, il sistema operativo preferisce usarla ogni volta che è possibile. Un modo di accelerare le cose è di mantenere il codice in memoria finché non si chiude il programma. Dopotutto, possiamo riaprirlo, e rimuoverlo dalla RAM lo accelererebbe molto. Quindi il sistema operativo immagazzina nella RAM molto codice che non è effettivamente usato in maniera attiva. A causa di ciò, il resoconto sulla RAM utilizzata sarà simile a quando è sul punto di esaurirsi, anche se potrebbe non essere questo il caso. Dobbiamo osservare tutti i dati per valutarlo.

In questo caso, abbiamo iniziato notando che la macchina ha 15.949.272k di RAM. In altre parole, 16GB, come sapevo perché era quella che ci avevo installato. E il numero successivo dice che praticamente tutti i 16GB sono stati utilizzati. Questo è un problema? Non proprio. Se osserviamo la seconda riga, vediamo che ci sono 6GB di spazio swap, ma sono a mala pena utilizzati (sto usando poco meno di 2MB di RAM). E l'ultimo numero racconta la storia. Dei miei 16GB di RAM, una buona metà, 8GB, è stata usata per depositarci il codice. Se volessi aprire un programma che era già in memoria, grande, il codice è già li e si aprirà velocemente. Se voglio aprire qualche altro programma, il sistema operativo cancellerà parte del codice depositato in memoria per liberare spazio, quindi non c'è problema.

Htop, l'alternativa

In realtà preferisco top, ma ad alcune persone piace di più htop e penso che vedrete il perché. Per alcune cose è più facile lavorarci, in particolare se si necessita di fare alcune operazioni inerenti ai processi. Notate però che su molti sistemi non lo si trova già installato, per cui lo si deve prima installare. Su macchine Ubuntu, si installa con

sudo apt-get install htop

Innanzitutto, si può notare che presenta quasi gli stessi dati sui singoli processi del comando top. I processi, per scelta predefinita, sono sempre elencati in ordine di utilizzo della CPU, si può ancora vedere l'ID del processo, gli utenti, le percentuali di utilizzo della CPU e della memoria, proprio come prima. Possiamo vedere il comando che ha lanciato il processo, invece del solo nome del programma. Diversamente da top, htop permette lo scorrimento orizzontale usando i tasti freccia.

Su htop, abbiamo una interessante aggiunta, che è un visualizzatore grafico separato sull'utilizzo della CPU, per ciascuna di esse o per i core che si hanno, in questo caso 1 e 2 poiché si tratta di una macchina dual-core. E possiamo vedere l'utilizzo della memoria e dell'area di swap in una maniera che potremmo trovare facile da leggere. Tempo di funzionamento, carichi e attività sono mostrati in alto a destra.

Il vero vantaggio di htop si ha quando si vuole far qualcosa su uno o più dei propri processi. Basta semplicemente usare i tasti freccia su e giù per evidenziare i processi e usare quindi uno dei tasti funzione mostrati sul fondo. Per esempio, se si evidenzia un processo e si preme poi F9 si ucciderà il processo. Premendo F7 (Nice-) si abbasserà il numero di precisione, incrementando così la priorità (si, non è intuitivo). E premendo F8 si ridurrà la priorità alzando il numero di precisione. Ma teniamo presente che per dare una priorità molto alta a un processo avremmo bisogno di accedere come root, magari utilizzando il comando

sudo htop

Personalmente, non ho molti motivi di pasticciarci, ma il peggio che potrebbe succedere è che potrebbe essere necessario riavviare il computer se davvero roviniamo tutto.

Altri tasti funzione ci permettono di cambiare rapidamente l'ordinamento, il campo su cui ordinare e così via.

Ricapitolando, penso che htop sia molto utile, ma tendo a usare molto più spesso top per due motivi. Il primo è che mi piacciono le più dettagliare informazioni che fornisce. Il secondo è che lo avrò disponibile su qualsiasi sistema davanti al quale probabilmente mi siedo, mentre htop necessiterà di essere installato e ciò vuol dire una connessione internet funzionante, che potrei anche non avere. Ma, in generale, questi due comandi fanno spesso le stesse cose e sono una cruciale aggiunta ai propri strumenti Linux.


== Note alla revisione ==



= Errata Corrige =

Traduzione italiana

HOW-TO Scritto da Kevin O'Brien

Usare Il Comando TOP

Uno dei grandi vantaggi nell'utilizzare Linux è che sono disponibili alcuni grandi strumenti che ci aiutano a capire cosa sta succedendo al nostro computer e a diagnosticare eventuali problemi. Uno dei più utili è il comando Top. Tratterò di alcune delle cose che si possono fare e forse menzionerò altresì uno o due ulteriori comandi.

Innanzitutto, tanto per tirarlo fuori, c'è un'alternativa chiamata htop e pianifico di trattarlo in un secondo momento. Però, generalmente, htop ha bisogno di essere installato prima di di poterlo usare, mentre top dovrebbe già essere presente sul proprio sistema, rendendolo un buon punto di partenza. L'uso del comando è semplice: basta aprire un terminale/console e digitare top. Il risultato sarà qualcosa simile all'immagine mostrata a destra.

Ci sono molte informazioni in questa schermata, quindi ci vorrà un po' di tempo per passare in rassegna tutte le opzioni. Quello che possiamo vedere subito è che elenca i processi in esecuzioni sul proprio computer e che mostra l'identificativo di ciascun processo, ecc. Inoltre sopra a questa lista è visibile ogni sorta di numero criptico. Tratteremo di ognuno di essi in questo articolo o nei successivi, ma per farlo dobbiamo andare avanti.

Uso della CPU

Per impostazione predefinita, top elenca i processi in ordine di quantità di CPU che ciascuno di questi utilizza, espressa come percentuale sul totale disponibile. È importante da sapere, poiché se la propria CPU arriva al limite, se ne vedranno degradare le prestazioni. Ciò si può manifestare con ritardi nella risposta a richieste tramite tastiera e/o mouse, scatti nella riproduzione audio o nel video, ecc. Sul mio desktop Kubuntu, ho un pannello laterale impostato per il monitoraggio sull'uso della CPU, della temperatura, della memoria e dell'area di Swap utilizzata e del traffico di rete, così da poter controllare tali funzioni critiche ed evitare che la situazione mi sfugga di mano. Ho visto situazioni in cui l'uso della CPU ha raggiunto il limite del 100% e li è rimasta (generalmente è un risultato di Flash, che non può morire troppo presto, ma questo è uno sfogo per un altro giorno). Quando ciò accade, il comando top mi permette di controllare velocemente e vedere qual'è l'applicazione problematica così posso terminarla.

Una cosa bella del comando top è che interagisce per tutto il tempo che lo si ha nel terminale. Quindi, possiamo uccidere un processo in maniera facile premendo semplicemente la k con un terminale aperto su cui top è in esecuzione. Ciò farà apparire un cursore lampeggiante al di sopra della lista dei processi. Basterà inserire l'ID del processo relativo all'applicazione che si comporta in modo anomalo ed è fatta.

Ora, se guardiamo la schermata di top in esecuzione sul mio computer, potremmo notare alcune cose. Ho detto che dà la percentuale di CPU utilizzata rispetto al totale. E se guardiamo attentamente potremmo osservare che la somma delle percentuali supera il 100%. Come può essere, vi chiederete? Bene, la risposta è che la si sta guardando come percentuale del core sul quale il processo è in esecuzione. Poiché il computer è una macchina dual-core, ha due processori e può distribuire i processi individuali su qualunque core desidera. Così avrei potuto teoricamente vedere fino al 200% se avessi sommato i numeri qui di seguito (anche se sarebbe un male perché indicherebbe che siamo al limite). Se avessi un quad-core, potrei avere fino al 400%, ecc.

Priorità e precisione

L'idea di precisione è di determinare quali processi dovrebbero ottenere altri incentivi quando sono in esecuzione e quali dovrebbero essere messi in background. In altre parole, di impostare alcune priorità di accesso alla CPU. Questo avviene utilizzando un numero di precisione, che appare nella colonna NI. Nella schermata possiamo vedere che tutti i processi sono in esecuzione con numero di precisione zero. Ciò significa che sono in esecuzione con la priorità predefinita, che non è stata alterata in alcun modo. I numeri di precisione vanno da -20 a +19, con -20 come priorità più alta. Ho detto che 0 è la scelta predefinita, ma possiamo verificarlo sul sistema eseguendo il comando nice senza nessun argomento. Ciò che restituisce è il valore predefinito del numero di precisione. Per il momento mi fermo qui con questo argomento, ma se volete saperne di più c'è una buona pagina web presso http://www.ibm.com/developerworks/linux/library/l-lpic1-v3-103-6/. Questo articolo spiegherà come poter cambiare il livello del numero di precisione per alcuni processi, se si desidera farlo.

Memoria

Nella schermata, vicino alla colonna relativa all'uso della CPU c'è quella della memoria utilizzata, sempre espressa come percentuale del totale disponibile. In questo caso, accade che il processo che sta utilizzando maggiore CPU è anche quello che sta utilizzando più memoria, il che non è inusuale. Ma se vogliamo vedere i processi allineati per ordine di memoria consumata? Bene, come ho detto sopra, il comando top è interattivo. Per cambiare l'ordinamento basta premere la lettera maiuscola O mentre il comando è in esecuzione in un terminale. Questo porterà a una utilissima schermata di opzioni di ordinamento (mostrata sotto).

Con questa schermata aperta possiamo premere la lettera minuscola n, dare quindi invio e ottenere l'elenco di ordine di percentuale di memoria utilizzata. Oppure possiamo ordinarlo per altri modi, se necessario.

Di nuovo, è utile se notiamo che stiamo per esaurire la memoria e dobbiamo sapere cosa sta succedendo. Se un processo sta inaspettatamente utilizzando molta memoria, sarebbe sicuramente un'indicazione. Questo non implica che si ha una qualche idea di cosa sia il normale in queste situazioni. Il modo migliore di dare un senso a ciò è di controllare periodicamente e osservare cosa sta succedendo. Nel mio caso, ho portato la mia macchina a 16GB di RAM, così da non aspettarmi di vedere, nella maggior parte dei casi, percentuali di utilizzo molto alte. Per esempio, giusto ora ho i mio pannello inferiore pieno di icone di programmi aperti (al momento sono 18) e un veloce controllo dell'output di top mostra che sto utilizzando il 35-40% del totale della memoria.

Nella schermata, si vede un divoratore di memoria, ma ciò, di fatto, è previsto. Ho VirtualBox che esegue una macchina virtuale, configurata per usare 4GB di RAM (più altre risorse, ovviamente). Quindi, in questo caso, vedevo ciò che mi aspettavo di vedere. Ma se vedevo Firefox che utilizzava troppa memoria, avrei saputo che c'era un problema e l'avrei prontamente chiuso.

q per Quit

Se si ha top avviato nel proprio terminale, si potrebbe voler sapere come uscirne ed è semplice, basta premere la lettera q (per Quit) e si ritornerà al prompt del terminale. Si possono ottenere ulteriori informazioni in questi due modi: il metodo stile vecchia scuola è di digitare 'man top' nel terminale, ma il nuovo metodo, migliorato, è di digitare 'info top'. Tuttavia penso che otterrete lo stesso risultato con entrambi i modi. Il punto è che si tratta di un comando fertile con molte opzioni.

Interpretazione dei Dati di Sistema

Abbiamo visto alcuni concetti base del comando top e ci siamo concentrati nell'esaminare la lista dei processi per individuare e correggere eventuali errori. Questa è ancora una cosa molto utile, naturalmente, ma nell'output ci sono anche molti dati di sistema utili. Riprendiamo la schermata usata l'ultima volta per mostrare il risultato di questo comando (mostrata sotto).

Ora vogliamo concentrarci su quei numeri in cima che stanno rappresentando alcuni dati di sistema molto utili. Quindi partiamo dall'alto (letteralmente):

Riga 1, la riga in cima

Sulla prima riga (sopra) abbiamo il tempo di funzionamento. Effettivamente, questa è un informazione che si potrebbe ottenere usando il comando uptime così:

Quindi questo è un indizio che il comando top è una raccolta di informazioni disponibili singolarmente da altri comandi, riuniti in un unico pacchetto di bontà impressionante. Ciò è molto conveniente.

Così siamo in grado di vedere che sono le 15:52:05 e che il computer è in piedi da 17 giorni. Ci sono due utenti in questo momento, il che è normale. Uno di questi è root, ma non si dovrebbe mai usarlo per le attività ordinarie. È una pratica insicura e pericolosa. Mentre siamo registrati come root, ogni software avviato sul sistema ha il livello di privilegio di root. Il modo migliore è di creare un utente ordinario che non abbia un così ben alto livello di privilegio e registrarsi come tale utente. In questo caso l'utente è kevin. A proposito, Ubuntu rende molto difficile fare qualcosa che sia diversa da questa procedura. Se necessitate di diritti più alti, usate il comando sudo per darvi privilegi temporanei.

L'ultima parte di questa riga è chiamata load. Questi tre numeri stanno fornendo il carico per i precedenti 1, 5 e 15 minuti. Ma cos'è il carico? È il numero medio di processi che sono eseguibili, o non si possono interrompere. Semplicemente, senza entrare troppo nel tecnico, è come viene occupata la CPU per la maggior parte del tempo. Ma il trucco è che non è regolato (normalizzato) per il numero di CPU. Ciò significa che un sistema a singola CPU con un carico di 1 viene caricato tutto il tempo. Ma sul mio sistema dual-core, non ho mai avuto 2, quindi sono a posto. Se si avesse un quad-core, il numero magico sarebbe 4 e cosi via.

Riga 2, Attività

Non c'è nulla di interessante da vedere qui. Quell'ultima categoria, zombie, può sembrare per lo meno interessante, ma in realtà non lo è. I processi zombie sono avvii che hanno terminato l'esecuzione e saranno presto chiusi.

Riga 3, CPU

Questa è meritevole di un'occhiata o due. L'ultima volta abbiamo osservato i processi in fondo all'output del comando top per vedere se qualcuno di loro stava monopolizzando la situazione. Su questa riga, anziché guardare al singolo processo, osserveremo l'intero quadro di ciò che sta succedendo. E qui non dobbiamo preoccuparci di quanti core abbiamo, questi numeri aggregano tutti i dati di tutti i core.

La prima statistica è %us, che in questo caso è 32.0%. Questa è la percentuale dei cicli di CPU impegnati dai processi dell'utente. Non significa necessariamente quelli che una persona ha avviato, possono essere processi lanciati da Apache, MySQL, ecc. Se questa percentuale è molto alta, può essere l'indicazione di un problema, poiché abbiamo altre richieste da considerare. Per esempio, la prossima statistica è %sy, che è la percentuale di cicli CPU impegnati dal kernel e da altri processi di sistema. Ovviamente dobbiamo avere a disposizione alcuni cicli per essi o non avremo un computer funzionante. La terza, %id, è la percentuale del tempo di inattività della CPU, più è elevata meglio è (entro limiti ragionevoli, dobbiamo di fatto usare il computer!). Fintanto che abbiamo una ragionevole disponibilità di tempo di inattività, non avremo verosimilmente problemi. Possiamo ricontrollarlo osservando la quarta statistica, %wa. È la percentuale di tempo di attesa di un processo per l'accesso alla CPU. In questo caso, .2% è buono. Non sarà piacevole vederlo troppo spesso a 0.0%, poiché, data la natura del calcolatore, i processi sono in competizione per il tempo di CPU, ma un elevato numero qui indicherebbe di sicuro un problema. Il resto delle statistiche si possono quasi ignorare, in quanto si occupano di questioni davvero oscure, ma si possono esaminare nella pagina di man per top.

Righe 4 e 5, Memoria e Area di Swap

Queste due righe è meglio trattarle congiuntamente, poiché è necessario combinare queste informazioni per raccontare una storia completa. Quello che dobbiamo sapere è quanta memoria è stata usata e quanta è disponibile, in ogni momento. È importante perché la carenza di RAM è la causa più comune di un computer lento e pigro. A volte può sembrare un problema completamente diverso, questo perché è importante osservare i dati reali. Per esempio, se notiamo che il disco rigido è costantemente 'rumoroso' (noto come thrashing) possiamo pensare di avere un problema di I/O al disco stesso, ma in realtà ciò è più comunemente causato da una mancanza di RAM. Quando non c'è abbastanza RAM per contenere tutto il codice dei programmi e i dati attualmente in uso, alcuni di essi vengono copiati sul disco rigido (detto paging) per liberare spazio per altro codice e dati. Lo spazio in cui tali dati sono copiati è chiamato area di swap. Per cui quando il disco rigido è costantemente rumoroso generalmente significa che il codice e i dati sono continuamente scritti e letti da e per l'area di swap e ulteriore RAM potrebbe eliminare il problema.

Ora, una delle cose che dobbiamo capire per interpretare questi dati è che scrivere sul disco rigido e leggere dal medesimo è approssimativamente più lento di 4 mila milioni di volte rispetto allo scrivere e leggere sulla RAM. Quindi vogliamo minimizzare l'uso dell'area di swap per motivi prestazionali. Ma proprio perché la RAM è così tanto più veloce del disco rigido, il sistema operativo preferisce usarla ogni volta che è possibile. Un modo di accelerare le cose è di mantenere il codice in memoria finché non si chiude il programma. Dopotutto, possiamo riaprirlo, e rimuoverlo dalla RAM lo accelererebbe molto. Quindi il sistema operativo immagazzina nella RAM molto codice che non è effettivamente usato in maniera attiva. A causa di ciò, il resoconto sulla RAM utilizzata sarà simile a quando è sul punto di esaurirsi, anche se potrebbe non essere questo il caso. Dobbiamo osservare tutti i dati per valutarlo.

In questo caso, abbiamo iniziato notando che la macchina ha 15.949.272k di RAM. In altre parole, 16GB, come sapevo perché era quella che ci avevo installato. E il numero successivo dice che praticamente tutti i 16GB sono stati utilizzati. Questo è un problema? Non proprio. Se osserviamo la seconda riga, vediamo che ci sono 6GB di spazio swap, ma sono a mala pena utilizzati (sto usando poco meno di 2MB di RAM). E l'ultimo numero racconta la storia. Dei miei 16GB di RAM, una buona metà, 8GB, è stata usata per depositarci il codice. Se volessi aprire un programma che era già in memoria, grande, il codice è già li e si aprirà velocemente. Se voglio aprire qualche altro programma, il sistema operativo cancellerà parte del codice depositato in memoria per liberare spazio, quindi non c'è problema.

Htop, l'alternativa

In realtà preferisco top, ma ad alcune persone piace di più htop e penso che vedrete il perché. Per alcune cose è più facile lavorarci, in particolare se si necessita di fare alcune operazioni inerenti ai processi. Notate però che su molti sistemi non lo si trova già installato, per cui lo si deve prima installare. Su macchine Ubuntu, si installa con

sudo apt-get install htop

Innanzitutto, si può notare che presenta quasi gli stessi dati sui singoli processi del comando top. I processi, per scelta predefinita, sono sempre elencati in ordine di utilizzo della CPU, si può ancora vedere l'ID del processo, gli utenti, le percentuali di utilizzo della CPU e della memoria, proprio come prima. Possiamo vedere il comando che ha lanciato il processo, invece del solo nome del programma. Diversamente da top, htop permette lo scorrimento orizzontale usando i tasti freccia.

Su htop, abbiamo una interessante aggiunta, che è un visualizzatore grafico separato sull'utilizzo della CPU, per ciascuna di esse o per i core che si hanno, in questo caso 1 e 2 poiché si tratta di una macchina dual-core. E possiamo vedere l'utilizzo della memoria e dell'area di swap in una maniera che potremmo trovare facile da leggere. Tempo di funzionamento, carichi e attività sono mostrati in alto a destra.

Il vero vantaggio di htop si ha quando si vuole far qualcosa su uno o più dei propri processi. Basta semplicemente usare i tasti freccia su e giù per evidenziare i processi e usare quindi uno dei tasti funzione mostrati sul fondo. Per esempio, se si evidenzia un processo e si preme poi F9 si ucciderà il processo. Premendo F7 (Nice-) si abbasserà il numero di precisione, incrementando così la priorità (si, non è intuitivo). E premendo F8 si ridurrà la priorità alzando il numero di precisione. Ma teniamo presente che per dare una priorità molto alta a un processo avremmo bisogno di accedere come root, magari utilizzando il comando

sudo htop

Personalmente, non ho molti motivi di pasticciarci, ma il peggio che potrebbe succedere è che potrebbe essere necessario riavviare il computer se davvero roviniamo tutto.

Altri tasti funzione ci permettono di cambiare rapidamente l'ordinamento, il campo su cui ordinare e così via.

Ricapitolando, penso che htop sia molto utile, ma tendo a usare molto più spesso top per due motivi. Il primo è che mi piacciono le più dettagliare informazioni che fornisce. Il secondo è che lo avrò disponibile su qualsiasi sistema davanti al quale probabilmente mi siedo, mentre htop necessiterà di essere installato e ciò vuol dire una connessione internet funzionante, che potrei anche non avere. Ma, in generale, questi due comandi fanno spesso le stesse cose e sono una cruciale aggiunta ai propri strumenti Linux.

Note alla traduzione

Revisione

HOW-TO Scritto da Kevin O'Brien

Usare Il Comando TOP

Uno dei grandi vantaggi nell'utilizzare Linux è che sono disponibili alcuni grandi strumenti che ci aiutano a capire cosa sta succedendo al nostro computer e a diagnosticare eventuali problemi. Uno dei più utili è il comando Top. Tratterò di alcune delle cose che si possono fare e forse menzionerò altresì uno o due ulteriori comandi.

Innanzitutto, tanto per tirarlo fuori, c'è un'alternativa chiamata htop e pianifico di trattarlo in un secondo momento. Però, generalmente, htop ha bisogno di essere installato prima di di poterlo usare, mentre top dovrebbe già essere presente sul proprio sistema, rendendolo un buon punto di partenza. L'uso del comando è semplice: basta aprire un terminale/console e digitare top. Il risultato sarà qualcosa simile all'immagine mostrata a destra.

Ci sono molte informazioni in questa schermata, quindi ci vorrà un po' di tempo per passare in rassegna tutte le opzioni. Quello che possiamo vedere subito è che elenca i processi in esecuzioni sul proprio computer e che mostra l'identificativo di ciascun processo, ecc. Inoltre sopra a questa lista è visibile ogni sorta di numero criptico. Tratteremo di ognuno di essi in questo articolo o nei successivi, ma per farlo dobbiamo andare avanti.

Uso della CPU

Per impostazione predefinita, top elenca i processi in ordine di quantità di CPU che ciascuno di questi utilizza, espressa come percentuale sul totale disponibile. È importante da sapere, poiché se la propria CPU arriva al limite, se ne vedranno degradare le prestazioni. Ciò si può manifestare con ritardi nella risposta a richieste tramite tastiera e/o mouse, scatti nella riproduzione audio o nel video, ecc. Sul mio desktop Kubuntu, ho un pannello laterale impostato per il monitoraggio sull'uso della CPU, della temperatura, della memoria e dell'area di Swap utilizzata e del traffico di rete, così da poter controllare tali funzioni critiche ed evitare che la situazione mi sfugga di mano. Ho visto situazioni in cui l'uso della CPU ha raggiunto il limite del 100% e li è rimasta (generalmente è un risultato di Flash, che non può morire troppo presto, ma questo è uno sfogo per un altro giorno). Quando ciò accade, il comando top mi permette di controllare velocemente e vedere qual'è l'applicazione problematica così posso terminarla.

Una cosa bella del comando top è che interagisce per tutto il tempo che lo si ha nel terminale. Quindi, possiamo uccidere un processo in maniera facile premendo semplicemente la k con un terminale aperto su cui top è in esecuzione. Ciò farà apparire un cursore lampeggiante al di sopra della lista dei processi. Basterà inserire l'ID del processo relativo all'applicazione che si comporta in modo anomalo ed è fatta.

Ora, se guardiamo la schermata di top in esecuzione sul mio computer, potremmo notare alcune cose. Ho detto che dà la percentuale di CPU utilizzata rispetto al totale. E se guardiamo attentamente potremmo osservare che la somma delle percentuali supera il 100%. Come può essere, vi chiederete? Bene, la risposta è che la si sta guardando come percentuale del core sul quale il processo è in esecuzione. Poiché il computer è una macchina dual-core, ha due processori e può distribuire i processi individuali su qualunque core desidera. Così avrei potuto teoricamente vedere fino al 200% se avessi sommato i numeri qui di seguito (anche se sarebbe un male perché indicherebbe che siamo al limite). Se avessi un quad-core, potrei avere fino al 400%, ecc.

Priorità e precisione

L'idea di precisione è di determinare quali processi dovrebbero ottenere altri incentivi quando sono in esecuzione e quali dovrebbero essere messi in background. In altre parole, di impostare alcune priorità di accesso alla CPU. Questo avviene utilizzando un numero di precisione, che appare nella colonna NI. Nella schermata possiamo vedere che tutti i processi sono in esecuzione con numero di precisione zero. Ciò significa che sono in esecuzione con la priorità predefinita, che non è stata alterata in alcun modo. I numeri di precisione vanno da -20 a +19, con -20 come priorità più alta. Ho detto che 0 è la scelta predefinita, ma possiamo verificarlo sul sistema eseguendo il comando nice senza nessun argomento. Ciò che restituisce è il valore predefinito del numero di precisione. Per il momento mi fermo qui con questo argomento, ma se volete saperne di più c'è una buona pagina web presso http://www.ibm.com/developerworks/linux/library/l-lpic1-v3-103-6/. Questo articolo spiegherà come poter cambiare il livello del numero di precisione per alcuni processi, se si desidera farlo.

Memoria

Nella schermata, vicino alla colonna relativa all'uso della CPU c'è quella della memoria utilizzata, sempre espressa come percentuale del totale disponibile. In questo caso, accade che il processo che sta utilizzando maggiore CPU è anche quello che sta utilizzando più memoria, il che non è inusuale. Ma se vogliamo vedere i processi allineati per ordine di memoria consumata? Bene, come ho detto sopra, il comando top è interattivo. Per cambiare l'ordinamento basta premere la lettera maiuscola O mentre il comando è in esecuzione in un terminale. Questo porterà a una utilissima schermata di opzioni di ordinamento (mostrata sotto).

Con questa schermata aperta possiamo premere la lettera minuscola n, dare quindi invio e ottenere l'elenco di ordine di percentuale di memoria utilizzata. Oppure possiamo ordinarlo per altri modi, se necessario.

Di nuovo, è utile se notiamo che stiamo per esaurire la memoria e dobbiamo sapere cosa sta succedendo. Se un processo sta inaspettatamente utilizzando molta memoria, sarebbe sicuramente un'indicazione. Questo non implica che si ha una qualche idea di cosa sia il normale in queste situazioni. Il modo migliore di dare un senso a ciò è di controllare periodicamente e osservare cosa sta succedendo. Nel mio caso, ho portato la mia macchina a 16GB di RAM, così da non aspettarmi di vedere, nella maggior parte dei casi, percentuali di utilizzo molto alte. Per esempio, giusto ora ho i mio pannello inferiore pieno di icone di programmi aperti (al momento sono 18) e un veloce controllo dell'output di top mostra che sto utilizzando il 35-40% del totale della memoria.

Nella schermata, si vede un divoratore di memoria, ma ciò, di fatto, è previsto. Ho VirtualBox che esegue una macchina virtuale, configurata per usare 4GB di RAM (più altre risorse, ovviamente). Quindi, in questo caso, vedevo ciò che mi aspettavo di vedere. Ma se vedevo Firefox che utilizzava troppa memoria, avrei saputo che c'era un problema e l'avrei prontamente chiuso.

q per Quit

Se si ha top avviato nel proprio terminale, si potrebbe voler sapere come uscirne ed è semplice, basta premere la lettera q (per Quit) e si ritornerà al prompt del terminale. Si possono ottenere ulteriori informazioni in questi due modi: il metodo stile vecchia scuola è di digitare 'man top' nel terminale, ma il nuovo metodo, migliorato, è di digitare 'info top'. Tuttavia penso che otterrete lo stesso risultato con entrambi i modi. Il punto è che si tratta di un comando fertile con molte opzioni.

Interpretazione dei Dati di Sistema

Abbiamo visto alcuni concetti base del comando top e ci siamo concentrati nell'esaminare la lista dei processi per individuare e correggere eventuali errori. Questa è ancora una cosa molto utile, naturalmente, ma nell'output ci sono anche molti dati di sistema utili. Riprendiamo la schermata usata l'ultima volta per mostrare il risultato di questo comando (mostrata sotto).

Ora vogliamo concentrarci su quei numeri in cima che stanno rappresentando alcuni dati di sistema molto utili. Quindi partiamo dall'alto (letteralmente):

Riga 1, la riga in cima

Sulla prima riga (sopra) abbiamo il tempo di funzionamento. Effettivamente, questa è un informazione che si potrebbe ottenere usando il comando uptime così:

Quindi questo è un indizio che il comando top è una raccolta di informazioni disponibili singolarmente da altri comandi, riuniti in un unico pacchetto di bontà impressionante. Ciò è molto conveniente.

Così siamo in grado di vedere che sono le 15:52:05 e che il computer è in piedi da 17 giorni. Ci sono due utenti in questo momento, il che è normale. Uno di questi è root, ma non si dovrebbe mai usarlo per le attività ordinarie. È una pratica insicura e pericolosa. Mentre siamo registrati come root, ogni software avviato sul sistema ha il livello di privilegio di root. Il modo migliore è di creare un utente ordinario che non abbia un così ben alto livello di privilegio e registrarsi come tale utente. In questo caso l'utente è kevin. A proposito, Ubuntu rende molto difficile fare qualcosa che sia diversa da questa procedura. Se necessitate di diritti più alti, usate il comando sudo per darvi privilegi temporanei.

L'ultima parte di questa riga è chiamata load. Questi tre numeri stanno fornendo il carico per i precedenti 1, 5 e 15 minuti. Ma cos'è il carico? È il numero medio di processi che sono eseguibili, o non si possono interrompere. Semplicemente, senza entrare troppo nel tecnico, è come viene occupata la CPU per la maggior parte del tempo. Ma il trucco è che non è regolato (normalizzato) per il numero di CPU. Ciò significa che un sistema a singola CPU con un carico di 1 viene caricato tutto il tempo. Ma sul mio sistema dual-core, non ho mai avuto 2, quindi sono a posto. Se si avesse un quad-core, il numero magico sarebbe 4 e cosi via.

Riga 2, Attività

Non c'è nulla di interessante da vedere qui. Quell'ultima categoria, zombie, può sembrare per lo meno interessante, ma in realtà non lo è. I processi zombie sono avvii che hanno terminato l'esecuzione e saranno presto chiusi.

Riga 3, CPU

Questa è meritevole di un'occhiata o due. L'ultima volta abbiamo osservato i processi in fondo all'output del comando top per vedere se qualcuno di loro stava monopolizzando la situazione. Su questa riga, anziché guardare al singolo processo, osserveremo l'intero quadro di ciò che sta succedendo. E qui non dobbiamo preoccuparci di quanti core abbiamo, questi numeri aggregano tutti i dati di tutti i core.

La prima statistica è %us, che in questo caso è 32.0%. Questa è la percentuale dei cicli di CPU impegnati dai processi dell'utente. Non significa necessariamente quelli che una persona ha avviato, possono essere processi lanciati da Apache, MySQL, ecc. Se questa percentuale è molto alta, può essere l'indicazione di un problema, poiché abbiamo altre richieste da considerare. Per esempio, la prossima statistica è %sy, che è la percentuale di cicli CPU impegnati dal kernel e da altri processi di sistema. Ovviamente dobbiamo avere a disposizione alcuni cicli per essi o non avremo un computer funzionante. La terza, %id, è la percentuale del tempo di inattività della CPU, più è elevata meglio è (entro limiti ragionevoli, dobbiamo di fatto usare il computer!). Fintanto che abbiamo una ragionevole disponibilità di tempo di inattività, non avremo verosimilmente problemi. Possiamo ricontrollarlo osservando la quarta statistica, %wa. È la percentuale di tempo di attesa di un processo per l'accesso alla CPU. In questo caso, .2% è buono. Non sarà piacevole vederlo troppo spesso a 0.0%, poiché, data la natura del calcolatore, i processi sono in competizione per il tempo di CPU, ma un elevato numero qui indicherebbe di sicuro un problema. Il resto delle statistiche si possono quasi ignorare, in quanto si occupano di questioni davvero oscure, ma si possono esaminare nella pagina di man per top.

Righe 4 e 5, Memoria e Area di Swap

Queste due righe è meglio trattarle congiuntamente, poiché è necessario combinare queste informazioni per raccontare una storia completa. Quello che dobbiamo sapere è quanta memoria è stata usata e quanta è disponibile, in ogni momento. È importante perché la carenza di RAM è la causa più comune di un computer lento e pigro. A volte può sembrare un problema completamente diverso, questo perché è importante osservare i dati reali. Per esempio, se notiamo che il disco rigido è costantemente 'rumoroso' (noto come thrashing) possiamo pensare di avere un problema di I/O al disco stesso, ma in realtà ciò è più comunemente causato da una mancanza di RAM. Quando non c'è abbastanza RAM per contenere tutto il codice dei programmi e i dati attualmente in uso, alcuni di essi vengono copiati sul disco rigido (detto paging) per liberare spazio per altro codice e dati. Lo spazio in cui tali dati sono copiati è chiamato area di swap. Per cui quando il disco rigido è costantemente rumoroso generalmente significa che il codice e i dati sono continuamente scritti e letti da e per l'area di swap e ulteriore RAM potrebbe eliminare il problema.

Ora, una delle cose che dobbiamo capire per interpretare questi dati è che scrivere sul disco rigido e leggere dal medesimo è approssimativamente più lento di 4 mila milioni di volte rispetto allo scrivere e leggere sulla RAM. Quindi vogliamo minimizzare l'uso dell'area di swap per motivi prestazionali. Ma proprio perché la RAM è così tanto più veloce del disco rigido, il sistema operativo preferisce usarla ogni volta che è possibile. Un modo di accelerare le cose è di mantenere il codice in memoria finché non si chiude il programma. Dopotutto, possiamo riaprirlo, e rimuoverlo dalla RAM lo accelererebbe molto. Quindi il sistema operativo immagazzina nella RAM molto codice che non è effettivamente usato in maniera attiva. A causa di ciò, il resoconto sulla RAM utilizzata sarà simile a quando è sul punto di esaurirsi, anche se potrebbe non essere questo il caso. Dobbiamo osservare tutti i dati per valutarlo.

In questo caso, abbiamo iniziato notando che la macchina ha 15.949.272k di RAM. In altre parole, 16GB, come sapevo perché era quella che ci avevo installato. E il numero successivo dice che praticamente tutti i 16GB sono stati utilizzati. Questo è un problema? Non proprio. Se osserviamo la seconda riga, vediamo che ci sono 6GB di spazio swap, ma sono a mala pena utilizzati (sto usando poco meno di 2MB di RAM). E l'ultimo numero racconta la storia. Dei miei 16GB di RAM, una buona metà, 8GB, è stata usata per depositarci il codice. Se volessi aprire un programma che era già in memoria, grande, il codice è già li e si aprirà velocemente. Se voglio aprire qualche altro programma, il sistema operativo cancellerà parte del codice depositato in memoria per liberare spazio, quindi non c'è problema.

Htop, l'alternativa

In realtà preferisco top, ma ad alcune persone piace di più htop e penso che vedrete il perché. Per alcune cose è più facile lavorarci, in particolare se si necessita di fare alcune operazioni inerenti ai processi. Notate però che su molti sistemi non lo si trova già installato, per cui lo si deve prima installare. Su macchine Ubuntu, si installa con

sudo apt-get install htop

Innanzitutto, si può notare che presenta quasi gli stessi dati sui singoli processi del comando top. I processi, per scelta predefinita, sono sempre elencati in ordine di utilizzo della CPU, si può ancora vedere l'ID del processo, gli utenti, le percentuali di utilizzo della CPU e della memoria, proprio come prima. Possiamo vedere il comando che ha lanciato il processo, invece del solo nome del programma. Diversamente da top, htop permette lo scorrimento orizzontale usando i tasti freccia.

Su htop, abbiamo una interessante aggiunta, che è un visualizzatore grafico separato sull'utilizzo della CPU, per ciascuna di esse o per i core che si hanno, in questo caso 1 e 2 poiché si tratta di una macchina dual-core. E possiamo vedere l'utilizzo della memoria e dell'area di swap in una maniera che potremmo trovare facile da leggere. Tempo di funzionamento, carichi e attività sono mostrati in alto a destra.

Il vero vantaggio di htop si ha quando si vuole far qualcosa su uno o più dei propri processi. Basta semplicemente usare i tasti freccia su e giù per evidenziare i processi e usare quindi uno dei tasti funzione mostrati sul fondo. Per esempio, se si evidenzia un processo e si preme poi F9 si ucciderà il processo. Premendo F7 (Nice-) si abbasserà il numero di precisione, incrementando così la priorità (si, non è intuitivo). E premendo F8 si ridurrà la priorità alzando il numero di precisione. Ma teniamo presente che per dare una priorità molto alta a un processo avremmo bisogno di accedere come root, magari utilizzando il comando

sudo htop

Personalmente, non ho molti motivi di pasticciarci, ma il peggio che potrebbe succedere è che potrebbe essere necessario riavviare il computer se davvero roviniamo tutto.

Altri tasti funzione ci permettono di cambiare rapidamente l'ordinamento, il campo su cui ordinare e così via.

Ricapitolando, penso che htop sia molto utile, ma tendo a usare molto più spesso top per due motivi. Il primo è che mi piacciono le più dettagliare informazioni che fornisce. Il secondo è che lo avrò disponibile su qualsiasi sistema davanti al quale probabilmente mi siedo, mentre htop necessiterà di essere installato e ciò vuol dire una connessione internet funzionante, che potrei anche non avere. Ma, in generale, questi due comandi fanno spesso le stesse cose e sono una cruciale aggiunta ai propri strumenti Linux.

Note alla revisione

Errata Corrige


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