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[[Include(Fcm/Header)]] | <<Include(Fcm/Header)>> |
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Virtualizzazione Parte 2 – Fedora 13 | This month, I thought we would take a step further into the realm of Unix systems, and install our first CLI installer-based Unix system.We'll be installing FreeBSD 8.1, which you can download at http://www.freebsd.org/where.htm l. Clicking on the “[iso]” link will take you to an FTP server, where you are presented with a few options for images. You can either download the DVD or the “- disc1.iso” files. The livefs image is intended for recovery and repair, not installation. For more information about the different options, have a look here: http://www.freebsd.org/releases/8. 1R/announce.html. I gave the machine 512MB of RAM and 6GB of storage, but you're free to change that (as long as you stay above the minimum requirements). Step 1: Upon starting the machine and selecting the correct ISO, you'll be greeted by the FreeBSD |
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Prima di iniziare, a beneficio di chiunque possa incorrere negli stessi problemi, devo citare un lettore di nome Martin che è stato così gentile da informarmi di essere incappato in alcuni problemi con i dispositivi USB in una macchina virtuale Windows XP, che sono stati risolti soltanto dopo aver installato i driver USB mediante l'Hardware Manager di XP. |
bootloader. You can let the timer run out, or just hit 1 to boot the CD. Step 2: Once the CD has loaded, you'll be asked for a region (fig. 1) and a keymap (fig. 2). Step 3: You're now at the main menu (fig. 3). If it's your first time installing FreeBSD, I recommend going for the Standard option, but you're free to choose the others (it is, after all, a virtual host that you can re-install numerous times). Step 4: Once you choose the Standard install, you'll be greeted by a message explaining fdisk to you (fig. 4). Since this is a virtual machine, and there's nothing else on there, using the “(A)ll” command is fine. If you want to install it on an actual machine, I suggest you go through the motions in order to get accustomed to it. The fdisk menu |
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Dopo aver parlato nel numero precedente della creazione delle macchine virtuali, ho compreso che potremmo cominciare con l'installazione di una distribuzione Linux diversa (utilizza il package manager di Red Hat), ma poi non così diversa, da Ubuntu. In particolare, vorrei iniziare con Fedora Core 13. Potete effettuare il download della versione più recente (la 13) qui: http://fedoraproject.org/en/get-fedora. Sia che prendiate l'immagine ISO a 32-bit (i686) oppure quella a 64-bit, la procedura da seguire è la stessa. Naturalmente la “distribuzione Linux” che scegliete nell'elenco del menu a discesa della Macchina Virtuale deve essere la stessa che avete prelevato. Fate attenzione al fatto che se il vostro sistema non è compatibile con i sistemi a 64 bit (e non è in grado di far girare un Sistema Operativo a 64 bit), allora non potete eseguire una Macchina Virtuale a 64 bit. E' possibile che Oracle abbia attivato l'emulazione di sistemi a 64 bit anche per gli host a 32 bit, ma personalmente non la ritengo una cosa certa, dal momento che tutti i miei sistemi operativi sono a 64 bit. Detto a chiare lettere: VirtualBox potrebbe consentirvi di eseguire una Macchina Virtuale a 64 bit da un Sistema Operativo a 32 bit (cioè l'host), ma è altamente improbabile. Per tutti quelli che come me hanno un archivio con tutte le immagini ISO a 32 e a 64 bit delle due ultime versioni di ogni distribuzione Linux e Unix che hanno potuto trovare, procedete senza indugi e scaricate un'immagine ISO di Fedora. Passo 1: Dopo aver prelevato l'immagine ISO dovete creare la Macchina Virtuale sulla quale volete installarla. Quando inizializzate una Macchina Virtuale per la prima volta, vi troverete davanti la Procedura di Creazione di una Nuova Macchiva Virtuale (vedi Fig. 1) a meno che non stiate riutilizzando un disco virtuale creato in precedenza. Nella procedura guidata dovrete premere il pulsante “Avanti” e fare click sull'icona a forma di cartella che riporta una freccia verde per aprire il Virtual Media Manager (Fig. 2), in cui potete aggiungere l'immagine ISO (Fig. 3). Passo 2: Dopo aver connesso l'immagine ISO con la Macchina Virtuale, questa dovrebbe partire effettuando il boot e mostrarvi la schermata di presentazione del BIOS Oracle VM (o la più vecchia schermata BIOS VirtualBox), come in Fig. 4. Subito dopo dovrebbe apparire il menu Grub di Fedora (Fig. 5) e infine la Finestra di Login. Ho anche configurato la tastiera giusta e selezionato l'utente con login automatico. Per poter accedere basta premere il pulsante “Accedi”. Passo 3: Quando il desktop avrù terminato il caricamento potrete lanciare l'applicazione “Installazione su Disco” (Figure 7 e 8). Procedete con la schermata di selezione della tastiera, dove potete scegliere il layout corretto (Fig. 9). Dopo averlo scelto vi verrà proposta la scelta fra “Dispositivi di Archiviazione di Base” e “Dispositivi di Archiviazione Specializzati”. Selezionate l'opzione “Dispositivi di Archivazione di Base” (Fig. 10). Passo 4: Ora vi verrà chiesto di scegliere il disco rigido sul quale effettuare l'installazione. Ce ne dovrebbe essere soltanto uno disponibile (il drive Vbox). Selezionatelo e quando l'applicazione vi chiederà di formattare il disco, confermate la scelta (il disco sarà vuoto se avete appena creato la macchina virtuale). Confrontate con le figure 11 e 12. Passo 5: Nei successivi 3 passi dell'installazione scegliete liberamente il nome host che più vi piace, selezionate il fuso orario corretto e inserite la vostra password di root. Passo 6: Apparirà poi una finestra in cui dovrete scegliere quale schema di partizionamento del disco dovrà essere utilizzato dal programma di installazione (vedi Fig. 13). Nelle macchine virtuali di solito scelgo di usare l'intero disco, a meno che non stia progettando di installare lo stesso OS su un PC fisico e abbia deciso di testarlo prima su una macchina virtuale. Sta a voi decidere se utilizzare una delle altre opzioni. Confermate la vostra decisione con “scrivi su disco”. Quando richiesto, assicuratevi di selezionare “installa sul Master Boot Record” per Grub, in modo da poter effettuare il boot correttamente. Chiudete il programma d'installazione, fare ripartire la macchina virtuale e andate su Dispositivi > Dispositivi CD/DVD e selezionate “Smonta dispositivi CD/DVD” per poter effettuare il boot dal disco virtuale invece che di nuovo dall'immagine ISO. Spero che questa sia stata una guida chiara per coloro che effettuano l'installazione di Fedora per la prima volta. Nei prossimi numeri prevedo di parlare dell'installazione di OpenSolaris, FreeBSD, Ubuntu Server e ArchLinux. Sono in ogni caso più che felice di trattare l'installazione su macchina virtuale della maggior parte dei sistemi Unix o Linux e di Windows XP/Windows 7. Se avete delle richieste scrivetemi all'indirizzo lswest34@gmail.com mettendo come oggetto del messaggio “Virtualization Series” oppure “FCM Virtualization”. |
looks like fig. 5, and is pretty selfexplanatory - once you understand the basics of fdisk. |
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Lucas ha imparato tutto ciò che sa distruggendo ripetutamente il suo sistema, avendo poi nessun'altra alternativa che scoprire come ripararlo. Potete inviare un'email a Lucas all'indirizzo: lswest34@gmail.com. |
VIRTUALIZATION - PART 4 Once you've completed that task, you need to decide what bootmanager you want to install. If FreeBSD is on its own, Standard is suitable, and if you have multiple installs on a disk, you'll need to choose “BootMgr” or “None” (if you already installed a boot manager of some sort). See fig. 6. Thereafter you just need to create a set of BSD partitions within the fdisk partition you created. Basically, you're splitting up the partition into regions for the BSD system, and Auto is suitable for pretty much every case I can think of, unless you feel you need an extra segment/don't need a segment. Again, trying it out in a virtual machine is better than messing around on a live system. Step 5: Now you can choose what packages to install (fig. 7). I generally choose Custom, and select Base, kernels, dict, doc, docuser, games, man, catman, and ports (see fig. 8). Once you choose the packages to install, you need to select where to install it from (fig. 9). The CD is fine if you are using the disc1 or dvd1 ISOs, and you'll need to use the FTP option for the bootonly image. Also, if you want to have the most up-to-date packages, you can use the FTP option as well. If you choose the FTP option, you'll need to enable networking and select an FTP site (instructions for which can be found in the handbook I link to below). For the next few options, you can choose “No” unless you know for a fact you'll be using the virtual machine as a server, then you'll need to pick the services you want. At the screen where you're asked if you want to add a user, you should select “yes” (fig. 10). First you need to create a group for your user (you can also get away with just using “user” as a group, but I prefer to have the primary group be the user's name).When you're done, it should look something like fig. 11. Once the group is created, you can create a user (fig. 12) using your username, the group you just created in the “group” box; choose a password, give it your name, and add “users” to the member groups. You may also want to add your user to the group “wheel” if you want to install sudo. has learned all he knows from repeatedly breaking his system, then having no other option but to discover how to fix it. You can email Lucas at: lswest34@gmail.com. Once you've completed this step, you can choose if you want to install any extra packages, and you will also be asked for a password for your root account. Step 6: Check the handbook for instructions on installing packages, and get busy messing around! I hope you've found this article useful, and that you've gotten interested in FreeBSD. If you're anything like me, you'll be intrigued and curious as to what you can figure out. If you have any questions, problems, or suggestions, you can email me at lswest34@gmail.com. Please put “virtualization” or “FCM” in the subject line, so that I don't overlook the email. Extra links: PC-BSD (A FreeBSD-based distribution with a graphical installer and pre-configured desktop environment). http://www.pcbsd.org/ FreeBSD Handbook: http://www.freebsd.org/doc/en_US .ISO8859- 1/books/handbook/index.html |
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- come nell'art. How-To parte 1 di questo articolo apparso sul n. 38 di FCM, sono state tradotte in italiano anche le etichette dei pulsanti e delle finestre citate nell'articolo (come ad es. "Avanti" per "Next", "Procedura automatica di creazione di una macchina virtuale" per "First Run Wizard", ecc.) anche se le figure sono tratte dalla versione inglese - la traduzione in italiano delle etichette è tratta dalla versione di VirtualBox in mio possesso (versione 4.0.2) |
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Virtualizzazione Parte 2 – Fedora 13 Prima di iniziare, a beneficio di chiunque possa incorrere negli stessi problemi, devo citare un lettore di nome Martin che è stato così gentile da informarmi di essere incappato in alcuni problemi con i dispositivi USB in una macchina virtuale Windows XP, che sono stati risolti soltanto dopo aver installato i driver USB mediante l'Hardware Manager di XP. Dopo aver parlato nel numero precedente della creazione delle macchine virtuali, ho compreso che potremmo cominciare con l'installazione di una distribuzione Linux diversa (utilizza il package manager di Red Hat), ma poi non così diversa, da Ubuntu. In particolare, vorrei iniziare con Fedora Core 13. Potete effettuare il download della versione più recente (la 13) qui: http://fedoraproject.org/en/get-fedora. Sia che prendiate l'immagine ISO a 32-bit (i686) oppure quella a 64-bit, la procedura da seguire è la stessa. Naturalmente la “distribuzione Linux” che scegliete nell'elenco del menu a discesa della Macchina Virtuale deve essere la stessa che avete prelevato. Fate attenzione al fatto che se il vostro sistema non è compatibile con i sistemi a 64 bit (e non è in grado di far girare un Sistema Operativo a 64 bit), allora non potete eseguire una Macchina Virtuale a 64 bit. E' possibile che Oracle abbia attivato l'emulazione di sistemi a 64 bit anche per gli host a 32 bit, ma personalmente non la ritengo una cosa certa, dal momento che tutti i miei sistemi operativi sono a 64 bit. Detto a chiare lettere: VirtualBox potrebbe consentirvi di eseguire una Macchina Virtuale a 64 bit da un Sistema Operativo a 32 bit (cioè l'host), ma è altamente improbabile. Per tutti quelli che come me hanno un archivio con tutte le immagini ISO a 32 e a 64 bit delle due ultime versioni di ogni distribuzione Linux e Unix che hanno potuto trovare, procedete senza indugi e scaricate un'immagine ISO di Fedora. Passo 1: Dopo aver prelevato l'immagine ISO dovete creare la Macchina Virtuale sulla quale volete installarla. Quando inizializzate una Macchina Virtuale per la prima volta, vi troverete davanti la Procedura di Creazione di una Nuova Macchiva Virtuale (vedi Fig. 1) a meno che non stiate riutilizzando un disco virtuale creato in precedenza. Nella procedura guidata dovrete premere il pulsante “Avanti” e fare click sull'icona a forma di cartella che riporta una freccia verde per aprire il Virtual Media Manager (Fig. 2), in cui potete aggiungere l'immagine ISO (Fig. 3). Passo 2: Dopo aver connesso l'immagine ISO con la Macchina Virtuale, questa dovrebbe partire effettuando il boot e mostrarvi la schermata di presentazione del BIOS Oracle VM (o la più vecchia schermata BIOS VirtualBox), come in Fig. 4. Subito dopo dovrebbe apparire il menu Grub di Fedora (Fig. 5) e infine la Finestra di Login. Ho anche configurato la tastiera giusta e selezionato l'utente con login automatico. Per poter accedere basta premere il pulsante “Accedi”. Passo 3: Quando il desktop avrù terminato il caricamento potrete lanciare l'applicazione “Installazione su Disco” (Figure 7 e 8). Procedete con la schermata di selezione della tastiera, dove potete scegliere il layout corretto (Fig. 9). Dopo averlo scelto vi verrà proposta la scelta fra “Dispositivi di Archiviazione di Base” e “Dispositivi di Archiviazione Specializzati”. Selezionate l'opzione “Dispositivi di Archivazione di Base” (Fig. 10). Passo 4: Ora vi verrà chiesto di scegliere il disco rigido sul quale effettuare l'installazione. Ce ne dovrebbe essere soltanto uno disponibile (il drive Vbox). Selezionatelo e quando l'applicazione vi chiederà di formattare il disco, confermate la scelta (il disco sarà vuoto se avete appena creato la macchina virtuale). Confrontate con le figure 11 e 12. Passo 5: Nei successivi 3 passi dell'installazione scegliete liberamente il nome host che più vi piace, selezionate il fuso orario corretto e inserite la vostra password di root. Passo 6: Apparirà poi una finestra in cui dovrete scegliere quale schema di partizionamento del disco dovrà essere utilizzato dal programma di installazione (vedi Fig. 13). Nelle macchine virtuali di solito scelgo di usare l'intero disco, a meno che non stia progettando di installare lo stesso OS su un PC fisico e abbia deciso di testarlo prima su una macchina virtuale. Sta a voi decidere se utilizzare una delle altre opzioni. Confermate la vostra decisione con “scrivi su disco”. Quando richiesto, assicuratevi di selezionare “installa sul Master Boot Record” per Grub, in modo da poter effettuare il boot correttamente. Chiudete il programma d'installazione, fare ripartire la macchina virtuale e andate su Dispositivi > Dispositivi CD/DVD e selezionate “Smonta dispositivi CD/DVD” per poter effettuare il boot dal disco virtuale invece che di nuovo dall'immagine ISO. Spero che questa sia stata una guida chiara per coloro che effettuano l'installazione di Fedora per la prima volta. Nei prossimi numeri prevedo di parlare dell'installazione di OpenSolaris, FreeBSD, Ubuntu Server e ArchLinux. Sono in ogni caso più che felice di trattare l'installazione su macchina virtuale della maggior parte dei sistemi Unix o Linux e di Windows XP/Windows 7. Se avete delle richieste scrivetemi all'indirizzo lswest34@gmail.com mettendo come oggetto del messaggio “Virtualization Series” oppure “FCM Virtualization”. Lucas ha imparato tutto ciò che sa distruggendo ripetutamente il suo sistema, avendo poi nessun'altra alternativa che scoprire come ripararlo. Potete inviare un'email a Lucas all'indirizzo: lswest34@gmail.com. |
HowTo6
Traduzione italiana
HOW-TO Scritto da Lucas Westermann
This month, I thought we would take a step further into the realm of Unix systems, and install our first CLI installer-based Unix system.We'll be installing FreeBSD 8.1, which you can download at http://www.freebsd.org/where.htm l. Clicking on the “[iso]” link will take you to an FTP server, where you are presented with a few options for images. You can either download the DVD or the “- disc1.iso” files. The livefs image is intended for recovery and repair, not installation. For more information about the different options, have a look here: http://www.freebsd.org/releases/8. 1R/announce.html. I gave the machine 512MB of RAM and 6GB of storage, but you're free to change that (as long as you stay above the minimum requirements). Step 1: Upon starting the machine and selecting the correct ISO, you'll be greeted by the FreeBSD
bootloader. You can let the timer run out, or just hit 1 to boot the CD. Step 2: Once the CD has loaded, you'll be asked for a region (fig. 1) and a keymap (fig. 2). Step 3: You're now at the main menu (fig. 3). If it's your first time installing FreeBSD, I recommend going for the Standard option, but you're free to choose the others (it is, after all, a virtual host that you can re-install numerous times). Step 4: Once you choose the Standard install, you'll be greeted by a message explaining fdisk to you (fig. 4). Since this is a virtual machine, and there's nothing else on there, using the “(A)ll” command is fine. If you want to install it on an actual machine, I suggest you go through the motions in order to get accustomed to it. The fdisk menu
looks like fig. 5, and is pretty selfexplanatory - once you understand the basics of fdisk.
VIRTUALIZATION - PART 4 Once you've completed that task, you need to decide what bootmanager you want to install. If FreeBSD is on its own, Standard is suitable, and if you have multiple installs on a disk, you'll need to choose “BootMgr” or “None” (if you already installed a boot manager of some sort). See fig. 6. Thereafter you just need to create a set of BSD partitions within the fdisk partition you created. Basically, you're splitting up the partition into regions for the BSD system, and Auto is suitable for pretty much every case I can think of, unless you feel you need an extra segment/don't need a segment. Again, trying it out in a virtual machine is better than messing around on a live system. Step 5: Now you can choose what packages to install (fig. 7). I generally choose Custom, and select Base, kernels, dict, doc, docuser, games, man, catman, and ports (see fig. 8). Once you choose the packages to install, you need to select where to install it from (fig. 9). The CD is fine if you are using the disc1 or dvd1 ISOs, and you'll need to use the FTP option for the bootonly image. Also, if you want to have the most up-to-date packages, you can use the FTP option as well. If you choose the FTP option, you'll need to enable networking and select an FTP site (instructions for which can be found in the handbook I link to below). For the next few options, you can choose “No” unless you know for a fact you'll be using the virtual machine as a server, then you'll need to pick the services you want. At the screen where you're asked if you want to add a user, you should select “yes” (fig. 10). First you need to create a group for your user (you can also get away with just using “user” as a group, but I prefer to have the primary group be the user's name).When you're done, it should look something like fig. 11. Once the group is created, you can create a user (fig. 12) using your username, the group you just created in the “group” box; choose a password, give it your name, and add “users” to the member groups. You may also want to add your user to the group “wheel” if you want to install sudo.
has learned all he knows from repeatedly breaking his system, then having no other option but to discover how to fix it. You can email Lucas at: lswest34@gmail.com. Once you've completed this step, you can choose if you want to install any extra packages, and you will also be asked for a password for your root account. Step 6: Check the handbook for instructions on installing packages, and get busy messing around! I hope you've found this article useful, and that you've gotten interested in FreeBSD. If you're anything like me, you'll be intrigued and curious as to what you can figure out. If you have any questions, problems, or suggestions, you can email me at lswest34@gmail.com. Please put “virtualization” or “FCM” in the subject line, so that I don't overlook the email. Extra links: PC-BSD (A FreeBSD-based distribution with a graphical installer and pre-configured desktop environment). http://www.pcbsd.org/ FreeBSD Handbook: http://www.freebsd.org/doc/en_US .ISO8859- 1/books/handbook/index.html
Note alla traduzione
Revisione
HOW-TO Scritto da Lucas Westermann
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