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HOW-TO Scritto da Lucas Westermann |
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HOW-TO Ubuntu, Acer Revo & Boxee Scritto da Ronnie Tucker |
Virtualizzazione Parte 2 – Fedora 13 |
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Poco prima di natale decisi di sostituire la mia Xbox (alias media center) di prima generazione con qualcosa di più aggiornato, così ho comprato un Acer Aspire Revo - un nettop, come viene chiamato, che altro non è che un pc a forma di Nintendo Wii. Inutile dire che la prima cosa che ho fatto è stata prendere la mia penna usb con Ubuntu 9.10 e usarla per installare Ubuntu sul Revo. Si tratta di una procedura indolore come qualunque installazione Ubuntu. | Prima di iniziare, a beneficio di chiunque possa incorrere negli stessi problemi, devo citare un lettore di nome Martin che è stato così gentile da informarmi di essere incappato in alcuni problemi con i dispositivi USB in una macchina virtuale Windows XP, che sono stati risolti soltanto dopo aver installato i driver USB mediante l'Hardware Manager di XP. |
Linea 13: | Linea 16: |
Ma che software dovrei usare per riprodurre i miei media? | Dopo aver parlato nel numero precedente della creazione delle macchine virtuali, ho compreso che potremmo cominciare con l'installazione di una distribuzione Linux diversa (utilizza il package manager di Red Hat), ma poi non così diversa, da Ubuntu. In particolare, vorrei iniziare con Fedora Core 13. Potete effettuare il download della versione più recente (la 13) qui: http://fedoraproject.org/en/get-fedora. Sia che prendiate l'immagine ISO a 32-bit (i686) oppure quella a 64-bit, la procedura da seguire è la stessa. Naturalmente la “distribuzione Linux” che scegliete nell'elenco del menu a discesa della Macchina Virtuale deve essere la stessa che avete prelevato. Fate attenzione al fatto che se il vostro sistema non è compatibile con i sistemi a 64 bit (e non è in grado di far girare un Sistema Operativo a 64 bit), allora non potete eseguire una Macchina Virtuale a 64 bit. E' possibile che Oracle abbia attivato l'emulazione di sistemi a 64 bit anche per gli host a 32 bit, ma personalmente non la ritengo una cosa certa, dal momento che tutti i miei sistemi operativi sono a 64 bit. Detto a chiare lettere: VirtualBox potrebbe consentirvi di eseguire una Macchina Virtuale a 64 bit da un Sistema Operativo a 32 bit (cioè l'host), ma è altamente improbabile. Per tutti quelli che come me hanno un archivio con tutte le immagini ISO a 32 e a 64 bit delle due ultime versioni di ogni distribuzione Linux e Unix che hanno potuto trovare, procedete senza indugi e scaricate un'immagine ISO di Fedora. |
Linea 15: | Linea 29: |
Avendo usato Xbox Media Center (XBMC) sulla Xbox, scegliere di provare XBMC sull'Acer Aspire Revo era ovvio - e fatto - ma pensai di provare Boxee. Sentiti i commenti positivi a riguardo mi sembrava un peccato ignorarlo. Devo dire che mi piace davvero. Proprio questo mese gli sviluppatori di Boxee hanno rilasciato la Beta alle masse! Oltre all'importanza in sé, la Beta (al contrario della Alpha) è completamente compatibile con Karmic. | Passo 1: |
Linea 17: | Linea 31: |
La prima cosa da fare è andare sul sito di Boxee (Boxee.tv) ed iscriversi. Questo perché Boxee è in parte XBMC, in parte un social media. Boxee è basato su XBMC, ma comprende diverse utili aggiunte che vi permettono di votare i vostri media e raccomandarli agli amici. Tutto questo avviene tramite il sito di Boxee, quindi iscrivetevi. Una volta iscritti, potete andare alla pagina di download, scaricare il file .deb 32/64bit compatibile con Ubuntu, e fare clic due volte per installarlo con Gdebi. | Dopo aver prelevato l'immagine ISO dovete creare la Macchina Virtuale sulla quale volete installarla. Quando inizializzate una Macchina Virtuale per la prima volta, vi troverete davanti la Procedura di Creazione di una Nuova Macchina Virtuale (vedi Fig. 1) a meno che non stiate riutilizzando un disco virtuale creato in precedenza. Nella procedura guidata dovrete premere il pulsante “Avanti” e fare click sull'icona a forma di cartella che riporta una freccia verde per aprire il Virtual Media Manager (Fig. 2), in cui potete aggiungere l'immagine ISO (Fig. 3). |
Linea 19: | Linea 37: |
Una volta installato, Boxee lo trovate in Applicazioni > Audio & Video. Avviato Boxee, ho aggiunto le mie cartelle locali e quelle condivise via wireless. Fatto questo, Boxee controlla i file provando a classificarli (Film/TV), ma, se lo si desidera, è possibile assegnare un genere multimediale a una particolare cartella. Vale lo stesso per i file audio, recuperando le copertine degli album e le foto delle band. È molto semplice modificare o inserire informazioni - anche senza una tastiera, dato che Boxee ne ha una a schermo facile da usare. | Passo 2: |
Linea 21: | Linea 39: |
Così come nel caso dei propri file multimediali, in Boxee si ha accesso a dozzine di 'applicazioni', per lo più canali o feed. I canali comprendono podcast video ed episodi su internet. La lista è molto varia e ha tutto dalla CNN alle Open University lectures agli anime. | Dopo aver connesso l'immagine ISO con la Macchina Virtuale, questa dovrebbe partire effettuando il boot e mostrarvi la schermata di presentazione del BIOS Oracle VM (o la più vecchia schermata BIOS VirtualBox), come in Fig. 4. Subito dopo dovrebbe apparire il menu Grub di Fedora (Fig. 5) e infine la Finestra di Login. Ho anche configurato la tastiera giusta e selezionato l'utente con login automatico. Per poter accedere basta premere il pulsante “Accedi”. |
Linea 23: | Linea 44: |
L'unico intoppo avuto con Boxee è che il mio (economico) telecomando Cyberlink non ha funzionato bene così come con XBMC, ma ho trovato una soluzione qui: http://xbmc.org/forum/showpost.php?p=433877&postcount=1 Dovrete seguire la guida alla lettera fino al seguente comando nel terzo post: | Passo 3: |
Linea 25: | Linea 46: |
sudo gedit ~/.xbmc/userdata/Lircmap.xml | Quando il desktop avrù terminato il caricamento potrete lanciare l'applicazione “Installazione su Disco” (Figure 7 e 8). Procedete con la schermata di selezione della tastiera, dove potete scegliere il layout corretto (Fig. 9). Dopo averlo scelto vi verrà proposta la scelta fra “Dispositivi di Archiviazione di Base” e “Dispositivi di Archiviazione Specializzati”. Selezionate l'opzione “Dispositivi di Archiviazione di Base” (Fig. 10). |
Linea 27: | Linea 51: |
Per Boxee dovrete invece inserire: | Passo 4: |
Linea 29: | Linea 53: |
sudo gedit ~/.boxee/UserData/Lircmap.xml | Ora vi verrà chiesto di scegliere il disco rigido sul quale effettuare l'installazione. Ce ne dovrebbe essere soltanto uno disponibile (il drive Vbox). Selezionatelo e quando l'applicazione vi chiederà di formattare il disco, confermate la scelta (il disco sarà vuoto se avete appena creato la macchina virtuale). Confrontate con le figure 11 e 12. |
Linea 31: | Linea 57: |
E, si, UserData e Lircmap.xml dovranno avere le maiuscole come indicato. | Passo 5: |
Linea 33: | Linea 59: |
Ora, caricate Boxee e la maggior parte dei tasti del telecomando Cyberlink funzioneranno! | Nei successivi 3 passi dell'installazione scegliete liberamente il nome host che più vi piace, selezionate il fuso orario corretto e inserite la vostra password di root. |
Linea 35: | Linea 62: |
In poche parole, sono rimasto favorevolmente impressionato da Boxee; ho adorato l'Alpha, ma il nuovo layout della Beta è di un altro livello! | Passo 6: |
Linea 37: | Linea 64: |
Seguitemi su Boxee, e fatemi 'amico' - il mio nome utente è ronnietucker. Vi seguirò per controllare le vostre raccomandazioni! | Apparirà poi una finestra in cui dovrete scegliere quale schema di partizionamento del disco dovrà essere utilizzato dal programma di installazione (vedi Fig. 13). Nelle macchine virtuali di solito scelgo di usare l'intero disco, a meno che non stia progettando di installare lo stesso OS su un PC fisico e abbia deciso di testarlo prima su una macchina virtuale. Sta a voi decidere se utilizzare una delle altre opzioni. Confermate la vostra decisione con “scrivi su disco”. Quando richiesto, assicuratevi di selezionare “installa sul Master Boot Record” per Grub, in modo da poter effettuare il boot correttamente. Chiudete il programma d'installazione, fare ripartire la macchina virtuale e andate su Dispositivi > Dispositivi CD/DVD e selezionate “Smonta dispositivi CD/DVD” per poter effettuare il boot dal disco virtuale invece che di nuovo dall'immagine ISO. Spero che questa sia stata una guida chiara per coloro che effettuano l'installazione di Fedora per la prima volta. Nei prossimi numeri prevedo di parlare dell'installazione di OpenSolaris, FreeBSD, Ubuntu Server e ArchLinux. Sono in ogni caso più che felice di trattare l'installazione su macchina virtuale della maggior parte dei sistemi Unix o Linux e di Windows XP/Windows 7. Se avete delle richieste scrivetemi all'indirizzo lswest34@gmail.com mettendo come oggetto del messaggio “Virtualization Series” oppure “FCM Virtualization”. |
Linea 40: | Linea 79: |
Lucas ha imparato tutto ciò che sa distruggendo ripetutamente il suo sistema, avendo poi nessun'altra alternativa che scoprire come ripararlo. Potete inviare un'email a Lucas all'indirizzo: lswest34@gmail.com. |
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Linea 42: | Linea 83: |
- come nell'art. How-To parte 1 di questo articolo apparso sul n. 38 di FCM, sono state tradotte in italiano anche le etichette dei pulsanti e delle finestre citate nell'articolo (come ad es. "Avanti" per "Next", "Procedura automatica di creazione di una macchina virtuale" per "First Run Wizard", ecc.) anche se le figure sono tratte dalla versione inglese - la traduzione in italiano delle etichette è tratta dalla versione di VirtualBox in mio possesso (versione 4.0.2) |
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HOW-TO Scritto da Lucas Westermann |
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HOW-TO Ubuntu, Acer Revo & Boxee Scritto da Ronnie Tucker | Virtualizzazione Parte 2 – Fedora 13 |
Linea 49: | Linea 93: |
Poco prima di Natale decisi che mi sarebbe piaciuto mandare in pensione la mia Xbox (alias media center) di prima generazione sostituendola con qualcosa di più aggiornato, così ho comprato un Acer Aspire Revo, un nettop, come viene chiamato, che altro non è che un pc a forma di Nintendo Wii. Inutile dire che la prima cosa che ho fatto è stata prendere la mia penna usb con Ubuntu 9.10 e usarla per installare Ubuntu sul Revo. Si tratta di una procedura indolore come qualunque installazione Ubuntu. | Prima di iniziare, a beneficio di chiunque possa incorrere negli stessi problemi, devo dire che un lettore di nome Martin è stato così gentile da informarmi di essere incappato in alcuni problemi con i dispositivi USB in una macchina virtuale Windows XP, che sono stati risolti soltanto dopo aver installato i driver USB mediante il gestore hardware di XP. |
Linea 51: | Linea 95: |
Ma che software dovrei usare per riprodurre i miei media? | Dopo aver parlato nel numero precedente della creazione delle macchine virtuali, ho pensato che potremmo cominciare con l'installazione di una distribuzione Linux diversa da Ubuntu (che utilizzi il gestore pacchetti di Red Hat), anche se poi non è così diversa. In particolare, vorrei iniziare con Fedora Core 13. Potete effettuare il download della versione più recente (la 13) qui: http://fedoraproject.org/en/get-fedora. Sia che prendiate l'immagine ISO a 32-bit (i686) oppure quella a 64-bit, la procedura da seguire è la stessa. Naturalmente la “distribuzione Linux” che scegliete nell'elenco del menu a discesa della macchina virtuale deve essere la stessa che avete prelevato. Fate attenzione al fatto che se il vostro sistema non è compatibile con i sistemi a 64 bit (e non è in grado di far girare un Sistema Operativo a 64 bit), allora non potete eseguire una macchina virtuale a 64 bit. E' possibile che Oracle abbia attivato l'emulazione di sistemi a 64 bit anche per gli host a 32 bit, ma personalmente non la ritengo una cosa certa, dal momento che tutti i miei sistemi operativi sono a 64 bit. Detto a chiare lettere: VirtualBox potrebbe consentirvi di eseguire una macchina virtuale a 64 bit da un sistema operativo a 32 bit (cioè l'host), ma è altamente improbabile. Per tutti quelli che come me hanno un archivio con tutte le immagini ISO a 32 e a 64 bit delle due ultime versioni di ogni distribuzione Linux e Unix che hanno potuto trovare, procedete senza indugi e scaricate un'immagine ISO di Fedora. |
Linea 53: | Linea 97: |
Avendo usato Xbox Media Center (XBMC) sulla Xbox, scegliere di provare XBMC sull'Acer Aspire Revo era ovvio, feci così, ma pensai di provare Boxee. Sentiti i commenti positivi a riguardo mi sembrava un peccato ignorarlo. Devo dire che mi piace davvero. Proprio questo mese gli sviluppatori di Boxee hanno rilasciato la Beta alle masse! Oltre all'importanza in sé, la Beta (al contrario della Alpha) è completamente compatibile con Karmic. | Passo 1 |
Linea 55: | Linea 99: |
La prima cosa da fare è andare sul sito di Boxee (Boxee.tv) ed iscriversi. Questo perché Boxee è in parte XBMC, in parte un social media. Boxee è basato su XBMC, ma comprende diverse utili aggiunte che vi permettono di votare i vostri media e raccomandarli agli amici. Tutto questo avviene tramite il sito di Boxee, quindi iscrivetevi. Una volta iscritti, potete andare alla pagina di download, scaricare il file .deb 32/64bit compatibile con Ubuntu, e fare clic due volte per installarlo con Gdebi. | Dopo aver prelevato l'immagine ISO dovete creare la macchina virtuale sulla quale volete installarla. Quando avviate una macchina per la prima volta, vi troverete davanti la procedura guidata di primo avvio (vedi fig. 1) a meno che non stiate riutilizzando un disco virtuale creato in precedenza. Nella procedura guidata dovrete premere il pulsante “Avanti” e fare clic sull'icona a forma di cartella che riporta una freccia verde per aprire il Gestore dei supporti virtuali (fig. 2), in cui potete aggiungere l'immagine ISO (fig. 3). |
Linea 57: | Linea 101: |
Una volta installato, troverete Boxee in Applicazioni > Audio & Video. Avviato Boxee, ho aggiunto le mie cartelle locali e quelle condivise via wireless. Fatto questo, Boxee controlla i file provando a classificarli (Film/TV), ma, se lo si desidera, è possibile assegnare un genere multimediale a una particolare cartella. Vale lo stesso per i file audio, recuperando le copertine degli album e le foto delle band. È molto semplice modificare o inserire informazioni, anche senza una tastiera, dato che Boxee ne ha una a schermo facile da usare. | Passo 2 |
Linea 59: | Linea 103: |
Così come nel caso dei propri file multimediali, in Boxee si ha accesso a dozzine di 'applicazioni', per lo più canali o feed. I canali comprendono podcast video ed episodi su internet. La lista è molto varia e ha tutto, dalla CNN alle lezioni della Open University agli anime. | Dopo aver connesso l'immagine ISO con la macchina virtuale, questa dovrebbe partire effettuando il boot e mostrarvi la schermata di presentazione del BIOS Oracle VM (o la più vecchia schermata BIOS VirtualBox), come in fig. 4. Subito dopo dovrebbe apparire il menu Grub di Fedora (fig. 5) e infine la finestra di Login. Ho anche configurato la tastiera giusta e selezionato l'utente con login automatico. Per poter accedere basta premere il pulsante “Accedi”. |
Linea 61: | Linea 105: |
L'unico intoppo avuto con Boxee è che il mio (economico) telecomando Cyberlink non ha funzionato bene così come con XBMC, ma ho trovato una soluzione qui: http://xbmc.org/forum/showpost.php?p=433877&postcount=1 Dovrete seguire la guida alla lettera fino al seguente comando nel terzo post: |
Passo 3 |
Linea 64: | Linea 107: |
sudo gedit ~/.xbmc/userdata/Lircmap.xml | Dopo il caricamento del desktop, potrete lanciare l'applicazione “Installa su disco” (figg. 7 e 8). Procedete con la schermata di selezione della tastiera, dove potete scegliere il layout corretto (fig. 9). Quindi vi verrà proposta la scelta fra “Dispositivi di archiviazione di base” e “Dispositivi di archiviazione specializzati”: selezionate l'opzione “Dispositivi di archiviazione di base” (fig. 10). |
Linea 66: | Linea 109: |
Per Boxee dovrete invece inserire: | Passo 4 |
Linea 68: | Linea 111: |
sudo gedit ~/.boxee/UserData/Lircmap.xml | Ora vi verrà chiesto di scegliere il disco rigido sul quale effettuare l'installazione. Ce ne dovrebbe essere soltanto uno disponibile (il drive Vbox). Selezionatelo e quando l'applicazione vi chiederà di formattare il disco, confermate la scelta (il disco sarà vuoto se avete appena creato la macchina virtuale), come nelle figg. 11 e 12. |
Linea 70: | Linea 113: |
E, si, UserData e Lircmap.xml dovranno avere le maiuscole come indicato. | Passo 5 |
Linea 72: | Linea 115: |
Ora, caricate Boxee e la maggior parte dei tasti del telecomando Cyberlink funzioneranno! | Nei successivi tre passi dell'installazione scegliete liberamente il nome host che più vi piace, selezionate il fuso orario corretto e inserite la vostra password di root. |
Linea 74: | Linea 117: |
In poche parole, sono rimasto realmente impressionato da Boxee; ho amato l'Alpha, ma il nuovo layout della Beta lo porta ad un altro livello! | Passo 6 |
Linea 76: | Linea 119: |
Seguitemi su Boxee, e fatemi "amico", il mio nome utente è ronnietucker. Vi seguirò per controllare le vostre raccomandazioni! | Apparirà quindi una finestra in cui dovrete scegliere quale schema di partizionamento del disco dovrà essere utilizzato dal programma di installazione (vedi fig. 13). Nelle macchine virtuali di solito scelgo di usare l'intero disco, a meno che non stia progettando di installare lo stesso OS su un PC fisico e abbia deciso di testarlo prima su una macchina virtuale. Sta a voi decidere se utilizzare una delle altre opzioni. Confermate la vostra decisione con “Scrivi su disco”. Quando richiesto, assicuratevi di attivare “Installa sul Master Boot Record” per Grub, in modo da poter effettuare il boot correttamente. |
Linea 78: | Linea 121: |
Chiudete il programma d'installazione, fate ripartire la macchina virtuale e andate su Dispositivi > Dispositivi CD/DVD e selezionate “Smonta dispositivi CD/DVD” per poter effettuare il boot dal disco virtuale invece che di nuovo dall'immagine ISO. Spero che questa sia stata una guida chiara per coloro che effettuano l'installazione di Fedora per la prima volta. Nei prossimi numeri prevedo di parlare dell'installazione di OpenSolaris, FreeBSD, Ubuntu Server e ArchLinux. Sono in ogni caso più che felice di trattare l'installazione su macchina virtuale della maggior parte dei sistemi Unix o Linux e di Windows XP/Windows 7. Se avete delle richieste scrivetemi all'indirizzo lswest34@gmail.com mettendo come oggetto del messaggio “Virtualization Series” oppure “FCM Virtualization”. Lucas ha imparato tutto ciò che sa distruggendo ripetutamente il suo sistema, avendo poi nessun'altra alternativa che scoprire come ripararlo. Potete inviare un'email a Lucas all'indirizzo: lswest34@gmail.com. |
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Linea 81: | Linea 131: |
In inglese si utilizzano le virgolette singole (es. 'amico'), in italiano si mettono le virgolette doppie (es. "amico"), inoltre loro utilizzano per le incise il trattino (es. is quite easy too - even without a keyboard) in italiano noi mettiamo le doppie virgole (es. è abbastanza facile, anche senza tastiera, etc.). Per il resto ottimissimo lavoro!!! | |
Linea 88: | Linea 138: |
CategoryComunita | CategoryComunitaFcm |
HowTo6
Traduzione italiana
HOW-TO Scritto da Lucas Westermann
Virtualizzazione Parte 2 – Fedora 13
Prima di iniziare, a beneficio di chiunque possa incorrere negli stessi problemi, devo citare un lettore di nome Martin che è stato così gentile da informarmi di essere incappato in alcuni problemi con i dispositivi USB in una macchina virtuale Windows XP, che sono stati risolti soltanto dopo aver installato i driver USB mediante l'Hardware Manager di XP.
Dopo aver parlato nel numero precedente della creazione delle macchine virtuali, ho compreso che potremmo cominciare con l'installazione di una distribuzione Linux diversa (utilizza il package manager di Red Hat), ma poi non così diversa, da Ubuntu. In particolare, vorrei iniziare con Fedora Core 13. Potete effettuare il download della versione più recente (la 13) qui: http://fedoraproject.org/en/get-fedora. Sia che prendiate l'immagine ISO a 32-bit (i686) oppure quella a 64-bit, la procedura da seguire è la stessa. Naturalmente la “distribuzione Linux” che scegliete nell'elenco del menu a discesa della Macchina Virtuale deve essere la stessa che avete prelevato. Fate attenzione al fatto che se il vostro sistema non è compatibile con i sistemi a 64 bit (e non è in grado di far girare un Sistema Operativo a 64 bit), allora non potete eseguire una Macchina Virtuale a 64 bit. E' possibile che Oracle abbia attivato l'emulazione di sistemi a 64 bit anche per gli host a 32 bit, ma personalmente non la ritengo una cosa certa, dal momento che tutti i miei sistemi operativi sono a 64 bit. Detto a chiare lettere: VirtualBox potrebbe consentirvi di eseguire una Macchina Virtuale a 64 bit da un Sistema Operativo a 32 bit (cioè l'host), ma è altamente improbabile. Per tutti quelli che come me hanno un archivio con tutte le immagini ISO a 32 e a 64 bit delle due ultime versioni di ogni distribuzione Linux e Unix che hanno potuto trovare, procedete senza indugi e scaricate un'immagine ISO di Fedora.
Passo 1:
Dopo aver prelevato l'immagine ISO dovete creare la Macchina Virtuale sulla quale volete installarla. Quando inizializzate una Macchina Virtuale per la prima volta, vi troverete davanti la Procedura di Creazione di una Nuova Macchina Virtuale (vedi Fig. 1) a meno che non stiate riutilizzando un disco virtuale creato in precedenza. Nella procedura guidata dovrete premere il pulsante “Avanti” e fare click sull'icona a forma di cartella che riporta una freccia verde per aprire il Virtual Media Manager (Fig. 2), in cui potete aggiungere l'immagine ISO (Fig. 3).
Passo 2:
Dopo aver connesso l'immagine ISO con la Macchina Virtuale, questa dovrebbe partire effettuando il boot e mostrarvi la schermata di presentazione del BIOS Oracle VM (o la più vecchia schermata BIOS VirtualBox), come in Fig. 4. Subito dopo dovrebbe apparire il menu Grub di Fedora (Fig. 5) e infine la Finestra di Login. Ho anche configurato la tastiera giusta e selezionato l'utente con login automatico. Per poter accedere basta premere il pulsante “Accedi”.
Passo 3:
Quando il desktop avrù terminato il caricamento potrete lanciare l'applicazione “Installazione su Disco” (Figure 7 e 8). Procedete con la schermata di selezione della tastiera, dove potete scegliere il layout corretto (Fig. 9). Dopo averlo scelto vi verrà proposta la scelta fra “Dispositivi di Archiviazione di Base” e “Dispositivi di Archiviazione Specializzati”. Selezionate l'opzione “Dispositivi di Archiviazione di Base” (Fig. 10).
Passo 4:
Ora vi verrà chiesto di scegliere il disco rigido sul quale effettuare l'installazione. Ce ne dovrebbe essere soltanto uno disponibile (il drive Vbox). Selezionatelo e quando l'applicazione vi chiederà di formattare il disco, confermate la scelta (il disco sarà vuoto se avete appena creato la macchina virtuale). Confrontate con le figure 11 e 12.
Passo 5:
Nei successivi 3 passi dell'installazione scegliete liberamente il nome host che più vi piace, selezionate il fuso orario corretto e inserite la vostra password di root.
Passo 6:
Apparirà poi una finestra in cui dovrete scegliere quale schema di partizionamento del disco dovrà essere utilizzato dal programma di installazione (vedi Fig. 13). Nelle macchine virtuali di solito scelgo di usare l'intero disco, a meno che non stia progettando di installare lo stesso OS su un PC fisico e abbia deciso di testarlo prima su una macchina virtuale. Sta a voi decidere se utilizzare una delle altre opzioni. Confermate la vostra decisione con “scrivi su disco”. Quando richiesto, assicuratevi di selezionare “installa sul Master Boot Record” per Grub, in modo da poter effettuare il boot correttamente.
Chiudete il programma d'installazione, fare ripartire la macchina virtuale e andate su Dispositivi > Dispositivi CD/DVD e selezionate “Smonta dispositivi CD/DVD” per poter effettuare il boot dal disco virtuale invece che di nuovo dall'immagine ISO.
Spero che questa sia stata una guida chiara per coloro che effettuano l'installazione di Fedora per la prima volta. Nei prossimi numeri prevedo di parlare dell'installazione di OpenSolaris, FreeBSD, Ubuntu Server e ArchLinux. Sono in ogni caso più che felice di trattare l'installazione su macchina virtuale della maggior parte dei sistemi Unix o Linux e di Windows XP/Windows 7. Se avete delle richieste scrivetemi all'indirizzo lswest34@gmail.com mettendo come oggetto del messaggio “Virtualization Series” oppure “FCM Virtualization”.
Lucas ha imparato tutto ciò che sa distruggendo ripetutamente il suo sistema, avendo poi nessun'altra alternativa che scoprire come ripararlo. Potete inviare un'email a Lucas all'indirizzo: lswest34@gmail.com.
Note alla traduzione
- come nell'art. How-To parte 1 di questo articolo apparso sul n. 38 di FCM, sono state tradotte in italiano anche le etichette dei pulsanti e delle finestre citate nell'articolo (come ad es. "Avanti" per "Next", "Procedura automatica di creazione di una macchina virtuale" per "First Run Wizard", ecc.) anche se le figure sono tratte dalla versione inglese - la traduzione in italiano delle etichette è tratta dalla versione di VirtualBox in mio possesso (versione 4.0.2)
Revisione
HOW-TO Scritto da Lucas Westermann
Virtualizzazione Parte 2 – Fedora 13
Prima di iniziare, a beneficio di chiunque possa incorrere negli stessi problemi, devo dire che un lettore di nome Martin è stato così gentile da informarmi di essere incappato in alcuni problemi con i dispositivi USB in una macchina virtuale Windows XP, che sono stati risolti soltanto dopo aver installato i driver USB mediante il gestore hardware di XP.
Dopo aver parlato nel numero precedente della creazione delle macchine virtuali, ho pensato che potremmo cominciare con l'installazione di una distribuzione Linux diversa da Ubuntu (che utilizzi il gestore pacchetti di Red Hat), anche se poi non è così diversa. In particolare, vorrei iniziare con Fedora Core 13. Potete effettuare il download della versione più recente (la 13) qui: http://fedoraproject.org/en/get-fedora. Sia che prendiate l'immagine ISO a 32-bit (i686) oppure quella a 64-bit, la procedura da seguire è la stessa. Naturalmente la “distribuzione Linux” che scegliete nell'elenco del menu a discesa della macchina virtuale deve essere la stessa che avete prelevato. Fate attenzione al fatto che se il vostro sistema non è compatibile con i sistemi a 64 bit (e non è in grado di far girare un Sistema Operativo a 64 bit), allora non potete eseguire una macchina virtuale a 64 bit. E' possibile che Oracle abbia attivato l'emulazione di sistemi a 64 bit anche per gli host a 32 bit, ma personalmente non la ritengo una cosa certa, dal momento che tutti i miei sistemi operativi sono a 64 bit. Detto a chiare lettere: VirtualBox potrebbe consentirvi di eseguire una macchina virtuale a 64 bit da un sistema operativo a 32 bit (cioè l'host), ma è altamente improbabile. Per tutti quelli che come me hanno un archivio con tutte le immagini ISO a 32 e a 64 bit delle due ultime versioni di ogni distribuzione Linux e Unix che hanno potuto trovare, procedete senza indugi e scaricate un'immagine ISO di Fedora.
Passo 1
Dopo aver prelevato l'immagine ISO dovete creare la macchina virtuale sulla quale volete installarla. Quando avviate una macchina per la prima volta, vi troverete davanti la procedura guidata di primo avvio (vedi fig. 1) a meno che non stiate riutilizzando un disco virtuale creato in precedenza. Nella procedura guidata dovrete premere il pulsante “Avanti” e fare clic sull'icona a forma di cartella che riporta una freccia verde per aprire il Gestore dei supporti virtuali (fig. 2), in cui potete aggiungere l'immagine ISO (fig. 3).
Passo 2
Dopo aver connesso l'immagine ISO con la macchina virtuale, questa dovrebbe partire effettuando il boot e mostrarvi la schermata di presentazione del BIOS Oracle VM (o la più vecchia schermata BIOS VirtualBox), come in fig. 4. Subito dopo dovrebbe apparire il menu Grub di Fedora (fig. 5) e infine la finestra di Login. Ho anche configurato la tastiera giusta e selezionato l'utente con login automatico. Per poter accedere basta premere il pulsante “Accedi”.
Passo 3
Dopo il caricamento del desktop, potrete lanciare l'applicazione “Installa su disco” (figg. 7 e 8). Procedete con la schermata di selezione della tastiera, dove potete scegliere il layout corretto (fig. 9). Quindi vi verrà proposta la scelta fra “Dispositivi di archiviazione di base” e “Dispositivi di archiviazione specializzati”: selezionate l'opzione “Dispositivi di archiviazione di base” (fig. 10).
Passo 4
Ora vi verrà chiesto di scegliere il disco rigido sul quale effettuare l'installazione. Ce ne dovrebbe essere soltanto uno disponibile (il drive Vbox). Selezionatelo e quando l'applicazione vi chiederà di formattare il disco, confermate la scelta (il disco sarà vuoto se avete appena creato la macchina virtuale), come nelle figg. 11 e 12.
Passo 5
Nei successivi tre passi dell'installazione scegliete liberamente il nome host che più vi piace, selezionate il fuso orario corretto e inserite la vostra password di root.
Passo 6
Apparirà quindi una finestra in cui dovrete scegliere quale schema di partizionamento del disco dovrà essere utilizzato dal programma di installazione (vedi fig. 13). Nelle macchine virtuali di solito scelgo di usare l'intero disco, a meno che non stia progettando di installare lo stesso OS su un PC fisico e abbia deciso di testarlo prima su una macchina virtuale. Sta a voi decidere se utilizzare una delle altre opzioni. Confermate la vostra decisione con “Scrivi su disco”. Quando richiesto, assicuratevi di attivare “Installa sul Master Boot Record” per Grub, in modo da poter effettuare il boot correttamente.
Chiudete il programma d'installazione, fate ripartire la macchina virtuale e andate su Dispositivi > Dispositivi CD/DVD e selezionate “Smonta dispositivi CD/DVD” per poter effettuare il boot dal disco virtuale invece che di nuovo dall'immagine ISO.
Spero che questa sia stata una guida chiara per coloro che effettuano l'installazione di Fedora per la prima volta. Nei prossimi numeri prevedo di parlare dell'installazione di OpenSolaris, FreeBSD, Ubuntu Server e ArchLinux. Sono in ogni caso più che felice di trattare l'installazione su macchina virtuale della maggior parte dei sistemi Unix o Linux e di Windows XP/Windows 7. Se avete delle richieste scrivetemi all'indirizzo lswest34@gmail.com mettendo come oggetto del messaggio “Virtualization Series” oppure “FCM Virtualization”.
Lucas ha imparato tutto ciò che sa distruggendo ripetutamente il suo sistema, avendo poi nessun'altra alternativa che scoprire come ripararlo. Potete inviare un'email a Lucas all'indirizzo: lswest34@gmail.com.
Note alla revisione