16168
Commento:
|
14874
|
Le cancellazioni sono segnalate in questo modo. | Le aggiunte sono segnalate in questo modo. |
Linea 2: | Linea 2: |
#acl SilviaBindelli:read,write,revert FlaviaWeisghizzi:read,write,revert GruppoAdmin:admin,read,write,revert GruppoEditori:read,write,revert GruppoFcm:read,write,revert -All:read -Known:read | #acl GruppoAdmin:admin,read,write,revert GruppoOperatori:admin,read,write,revert GruppoEditori:read,write,revert CristianoLuinetti:admin,read,write,revert MarcoBuono:admin,read,write,revert AldoLatino:admin,read,write,revert PaoloGarbin:admin,read,write,revert GruppoFcm:read,write,revert -All:read -Known:read |
Linea 6: | Linea 6: |
Sono qua, con la tastiera sul mio grembo, i piedi sulla scrivania, una bevanda energetica a portata di mano, e una massa di Hot Pockets che dal freezer cantano la loro seducente nenia, come sirene. Sono d’accordo con loro che sì, quando finisco di scrivere questo paragrafo per la ricerca che sto facendo, ne prenderò uno e me lo mangerò tutto. Quando, improvvisamente, come se mi avesse letto nell’animo, compare l’amata schermata blu della morte. Ancora una volta, Windows è riuscito con un tempismo perfetto a crashare quando ero in zona. Il mio gatto, Penelope, salta sulla scrivania, ammicca dolcemente, e miagola come a dire “Sai cosa fare”. |
|
Linea 7: | Linea 9: |
Non ci sono molti giochi MMO giocabili su Linux. E' sicuramente un ambito dove gli sviluppatori potrebbero avventurarsi. C'è una forte necessità che gli RPG online e gli RPG in generale diventino disponibili per Linux, così, quando ne esce uno, è una boccata di aria fresca. Vendetta Online è un Sci-Fi MMORPG d'azione in prima persona, che permette ai giocatori di agire come piloti di astronavi in un grande universo. VO è un gioco multipiattaforma - disponibile per Windows, Mac e Linux. VO è ambientato in un futuro dove si svolge una continua guerra tra due fazioni per il controllo dell'universo. Ci sono tre fazioni in totale; i giocatori devono decidere a quale unirsi. La nazione Itani e il dominio di Serco sono in guerra continua,, mentre l' Unione dei Territori Indipendenti è una fazione neutrale. Non c'è una vera trama o storia dettagliate da seguire; è semplicemente una guerra totale tra le fazioni dell' universo. | Ora, io sono un sistemista che gestisce vari server che sono sempre online, e su ognuno di essi gira una qualche distro Linux. Io sono un fanatico. Mi sono spesso chiesto perché il computer di casa mia doveva essere gestito da Windows. È una sorte di paradosso. Ho pensato che fosse perché io dovevo condividere le mie cartelle con la mia Xbox. Ho quindi deciso che la condivisione delle cartelle è una scusa debole. Ho accarezzato Penelope, sorseggiato la mia bevanda energetica, e mi sono messo al lavoro. |
Linea 9: | Linea 11: |
Le fazioni in VO sono coinvolte fortemente nelle missioni e negli aspetti PvP del gioco. Appena iniziate a giocare a VO, venite gettati in un discreto tutorial che vi mostra come giocare a VO, e che vi introduce alle tre principali skills in VO: combattimento, estrazione di minerali, e commercio. Ci sono missioni p0er tutte e tre le skills, e sono tutte importanti per lo sviluppo del vostro personaggio. Il combattimento gioca un ruolo fondamentale per tutto il contenuto PvP disponibile, il quale si incentra principalmente sulle battaglie tra fazioni. Ogni settimana vengono organizzate battaglie su larga scala conosciute come "Guerre tra Nazioni" - dove i giocatori della nazione Itani e del dominio di Serco combattono. | È andata in questo modo: sono balzato via dal PC, preso i file di back-up, selezionato un Hot Pocket, messo l’Hot Pocket nel forno a microonde, scaricato Ubuntu 12.04, masterizzato su disco, recuperato l’Hot Pocket, recuperate le salse aggiuntive, tornato al PC, avviato il CD, messo la salsa in metà piatto, morso l’Hot Pocket ancora troppo caldo e masticato passando il boccone da una parte all’altra della bocca. Una volta raggiunto il gestore di partizione durante l’installazione di Ubuntu ho nefastamente detto a Windows: “Addio Windows, vorrei poter dire che è stato un bel viaggio, ma purtroppo no, hai rovinato la mia vita.” E a quel punto ho messo da parte i miei sentimenti per Windows e ho iniziato allegramente, così come la costituzione americana mi permette, a cercare la mia felicità. |
Linea 11: | Linea 13: |
Nel bel mezzo di questa guerra tra fazioni, c' è uno spazio grigio, il quale è una parte dell' Universo non reclamata che si dà il caso sia invasa dall'Alveare, una razza in continua espansione di Robot NPC che lottano per il controllo di aree di spazio contenenti asteroidi ricchi di di minerali di valore. Unendosi ad altri giocatori, si possono sconfiggere potenti nemici come la Regina dell' Alveare o il Leviatano. Tuttavia, VO ha una community piuttosto piccola perciò queste battaglie sono progettate per svolgersi su larga scala, ma purtroppo ciò non avviene. | Quello che ho fatto dopo è stato: installare i driver proprietari, installare Guake, finire l’Hot Pocket, installare Wine, installare Foxit Reader, installare VirtualBox, coccolare Penelope, installare Chrome, installare Opera, configurare Ubuntu One, scaricare il ppa di Hotot, configurare la lens di AskUbuntu, finire la bevanda energetica, sincronizzare i browser, ammirare la mia installazione nuova fiammante citando il Dr. Frankenstein “È vivo! Vivo!” |
Linea 13: | Linea 15: |
Estrarre minerali è un modo semplice per guadagnare denaro velocemente; raggiungendo i campi d'asteroidi, dalle rocce possono essere estratti minerali e questi possono essere scambiati alle stazioni. Il commercio e il trasporto permettono ai giocatori di comprare una risorsa da una stazione e venderla ad un' altra stazione per guadagno. Infine, la corsa è dove i giocatori devono ottenere il minor tempo su un circuito di gara, e dove competeranno con i record degli altri giocatori. | Per risolvere il problema dello streaming con l’Xbox ho afferrato il disco di XP Pro e gli ho detto: “E così, ci incontriamo di nuovo!”. Con riluttanza ho installato una macchina virtuale con Windows. L’idea è che, quando ne ho bisogno, stacco il mio disco esterno da Ubuntu e lo collego alla macchina virtuale. Il problema dello streaming è così risolto. Tuttavia, c’è un problema che prima non avevo preso in considerazione: mia moglie. |
Linea 15: | Linea 17: |
VO ha un discreto sistema di missioni. Le missioni sono proprio come le quest negli altri MMOs. Andate ad una stazione per controllare la lista delle missioni per trovarne una che volete completare. Ci sono molte missioni ognuna differente - dalle missioni di combattimento che richiedono di attaccare piloti nemici provenienti da una fazione differente, assassinii, e combattimenti contro l' alveare. Ci sono missioni di estrazione di minerali, missioni di scorta, e missioni di trasporto. | Mia moglie si trascina il giro per la casa il suo computer con Windows, a volte si siede sul divano a prendere il tè, leggere le notizie, navigare sul web cercando prodotti cosmetici, caricare le immagini. Apparentemente lei è felice con Windows, se si escludono gli occasionali “Questo coso sembra più lento di giorno in giorno”. Anche se lei ha un computer portatile il desktop principale è quello che usa per lo streaming con l’Xbox quando ha voglia di vedere anime sullo schermo grande (cioè spesso). Lei certamente non ha mai visto nessuna versione di Windows e non saprebbe come utilizzare una macchina virtuale. |
Linea 17: | Linea 19: |
Ognuno di questi tipi di abilità richiede determinate navicelle per utilizzare appieno ogni abilità, e Vendetta Online ha molte navicelle a tale proposito: un misto di caccia per il combattimento e grandi navi progettate per portare un grande ammontare di carico per estrarre minerali e trasporti. Tutte le navicelle sono pienamente personalizzabili con differenti colori per dipingerle, ed equipaggiamento che può essere aggiunto per funzionalità come armi, armi, estrazione minerali, e batterie di energia. E' meglio salire di livello velocemente in modo da poter accedere a navi ed equipaggiamento migliori per il PvP. | Mentre stavo realizzando ciò, mia moglie stava scendendo dalle scale, fresca come una rosa dopo la scorpacciata di anime di quella notte, con il laptop in mano. La conversazione è andata più o meno così: “Buongiorno.” “Ben svegliata.” “Che stai facendo?” “Riparando il computer.” “Che è successo?” “Probabilmente si è rotta la memoria.” “Non so cosa significhi, ma ok. Come hai risolto?” “Ho installato Ubuntu.” “Uhboontu, che parola divertente. Cos’è?” “Un miracolo su disco.” “Posso vedere?” “Certamente.” Silenzio, ero nervoso. Dice: “Non lo capisco.” Ho risposto: “Ha aggiustato il computer, ricordatelo!” “È diverso dal mio.” “Sbagliato, è migliore del tuo. Posso farti vedere perché?” “Non capirò mai perché tu non passa semplicemente lasciare le cose come sono.” “Ma ha aggiustato il computer!” Ero pronto per una battaglia, a quel punto. Lei ha mosso il mouse e ha chiesto: “Posso navigare su Internet?” “Si, ha Firefox.” (È il suo browser preferito) “Posso caricare le foto?” “Certamente.” Ho premuto il tasto super, cercato Showtell, gliel’ho fatto vedere e l’ho bloccato nel launcher. “Allora mi fido di te.” Mi rilasso. “Aspetta, un’altra domanda.” Mi innervosisco. “Posso vedere gli anime?” Ho detto: “Si, a tal proposito...” e ho iniziato a grattarmi la testa cercando di pensare qual’era il modo migliore per spiegare una macchina virtuale, quando ho avuto un’iiluminazione. Sul suo laptop c’era ancora Windows! Ho detto: “Dammi qualche minuto e ti farò vedere come fare.” Ho installato Samba e creato una cartella condivisa. “Fammi vedere il tuo computer, amore.” Ho montato in modo permanente l’hard disk di rete e ho configurato Windows Media Center per puntare alla rete condivisa. “Guarda, adesso puoi scaricarli e vederli direttamente dal tuo computer!” “Figo! Come hai fatto?” Al che le ho subdolamente risposto. “Io non ho fatto niente, è stato Ubuntu. Ti ho detto che è meglio.” Passò circa una settimana e tutto andava alla grande. Stavo scendendo le scale, dopo una maratona di anime, quando ho notato mia moglie sul divano a guardare in modo curioso lo schermo del suo portatile. Con mia grande sorpresa notai che la sua deliziosa barra delle applicazioni di Windows era stata spostata da sotto a sinistra. Un sentimento di esultanza mi ha percorso tutto. Stava tentando di imitare Unity su un computer Windows. Mi ha guardato e mi ha detto: “Buongiorno.” “Buongiorno.” “Ho una domanda.” “E io ho la risposta.” Chiude il suo portatile e lo dà a me: “Puoi installarci Ubuntu?” Eureka!!! Io rispondo: “Uh, cosa, io non credo... cosa hai appena detto?” “Ubuntu, ho letto qualcosa e usando il tuo computer mi sono accorta che tu avevi ragione, è migliore!” Doppio eureka!!! Rispondo: “Assolutamente, amore mio.” E vado a lavorare per liberare il suo computer dalle grinfie dell’impero. Morale della favola: date un po’ di tempo e anche l’utente meno esperto troverà l’esperienza su Linux molto piacevole. Ci vuole la vigilanza e la disponibilità di noi utenti appasionati di Linux per avere il tempo di mostrare le sue capacità invece di litigare con le persone che vogliono semplicemente “keep it simple”, leggere le notizie, navigare sul web, guardare le foto e vedersi dei dolci anime in streaming. |
Linea 20: | Linea 67: |
Il gameplay in generale è eccellente, le astronavi sono divertenti da guidare ed è facile imparare, ma è difficile diventare piloti esperti. I controlli sono configurati per mouse e tastiera, la tastiera viene usata per regolare la velocità delle astronavi, mentre il mouse viene utilizzato per far volare la nave. I Joystick possono essere utilizzati. Tradizionalmente negli MMO, più è alto il livello più si diventa forti; tuttavia, VO è leggermente diverso, poichè quando salite di livello diventate più forti perchè avete accesso a navi ed equipaggiamento migliore, ma gran parte del vostro successo sarà dovuto alle vostre abilità di pilota di un' astronave. VO è molto più che un FPS online: tutti possono giocarci, ma se non siete forti, il gioco non sarà divertente. Volerete attraverso il vasto universo di VO, e dei giocatori intorno a voi. Quando combinerete i comandi della nave al combattimento, i nodi vengono al pettine. Spesso scoprirete di morire molto facilmente, poichè potrete riparare la vostra astronave in battaglia, e finirete per rinascere alla base per comprare una nuova astronave. Fortunatamente, guadagnate velocemente molto denaro dalle missioni, e le navicelle sono relativamente economiche. Il gioco è veramente ammirevole da guardare, grazie alla vastità dell'ambientazione. I pianeti, gli asteroidi, le astronavi, e lo spazio sono sbalorditivi. Gli effetti visivi legati alle armi e le esplosioni dovute alle astronavi sono fantastiche. Vendetta è davvero abbordabile; funziona tranquillamente sul mio netbook, e sul mio desktop 20 pollici è grandioso. Il sonoro del gioco è meraviglioso: le esplosioni dovute alle armi e i meccanismi delle navi sono ben integrati nell'epoca spaziale del gioco. Tuttavia l' aspetto musicale è insufficiente. Un' epica colonna sonora darebbe di più. La community di Vendetta Online non è come le altre community MMO con cui ho avuto a che fare finora. Di solito, anche se l' aspetto centrale di un MMO è l'interazione umana e sociale, ciò non avviene mai. I giocatori non parlano tra loro, e, quando lo fanno, nessuno è veramente d'aiuto, e la parola 'noob' viene pronunciata un sacco di volte. La community di Vendetta Online è totalmente l'opposto. Per i principianti, c'è un canale globale dove tutti possono chattare, e può essere utilizzato ovunque nel mondo. La chat non funziona come IRC, in quanto ci sono molti canali differenti a cui unirsi, ma la maggior parte della community si trova nel canale 100. In secondo luogo, tutti sono disponibili a chattare con voi e ad essere incredibilmente d'aiuto ai nuovi giocatori. E' proprio una bella community di cui far parte. Probabilmente vi troverete ad effettuare il login, e a risiedere in una delle stazioni per chattare con la community. Come detto prima, l' unico problema della community è l'ampiezza: non ci sono molti giocatori. Tuttavia, potreste notare che è una community chiusa, dove potrete conoscere i giocatori regolari di Vendetta. Come molti MMO, è necessario un abbonamento per giocare. La tariffa mensile ammonta a 10$, che comparata con molti altri MMO, è tra le più basse, dato che i suoi concorrenti, come Eve Online e World of Warcraft, fanno pagare 15$ al mese. Vale sicuramente la pena di provare Vendetta Online. E' un'esperienza MMO eccellente. C' è molto da fare, un' esperienza di combattimento eccellente, e la miglior community che abbia mai trovato in qualsiasi altro MMO. Sfortunatamente, il PvP è un po' povero a causa della mancanza di giocatori, e morire può essere molto facile. Le missioni inoltre possono essere ripetitive. Un periodo di prova gratuito di 8 ore può essere reperito a vendetta-online.com. Potete scaricare il gioco sia da sito ufficiale (http://www.vendetta-online.com/) o dal Software Centre di Ubuntu. |
== Note alla traduzione == |
Linea 32: | Linea 70: |
Voto:7/10 | = Revisione = Sono qua, con la tastiera sul mio grembo, i piedi sulla scrivania, una bevanda energetica a portata di mano, e una massa di Hot Pockets che dal freezer cantano la loro seducente nenia, come sirene. Sono d’accordo con loro che sì, quando finisco di scrivere questo paragrafo per la ricerca che sto facendo, ne prenderò uno e me lo mangerò tutto. Quando, improvvisamente, come se mi avesse letto nell’animo, compare l’amata schermata blu della morte. Ancora una volta, Windows è riuscito con un tempismo perfetto a crashare quando ero in zona. Il mio gatto, Penelope, salta sulla scrivania, ammicca dolcemente, e miagola come a dire “Sai cosa fare”. Ora, io sono un sistemista che gestisce vari segmenti di rete sempre connessi in cui tutti i server girano con una qualche distribuzione Linux. Io sono un fanatico. Mi sono spesso chiesto perché il computer di casa mia doveva essere gestito da Windows. È una sorte di paradosso. Ho pensato che fosse perché io dovevo condividere le mie cartelle con la mia Xbox. Ho quindi deciso che la condivisione delle cartelle è una scusa debole. Ho accarezzato Penelope, sorseggiato la mia bevanda energetica, e mi sono messo al lavoro. È andata in questo modo: sono balzato via dal PC, preso i file di back-up, selezionato un Hot Pocket, messo l’Hot Pocket nel forno a microonde, scaricato Ubuntu 12.04, masterizzato su disco, recuperato l’Hot Pocket, recuperato pacchetti ulteriori di Salsa Piccante, tornato al PC, avviato il CD, schizzato la salsa nel Pocket aperto a metà, morso l’Hot Pocket ancora troppo caldo e masticato passando il boccone da una parte all’altra della bocca. Una volta raggiunto il gestore di partizioni durante l’installazione di Ubuntu ho nefastamente detto a Windows: “Addio Windows, vorrei poter dire che è stato un bel viaggio, ma purtroppo no, hai rovinato la mia vita”. E a quel punto ho messo da parte i miei sentimenti per Windows e ho iniziato allegramente, così come la costituzione americana mi permette, la ricerca della mia felicità. Quello che ho fatto dopo è stato: installare i driver proprietari, installare Guake, finire l’Hot Pocket, installare Wine, installare Foxit Reader, installare VirtualBox, coccolare Penelope, installare Chrome, installare Opera, configurare Ubuntu One, scaricare il ppa di Hotot, configurare la lens di AskUbuntu, finire la bevanda energetica, sincronizzare i browser, ammirare la mia installazione nuova fiammante citando il Dr. Frankenstein “È vivo! Vivo!” Per risolvere il problema dello streaming con l’Xbox ho afferrato il disco di XP Pro e gli ho detto: “E così, ci incontriamo di nuovo!”. Con riluttanza ho installato una macchina virtuale con Windows. L’idea è che, quando ne ho bisogno, stacco il mio disco esterno da Ubuntu e lo collego alla macchina virtuale. Il problema dello streaming è così risolto. Tuttavia, c’è un problema che prima non avevo preso in considerazione: mia moglie. Mia moglie si trascina il giro per la casa il suo computer con Windows, a volte si siede sul divano a prendere il tè, leggere le notizie, navigare sul web cercando prodotti cosmetici, caricare le immagini. Apparentemente lei è felice con Windows, se si escludono gli occasionali “Questo coso sembra ogni giorno più lento”. Anche se lei ha un computer portatile, il desktop principale è quello che usa per lo streaming con l’Xbox quando ha voglia di vedere anime sullo schermo grande (cioè spesso). Lei certamente non ha mai visto nessuna versione di Linux e non saprebbe come utilizzare una macchina virtuale. Mentre stavo realizzando ciò, mia moglie stava scendendo dalle scale, fresca come una rosa dopo la scorpacciata di anime di quella notte, con il laptop in mano. La conversazione è andata più o meno così: “Buongiorno.” “Ben svegliata.” “Che stai facendo?” “Riparando il computer.” “Che è successo?” “Probabilmente si è rotta la memoria.” “Non so cosa significhi, ma ok. Come hai risolto?” “Ho installato Ubuntu.” “Uhboontu, che parola divertente. Cos’è?” “Un miracolo su disco.” “Posso vedere?” “Certamente.” Silenzio, ero nervoso. Dice: “Non lo capisco.” Ho risposto: “Ha aggiustato il computer, ricordatelo!” “È diverso dal mio.” “Sbagliato, è migliore del tuo. Posso farti vedere perché?” “Non capirò mai perché tu non possa semplicemente lasciare le cose come sono.” “Ma ha aggiustato il computer!” Ero pronto per una battaglia, a quel punto. Lei ha mosso il mouse e ha chiesto: “Posso navigare su Internet?” “Si, ha Firefox.” (È il suo browser preferito) “Posso caricare le foto?” “Certamente.” Ho premuto il tasto super, cercato Showtell, gliel’ho fatto vedere e l’ho bloccato nel launcher. "Posso ascoltare la mia musica?" “Sì” Ho premuto il tasto super, cercato Rhythmbox, gliel’ho fatto vedere e l’ho bloccato nel launcher. “Allora mi fido di te.” Mi rilasso. “Aspetta, un’altra domanda.” Mi innervosisco. “Posso vedere gli anime?” Ho detto: “Si, a tal proposito...” e ho iniziato a grattarmi la testa cercando di pensare qual’era il modo migliore per spiegare una macchina virtuale, quando ho avuto un’iiluminazione. Sul suo laptop c’era ancora Windows! Ho detto: “Dammi qualche minuto e ti farò vedere come fare.” Ho installato Samba e creato una cartella condivisa. “Fammi vedere il tuo computer, amore.” Ho montato in modo permanente l’hard disk di rete e ho configurato Windows Media Center per puntare alla rete condivisa. “Guarda, adesso puoi scaricarli e vederli direttamente dal tuo computer!” “Figo! Come hai fatto?” Al che le ho subdolamente risposto. “Io non ho fatto niente, è stato Ubuntu. Ti ho detto che è meglio.” Passò circa una settimana e tutto andava alla grande. Stavo scendendo le scale, dopo una maratona di anime, quando ho notato mia moglie sul divano a guardare in modo curioso lo schermo del suo portatile. Con mia grande sorpresa notai che la sua deliziosa barra delle applicazioni di Windows era stata spostata da sotto a sinistra. Un sentimento di esultanza mi ha percorso tutto. Stava tentando di imitare Unity su un computer Windows. Mi ha guardato e mi ha detto: “Buongiorno.” “Buongiorno.” “Ho una domanda.” “E io ho la risposta.” Chiude il suo portatile e lo dà a me: “Puoi installarci Ubuntu?” Eureka!!! Io rispondo: “Uh, cosa, non posso credere alle mie orecchie ... cosa hai appena detto?” “Ubuntu, ho letto qualcosa e usando i tuoi computer mi sono accorta che tu avevi ragione, è migliore!” Doppio eureka!!! Rispondo: “Assolutamente, amore mio.” E vado a lavorare per liberare il suo portatile dalle grinfie dell’impero. Morale della favola: date un po’ di tempo e anche l’utente meno esperto troverà l’esperienza su Linux molto piacevole. Ci vuole la vigilanza e la disponibilità di noi utenti appassionati di Linux per avere il tempo di mostrare le sue capacità invece di litigare con le persone che vogliono semplicemente “keep it simple”, leggere le notizie, navigare sul web, guardare le foto e vedersi dei dolci anime in streaming. |
Linea 35: | Linea 135: |
Pro: Community eccellente Gameplay facile da imparare Varie opzioni PvP |
== Note alla revisione == |
Linea 42: | Linea 138: |
Contro: | |
Linea 44: | Linea 139: |
Morite troppo spesso La base del giocatore è piccola == Note alla traduzione == = Revisione = Non ci sono molti giochi MMO giocabili su Linux. E' sicuramente un ambito dove gli sviluppatori potrebbero avventurarsi. C'è una forte necessità che gli RPG online e gli RPG in generale diventino disponibili per Linux, così, quando ne esce uno, è una boccata di aria fresca. Vendetta Online è un Sci-Fi MMORPG d'azione in prima persona, che permette ai giocatori di agire come piloti di astronavi in un grande universo. VO è un gioco multipiattaforma - disponibile per Windows, Mac e Linux. VO è ambientato in un futuro in cui si svolge una continua guerra tra due fazioni per il controllo dell'universo. Ci sono tre fazioni in totale; i giocatori devono decidere a quale unirsi. La nazione Itani e il dominio di Serco sono in guerra continua, mentre l'Unione dei Territori Indipendenti è una fazione neutrale. Non c'è una vera trama o storia dettagliate da seguire; è semplicemente una guerra totale tra le fazioni dell' universo. Le fazioni in VO sono coinvolte fortemente nelle missioni e negli aspetti PvP del gioco. Appena iniziate a giocare, venite gettati in un discreto tutorial che vi mostra come giocare a VO, e che vi introduce alle tre principali abilità: combattimento, estrazione di minerali e commercio. Ci sono missioni per tutte e tre le abilità e sono tutte importanti per lo sviluppo del vostro personaggio. Il combattimento gioca un ruolo fondamentale per tutto il contenuto PvP disponibile, il quale si incentra principalmente sulle battaglie tra fazioni. Ogni settimana vengono organizzate battaglie su larga scala conosciute come "Guerre tra Nazioni" - dove i giocatori della nazione Itani e del dominio di Serco combattono. Nel bel mezzo di questa guerra tra fazioni, c'è uno spazio grigio, il quale è una parte dell'Universo non reclamata che si dà il caso sia invasa dall'Alveare, una razza in continua espansione di Robot NPC che lottano per il controllo di aree di spazio contenenti asteroidi ricchi di minerali di valore. Unendosi ad altri giocatori, si possono sconfiggere potenti nemici come la Regina dell'Alveare o il Leviatano. Tuttavia VO ha una community piuttosto piccola mentre queste battaglie sono progettate per svolgersi su larga scala, ma purtroppo ciò non avviene. Estrarre minerali è un modo semplice per guadagnare denaro velocemente; raggiungendo i campi d'asteroidi, dalle rocce possono essere estratti minerali e questi possono essere scambiati alle stazioni. Il commercio e il trasporto permettono ai giocatori di comprare una risorsa da una stazione e venderla a un' altra per guadagnare. Infine la corsa è dove i giocatori devono ottenere il minor tempo su un circuito di gara e dove competeranno con i record degli altri giocatori. VO ha un discreto sistema di missioni. Le missioni sono proprio come le Quest negli altri MMOs. Andate ad una stazione per controllare la lista delle missioni per trovarne una che volete completare. Ci sono molte missioni ognuna differente - dalle missioni di combattimento che richiedono di attaccare piloti nemici provenienti da una fazione differente, assassinii e combattimenti contro l'Alveare. Ci sono missioni di estrazione di minerali, missioni di scorta e missioni di trasporto. Ognuno di questi tipi di abilità richiede determinate navicelle per utilizzare appieno ogni abilità e Vendetta Online ha molte navicelle a tal proposito: un misto di caccia per il combattimento e grandi navi progettate per trasportare un gran ammontare di carico per estrarre minerali e trasporti. Tutte le navicelle sono pienamente personalizzabili con differenti colori per dipingerle ed equipaggiamento che può essere aggiunto per funzionalità come armi, estrazione minerali e batterie di energia. E' meglio salire di livello velocemente in modo da poter accedere a navi ed equipaggiamento migliori per il PvP. Il gameplay in generale è eccellente, le astronavi sono divertenti da guidare ed è facile imparare ma è difficile diventare piloti esperti. I controlli sono configurati per mouse e tastiera. La tastiera viene usata per regolare la velocità delle astronavi mentre il mouse viene utilizzato per far volare la nave. I Joystick possono essere utilizzati. Tradizionalmente negli MMO, più è alto il livello più si diventa forti; tuttavia, VO è leggermente diverso, poichè quando salite di livello diventate più forti perchè avete accesso a navi ed equipaggiamento migliore, ma gran parte del vostro successo sarà dovuto alle vostre abilità di pilota di un'astronave. VO è molto più che un FPS online: tutti possono giocarci ma, se non siete forti, il gioco non sarà divertente. Volerete attraverso il vasto universo di VO e dei giocatori intorno a voi. Quando combinerete i comandi della nave al combattimento, i nodi vengono al pettine. Spesso scoprirete di morire molto facilmente, poichè potrete riparare la vostra astronave in battaglia e finirete per rinascere alla base per comprare una nuova astronave. Fortunatamente guadagnate velocemente molto denaro dalle missioni e le navicelle sono relativamente economiche. Il gioco è veramente ammirevole da guardare grazie alla vastità dell'ambientazione. I pianeti, gli asteroidi, le astronavi e lo spazio sono sbalorditivi. Gli effetti visivi legati alle armi e le esplosioni dovute alle astronavi sono fantastiche. Vendetta è davvero abbordabile; funziona tranquillamente sul mio netbook e sul mio desktop 20 pollici è grandioso. Il sonoro del gioco è meraviglioso: le esplosioni dovute alle armi e i meccanismi delle navi sono ben integrati nell'epoca spaziale del gioco. Tuttavia l'aspetto musicale è insufficiente. Un'epica colonna sonora darebbe di più. La community di Vendetta Online non è come le altre community MMO con cui ho avuto a che fare finora. Di solito, anche se l'aspetto centrale di un MMO è l'interazione umana e sociale, ciò non avviene mai. I giocatori non parlano tra loro e, quando lo fanno, nessuno è veramente d'aiuto e la parola 'noob' viene pronunciata un sacco di volte. La community di Vendetta Online è totalmente l'opposto. Per i principianti c'è un canale globale dove tutti possono chattare e può essere utilizzato ovunque nel mondo. La chat non funziona come IRC, in quanto ci sono molti canali differenti a cui unirsi, ma la maggior parte della community si trova nel canale 100. In secondo luogo, tutti sono disponibili a chattare con voi e a essere incredibilmente d'aiuto ai nuovi giocatori. E' proprio una bella community di cui far parte. Probabilmente vi troverete a effettuare il login e a risiedere in una delle stazioni per chattare con la community. Come detto prima, l'unico problema della community è l'ampiezza: non ci sono molti giocatori. Tuttavia potreste notare che è una community chiusa dove potrete conoscere i giocatori regolari di Vendetta. Come molti MMO, è necessario un abbonamento per giocare. La tariffa mensile ammonta a 10$, che comparata con molti altri MMO, è tra le più basse dato che i suoi concorrenti, come Eve Online e World of Warcraft, fanno pagare 15$ al mese. Vale sicuramente la pena di provare Vendetta Online. E' un'esperienza MMO eccellente. C'è molto da fare, un'esperienza di combattimento eccellente e la miglior community che abbia mai trovato in qualsiasi altro MMO. Sfortunatamente, il PvP è un po' povero a causa della mancanza di giocatori e morire può essere molto facile. Le missioni inoltre possono essere ripetitive. Un periodo di prova gratuito di 8 ore può essere reperito a vendetta-online.com. Potete scaricare il gioco sia dal sito ufficiale (http://www.vendetta-online.com/) o dal Software Centre di Ubuntu. Voto:7/10 Pro: Community eccellente Gameplay facile da imparare Varie opzioni PvP Contro: Morite troppo spesso La base del giocatore è piccola == Note alla revisione == |
Traduzione italiana
Sono qua, con la tastiera sul mio grembo, i piedi sulla scrivania, una bevanda energetica a portata di mano, e una massa di Hot Pockets che dal freezer cantano la loro seducente nenia, come sirene. Sono d’accordo con loro che sì, quando finisco di scrivere questo paragrafo per la ricerca che sto facendo, ne prenderò uno e me lo mangerò tutto. Quando, improvvisamente, come se mi avesse letto nell’animo, compare l’amata schermata blu della morte. Ancora una volta, Windows è riuscito con un tempismo perfetto a crashare quando ero in zona. Il mio gatto, Penelope, salta sulla scrivania, ammicca dolcemente, e miagola come a dire “Sai cosa fare”.
Ora, io sono un sistemista che gestisce vari server che sono sempre online, e su ognuno di essi gira una qualche distro Linux. Io sono un fanatico. Mi sono spesso chiesto perché il computer di casa mia doveva essere gestito da Windows. È una sorte di paradosso. Ho pensato che fosse perché io dovevo condividere le mie cartelle con la mia Xbox. Ho quindi deciso che la condivisione delle cartelle è una scusa debole. Ho accarezzato Penelope, sorseggiato la mia bevanda energetica, e mi sono messo al lavoro.
È andata in questo modo: sono balzato via dal PC, preso i file di back-up, selezionato un Hot Pocket, messo l’Hot Pocket nel forno a microonde, scaricato Ubuntu 12.04, masterizzato su disco, recuperato l’Hot Pocket, recuperate le salse aggiuntive, tornato al PC, avviato il CD, messo la salsa in metà piatto, morso l’Hot Pocket ancora troppo caldo e masticato passando il boccone da una parte all’altra della bocca. Una volta raggiunto il gestore di partizione durante l’installazione di Ubuntu ho nefastamente detto a Windows: “Addio Windows, vorrei poter dire che è stato un bel viaggio, ma purtroppo no, hai rovinato la mia vita.” E a quel punto ho messo da parte i miei sentimenti per Windows e ho iniziato allegramente, così come la costituzione americana mi permette, a cercare la mia felicità.
Quello che ho fatto dopo è stato: installare i driver proprietari, installare Guake, finire l’Hot Pocket, installare Wine, installare Foxit Reader, installare VirtualBox, coccolare Penelope, installare Chrome, installare Opera, configurare Ubuntu One, scaricare il ppa di Hotot, configurare la lens di AskUbuntu, finire la bevanda energetica, sincronizzare i browser, ammirare la mia installazione nuova fiammante citando il Dr. Frankenstein “È vivo! Vivo!”
Per risolvere il problema dello streaming con l’Xbox ho afferrato il disco di XP Pro e gli ho detto: “E così, ci incontriamo di nuovo!”. Con riluttanza ho installato una macchina virtuale con Windows. L’idea è che, quando ne ho bisogno, stacco il mio disco esterno da Ubuntu e lo collego alla macchina virtuale. Il problema dello streaming è così risolto. Tuttavia, c’è un problema che prima non avevo preso in considerazione: mia moglie.
Mia moglie si trascina il giro per la casa il suo computer con Windows, a volte si siede sul divano a prendere il tè, leggere le notizie, navigare sul web cercando prodotti cosmetici, caricare le immagini. Apparentemente lei è felice con Windows, se si escludono gli occasionali “Questo coso sembra più lento di giorno in giorno”. Anche se lei ha un computer portatile il desktop principale è quello che usa per lo streaming con l’Xbox quando ha voglia di vedere anime sullo schermo grande (cioè spesso). Lei certamente non ha mai visto nessuna versione di Windows e non saprebbe come utilizzare una macchina virtuale.
Mentre stavo realizzando ciò, mia moglie stava scendendo dalle scale, fresca come una rosa dopo la scorpacciata di anime di quella notte, con il laptop in mano. La conversazione è andata più o meno così: “Buongiorno.” “Ben svegliata.” “Che stai facendo?” “Riparando il computer.” “Che è successo?” “Probabilmente si è rotta la memoria.” “Non so cosa significhi, ma ok. Come hai risolto?” “Ho installato Ubuntu.” “Uhboontu, che parola divertente. Cos’è?” “Un miracolo su disco.” “Posso vedere?” “Certamente.” Silenzio, ero nervoso. Dice: “Non lo capisco.” Ho risposto: “Ha aggiustato il computer, ricordatelo!” “È diverso dal mio.” “Sbagliato, è migliore del tuo. Posso farti vedere perché?” “Non capirò mai perché tu non passa semplicemente lasciare le cose come sono.” “Ma ha aggiustato il computer!” Ero pronto per una battaglia, a quel punto. Lei ha mosso il mouse e ha chiesto: “Posso navigare su Internet?” “Si, ha Firefox.” (È il suo browser preferito) “Posso caricare le foto?” “Certamente.” Ho premuto il tasto super, cercato Showtell, gliel’ho fatto vedere e l’ho bloccato nel launcher. “Allora mi fido di te.” Mi rilasso. “Aspetta, un’altra domanda.” Mi innervosisco. “Posso vedere gli anime?”
Ho detto: “Si, a tal proposito...” e ho iniziato a grattarmi la testa cercando di pensare qual’era il modo migliore per spiegare una macchina virtuale, quando ho avuto un’iiluminazione. Sul suo laptop c’era ancora Windows! Ho detto: “Dammi qualche minuto e ti farò vedere come fare.” Ho installato Samba e creato una cartella condivisa. “Fammi vedere il tuo computer, amore.” Ho montato in modo permanente l’hard disk di rete e ho configurato Windows Media Center per puntare alla rete condivisa. “Guarda, adesso puoi scaricarli e vederli direttamente dal tuo computer!” “Figo! Come hai fatto?”
Al che le ho subdolamente risposto. “Io non ho fatto niente, è stato Ubuntu. Ti ho detto che è meglio.”
Passò circa una settimana e tutto andava alla grande. Stavo scendendo le scale, dopo una maratona di anime, quando ho notato mia moglie sul divano a guardare in modo curioso lo schermo del suo portatile. Con mia grande sorpresa notai che la sua deliziosa barra delle applicazioni di Windows era stata spostata da sotto a sinistra. Un sentimento di esultanza mi ha percorso tutto. Stava tentando di imitare Unity su un computer Windows. Mi ha guardato e mi ha detto: “Buongiorno.”
“Buongiorno.” “Ho una domanda.” “E io ho la risposta.” Chiude il suo portatile e lo dà a me: “Puoi installarci Ubuntu?” Eureka!!! Io rispondo: “Uh, cosa, io non credo... cosa hai appena detto?” “Ubuntu, ho letto qualcosa e usando il tuo computer mi sono accorta che tu avevi ragione, è migliore!”
Doppio eureka!!! Rispondo: “Assolutamente, amore mio.” E vado a lavorare per liberare il suo computer dalle grinfie dell’impero.
Morale della favola: date un po’ di tempo e anche l’utente meno esperto troverà l’esperienza su Linux molto piacevole. Ci vuole la vigilanza e la disponibilità di noi utenti appasionati di Linux per avere il tempo di mostrare le sue capacità invece di litigare con le persone che vogliono semplicemente “keep it simple”, leggere le notizie, navigare sul web, guardare le foto e vedersi dei dolci anime in streaming.
Note alla traduzione
Revisione
Sono qua, con la tastiera sul mio grembo, i piedi sulla scrivania, una bevanda energetica a portata di mano, e una massa di Hot Pockets che dal freezer cantano la loro seducente nenia, come sirene. Sono d’accordo con loro che sì, quando finisco di scrivere questo paragrafo per la ricerca che sto facendo, ne prenderò uno e me lo mangerò tutto. Quando, improvvisamente, come se mi avesse letto nell’animo, compare l’amata schermata blu della morte. Ancora una volta, Windows è riuscito con un tempismo perfetto a crashare quando ero in zona. Il mio gatto, Penelope, salta sulla scrivania, ammicca dolcemente, e miagola come a dire “Sai cosa fare”.
Ora, io sono un sistemista che gestisce vari segmenti di rete sempre connessi in cui tutti i server girano con una qualche distribuzione Linux. Io sono un fanatico. Mi sono spesso chiesto perché il computer di casa mia doveva essere gestito da Windows. È una sorte di paradosso. Ho pensato che fosse perché io dovevo condividere le mie cartelle con la mia Xbox. Ho quindi deciso che la condivisione delle cartelle è una scusa debole. Ho accarezzato Penelope, sorseggiato la mia bevanda energetica, e mi sono messo al lavoro.
È andata in questo modo: sono balzato via dal PC, preso i file di back-up, selezionato un Hot Pocket, messo l’Hot Pocket nel forno a microonde, scaricato Ubuntu 12.04, masterizzato su disco, recuperato l’Hot Pocket, recuperato pacchetti ulteriori di Salsa Piccante, tornato al PC, avviato il CD, schizzato la salsa nel Pocket aperto a metà, morso l’Hot Pocket ancora troppo caldo e masticato passando il boccone da una parte all’altra della bocca. Una volta raggiunto il gestore di partizioni durante l’installazione di Ubuntu ho nefastamente detto a Windows: “Addio Windows, vorrei poter dire che è stato un bel viaggio, ma purtroppo no, hai rovinato la mia vita”. E a quel punto ho messo da parte i miei sentimenti per Windows e ho iniziato allegramente, così come la costituzione americana mi permette, la ricerca della mia felicità.
Quello che ho fatto dopo è stato: installare i driver proprietari, installare Guake, finire l’Hot Pocket, installare Wine, installare Foxit Reader, installare VirtualBox, coccolare Penelope, installare Chrome, installare Opera, configurare Ubuntu One, scaricare il ppa di Hotot, configurare la lens di AskUbuntu, finire la bevanda energetica, sincronizzare i browser, ammirare la mia installazione nuova fiammante citando il Dr. Frankenstein “È vivo! Vivo!”
Per risolvere il problema dello streaming con l’Xbox ho afferrato il disco di XP Pro e gli ho detto: “E così, ci incontriamo di nuovo!”. Con riluttanza ho installato una macchina virtuale con Windows. L’idea è che, quando ne ho bisogno, stacco il mio disco esterno da Ubuntu e lo collego alla macchina virtuale. Il problema dello streaming è così risolto. Tuttavia, c’è un problema che prima non avevo preso in considerazione: mia moglie.
Mia moglie si trascina il giro per la casa il suo computer con Windows, a volte si siede sul divano a prendere il tè, leggere le notizie, navigare sul web cercando prodotti cosmetici, caricare le immagini. Apparentemente lei è felice con Windows, se si escludono gli occasionali “Questo coso sembra ogni giorno più lento”. Anche se lei ha un computer portatile, il desktop principale è quello che usa per lo streaming con l’Xbox quando ha voglia di vedere anime sullo schermo grande (cioè spesso). Lei certamente non ha mai visto nessuna versione di Linux e non saprebbe come utilizzare una macchina virtuale.
Mentre stavo realizzando ciò, mia moglie stava scendendo dalle scale, fresca come una rosa dopo la scorpacciata di anime di quella notte, con il laptop in mano. La conversazione è andata più o meno così: “Buongiorno.” “Ben svegliata.” “Che stai facendo?” “Riparando il computer.” “Che è successo?” “Probabilmente si è rotta la memoria.” “Non so cosa significhi, ma ok. Come hai risolto?” “Ho installato Ubuntu.” “Uhboontu, che parola divertente. Cos’è?” “Un miracolo su disco.” “Posso vedere?” “Certamente.” Silenzio, ero nervoso. Dice: “Non lo capisco.” Ho risposto: “Ha aggiustato il computer, ricordatelo!” “È diverso dal mio.” “Sbagliato, è migliore del tuo. Posso farti vedere perché?” “Non capirò mai perché tu non possa semplicemente lasciare le cose come sono.” “Ma ha aggiustato il computer!” Ero pronto per una battaglia, a quel punto. Lei ha mosso il mouse e ha chiesto: “Posso navigare su Internet?” “Si, ha Firefox.” (È il suo browser preferito) “Posso caricare le foto?” “Certamente.” Ho premuto il tasto super, cercato Showtell, gliel’ho fatto vedere e l’ho bloccato nel launcher. "Posso ascoltare la mia musica?" “Sì” Ho premuto il tasto super, cercato Rhythmbox, gliel’ho fatto vedere e l’ho bloccato nel launcher. “Allora mi fido di te.” Mi rilasso. “Aspetta, un’altra domanda.” Mi innervosisco. “Posso vedere gli anime?”
Ho detto: “Si, a tal proposito...” e ho iniziato a grattarmi la testa cercando di pensare qual’era il modo migliore per spiegare una macchina virtuale, quando ho avuto un’iiluminazione. Sul suo laptop c’era ancora Windows! Ho detto: “Dammi qualche minuto e ti farò vedere come fare.” Ho installato Samba e creato una cartella condivisa. “Fammi vedere il tuo computer, amore.” Ho montato in modo permanente l’hard disk di rete e ho configurato Windows Media Center per puntare alla rete condivisa. “Guarda, adesso puoi scaricarli e vederli direttamente dal tuo computer!” “Figo! Come hai fatto?”
Al che le ho subdolamente risposto. “Io non ho fatto niente, è stato Ubuntu. Ti ho detto che è meglio.”
Passò circa una settimana e tutto andava alla grande. Stavo scendendo le scale, dopo una maratona di anime, quando ho notato mia moglie sul divano a guardare in modo curioso lo schermo del suo portatile. Con mia grande sorpresa notai che la sua deliziosa barra delle applicazioni di Windows era stata spostata da sotto a sinistra. Un sentimento di esultanza mi ha percorso tutto. Stava tentando di imitare Unity su un computer Windows. Mi ha guardato e mi ha detto: “Buongiorno.”
“Buongiorno.” “Ho una domanda.” “E io ho la risposta.” Chiude il suo portatile e lo dà a me: “Puoi installarci Ubuntu?” Eureka!!! Io rispondo: “Uh, cosa, non posso credere alle mie orecchie ... cosa hai appena detto?” “Ubuntu, ho letto qualcosa e usando i tuoi computer mi sono accorta che tu avevi ragione, è migliore!”
Doppio eureka!!! Rispondo: “Assolutamente, amore mio.” E vado a lavorare per liberare il suo portatile dalle grinfie dell’impero.
Morale della favola: date un po’ di tempo e anche l’utente meno esperto troverà l’esperienza su Linux molto piacevole. Ci vuole la vigilanza e la disponibilità di noi utenti appassionati di Linux per avere il tempo di mostrare le sue capacità invece di litigare con le persone che vogliono semplicemente “keep it simple”, leggere le notizie, navigare sul web, guardare le foto e vedersi dei dolci anime in streaming.
Note alla revisione