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Differenze tra le versioni 21 e 69 (in 48 versioni)
Versione 21 del 27/11/2010 18.10.13
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Versione 69 del 15/09/2011 14.03.06
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Commento:
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Linea 1: Linea 1:
#acl GruppoAdmin:admin,read,write,revert GruppoEditori:read,write,revert GruppoFcm:read,write,revert -All:read -Known:read
[[Include(Fcm/Header)]]
## page was renamed from Fcm/Edizione/DonneUbuntu2
#
acl GruppoAdmin:admin,read,write,revert GruppoOperatori:admin,read,write,revert GruppoEditori:read,write,revert CristianoLuinetti:admin,read,write,revert MarcoBuono:admin,read,write,revert AldoLatino:admin,read,write,revert GruppoFcm:read,write,revert  -All:read -Known:read 
<<Include(Fcm/Header)>>
Linea 4: Linea 5:
==== Donne Ubuntu 2 ==== = Traduzione italiana =
Avete mai pensato di fare il login sul vostro PC usando solo il vostro viso? Sembra tanto fantascienza ma ora è possibile grazie a una applicazione di nome PAM Face Authentication. Usando una webcam, il software scansiona il volto permettendo l'accesso senza digitare alcuna password. Mai più password. L'applicazione è stata sviluppata come parte del Google Summer-of-Code del 2008 per OpenSUSE. Il progetto fu esteso durante il Google Summer-of-Code del 2009 per renderlo compatibile con le distribuzioni KDE e Pardus.
Linea 6: Linea 8:
==== Traduzione italiana ==== Il sito web ufficiale è pam-face-authentication.org e contiene le istruzioni su come installare l'applicazione. In questo articolo vedremo come installare il programma partendo dai sorgenti. In base alla mia esperienza i pacchetti disponibili per Ubuntu e Kubuntu non funzionano con le ultime release. Gli utenti delle versioni precedenti sono fortunati, potranno installarlo usando i pacchetti disponibili. I driver gspca e uvc della webcam sono già integrati nel kernel e non c'è bisogno di installarli manualmente.
Linea 8: Linea 10:
DONNE UBUNTU Iniziamo l'installazione.
Linea 10: Linea 12:
Isabell Long: Innanzitutto, per favore raccontaci qualcosa su di te. Installazione
Linea 12: Linea 14:
Penelope Stowe: sono stata un’utente di Ubuntu a “intermittenza” da quasi 3 anni (la “mia altra distro”, devo ammetterlo, è MacOS). Fino a poco fa, lavoravo nel campo editoriale, ma mi sono licenziata e adesso sto esplorando le possibilità su cosa farò in futuro. Penso sia un buon momento per essere avventurosi, accelerare sulle cose passate, e guardare a nuove possibilità. Il primo passo è installare le dipendenze. Se proverete a farlo servendovi della documentazione a disposizione noterete che questo è impossibile e il problema è dovuto al fatto che i pacchetti non esistono! La soluzione è scrivere libhighgui2.1 invece di libhighgui4. Di seguito il comando corretto:
Linea 14: Linea 16:
Mi piace interessarmi a tutto, e, anche se non credo alla conoscenza per la conoscenza in sé, penso che tutto quello che si impara sia utile e spesso lo è. sudo apt-get install build-essential cmake qt4-qmake libx11-dev libcv-dev libcvaux-dev libhighgui2.1 libhighgui-dev libqt4-dev libpam0g-dev checkinstall
Linea 16: Linea 18:
IL: Cosa ti ha spinto a essere coinvolta nella comunità Ubuntu? Dopo aver installato tutte le dipendenze iniziamo a scaricare e quindi compilare e installare l'applicazione. Eseguite questi comandi uno a uno:
Linea 18: Linea 20:
PS: la risposta corta e immediata è che un amico mi tormentò abbastanza per circa 6 mesi prima di impegnarmi attivamente. La risposta più lunga è che finalmente arrivai al punto di smetterla di essere troppo timida per essere coinvolta, il che ha molto a che fare con l’avere amici coinvolti che erano entusiasti di coinvolgermi. Prima avevo usato Ubuntu così a lungo che essere coinvolta non è stato un salto enorme, solo un ostacolo personale. cd /tmp && wget http://pam-face-authentication.googlecode.com/files/pam-face-authentication-0.3.tar.gz
Linea 20: Linea 22:
Sul perché ho cominciato a usare Ubuntu, ho sempre avuto amici fanatici di Linux, e alla fine ho deciso di provarlo nel 2007, e tutti mi dicevano che Ubuntu era la strada da seguire. Devo ammettere che non sono un’utente a tempo pieno e non so se lo sarò mai. Naturalmente, ho sempre seguito con interesse la cultura libera, quindi usare software libero è una naturale progressione da questo. Sono un’utente più filosofica che un tipo “basta che funzioni”, specie quando ho un bisogno crescente di strumenti di accessibilità, molti dei quali non “funzionano e basta” ancora su qualsiasi distribuzione Linux. tar zxf pam-face-authentication-0.3.tar.gz && cd pam-face-authentication-*
Linea 22: Linea 24:
In più, lavorare con Ubuntu è qualcosa che posso fare quando sono fisicamente impossibilitata a fare molto altro. Ho delle disabilità fisiche, e qualche volta sono limitata nelle cose che posso fare da sdraiata, ma finché ho il mio portatile posso ancora fare qualcosa per Ubuntu. Infine mi piace la comunità Ubuntu. É una delle comunità più socievoli che conosco, di qualsiasi tipo, e penso che la comunità sia la parte più forte del sistema operativo. mkdir build && cd build
Linea 24: Linea 26:
IL: Che ruoli hai all’interno della comunità Ubuntu? cmake -D CMAKE_INSTALL_PREFIX=/usr ..
Linea 26: Linea 28:
PS: Il mio grande progetto attuale è provare a rilanciare il Gruppo Accessibilità Ubuntu. É passato silenziosamente a gruppo di solo supporto usando la mailing list e il forum per un po’ di anni, ma spero di portarlo ad aggiornare la documentazione di quanto è disponibile, e che ci sia una qualche organizzazione che indirizzi il gruppo su cosa il gruppo vorrebbe vedere nei rilasci futuri di Ubuntu e anche un po’ di coordinazione con upstream. C’è stato molto entusiasmo dalle persone per questo, quindi spero che tutto questo succeda. L’accessibilità è una cosa complicata perché è molto varia. Quello di cui io ho bisogno è completamente diverso da quello che serve a qualcuno con problemi alla vista. Addirittura persone con problemi di mobilità potrebbero avere esigenze diverse da quelle che ho io. C’è anche grande enfasi sulla discussione di finalizzarsi allo sviluppo, e mi piacerebbe diversificare qualcosa – perché abbiamo davvero bisogno di aggiornare la documentazione e la consapevolezza. Ubuntu potrebbe aprirsi a una grande fetta di nuovi utenti se l’accessibilità fosse migliorata, o se magari le persone sapessero che già esiste. make
Linea 28: Linea 30:
Faccio anche parte del gruppo che organizza gli Ubuntu User Days (giornate degli utenti Ubuntu ndt) per i nuovi utenti. Abbiamo iniziato gli Ubuntu User Days per fornire un giorno di “guide” più basilari per configurare e usare Ubuntu, e il primo è stato un grande successo. Il prossimo sarà il 5 giugno. Spero che vada bene come il primo. Abbiamo così tante idee per cosa vogliamo che succeda. É bello vedere tutto questo insieme. sudo make install
Linea 30: Linea 32:
Infine, sono un’attiva Ubuntu Women in cui ho dato una mano per rilanciare ancora il programma di “mentoring”, e faccio qualsiasi altra cosa mi chiedono di fare. Sono stata un po’ meno attiva verso la fine del ciclo di Lucid. Ovviamente, sarò ancora più coinvolta quando avrò più tempo. Configurazione
Linea 32: Linea 34:
IL: hai fatto tanto nel poco tempo da cui sei coinvolta in Ubuntu. C’è qualcosa che non hai fatto e che ti piacerebbe provare? Per fare il login al vostro sistema attraverso il riconoscimento del volto dobbiamo partire dall'apprendimento della faccia proprio digitando facetrainer da terminale o andando in Applicazioni > Lost and Found > Qt Face Trainer e seguendo le istruzioni.
Linea 34: Linea 36:
PS: una domanda migliore è se c’è qualcosa che non ho fatto e non voglio provare. Voglio certamente essere coinvolta nella documentazione. Penso sia davvero importante, in più è un campo dove posso mettere conoscenze che già posso usare. Mi piacerebbe anche imparare come fare il triage degli errori e aiutare la bug squad. Anche, una delle cose che farò – quando non lavoro – è imparare a programmare. Ho fatto un paio di corsi di programmazione al college, e quindi probabilmente proverò a rinfrescare la memoria di quei linguaggi e riprendere in mano Python. Sono sicura che ci sono altre cose che non ho pensato o non ricordo che voglio fare, ma in genere succede che: se ne sento parlare, è probabilmente nella lista delle cose da imparare o fare quando ne avrò il tempo/l’energia/le risorse. Il prossimo passo è fare un file che conterrà le informazioni del plugin. Digitate questi comandi di seguito:
Linea 36: Linea 38:
IL: A cos’altro ti interessi al di fuori del OSS e Ubuntu? cat << EOF | sudo tee /usr/share/pam-configs/face_authentication /dev/null
Linea 38: Linea 40:
PS: Sono un’appassionata dei libri solidi (soprattutto fantasy, ma diversifico). Il mio cliente principale del lavoro che ho appena lasciato era un editore di fantasy e fantascienza, quindi era un modo fantastico per soddisfare la dipendenza da libri. Sono anche molto interessata agli studi sulla disabilità e diritti dei disabili, e sono abbastanza interessata di quanto al giorno d’oggi i diritti dei disabili e gli studi succede online e anche offline. Name: face_authentication
Linea 40: Linea 42:
Il mio blog non tecnologico è wheeledtraveler.blogspot.com, anche se l’ho usato poco recentemente in quanto ho viaggiato meno e non sto passando tempo a scrivere sul blog. Dal momento che teoricamente ho più tempo adesso, questo dovrebbe cambiare. profile
Linea 42: Linea 44:
Default: yes
Linea 43: Linea 46:
VIGNETTA Priority: 900
Linea 45: Linea 48:
Se dovessi definire te stesso in una frase, quale sarebbe? Auth-Type: Primary
Linea 47: Linea 50:
Io ho un myPhone. Auth: [success=end default=ignore] pam_face_authentication.so enableX
Linea 49: Linea 52:
==== Note alla traduzione ==== EOF
Linea 51: Linea 54:
Traduzione "ostica" - attenzione nella revisione per verificare se non ho travisato il senso di qualche frase. Dopo abilitate il plug-in col seguente comando:
Linea 53: Linea 56:
==== Revisione ==== sudo pam-auth-update --package face_authentication
Linea 55: Linea 58:
DONNE UBUNTU Finalmente avete finito l'installazione. Gli utenti che hanno abilitato il login automatico dovranno disabilitarlo manualmente da Sistema > Amministrazione > Schermata di accesso, disabilitando l'opzione del login automatico.
Linea 57: Linea 60:
Isabell Long: Innanzitutto, per favore raccontaci qualcosa su di te. Problemi
Linea 59: Linea 62:
Penelope Stowe: sono stata un’utente di Ubuntu a “intermittenza” da quasi 3 anni (la “mia altra distro”, devo ammetterlo, è MacOS). Fino a poco fa, lavoravo nel campo editoriale, ma mi sono licenziata e adesso sto valutando le possibilità su cosa farò in futuro. Penso sia un buon momento per essere avventurosi e puntare sulle vecchie cose che avevo pianificato, e guardare a nuove possibilità. Durante il test, in alcuni casi, l'applicazione non è riuscita a riconoscermi e ciò è stato parecchio frustrante. Fortunatamente è sempre possibile fare il login con la password. In altri casi succedeva che, nonostante fosse connessa, la webcam non veniva tuttavia rilevata dall'applicazione.
Linea 61: Linea 64:
Mi piace interessarmi a tutto e, sebbene non creda alla conoscenza fine a se stessa, penso che tutto quello che si impara possa essere utile e spesso lo è. Leggendo questo articolo vi starete probabilmente chiedendo qualcosa del tipo: "sarà possibile ingannare l'applicazione?". Lascio ai lettori trovare la riposta!
Linea 63: Linea 66:
IL: Cosa ti ha spinto ad essere coinvolta nella comunità Ubuntu? Pro:
Linea 65: Linea 68:
PS: la risposta corta e immediata è che un amico mi tormentò abbastanza per circa 6 mesi prima che mi coinvolgessi attivamente. La risposta più lunga è che finalmente arrivai al punto di smetterla di essere troppo timida per essere coinvolta, il che ha molto a che fare con l’avere amici coinvolti che erano entusiasti di coinvolgermi. Prima avevo usato Ubuntu così a lungo che essere coinvolta non è stato un salto enorme, solo un ostacolo personale. Facile da usare.
Linea 67: Linea 70:
Sul perché ho cominciato ad usare Ubuntu, ho sempre avuto amici fanatici di Linux, e alla fine ho deciso di provarlo nel 2007, e tutti mi dicevano che Ubuntu era la strada da seguire. Devo ammettere che non sono un’utente a tempo pieno e non so se lo sarò mai. Tuttavia ho sempre seguito con interesse la cultura libera, quindi usare software libero è una conseguenza naturale. Sono un’utente più filosofica che un tipo “basta che funzioni”, specie quando ho un bisogno crescente di strumenti di accessibilità, molti dei quali non “funzionano e basta” ancora su ogni distribuzione Linux. Contro:
Linea 69: Linea 72:
Inoltre, lavorare con Ubuntu è qualcosa che posso fare quando sono fisicamente impossibilitata a fare dell'altro. Ho delle disabilità fisiche, e qualche volta sono limitata nelle cose che posso fare da sdraiata, ma finché ho il mio portatile posso sempre fare qualcosa per Ubuntu. La documentazione è obsoleta, c'è qualche bug, è difficile da installare, poca accuratezza del riconoscimento.
Linea 71: Linea 74:
Infine mi piace la comunità Ubuntu. É una delle comunità più socievoli che conosco, di qualsiasi tipo, e penso che la comunità sia la parte più forte del sistema operativo. In conclusione
Linea 73: Linea 76:
IL: Che ruoli hai all’interno della comunità Ubuntu? Dal momento che questa è l'unica applicazione di questo tipo disponibile per Linux, funziona in modo accettabile. Può essere persino comparata alle applicazioni commerciali. Attualmente le applicazioni di questo tipo non sono precise. Con l'utilizzo crescente di questo sistema di autenticazione, tra qualche anno potremmo aspettarci che diventi il metodo predefinito di fare il login ma fino a quel momento non c'è necessità di installarlo. Presto o tardi anche voi sarete frustrati dalla precisione del riconoscimento.
Linea 75: Linea 78:
PS: Il mio grande progetto attuale è provare a rilanciare il Gruppo Accessibilità Ubuntu. É passato silenziosamente a gruppo di solo supporto usando la mailing list e il forum per un po’ di anni, ma spero di portarlo ad aggiornare la documentazione di quanto è disponibile, e che ci sia una qualche organizzazione che indirizzi il gruppo su cosa il gruppo vorrebbe vedere nei rilasci futuri di Ubuntu così come qualche forma di coordinamento con l'upstream. C’è stato molto entusiasmo nelle persone per questo, quindi spero che tutto questo succeda. L’accessibilità è una cosa complicata perché è molto varia. Quello di cui io ho bisogno è completamente diverso da quello che serve a qualcuno con problemi alla vista. Addirittura persone con altri problemi di mobilità potrebbero avere esigenze diverse da quelle che ho io. C’è anche grande enfasi sulle discussioni di focalizzarsi sullo sviluppo, e mi piacerebbe diversificare qualcosa – perché abbiamo davvero bisogno di aggiornare la documentazione e la consapevolezza. Ubuntu potrebbe aprirsi a una grande fetta di nuovi utenti se l’accessibilità fosse migliorata, o se magari le persone sapessero ciò che già esiste. Il miglior vantaggio di PAM Face Authetication è che è libero.
     
     
     
== Note alla traduzione ==
     
     
     
= Revisione =
Avete mai pensato di effetture il login sul vostro PC usando solo il vostro viso? Sembra tanto fantascienza ma ora è possibile grazie a una applicazione di nome PAM Face Authentication. Usando una webcam, il software scansiona il volto permettendo l'accesso senza digitare alcuna password. Mai più password. L'applicazione è stata sviluppata come parte del Google Summer-of-Code del 2008 per OpenSUSE. Il progetto fu successivamente prolungato durante il Google Summer-of-Code del 2009 per renderlo compatibile con le distribuzioni KDE e Pardus.
Linea 77: Linea 89:
Faccio anche parte del gruppo che organizza gli Ubuntu User Days (Giornate degli Utenti Ubuntu, ndt) per i nuovi utenti. Abbiamo iniziato gli Ubuntu User Days per offrire una giornata di “guide” di base per configurare e usare Ubuntu, e la prima è stata un grande successo. La prossima sarà il 5 giugno. Spero che vada bene come la prima. Abbiamo così tante idee per quello che vogliamo che succeda. É bello vedere tutto questo convergere. Il sito web ufficiale è pam-face-authentication.org e contiene le istruzioni su come installare l'applicazione. In questo articolo verrà mostrato come installare il programma tramite codice sorgente. In base alla mia esperienza i pacchetti disponibili per Ubuntu e Kubuntfau non funzionano con gli ultimi rilasci. Gli utenti delle versioni precedenti sono fortunati, possono installarlo usando i pacchetti disponibili. I driver gspca e uvc della webcam sono già integrati nel kernel quindi non c'è bisogno di installarli manualmente.
Linea 79: Linea 91:
Infine, sono attiva in Donne Ubuntu in cui ho dato una mano per rilanciare ancora il programma di “mentoring”, e faccio qualsiasi altra cosa mi chiedono di fare. Sono stata un po’ meno attiva verso la fine del ciclo di Lucid. Ovviamente, sarò ancora più coinvolta quando avrò più tempo. Iniziamo l'installazione.
Linea 81: Linea 93:
IL: hai fatto tanto nel poco tempo in cui sei coinvolta in Ubuntu. C’è qualcosa che non hai fatto e che ti piacerebbe provare? Installazione
Linea 83: Linea 95:
PS: una domanda migliore è se c’è qualcosa che non ho fatto e che non vorrei provare. Voglio certamente essere coinvolta nella documentazione. Penso sia davvero importante, in più è un campo dove posso mettere conoscenze che già posso usare. Mi piacerebbe anche imparare come fare il triage degli errori e aiutare la squadra bug. Inoltre, una delle cose che farò – quando non lavoro – è di imparare a programmare. Ho fatto un paio di corsi di programmazione al college, e quindi probabilmente proverò a rinfrescarmi la memoria con quei linguaggi e riprendere in mano Python. Sono sicura che ci sono altre cose cui non ho pensato o che non ricordo di voler fare, ma in genere succede che: se ne sento parlare, è probabilmente nella mia lunga lista delle cose da imparare o da fare quando ne avrò il tempo/l’energia/le risorse. Il primo passo è installare tutte le dipendenze. Se lo si prova a fare seguendo la documentazione a disposizione si noterà che non è possibile. Il problema è dovuto al fatto che i pacchetti non esistono! La soluzione è scrivere libhighgui2.1 invece di libhighgui4. Di seguito il comando corretto:
Linea 85: Linea 97:
IL: A cos’altro ti interessi al di fuori dell'OSS (Open Source Software, ndr) e Ubuntu? sudo apt-get install build-essential cmake qt4-qmake libx11-dev libcv-dev libcvaux-dev libhighgui2.1 libhighgui-dev libqt4-dev libpam0g-dev checkinstall
Linea 87: Linea 99:
PS: Sono un’appassionata dei libri solidi (soprattutto fantasy, ma diversifico). Il mio cliente principale del lavoro che ho appena lasciato era un editore di fantasy e fantascienza, quindi era un modo fantastico per soddisfare la dipendenza da libri. Sono anche molto interessata agli studi sulla disabilità e diritti dei disabili, e sono abbastanza interessata di come al giorno d’oggi i diritti dei disabili e gli studi succedano online ed anche offline. Dopo aver installato tutte le dipendenze, scaricare, compilare e installare l'applicazione. Eseguire questi comandi uno a uno:
Linea 89: Linea 101:
Il mio blog non tecnologico è wheeledtraveler.blogspot.com, anche se l’ho usato poco recentemente in quanto ho viaggiato meno e non sto passando tempo a scrivere sul blog. Dal momento che teoricamente ho più tempo adesso, questo dovrebbe cambiare. cd /tmp && wget http://pam-face-authentication.googlecode.com/files/pam-face-authentication-0.3.tar.gz
Linea 91: Linea 103:
tar zxf pam-face-authentication-0.3.tar.gz && cd pam-face-authentication-*
Linea 92: Linea 105:
VIGNETTA mkdir build && cd build
Linea 94: Linea 107:
Se dovessi definire te stesso con una frase, quale sarebbe? cmake -D CMAKE_INSTALL_PREFIX=/usr ..
Linea 96: Linea 109:
Io ho un myPhone. make
Linea 98: Linea 111:
==== Note alla revisione ==== sudo make install
Linea 100: Linea 113:
Configurazione
Linea 101: Linea 115:
Per effettuare il login al proprio sistema attraverso il riconoscimento del volto è necessario partire dall'apprendimento della faccia semplicemente digitando facetrainer da terminale o andando in Applicazioni > Lost and Found > Qt Face Trainer e seguendo le istruzioni.
Linea 102: Linea 117:
=== Errata Corrige === Il passo successivo è creare un file che conterrà le informazioni del plugin. Digitate questi comandi uno di seguito all'altro:

cat << EOF | sudo tee /usr/share/pam-configs/face_authentication /dev/null

Name: face_authentication

profile

Default: yes

Priority: 900

Auth-Type: Primary

Auth: [success=end default=ignore] pam_face_authentication.so enableX

EOF

Dopodiché abilitare il plugin usando seguente comando:

sudo pam-auth-update --package face_authentication

L'installazione è finalmente completata. Gli utenti che hanno abilitato il login automatico devono disabilitarlo manualmente da Sistema > Amministrazione > Schermata di accesso, deselzionando l'opzione del login automatico.

Problemi

Durante la fase di test, in alcuni casi, l'applicazione non è riuscita a riconoscermi e ciò è stato parecchio frustrante. Fortunatamente è sempre possibile effettuare il login con la password. In altri casi è successo che la webcam non fosse rilevata dall'applicazione nonostante fosse connessa.

Leggendo questo articolo i lettori si siono probabilmente chiesti qualcosa del tipo: "sarà possibile ingannare l'applicazione?". Lascio ai lettori trovare la riposta!

Pro:

Facile da usare.

Contro:

La documentazione è obsoleta, c'è qualche bug, è difficile da installare, poca accuratezza nel riconoscimento.

In conclusione

Considerando che questa è l'unica applicazione di questo tipo disponibile per Linux, funziona in modo accettabile. Può essere persino comparata ad applicazioni commerciali. Attualmente nessuna applicazione di questo tipo è accurata. Con l'utilizzo crescente di questo sistema di autenticazione, tra qualche anno potremmo aspettarci che diventi il metodo predefinito di effettuare il login ma fino a quel momento non c'è necessità di installarlo. Presto o tardi anche voi sarete frustrati dalla precisione del riconoscimento.

Il miglior vantaggio di PAM Face Authetication è che è libero.
     
     
     
== Note alla revisione ==
     
     
     
= Errata Corrige =

Traduzione italiana

Avete mai pensato di fare il login sul vostro PC usando solo il vostro viso? Sembra tanto fantascienza ma ora è possibile grazie a una applicazione di nome PAM Face Authentication. Usando una webcam, il software scansiona il volto permettendo l'accesso senza digitare alcuna password. Mai più password. L'applicazione è stata sviluppata come parte del Google Summer-of-Code del 2008 per OpenSUSE. Il progetto fu esteso durante il Google Summer-of-Code del 2009 per renderlo compatibile con le distribuzioni KDE e Pardus.

Il sito web ufficiale è pam-face-authentication.org e contiene le istruzioni su come installare l'applicazione. In questo articolo vedremo come installare il programma partendo dai sorgenti. In base alla mia esperienza i pacchetti disponibili per Ubuntu e Kubuntu non funzionano con le ultime release. Gli utenti delle versioni precedenti sono fortunati, potranno installarlo usando i pacchetti disponibili. I driver gspca e uvc della webcam sono già integrati nel kernel e non c'è bisogno di installarli manualmente.

Iniziamo l'installazione.

Installazione

Il primo passo è installare le dipendenze. Se proverete a farlo servendovi della documentazione a disposizione noterete che questo è impossibile e il problema è dovuto al fatto che i pacchetti non esistono! La soluzione è scrivere libhighgui2.1 invece di libhighgui4. Di seguito il comando corretto:

sudo apt-get install build-essential cmake qt4-qmake libx11-dev libcv-dev libcvaux-dev libhighgui2.1 libhighgui-dev libqt4-dev libpam0g-dev checkinstall

Dopo aver installato tutte le dipendenze iniziamo a scaricare e quindi compilare e installare l'applicazione. Eseguite questi comandi uno a uno:

cd /tmp && wget http://pam-face-authentication.googlecode.com/files/pam-face-authentication-0.3.tar.gz

tar zxf pam-face-authentication-0.3.tar.gz && cd pam-face-authentication-*

mkdir build && cd build

cmake -D CMAKE_INSTALL_PREFIX=/usr ..

make

sudo make install

Configurazione

Per fare il login al vostro sistema attraverso il riconoscimento del volto dobbiamo partire dall'apprendimento della faccia proprio digitando facetrainer da terminale o andando in Applicazioni > Lost and Found > Qt Face Trainer e seguendo le istruzioni.

Il prossimo passo è fare un file che conterrà le informazioni del plugin. Digitate questi comandi di seguito:

cat << EOF | sudo tee /usr/share/pam-configs/face_authentication /dev/null

Name: face_authentication

profile

Default: yes

Priority: 900

Auth-Type: Primary

Auth: [success=end default=ignore] pam_face_authentication.so enableX

EOF

Dopo abilitate il plug-in col seguente comando:

sudo pam-auth-update --package face_authentication

Finalmente avete finito l'installazione. Gli utenti che hanno abilitato il login automatico dovranno disabilitarlo manualmente da Sistema > Amministrazione > Schermata di accesso, disabilitando l'opzione del login automatico.

Problemi

Durante il test, in alcuni casi, l'applicazione non è riuscita a riconoscermi e ciò è stato parecchio frustrante. Fortunatamente è sempre possibile fare il login con la password. In altri casi succedeva che, nonostante fosse connessa, la webcam non veniva tuttavia rilevata dall'applicazione.

Leggendo questo articolo vi starete probabilmente chiedendo qualcosa del tipo: "sarà possibile ingannare l'applicazione?". Lascio ai lettori trovare la riposta!

Pro:

Facile da usare.

Contro:

La documentazione è obsoleta, c'è qualche bug, è difficile da installare, poca accuratezza del riconoscimento.

In conclusione

Dal momento che questa è l'unica applicazione di questo tipo disponibile per Linux, funziona in modo accettabile. Può essere persino comparata alle applicazioni commerciali. Attualmente le applicazioni di questo tipo non sono precise. Con l'utilizzo crescente di questo sistema di autenticazione, tra qualche anno potremmo aspettarci che diventi il metodo predefinito di fare il login ma fino a quel momento non c'è necessità di installarlo. Presto o tardi anche voi sarete frustrati dalla precisione del riconoscimento.

Il miglior vantaggio di PAM Face Authetication è che è libero.

Note alla traduzione

Revisione

Avete mai pensato di effetture il login sul vostro PC usando solo il vostro viso? Sembra tanto fantascienza ma ora è possibile grazie a una applicazione di nome PAM Face Authentication. Usando una webcam, il software scansiona il volto permettendo l'accesso senza digitare alcuna password. Mai più password. L'applicazione è stata sviluppata come parte del Google Summer-of-Code del 2008 per OpenSUSE. Il progetto fu successivamente prolungato durante il Google Summer-of-Code del 2009 per renderlo compatibile con le distribuzioni KDE e Pardus.

Il sito web ufficiale è pam-face-authentication.org e contiene le istruzioni su come installare l'applicazione. In questo articolo verrà mostrato come installare il programma tramite codice sorgente. In base alla mia esperienza i pacchetti disponibili per Ubuntu e Kubuntfau non funzionano con gli ultimi rilasci. Gli utenti delle versioni precedenti sono fortunati, possono installarlo usando i pacchetti disponibili. I driver gspca e uvc della webcam sono già integrati nel kernel quindi non c'è bisogno di installarli manualmente.

Iniziamo l'installazione.

Installazione

Il primo passo è installare tutte le dipendenze. Se lo si prova a fare seguendo la documentazione a disposizione si noterà che non è possibile. Il problema è dovuto al fatto che i pacchetti non esistono! La soluzione è scrivere libhighgui2.1 invece di libhighgui4. Di seguito il comando corretto:

sudo apt-get install build-essential cmake qt4-qmake libx11-dev libcv-dev libcvaux-dev libhighgui2.1 libhighgui-dev libqt4-dev libpam0g-dev checkinstall

Dopo aver installato tutte le dipendenze, scaricare, compilare e installare l'applicazione. Eseguire questi comandi uno a uno:

cd /tmp && wget http://pam-face-authentication.googlecode.com/files/pam-face-authentication-0.3.tar.gz

tar zxf pam-face-authentication-0.3.tar.gz && cd pam-face-authentication-*

mkdir build && cd build

cmake -D CMAKE_INSTALL_PREFIX=/usr ..

make

sudo make install

Configurazione

Per effettuare il login al proprio sistema attraverso il riconoscimento del volto è necessario partire dall'apprendimento della faccia semplicemente digitando facetrainer da terminale o andando in Applicazioni > Lost and Found > Qt Face Trainer e seguendo le istruzioni.

Il passo successivo è creare un file che conterrà le informazioni del plugin. Digitate questi comandi uno di seguito all'altro:

cat << EOF | sudo tee /usr/share/pam-configs/face_authentication /dev/null

Name: face_authentication

profile

Default: yes

Priority: 900

Auth-Type: Primary

Auth: [success=end default=ignore] pam_face_authentication.so enableX

EOF

Dopodiché abilitare il plugin usando seguente comando:

sudo pam-auth-update --package face_authentication

L'installazione è finalmente completata. Gli utenti che hanno abilitato il login automatico devono disabilitarlo manualmente da Sistema > Amministrazione > Schermata di accesso, deselzionando l'opzione del login automatico.

Problemi

Durante la fase di test, in alcuni casi, l'applicazione non è riuscita a riconoscermi e ciò è stato parecchio frustrante. Fortunatamente è sempre possibile effettuare il login con la password. In altri casi è successo che la webcam non fosse rilevata dall'applicazione nonostante fosse connessa.

Leggendo questo articolo i lettori si siono probabilmente chiesti qualcosa del tipo: "sarà possibile ingannare l'applicazione?". Lascio ai lettori trovare la riposta!

Pro:

Facile da usare.

Contro:

La documentazione è obsoleta, c'è qualche bug, è difficile da installare, poca accuratezza nel riconoscimento.

In conclusione

Considerando che questa è l'unica applicazione di questo tipo disponibile per Linux, funziona in modo accettabile. Può essere persino comparata ad applicazioni commerciali. Attualmente nessuna applicazione di questo tipo è accurata. Con l'utilizzo crescente di questo sistema di autenticazione, tra qualche anno potremmo aspettarci che diventi il metodo predefinito di effettuare il login ma fino a quel momento non c'è necessità di installarlo. Presto o tardi anche voi sarete frustrati dalla precisione del riconoscimento.

Il miglior vantaggio di PAM Face Authetication è che è libero.

Note alla revisione

Errata Corrige


CategoryComunitaFcm