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DONNE UBUNTU | Per saperne di più su Ubuntu Loco Team visitate il sito: |
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Isabell Long: Innanzitutto, per favore raccontaci qualcosa su di te. Penelope Stowe: sono stata un’utente di Ubuntu a “intermittenza” da quasi 3 anni (la “mia altra distro”, devo ammetterlo, è MacOS). Fino a poco fa, lavoravo nel campo editoriale, ma mi sono licenziata e adesso sto esplorando le possibilità su cosa farò in futuro. Penso sia un buon momento per essere avventurosi, accelerare sulle cose passate, e guardare a nuove possibilità. Mi piace interessarmi a tutto, e, anche se non credo alla conoscenza per la conoscenza in sé, penso che tutto quello che si impara sia utile e spesso lo è. IL: Cosa ti ha spinto a essere coinvolta nella comunità Ubuntu? PS: la risposta corta e immediata è che un amico mi tormentò abbastanza per circa 6 mesi prima di impegnarmi attivamente. La risposta più lunga è che finalmente arrivai al punto di smetterla di essere troppo timida per essere coinvolta, il che ha molto a che fare con l’avere amici coinvolti che erano entusiasti di coinvolgermi. Prima avevo usato Ubuntu così a lungo che essere coinvolta non è stato un salto enorme, solo un ostacolo personale. Sul perché ho cominciato a usare Ubuntu, ho sempre avuto amici fanatici di Linux, e alla fine ho deciso di provarlo nel 2007, e tutti mi dicevano che Ubuntu era la strada da seguire. Devo ammettere che non sono un’utente a tempo pieno e non so se lo sarò mai. Naturalmente, ho sempre seguito con interesse la cultura libera, quindi usare software libero è una naturale progressione da questo. Sono un’utente più filosofica che un tipo “basta che funzioni”, specie quando ho un bisogno crescente di strumenti di accessibilità, molti dei quali non “funzionano e basta” ancora su qualsiasi distribuzione Linux. In più, lavorare con Ubuntu è qualcosa che posso fare quando sono fisicamente impossibilitata a fare molto altro. Ho delle disabilità fisiche, e qualche volta sono limitata nelle cose che posso fare da sdraiata, ma finché ho il mio portatile posso ancora fare qualcosa per Ubuntu. Infine mi piace la comunità Ubuntu. É una delle comunità più socievoli che conosco, di qualsiasi tipo, e penso che la comunità sia la parte più forte del sistema operativo. IL: Che ruoli hai all’interno della comunità Ubuntu? PS: Il mio grande progetto attuale è provare a rilanciare il Gruppo Accessibilità Ubuntu. É passato silenziosamente a gruppo di solo supporto usando la mailing list e il forum per un po’ di anni, ma spero di portarlo ad aggiornare la documentazione di quanto è disponibile, e che ci sia una qualche organizzazione che indirizzi il gruppo su cosa il gruppo vorrebbe vedere nei rilasci futuri di Ubuntu e anche un po’ di coordinazione con upstream. C’è stato molto entusiasmo dalle persone per questo, quindi spero che tutto questo succeda. L’accessibilità è una cosa complicata perché è molto varia. Quello di cui io ho bisogno è completamente diverso da quello che serve a qualcuno con problemi alla vista. Addirittura persone con problemi di mobilità potrebbero avere esigenze diverse da quelle che ho io. C’è anche grande enfasi sulla discussione di finalizzarsi allo sviluppo, e mi piacerebbe diversificare qualcosa – perché abbiamo davvero bisogno di aggiornare la documentazione e la consapevolezza. Ubuntu potrebbe aprirsi a una grande fetta di nuovi utenti se l’accessibilità fosse migliorata, o se magari le persone sapessero che già esiste. Faccio anche parte del gruppo che organizza gli Ubuntu User Days (giornate degli utenti Ubuntu ndt) per i nuovi utenti. Abbiamo iniziato gli Ubuntu User Days per fornire un giorno di “guide” più basilari per configurare e usare Ubuntu, e il primo è stato un grande successo. Il prossimo sarà il 5 giugno. Spero che vada bene come il primo. Abbiamo così tante idee per cosa vogliamo che succeda. É bello vedere tutto questo insieme. Infine, sono un’attiva Ubuntu Women in cui ho dato una mano per rilanciare ancora il programma di “mentoring”, e faccio qualsiasi altra cosa mi chiedono di fare. Sono stata un po’ meno attiva verso la fine del ciclo di Lucid. Ovviamente, sarò ancora più coinvolta quando avrò più tempo. IL: hai fatto tanto nel poco tempo da cui sei coinvolta in Ubuntu. C’è qualcosa che non hai fatto e che ti piacerebbe provare? PS: una domanda migliore è se c’è qualcosa che non ho fatto e non voglio provare. Voglio certamente essere coinvolta nella documentazione. Penso sia davvero importante, in più è un campo dove posso mettere conoscenze che già posso usare. Mi piacerebbe anche imparare come fare il triage degli errori e aiutare la bug squad. Anche, una delle cose che farò – quando non lavoro – è imparare a programmare. Ho fatto un paio di corsi di programmazione al college, e quindi probabilmente proverò a rinfrescare la memoria di quei linguaggi e riprendere in mano Python. Sono sicura che ci sono altre cose che non ho pensato o non ricordo che voglio fare, ma in genere succede che: se ne sento parlare, è probabilmente nella lista delle cose da imparare o fare quando ne avrò il tempo/l’energia/le risorse. IL: A cos’altro ti interessi al di fuori del OSS e Ubuntu? PS: Sono un’appassionata dei libri solidi (soprattutto fantasy, ma diversifico). Il mio cliente principale del lavoro che ho appena lasciato era un editore di fantasy e fantascienza, quindi era un modo fantastico per soddisfare la dipendenza da libri. Sono anche molto interessata agli studi sulla disabilità e diritti dei disabili, e sono abbastanza interessata di quanto al giorno d’oggi i diritti dei disabili e gli studi succede online e anche offline. Il mio blog non tecnologico è wheeledtraveler.blogspot.com, anche se l’ho usato poco recentemente in quanto ho viaggiato meno e non sto passando tempo a scrivere sul blog. Dal momento che teoricamente ho più tempo adesso, questo dovrebbe cambiare. |
https://wiki.ubuntu.com/LoCoTeams |
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VIGNETTA | Mi chiamo Leann Ogasawara, e sto lavorando per Canonical da 3 anni. Sono stata coinvolta con QA e triaging, per una manutenzione stabile e adesso sono direttore per il ciclo di rilascio del kernel di Ubuntu 10.10. |
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Se dovessi definire te stesso in una frase, quale sarebbe? | Penelope Stowe: Come hai fatto a finire il lavoro con Canonical e Ubuntu? LO: Principalmente lavoro spesso per Canonical e su Ubuntu, ero un'utente e fan di Ubuntu - come molte persone lo sono. Allo stesso tempo, ero coinvolta con il Kernel QA e Testing. In coincidenza, con alcuni miei ex colleghi che avevavno menzionato l'inizio di un lavoro alla Canonical per il Kernel QA Engineer. Suonava come una stupefacente oppurtunità di lavoro, così ho sottoposto il mio curriculum vitae, incrociando le dita, e iniziando a tuffarmi nel triaging kernel bugs di Ubuntu. Alcune settimane dopo ho ricevuto una email per rilasciare la mia prima intervista e eccomi qua. PS: Come è stato ricostruito la principale release del kernel per Ubuntu 10.10 che si differenziava da altri lavori che avevi fatto nella squadra del kernel? LO: Ogni ruolo ha le sue differenze, cruciali, responsabilità.Iniziando come direttore di rilascio del kernel, sono come il portiere per tutto quello che entra nel nostro attuale kernel.Coinvolge un po di recensioni di patch e testing. Inoltre, non solo sono responsabile per il completamento dei miei task personali per il rilascio dei cicli, ho la sicurezza che l'intera squadra è in linea così bene con il loro lavoro. Richiede un po di organizzazione come in qualsiasi altro ruolo io sono stata. |
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Io ho un myPhone. | |
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Traduzione "ostica" - attenzione nella revisione per verificare se non ho travisato il senso di qualche frase. ==== Revisione ==== DONNE UBUNTU Isabell Long: Innanzitutto, per favore raccontaci qualcosa su di te. Penelope Stowe: sono stata un’utente di Ubuntu a “intermittenza” da quasi 3 anni (la “mia altra distro”, devo ammetterlo, è MacOS). Fino a poco fa, lavoravo nel campo editoriale, ma mi sono licenziata e adesso sto valutando le possibilità su cosa farò in futuro. Penso sia un buon momento per essere avventurosi e puntare sulle vecchie cose che avevo pianificato, e guardare a nuove possibilità. Mi piace interessarmi a tutto e, sebbene non creda alla conoscenza fine a se stessa, penso che tutto quello che si impara possa essere utile e spesso lo è. IL: Cosa ti ha spinto ad essere coinvolta nella comunità Ubuntu? PS: la risposta corta e immediata è che un amico mi tormentò abbastanza per circa 6 mesi prima che mi coinvolgessi attivamente. La risposta più lunga è che finalmente arrivai al punto di smetterla di essere troppo timida per essere coinvolta, il che ha molto a che fare con l’avere amici coinvolti che erano entusiasti di coinvolgermi. Prima avevo usato Ubuntu così a lungo che essere coinvolta non è stato un salto enorme, solo un ostacolo personale. Sul perché ho cominciato ad usare Ubuntu, ho sempre avuto amici fanatici di Linux, e alla fine ho deciso di provarlo nel 2007, e tutti mi dicevano che Ubuntu era la strada da seguire. Devo ammettere che non sono un’utente a tempo pieno e non so se lo sarò mai. Tuttavia ho sempre seguito con interesse la cultura libera, quindi usare software libero è una conseguenza naturale. Sono un’utente più filosofica che un tipo “basta che funzioni”, specie quando ho un bisogno crescente di strumenti di accessibilità, molti dei quali non “funzionano e basta” ancora su ogni distribuzione Linux. Inoltre, lavorare con Ubuntu è qualcosa che posso fare quando sono fisicamente impossibilitata a fare dell'altro. Ho delle disabilità fisiche, e qualche volta sono limitata nelle cose che posso fare da sdraiata, ma finché ho il mio portatile posso sempre fare qualcosa per Ubuntu. Infine mi piace la comunità Ubuntu. É una delle comunità più socievoli che conosco, di qualsiasi tipo, e penso che la comunità sia la parte più forte del sistema operativo. IL: Che ruoli hai all’interno della comunità Ubuntu? PS: Il mio grande progetto attuale è provare a rilanciare il Gruppo Accessibilità Ubuntu. É passato silenziosamente a gruppo di solo supporto usando la mailing list e il forum per un po’ di anni, ma spero di portarlo ad aggiornare la documentazione di quanto è disponibile, e che ci sia una qualche organizzazione che indirizzi il gruppo su cosa il gruppo vorrebbe vedere nei rilasci futuri di Ubuntu così come qualche forma di coordinamento con l'upstream. C’è stato molto entusiasmo nelle persone per questo, quindi spero che tutto questo succeda. L’accessibilità è una cosa complicata perché è molto varia. Quello di cui io ho bisogno è completamente diverso da quello che serve a qualcuno con problemi alla vista. Addirittura persone con altri problemi di mobilità potrebbero avere esigenze diverse da quelle che ho io. C’è anche grande enfasi sulle discussioni di focalizzarsi sullo sviluppo, e mi piacerebbe diversificare qualcosa – perché abbiamo davvero bisogno di aggiornare la documentazione e la consapevolezza. Ubuntu potrebbe aprirsi a una grande fetta di nuovi utenti se l’accessibilità fosse migliorata, o se magari le persone sapessero ciò che già esiste. Faccio anche parte del gruppo che organizza gli Ubuntu User Days (Giornate degli Utenti Ubuntu, ndt) per i nuovi utenti. Abbiamo iniziato gli Ubuntu User Days per offrire una giornata di “guide” di base per configurare e usare Ubuntu, e la prima è stata un grande successo. La prossima sarà il 5 giugno. Spero che vada bene come la prima. Abbiamo così tante idee per quello che vogliamo che succeda. É bello vedere tutto questo convergere. Infine, sono attiva in Donne Ubuntu in cui ho dato una mano per rilanciare ancora il programma di “mentoring”, e faccio qualsiasi altra cosa mi chiedono di fare. Sono stata un po’ meno attiva verso la fine del ciclo di Lucid. Ovviamente, sarò ancora più coinvolta quando avrò più tempo. IL: hai fatto tanto nel poco tempo in cui sei coinvolta in Ubuntu. C’è qualcosa che non hai fatto e che ti piacerebbe provare? PS: una domanda migliore è se c’è qualcosa che non ho fatto e che non vorrei provare. Voglio certamente essere coinvolta nella documentazione. Penso sia davvero importante, in più è un campo dove posso mettere conoscenze che già posso usare. Mi piacerebbe anche imparare come fare il triage degli errori e aiutare la squadra bug. Inoltre, una delle cose che farò – quando non lavoro – è di imparare a programmare. Ho fatto un paio di corsi di programmazione al college, e quindi probabilmente proverò a rinfrescarmi la memoria con quei linguaggi e riprendere in mano Python. Sono sicura che ci sono altre cose cui non ho pensato o che non ricordo di voler fare, ma in genere succede che: se ne sento parlare, è probabilmente nella mia lunga lista delle cose da imparare o da fare quando ne avrò il tempo/l’energia/le risorse. IL: A cos’altro ti interessi al di fuori dell'OSS (Open Source Software, ndr) e Ubuntu? PS: Sono un’appassionata dei libri solidi (soprattutto fantasy, ma diversifico). Il mio cliente principale del lavoro che ho appena lasciato era un editore di fantasy e fantascienza, quindi era un modo fantastico per soddisfare la dipendenza da libri. Sono anche molto interessata agli studi sulla disabilità e diritti dei disabili, e sono abbastanza interessata di come al giorno d’oggi i diritti dei disabili e gli studi succedano online ed anche offline. Il mio blog non tecnologico è wheeledtraveler.blogspot.com, anche se l’ho usato poco recentemente in quanto ho viaggiato meno e non sto passando tempo a scrivere sul blog. Dal momento che teoricamente ho più tempo adesso, questo dovrebbe cambiare. |
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VIGNETTA | === Revisione === |
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Se dovessi definire te stesso con una frase, quale sarebbe? | |
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Io ho un myPhone. | Per saperne di più su Ubuntu Loco Team visitate il sito: https://wiki.ubuntu.com/LoCoTeams |
Donne Ubuntu 2
Traduzione italiana
Per saperne di più su Ubuntu Loco Team visitate il sito:
https://wiki.ubuntu.com/LoCoTeams
Mi chiamo Leann Ogasawara, e sto lavorando per Canonical da 3 anni. Sono stata coinvolta con QA e triaging, per una manutenzione stabile e adesso sono direttore per il ciclo di rilascio del kernel di Ubuntu 10.10.
Penelope Stowe: Come hai fatto a finire il lavoro con Canonical e Ubuntu? LO: Principalmente lavoro spesso per Canonical e su Ubuntu, ero un'utente e fan di Ubuntu - come molte persone lo sono. Allo stesso tempo, ero coinvolta con il Kernel QA e Testing. In coincidenza, con alcuni miei ex colleghi che avevavno menzionato l'inizio di un lavoro alla Canonical per il Kernel QA Engineer. Suonava come una stupefacente oppurtunità di lavoro, così ho sottoposto il mio curriculum vitae, incrociando le dita, e iniziando a tuffarmi nel triaging kernel bugs di Ubuntu. Alcune settimane dopo ho ricevuto una email per rilasciare la mia prima intervista e eccomi qua. PS: Come è stato ricostruito la principale release del kernel per Ubuntu 10.10 che si differenziava da altri lavori che avevi fatto nella squadra del kernel? LO: Ogni ruolo ha le sue differenze, cruciali, responsabilità.Iniziando come direttore di rilascio del kernel, sono come il portiere per tutto quello che entra nel nostro attuale kernel.Coinvolge un po di recensioni di patch e testing. Inoltre, non solo sono responsabile per il completamento dei miei task personali per il rilascio dei cicli, ho la sicurezza che l'intera squadra è in linea così bene con il loro lavoro. Richiede un po di organizzazione come in qualsiasi altro ruolo io sono stata.
Note alla traduzione
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Per saperne di più su Ubuntu Loco Team visitate il sito:
https://wiki.ubuntu.com/LoCoTeams
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