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== Lettere == === Traduzione italiana === LETTERE Siamo lieti di pubblicare ogni mese alcune delle mail che riceviamo. Se volete proporre una lettera per questo spazio, di critiche o complimenti, potete inviarle a: letters@fullcirclemagazine.org. ATTENZIONE: alcune lettere potranno essere tagliate per ragioni di spazio. Correzione Nel numero di Novembre "La mia storia", di Jesee Avilés, lui ha commesso un terribile errore. QGIS (qui sotto) è un Sistema di Informazione Geografico, non un'applicazione CAD 2D. Sebbene per molti potrebbe essere lo stesso, essi sono radicalmente differenti. In un GIS potete creare,memorizzare e visualizzare dati in una varietà di sistemi di coordinate. Alcuni potrebbero sostenere che un CAD può manipolare dati che essenzialmente hanno un sistema di coordinate. Questo in parte é vero, dato che per esempio, un sistema CAD non sa come manipolare dati di zone UTM contigue. Un'altra differenza è che il dato in un GIS ha una tabella attributi che permette di utilizzare in tanti modi differenti i vostri dati. Le differenze potrebbero continuare a lungo, il mio punto di vista è che dovete controllare più a fondo questi tipi di articoli. Personalmente lavoro in ambiente Windows, ma utilizzo Ubuntu per alcuni progetti speciali. Uso QGIS per introdurre i miei studenti (B.A. in Archeologia) alla cartografia e alla cartografia digitale. QGIS essendo multipiattaforma, mi permette di espandere il mio pubblico (molti dei miei studenti utilizzano Mac altri sono a favore di Linux) ed essendo open source non ci sono problemi con la violazione del DRM. Gerardo Jimenez Delgado PIÙ CLI! Nel FCM42, Chris Burmajster supplica per "ancora meno CLI". Anche se a prima vista uno potrebbe essere daccordo, veramente io simpatizzo per questo, ma quando lo considerate più da vicino non è quello che voi volete. Una GUI può solo graffiare la superfice delle maggiori capacità utilizzate da Linux. Se volete mettere tutte le capacità di Linux in una GUI, quella GUI sarebbe così grossa e complicata che nessuno sarà in grado di cercare di realizzare qualcosa, spesso come i più comuni pulsanti. Così la sua richiesta per una "semplice GUI in cui uno può fare ogni cosa" è proprio completamente impossibile. Scusate. Se le persone si spostano da Windows ad Ubuntu, il primo vantaggio acquisito é un sistema sicuro e più affidabile, in cui le maggiori cose che si vogliono fare possono essere fatte usando la GUI, che è semplice, con questo sono daccordo. La vera forza di Linux è nella linea di comando e chiunque possa utilizzare una tastiera per digitare alcuni caratteri può trarre profitto spesso dai più semplici comandi, di cui non è veramente necessario impararne molti. Non c'è niente di complicato nell'uso di semplici comandi come cd, ls, mv, cp, tranne che per una probabile barriera psicologica. La forza è che uno può modificare questi comandi in molte decine o centinaia di modi mentre è scoraggiante se volete conoscerlo tutto, quello che nessuno fa o ha bisogno di fare. Uno può usare 'man' per conoscere tutto quello che ha bisogno. Man è un'abbreviazione per "manual" (guida sul hard disk) ed é anche un comando. Se uno sceglie di non usare la CLI, allora proprio non ne fa uso ma per favore non chiedete un magnifico OS come Linux in stile Window. Jaap Woldringh Più idee Backup, Meno scuse Tutte le soluzioni backup evidenziate offerte dal Sig. Mins [nel FCM#43] sono molto buone. Dropbox e Clonezilla sono strumenti specialmente validi. A meno che siate limitati ad un dispositivo desktop, ci altre valide opzioni. La mia box Linux è stata prevista con un hard disk extra proprio per i backup. Sotto questo scenario potete avere due opzioni aggiuntive: * Rsync - un vecchio coraggioso che 'funziona' quando viene applicata una piccola configurazione. * Unison - il mio strumento preferito quando sincronizzo i dati. Uno dei maggiori attributi utilizzati è quello cross platform e sincronizza i dati con grande efficenza. John McGinnis Leggendo proprio "Idee Backup" nel FCM#43 si tralascia proprio spideroak: http://www.spideroak.com. Supporta bene Ubuntu (ed altri sistemi Linux) inoltre il client è ben configurabile. Ha anche un approccio zero-knowledge, nel senso che la società Spideroak e gli impiegati non possono scoprire la vostra password o decriptare i vostri dati. Questo mi da molta tranquillità. Mi spiace di non avere tempo per scrivere un commento su di me ma si prega di dare un'occhiata. La cartella da 2GB è gratuita e se volete maggior spazio vi offrono 100GB per 100 USD. Io non sono associato a Spideroak in nessun altro modo che quello di essere un cliente soddisfatto. John Jaarsveld Ronnie dice: Spideroak sembra certamente popolare come anche Paddy Landau lo ha citato in una email. Un ringraziamento per averci fatto conoscere le persone Grep o non Grep Ho notato la risposta a questa domanda: Perchè il comando: ls | grep *zip non fa quello che voglio e cerca di fornire una risposta alternativa?: La ragione è che tramite * che precede il carattere ripete 0 o più volte il carattere che non avete specificato, in questo modo il risultato è nullo. Le soluzioni sono: ls | grep .*zip ( il . significa un singolo carattere ad esclusione di una nuova linea) o dimenticare grep ed usare: ls *.zip Gautham Pai Proposta di affari per voi Buon giorno. Sono Khaldoon Khalifa, il direttore in carica della sezione Revisione Contabile della Banca OCBC. Ho una proposta di affari di $2,300,000.00 USD per voi, da gestire con me dalla mia banca. Avrò bisogno di essere assistito nell'esecuzione di questo progetto di affari dalla Malaysia al vostro paese. Se siete interessati, per maggiori informazioni contattatemi al mio indirizzo di email privato che é (<snip!>). Sinceramente Mr. Khaldoon Khalifa Ronnie dice: Nessun altra offerta di affare multimilionario! ma mi sento compiaciuto sul fatto che parecchie migliaia di persone hanno proprio letto come spam la mail che ho ricevuto [Vignetta] Il tuo smartphone supporta quasi tutte le situazioni Tempi moderni [Fumetto] Carino provalo.... ma no, non posso essere respinto dalla fotografia dell'aglio.... e dall'aspetto..... [Fumetto] .....questa.... [Fumetto] è una cipolla ==== Note alla traduzione ==== === Revisione === LETTERE Siamo lieti di pubblicare ogni mese alcune delle mail che riceviamo. Se volete proporre una lettera per questo spazio, di critiche o complimenti, potete inviarle a: letters@fullcirclemagazine.org. ATTENZIONE: alcune lettere potranno essere tagliate per ragioni di spazio. Correzione Nel numero di Novembre "La mia storia", di Jesee Avilés, lo scrittore ha commesso un terribile errore. QGIS (qui sotto) è un Sistema di Informazione Geografico, non un'applicazione CAD 2D. Sebbene per molti potrebbe essere lo stesso, in realtà sono radicalmente differenti. In un GIS potete creare, memorizzare e visualizzare dati in una varietà di sistemi di coordinate. Alcuni potrebbero sostenere che un CAD può manipolare dati che essenzialmente hanno un sistema di coordinate. Questo in parte é vero, dato che per esempio, un sistema CAD non sa come manipolare dati di zone UTM contigue. Un'altra differenza è che il dato in un GIS ha una tabella attributi che permette di utilizzare in tanti modi differenti i vostri dati. Le differenze potrebbero continuare a lungo, il mio punto di vista è che dovete controllare più a fondo questi tipi di articoli. Personalmente lavoro in ambiente Windows, ma utilizzo Ubuntu per alcuni progetti speciali. Uso QGIS per introdurre i miei studenti (B.A. in Archeologia) alla cartografia e alla cartografia digitale. QGIS essendo multipiattaforma, mi permette di espandere il mio pubblico (molti dei miei studenti utilizzano Mac altri sono a favore di Linux) ed essendo open source non ci sono problemi con la violazione del DRM. Gerardo Jimenez Delgado PIÙ CLI! In FCM42, Chris Burmajster supplica per "ancora meno CLI". Anche se a prima vista uno potrebbe essere daccordo, sinceramente io simpatizzo per questo, ma considerandolo più da vicino non è quello che si vuole. Una GUI può solo intaccare la superficie delle enormi capacità utilizzate da Linux. Se volete mettere tutte le capacità di Linux in una GUI, quella GUI sarebbe così grossa e complicata che nessuno sarebbe in grado di realizzare qualcosa, spesso come i più comuni pulsanti. Così la sua richiesta per una "semplice GUI in cui uno può fare ogni cosa" è proprio completamente impossibile. Scusate. Se le persone si spostano da Windows ad Ubuntu, il primo vantaggio acquisito é un sistema sicuro e più affidabile, in cui le maggiori cose che si vogliono fare possono essere fatte usando la GUI, che è semplice, con questo sono daccordo. La vera forza di Linux è nella linea di comando e chiunque possa utilizzare una tastiera per digitare alcuni caratteri può trarre profitto spesso dai più semplici comandi, di cui non è veramente necessario imparare molto. Non c'è niente di complicato nell'uso di semplici comandi come cd, ls, mv, cp, tranne che per una probabile barriera psicologica. La forza è che uno può modificare questi comandi in molte decine o centinaia di modi mentre è scoraggiante se volete conoscerlo tutto, cosa che nessuno fa o ha bisogno di fare. Uno può usare 'man' per conoscere tutto quello di cui ha bisogno. Man è un'abbreviazione per "manual" (guida sul hard disk) ed é anche un comando. Se uno sceglie di non usare la CLI, allora proprio non ne faccia uso, ma per favore non chiedete ad un OS magnifico come Linux di essere 'limitato in finestre' lasciando la sua reale potenza. Jaap Woldringh Più idee Backup, Meno scuse Tutte le soluzioni backup evidenziate offerte dal Sig. Mins [nel FCM#43] sono molto buone. Dropbox e Clonezilla sono strumenti specialmente validi. A meno che siate limitati ad un dispositivo desktop, ci sono altre valide opzioni. Il mio gateway Linux è stato previsto con un hard disk extra proprio per i backup. Sotto questo scenario potete avere due opzioni aggiuntive: * Rsync - un vecchio coraggioso che 'funziona' quando viene applicata una piccola configurazione. * Unison - il mio strumento preferito quando sincronizzo i dati. Uno dei maggiori attributi utilizzati è quello di essere un 'cross platform' e che sincronizza i dati con grande efficienza. John McGinnis Ho appena letto "Idee Backup" nel FCM#43 si tralascia proprio spideroak: http://www.spideroak.com. Supporta bene Ubuntu (ed altri sistemi Linux) inoltre il client è ben configurabile. Ha anche un approccio per veri principianti, nel senso che la società Spideroak e gli impiegati non possono scoprire la vostra password o decriptare i vostri dati. Questo mi da molta tranquillità. Mi spiace di non avere tempo per scrivere un mio commento in merito ma siete pregati di dargli un'occhiata. La cartella da 2GB è gratuita e se volete maggior spazio vi offrono 100GB per 100 USD. Io non sono associato a Spideroak in nessun altro modo se non quello di essere un cliente soddisfatto. John Jaarsveld Ronnie dice: Spideroak sembra certamente popolare come anche Paddy Landau lo ha citato in una email. Grazie per avercelo fatto conoscere, gente! Grep-are o non Grep-are Ho notato la risposta a questa domanda: Perchè il comando: ls | grep *zip non fa quello che voglio e cerca di fornire una risposta alternativa?: La ragione è che tramite * che precede il carattere ripete 0 o più volte il carattere che non avete specificato, in questo modo il risultato è nullo. Le soluzioni sono: ls | grep .*zip ( il . significa un singolo carattere ad esclusione di una nuova linea) o dimenticare grep ed usare: ls *.zip Gautham Pai Proposta di affari per voi Buon giorno. Sono Khaldoon Khalifa, il direttore in carica della sezione Revisione Contabile della Banca OCBC. Ho una proposta di affari di $2,300,000.00 USD per voi, da gestire con me dalla mia banca. Avrò bisogno di essere assistito nell'esecuzione di questo progetto di affari dalla Malaysia al vostro paese. Se siete interessati, per maggiori informazioni contattatemi al mio indirizzo di email privato che é (<snip!>). Sinceramente Mr. Khaldoon Khalifa Ronnie dice: Nessun altra offerta di affare multimilionario! Ma mi sento compiaciuto del fatto che parecchie migliaia di persone hanno proprio letto come spam la mail che ho ricevuto. [Vignetta] Il tuo smartphone supporta quasi tutte le situazioni Tempi moderni [Fumetto] c'hai provato.... ma no, non posso essere scacciato dalla fotografia dell'aglio.... e comunque... [Fumetto] .....questa.... [Fumetto] ...è una cipolla... ==== Note alla revisione ==== === Errata Corrige === |
= Traduzione italiana = IO PENSO CHE... La domanda del mese scorso è stata: Ubuntu dovrebbe mantenere il suo attuale programma di rilasci o passare ad una rolling release? “E' importante che Ubuntu mantenga il suo obiettivo sulla sicurezza. Passando ad una rolling release, Ubuntu penalizzerebbe la sua sicurezza e funzionalità per avere un software all'ultimo grido. In qualità di utente Arch (che utilizza il sistema della Rolling Release), posso affermare che le problematiche che salterebbero fuori da un eventuale passaggio di Ubuntu ad una rolling release, potrebbero spaventare un gran numero di utenti e distruggere anche l'opinione che “Ubuntu è facile da usare”. Lucas Westermann “Una release all’anno. Il pubblico è abituato ai rilasci programmati, ma uno all’anno sarebbe meglio… meno stress su devs, etc, maggiore stabilità nelle caratteristiche e bugs risolti prima del rilascio.” Syko “La Rolling Release più la LTS (Long Term Support) avrebbero senso. Se si passasse alla rolling release, Ubuntu diventerebbe il definitivo sistema operativo basato su Linux; spero che Mark prenda questa decisione.” Marian “Con rilasci ogni sei mesi, abbiamo grossi aggiornamenti da eseguire in unica volta e questo è bene. Piccoli aggiornamenti non sono così interessanti ed epici…” Mixabuben “Io sono per passare ad Arch Linux al 100% proprio per questo motivo. Adoro le applicazioni ma odio dover installare tutto ogni sei mesi. In più, mi piace la libertà di poter scegliere, e proprio adesso ho scelto Gnome 3 e le Rolling Release. Una rolling release è l’unica strada da seguire se Linux vuole veramente diventare un serio candidato tra i sistemi operativi Desktop. Non saranno molti i nuovi utenti di Linux che vorranno aggiornare costantemente la loro release. Hermann “La mia scelta dipende molto dal fatto se si continuerà con Unity oppure Ubuntu tornerà a Gnome 3. Non vedo l’ora di scoprirlo con i prossimi rilasci programmati. Fate quello che funziona meglio, ma odio dover rimuovere tutto per fare un aggiornamento, perciò la possibilità di una Rolling Release mi attira molto. Stephen R Douglas “Non abbiamo bisogno di rilasci che non vengano prima testati. La cosa peggiore è avere una nuova release che causa un sacco di problemi. Non voglio problemi. Se li volessi utilizzerei qualcosa tipo la versione instabile di Debian. Rilasciate gli aggiornamenti solo quando sono pronti e non chiedete a noi utenti di trovare i problemi. Adoro Ubuntu e rimango con i rilasci della LTS proprio per questo motivo. Se la versione LTS dovesse iniziare a darmi qualche problema, vorrà dire che passerò ad un'altra distribuzione. Jerry Turba “Continuare con i rilasci programmati. Lo sprint per fare uscire Natty/Unity è terminato con l'attuale disastro; una rolling release non farebbe che peggiorare la situazione. Sei mesi sono buoni, ma un rilascio annuale non sarebbe male se facesse migliorare le cose, e non come quella assurdità che è appena uscita in Aprile. Un rilascio annuale darebbe più tempo agli sviluppatori di poter risolvere i bug prima di pubblicare il rilascio, cosa che ad esempio, avrebbe potuto rendere Unity migliore. Così com'è, preferisco utilizzare una macchina con Windows piuttosto che Natty con Unity. Robin Goodfellow “Penso che ogni rilascio di Ubuntu sarebbe perfetto con il minor numero di bug possibile. L'attuale programma di rilasci semestrale, non da' sufficiente tempo alla comunità per risolvere la maggior parte di questi bug. Abbiamo bisogno di più tempo per risolverli e rendere Ubuntu un sistema operativo perfetto. Skumara “I rilasci programmati possono aiutare nella pubblicità, ma le Rolling Release sono la strada da seguire, di questo ha bisogno la gente e non di fare nuove installazioni ogni volta. (La maggior parte delle persone che conosco danneggia i propri sistemi facendo aggiornamenti a nuove release e così poi gli tocca procedere ad una nuova installazione). Salvadesswaran Srinivasan “Non credo che ci sia granché da scrivere in merito. Che problemi ci sono con l'attuale programma di rilasci? Se abbiamo bisogno di piccoli aggiornamenti, non dobbiamo far altro che scaricarli dal gestore di Aggiornamenti tralasciando quelli più grossi che vengono emessi semestralmente. Mi sembra tutto ok a me. Perché cambiare una formula che funziona? JFR “Penso che aggiornamenti più frequenti e più piccoli migliorerebbero la maneggevolezza del sistema. Dave Nelson “Per me si dovrebbe trovare una giusta via di mezzo fra le due alternative. Spesso mi capita di installare manualmente le ultime versioni e sottoversioni di determinati software, perché voglio o necessito di particolari caratteristiche e spesso Ubuntu è ancora indietro rispetto ai nuovi software stabili. In un anno avrei bisogno di aspettare molto tempo per avere degli aggiornamenti ufficiali sui software, ma se ci fosse un mix con una rolling release, allora il problema sarebbe risolto. Suggerirei un rilascio programmato per i maggiori aggiornamenti (Unity, Gnome 3, etc…) e dei continui rilasci per gli aggiornamenti più piccoli. In questo modo Ubuntu avrebbe più tempo per evitare spiacevoli situazioni come quella capitata con il rilascio della 11.04, perché, beh diciamocelo schiettamente, è il “Windows ME o Vista” del mondo Linux al momento. Unity è stato rilasciato in tempi troppo brevi e Ubuntu ha incasinato persino la modalità classica. Sono abituato ad avere la qualità in Linux e sono molto critico a riguardo. Se questo dovesse succedere ancora, cambierò distribuzione. Bart “Finché gli sviluppatori riusciranno a mantenere e gestire dei rilasci programmati semestrali, non vedo quale motivazione dovrebbe esserci per passare ad una rolling release. Con dei rilasci programmati si sa quando aspettarsi dei nuovi aggiornamenti. Questo fatto da solo renderebbe più facile il lavoro di pianificazione dei percorsi di aggiornamento e roll-out degli amministratori di sistema. Tom “Solo rilasci programmati e gli LTS sarebbero sufficientemente solidi! Sei mesi sono abbastanza per le fasi di Alpha e Beta Test, perciò personalmente sto utilizzando solamente rilasci LTS. CLI “Come per Arch e Linux Foresight, una distribuzione che utilizzi le Rolling Release è la strada giusta da seguire. E' più efficiente e flessibile, permettendo così ad una persona di andare avanti e indietro per gli aggiornamenti in modo semplice e risolvere così eventuali problemi che potrebbero sorgere. Conrad Linde “Utilizzo Debian come Rolling Release su una seconda macchina e penso che sia molto più pratico da amministrare così. Apt-get-dist-upgrade o upgrade sono molto più veloci e semplici di un’intera installazione integrale. Un buon modo per gestire una ROlling Release sono il progetto CUT di Debian o il MintUpdate per LMDE: i pacchetti sono disponibili nel repository principale quando sono sufficientemente stabili per gli utenti finali. Ognuno poi è libero di aggiungere altri repository… lame duck “Procediamo pure con una rolling release. Dopo tutto c’è stato imposto Unity quindi perché non fare qualcos’altro di altrettanto stupido? Anon “La maggior parte dei pacchetti che utilizzo sono già fuori assistenza da almeno quattro anni. A ogni rilascio programmato, mi ritrovo con una "nuova versione" obsoleta. Al momento ho oltre 150 repository da provare e mantenere aggiornati, compilo e installo senza utilizzare synaptic 10 delle principali applicazioni come Gimp, Libreoffice ecc. R. Geleick “C'è bisogno di entrambe le soluzioni, quindi perché non programmare un servizio di Supporto a lungo termine e pubblicare gli aggiornamenti con delle rolling release? Bourlas “Credo che un modello a “mezza-Rolling Release”, come Chakra Linux, sarebbe la soluzione ideale per tutte le esigenze. Con questo modello si deve installare solo una volta e tutti i pacchetti delle applicazioni saranno installati “immediatamente” mentre i pacchetti di sistema (driver grafici,kernel, ecc.) verranno testati per un po' e poi alla fine aggiornati. Nick “I rilasci programmati tengono conto di importanti sperimentazioni e permettono di dare un taglio netto con le vecchie installazioni. Rilasci semestrali sembrano lunghissimi per Canonical; c'è sempre una corsa sfrenata poco prima del rilascio. Annualmente porterebbe via la pressione e consentirebbe una release di forma migliore. Ritengo comunque importante, mantenere il Supporto a Lungo Termine sui rilasci. Paddy Landau “Una Rolling Release sembra essere molto più conveniente, dato che fornisce pacchetti sempre nuovi che vengono testati prima di essere rilasciati “selvaggiamente”. Il vantaggio di questa cosa è che si potrebbe avere l'ultima versione non appena disponibile e impedire così di fare grandi cambiamenti ogni sei mesi. Io vivo in un certo qual modo, all'avanguardia, e per far questo ora utilizzo un numero di repository ppa dai quali ottenere i software più recenti. Sarebbe utile se ci fossero due tipi di rilasci: uno con Supporto a Lungo Termine per gli utenti che volessero stabilità e supporto e aggiornamenti rolling tra una LTS e l'altra fornendo così sempre gli ultimi aggiornamenti dei software. Marc “Il rilascio programmato semestrale sembra assomigliare di più ad una gara contro il tempo piuttosto che ad un buon avanzamento senza bug. Anon “Penso si debba rimanere ai rilasci programmati. Se sono sei mesi o un anno, non importa. Comunque quello che si dovrebbe fare è questo: decidere a cosa si voglia che ogni LTS assomigli (con il maggior numero di motivazioni possibile). Lavorare su una o due di queste specifiche in ogni rilascio intermedio e concentrarsi sulla risoluzione dei bug come focus di ognuno di questi. Lo stanno già facendo in una certa misura. Ma mi piacerebbe vederli ancora più concentrati sulla risoluzione dei bug per almeno uno o due rilasci nel prossimo futuro. Spazzar via quanti più bug persistenti possibile (specialmente i tagli con la carta). Patrick D. “Anche se usassimo la rolling release potremmo comunque aver ancora bisogno di installare tutto da zero con un DVD (per nuovi PC oppure se per qualche motivo ci siamo dimenticati di aggiornarli per un lungo periodo di tempo). Aloysius “I rilasci programmati creano un notevole vantaggio di dipendenza per la distribuzione di Linux. La scelta di continuare con i rilasci programmati renderebbe Ubuntu diverso e rafforzerebbe la sua crescita. Art Gunn “Ubuntu è maturato a tal punto da non aver più bisogno di nuovi rilasci ogni sei mesi. Ora i nuovi rilasci possono essere fatti quando ci sono cambiamenti significativi e senza la pressione di un piano di rilasci semestrale. Harry Webb == Note alla traduzione == = Revisione = IO PENSO CHE... La domanda del mese scorso è stata: Ubuntu dovrebbe mantenere il suo attuale programma di rilasci o passare ad una rolling release? “E' importante che Ubuntu mantenga il suo obiettivo sulla sicurezza. Passando ad una rolling release, Ubuntu penalizzerebbe la sua sicurezza e funzionalità per avere un software all'ultimo grido. In qualità di utente Arch (che utilizza il sistema della Rolling Release), posso affermare che le problematiche che salterebbero fuori da un eventuale passaggio di Ubuntu ad una rolling release, potrebbero spaventare un gran numero di utenti e distruggere anche l'opinione che “Ubuntu è facile da usare”. Lucas Westermann “Una release all’anno. Il pubblico è abituato ai rilasci programmati, ma uno all’anno sarebbe meglio… meno stress su devs, etc, maggiore stabilità nelle caratteristiche e bugs risolti prima del rilascio.” Syko “La Rolling Release più la LTS (Long Term Support) avrebbero senso. Se si passasse alla rolling release, Ubuntu diventerebbe il definitivo sistema operativo basato su Linux; spero che Mark prenda questa decisione.” Marian “Con rilasci ogni sei mesi, abbiamo grossi aggiornamenti da eseguire in unica volta e questo è bene. Piccoli aggiornamenti non sono così interessanti ed epici…” Mixabuben “Io sono per passare ad Arch Linux al 100% proprio per questo motivo. Adoro le applicazioni ma odio dover installare tutto ogni sei mesi. In più, mi piace la libertà di poter scegliere, e proprio adesso ho scelto Gnome 3 e le Rolling Release. Una rolling release è l’unica strada da seguire se Linux vuole veramente diventare un serio candidato tra i sistemi operativi Desktop. Non saranno molti i nuovi utenti di Linux che vorranno aggiornare costantemente la loro release. Hermann “La mia scelta dipende molto dal fatto se si continuerà con Unity oppure Ubuntu tornerà a Gnome 3. Non vedo l’ora di scoprirlo con i prossimi rilasci programmati. Fate quello che funziona meglio, ma odio dover rimuovere tutto per fare un aggiornamento, perciò la possibilità di una Rolling Release mi attira molto. Stephen R Douglas “Non abbiamo bisogno di rilasci che non vengano prima testati. La cosa peggiore è avere una nuova release che causa un sacco di problemi. Non voglio problemi. Se li volessi utilizzerei qualcosa tipo la versione instabile di Debian. Rilasciate gli aggiornamenti solo quando sono pronti e non chiedete a noi utenti di trovare i problemi. Adoro Ubuntu e rimango con i rilasci della LTS proprio per questo motivo. Se la versione LTS dovesse iniziare a darmi qualche problema, vorrà dire che passerò ad un'altra distribuzione. Jerry Turba “Continuare con i rilasci programmati. Lo sprint per fare uscire Natty/Unity è terminato con l'attuale disastro; una rolling release non farebbe che peggiorare la situazione. Sei mesi sono buoni, ma un rilascio annuale non sarebbe male se facesse migliorare le cose, e non come quella assurdità che è appena uscita in Aprile. Un rilascio annuale darebbe più tempo agli sviluppatori di poter risolvere i bug prima di pubblicare il rilascio, cosa che ad esempio, avrebbe potuto rendere Unity migliore. Così com'è, preferisco utilizzare una macchina con Windows piuttosto che Natty con Unity. Robin Goodfellow “Penso che ogni rilascio di Ubuntu sarebbe perfetto con il minor numero di bug possibile. L'attuale programma di rilasci semestrale, non da' sufficiente tempo alla comunità per risolvere la maggior parte di questi bug. Abbiamo bisogno di più tempo per risolverli e rendere Ubuntu un sistema operativo perfetto. Skumara “I rilasci programmati possono aiutare nella pubblicità, ma le Rolling Release sono la strada da seguire, di questo ha bisogno la gente e non di fare nuove installazioni ogni volta. (La maggior parte delle persone che conosco danneggia i propri sistemi facendo aggiornamenti a nuove release e così poi gli tocca procedere ad una nuova installazione). Salvadesswaran Srinivasan “Non credo che ci sia granché da scrivere in merito. Che problemi ci sono con l'attuale programma di rilasci? Se abbiamo bisogno di piccoli aggiornamenti, non dobbiamo far altro che scaricarli dal gestore di Aggiornamenti tralasciando quelli più grossi che vengono emessi semestralmente. Mi sembra tutto ok a me. Perché cambiare una formula che funziona? JFR “Penso che aggiornamenti più frequenti e più piccoli migliorerebbero la maneggevolezza del sistema. Dave Nelson “Per me si dovrebbe trovare una giusta via di mezzo fra le due alternative. Spesso mi capita di installare manualmente le ultime versioni e sottoversioni di determinati software, perché voglio o necessito di particolari caratteristiche e spesso Ubuntu è ancora indietro rispetto ai nuovi software stabili. In un anno avrei bisogno di aspettare molto tempo per avere degli aggiornamenti ufficiali sui software, ma se ci fosse un mix con una rolling release, allora il problema sarebbe risolto. Suggerirei un rilascio programmato per i maggiori aggiornamenti (Unity, Gnome 3, etc…) e dei continui rilasci per gli aggiornamenti più piccoli. In questo modo Ubuntu avrebbe più tempo per evitare spiacevoli situazioni come quella capitata con il rilascio della 11.04, perché, beh diciamocelo schiettamente, è il “Windows ME o Vista” del mondo Linux al momento. Unity è stato rilasciato in tempi troppo brevi e Ubuntu ha incasinato persino la modalità classica. Sono abituato ad avere la qualità in Linux e sono molto critico a riguardo. Se questo dovesse succedere ancora, cambierò distribuzione. Bart “Finché gli sviluppatori riusciranno a mantenere e gestire dei rilasci programmati semestrali, non vedo quale motivazione dovrebbe esserci per passare ad una rolling release. Con dei rilasci programmati si sa quando aspettarsi dei nuovi aggiornamenti. Questo fatto da solo renderebbe più facile il lavoro di pianificazione dei percorsi di aggiornamento e roll-out degli amministratori di sistema. Tom “Solo rilasci programmati e gli LTS sarebbero sufficientemente solidi! Sei mesi sono abbastanza per le fasi di Alpha e Beta Test, perciò personalmente sto utilizzando solamente rilasci LTS. CLI “Come per Arch e Linux Foresight, una distribuzione che utilizzi le Rolling Release è la strada giusta da seguire. E' più efficiente e flessibile, permettendo così ad una persona di andare avanti e indietro per gli aggiornamenti in modo semplice e risolvere così eventuali problemi che potrebbero sorgere. Conrad Linde “Utilizzo Debian come Rolling Release su una seconda macchina e penso che sia molto più pratico da amministrare così. Apt-get-dist-upgrade o upgrade sono molto più veloci e semplici di un’intera installazione integrale. Un buon modo per gestire una ROlling Release sono il progetto CUT di Debian o il MintUpdate per LMDE: i pacchetti sono disponibili nel repository principale quando sono sufficientemente stabili per gli utenti finali. Ognuno poi è libero di aggiungere altri repository… lame duck “Procediamo pure con una rolling release. Dopo tutto c’è stato imposto Unity quindi perché non fare qualcos’altro di altrettanto stupido? Anon “La maggior parte dei pacchetti che utilizzo sono già fuori assistenza da almeno quattro anni. A ogni rilascio programmato, mi ritrovo con una "nuova versione" obsoleta. Al momento ho oltre 150 repository da provare e mantenere aggiornati, compilo e installo senza utilizzare synaptic 10 delle principali applicazioni come Gimp, Libreoffice ecc. R. Geleick “C'è bisogno di entrambe le soluzioni, quindi perché non programmare un servizio di Supporto a lungo termine e pubblicare gli aggiornamenti con delle rolling release? Bourlas “Credo che un modello a “mezza-Rolling Release”, come Chakra Linux, sarebbe la soluzione ideale per tutte le esigenze. Con questo modello si deve installare solo una volta e tutti i pacchetti delle applicazioni saranno installati “immediatamente” mentre i pacchetti di sistema (driver grafici,kernel, ecc.) verranno testati per un po' e poi alla fine aggiornati. Nick “I rilasci programmati tengono conto di importanti sperimentazioni e permettono di dare un taglio netto con le vecchie installazioni. Rilasci semestrali sembrano lunghissimi per Canonical; c'è sempre una corsa sfrenata poco prima del rilascio. Annualmente porterebbe via la pressione e consentirebbe una release di forma migliore. Ritengo comunque importante, mantenere il Supporto a Lungo Termine sui rilasci. Paddy Landau “Una Rolling Release sembra essere molto più conveniente, dato che fornisce pacchetti sempre nuovi che vengono testati prima di essere rilasciati “selvaggiamente”. Il vantaggio di questa cosa è che si potrebbe avere l'ultima versione non appena disponibile e impedire così di fare grandi cambiamenti ogni sei mesi. Io vivo in un certo qual modo, all'avanguardia, e per far questo ora utilizzo un numero di repository ppa dai quali ottenere i software più recenti. Sarebbe utile se ci fossero due tipi di rilasci: uno con Supporto a Lungo Termine per gli utenti che volessero stabilità e supporto e aggiornamenti rolling tra una LTS e l'altra fornendo così sempre gli ultimi aggiornamenti dei software. Marc “Il rilascio programmato semestrale sembra assomigliare di più ad una gara contro il tempo piuttosto che ad un buon avanzamento senza bug. Anon “Penso si debba rimanere ai rilasci programmati. Se sono sei mesi o un anno, non importa. Comunque quello che si dovrebbe fare è questo: decidere a cosa si voglia che ogni LTS assomigli (con il maggior numero di motivazioni possibile). Lavorare su una o due di queste specifiche in ogni rilascio intermedio e concentrarsi sulla risoluzione dei bug come focus di ognuno di questi. Lo stanno già facendo in una certa misura. Ma mi piacerebbe vederli ancora più concentrati sulla risoluzione dei bug per almeno uno o due rilasci nel prossimo futuro. Spazzar via quanti più bug persistenti possibile (specialmente i tagli con la carta). Patrick D. “Anche se usassimo la rolling release potremmo comunque aver ancora bisogno di installare tutto da zero con un DVD (per nuovi PC oppure se per qualche motivo ci siamo dimenticati di aggiornarli per un lungo periodo di tempo). Aloysius “I rilasci programmati creano un notevole vantaggio di dipendenza per la distribuzione di Linux. La scelta di continuare con i rilasci programmati renderebbe Ubuntu diverso e rafforzerebbe la sua crescita. Art Gunn “Ubuntu è maturato a tal punto da non aver più bisogno di nuovi rilasci ogni sei mesi. Ora i nuovi rilasci possono essere fatti quando ci sono cambiamenti significativi e senza la pressione di un piano di rilasci semestrale. Harry Webb == Note alla revisione == = Errata Corrige = |
Traduzione italiana
IO PENSO CHE... La domanda del mese scorso è stata: Ubuntu dovrebbe mantenere il suo attuale programma di rilasci o passare ad una rolling release?
“E' importante che Ubuntu mantenga il suo obiettivo sulla sicurezza. Passando ad una rolling release, Ubuntu penalizzerebbe la sua sicurezza e funzionalità per avere un software all'ultimo grido. In qualità di utente Arch (che utilizza il sistema della Rolling Release), posso affermare che le problematiche che salterebbero fuori da un eventuale passaggio di Ubuntu ad una rolling release, potrebbero spaventare un gran numero di utenti e distruggere anche l'opinione che “Ubuntu è facile da usare”. Lucas Westermann
“Una release all’anno. Il pubblico è abituato ai rilasci programmati, ma uno all’anno sarebbe meglio… meno stress su devs, etc, maggiore stabilità nelle caratteristiche e bugs risolti prima del rilascio.” Syko
“La Rolling Release più la LTS (Long Term Support) avrebbero senso. Se si passasse alla rolling release, Ubuntu diventerebbe il definitivo sistema operativo basato su Linux; spero che Mark prenda questa decisione.” Marian
“Con rilasci ogni sei mesi, abbiamo grossi aggiornamenti da eseguire in unica volta e questo è bene. Piccoli aggiornamenti non sono così interessanti ed epici…” Mixabuben
“Io sono per passare ad Arch Linux al 100% proprio per questo motivo. Adoro le applicazioni ma odio dover installare tutto ogni sei mesi. In più, mi piace la libertà di poter scegliere, e proprio adesso ho scelto Gnome 3 e le Rolling Release. Una rolling release è l’unica strada da seguire se Linux vuole veramente diventare un serio candidato tra i sistemi operativi Desktop. Non saranno molti i nuovi utenti di Linux che vorranno aggiornare costantemente la loro release. Hermann
“La mia scelta dipende molto dal fatto se si continuerà con Unity oppure Ubuntu tornerà a Gnome 3. Non vedo l’ora di scoprirlo con i prossimi rilasci programmati. Fate quello che funziona meglio, ma odio dover rimuovere tutto per fare un aggiornamento, perciò la possibilità di una Rolling Release mi attira molto. Stephen R Douglas
“Non abbiamo bisogno di rilasci che non vengano prima testati. La cosa peggiore è avere una nuova release che causa un sacco di problemi. Non voglio problemi. Se li volessi utilizzerei qualcosa tipo la versione instabile di Debian. Rilasciate gli aggiornamenti solo quando sono pronti e non chiedete a noi utenti di trovare i problemi. Adoro Ubuntu e rimango con i rilasci della LTS proprio per questo motivo. Se la versione LTS dovesse iniziare a darmi qualche problema, vorrà dire che passerò ad un'altra distribuzione. Jerry Turba
“Continuare con i rilasci programmati. Lo sprint per fare uscire Natty/Unity è terminato con l'attuale disastro; una rolling release non farebbe che peggiorare la situazione. Sei mesi sono buoni, ma un rilascio annuale non sarebbe male se facesse migliorare le cose, e non come quella assurdità che è appena uscita in Aprile. Un rilascio annuale darebbe più tempo agli sviluppatori di poter risolvere i bug prima di pubblicare il rilascio, cosa che ad esempio, avrebbe potuto rendere Unity migliore. Così com'è, preferisco utilizzare una macchina con Windows piuttosto che Natty con Unity. Robin Goodfellow
“Penso che ogni rilascio di Ubuntu sarebbe perfetto con il minor numero di bug possibile. L'attuale programma di rilasci semestrale, non da' sufficiente tempo alla comunità per risolvere la maggior parte di questi bug. Abbiamo bisogno di più tempo per risolverli e rendere Ubuntu un sistema operativo perfetto. Skumara
“I rilasci programmati possono aiutare nella pubblicità, ma le Rolling Release sono la strada da seguire, di questo ha bisogno la gente e non di fare nuove installazioni ogni volta. (La maggior parte delle persone che conosco danneggia i propri sistemi facendo aggiornamenti a nuove release e così poi gli tocca procedere ad una nuova installazione). Salvadesswaran Srinivasan
“Non credo che ci sia granché da scrivere in merito. Che problemi ci sono con l'attuale programma di rilasci? Se abbiamo bisogno di piccoli aggiornamenti, non dobbiamo far altro che scaricarli dal gestore di Aggiornamenti tralasciando quelli più grossi che vengono emessi semestralmente. Mi sembra tutto ok a me. Perché cambiare una formula che funziona? JFR
“Penso che aggiornamenti più frequenti e più piccoli migliorerebbero la maneggevolezza del sistema. Dave Nelson
“Per me si dovrebbe trovare una giusta via di mezzo fra le due alternative. Spesso mi capita di installare manualmente le ultime versioni e sottoversioni di determinati software, perché voglio o necessito di particolari caratteristiche e spesso Ubuntu è ancora indietro rispetto ai nuovi software stabili. In un anno avrei bisogno di aspettare molto tempo per avere degli aggiornamenti ufficiali sui software, ma se ci fosse un mix con una rolling release, allora il problema sarebbe risolto. Suggerirei un rilascio programmato per i maggiori aggiornamenti (Unity, Gnome 3, etc…) e dei continui rilasci per gli aggiornamenti più piccoli. In questo modo Ubuntu avrebbe più tempo per evitare spiacevoli situazioni come quella capitata con il rilascio della 11.04, perché, beh diciamocelo schiettamente, è il “Windows ME o Vista” del mondo Linux al momento. Unity è stato rilasciato in tempi troppo brevi e Ubuntu ha incasinato persino la modalità classica. Sono abituato ad avere la qualità in Linux e sono molto critico a riguardo. Se questo dovesse succedere ancora, cambierò distribuzione. Bart
“Finché gli sviluppatori riusciranno a mantenere e gestire dei rilasci programmati semestrali, non vedo quale motivazione dovrebbe esserci per passare ad una rolling release. Con dei rilasci programmati si sa quando aspettarsi dei nuovi aggiornamenti. Questo fatto da solo renderebbe più facile il lavoro di pianificazione dei percorsi di aggiornamento e roll-out degli amministratori di sistema. Tom
“Solo rilasci programmati e gli LTS sarebbero sufficientemente solidi! Sei mesi sono abbastanza per le fasi di Alpha e Beta Test, perciò personalmente sto utilizzando solamente rilasci LTS. CLI
“Come per Arch e Linux Foresight, una distribuzione che utilizzi le Rolling Release è la strada giusta da seguire. E' più efficiente e flessibile, permettendo così ad una persona di andare avanti e indietro per gli aggiornamenti in modo semplice e risolvere così eventuali problemi che potrebbero sorgere. Conrad Linde
“Utilizzo Debian come Rolling Release su una seconda macchina e penso che sia molto più pratico da amministrare così. Apt-get-dist-upgrade o upgrade sono molto più veloci e semplici di un’intera installazione integrale. Un buon modo per gestire una ROlling Release sono il progetto CUT di Debian o il MintUpdate per LMDE: i pacchetti sono disponibili nel repository principale quando sono sufficientemente stabili per gli utenti finali. Ognuno poi è libero di aggiungere altri repository… lame duck
“Procediamo pure con una rolling release. Dopo tutto c’è stato imposto Unity quindi perché non fare qualcos’altro di altrettanto stupido? Anon
“La maggior parte dei pacchetti che utilizzo sono già fuori assistenza da almeno quattro anni. A ogni rilascio programmato, mi ritrovo con una "nuova versione" obsoleta. Al momento ho oltre 150 repository da provare e mantenere aggiornati, compilo e installo senza utilizzare synaptic 10 delle principali applicazioni come Gimp, Libreoffice ecc. R. Geleick
“C'è bisogno di entrambe le soluzioni, quindi perché non programmare un servizio di Supporto a lungo termine e pubblicare gli aggiornamenti con delle rolling release? Bourlas
“Credo che un modello a “mezza-Rolling Release”, come Chakra Linux, sarebbe la soluzione ideale per tutte le esigenze. Con questo modello si deve installare solo una volta e tutti i pacchetti delle applicazioni saranno installati “immediatamente” mentre i pacchetti di sistema (driver grafici,kernel, ecc.) verranno testati per un po' e poi alla fine aggiornati. Nick
“I rilasci programmati tengono conto di importanti sperimentazioni e permettono di dare un taglio netto con le vecchie installazioni. Rilasci semestrali sembrano lunghissimi per Canonical; c'è sempre una corsa sfrenata poco prima del rilascio. Annualmente porterebbe via la pressione e consentirebbe una release di forma migliore. Ritengo comunque importante, mantenere il Supporto a Lungo Termine sui rilasci. Paddy Landau
“Una Rolling Release sembra essere molto più conveniente, dato che fornisce pacchetti sempre nuovi che vengono testati prima di essere rilasciati “selvaggiamente”. Il vantaggio di questa cosa è che si potrebbe avere l'ultima versione non appena disponibile e impedire così di fare grandi cambiamenti ogni sei mesi. Io vivo in un certo qual modo, all'avanguardia, e per far questo ora utilizzo un numero di repository ppa dai quali ottenere i software più recenti. Sarebbe utile se ci fossero due tipi di rilasci: uno con Supporto a Lungo Termine per gli utenti che volessero stabilità e supporto e aggiornamenti rolling tra una LTS e l'altra fornendo così sempre gli ultimi aggiornamenti dei software. Marc
“Il rilascio programmato semestrale sembra assomigliare di più ad una gara contro il tempo piuttosto che ad un buon avanzamento senza bug. Anon
“Penso si debba rimanere ai rilasci programmati. Se sono sei mesi o un anno, non importa. Comunque quello che si dovrebbe fare è questo: decidere a cosa si voglia che ogni LTS assomigli (con il maggior numero di motivazioni possibile). Lavorare su una o due di queste specifiche in ogni rilascio intermedio e concentrarsi sulla risoluzione dei bug come focus di ognuno di questi. Lo stanno già facendo in una certa misura. Ma mi piacerebbe vederli ancora più concentrati sulla risoluzione dei bug per almeno uno o due rilasci nel prossimo futuro. Spazzar via quanti più bug persistenti possibile (specialmente i tagli con la carta). Patrick D.
“Anche se usassimo la rolling release potremmo comunque aver ancora bisogno di installare tutto da zero con un DVD (per nuovi PC oppure se per qualche motivo ci siamo dimenticati di aggiornarli per un lungo periodo di tempo). Aloysius
“I rilasci programmati creano un notevole vantaggio di dipendenza per la distribuzione di Linux. La scelta di continuare con i rilasci programmati renderebbe Ubuntu diverso e rafforzerebbe la sua crescita. Art Gunn
“Ubuntu è maturato a tal punto da non aver più bisogno di nuovi rilasci ogni sei mesi. Ora i nuovi rilasci possono essere fatti quando ci sono cambiamenti significativi e senza la pressione di un piano di rilasci semestrale. Harry Webb
Note alla traduzione
Revisione
IO PENSO CHE... La domanda del mese scorso è stata: Ubuntu dovrebbe mantenere il suo attuale programma di rilasci o passare ad una rolling release?
“E' importante che Ubuntu mantenga il suo obiettivo sulla sicurezza. Passando ad una rolling release, Ubuntu penalizzerebbe la sua sicurezza e funzionalità per avere un software all'ultimo grido. In qualità di utente Arch (che utilizza il sistema della Rolling Release), posso affermare che le problematiche che salterebbero fuori da un eventuale passaggio di Ubuntu ad una rolling release, potrebbero spaventare un gran numero di utenti e distruggere anche l'opinione che “Ubuntu è facile da usare”. Lucas Westermann
“Una release all’anno. Il pubblico è abituato ai rilasci programmati, ma uno all’anno sarebbe meglio… meno stress su devs, etc, maggiore stabilità nelle caratteristiche e bugs risolti prima del rilascio.” Syko
“La Rolling Release più la LTS (Long Term Support) avrebbero senso. Se si passasse alla rolling release, Ubuntu diventerebbe il definitivo sistema operativo basato su Linux; spero che Mark prenda questa decisione.” Marian
“Con rilasci ogni sei mesi, abbiamo grossi aggiornamenti da eseguire in unica volta e questo è bene. Piccoli aggiornamenti non sono così interessanti ed epici…” Mixabuben
“Io sono per passare ad Arch Linux al 100% proprio per questo motivo. Adoro le applicazioni ma odio dover installare tutto ogni sei mesi. In più, mi piace la libertà di poter scegliere, e proprio adesso ho scelto Gnome 3 e le Rolling Release. Una rolling release è l’unica strada da seguire se Linux vuole veramente diventare un serio candidato tra i sistemi operativi Desktop. Non saranno molti i nuovi utenti di Linux che vorranno aggiornare costantemente la loro release. Hermann
“La mia scelta dipende molto dal fatto se si continuerà con Unity oppure Ubuntu tornerà a Gnome 3. Non vedo l’ora di scoprirlo con i prossimi rilasci programmati. Fate quello che funziona meglio, ma odio dover rimuovere tutto per fare un aggiornamento, perciò la possibilità di una Rolling Release mi attira molto. Stephen R Douglas
“Non abbiamo bisogno di rilasci che non vengano prima testati. La cosa peggiore è avere una nuova release che causa un sacco di problemi. Non voglio problemi. Se li volessi utilizzerei qualcosa tipo la versione instabile di Debian. Rilasciate gli aggiornamenti solo quando sono pronti e non chiedete a noi utenti di trovare i problemi. Adoro Ubuntu e rimango con i rilasci della LTS proprio per questo motivo. Se la versione LTS dovesse iniziare a darmi qualche problema, vorrà dire che passerò ad un'altra distribuzione. Jerry Turba
“Continuare con i rilasci programmati. Lo sprint per fare uscire Natty/Unity è terminato con l'attuale disastro; una rolling release non farebbe che peggiorare la situazione. Sei mesi sono buoni, ma un rilascio annuale non sarebbe male se facesse migliorare le cose, e non come quella assurdità che è appena uscita in Aprile. Un rilascio annuale darebbe più tempo agli sviluppatori di poter risolvere i bug prima di pubblicare il rilascio, cosa che ad esempio, avrebbe potuto rendere Unity migliore. Così com'è, preferisco utilizzare una macchina con Windows piuttosto che Natty con Unity. Robin Goodfellow
“Penso che ogni rilascio di Ubuntu sarebbe perfetto con il minor numero di bug possibile. L'attuale programma di rilasci semestrale, non da' sufficiente tempo alla comunità per risolvere la maggior parte di questi bug. Abbiamo bisogno di più tempo per risolverli e rendere Ubuntu un sistema operativo perfetto. Skumara
“I rilasci programmati possono aiutare nella pubblicità, ma le Rolling Release sono la strada da seguire, di questo ha bisogno la gente e non di fare nuove installazioni ogni volta. (La maggior parte delle persone che conosco danneggia i propri sistemi facendo aggiornamenti a nuove release e così poi gli tocca procedere ad una nuova installazione). Salvadesswaran Srinivasan
“Non credo che ci sia granché da scrivere in merito. Che problemi ci sono con l'attuale programma di rilasci? Se abbiamo bisogno di piccoli aggiornamenti, non dobbiamo far altro che scaricarli dal gestore di Aggiornamenti tralasciando quelli più grossi che vengono emessi semestralmente. Mi sembra tutto ok a me. Perché cambiare una formula che funziona? JFR
“Penso che aggiornamenti più frequenti e più piccoli migliorerebbero la maneggevolezza del sistema. Dave Nelson
“Per me si dovrebbe trovare una giusta via di mezzo fra le due alternative. Spesso mi capita di installare manualmente le ultime versioni e sottoversioni di determinati software, perché voglio o necessito di particolari caratteristiche e spesso Ubuntu è ancora indietro rispetto ai nuovi software stabili. In un anno avrei bisogno di aspettare molto tempo per avere degli aggiornamenti ufficiali sui software, ma se ci fosse un mix con una rolling release, allora il problema sarebbe risolto. Suggerirei un rilascio programmato per i maggiori aggiornamenti (Unity, Gnome 3, etc…) e dei continui rilasci per gli aggiornamenti più piccoli. In questo modo Ubuntu avrebbe più tempo per evitare spiacevoli situazioni come quella capitata con il rilascio della 11.04, perché, beh diciamocelo schiettamente, è il “Windows ME o Vista” del mondo Linux al momento. Unity è stato rilasciato in tempi troppo brevi e Ubuntu ha incasinato persino la modalità classica. Sono abituato ad avere la qualità in Linux e sono molto critico a riguardo. Se questo dovesse succedere ancora, cambierò distribuzione. Bart
“Finché gli sviluppatori riusciranno a mantenere e gestire dei rilasci programmati semestrali, non vedo quale motivazione dovrebbe esserci per passare ad una rolling release. Con dei rilasci programmati si sa quando aspettarsi dei nuovi aggiornamenti. Questo fatto da solo renderebbe più facile il lavoro di pianificazione dei percorsi di aggiornamento e roll-out degli amministratori di sistema. Tom
“Solo rilasci programmati e gli LTS sarebbero sufficientemente solidi! Sei mesi sono abbastanza per le fasi di Alpha e Beta Test, perciò personalmente sto utilizzando solamente rilasci LTS. CLI
“Come per Arch e Linux Foresight, una distribuzione che utilizzi le Rolling Release è la strada giusta da seguire. E' più efficiente e flessibile, permettendo così ad una persona di andare avanti e indietro per gli aggiornamenti in modo semplice e risolvere così eventuali problemi che potrebbero sorgere. Conrad Linde
“Utilizzo Debian come Rolling Release su una seconda macchina e penso che sia molto più pratico da amministrare così. Apt-get-dist-upgrade o upgrade sono molto più veloci e semplici di un’intera installazione integrale. Un buon modo per gestire una ROlling Release sono il progetto CUT di Debian o il MintUpdate per LMDE: i pacchetti sono disponibili nel repository principale quando sono sufficientemente stabili per gli utenti finali. Ognuno poi è libero di aggiungere altri repository… lame duck
“Procediamo pure con una rolling release. Dopo tutto c’è stato imposto Unity quindi perché non fare qualcos’altro di altrettanto stupido? Anon
“La maggior parte dei pacchetti che utilizzo sono già fuori assistenza da almeno quattro anni. A ogni rilascio programmato, mi ritrovo con una "nuova versione" obsoleta. Al momento ho oltre 150 repository da provare e mantenere aggiornati, compilo e installo senza utilizzare synaptic 10 delle principali applicazioni come Gimp, Libreoffice ecc. R. Geleick
“C'è bisogno di entrambe le soluzioni, quindi perché non programmare un servizio di Supporto a lungo termine e pubblicare gli aggiornamenti con delle rolling release? Bourlas
“Credo che un modello a “mezza-Rolling Release”, come Chakra Linux, sarebbe la soluzione ideale per tutte le esigenze. Con questo modello si deve installare solo una volta e tutti i pacchetti delle applicazioni saranno installati “immediatamente” mentre i pacchetti di sistema (driver grafici,kernel, ecc.) verranno testati per un po' e poi alla fine aggiornati. Nick
“I rilasci programmati tengono conto di importanti sperimentazioni e permettono di dare un taglio netto con le vecchie installazioni. Rilasci semestrali sembrano lunghissimi per Canonical; c'è sempre una corsa sfrenata poco prima del rilascio. Annualmente porterebbe via la pressione e consentirebbe una release di forma migliore. Ritengo comunque importante, mantenere il Supporto a Lungo Termine sui rilasci. Paddy Landau
“Una Rolling Release sembra essere molto più conveniente, dato che fornisce pacchetti sempre nuovi che vengono testati prima di essere rilasciati “selvaggiamente”. Il vantaggio di questa cosa è che si potrebbe avere l'ultima versione non appena disponibile e impedire così di fare grandi cambiamenti ogni sei mesi. Io vivo in un certo qual modo, all'avanguardia, e per far questo ora utilizzo un numero di repository ppa dai quali ottenere i software più recenti. Sarebbe utile se ci fossero due tipi di rilasci: uno con Supporto a Lungo Termine per gli utenti che volessero stabilità e supporto e aggiornamenti rolling tra una LTS e l'altra fornendo così sempre gli ultimi aggiornamenti dei software. Marc
“Il rilascio programmato semestrale sembra assomigliare di più ad una gara contro il tempo piuttosto che ad un buon avanzamento senza bug. Anon
“Penso si debba rimanere ai rilasci programmati. Se sono sei mesi o un anno, non importa. Comunque quello che si dovrebbe fare è questo: decidere a cosa si voglia che ogni LTS assomigli (con il maggior numero di motivazioni possibile). Lavorare su una o due di queste specifiche in ogni rilascio intermedio e concentrarsi sulla risoluzione dei bug come focus di ognuno di questi. Lo stanno già facendo in una certa misura. Ma mi piacerebbe vederli ancora più concentrati sulla risoluzione dei bug per almeno uno o due rilasci nel prossimo futuro. Spazzar via quanti più bug persistenti possibile (specialmente i tagli con la carta). Patrick D.
“Anche se usassimo la rolling release potremmo comunque aver ancora bisogno di installare tutto da zero con un DVD (per nuovi PC oppure se per qualche motivo ci siamo dimenticati di aggiornarli per un lungo periodo di tempo). Aloysius
“I rilasci programmati creano un notevole vantaggio di dipendenza per la distribuzione di Linux. La scelta di continuare con i rilasci programmati renderebbe Ubuntu diverso e rafforzerebbe la sua crescita. Art Gunn
“Ubuntu è maturato a tal punto da non aver più bisogno di nuovi rilasci ogni sei mesi. Ora i nuovi rilasci possono essere fatti quando ci sono cambiamenti significativi e senza la pressione di un piano di rilasci semestrale. Harry Webb
Note alla revisione