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Commento: #58 "la mia storia" revisione completata
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Linea 2: Linea 2:
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Linea 6: Linea 6:
LA MIA STORIA
Scritto da Chandra
Linea 7: Linea 9:
IO PENSO CHE...
La domanda del mese scorso è stata:
Ubuntu dovrebbe mantenere il suo attuale programma di rilasci o passare ad una rolling release?
Nel 2008 usavo ancora un computer DOS vecchio di 20 anni, quando divenne ovvio che non avrei potuto continuare senza una connessione ad internet. Comprai uno dei primissimi netbook perchè era simpatico e conveniente. Linux era una delle ragioni del basso prezzo, e io non sapevo nulla di questa strana cosa. Scoprii però che era possibile comperare un computer senza pagare quella che io chiamo la "tassa Microsoft". Gli installai un masterizzatore cd/dvd esterno.
Linea 11: Linea 11:
“E' importante che Ubuntu mantenga il suo obiettivo sulla sicurezza. Passando ad una rolling release, Ubuntu penalizzerebbe la sua sicurezza e funzionalità per avere un software all'ultimo grido. In qualità di utente Arch (che utilizza il sistema della Rolling Release), posso affermare che le problematiche che salterebbero fuori da un eventuale passaggio di Ubuntu ad una rolling release, potrebbero spaventare un gran numero di utenti e distruggere anche l'opinione che “Ubuntu è facile da usare”.
Lucas Westermann
La distribuzione originale era Xandros, effettivamente non il massimo. Le possibilità erano molto limitate e cercai presto qualcos'altro. Il problema era di trovare una distribuzione pronta all'uso su un EEEpc, e non era facile a quei tempi. Cominciai con ubuntu-eee (un fork di Ubuntu 8.04 che divenne easypeasy). Il problema principale era il kernel: ubuntu-eee usava un kernel specifico e non era possibile aggiornarlo facilmente quando era disponibile una nuova versione di ubuntu. Provai distribuzioni live di eeedora, eeedebian e Linux Mint e infine approdai a Ubuntu 8.10 sul netbook e anche sul mio nuovo computer desktop (comprai un Nyos 50 "nudo" per evitare di pagare la "tassa").
Linea 14: Linea 13:
“Una release all’anno. Il pubblico è abituato ai rilasci programmati, ma uno all’anno sarebbe meglio… meno stress su devs, etc, maggiore stabilità nelle caratteristiche e bugs risolti prima del rilascio.”
Syko
Allo stesso tempo stavo gradualmente scoprendo linux grazie a forum, riviste e documentazione online. Comunque non tutto funzionava perfettamente: ad esempio il LED del wifi o i controlli di volume sul netbook - riuscii comunque a risolvere questi piccoli problemi. Entro l'anno e mezzo abbandonai tutto ciò che proveniva da Microsoft, e la mia configurazione mi permetteva di fare ciò che volevo.
Linea 17: Linea 15:
“La Rolling Release più la LTS (Long Term Support) avrebbero senso. Se si passasse alla rolling release, Ubuntu diventerebbe il definitivo sistema operativo basato su Linux; spero che Mark prenda questa decisione.”
Marian
Poi arrivò Unity! Dirò solo due cose su questo. Per me Unity è un vero incubo. E' anche una soluzione for wich there was no problem. Quindi sono passata a Xubuntu. E' molto semplice, molto intuitiva, veloce e molto facile da configurare. Pichè utilizza le librerie gtk le applicazione Gnome sono benvenute. Xubuntu è ora l'unica distribuzione che utilizzo.
Linea 20: Linea 17:
“Con rilasci ogni sei mesi, abbiamo grossi aggiornamenti da eseguire in unica volta e questo è bene. Piccoli aggiornamenti non sono così interessanti ed epici…”
Mixabuben
Oh, a proposito, quali programmi uso? Applicazioni molto semplici ma potenti: Firefox e Thunderbird, Abiword e Gnumeric. In secondo luogo, eog come visualizzatore di immagini, epdf come lettore pdf, Xsane per scannerizzare, GIMP, MPlayer, devede, brasero (se volete saperne di più su questi pacchetti consultate la documentazione online di ubuntu). Utilizzo anche programmi come gparted, baobab, mousepad, gnome-disk-utility, hardinfo, ntp, wipe, clonezilla...
Linea 23: Linea 19:
“Io sono per passare ad Arch Linux al 100% proprio per questo motivo. Adoro le applicazioni ma odio dover installare tutto ogni sei mesi. In più, mi piace la libertà di poter scegliere, e proprio adesso ho scelto Gnome 3 e le Rolling Release.
Una rolling release è l’unica strada da seguire se Linux vuole veramente diventare un serio candidato tra i sistemi operativi Desktop. Non saranno molti i nuovi utenti di Linux che vorranno aggiornare costantemente la loro release.
Hermann
Cos'è importante per me? Prima di tutto io non devo adattare me stesso alla distribuzione. La distribuzione deve essere adattabile a me. Devo essere in condizioni di controllare precismente ciò che voglio e di rimuovere tutto ciò che non è necessario per me. Ecco il perchè non uso Ubuntu-Software-Center che è solo un piacevole catalogo da consultare. Non è abbastanza preciso. Non mi permette di rimuovere completamente i pacchetti non utilizzati, il che significa rimuovere anche i file di configurazione. Ho aggiunto in Synaptic deborphan che mi permette di rimuovere i pacchetti orfani. Ho anche rimosso circa quaranta o cinquanta cose intuili come pacchetti inutilizzati o cose come splx - anche perchè la mia stampante non è una stampante Samsung. Questo è importante perchè il mio netbook ha solo un SSD da 4GB.
Linea 27: Linea 21:
“La mia scelta dipende molto dal fatto se si continuerà con Unity oppure Ubuntu tornerà a Gnome 3. Non vedo l’ora di scoprirlo con i prossimi rilasci programmati. Fate quello che funziona meglio, ma odio dover rimuovere tutto per fare un aggiornamento, perciò la possibilità di una Rolling Release mi attira molto.
Stephen R Douglas
Io devo essere in grado di personalizzare completamente il desktop in modo che tutto sia collocato dove voglio che sia e si comporti come desidero. Fortunatamente linux permette ad ogni untente di modificare piccole cose nei file di configurazione. Per esempio ho cambiato i 3600 secondi di massima attesa in 10 secondi in /etc/cron.daily/apt. In caso contrario all'avvio del computer potrebbe impiegare più di mezz'ora prima di informarmi della presenza di aggiornamenti disponibili..
Linea 30: Linea 23:
“Non abbiamo bisogno di rilasci che non vengano prima testati. La cosa peggiore è avere una nuova release che causa un sacco di problemi. Non voglio problemi. Se li volessi utilizzerei qualcosa tipo la versione instabile di Debian. Rilasciate gli aggiornamenti solo quando sono pronti e non chiedete a noi utenti di trovare i problemi. Adoro Ubuntu e rimango con i rilasci della LTS proprio per questo motivo. Se la versione LTS dovesse iniziare a darmi qualche problema, vorrà dire che passerò ad un'altra distribuzione.
Jerry Turba
Aggiornare ad una nuova versione è un vero problema che mi preoccupa.

- Primo, l'avanzamento di versione dovrebbe essere semplice come l'aggiornamento dei pacchetti. E non lo è. Durante il lunghissimo processo di avanzamento generalmente viene chiesto di scegliere o la nuova versione di un file di configurazione sconosciuto, o di mantenere quello vecchio. Io non conosco tutto di ubuntu, quindi non so nulla delle eventuali conseguenze della scelta e non so cosa fare. Generalmente scelgo a caso. Dopo il processo scopro le applicazioni che sono state aggiunte. Per esempio io scelgo mousepad e eog. Perchè installa leafpad, pidgin (che io non uso) e 'ristretto' che avevo precedentemente rimosso?

- Secondo, tutto ciò che funzionava prima dovrebbe funzionare anche dopo e tutte le mie scelte personali e le varie preferenze ed i file di configurazione dovrebbero rimanere invariati. Dopo l'aggiornamento alcune cose scompaiono ad esempio certe icone. Altre cose, semplicemente, non funzionano più. Ad esempio la connessione ADSL (da Jounty a Karmic). Ho dovuto aggiungere il sun-java-plugin dopo l'avanzamento a Lucid perchè l'icedtea-plugin non era più in grado di mostrarmi siti che mi mostrava prima.

- Terzo, in base a come faccio l'aggiornamento non ottengo sempre lo stesso risultato. Io uso una singola partizione ext4 e non uso swap e ho provato quattro differenti modi di passare ad una nuova versione:
* ho usato il processo di avanzamento lungo. Generalmente impiego 4 ore fra aggiornamento, sistemare ciò che non funziona più e rimuovere le cose inutili che sono state aggiunte. C'è anche un altro problema in questo processo. Alcune nuove funzionalità non sono utilizzabili. Per esempio devo passare manualmente da grub-lecacy a grub-pc, in Karmic.
* Ho fatto una installazione da zero, che è il modo migliore per ottenere realmente una nuova versione. Ma devo ripersonalizzare tutto e questo mi prende molto molto tempo.
* Ho fatto una installazione da zero senza formattare la precedente partizione ext4 che contiene la mia directory home. Ma il risultato non è esattamente lo stesso ottenuto con il metodo precedente. Parti della vecchia versione non vengono completamente rimossi.
* Ho usato due partizioni: / e una partizione separata per /home. E quindi ho fatto una installazione completa da zero mantenedo la mia directory home. Ma ho dovuto comunque rimuovere ciò che non mi serviva. Questo è il metodo che utilizzerò per Xubuntu 12.04 LTS.

Il processo di avanzamento ideale non esiste. Comunque il lato positivo è che incontrare problemi è una opportunità per imparare qualcosa e migliorare. E, certamente, vado avanti con Xubuntu -- per me la distribuzione migliore.

**********************************

I numeri da 1 a 9 e le lettere da A ad F devono essere inseriti nella griglia 16x16 in modo che ogni riga, ogni colonna e ogni quadrato 4x4 contengano tutti i numeri da 1 a 9 e tutte le lettere da A ad F.


Le soluzioni sono alla penultima pagina.

copyright detenuto, e sudoku gentilmente concesso, da
The Puzzle Club - www.thepuzzleclub.com


== Note alla traduzione ==
1. Nella parte dell'articolo in cui viene fatto l'elenco dei metodi di upgrade/update (quello per intenderci con gli asterischi come punti elenco) l'articolo originale utilizza il termine upgrade inteso come avanzamento di versione della distribuzione. Per questo utilizzo i termini "aggiornamento", "avanzamento di versione" etc. Spero di non aver fatto confusione. Ma non avrei saputo come tradurre meglio.

2. Dove ho tradotto i "3600 secondi di massima attesa" è perchè nell'articolo originale si riferisce ad un parametro inserito nel file, appunto specificato dall'articolo, che identifica il numero di minuti MASSIMO che il sistema aspetta prima di controllare nuovamente la presenza di nuovi pacchetti. E' chiamato effettivamente "random sleep time" in quanto il sistema sceglie casualmente fra un minimo di zero e il parametro massimo impostato, appunto quello di cui si parla nell'articolo. In italiano però non sapevo come renderlo meglio...

3. Attenzione: nel "sorgente" di questa pagina (per intenderci quello che compare cliccando su modifica in alto) l'elenco con gli asterischi va a capo ad ogni elemento!(Cosa che rispetta l'articolo originale, dove ogni elemento inizia in una nuova riga, ma fra gli elementi non c'è una riga di spazio!). Avrei potuto inserire l'interruzione e andare a capo in modo che la pagina web fosse esattamente come l'articolo originale, ma poi qualcuno avrebbe dovuto rimuoverli per l'impaginazione finale. Quindi ho pensato di lasciare così. Spero di aver fatto in modo corretto... (E soprattutto spero di essermi spiegato. In caso contrario, scrivetemi...)

= Revisione =
LA MIA STORIA Scritto da Chandra

Nel 2008 usavo ancora un computer DOS vecchio di 20 anni, quando divenne ovvio che non avrei potuto continuare senza una connessione a internet. Comprai uno dei primissimi netbook perché era simpatico e conveniente. Linux era una delle ragioni del prezzo basso, e io non sapevo nulla di questa strana cosa. Scoprii però che era possibile comperare un computer senza pagare quella che io chiamo la "tassa Microsoft". Gli installai un masterizzatore cd/dvd esterno.

La distribuzione originale era Xandros, effettivamente non era il massimo. Le possibilità erano molto limitate e cercai presto qualcos'altro. Il problema era di trovare una distribuzione pronta all'uso su un EEEpc, cosa non facile a quei tempi. Cominciai con ubuntu-eee (un fork di Ubuntu 8.04 che divenne easypeasy). Il problema principale era il kernel: ubuntu-eee usava un kernel specifico e non era possibile aggiornarlo facilmente quando era disponibile una nuova versione di ubuntu. Provai distribuzioni live di eeedora, eeedebian, Linux Mint e infine approdai a Ubuntu 8.10 sia per il netbook che anche per il mio nuovo computer desktop (comprai un Nyos 50 "nudo" per evitare di pagare la "tassa").

Allo stesso tempo stavo gradualmente scoprendo Linux grazie a forum, riviste e documentazione online. Comunque non tutto funzionava perfettamente, come per esempio il LED del wifi e i controlli del volume sul netbook. Piccoli problemi che tuttavia riuscii a risolvere. Entro un anno e mezzo abbandonai tutto ciò che proveniva da Microsoft,e la mia configurazione mi permetteva di fare ciò che volevo.

Poi arrivò Unity! Dirò solo due cose su questo. Per me Unity è un vero incubo. È la soluzione di nessun problema. Quindi sono passata a Xubuntu. È molto semplice, molto intuitiva, veloce e molto facile da configurare. Poiché utilizza le librerie gtk, le applicazione Gnome sono benvenute. Xubuntu è ora l'unica distribuzione che utilizzo.

Oh, a proposito, quali programmi uso? Applicazioni molto semplici ma potenti: Firefox e Thunderbird, Abiword e Gnumeric. In secondo luogo, eog come visualizzatore di immagini, epdf come lettore pdf, Xsane per lo scanner, GIMP, MPlayer, devede, brasero (se volete saperne di più su questi pacchetti consultate la documentazione online di Ubuntu). Utilizzo anche programmi come gparted, baobab, mousepad, gnome-disk-utility, hardinfo, ntp, wipe, clonezilla...

Cos'è importante per me? Prima di tutto io non devo adattare me stesso alla distribuzione. La distribuzione deve essere adattabile a me. Devo essere in condizioni di controllare precisamente ciò che voglio e di rimuovere tutto ciò che non è necessario per me. Ecco il perché non uso Ubuntu-Software-Center che è solo un piacevole catalogo da consultare. Non è abbastanza preciso. Non mi permette di rimuovere completamente i pacchetti non utilizzati, il che significa rimuovere anche i file di configurazione. Ho aggiunto deborphan in Synaptic che mi permette di rimuovere i pacchetti orfani. Ho anche rimosso circa quaranta o cinquanta cose inutili come pacchetti inutilizzati o roba come splx anche perché la mia stampante non è una stampante Samsung. Questo è importante perché il mio netbook ha solo un SSD da 4GB.

Io devo essere in grado di personalizzare completamente il desktop in modo che tutto sia collocato dove voglio che stia e si comporti come desidero. Fortunatamente Linux permette ad ogni utente di fare piccole modifiche nei file di configurazione. Per esempio in /etc/cron.daily/apt ho cambiato i 3600 secondi di massima attesa in 10 secondi. In caso contrario all'avvio del computer potrebbe impiegare più di mezz'ora prima di informarmi della presenza di aggiornamenti disponibili.

Aggiornare a una nuova versione è un problema che mi preoccupa.

- Primo,l'avanzamento di versione dovrebbe essere semplice come l'aggiornamento dei pacchetti. E non lo è. Durante il lunghissimo processo di avanzamento generalmente viene chiesto se scegliere la nuova versione di un file di configurazione sconosciuto o mantenere quello vecchio. Io non conosco tutto di Ubuntu, quindi non so nulla delle eventuali conseguenze della scelta e non so cosa fare. Generalmente scelgo a caso. Dopo il processo scopro le applicazioni che sono state aggiunte. Per esempio io scelgo mousepad e eog. Perché viene installato leafpad, pidgin (che io non uso) e "ristretto" che avevo precedentemente rimosso?

- Secondo, tutto ciò che funzionava prima dovrebbe funzionare anche dopo e tutte le mie scelte personali, le varie preferenze e i file di configurazione dovrebbero rimanere invariati. Dopo l'aggiornamento alcune cose scompaiono, come per esempio certe icone. Altre cose, semplicemente, non funzionano più. Ad esempio la connessione ADSL (da Jaunty a Karmic). Dopo l'avanzamento a Lucid ho dovuto aggiungere il sun-java-plugin perché l'icedtea-plugin non era più in grado di mostrarmi siti che invece prima mi mostrava.

- Terzo, in base a come faccio l'aggiornamento non ottengo sempre lo stesso risultato. Io uso una singola partizione ext4, non uso swap e ho provato quattro differenti modi di passare a una nuova versione:

ho usato il processo di avanzamento lungo. Generalmente impiego 4 ore fra aggiornamento, sistemare ciò che non funziona più e rimuovere le cose inutili che sono state aggiunte. C'è anche un altro problema in questo processo. Alcune nuove funzionalità non sono utilizzabili. Per esempio devo passare manualmente da grub-lecacy a grub-pc, in Karmic.

Ho fatto una installazione da zero, che è il modo migliore per ottenere realmente una nuova versione. Ma devo riconfigurare tutto e questo mi prende molto molto tempo.

Ho fatto una installazione da zero senza formattare la precedente partizione ext4 che contiene la mia directory home. Ma il risultato non è esattamente lo stesso ottenuto con il metodo precedente. Parti della vecchia versione non vengono completamente rimosse.

Ho usato due partizioni: / e una partizione separata per /home. E quindi ho fatto una installazione completa da zero mantenendo la mia directory home. Ma ho dovuto comunque rimuovere ciò che non mi serviva. Questo è il metodo che utilizzerò per Xubuntu 12.04 LTS.

Il processo di avanzamento ideale non esiste. Comunque il lato positivo è che incontrare problemi fornisce l'opportunità per imparare qualcosa e migliorarsi. E naturalmente vado avanti con Xubuntu, la distribuzione migliore secondo me.

**********************************

I numeri da 1 a 9 e le lettere da A ad F devono essere inseriti nella griglia 16x16 in modo che ogni riga, ogni colonna e ogni quadrato 4x4 contengano tutti i numeri da 1 a 9 e tutte le lettere da A ad F.

Le soluzioni sono alla penultima pagina.

I puzzle sono coperti da copyright e sono gentilmente forniti da The Puzzle Club - www.thepuzzleclub.com


== Note alla revisione ==
Linea 35: Linea 103:
“Continuare con i rilasci programmati. Lo sprint per fare uscire Natty/Unity è terminato con l'attuale disastro; una rolling release non farebbe che peggiorare la situazione. Sei mesi sono buoni, ma un rilascio annuale non sarebbe male se facesse migliorare le cose, e non come quella assurdità che è appena uscita in Aprile. Un rilascio annuale darebbe più tempo agli sviluppatori di poter risolvere i bug prima di pubblicare il rilascio, cosa che ad esempio, avrebbe potuto rendere Unity migliore. Così com'è, preferisco utilizzare una macchina con Windows piuttosto che Natty con Unity.
Robin Goodfellow


“Penso che ogni rilascio di Ubuntu sarebbe perfetto con il minor numero di bug possibile. L'attuale programma di rilasci semestrale, non da' sufficiente tempo alla comunità per risolvere la maggior parte di questi bug. Abbiamo bisogno di più tempo per risolverli e rendere Ubuntu un sistema operativo perfetto.
Skumara

“I rilasci programmati possono aiutare nella pubblicità, ma le Rolling Release sono la strada da seguire, di questo ha bisogno la gente e non di fare nuove installazioni ogni volta. (La maggior parte delle persone che conosco danneggia i propri sistemi facendo aggiornamenti a nuove release e così poi gli tocca procedere ad una nuova installazione).
Salvadesswaran Srinivasan

“Non credo che ci sia granché da scrivere in merito. Che problemi ci sono con l'attuale programma di rilasci? Se abbiamo bisogno di piccoli aggiornamenti, non dobbiamo far altro che scaricarli dal gestore di Aggiornamenti tralasciando quelli più grossi che vengono emessi semestralmente. Mi sembra tutto ok a me. Perché cambiare una formula che funziona?
JFR


“Penso che aggiornamenti più frequenti e più piccoli migliorerebbero la maneggevolezza del sistema.
Dave Nelson

“Per me si dovrebbe trovare una giusta via di mezzo fra le due alternative. Spesso mi capita di installare manualmente le ultime versioni e sottoversioni di determinati software, perché voglio o necessito di particolari caratteristiche e spesso Ubuntu è ancora indietro rispetto ai nuovi software stabili. In un anno avrei bisogno di aspettare molto tempo per avere degli aggiornamenti ufficiali sui software, ma se ci fosse un mix con una rolling release, allora il problema sarebbe risolto. Suggerirei un rilascio programmato per i maggiori aggiornamenti (Unity, Gnome 3, etc…) e dei continui rilasci per gli aggiornamenti più piccoli. In questo modo Ubuntu avrebbe più tempo per evitare spiacevoli situazioni come quella capitata con il rilascio della 11.04, perché, beh diciamocelo schiettamente, è il “Windows ME o Vista” del mondo Linux al momento. Unity è stato rilasciato in tempi troppo brevi e Ubuntu ha incasinato persino la modalità classica. Sono abituato ad avere la qualità in Linux e sono molto critico a riguardo. Se questo dovesse succedere ancora, cambierò distribuzione.
Bart

“Finché gli sviluppatori riusciranno a mantenere e gestire dei rilasci programmati semestrali, non vedo quale motivazione dovrebbe esserci per passare ad una rolling release. Con dei rilasci programmati si sa quando aspettarsi dei nuovi aggiornamenti. Questo fatto da solo renderebbe più facile il lavoro di pianificazione dei percorsi di aggiornamento e roll-out degli amministratori di sistema.
Tom

“Solo rilasci programmati e gli LTS sarebbero sufficientemente solidi! Sei mesi sono abbastanza per le fasi di Alpha e Beta Test, perciò personalmente sto utilizzando solamente rilasci LTS.
CLI

“Come per Arch e Linux Foresight, una distribuzione che utilizzi le Rolling Release è la strada giusta da seguire. E' più efficiente e flessibile, permettendo così ad una persona di andare avanti e indietro per gli aggiornamenti in modo semplice e risolvere così eventuali problemi che potrebbero sorgere.
Conrad Linde


“Utilizzo Debian come Rolling Release su una seconda macchina e penso che sia molto più pratico da amministrare così. Apt-get-dist-upgrade o upgrade sono molto più veloci e semplici di un’intera installazione integrale. Un buon modo per gestire una ROlling Release sono il progetto CUT di Debian o il MintUpdate per LMDE: i pacchetti sono disponibili nel repository principale quando sono sufficientemente stabili per gli utenti finali. Ognuno poi è libero di aggiungere altri repository…
lame duck


“Procediamo pure con una rolling release. Dopo tutto c’è stato imposto Unity quindi perché non fare qualcos’altro di altrettanto stupido?
Anon


“La maggior parte dei pacchetti che utilizzo sono già fuori assistenza da almeno quattro anni. A ogni rilascio programmato, mi ritrovo con una "nuova versione" obsoleta. Al momento ho oltre 150 repository da provare e mantenere
aggiornati, compilo e installo senza utilizzare synaptic 10 delle
principali applicazioni come Gimp, Libreoffice ecc.
R. Geleick


“C'è bisogno di entrambe le soluzioni, quindi perché non programmare un servizio di Supporto a lungo termine e pubblicare gli aggiornamenti con delle rolling release?
Bourlas


“Credo che un modello a “mezza-Rolling Release”, come Chakra Linux, sarebbe la soluzione ideale per tutte le esigenze. Con questo modello si deve installare solo una volta e tutti i pacchetti delle applicazioni saranno installati “immediatamente” mentre i pacchetti di sistema (driver grafici,kernel, ecc.) verranno testati per un po' e poi alla fine aggiornati.
Nick


“I rilasci programmati tengono conto di importanti sperimentazioni e permettono di dare un taglio netto con le vecchie installazioni. Rilasci semestrali sembrano lunghissimi per Canonical; c'è sempre una corsa sfrenata poco prima del rilascio. Annualmente porterebbe via la pressione e consentirebbe una release di forma migliore. Ritengo comunque importante, mantenere il Supporto a Lungo Termine sui rilasci.
Paddy Landau

“Una Rolling Release sembra essere molto più conveniente, dato che fornisce pacchetti sempre nuovi che vengono testati prima di essere rilasciati “selvaggiamente”. Il vantaggio di questa cosa è che si potrebbe avere l'ultima versione non appena disponibile e impedire così di fare grandi cambiamenti ogni sei mesi. Io vivo in un certo qual modo, all'avanguardia, e per far questo ora utilizzo un numero di repository ppa dai quali ottenere i software più recenti. Sarebbe utile se ci fossero due tipi di rilasci: uno con Supporto a Lungo Termine per gli utenti che volessero stabilità e supporto e aggiornamenti rolling tra una LTS e l'altra fornendo così sempre gli ultimi aggiornamenti dei software.
Marc

“Il rilascio programmato semestrale sembra assomigliare di più ad una gara contro il tempo piuttosto che ad un buon avanzamento senza bug.
Anon


“Penso si debba rimanere ai rilasci programmati. Se sono sei mesi o un anno, non importa. Comunque quello che si dovrebbe fare è questo: decidere a cosa si voglia che ogni LTS assomigli (con il maggior numero di motivazioni possibile). Lavorare su una o due di queste specifiche in ogni rilascio intermedio e concentrarsi sulla risoluzione dei bug come focus di ognuno di questi. Lo stanno già facendo in una certa misura. Ma mi piacerebbe vederli ancora più concentrati sulla risoluzione dei bug per almeno uno o due rilasci nel prossimo futuro. Spazzar via quanti più bug persistenti possibile (specialmente i tagli con la carta).
Patrick D.


“Anche se usassimo la rolling release potremmo comunque aver ancora bisogno di installare tutto da zero con un DVD (per nuovi PC oppure se per qualche motivo ci siamo dimenticati di aggiornarli per un lungo periodo di tempo).
Aloysius


“I rilasci programmati creano un notevole vantaggio di dipendenza per la distribuzione di Linux. La scelta di continuare con i rilasci programmati renderebbe Ubuntu diverso e rafforzerebbe la sua crescita.
Art Gunn


“Ubuntu è maturato a tal punto da non aver più bisogno di nuovi rilasci ogni sei mesi. Ora i nuovi rilasci possono essere fatti quando ci sono cambiamenti significativi e senza la pressione di un piano di rilasci semestrale.
Harry Webb
     
rimanere bloccati con i vecchi software fino alla prossima release è
la mia antipatia principale in Ubuntu. Specialmente quando il nuovo software non rilascia una nuova versione
come Vim 7.3 con Maverick.
Naturalmente i ppa può spesso risolvere questo problema,
ma che toglie la comodità di avere un repository centrale, dal momento che la ppa a volte vanno e vengono.
Patrick


Finchè gli sviluppatori di Ubuntu
saranno impegnati nel sistemare un sacco di
Bug di Unity, non possiamo installare una nuova versione per ottenere le correzioni. Una rolling release potrebbe
risolvere questo problema.
Russell

Le rolling release sono l'ideale per
gli ambienti incasinati;
tuttavia, se si è
cercando di costruire ampiamente
pacchetti distribuibile, è necessario
di sapere quali versioni delle librerie
e gli strumenti sono a disposizione del sistema operativo.
subito
"
Non importa. Hanno
limitato la nostra scelta anche nelle ulteriori distro che seguono la 11.04. Non hanno mai visto così tanti commenti negativi
in altri rilasci. Credo che la visione di tutti coloro che usano un computer come i tablet è difettosa.
Bullet


Avere una release schedule programmata consente sia
utenti domestici sia aziendali per meglio pianificare gli aggiornamenti. Una rolling release
porterebbe il caos in un processo
che funziona molto bene.
Anthony Papillion

Un rolling release mi permetterebbe
di mantenere un sistema operativo sul mio pc senza dover sapere come dover installare daccapo il sistema ogni sei mesi. Dopo una
installazione pulita, poi c'è tutta la
reinstallazione e il tweaking relativo al sistema precedente; solo questo può richiedere ore.
Chris

Io uso Ubuntu 10.10 e trovarlo
più veloce di KDE 4.? è impossibile.
Certo che era un desiderio avere la 10.10 come una rolling release.
harold

Penso che la rolling release
sia un approccio più facile per la maggior parte
persone che vogliono solo ottenere
 un lavoro con le loro macchine,
e non hanno il problema di una nuova istallazione ogni 6 mesi. Mi piace PCLinuxOS per questo motivo. L'ho usato su uno dei miei computer per due anni e non pensavo di sostituirlo. Ho un altra
macchina che esegue Debian Mint per la stessa ragione. (Questo non
mi ha impedito di masterizzare un disco di ogni release ubuntu che è uscita
Chuck Pilger

Mi piace la programmazione perché amo
la stabilità del mio pc.
Filippo Locatelli

Sono un utente del computer portatile, e Boot-time è tutto per me. Se riescono a fare una rolling release
con un tempo di avvio veloce, sarò al settimo cielo. (Ho pensato
Linux Mint Debian Edition ma ho compreso che fa il boot lentamente). Ho un sacco di software extra che uso. La reinstallazione ogni 6 mesi non è bello! (Non
so come funzionano gli upgrade al giorno d'oggi)
Tobie

Credo che per avere le adozioni maggiori a cui Mark
Shuttleworth punta a - che sarebbe la strada da percorrere ....
Il sistema simile come i service pack in
Windows o le versioni di Linux enterprise,
l'utente medio Joe lo vorrebbe aggiornato facilmente per molti anni - solo per fare le cose bene. Come un lungoutente di Linux di lungo corso, non ho problemi con entrambi i casi, ma poi, ho dubbi sull'uso dei software.
36
Len Gingrich
"
"I Rilasci programmati hanno sempre
mostrato lo stop dei bug a causa delle scadenze. Le rolling invece aggiusterebbero i bug all'occorenza. LE applicazioni recenti potrebbero essere messe a disposizione prima.
teemac

Una rolling release vuol dire che
c'è meno pressione nel rilasciare qualcosa che non è
pronto. Unity offre un buon
esempio. Gli sviluppatori avevano deciso
che non volevano/potevano aspettare
la 11.10, quindi sono usciti con la 11.04
anche se chiaramente non erano pronti. Una rolling release permetterebbe di avere più tempo per appianare i bug.
Steve Guardia

Anche se, con l'attuale
livello di sviluppo che
Canonical sta facendo, 6 mesi
è un po' poco, ulteriori test sono necessari. "
Eduardo
"
Passare ad una rolling release e cancellare Unity subito!
Scherzi a parte, sarebbe bello ottenere le nuove versioni dei programmi (es.
LibreOffice, ecc) più velocemente ma questo potrebbe significare avere regressioni occasionali.
Alice Cooper


Mi dà l'opportunità di
aggiornare due volte l'anno - che è il massimo del tempo che voglio
spendere. Buon compromesso tra applicazioni vecchie e lavoro.
Ulrich



Sto usando Linux Mint DEBIAN
Edizione (LMDE) ed è la
miglior distro che ho usato. Sarà difficile sorpassare Mint da parte di Ubuntu Debian, ma trasformare Debian in rolling release sarebbe un passo dalla perfezione.
killmess


Stabilità, instabilità.
Una delle ragioni per cui ho scelto
Ubuntu è la sua stabilità,
altrimenti avrei scelto
Fedora e la loro politica di non
avere una LTS. Se Ubuntu si trasforma in rolling release, passerò a Mint o a Debian.
nDR01d

Le programmazioni sono meglio perchè creano eccitazione durante i test e il lancio. Crea anche creatività riguardo cosa implementare. Per me una rolling release è migliore per òe correzioni dei bug.
Robert Ngalu


Penso che la release programmata sia giusta. Non è necessario attendere troppo a lungo per un nuovo software, ma se
siete più interessati alla stabilità, basta rimanere con la LTS. Sono preoccupato che una pura strategia di passaggio allle rolling release potrebbe influenzare troppo la stabilità. Se si ha
disperatamente bisogno di un nuovo pezzo
del software (Firefox 5 o
altro), c'è sempre la
possibilità di utilizzare un PPA.
Kerstin
"
     
== Note alla traduzione ==
     
     
     
= Revisione =

IO PENSO CHE... La domanda del mese scorso è stata: Ubuntu dovrebbe mantenere il suo attuale programma di rilasci o passare ad una rolling release?

È importante che Ubuntu mantenga il suo obiettivo sulla sicurezza. Passando ad una rolling release, Ubuntu penalizzerebbe la sua sicurezza e funzionalità per avere un software all'ultimo grido. In qualità di utente Arch (che utilizza il sistema della rolling release), posso affermare che le problematiche che salterebbero fuori da un eventuale passaggio di Ubuntu ad una rolling release, potrebbero spaventare un gran numero di utenti e distruggere anche l'opinione che “Ubuntu è facile da usare. Lucas Westermann

Una release all’anno. Il pubblico è abituato ai rilasci programmati, ma uno all’anno sarebbe meglio... meno stress per gli sviluppatori, etc, maggiore stabilità nelle caratteristiche e bugs risolti prima del rilascio. Syko

La rolling release più la LTS (Long Term Support) avrebbero senso. Se si passasse alla rolling release, Ubuntu diventerebbe il principale sistema operativo basato su Linux; spero che Mark prenda questa decisione. Marian

Con rilasci ogni sei mesi, abbiamo grossi aggiornamenti da eseguire in unica volta e questo è un bene. I piccoli aggiornamenti non sono così interessanti ed epici... Mixabuben

Io sono per passare ad Arch Linux al 100% proprio per questo motivo. Adoro apt ma odio dover installare tutto ogni sei mesi e gli aggiornamenti di Ubuntu combinano sempre pasticci. In più, mi piace la libertà di poter scegliere, e proprio adesso ho scelto Gnome 3 e le rolling release. Una rolling release è l’unica strada da seguire se Linux vuole veramente diventare un serio candidato tra i sistemi operativi Desktop. Non saranno molti i nuovi utenti di Linux che vorranno aggiornare costantemente la loro release. Hermann

La mia scelta dipende molto da Unity, se continuerà o se Ubuntu tornerà a Gnome 3. Non vedo l’ora di scoprirlo con i prossimi rilasci programmati. Fate quello che funziona meglio, ma io odio dover rimuovere tutto per fare un aggiornamento, perciò la possibilità di una rolling release mi attira molto. Stephen R Douglas

Non abbiamo bisogno di rilasci che non siano prima testati e pronti. La cosa peggiore è avere una nuova release che causa un sacco di problemi. Non voglio problemi. Se li volessi utilizzerei qualcosa tipo la versione instabile di Debian. Rilasciate gli aggiornamenti solo quando sono pronti e non chiedete a noi utenti di trovare i problemi. Adoro Ubuntu e preferisco i rilasci della LTS proprio per questo motivo. Se la versione LTS dovesse iniziare a darmi qualche problema, vorrà dire che passerò ad un'altra distribuzione. Jerry Turba

Continuare con i rilasci programmati. Lo sprint per fare uscire Natty/Unity è terminato con l'attuale disastro; una rolling release non farebbe che peggiorare la situazione. Sei mesi sono buoni, ma un rilascio annuale non sarebbe male se facesse migliorare le cose, e non come quella assurdità che è appena uscita in Aprile. Un rilascio annuale darebbe più tempo per risolvere i bug prima di pubblicare il rilascio, cosa che ad esempio avrebbe potuto rendere Unity migliore. Per com'è, preferisco utilizzare una macchina con Windows piuttosto che Natty con Unity. Robin Goodfellow

Penso che ogni rilascio di Ubuntu sarebbe perfetto con il minor numero di bug possibile. L'attuale programma di rilasci semestrali, non lascia sufficiente tempo alla comunità per risolvere la maggior parte di questi bug. Abbiamo bisogno di più tempo per risolverli e rendere Ubuntu un sistema operativo perfetto. Skumara

I rilasci programmati possono aiutare nella pubblicità, ma le rolling release sono la strada da seguire, di questo ha bisogno la gente e non di fare nuove installazioni ogni volta (la maggior parte delle persone che conosco danneggia i propri sistemi facendo aggiornamenti a nuove release e così poi gli tocca procedere ad una nuova installazione). Salvadesswaran Srinivasan

Non credo che ci sia granché da scrivere in merito. Che problemi ci sono con l'attuale programma di rilasci? Se abbiamo bisogno di piccoli aggiornamenti, non dobbiamo far altro che scaricarli dal gestore di Aggiornamenti tralasciando quelli più grossi che vengono emessi semestralmente. Mi sembra tutto ok. Perché cambiare una formula che funziona? JFR

Penso che aggiornamenti più frequenti e più piccoli migliorerebbero la maneggevolezza del sistema. Dave Nelson

Per me si dovrebbe trovare una giusta via di mezzo fra le due alternative. Spesso mi capita di installare manualmente le ultime versioni e sotto-versioni di determinati software, perché voglio o necessito di particolari caratteristiche e spesso Ubuntu è indietro rispetto ai nuovi software stabili. In un anno avrei bisogno di aspettare molto tempo per avere degli aggiornamenti ufficiali sui software, ma se ci fosse un mix con una rolling release, allora il problema sarebbe risolto. Suggerirei un rilascio programmato per i maggiori aggiornamenti (Unity, Gnome 3, etc…) e dei continui rilasci per gli aggiornamenti più piccoli. In questo modo Ubuntu avrebbe più tempo per evitare spiacevoli situazioni come quella capitata con il rilascio della 11.04 perché, beh diciamocelo schiettamente, è il “Windows ME o Vista” del mondo Linux al momento. Unity è stato rilasciato in tempi troppo brevi e Ubuntu ha incasinato persino la modalità classica. Sono abituato ad avere la qualità in Linux e sono molto critico a riguardo. Se questo dovesse succedere ancora, passerò a Debian. Bart

Finché gli sviluppatori riusciranno a mantenere e gestire dei rilasci programmati semestrali, non vedo quale motivazione dovrebbe esserci per passare ad una rolling release. Con dei rilasci programmati si sa quando aspettarsi dei nuovi aggiornamenti. Già soltanto questo renderebbe più facile agli amministratori di sistema la pianificazione degli aggiornamenti e i collaudi. Tom

Solo rilasci programmati e gli LTS sarebbero sufficientemente solidi! Sei mesi sono abbastanza per le fasi di Alpha e Beta Test, perciò personalmente sto utilizzando solamente rilasci LTS. CLI

Come per Arch e Linux Foresight, una distribuzione che utilizzi le rolling release è la strada giusta da seguire. È più efficiente e flessibile, permettendo così ad una persona di andare avanti e indietro per gli aggiornamenti in modo semplice e risolvere così eventuali problemi che potrebbero sorgere. Conrad Linde

Utilizzo Debian come rolling release su una seconda macchina e penso che sia molto più pratico da amministrare così. Apt-get-dist-upgrade o upgrade sono molto più veloci e semplici di una installazione integrale. Dei buoni sistemi per gestire una rolling release sono il progetto CUT di Debian e il MintUpdate per LMDE: i pacchetti sono disponibili nel repository principale quando sono sufficientemente stabili per gli utenti finali. Ognuno poi è libero di aggiungere altri repository... lame duck

Procediamo pure con una rolling release. Dopo tutto c’è stato imposto Unity quindi perché non fare qualcos’altro di altrettanto stupido? Anon

La maggior parte dei pacchetti che utilizzo non sono più supportati in ognuna delle versioni *buntu da almeno quattro anni. A ogni rilascio programmato, mi ritrovo con una "nuova versione" obsoleta. Al momento ho oltre 150 repository da provare e mantenere aggiornati. Compilo e installo 10 delle principali applicazioni come Gimp, Libreoffice, etc senza utilizzare Synaptic. R. Geleick

C'è bisogno di entrambe le soluzioni, quindi perché non prevedere un rilascio LTS programmato e pubblicare gli aggiornamenti con dei rolling release? Bourlas

Credo che un modello a "mezza-rolling release", come Chakra Linux, sarebbe la soluzione ideale per tutte le esigenze. Con questo modello si deve installare soltanto una volta e, mentre i pacchetti delle applicazioni saranno installati "immediatamente", i pacchetti di sistema (driver grafici,kernel, ecc.) verranno testati per un po' e poi alla fine aggiornati. Nick

I rilasci programmati tengono conto di importanti sperimentazioni e permettono di dare un taglio netto con le vecchie installazioni. I rilasci semestrali sembrano essere lunghissimi per Canonical, c'è sempre una corsa sfrenata poco prima del rilascio. Rilasci annuali non metterebbero fretta e consentirebbero una versione di migliore realizzazione. Ritengo comunque importante mantenere i rilasci LTS. Paddy Landau

Una rolling release sembra essere molto più conveniente dato che fornisce pacchetti sempre nuovi che vengono testati prima di essere rilasciati "selvaggiamente". Il vantaggio di questa cosa è che si potrebbe avere l'ultima versione non appena disponibile e impedire così di fare grandi cambiamenti ogni sei mesi. Io vivo, in un certo qual modo, all'avanguardia e per questo motivo utilizzo un po' di repository ppa dai quali ottengo i software più recenti. Sarebbe utile se ci fossero due tipi di rilasci: uno con supporto a lungo termine per gli utenti desiderano stabilità e supporto e l'altro con aggiornamenti rolling tra una LTS e l'altra per fornire così gli ultimi aggiornamenti dei software. Marc

Il rilascio programmato semestrale sembra assomigliare di più ad una gara contro il tempo piuttosto che ad un buon avanzamento senza bug. Anon

Penso si debba rimanere ai rilasci programmati. Che siano sei mesi o un anno, non importa. Comunque quello che si dovrebbe fare è questo: decidere a cosa si voglia che ogni LTS assomigli (con il maggior numero di motivazioni possibile). Lavorare su una o due di queste specifiche in ogni rilascio intermedio e concentrarsi sulla risoluzione dei bug come oggetto di ognuno di questi. Lo stanno già facendo in una certa misura. Ma mi piacerebbe vederli ancora più concentrati sulla risoluzione dei bug per almeno uno o due rilasci nel prossimo futuro. Spazzar via quanti più bug persistenti possibili (specialmente quelli più banali). Patrick D.

Anche se usassimo la rolling release potremmo comunque aver ancora bisogno di installare tutto da zero con un DVD (per nuovi PC oppure se per qualche motivo ci siamo dimenticati di aggiornarli per un lungo periodo di tempo). Aloysius

I rilasci programmati creano un notevole vantaggio in affidabilità nella distribuzione di Linux. La scelta di continuare con i rilasci programmati renderebbe Ubuntu diverso e rafforzerebbe la sua crescita. Art Gunn

Ubuntu è maturato a tal punto da non aver più bisogno di nuovi rilasci ogni sei mesi. Ora i nuovi rilasci possono essere fatti quando ci sono cambiamenti significativi e senza la fretta di un piano di rilasci semestrale. Harry Webb

Rimanere bloccati con i vecchi software fino alla prossima release è la mia antipatia principale verso Ubuntu. Specialmente quando un nuovo software non è inserito in una nuova release, come è successo per Vim 7.3 con Maverick. Naturalmente i ppa possono spesso risolvere questo problema, ma tolgono la comodità di avere un repository centrale dal momento che i ppa, a volte, vanno e vengono. Patrick

Finché gli sviluppatori di Ubuntu saranno impegnati nel sistemare un sacco di bug di Unity, non possiamo installare una nuova versione per ottenere le correzioni. Una rolling release potrebbe risolvere questo problema. Russell

Le rolling release sono l'ideale per gli ambienti sempre aggiornati. Tuttavia, se state cercando di costruire pacchetti ampiamente distribuibili, è necessario conoscere quali versioni delle librerie e quali strumenti sono a disposizione del sistema operativo destinatario. anon

Non importa. Hanno limitato la nostra scelta anche nelle ulteriori distribuzioni che seguono la 11.04. Non ci sono mai stati così tanti commenti negativi in altre versioni. Credo che la visione di tutti coloro che usano computer come i tablet non sia perfetta. Bullet

Avere dei rilasci programmati consente di pianificare gli aggiornamenti per gli utenti domestici così come per le aziende. Una rolling release porterebbe il caos in un processo che funziona molto bene. Anthony Papillion

Un rolling release mi permetterebbe di mantenere un sistema operativo sul mio PC senza dover sapere come dover reinstallare tutto il sistema ogni sei mesi. Dopo una installazione integrale poi c'è tutta la reinstallazione e la regolazione delle impostazioni così com'erano prima. Tutto questo può richiedere delle ore. Chris

Io uso Ubuntu 10.10 e lo torvo di gran lunga più veloce di KDE 4.x. Desideravo di certo che la 10.10 fosse una rolling release. harold

Penso che la rolling release sia un approccio più facile per la maggior parte persone che vogliono solo ottenere macchine funzionanti senza avere il problema di una nuova istallazione ogni 6 mesi. Per questo motivo mi piace PCLinuxOS. Lo uso su uno dei miei computer da due anni e non penso di sostituirlo. Ho un altra macchina Debian Mint per la stessa ragione (questo non mi ha impedito di masterizzare un disco di ogni release ubuntu che è uscita dopo). Chuck Pilger

Mi piacciono i rilasci programmati perché amo la stabilità del mio PC. Filippo Locatelli

Sono un utente laptop e il tempo di avvio del PC è tutto per me. Se si riuscisse a fare una rolling release con un tempo di avvio veloce sarei al settimo cielo (ho pensato a Linux Mint Debian Edition ma ho saputo che si avvia lentamente). Uso un sacco di software extra e reinstallare tutto ogni 6 mesi non è bello! Non so quanto possano funzionare bene gli aggiornamenti al giorno d'oggi. Tobie

Io penso che la strada da percorrere sia quella che avrà il maggior numero di approvazioni che Mark Shuttleworth punta ad avere. Analogamente ai Service Pack in Windows o alle versioni di Linux Enterprise, l'utente medio Joe vorrebbe che tutto fosse installato e aggiornato facilmente per molti anni, soltanto perché tutto funzioni bene. Da utente veterano di Linux non ho problemi in entrambi i casi, ma tuttavia ho dubbi sull'uso del software. Len Gingrich

I rilasci programmati dimostrano sempre che i bug vengano risolti in corrispondenza delle scadenze. Le rolling invece risolverebbero i bug all'occorrenza. Le applicazioni più nuove potrebbero essere messe a disposizione prima. teemac

Una rolling release significa meno fretta per rilasciare qualcosa che non è pronto. Unity offre un buon esempio. Gli sviluppatori avevano deciso che non volevano/potevano aspettare la 11.10, quindi sono usciti con la 11.04 anche se chiaramente non erano pronti. Una rolling release permetterebbe di avere più tempo per appianare i bug. Steve Guard

Anche se con l'attuale livello di sviluppo che Canonical sta facendo, 6 mesi è un po' poco e ulteriori test sono necessari. Eduardo

Passare ad una rolling release e cancellare Unity subito! Scherzi a parte, sarebbe bello ottenere le nuove versioni dei programmi (es. LibreOffice, ecc) più velocemente, ma ciò potrebbe significare avere regressioni occasionali. Alice Cooper

Mi dà l'opportunità di aggiornare due volte l'anno - che è il massimo del tempo che voglio spendere. Buon compromesso tra applicazioni vecchie e impegno. Ulrich

Sto usando Linux Mint DEBIAN Edition (LMDE) ed è la miglior distro che ho usato. Sarà difficile sorpassare Mint da parte di Ubuntu Debian, ma trasformare Debian in rolling release sarebbe un passo più vicino verso la perfezione. killmess

Stabilità, NON avanguardia. Una delle ragioni per cui ho scelto Ubuntu è la sua stabilità, altrimenti avrei scelto Fedora e la loro politica di non avere una LTS. Se Ubuntu si trasforma in rolling release, passerò a Mint o a Debian. nDR01d

I rilasci programmati sono meglio perché creano eccitazione durante i test e la presentazione. Suscita anche creatività riguardo cosa implementare oltre alle caratteristiche già esistenti. Per me una rolling release è migliore per la correzione dei bug. Robert Ngalu

Penso che la release programmata e il supporto al volo sia la cosa giusta. Non è necessario attendere troppo a lungo per un nuovo software, ma se siete più interessati alla stabilità basta rimanere con la LTS. Sono preoccupato che una strategia di passaggio alla rolling release pura potrebbe influenzare troppo la stabilità. Se si ha disperatamente bisogno di un nuovo pezzo del software (Firefox 5 o altro), c'è sempre la possibilità di utilizzare un PPA. Kerstin

La domanda che vorrei porre nel #51 è:

Quali distribuzioni usate e con quali desktop manager?

Per rispondere andate su: http://bit.ly/j1b0qd
     
== Note alla revisione ==
     
     
     

Traduzione italiana

LA MIA STORIA Scritto da Chandra

Nel 2008 usavo ancora un computer DOS vecchio di 20 anni, quando divenne ovvio che non avrei potuto continuare senza una connessione ad internet. Comprai uno dei primissimi netbook perchè era simpatico e conveniente. Linux era una delle ragioni del basso prezzo, e io non sapevo nulla di questa strana cosa. Scoprii però che era possibile comperare un computer senza pagare quella che io chiamo la "tassa Microsoft". Gli installai un masterizzatore cd/dvd esterno.

La distribuzione originale era Xandros, effettivamente non il massimo. Le possibilità erano molto limitate e cercai presto qualcos'altro. Il problema era di trovare una distribuzione pronta all'uso su un EEEpc, e non era facile a quei tempi. Cominciai con ubuntu-eee (un fork di Ubuntu 8.04 che divenne easypeasy). Il problema principale era il kernel: ubuntu-eee usava un kernel specifico e non era possibile aggiornarlo facilmente quando era disponibile una nuova versione di ubuntu. Provai distribuzioni live di eeedora, eeedebian e Linux Mint e infine approdai a Ubuntu 8.10 sul netbook e anche sul mio nuovo computer desktop (comprai un Nyos 50 "nudo" per evitare di pagare la "tassa").

Allo stesso tempo stavo gradualmente scoprendo linux grazie a forum, riviste e documentazione online. Comunque non tutto funzionava perfettamente: ad esempio il LED del wifi o i controlli di volume sul netbook - riuscii comunque a risolvere questi piccoli problemi. Entro l'anno e mezzo abbandonai tutto ciò che proveniva da Microsoft, e la mia configurazione mi permetteva di fare ciò che volevo.

Poi arrivò Unity! Dirò solo due cose su questo. Per me Unity è un vero incubo. E' anche una soluzione for wich there was no problem. Quindi sono passata a Xubuntu. E' molto semplice, molto intuitiva, veloce e molto facile da configurare. Pichè utilizza le librerie gtk le applicazione Gnome sono benvenute. Xubuntu è ora l'unica distribuzione che utilizzo.

Oh, a proposito, quali programmi uso? Applicazioni molto semplici ma potenti: Firefox e Thunderbird, Abiword e Gnumeric. In secondo luogo, eog come visualizzatore di immagini, epdf come lettore pdf, Xsane per scannerizzare, GIMP, MPlayer, devede, brasero (se volete saperne di più su questi pacchetti consultate la documentazione online di ubuntu). Utilizzo anche programmi come gparted, baobab, mousepad, gnome-disk-utility, hardinfo, ntp, wipe, clonezilla...

Cos'è importante per me? Prima di tutto io non devo adattare me stesso alla distribuzione. La distribuzione deve essere adattabile a me. Devo essere in condizioni di controllare precismente ciò che voglio e di rimuovere tutto ciò che non è necessario per me. Ecco il perchè non uso Ubuntu-Software-Center che è solo un piacevole catalogo da consultare. Non è abbastanza preciso. Non mi permette di rimuovere completamente i pacchetti non utilizzati, il che significa rimuovere anche i file di configurazione. Ho aggiunto in Synaptic deborphan che mi permette di rimuovere i pacchetti orfani. Ho anche rimosso circa quaranta o cinquanta cose intuili come pacchetti inutilizzati o cose come splx - anche perchè la mia stampante non è una stampante Samsung. Questo è importante perchè il mio netbook ha solo un SSD da 4GB.

Io devo essere in grado di personalizzare completamente il desktop in modo che tutto sia collocato dove voglio che sia e si comporti come desidero. Fortunatamente linux permette ad ogni untente di modificare piccole cose nei file di configurazione. Per esempio ho cambiato i 3600 secondi di massima attesa in 10 secondi in /etc/cron.daily/apt. In caso contrario all'avvio del computer potrebbe impiegare più di mezz'ora prima di informarmi della presenza di aggiornamenti disponibili..

Aggiornare ad una nuova versione è un vero problema che mi preoccupa.

- Primo, l'avanzamento di versione dovrebbe essere semplice come l'aggiornamento dei pacchetti. E non lo è. Durante il lunghissimo processo di avanzamento generalmente viene chiesto di scegliere o la nuova versione di un file di configurazione sconosciuto, o di mantenere quello vecchio. Io non conosco tutto di ubuntu, quindi non so nulla delle eventuali conseguenze della scelta e non so cosa fare. Generalmente scelgo a caso. Dopo il processo scopro le applicazioni che sono state aggiunte. Per esempio io scelgo mousepad e eog. Perchè installa leafpad, pidgin (che io non uso) e 'ristretto' che avevo precedentemente rimosso?

- Secondo, tutto ciò che funzionava prima dovrebbe funzionare anche dopo e tutte le mie scelte personali e le varie preferenze ed i file di configurazione dovrebbero rimanere invariati. Dopo l'aggiornamento alcune cose scompaiono ad esempio certe icone. Altre cose, semplicemente, non funzionano più. Ad esempio la connessione ADSL (da Jounty a Karmic). Ho dovuto aggiungere il sun-java-plugin dopo l'avanzamento a Lucid perchè l'icedtea-plugin non era più in grado di mostrarmi siti che mi mostrava prima.

- Terzo, in base a come faccio l'aggiornamento non ottengo sempre lo stesso risultato. Io uso una singola partizione ext4 e non uso swap e ho provato quattro differenti modi di passare ad una nuova versione: * ho usato il processo di avanzamento lungo. Generalmente impiego 4 ore fra aggiornamento, sistemare ciò che non funziona più e rimuovere le cose inutili che sono state aggiunte. C'è anche un altro problema in questo processo. Alcune nuove funzionalità non sono utilizzabili. Per esempio devo passare manualmente da grub-lecacy a grub-pc, in Karmic. * Ho fatto una installazione da zero, che è il modo migliore per ottenere realmente una nuova versione. Ma devo ripersonalizzare tutto e questo mi prende molto molto tempo. * Ho fatto una installazione da zero senza formattare la precedente partizione ext4 che contiene la mia directory home. Ma il risultato non è esattamente lo stesso ottenuto con il metodo precedente. Parti della vecchia versione non vengono completamente rimossi. * Ho usato due partizioni: / e una partizione separata per /home. E quindi ho fatto una installazione completa da zero mantenedo la mia directory home. Ma ho dovuto comunque rimuovere ciò che non mi serviva. Questo è il metodo che utilizzerò per Xubuntu 12.04 LTS.

Il processo di avanzamento ideale non esiste. Comunque il lato positivo è che incontrare problemi è una opportunità per imparare qualcosa e migliorare. E, certamente, vado avanti con Xubuntu -- per me la distribuzione migliore.

**********************************

I numeri da 1 a 9 e le lettere da A ad F devono essere inseriti nella griglia 16x16 in modo che ogni riga, ogni colonna e ogni quadrato 4x4 contengano tutti i numeri da 1 a 9 e tutte le lettere da A ad F.

Le soluzioni sono alla penultima pagina.

copyright detenuto, e sudoku gentilmente concesso, da The Puzzle Club - www.thepuzzleclub.com

Note alla traduzione

1. Nella parte dell'articolo in cui viene fatto l'elenco dei metodi di upgrade/update (quello per intenderci con gli asterischi come punti elenco) l'articolo originale utilizza il termine upgrade inteso come avanzamento di versione della distribuzione. Per questo utilizzo i termini "aggiornamento", "avanzamento di versione" etc. Spero di non aver fatto confusione. Ma non avrei saputo come tradurre meglio.

2. Dove ho tradotto i "3600 secondi di massima attesa" è perchè nell'articolo originale si riferisce ad un parametro inserito nel file, appunto specificato dall'articolo, che identifica il numero di minuti MASSIMO che il sistema aspetta prima di controllare nuovamente la presenza di nuovi pacchetti. E' chiamato effettivamente "random sleep time" in quanto il sistema sceglie casualmente fra un minimo di zero e il parametro massimo impostato, appunto quello di cui si parla nell'articolo. In italiano però non sapevo come renderlo meglio...

3. Attenzione: nel "sorgente" di questa pagina (per intenderci quello che compare cliccando su modifica in alto) l'elenco con gli asterischi va a capo ad ogni elemento!(Cosa che rispetta l'articolo originale, dove ogni elemento inizia in una nuova riga, ma fra gli elementi non c'è una riga di spazio!). Avrei potuto inserire l'interruzione e andare a capo in modo che la pagina web fosse esattamente come l'articolo originale, ma poi qualcuno avrebbe dovuto rimuoverli per l'impaginazione finale. Quindi ho pensato di lasciare così. Spero di aver fatto in modo corretto... (E soprattutto spero di essermi spiegato. In caso contrario, scrivetemi...)

Revisione

LA MIA STORIA Scritto da Chandra

Nel 2008 usavo ancora un computer DOS vecchio di 20 anni, quando divenne ovvio che non avrei potuto continuare senza una connessione a internet. Comprai uno dei primissimi netbook perché era simpatico e conveniente. Linux era una delle ragioni del prezzo basso, e io non sapevo nulla di questa strana cosa. Scoprii però che era possibile comperare un computer senza pagare quella che io chiamo la "tassa Microsoft". Gli installai un masterizzatore cd/dvd esterno.

La distribuzione originale era Xandros, effettivamente non era il massimo. Le possibilità erano molto limitate e cercai presto qualcos'altro. Il problema era di trovare una distribuzione pronta all'uso su un EEEpc, cosa non facile a quei tempi. Cominciai con ubuntu-eee (un fork di Ubuntu 8.04 che divenne easypeasy). Il problema principale era il kernel: ubuntu-eee usava un kernel specifico e non era possibile aggiornarlo facilmente quando era disponibile una nuova versione di ubuntu. Provai distribuzioni live di eeedora, eeedebian, Linux Mint e infine approdai a Ubuntu 8.10 sia per il netbook che anche per il mio nuovo computer desktop (comprai un Nyos 50 "nudo" per evitare di pagare la "tassa").

Allo stesso tempo stavo gradualmente scoprendo Linux grazie a forum, riviste e documentazione online. Comunque non tutto funzionava perfettamente, come per esempio il LED del wifi e i controlli del volume sul netbook. Piccoli problemi che tuttavia riuscii a risolvere. Entro un anno e mezzo abbandonai tutto ciò che proveniva da Microsoft,e la mia configurazione mi permetteva di fare ciò che volevo.

Poi arrivò Unity! Dirò solo due cose su questo. Per me Unity è un vero incubo. È la soluzione di nessun problema. Quindi sono passata a Xubuntu. È molto semplice, molto intuitiva, veloce e molto facile da configurare. Poiché utilizza le librerie gtk, le applicazione Gnome sono benvenute. Xubuntu è ora l'unica distribuzione che utilizzo.

Oh, a proposito, quali programmi uso? Applicazioni molto semplici ma potenti: Firefox e Thunderbird, Abiword e Gnumeric. In secondo luogo, eog come visualizzatore di immagini, epdf come lettore pdf, Xsane per lo scanner, GIMP, MPlayer, devede, brasero (se volete saperne di più su questi pacchetti consultate la documentazione online di Ubuntu). Utilizzo anche programmi come gparted, baobab, mousepad, gnome-disk-utility, hardinfo, ntp, wipe, clonezilla...

Cos'è importante per me? Prima di tutto io non devo adattare me stesso alla distribuzione. La distribuzione deve essere adattabile a me. Devo essere in condizioni di controllare precisamente ciò che voglio e di rimuovere tutto ciò che non è necessario per me. Ecco il perché non uso Ubuntu-Software-Center che è solo un piacevole catalogo da consultare. Non è abbastanza preciso. Non mi permette di rimuovere completamente i pacchetti non utilizzati, il che significa rimuovere anche i file di configurazione. Ho aggiunto deborphan in Synaptic che mi permette di rimuovere i pacchetti orfani. Ho anche rimosso circa quaranta o cinquanta cose inutili come pacchetti inutilizzati o roba come splx anche perché la mia stampante non è una stampante Samsung. Questo è importante perché il mio netbook ha solo un SSD da 4GB.

Io devo essere in grado di personalizzare completamente il desktop in modo che tutto sia collocato dove voglio che stia e si comporti come desidero. Fortunatamente Linux permette ad ogni utente di fare piccole modifiche nei file di configurazione. Per esempio in /etc/cron.daily/apt ho cambiato i 3600 secondi di massima attesa in 10 secondi. In caso contrario all'avvio del computer potrebbe impiegare più di mezz'ora prima di informarmi della presenza di aggiornamenti disponibili.

Aggiornare a una nuova versione è un problema che mi preoccupa.

- Primo,l'avanzamento di versione dovrebbe essere semplice come l'aggiornamento dei pacchetti. E non lo è. Durante il lunghissimo processo di avanzamento generalmente viene chiesto se scegliere la nuova versione di un file di configurazione sconosciuto o mantenere quello vecchio. Io non conosco tutto di Ubuntu, quindi non so nulla delle eventuali conseguenze della scelta e non so cosa fare. Generalmente scelgo a caso. Dopo il processo scopro le applicazioni che sono state aggiunte. Per esempio io scelgo mousepad e eog. Perché viene installato leafpad, pidgin (che io non uso) e "ristretto" che avevo precedentemente rimosso?

- Secondo, tutto ciò che funzionava prima dovrebbe funzionare anche dopo e tutte le mie scelte personali, le varie preferenze e i file di configurazione dovrebbero rimanere invariati. Dopo l'aggiornamento alcune cose scompaiono, come per esempio certe icone. Altre cose, semplicemente, non funzionano più. Ad esempio la connessione ADSL (da Jaunty a Karmic). Dopo l'avanzamento a Lucid ho dovuto aggiungere il sun-java-plugin perché l'icedtea-plugin non era più in grado di mostrarmi siti che invece prima mi mostrava.

- Terzo, in base a come faccio l'aggiornamento non ottengo sempre lo stesso risultato. Io uso una singola partizione ext4, non uso swap e ho provato quattro differenti modi di passare a una nuova versione:

ho usato il processo di avanzamento lungo. Generalmente impiego 4 ore fra aggiornamento, sistemare ciò che non funziona più e rimuovere le cose inutili che sono state aggiunte. C'è anche un altro problema in questo processo. Alcune nuove funzionalità non sono utilizzabili. Per esempio devo passare manualmente da grub-lecacy a grub-pc, in Karmic.

Ho fatto una installazione da zero, che è il modo migliore per ottenere realmente una nuova versione. Ma devo riconfigurare tutto e questo mi prende molto molto tempo.

Ho fatto una installazione da zero senza formattare la precedente partizione ext4 che contiene la mia directory home. Ma il risultato non è esattamente lo stesso ottenuto con il metodo precedente. Parti della vecchia versione non vengono completamente rimosse.

Ho usato due partizioni: / e una partizione separata per /home. E quindi ho fatto una installazione completa da zero mantenendo la mia directory home. Ma ho dovuto comunque rimuovere ciò che non mi serviva. Questo è il metodo che utilizzerò per Xubuntu 12.04 LTS.

Il processo di avanzamento ideale non esiste. Comunque il lato positivo è che incontrare problemi fornisce l'opportunità per imparare qualcosa e migliorarsi. E naturalmente vado avanti con Xubuntu, la distribuzione migliore secondo me.

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I numeri da 1 a 9 e le lettere da A ad F devono essere inseriti nella griglia 16x16 in modo che ogni riga, ogni colonna e ogni quadrato 4x4 contengano tutti i numeri da 1 a 9 e tutte le lettere da A ad F.

Le soluzioni sono alla penultima pagina.

I puzzle sono coperti da copyright e sono gentilmente forniti da The Puzzle Club - www.thepuzzleclub.com

Note alla revisione

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