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Differenze tra le versioni 10 e 100 (in 90 versioni)
Versione 10 del 24/04/2010 15.05.16
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Autore: RoaldDeTino
Commento:
Versione 100 del 23/08/2011 18.33.52
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Autore: MarcoBuono
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== Lettere == = Traduzione italiana =
     Ubuntu Women
di Elizabeth Krumbach
Linea 6: Linea 9:
=== Traduzione italiana === Elizabeth Krumbach: Dicci qualcosa di te.
Flavia Weisghizzi: Sono Flavia Weisghizzi, ho 34 anni e vivo in quel meraviglioso melting pot chiamato Roma, Italia, dove sono nata e da dove un giorno, forse, me ne andrò.
Sono una scrittrice, scrivo poesie e saggi critici di letteratura. Lavoro anche come giornalista freelance e speaker radiofonica. Recentemente, grazie ad Ubuntu, sono diventata anche una speaker alle conferenze.
Linea 8: Linea 13:
LETTERE Detto questo, si può sostenere che la storia del mio coinvolgimento con Ubuntu e FLOSS è molto originale. È iniziato tutto nel 2001, la prima volta che ho scritto per un giornale online. Mi hanno chiesto di scrivere un pezzo per IT su un office suite alternativo chiamato StarOffice (si, era prima dell'era di OpenOffice.org). Lì ho imparato la filosofia FLOSS, e sono rimasta del tutto afascinata dal suo senso di libertà.
Linea 10: Linea 15:
PROBLEMI DI MONTAGGIO
Nella speranza che questo possa aiutare alcuni dei poveri sfortunati che hanno avuto problemi di montaggio con un drive USB e sono sul punto di causare danni irreparabili ai propri computer o se stessi, vorrei offrire ciò che spero possa essere di qualche conforto.
EK: Cosa ti ha spinta ad essere coinvolta nella comunità Ubuntu?
FW: Al mio primo tentativo, ho provato ad approcciarmi a Linux OS come ad un normale software da usare, ma è molto difficile per una ragazza che ha studiato letteratura italiana come cosa principale installarlo senza aiuto. Ho continuato comunque a leggere pezzi sull'open source e su Linux. Il 2007 ha segnato il giro di vite della mia esistenza: il mio Windows XP ha deciso che era il momento "di tirare le cuoia".. portando via con sè un mese intero del mio lavoro. Il mio ragazzo mi ha portato un CD Live di Ubuntu 7.04, e così un Feisty Fawn ha iniziato a girare lentamente sul mio PC, permettendomi di accedere a tutto il mio lavoro e a tutti i miei documenti!
Linea 13: Linea 18:
Ho due portatili: su uno ho Jaunty updatato a Karmic e sull'altro un sistema nuovo. Personalmente non ho avuto praticamente nessun problema con il sistema in upgrade, ma quello installato da zero non riesce a montare correttamente i drive USB. Il sistema rileva il drive. Quando do da terminale fdisk -I, il drive viene infatti correttamente identificato come sdb1, ma il sistema non fa nessun tentativo di portare a termine l'automontaggio creando un'icona del drive sul desktop o aprendo una finestra di Nautilus. Dopo un po' di ricerca su google non sono riuscito ad andare oltre la scoperta che molti altri utenti stavano avendo lo stesso problema. È stato amore a prima vista!
Linea 15: Linea 20:
Più per caso che per volontà mi sono imbattuto in Sistema>Amministrazione>Gestore Dischi. Appena avviata, questa applicazione apre una finestra chiamata Palimpsest Gestore dischi. Non sono riuscito a trovare molte informazioni su di essa, ma ora ho l'automontaggio dei drive perfettamente operante, e dà anche la possibilità di gestire la rimozione dei drive. Almeno ora sono in grado di usare le USB come prima. Karmic è secondo me un'ottimo upgrade, e questa non vuole essere una lamentela. Dopotutto non ho dovuto tirar fuori un soldo per il sistema Operativo, è solido, affidabile e lo uso tutti i giorni. Ho preso molto più di ciò che ho dato alla comunità, perciò questa è una piccola opportunità per me di dare qualcosa in cambio. Dopo l'installazione di Ubuntu, mi è sembrato naturale guardare alla comunità italiana e muovere i primi passi nei canali IRC. Mi sono sentita a casa. Dopo qualche settimana ho pensato che sarebbe stato carino dare una mano alla community, così ho chiesto di partecipare al gruppo traduzioni.
In quel periodo ci fu anche l'uscita della prima pubblicazione di Full Circle Magazine. Ho collaborato anche al suo gruppo di traduzione. Venendo dal mondo delle pubblicazioni, ho potuto condividere le mie abilità e le mie esperienze lavorative.
Linea 17: Linea 23:
Iain Mckeand Inizialmente pensavo che avere semplicemente delle abilità nel campo della comunicazione fosse inutile in una software-oriented community, ma mi sbagliavo.
Linea 19: Linea 25:
STRUMENTI DI SCRITTURA
Essendo uno scrittore, ho davvero apprezzato l'articolo sugli strumenti di scrittura del n. 30, anche se, a mio modesto avviso, ha saltato alcune applicazioni degne di essere segnalate. Writers Cafè è un prodotto commerciale con un sacco di funzioni, ma per chi non ha intenzione di spendere per un programma ci sono alcune alternative che vorrei menzionare.
Durante il rilascio di Ubuntu 8.04 sono diventata la Cordinatrice delle Relazioni Media del LoCo team italiano e ho cordinato il progetto Relazioni Media, con lo scopo di diffondere lo spirito di Ubuntu nel settore dei magazine in Italia. È stato un successo. Infatti la nostra community è stata ospitata diverse volte da programmi nazionali. Raccontare la mia storia è importante perchè credo che molto persone siano solo timide e sottostimino il contributo che potrebbero dare alla community.
Linea 22: Linea 27:
Personalmente uso una combinazione di quattro programmi per scrivere i miei articoli e storie brevi: Freemind; Little Red Notebook; Storybook e OpenOffice Writers template. EK: Qual'è il tuo ruolo nella community Ubuntu?
FW: Al momento sono un membro del Italian LoCo Team Community Council. Certo, mi occupo ancora di relazioni Media e recentemente ho iniziato a promuovere, insieme a Silvia Bindelli, una branca italiana del progetto Ubuntu Women.
Linea 24: Linea 30:
Per brainstorming e appunti iniziali uso Freemind: http://freemind.sourceforge.net, un software per mappe mentali davvero brillante. Insieme a quest'ultimo uso Little Red Notebook come diario da scrittore, e album da ritagli e appunti. Si trova nei repository ed è uno strumento veramente eccellente da usare. In particolare amo la possibilità di taggare i contenuti. Volete invece provare uno scenario o una scaletta? Usate StoryBook: http://groups.google.com/group/open-office-writers. Questo progetto merità tutto il supporto possibile. Lavoro eccellente. Quando sono sbarcata in Ubuntu (si, proprio sbarcata) avevo sentito parlare di questo progetto, ma non esisteva ancora una branca locale. A quel tempo c'erano due modi principali per ottenere aiuto con i miei problemi collegati all'OS: connettersi al canale IRC o il forum. Dovevo poi scegliere tra chiedere sul canale di supporto dell'Italian LoCo Team nella mia lingua, ma in un ambiente dominato da uomini, o chiedere in un canale dedicato alle donne, ma in una lingua "aliena" (non semplicemente Inglese, ma Inglese applicato all'informatica). Qui in Italia abbiamo dei problemi sul modo in cui le donne sono accolte in molti ambienti di lavoro e, sfortunatamente, questo include anche l'open source. Ci sono troppo pregiudizi nei confronti delle donne, non solo secondo gli uomini, ma anche secondo molte donne. Con in mente questo fatto, spero di essere capace di innalzare lo status delle donne nel campo del software open-source.
Linea 26: Linea 32:
Non sto dicendo che questi prodotti siano meglio di quelli che avete segnalato voi, ma sicuramente sono un'ottima alternativa. So scrivere e mi sento a mio agio a parlare in pubblico. Ho pubbliacato (con Luca Ferretti, un membro dello GNOME Release Team) un paio di libri su Ubuntu e mi viene spesso richiesto di parlare in conferenze o tavole rotonde su Ubuntu e FLOSS.
Linea 28: Linea 34:
Arnold Ijzermans EK: C'è qualcosa che ancora non hai fatto, ma in cui ti piacerebbe essere coinvolta in futuro per ciò che riguarda la community Ubuntu?
FW: Oh, molte, molte cose! Ma, prima di tutto, mi piacerebbe partecipare a un UDS! Vorrei trovarmi faccia a faccia con le persone che hanno costruito Ubuntu e di cui conosco adesso solo il nome o il nickname. Come Cordinatrice delle Relazioni Media, penso che sarebbe molto più utile lanciare un solo comunicato stampa tra i diversi gruppi locali e la Canonical. Darebbe molta più efficacia alle notizie.
Linea 30: Linea 37:
NON TOGLIETE GIMP
Sono un utente Ubuntu da più di due anni e sono decisamente contrario alla rimozione di Gimp da Ubuntu. Penso ci siano un sacco di utenti Ubuntu che usino Gimp piutosto che F-Spot o g-Thumb Image viewer per correggere o ritoccare immagini e foto. Non capisco la logica di questa decisione: su che basi si è scelto di togliere Gimp? Penso che gli sviluppatori dovrebbero mettere ai voti ogni decisione riguardante un cambio radicale come la rimozione di un programma che è legato in maniera standard al Sistema Operativo.
Infine... vorrei fare un package! Soltanto uno, per poter dire di avere fatto per una volta il lavoro sporco!
Linea 33: Linea 39:
Danish Lala EK: Cos'altro ti ineressa, fuori dall'open source a da Ubuntu?
FW: Mi piace la poesia. Insegno scrittura creativa, e amo leggere e scrivere poesie. Sono una donna curiosa, attratta da tutto ciò che è inusuale e nuovo. Mi piace osservare le piccole cose cose del mondo, perchè sono convinta che è dalle piccole cose che possono venire grandi cambiamenti. Amo il teatro. Di recente ho studiato la filosofia Yoga. Potete trovare di più sulle mie idee e le mie poesie in italiano sul mio blog di lungo corso all'indirizzo http:/weisghizzi.ilcannocchiale.it, oppure in inglese sul neonato Code is Poetry all'indirizzo http:/deindre.wordpress.com/
Linea 35: Linea 42:
VIGNETTA:
TEMPI MODERNI
Oops... Ho scordato di sistemare lo SmartPhone sull'ora solare lo scorso weekend... Temo di essere un po' in anticipo... Beh, preferisci che aspetti qui, o vuoi che torni fra un'ora?
Vignetta
Sembri così carino in questo nuovo completo.
Ti riconosco a stento.
Linea 40: Linea 47:
LETTERA DEL MESE
L'articolo sull'Universo di Suoni (FCM n.31) dice che c'è un tasto "registra" su Exaile, che permette di registrare una canzone alla radio. Ma questo non sembra essere presente sul mio computer, su cui gira Ubuntu 9.10 con Exaile 0.3.0.1.

Nigel Dao

Fernando risponde: Non sapevo che ci fosse una nuova versione del media player Exaile sui repository. La nuova versione infatti non include la funzione streamtuner/streamripper che consente di registrare le stazioni radio sull'hard disk. La ragione è probabilmente il fatto che gli sviluppatori di streamtuner hanno abbandonato lo sviluppo di nuove versioni.

Ma, come diciamo sempre, niente paura! Exaile continua ad essere un pttimo media player, con o senza la funzione di registrazione delle radio. Inoltre, c'è uuna grandiosa applicazione per registrare le radio nei repository che si chiama Tunapie. funzione alla grande. Può sintonizzarsi con stazioni radio dai server Shoutcast e Icecast e puoi registrare le canzoni nel tuo hd cliccando sul tasto rosso su cui è scritto "record". Le registrazioni possono inoltre essere programmate per partire e fermarsi ad orari determinati.

C'è una fighissima funzione chiamata TV: ti connette con quelle stazioni radio i cui DJ hanno una webcam, così, oltre ad ascoltare la stazione radio, puoi vedere in alta risoluzione il DJ mentre lavora in cabina. Vi servirà però una connessione internet ad alta velocità per farla funzionare a dovere. E' consigliabile avere il media player VLC (Videolan), che viene usato per riprodurre il video in streaming del DJ.

Sulle 'preferenze' potete scegliere il media player che volete per riprodurre le stazioni radio e le cartelle in cui volete che i file musicali vengano salvati. La cartella di default è in una cartella nascosta della vostra Home chiamata .tunapie (punto tunapie). Magari volete cambiarla con una più a portata di mouse.

Per scegliere il media player:

Andate su file/preferenze. Su 'media player' cliccate su 'esplora'. La cartella usr/bin si aprirà in automatico. Scorrete finchè non trovate 'rithmbox' e cliccateci sopra. Cliccate 'salva'. (Do per scontato che vogliate usare rithmbox).

Per cambiare invece la cartella dove verranno salvati i file musicali:

Per prima cosa create una nuova calterra nella vostra cartella Home (directory). Potete chiamarla semplicemente Tunapie. Di nuovo in 'preferenze' cercate il riquadro che dice "path to rip directory". Cliccate 'esplora'. L'albero delle directory della vostra Home si aprirà automaticamente. Scorrete fino a trovare la vostra cartella Tunapie appena creata. Cliccatela. Cliccate 'salva'.

Se invece non volete cambiare la cartella di default dove i vostri file musicali registrati verranno salvati, potete trovarli nel modo che segue:

I nomi dei file nascosti iniziano con un punto. Per mostrare i file nascosti nella vostra directory principale prima di tutto dovete aprirla. Poi, nel menù 'mostra', cliccate il submenù 'mostra file nascosti' o, in alternativa, cliccate ctrl+H. Vedrete tutte le vostre cartelle usuali più altre che cominciano con un punto. Scorrete finchè non trovate .tunapie e apritela per trovare i vostri file musicali registrati.

Una piccolo avvertimento: armeggiare coi file nascosti nella vostra directory Home può essere rischioso. In questo caso in particolare usate solo la cartella chiamata .tunapie e non toccate le altre. Una volta chiusa la vostra cartella Home, i file nascosti non saranno visibili finchè non avrete ripetuto la procedura detta sopra per mostrarli.
Full Circle Podcast
Nell'episodio #17:
Recensione: FCM#46
News: U-Cubed, Ubuntu 11.10, e altro ancora!
Giochi: Vendetta online e Assault Cube.
Linea 68: Linea 54:
File Sizes:
OGG 41.3Mb
mp3 32.9Mb
Linea 69: Linea 58:
==== Note alla traduzione ==== Runtime: 1 ora, 17 minuti, 26 secondi

http:/fullcirlemagazine.org/

Full Circle Podcasr è un membro orgoglioso del Tech Podcasts Network.
     
     
== Note alla traduzione ==
     
     
     
= Revisione =

     Ubuntu Women
di Elizabeth Krumbach

Elizabeth Krumbach: Dicci qualcosa di te.
Flavia Weisghizzi: Sono Flavia Weisghizzi, ho 34 anni e vivo in quel meraviglioso melting pot chiamato Roma, Italia, dove sono nata e da dove un giorno, forse, me ne andrò.
Sono una scrittrice, scrivo poesie e saggi critici di letteratura. Lavoro anche come giornalista freelance e speaker radiofonica. Recentemente, grazie ad Ubuntu, sono diventata anche una speaker alle conferenze.

Detto questo, si può sostenere che la storia del mio coinvolgimento con Ubuntu e FLOSS è molto originale. È iniziato tutto nel 2001, la prima volta che ho scritto per un giornale online. Mi hanno chiesto di scrivere un pezzo per IT su un office suite alternativo chiamato StarOffice (si, era prima dell'era di OpenOffice.org). Lì ho imparato la filosofia FLOSS e sono rimasta completamente affascinata dal suo senso di libertà.

EK: Cosa ti ha spinta ad essere coinvolta nella comunità Ubuntu?
FW: Al mio primo tentativo, ho provato ad approcciarmi a Linux OS come ad un normale software da usare, ma è molto difficile per una ragazza che ha studiato letteratura italiana, come materia principale, installarlo senza aiuto. Ho continuato comunque a leggere pezzi sull'open source e su Linux. Il 2007 ha segnato il giro di vite della mia esistenza: il mio Windows XP ha deciso che era il momento "di tirare le cuoia".. portando via con sè un mese intero del mio lavoro. Il mio ragazzo mi ha portato un CD Live di Ubuntu 7.04, e così un Feisty Fawn ha iniziato a girare piano piano sul mio PC, permettendomi di accedere a tutto il mio lavoro e a tutti i miei documenti!

È stato amore a prima vista!

Dopo l'installazione di Ubuntu, mi è sembrato naturale guardare alla comunità italiana e muovere i primi passi nei canali IRC. Mi sono sentita a casa. Dopo qualche settimana ho pensato che sarebbe stato carino dare una mano alla community, così ho chiesto di partecipare al gruppo traduzioni.
In quel periodo ci fu anche l'uscita della prima pubblicazione di Full Circle Magazine. Ho collaborato anche al suo gruppo di traduzione. Venendo dal mondo delle pubblicazioni, ho potuto condividere le mie abilità e le mie esperienze lavorative.

Inizialmente pensavo che avere semplicemente delle abilità nel campo della comunicazione fosse inutile in una software-oriented community, ma mi sbagliavo.

Durante il rilascio di Ubuntu 8.04 sono diventata la Coordinatrice delle Relazioni Media del LoCo team italiano e ho cordinato il progetto Relazioni Media, con lo scopo di diffondere lo spirito di Ubuntu nel settore dei magazine in Italia. È stato un successo. Infatti la nostra community è stata ospitata diverse volte da programmi nazionali. Raccontare la mia storia è importante perchè credo che molte persone siano solo timide e sottostimino il contributo che potrebbero dare alla community.

EK: Qual'è il tuo ruolo nella community Ubuntu?
FW: Al momento sono un membro del Italian LoCo Team Community Council. Certo, mi occupo ancora di relazioni Media e recentemente ho iniziato a promuovere, insieme a Silvia Bindelli, una branca italiana del progetto Ubuntu Women.

Quando sono sbarcata in Ubuntu (si, proprio sbarcata) avevo sentito parlare di questo progetto, ma non esisteva ancora una branca locale. A quel tempo c'erano due modi principali per ottenere aiuto con i miei problemi collegati all'OS: connettersi al canale IRC o il forum. Dovevo poi scegliere tra chiedere sul canale di supporto dell'Italian LoCo Team nella mia lingua, ma in un ambiente dominato da uomini, o chiedere in un canale dedicato alle donne, ma in una lingua "aliena" (non semplicemente Inglese, ma Inglese applicato all'informatica). Qui in Italia abbiamo dei problemi sul modo in cui le donne sono accolte in molti ambienti di lavoro e, sfortunatamente, questo include anche l'open source. Ci sono troppi pregiudizi nei confronti delle donne, non solo per gli uomini, ma anche da parte di molte donne. Con in mente questo fatto, spero di poter innalzare lo status delle donne nel campo del software open-source.

So scrivere e mi sento a mio agio a parlare in pubblico. Ho pubblicato (con Luca Ferretti, un membro dello GNOME Release Team) un paio di libri su Ubuntu e mi viene spesso richiesto di parlare in conferenze o tavole rotonde su Ubuntu e FLOSS.

EK: C'è qualcosa che ancora non hai fatto, ma in cui ti piacerebbe essere coinvolta in futuro per ciò che riguarda la community Ubuntu?
FW: Oh, molte, molte cose! Ma, prima di tutto, mi piacerebbe partecipare a un UDS! Vorrei trovarmi faccia a faccia con le persone che hanno costruito Ubuntu e di cui conosco adesso solo il nome o il nickname. Come Coordinatrice delle Relazioni Media, penso che sarebbe molto più utile lanciare un solo comunicato stampa tra i diversi gruppi locali e Canonical. Darebbe molta più efficacia alle notizie.

Infine... vorrei fare un package! Soltanto uno, per poter dire di avere fatto per una volta il lavoro sporco!

EK: Cos'altro ti interessa, fuori dall'open source e da Ubuntu?
FW: Mi piace la poesia. Insegno scrittura creativa e amo leggere e scrivere poesie. Sono una donna curiosa, attratta da tutto ciò che è inusuale e nuovo. Mi piace osservare le piccole cose del mondo, perchè sono convinta che è dalle piccole cose che possono venire grandi cambiamenti. Amo il teatro. Di recente ho studiato la filosofia Yoga. Potete trovare di più riguardo le mie idee e le mie poesie in italiano sul mio blog di lungo corso all'indirizzo http:/weisghizzi.ilcannocchiale.it, oppure in inglese sul neonato Code is Poetry all'indirizzo http:/deindre.wordpress.com/

Vignetta
Sembri così carino in questo nuovo completo.
Ti riconosco a stento.
Linea 72: Linea 112:

=== Revisione ===

LETTERE

PROBLEMI DI MONTAGGIO
Nella speranza che questo possa aiutare alcuni dei poveri sfortunati che hanno avuto problemi di montaggio con un drive USB e sono sul punto di causare danni irreparabili ai propri computer o se stessi, vorrei offrire ciò che spero possa essere di qualche conforto.

Ho due portatili: su uno ho Jaunty updatato a Karmic e sull'altro un sistema nuovo. Personalmente non ho avuto praticamente nessun problema con il sistema in upgrade, ma quello installato da zero non riesce a montare correttamente i drive USB. Il sistema rileva il drive. Quando do da terminale fdisk -I, il drive viene infatti correttamente identificato come sdb1, ma il sistema non fa nessun tentativo di portare a termine l'automontaggio creando un'icona del drive sul desktop o aprendo una finestra di Nautilus. Dopo un po' di ricerca su google non sono riuscito ad andare oltre la scoperta che molti altri utenti stavano avendo lo stesso problema.

Più per caso che per volontà mi sono imbattuto in Sistema>Amministrazione>Gestore Dischi. Appena avviata, questa applicazione apre una finestra chiamata Palimpsest Gestore dischi. Non sono riuscito a trovare molte informazioni su di essa, ma ora ho l'automontaggio dei drive perfettamente operante, e dà anche la possibilità di gestire la rimozione dei drive. Almeno ora sono in grado di usare le USB come prima. Karmic è secondo me un'ottimo upgrade, e questa non vuole essere una lamentela. Dopotutto non ho dovuto tirar fuori un soldo per il sistema Operativo, è solido, affidabile e lo uso tutti i giorni. Ho preso molto più di ciò che ho dato alla comunità, perciò questa è una piccola opportunità per me di dare qualcosa in cambio.

Iain Mckeand

STRUMENTI DI SCRITTURA
Essendo uno scrittore, ho davvero apprezzato l'articolo sugli strumenti di scrittura del n. 30, anche se, a mio modesto avviso, ha saltato alcune applicazioni degne di essere segnalate. Writers Cafè è un prodotto commerciale con un sacco di funzioni, ma per chi non ha intenzione di spendere per un programma ci sono alcune alternative che vorrei menzionare.

Personalmente uso una combinazione di quattro programmi per scrivere i miei articoli e storie brevi: Freemind; Little Red Notebook; Storybook e OpenOffice Writers template.

Per brainstorming e appunti iniziali uso Freemind: http://freemind.sourceforge.net, un software per mappe mentali davvero brillante. Insieme a quest'ultimo uso Little Red Notebook come diario da scrittore, e album da ritagli e appunti. Si trova nei repository ed è uno strumento veramente eccellente da usare. In particolare amo la possibilità di taggare i contenuti. Volete invece provare uno scenario o una scaletta? Usate StoryBook: http://groups.google.com/group/open-office-writers. Questo progetto merità tutto il supporto possibile. Lavoro eccellente.

Non sto dicendo che questi prodotti siano meglio di quelli che avete segnalato voi, ma sicuramente sono un'ottima alternativa.

Arnold Ijzermans

NON TOGLIETE GIMP
sono un utente Ubuntu da più di due anni e sono decisamente contrario alla rimozione di Gimp da Ubuntu. Penso ci siano un sacco di utenti Ubuntu che usino Gimp piutosto che F-Spot o g-Thumb Image viewer per correggere o ritoccare immagini e foto. Non capisco la logica di questa decisione: su che basi si è scelto di togliere Gimp? Penso che gli sviluppatori dovrebbero mettere ai voti ogni decisione riguardante un cambio radicale come la rimozione di un programma che è legato in maniera standard al Sistema Operativo.

Danish Lala

VIGNETTA:
TEMPI MODERNI
Oops... Ho scordato di sistemare lo SmartPhone sull'ora solare lo scorso weekend... Temo di essere un po' in anticipo... Beh, preferisci che aspetti qui, o vuoi che torni fra un'ora?
Full Circle Podcast
Nell'episodio #17:
Recensione: FCM#46
News: U-Cubed, Ubuntu 11.10, e altro ancora!
Giochi: Vendetta online e Assault Cube.
Linea 107: Linea 119:
LETTERA DEL MESE
L'articolo sull'Universo di Suoni (FCM n.31) dice che c'è un tasto "registra" su Exaile, che permette di registrare una canzone alla radio. Ma questo non sembra essere presente sul mio computer, su cui gira Ubuntu 9.10 con Exaile 0.3.0.1.
File Sizes:
OGG 41.3Mb
mp3 32.9Mb
Linea 110: Linea 123:
Nigel Dao Runtime: 1 ora, 17 minuti, 26 secondi
Linea 112: Linea 125:
Fernando risponde: Non sapevo che ci fosse una nuova versione del media player Exaile sui repository. La nuova versione infatti non include la funzione streamtuner/streamripper che consente di registrare le stazioni radio sull'hard disk. La ragione è probabilmente il fatto che gli sviluppatori di streamtuner hanno abbandonato lo sviluppo di nuove versioni. http:/fullcirlemagazine.org/
Linea 114: Linea 127:
Ma, come diciamo sempre, niente paura! Exaile continua ad essere un pttimo media player, con o senza la funzione di registrazione delle radio. Inoltre, c'è uuna grandiosa applicazione per registrare le radio nei repository che si chiama Tunapie. funzione alla grande. Può sintonizzarsi con stazioni radio dai server Shoutcast e Icecast e puoi registrare le canzoni nel tuo hd cliccando sul tasto rosso su cui è scritto "record". Le registrazioni possono inoltre essere programmate per partire e fermarsi ad orari determinati. Full Circle Podcast è un membro orgoglioso del Tech Podcasts Network.
     
     
== Note alla revisione ==
     
     
     
= Errata Corrige =
Linea 116: Linea 136:
C'è una fighissima funzione chiamata TV: ti connette con quelle stazioni radio i cui DJ hanno una webcam, così, oltre ad ascoltare la stazione radio, puoi vedere in alta risoluzione il DJ mentre lavora in cabina. Vi servirà però una connessione internet ad alta velocità per farla funzionare a dovere. E' consigliabile avere il media player VLC (Videolan), che viene usato per riprodurre il video in streaming del DJ.

Sulle 'preferenze' potete scegliere il media player che volete per riprodurre le stazioni radio e le cartelle in cui volete che i file musicali vengano salvati. La cartella di default è in una cartella nascosta della vostra Home chiamata .tunapie (punto tunapie). Magari volete cambiarla con una più a portata di mouse.

Per scegliere il media player:

Andate su file/preferenze. Su 'media player' cliccate su 'esplora'. La cartella usr/bin si aprirà in automatico. Scorrete finchè non trovate 'rithmbox' e cliccateci sopra. Cliccate 'salva'. (Do per scontato che vogliate usare rithmbox).

Per cambiare invece la cartella dove verranno salvati i file musicali:

Per prima cosa create una nuova calterra nella vostra cartella Home (directory). Potete chiamarla semplicemente Tunapie. Di nuovo in 'preferenze' cercate il riquadro che dice "path to rip directory". Cliccate 'esplora'. L'albero delle directory della vostra Home si aprirà automaticamente. Scorrete fino a trovare la vostra cartella Tunapie appena creata. Cliccatela. Cliccate 'salva'.

Se invece non volete cambiare la cartella di default dove i vostri file musicali registrati verranno salvati, potete trovarli nel modo che segue:

I nomi dei file nascosti iniziano con un punto. Per mostrare i file nascosti nella vostra directory principale prima di tutto dovete aprirla. Poi, nel menù 'mostra', cliccate il submenù 'mostra file nascosti' o, in alternativa, cliccate ctrl+H. Vedrete tutte le vostre cartelle usuali più altre che cominciano con un punto. Scorrete finchè non trovate .tunapie e apritela per trovare i vostri file musicali registrati.

Una piccolo avvertimento: armeggiare coi file nascosti nella vostra directory Home può essere rischioso. In questo caso in particolare usate solo la cartella chiamata .tunapie e non toccate le altre. Una volta chiusa la vostra cartella Home, i file nascosti non saranno visibili finchè non avrete ripetuto la procedura detta sopra per mostrarli.



==== Note alla revisione ====



=== Errata Corrige ===
Linea 145: Linea 140:
CategoryComunita CategoryComunitaFcm

Traduzione italiana

  • Ubuntu Women

di Elizabeth Krumbach

Elizabeth Krumbach: Dicci qualcosa di te. Flavia Weisghizzi: Sono Flavia Weisghizzi, ho 34 anni e vivo in quel meraviglioso melting pot chiamato Roma, Italia, dove sono nata e da dove un giorno, forse, me ne andrò. Sono una scrittrice, scrivo poesie e saggi critici di letteratura. Lavoro anche come giornalista freelance e speaker radiofonica. Recentemente, grazie ad Ubuntu, sono diventata anche una speaker alle conferenze.

Detto questo, si può sostenere che la storia del mio coinvolgimento con Ubuntu e FLOSS è molto originale. È iniziato tutto nel 2001, la prima volta che ho scritto per un giornale online. Mi hanno chiesto di scrivere un pezzo per IT su un office suite alternativo chiamato StarOffice (si, era prima dell'era di OpenOffice.org). Lì ho imparato la filosofia FLOSS, e sono rimasta del tutto afascinata dal suo senso di libertà.

EK: Cosa ti ha spinta ad essere coinvolta nella comunità Ubuntu? FW: Al mio primo tentativo, ho provato ad approcciarmi a Linux OS come ad un normale software da usare, ma è molto difficile per una ragazza che ha studiato letteratura italiana come cosa principale installarlo senza aiuto. Ho continuato comunque a leggere pezzi sull'open source e su Linux. Il 2007 ha segnato il giro di vite della mia esistenza: il mio Windows XP ha deciso che era il momento "di tirare le cuoia".. portando via con sè un mese intero del mio lavoro. Il mio ragazzo mi ha portato un CD Live di Ubuntu 7.04, e così un Feisty Fawn ha iniziato a girare lentamente sul mio PC, permettendomi di accedere a tutto il mio lavoro e a tutti i miei documenti!

È stato amore a prima vista!

Dopo l'installazione di Ubuntu, mi è sembrato naturale guardare alla comunità italiana e muovere i primi passi nei canali IRC. Mi sono sentita a casa. Dopo qualche settimana ho pensato che sarebbe stato carino dare una mano alla community, così ho chiesto di partecipare al gruppo traduzioni. In quel periodo ci fu anche l'uscita della prima pubblicazione di Full Circle Magazine. Ho collaborato anche al suo gruppo di traduzione. Venendo dal mondo delle pubblicazioni, ho potuto condividere le mie abilità e le mie esperienze lavorative.

Inizialmente pensavo che avere semplicemente delle abilità nel campo della comunicazione fosse inutile in una software-oriented community, ma mi sbagliavo.

Durante il rilascio di Ubuntu 8.04 sono diventata la Cordinatrice delle Relazioni Media del LoCo team italiano e ho cordinato il progetto Relazioni Media, con lo scopo di diffondere lo spirito di Ubuntu nel settore dei magazine in Italia. È stato un successo. Infatti la nostra community è stata ospitata diverse volte da programmi nazionali. Raccontare la mia storia è importante perchè credo che molto persone siano solo timide e sottostimino il contributo che potrebbero dare alla community.

EK: Qual'è il tuo ruolo nella community Ubuntu? FW: Al momento sono un membro del Italian LoCo Team Community Council. Certo, mi occupo ancora di relazioni Media e recentemente ho iniziato a promuovere, insieme a Silvia Bindelli, una branca italiana del progetto Ubuntu Women.

Quando sono sbarcata in Ubuntu (si, proprio sbarcata) avevo sentito parlare di questo progetto, ma non esisteva ancora una branca locale. A quel tempo c'erano due modi principali per ottenere aiuto con i miei problemi collegati all'OS: connettersi al canale IRC o il forum. Dovevo poi scegliere tra chiedere sul canale di supporto dell'Italian LoCo Team nella mia lingua, ma in un ambiente dominato da uomini, o chiedere in un canale dedicato alle donne, ma in una lingua "aliena" (non semplicemente Inglese, ma Inglese applicato all'informatica). Qui in Italia abbiamo dei problemi sul modo in cui le donne sono accolte in molti ambienti di lavoro e, sfortunatamente, questo include anche l'open source. Ci sono troppo pregiudizi nei confronti delle donne, non solo secondo gli uomini, ma anche secondo molte donne. Con in mente questo fatto, spero di essere capace di innalzare lo status delle donne nel campo del software open-source.

So scrivere e mi sento a mio agio a parlare in pubblico. Ho pubbliacato (con Luca Ferretti, un membro dello GNOME Release Team) un paio di libri su Ubuntu e mi viene spesso richiesto di parlare in conferenze o tavole rotonde su Ubuntu e FLOSS.

EK: C'è qualcosa che ancora non hai fatto, ma in cui ti piacerebbe essere coinvolta in futuro per ciò che riguarda la community Ubuntu? FW: Oh, molte, molte cose! Ma, prima di tutto, mi piacerebbe partecipare a un UDS! Vorrei trovarmi faccia a faccia con le persone che hanno costruito Ubuntu e di cui conosco adesso solo il nome o il nickname. Come Cordinatrice delle Relazioni Media, penso che sarebbe molto più utile lanciare un solo comunicato stampa tra i diversi gruppi locali e la Canonical. Darebbe molta più efficacia alle notizie.

Infine... vorrei fare un package! Soltanto uno, per poter dire di avere fatto per una volta il lavoro sporco!

EK: Cos'altro ti ineressa, fuori dall'open source a da Ubuntu? FW: Mi piace la poesia. Insegno scrittura creativa, e amo leggere e scrivere poesie. Sono una donna curiosa, attratta da tutto ciò che è inusuale e nuovo. Mi piace osservare le piccole cose cose del mondo, perchè sono convinta che è dalle piccole cose che possono venire grandi cambiamenti. Amo il teatro. Di recente ho studiato la filosofia Yoga. Potete trovare di più sulle mie idee e le mie poesie in italiano sul mio blog di lungo corso all'indirizzo http:/weisghizzi.ilcannocchiale.it, oppure in inglese sul neonato Code is Poetry all'indirizzo http:/deindre.wordpress.com/

Vignetta Sembri così carino in questo nuovo completo. Ti riconosco a stento.

Full Circle Podcast Nell'episodio #17: Recensione: FCM#46 News: U-Cubed, Ubuntu 11.10, e altro ancora! Giochi: Vendetta online e Assault Cube.

File Sizes: OGG 41.3Mb mp3 32.9Mb

Runtime: 1 ora, 17 minuti, 26 secondi

http:/fullcirlemagazine.org/

Full Circle Podcasr è un membro orgoglioso del Tech Podcasts Network.

Note alla traduzione

Revisione

  • Ubuntu Women

di Elizabeth Krumbach

Elizabeth Krumbach: Dicci qualcosa di te. Flavia Weisghizzi: Sono Flavia Weisghizzi, ho 34 anni e vivo in quel meraviglioso melting pot chiamato Roma, Italia, dove sono nata e da dove un giorno, forse, me ne andrò. Sono una scrittrice, scrivo poesie e saggi critici di letteratura. Lavoro anche come giornalista freelance e speaker radiofonica. Recentemente, grazie ad Ubuntu, sono diventata anche una speaker alle conferenze.

Detto questo, si può sostenere che la storia del mio coinvolgimento con Ubuntu e FLOSS è molto originale. È iniziato tutto nel 2001, la prima volta che ho scritto per un giornale online. Mi hanno chiesto di scrivere un pezzo per IT su un office suite alternativo chiamato StarOffice (si, era prima dell'era di OpenOffice.org). Lì ho imparato la filosofia FLOSS e sono rimasta completamente affascinata dal suo senso di libertà.

EK: Cosa ti ha spinta ad essere coinvolta nella comunità Ubuntu? FW: Al mio primo tentativo, ho provato ad approcciarmi a Linux OS come ad un normale software da usare, ma è molto difficile per una ragazza che ha studiato letteratura italiana, come materia principale, installarlo senza aiuto. Ho continuato comunque a leggere pezzi sull'open source e su Linux. Il 2007 ha segnato il giro di vite della mia esistenza: il mio Windows XP ha deciso che era il momento "di tirare le cuoia".. portando via con sè un mese intero del mio lavoro. Il mio ragazzo mi ha portato un CD Live di Ubuntu 7.04, e così un Feisty Fawn ha iniziato a girare piano piano sul mio PC, permettendomi di accedere a tutto il mio lavoro e a tutti i miei documenti!

È stato amore a prima vista!

Dopo l'installazione di Ubuntu, mi è sembrato naturale guardare alla comunità italiana e muovere i primi passi nei canali IRC. Mi sono sentita a casa. Dopo qualche settimana ho pensato che sarebbe stato carino dare una mano alla community, così ho chiesto di partecipare al gruppo traduzioni. In quel periodo ci fu anche l'uscita della prima pubblicazione di Full Circle Magazine. Ho collaborato anche al suo gruppo di traduzione. Venendo dal mondo delle pubblicazioni, ho potuto condividere le mie abilità e le mie esperienze lavorative.

Inizialmente pensavo che avere semplicemente delle abilità nel campo della comunicazione fosse inutile in una software-oriented community, ma mi sbagliavo.

Durante il rilascio di Ubuntu 8.04 sono diventata la Coordinatrice delle Relazioni Media del LoCo team italiano e ho cordinato il progetto Relazioni Media, con lo scopo di diffondere lo spirito di Ubuntu nel settore dei magazine in Italia. È stato un successo. Infatti la nostra community è stata ospitata diverse volte da programmi nazionali. Raccontare la mia storia è importante perchè credo che molte persone siano solo timide e sottostimino il contributo che potrebbero dare alla community.

EK: Qual'è il tuo ruolo nella community Ubuntu? FW: Al momento sono un membro del Italian LoCo Team Community Council. Certo, mi occupo ancora di relazioni Media e recentemente ho iniziato a promuovere, insieme a Silvia Bindelli, una branca italiana del progetto Ubuntu Women.

Quando sono sbarcata in Ubuntu (si, proprio sbarcata) avevo sentito parlare di questo progetto, ma non esisteva ancora una branca locale. A quel tempo c'erano due modi principali per ottenere aiuto con i miei problemi collegati all'OS: connettersi al canale IRC o il forum. Dovevo poi scegliere tra chiedere sul canale di supporto dell'Italian LoCo Team nella mia lingua, ma in un ambiente dominato da uomini, o chiedere in un canale dedicato alle donne, ma in una lingua "aliena" (non semplicemente Inglese, ma Inglese applicato all'informatica). Qui in Italia abbiamo dei problemi sul modo in cui le donne sono accolte in molti ambienti di lavoro e, sfortunatamente, questo include anche l'open source. Ci sono troppi pregiudizi nei confronti delle donne, non solo per gli uomini, ma anche da parte di molte donne. Con in mente questo fatto, spero di poter innalzare lo status delle donne nel campo del software open-source.

So scrivere e mi sento a mio agio a parlare in pubblico. Ho pubblicato (con Luca Ferretti, un membro dello GNOME Release Team) un paio di libri su Ubuntu e mi viene spesso richiesto di parlare in conferenze o tavole rotonde su Ubuntu e FLOSS.

EK: C'è qualcosa che ancora non hai fatto, ma in cui ti piacerebbe essere coinvolta in futuro per ciò che riguarda la community Ubuntu? FW: Oh, molte, molte cose! Ma, prima di tutto, mi piacerebbe partecipare a un UDS! Vorrei trovarmi faccia a faccia con le persone che hanno costruito Ubuntu e di cui conosco adesso solo il nome o il nickname. Come Coordinatrice delle Relazioni Media, penso che sarebbe molto più utile lanciare un solo comunicato stampa tra i diversi gruppi locali e Canonical. Darebbe molta più efficacia alle notizie.

Infine... vorrei fare un package! Soltanto uno, per poter dire di avere fatto per una volta il lavoro sporco!

EK: Cos'altro ti interessa, fuori dall'open source e da Ubuntu? FW: Mi piace la poesia. Insegno scrittura creativa e amo leggere e scrivere poesie. Sono una donna curiosa, attratta da tutto ciò che è inusuale e nuovo. Mi piace osservare le piccole cose del mondo, perchè sono convinta che è dalle piccole cose che possono venire grandi cambiamenti. Amo il teatro. Di recente ho studiato la filosofia Yoga. Potete trovare di più riguardo le mie idee e le mie poesie in italiano sul mio blog di lungo corso all'indirizzo http:/weisghizzi.ilcannocchiale.it, oppure in inglese sul neonato Code is Poetry all'indirizzo http:/deindre.wordpress.com/

Vignetta Sembri così carino in questo nuovo completo. Ti riconosco a stento.

Full Circle Podcast Nell'episodio #17: Recensione: FCM#46 News: U-Cubed, Ubuntu 11.10, e altro ancora! Giochi: Vendetta online e Assault Cube.

File Sizes: OGG 41.3Mb mp3 32.9Mb

Runtime: 1 ora, 17 minuti, 26 secondi

http:/fullcirlemagazine.org/

Full Circle Podcast è un membro orgoglioso del Tech Podcasts Network.

Note alla revisione

Errata Corrige


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