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Linea 2: | Linea 2: |
#acl GruppoAdmin:admin,read,write,revert GruppoEditori:read,write,revert GruppoFcm:read,write,revert -All:read -Known:read | #acl GruppoAdmin:admin,read,write,revert GruppoOperatori:admin,read,write,revert GruppoEditori:read,write,revert CristianoLuinetti:admin,read,write,revert MarcoBuono:admin,read,write,revert AldoLatino:admin,read,write,revert GruppoFcm:read,write,revert -All:read -Known:read |
Linea 5: | Linea 5: |
== Lettere == | = Traduzione italiana = |
Linea 7: | Linea 7: |
=== Traduzione italiana === | Donne Ubuntu - Gli obiettivi di progetto per Precise |
Linea 9: | Linea 9: |
LETTERE | Scritto da Elizabeth Krumbach |
Linea 11: | Linea 11: |
Input Pinyin | Nel nostro ultimo articolo per Full Circle Magazine abbiamo discusso gli obiettivi personali dei membri dell'appena eletto gruppo di leadership del progetto Donne Ubuntu. Sulla scia dell'Ubuntu Developer Summit in Orlando (Florida) mi piacerebbe discutere alcuni obiettivi chiave del gruppo per il prossimo ciclo di rilascio di Ubuntu. |
Linea 13: | Linea 14: |
Uno dei contributori al 'Desktop' del n. 41 si lamentava della mancanza di poter usare il sistema di traslitterazione Pinyin come input. Probabilmente se ne sarà già accorto ormai, ma - nel caso non lo avesse fatto - la risposta è su: http://maketecheasier.com/enable-foreing-language-input-in-ubuntu | 1. Programma di guida |
Linea 15: | Linea 16: |
Non ho potuto testartlo: mia moglie non conosce il Pinyin, usa una penna e un writing-pad con software di riconoscimento dei caratteri. Purtroppo, software per Windows. | Questa è un area in cui tutte e tre le nostre leader si identificano fortemente e verso cui il gruppo è ancora impegnato. Il nostro progetto ha sempre avuto a disposizione un programma di guida: dapprima si presentava molto rigido, ma successivamente si è evoluto verso l'attuale struttura informale in cui facciamo da guida ai nuovi membri e tra di noi in modo collaborativo, non appena si presentano domande nel nostro spazio di documentazione, che sia la mailing list, la chat o richieste dirette di assistenza inviata al nostro gruppo di leadership. In questo ciclo Amber Graner vuole continuare il proprio lavoro seguendo i programmi di guida presenti nel mondo dell'Open Source per vedere che cosa possiamo imparare da questi e quali risorse possiamo condividere. |
Linea 17: | Linea 18: |
Gord Campbell | 2. Sviluppo del sito web |
Linea 19: | Linea 20: |
Il nostro principale sito web ha ancora un tema vecchio e un conseguente stile antico. Siamo nel processo di migrazione del sito per renderlo completamente nel formato wiki, con alcune pagine esclusivamente modificabili dalle amministratici. La nostra speranza è che questo aumenterà gli aggiornamenti dei nostri contenuti e, in generale, rafforzerà il nostro marchio. | |
Linea 20: | Linea 22: |
Ancora Meno CLI (interfaccia linea di comando) | 3. Migliorare i nostri consigli verso gli altri gruppi |
Linea 22: | Linea 24: |
Sono completamente d'accordo con la lettera di James in FCM 41 (Meno CLI e più GUI), in cui dice che le linee di comando allontanano la gente da Linux. Questa è stata esattamente la mia esperienza. Sono ormai 5 anni che uso Ubuntu e non tornerei mai a Windows, ma anche io non amo usare le linee di comando e cerco di evitarlo quando possibile. Sfortunatamente, Linux ha ancora in generale la fama di un sistema operativo per secchioni, una cosa che l'uso delle linee dicomando non aiuta certo a cambiare. Ubuntu ha fatto passi da gigante da quando o cominciato ad usarlo con la versione 6.06 (ora sono alla 10.04) e questi miglioramenti devono continuare se vogliamo che sempre più gente scopra di che fantastico sistema operativo si tratta. | Ho la sensazione che il progetto funzioni bene nel guidare le donne interessate all'Open Source e pronte a compiere ora i passi successivi, ma che non abbiamo fatto molto per estenderci verso gli altri gruppi all'interno dell'ampia comunità di Ubuntu per aiutarli nell'attirare più donne verso se stessi. Abbiamo una breve pagina "Migliori pratiche" per partecipare agli eventi di persona, basata principalmente su un vecchio documento intitolato "Come stimolare le donne in Linux", ma che, allo stato attuale, ha bisogno di molto lavoro affinché si aggiunano modi più pratici per realizzare un progetto che accolga tutti, e in generale sia letto in un'ottica migliore. |
Linea 24: | Linea 26: |
La persone normali però non sono 'tecnici': vogliono semplicemente che i programmi funzionino senza dover digitare oscuri comandi in una finestra. Ad ogni modo: mantenete la possibilità di lavorare attraverso CLI per chi preferisce fare le cose in quel modo, ma allo stesso tempo fornite un'alternativa con interfaccia grafica (GUI) per quelli che invece non vogliono. come James, anche io credo che Ubuntu non arriverà mai alle masse a meno che non sia possibile fare ogni cosa attraverso una semplice interfaccia grafica. | 4. Identificare a grandi linee il nostro pubblico di riferimento e inventare delle strategie |
Linea 26: | Linea 28: |
Chris Burmajster | Finalmente abbiamo alcune nuove contributrici al progetto e una ha suggerito di farsi venire in mente degli obiettivi generali riguardo a coloro che stiamo cercando di raggiungere, e quindi inventare delle strategie specifiche verso queste donne. Nella nostra sessione di collaborazione all'Ubuntu Developer Summit abbiamo brevemente delineato i seguenti gruppi: |
Linea 28: | Linea 30: |
chi già usa Ubuntu, ma non contribuisce ancora | |
Linea 29: | Linea 32: |
PlayOnLinux | chi già usa software Open Source ma non Ubuntu |
Linea 31: | Linea 34: |
Sono stato sorpreso (in risposta al Top 5 su FCM 41) di vedervi omettere un'applicazione per Wine estremamente utile ed importante; utile in particolar modo per i meno esperti tecnicamente (come me). | gli amici e i familiari di chi contribuisce a Ubuntu |
Linea 33: | Linea 36: |
PlayOnLinux riconosce un gran numero di vari giochi e altre applicazioni per Windows e ti aiuta a istallarli. Per esempio, se vi serve .Net, PlayOnLinux si occupa dell'intera istallazione per voi, compreso il download. | chi ha il bisogno di tecnologia, ma non è stata ancora esposta all'Open Source |
Linea 35: | Linea 38: |
Non avevo la minima idea di come usare Wine - è davvero troppo complicato per me - ma riesco facilmente ad istallare programmi di Windows usando PlayOnLinux. Ovviamente, essendo un terminale e non un sostituto di Wine, la sua percentuale di successo è positiva al pari di quella di Wine, ma, per le mie esigue pretese, è perfetto! | Siamo eccitate riguardo a tutti questi progetti ed è stato molto motivante far parte di un gruppo che non solo ha dei membri dedicati al nostro lavoro, ma che cresce costantemente per coinvolgere nuove persone con idee fresche per ulteriori obiettivi. |
Linea 37: | Linea 40: |
PlayOnLinux ha una bizzarra stranezza che un nuovo arrivato potrà trovare confusionaria: non compare sul vostro menù fintanto che non gli direte di farlo. Dopo averlo istallato, premete Alt+F2 e scrivete nella finestra 'playonlinux'. Rispondete alle domande sul setup. Poi andate su Impostazioni>Ambiente>Aggiungi PlayOnLinux al menù sul tuo pannello>Applica. chiudete PlayOnLinux, riavviatelo (con Alt+F2), chiudetelo di nuovo, e - finalmente - sarà nel vostro menù. | == Note alla traduzione == |
Linea 39: | Linea 42: |
PlayOnLinux è disponibile nei normali repository di Ubuntu, o in alternativa potete visitare il sito playonlinux.com | ho tradotto in-person con di persona, ma non sono sicuro sia corretto dato il contesto. |
Linea 41: | Linea 44: |
Paddy Landau | = Revisione = |
Linea 43: | Linea 46: |
Donne Ubuntu - Gli obiettivi di progetto per Precise | |
Linea 44: | Linea 48: |
Terza Mano! | Scritto da Elizabeth Krumbach |
Linea 46: | Linea 50: |
Ho scritto su Full Circle n. 30 a proposito della 'reincarnazione' del laptop di un mio amico pensionato. Questp particolare portatile è stato poi rimpiazzato dal recente acquisto di un laptop nato per Ubuntu da un rivenditore specializzato del Regno Unito. In pratica, il computer che è stato scartato è stato passato a me ed ora, con Ubuntu 10.04 istallato, è usato da una piccola associazione caritatevole locale a cui do una mano. Lo usano per le classiche cose per cui si usa un portatile: in particolare per presentazioni ai loro sponsor e gruppi peer. Viva Ubuntu! Viva i laptop! | Nel nostro ultimo articolo per Full Circle Magazine abbiamo discusso gli obiettivi personali dei membri dell'appena eletto gruppo di leadership del progetto Donne Ubuntu. Sulla scia dell'Ubuntu Developer Summit in Orlando (Florida) mi piacerebbe discutere alcuni obiettivi chiave del gruppo per il prossimo ciclo di rilascio di Ubuntu. |
Linea 48: | Linea 53: |
Alan Cocks | 1. Programma di mentoring |
Linea 50: | Linea 55: |
Questa è un area in cui tutte e tre le nostre leader si identificano fortemente e verso cui il gruppo è ancora impegnato. Il nostro progetto ha sempre avuto a disposizione un qualche tipo di programma di mentoring: dapprima si presentava molto rigido, ma successivamente si è evoluto verso l'attuale struttura informale in cui facciamo da guida ai nuovi membri e tra di noi in modo collaborativo, non appena si presentano domande nel nostro spazio di documentazione, che sia la mailing list, la chat o richieste dirette di assistenza inviata al nostro gruppo di leadership. In questo ciclo Amber Graner vuole continuare il proprio lavoro seguendo i programmi di mentoring presenti nel mondo dell'Open Source per vedere che cosa possiamo imparare da questi e quali risorse possiamo condividere. | |
Linea 51: | Linea 57: |
Ambiente Business | 2. Sviluppo del sito web |
Linea 53: | Linea 59: |
Per quel tale che ha scritto chiedendo del perfetto ambiente business, eccolo qua: | Il nostro principale sito web ha ancora un tema vecchio e uno stile datato. Siamo nel processo di migrazione del sito per renderlo completamente nel formato wiki, con alcune pagine modificabili esclusivamente dalle amministratici. La nostra speranza è che questo aumenterà gli aggiornamenti dei nostri contenuti e, in generale, rafforzerà il nostro marchio. |
Linea 55: | Linea 61: |
Come file server: Samba, se tutti i PC sono server Linux-NFS. Esporta qualche cartella ai client (la configurazione è /etc/exports) e poi monta i condivisi nei client (/etc/fstab) | 3. Migliorare i nostri consigli verso gli altri gruppi |
Linea 57: | Linea 63: |
Come punto d'accesso alla rete, crea una pagina HTML su un condiviso di sola lettura del server con un mucchio di link a risorse on-line di particolare utilità e indirizza l'homepage di tutti i browser a questo file. Altrimenti l'alternativa è istallare il web server Apache | Ho la sensazione che il progetto funzioni bene nel guidare le donne già interessate all'Open Source e pronte a compiere i passi successivi, ma non abbiamo fatto molto per estenderci verso gli altri gruppi all'interno dell'ampia comunità di Ubuntu per aiutarli ad attirare più donne verso di loro. Abbiamo una breve pagina "Migliori pratiche" per partecipare agli eventi di persona, basata principalmente su un vecchio documento intitolato "Come promuovere le donne in Linux" ma che, allo stato attuale, ha bisogno di molto lavoro affinché si aggiunano modi più pratici per realizzare un progetto che accolga tutti, e in generale sia letto in un'ottica migliore. |
Linea 59: | Linea 65: |
Per il fax: Hylafax con Avantfax come gradevole interfaccia basata sul web. | 4. Identificare a grandi linee il nostro pubblico di riferimento e inventare delle strategie |
Linea 61: | Linea 67: |
Webmail: squirrelmai o alfamail come client web. | Finalmente abbiamo alcune nuove collaboratrici al progetto e una di loro ci ha suggerito di farci venire in mente degli obiettivi generali riguardo a coloro che stiamo cercando di raggiungere, e quindi di inventare delle strategie specifiche verso queste donne. Nella nostra sessione di collaborazione all'Ubuntu Developer Summit abbiamo brevemente delineato i seguenti gruppi: |
Linea 63: | Linea 69: |
Per gli account: prova WebERP. | chi già usa Ubuntu, ma non contribuisce ancora |
Linea 65: | Linea 71: |
Per i contatti vocali: SimpleInvoices. | chi già usa software Open Source ma non Ubuntu |
Linea 67: | Linea 73: |
Potresti anche istallare un wiki: MediaWiki, docuwiki. | gli amici e i familiari di chi contribuisce a Ubuntu |
Linea 69: | Linea 75: |
Inoltre, dai uno sguardo a: SugarCRM e VtigerCRM. | chi ha il bisogno di tecnologia, ma non è stata ancora esposta all'Open Source |
Linea 71: | Linea 77: |
Infine qualche link utile: | Siamo eccitate riguardo a tutti questi progetti ed è stato molto motivante far parte di un gruppo che non solo ha dei membri dedicati al nostro lavoro, ma che cresce costantemente coinvolgendo nuove persone con nuove idee per promuovere i nostri obiettivi. |
Linea 73: | Linea 79: |
Come istallare un server di stampa basato su un'interfaccia web su Ubuntu server usando SWAT, CUPS, e SAMBA: http://www.howtoforge.com/how-to-set-up-a-webgui-based-print-server-on-ubuntu-server-using--swat-cups-and-samba Configurare Ubuntu-Server 6.06 LTS come un Firewall/Gateway per il vostro piccolo ambiente business: http://www.howtoforge.com/ubuntu6.06_firewall_gateway Un Serve usando solo Samba su Ubuntu 10.04 con tdbsam Backend http://www.howtoforge.com/ubuntu-10.04-samba-standalone-server-with-tdbsam-backend Metti su un server HylaFax con interfaccia AvantFax usando Debian Etch http://www.howtoforge.com/build-a-hylafax-server-with-avantfax-on-debian-etch Kostadin Zgourovski La Sfrontatezza! Un certo Sig. Knightwise ha avuto la sfrontatezza di mandarci una foto del nostro amato FCM sul suo iPad! Se vi piacerebbe indirizzargli qualche (amichevole) insulto, potete trovarlo su: http://knightwise.com. In effetti è davvero un bel tipo a tutto tondo con un eccellente podcast, perciò lo perdonerò. Per questa volta. Ronnie Tempi Moderni Questa mattina nella centrale nucleare a 20 km in linea d'aria da casa vostra... 'Ed il Sig. Burns manda anche ottime referenze per i 20 anni che avete passato nella sua centrale a Springfield...' |
== Note alla revisione == |
Linea 103: | Linea 83: |
==== Note alla traduzione ==== | = Errata Corrige = |
Linea 105: | Linea 85: |
=== Revisione === LETTERE Input Pinyin Uno dei contributori citati nell'articolo 'Desktop' del n. 41 si lamentava di non poter usare il sistema di traslitterazione Pinyin come input. Probabilmente se ne sarà già accorto ormai, ma - nel caso non lo avesse fatto - la risposta è su: http://maketecheasier.com/enable-foreing-language-input-in-ubuntu Non ho potuto testarlo: mia moglie non conosce il Pinyin, usa una penna e un writing-pad con software di riconoscimento dei caratteri. Purtroppo, software per Windows. Gord Campbell Ancora Meno CLI (interfaccia linea di comando) Sono completamente d'accordo con la lettera di James in FCM 41 (Meno CLI e più GUI), in cui dice che le linee di comando allontanano la gente da Linux. Questa è stata esattamente la mia esperienza. Sono ormai 5 anni che uso Ubuntu e non tornerei mai a Windows, ma anche io non amo usare la linea di comando e cerco di evitarlo quando possibile. Sfortunatamente Linux ha ancora in generale la fama di un sistema operativo per secchioni, una cosa che l'uso della linea di comando non aiuta certo a cambiare. Ubuntu ha fatto passi da gigante da quando ho cominciato ad usarlo con la versione 6.06 (ora sono alla 10.04) e questi miglioramenti devono continuare se vogliamo che sempre più gente scopra di che fantastico sistema operativo si tratta. Le persone normali però non sono 'tecnici': vogliono semplicemente che i programmi funzionino senza dover digitare oscuri comandi in una finestra. Ad ogni modo mantenete la possibilità di lavorare attraverso CLI per chi preferisce fare le cose in quel modo, ma allo stesso tempo fornite un'alternativa con interfaccia grafica (GUI) per quelli che invece non vogliono. Come James, anche io credo che Ubuntu non arriverà mai alle masse a meno che non sia possibile fare ogni cosa attraverso una semplice interfaccia grafica. Chris Burmajster PlayOnLinux Sono rimasto sorpreso (in risposta al Top 5 su FCM 41) di vedervi omettere un'applicazione per Wine estremamente utile ed importante; utile in particolar modo per i meno esperti tecnicamente (come me). PlayOnLinux riconosce un gran numero di vari giochi e altre applicazioni per Windows e ti aiuta a istallarli. Per esempio se vi serve .Net, PlayOnLinux si occupa dell'intera istallazione per voi, compreso il download. Non avevo la minima idea di come usare Wine - è davvero troppo complicato per me - ma riesco facilmente ad istallare programmi di Windows usando PlayOnLinux. Ovviamente, essendo un terminale e non un sostituto di Wine, la sua percentuale di successo è positiva al pari di quella di Wine ma, per le mie esigue pretese, è perfetto! PlayOnLinux ha una bizzarra stranezza che un nuovo arrivato potrà trovare disorientante: non compare sul vostro menù fintanto che non gli direte di farlo. Dopo averlo istallato, premete Alt+F2 e scrivete nella finestra 'playonlinux'. Rispondete alle domande sul setup. Poi andate su Impostazioni>Ambiente>Aggiungi PlayOnLinux al menù sul tuo pannello>Applica. chiudete PlayOnLinux, riavviatelo (con Alt+F2), chiudetelo di nuovo e - finalmente - sarà nel vostro menù. PlayOnLinux è disponibile nei normali repository di Ubuntu o in alternativa potete visitare il sito playonlinux.com Paddy Landau Terza Mano! Ho scritto su Full Circle n. 30 a proposito della 'reincarnazione' di un laptop di un mio amico pensionato. Questo particolare portatile è stato poi rimpiazzato dal recente acquisto di un laptop nato per Ubuntu da un rivenditore specializzato del Regno Unito. In pratica il computer che è stato scartato è stato passato a me ed ora, con Ubuntu 10.04 istallato, è usato da una piccola associazione caritatevole locale a cui do una mano. Lo usano per le classiche cose per cui si usa un portatile: in particolare per presentazioni ai loro sponsor e gruppi peer. Viva Ubuntu! Viva i laptop! Alan Cocks Ambiente Business Per quel tale che ha scritto chiedendo del perfetto ambiente business, eccolo qua: Come file server: Samba, se tutti i PC sono server Linux-NFS. Esporta qualche cartella ai client (la configurazione è /etc/exports) e poi monta i condivisi nei client (/etc/fstab) Come punto d'accesso alla rete, crea una pagina HTML su un file condiviso di sola lettura del server con un mucchio di link alle risorse on-line di particolare utilità e indirizza l'homepage di tutti i browser a questo file. Altrimenti l'alternativa è istallare il web server Apache. Per il fax: Hylafax con Avantfax come gradevole interfaccia basata sul web. Webmail: squirrelmail o alfamail come client web. Per gli account: prova WebERP. Per i contatti vocali: SimpleInvoices. Potresti anche istallare un wiki: MediaWiki, docuwiki. Inoltre dai uno sguardo a: SugarCRM e VtigerCRM. Infine qualche link utile: Come istallare un server di stampa basato su un'interfaccia web su Ubuntu server usando SWAT, CUPS, e SAMBA: http://www.howtoforge.com/how-to-set-up-a-webgui-based-print-server-on-ubuntu-server-using--swat-cups-and-samba Configurare Ubuntu-Server 6.06 LTS come un Firewall/Gateway per il vostro piccolo ambiente business: http://www.howtoforge.com/ubuntu6.06_firewall_gateway Un Ubuntu 10.04 Server Samba Standalone con tdbsam Backend http://www.howtoforge.com/ubuntu-10.04-samba-standalone-server-with-tdbsam-backend Implementa un server HylaFax con interfaccia AvantFax usando Debian Etch http://www.howtoforge.com/build-a-hylafax-server-with-avantfax-on-debian-etch Kostadin Zgourovski La Sfrontatezza! Un certo Sig. Knightwise ha avuto la sfrontatezza di mandarci una foto del nostro amato FCM sul suo iPad! Se vi piacerebbe indirizzargli qualche (amichevole) insulto, potete trovarlo su: http://knightwise.com. In effetti è davvero un bel tipo a tutto tondo con un eccellente podcast, perciò lo perdonerò. Per questa volta. Ronnie Tempi Moderni Questa mattina nella centrale nucleare a 20 km in linea d'aria da casa vostra... 'Ed il Sig. Burns manda anche ottime referenze per i 20 anni che avete passato nella sua centrale a Springfield...' ==== Note alla revisione ==== === Errata Corrige === |
Traduzione italiana
Donne Ubuntu - Gli obiettivi di progetto per Precise
Scritto da Elizabeth Krumbach
Nel nostro ultimo articolo per Full Circle Magazine abbiamo discusso gli obiettivi personali dei membri dell'appena eletto gruppo di leadership del progetto Donne Ubuntu. Sulla scia dell'Ubuntu Developer Summit in Orlando (Florida) mi piacerebbe discutere alcuni obiettivi chiave del gruppo per il prossimo ciclo di rilascio di Ubuntu.
1. Programma di guida
Questa è un area in cui tutte e tre le nostre leader si identificano fortemente e verso cui il gruppo è ancora impegnato. Il nostro progetto ha sempre avuto a disposizione un programma di guida: dapprima si presentava molto rigido, ma successivamente si è evoluto verso l'attuale struttura informale in cui facciamo da guida ai nuovi membri e tra di noi in modo collaborativo, non appena si presentano domande nel nostro spazio di documentazione, che sia la mailing list, la chat o richieste dirette di assistenza inviata al nostro gruppo di leadership. In questo ciclo Amber Graner vuole continuare il proprio lavoro seguendo i programmi di guida presenti nel mondo dell'Open Source per vedere che cosa possiamo imparare da questi e quali risorse possiamo condividere.
2. Sviluppo del sito web
Il nostro principale sito web ha ancora un tema vecchio e un conseguente stile antico. Siamo nel processo di migrazione del sito per renderlo completamente nel formato wiki, con alcune pagine esclusivamente modificabili dalle amministratici. La nostra speranza è che questo aumenterà gli aggiornamenti dei nostri contenuti e, in generale, rafforzerà il nostro marchio.
3. Migliorare i nostri consigli verso gli altri gruppi
Ho la sensazione che il progetto funzioni bene nel guidare le donne interessate all'Open Source e pronte a compiere ora i passi successivi, ma che non abbiamo fatto molto per estenderci verso gli altri gruppi all'interno dell'ampia comunità di Ubuntu per aiutarli nell'attirare più donne verso se stessi. Abbiamo una breve pagina "Migliori pratiche" per partecipare agli eventi di persona, basata principalmente su un vecchio documento intitolato "Come stimolare le donne in Linux", ma che, allo stato attuale, ha bisogno di molto lavoro affinché si aggiunano modi più pratici per realizzare un progetto che accolga tutti, e in generale sia letto in un'ottica migliore.
4. Identificare a grandi linee il nostro pubblico di riferimento e inventare delle strategie
Finalmente abbiamo alcune nuove contributrici al progetto e una ha suggerito di farsi venire in mente degli obiettivi generali riguardo a coloro che stiamo cercando di raggiungere, e quindi inventare delle strategie specifiche verso queste donne. Nella nostra sessione di collaborazione all'Ubuntu Developer Summit abbiamo brevemente delineato i seguenti gruppi:
chi già usa Ubuntu, ma non contribuisce ancora
chi già usa software Open Source ma non Ubuntu
gli amici e i familiari di chi contribuisce a Ubuntu
chi ha il bisogno di tecnologia, ma non è stata ancora esposta all'Open Source
Siamo eccitate riguardo a tutti questi progetti ed è stato molto motivante far parte di un gruppo che non solo ha dei membri dedicati al nostro lavoro, ma che cresce costantemente per coinvolgere nuove persone con idee fresche per ulteriori obiettivi.
Note alla traduzione
ho tradotto in-person con di persona, ma non sono sicuro sia corretto dato il contesto.
Revisione
Donne Ubuntu - Gli obiettivi di progetto per Precise
Scritto da Elizabeth Krumbach
Nel nostro ultimo articolo per Full Circle Magazine abbiamo discusso gli obiettivi personali dei membri dell'appena eletto gruppo di leadership del progetto Donne Ubuntu. Sulla scia dell'Ubuntu Developer Summit in Orlando (Florida) mi piacerebbe discutere alcuni obiettivi chiave del gruppo per il prossimo ciclo di rilascio di Ubuntu.
1. Programma di mentoring
Questa è un area in cui tutte e tre le nostre leader si identificano fortemente e verso cui il gruppo è ancora impegnato. Il nostro progetto ha sempre avuto a disposizione un qualche tipo di programma di mentoring: dapprima si presentava molto rigido, ma successivamente si è evoluto verso l'attuale struttura informale in cui facciamo da guida ai nuovi membri e tra di noi in modo collaborativo, non appena si presentano domande nel nostro spazio di documentazione, che sia la mailing list, la chat o richieste dirette di assistenza inviata al nostro gruppo di leadership. In questo ciclo Amber Graner vuole continuare il proprio lavoro seguendo i programmi di mentoring presenti nel mondo dell'Open Source per vedere che cosa possiamo imparare da questi e quali risorse possiamo condividere.
2. Sviluppo del sito web
Il nostro principale sito web ha ancora un tema vecchio e uno stile datato. Siamo nel processo di migrazione del sito per renderlo completamente nel formato wiki, con alcune pagine modificabili esclusivamente dalle amministratici. La nostra speranza è che questo aumenterà gli aggiornamenti dei nostri contenuti e, in generale, rafforzerà il nostro marchio.
3. Migliorare i nostri consigli verso gli altri gruppi
Ho la sensazione che il progetto funzioni bene nel guidare le donne già interessate all'Open Source e pronte a compiere i passi successivi, ma non abbiamo fatto molto per estenderci verso gli altri gruppi all'interno dell'ampia comunità di Ubuntu per aiutarli ad attirare più donne verso di loro. Abbiamo una breve pagina "Migliori pratiche" per partecipare agli eventi di persona, basata principalmente su un vecchio documento intitolato "Come promuovere le donne in Linux" ma che, allo stato attuale, ha bisogno di molto lavoro affinché si aggiunano modi più pratici per realizzare un progetto che accolga tutti, e in generale sia letto in un'ottica migliore.
4. Identificare a grandi linee il nostro pubblico di riferimento e inventare delle strategie
Finalmente abbiamo alcune nuove collaboratrici al progetto e una di loro ci ha suggerito di farci venire in mente degli obiettivi generali riguardo a coloro che stiamo cercando di raggiungere, e quindi di inventare delle strategie specifiche verso queste donne. Nella nostra sessione di collaborazione all'Ubuntu Developer Summit abbiamo brevemente delineato i seguenti gruppi:
chi già usa Ubuntu, ma non contribuisce ancora
chi già usa software Open Source ma non Ubuntu
gli amici e i familiari di chi contribuisce a Ubuntu
chi ha il bisogno di tecnologia, ma non è stata ancora esposta all'Open Source
Siamo eccitate riguardo a tutti questi progetti ed è stato molto motivante far parte di un gruppo che non solo ha dei membri dedicati al nostro lavoro, ma che cresce costantemente coinvolgendo nuove persone con nuove idee per promuovere i nostri obiettivi.
Note alla revisione