16593
Commento:
|
7257
traduzione completata
|
Le cancellazioni sono segnalate in questo modo. | Le aggiunte sono segnalate in questo modo. |
Linea 6: | Linea 6: |
CHIUDERE WINDOWS Scritto da: Ronnie Tucker (KDE) Jan Mussche (Gnome) Elizabeth Krumbach (XFCE) Mark Boyajian (LXDE) David Tigue (Unity) |
|
Linea 14: | Linea 7: |
In questa nuova sezione di Full Circle, mi piacerebbe mostrare alcune funzionalità di Windows (XP in questa serie di articoli, come credo che sia l'edizione più usata di Windows) per il solo scopo per mostrare ai principianti l'equivalenta a *buntu. Parlo di *buntu ma non mi sto concentrando solamente su Ubuntu - Includerò anche Kubuntu, Lubuntu e Xubuntu, in quanto ciascuno di loro hanno un proprio modo di fare le cose come ciascuno di loro usano il proprio manager del desktop (Gnome/Unity, KDE, LXDE, e XFCE rispettivamente) | Donne Ubuntu - Gli obiettivi di progetto per Precise |
Linea 16: | Linea 9: |
DESKTOP | Scritto da Elizabeth Krumbach |
Linea 18: | Linea 11: |
Windows XP ha il suo familiare taskbar blu e verde insieme ad un particolare stile e struttura su ogni finestra che è aperta. Questo è il desktop di Windows. Ogni versione di Ubuntu ha un suo proprio desktop. Gnome (e Unity, il "di dietro" di Gnome) ha un modo differente di fare le cose, comparato insieme a KDE (usato in Kubuntu), ma ogni versione (o derivati) ha la stessa base della fondazione di Ubuntu. Quindi se tu installi Kubuntu o Lubuntu, stai ancora usango una versione di Ubuntu; è proprio per questo che il l'aspetto del desktop, sembra e funziona, differentemente. Per ogni novità di Windows che io sto discutendo, Io aspetterò (insieme all'aiuto dei miei coautori) di mostrare quale cose sono fatte usando i quattro desktop popolari che io ho già detto nella mia introduzione. | Nel nostro ultimo articolo per Full Circle Magazine abbiamo discusso gli obiettivi personali dei membri dell'appena eletto gruppo di leadership del progetto Donne Ubuntu. Sulla scia dell'Ubuntu Developer Summit in Orlando (Florida) mi piacerebbe discutere alcuni obiettivi chiave del gruppo per il prossimo ciclo di rilascio di Ubuntu. |
Linea 20: | Linea 14: |
C:\ E I MIEI DOCUMENTI | 1. Programma di guida |
Linea 22: | Linea 16: |
Ogni utente di Windows è familiare con l'icona 'Mio Computer'. Doppioclick 'Mio Computer' sul desktop di Windows/menu presenta una finestra che mostra la tua capacità del dispositivo come ad esempio C:\ e qualsiasi USB. Kubuntu ha una opzione simile nel suo menu. Clicka il bottone K in basso nella taskbar ti darà un menu con le linguette verso il basso. Cliccare sulla linguetta 'Computer' ti darà l'accesso alla tua capacità del dispositivo, proprio come windows' 'Mio Computer'. Come fa Gnome - semplicemente clickare sul menu Luoghi sopra al pannello, seguito dalle scelte: Computer. Unity (che è ancora in dura fase di sviluppo come ho già scritto) fa cliccando sull'icona 'Cartella Home' sul launcher sul lato sinistro dello schermo.L'icona è una cartella arancione che ha sopra una casa. Ubuntu mostrerà la cartella root dell'hard disk sulla parte sinistra, insieme agli altri dispositivi di memorizzazione e cartelle preferite. sulla parte destra dell'applicazione, mostrerà le cartelle dentro alla cartella personale home dell'utente connesso. |
Questa è un area in cui tutte e tre le nostre leader si identificano fortemente e verso cui il gruppo è ancora impegnato. Il nostro progetto ha sempre avuto a disposizione un programma di guida: dapprima si presentava molto rigido, ma successivamente si è evoluto verso l'attuale struttura informale in cui facciamo da guida ai nuovi membri e tra di noi in modo collaborativo, non appena si presentano domande nel nostro spazio di documentazione, che sia la mailing list, la chat o richieste dirette di assistenza inviata al nostro gruppo di leadership. In questo ciclo Amber Graner vuole continuare il proprio lavoro seguendo i programmi di guida presenti nel mondo dell'Open Source per vedere che cosa possiamo imparare da questi e quali risorse possiamo condividere. |
Linea 25: | Linea 18: |
Apri C:\, e tu avrai la lista delle cartelle con le cose tipo 'Miei Documenti', 'Mie foto', e molto altro. Linux (quale è basato su Ubuntu) funziona un pochino differente in questo aspetto. Il file system di Linux ha la cartella 'root'. Pensa a questo come C:\ e la tua cartella Windows. In altre parole: non pensare insieme a loro! Una cartella su root è chiamata 'home'. Questa cartella home è dove ogni utente prende la sua cartella personalizzata - quale conterrà tutto il loro materiale. Tu puoi, essenzialmente, pensare alla tua cartella personale home come la cartella C:\, ma come Windows,la tua cartella home ha una lista delle cartelle per i documenti, video e molto altro. Ancora, come Windows, tu sei libero di creare qualsiasi cartella che ti piace nella tua cartella home. Clicka K > Computer > Home e ti darà l'equivalenza di Kubuntu come la cartella C:\. Per Gnome, clicca sul menu Luoghi di nuovo, questa volta seguito da Cartella Gome, e in Unity è finito nello stesso modo di prima - clicca sull'icona 'Cartella Home' nel launcher. Tu puoi anche cercare attraverso i tuoi files e le cartelle cliccando sull'icona 'Dash Home' nel launcher. Una volta dentro 'Dash', clicca su 'File e Cartelle'. E' localizzato in basso a centro di 'Dash', e sembra tipo un pezzo di giornale con nell'angolo in alto a destra piegato. | 2. Sviluppo del sito web |
Linea 27: | Linea 20: |
Lubuntu non ha un esatto equivalente per Windows 'Mio Computer'. In Lubuntu, tutti gli accessi ai dispositivi di memorizzazione (internet e dispositivi locali) è situato nel Gestore File (chiamato PCManFM). Il Gestore File, quale è si trova cliccando sul logo Lubuntu nella taskbar e selezionare Accessori > Gestore File, ha due riquadri; tutto è disponibile nelle locazioni del dispositivo locale (unità e partizioni) sono mostrati nel riquadro a sinistra sopra al divisore orizzontale. Per xubuntu, doppio click sull'icona 'Home' sul tuo desktop per ottenere l'accesso ai tuoi dispositivi di memorizzazione. Tutti gli equivalenti della cartella Mio Computer (oppure Home in *buntu) sono mostrati a destra. | Il nostro principale sito web ha ancora un tema vecchio e un conseguente stile antico. Siamo nel processo di migrazione del sito per renderlo completamente nel formato wiki, con alcune pagine esclusivamente modificabili dalle amministratici. La nostra speranza è che questo aumenterà gli aggiornamenti dei nostri contenuti e, in generale, rafforzerà il nostro marchio. |
Linea 29: | Linea 22: |
PROGRAMMI | 3. Migliorare i nostri consigli verso gli altri gruppi |
Linea 31: | Linea 24: |
Windows ha una cartella speciale chiamata 'Programmi' e qui dove le applicazioni di Windows vengono installate. Linux di nuovo, funziona diversamente. Installa le applicazioni nella tua cartella home (quindi solo tu puoi eseguire le applicazioni), o nel root (quindi più utenti possono eseguirli), ma, in qualsiasi modo, le applicazioni sono installate nelle cartelle ristrette/nascoste. Non ti preoccupare di questo per adesso come noi andremo ad installare le applicazioni in un articolo dopo, ma è sufficiente di dire che tu non dovresti rimuovere l'applicazione manualmente come si fa con Windows, causerà instabilità. | Ho la sensazione che il progetto funzioni bene nel guidare le donne interessate all'Open Source e pronte a compiere ora i passi successivi, ma che non abbiamo fatto molto per estenderci verso gli altri gruppi all'interno dell'ampia comunità di Ubuntu per aiutarli nell'attirare più donne verso se stessi. Abbiamo una breve pagina "Migliori pratiche" per partecipare agli eventi di persona, basata principalmente su un vecchio documento intitolato "Come stimolare le donne in Linux", ma che, allo stato attuale, ha bisogno di molto lavoro affinché si aggiunano modi più pratici per realizzare un progetto che accolga tutti, e in generale sia letto in un'ottica migliore. |
Linea 33: | Linea 26: |
ESPLORA | 4. Identificare a grandi linee il nostro pubblico di riferimento e inventare delle strategie |
Linea 35: | Linea 28: |
Per aprire le cartelle in Windows devi fare un doppio click sull'icona e comparirà una finestra. Questa finestra è chiamata Esplora. Windows Esplora permette di guardare il proprio computer e i files presenti, tipo come Internet Esplora permette di guardare su Internet. Ogni desktop Ubuntu ha il proprio equivalente di esplora. Gnome ha Nautilus. Cliccare sull'icona Gnome nel taskbar, poi Strumenti di Sistema > Naviga Files, Mostrerà Gnome (Ubuntu) equivalente all'esplora, e sarà spesso, aperto di default nella tua cartella home. Unity fa ache questo, ancora una volta, cliccando su 'Cartella Home' nel launcher nella parte sinistra dello schermo. Puoi andare indietro nel root ed esplorare qui come tu vuoi, ma provare e cambiare qualcosa, ti chiederà una password. Questo è per prevenire le rimozioni accidentali dei files critici. Viene chiamato anche la password 'root'. Pensa a questo come ad esempio la password di amministratore in Windows. Soltanto una volta inserito, tu puo ultimare l'accesso al file system e puoi, in teoria, provocare disastri. Jubuntu ha il suo KDE equivalente di esplora chiamato Dolphin; si può trovare cliccando K > Computer > Home (oppure K > Preferiti > Gesore File) nel taskbar. Lubuntu (usa LXDE) ha il Gestore File, e si può trovarlo cliccando sul logo Lubuntu nella taskbar e selezionare Accessori > Gestore File. Xubuntu (XFCE) ha un gestore file chiamato Thunar - quale si può accedere cliccando sull'icona del mouse Xubuntu in alto a sinistra del tuo schermo e andare su Accessori > Gestore File. Come Windows, tu puoi cliccare l'icona X nell'angolo della finestra per chiuderlo - con le altre due icone ti permette di ingradire e ridurre a icona ogni finestra. Con Unity, i bottoni per Chiudere, Ingrandire, Ridurre a Icona, sono posizionati in alto a sinistra della finestra quando non è a pieno schermo, ma, una volta che la finestra è stata ingrandita, i bottoni saranno nascosti nel pannello principale in alto a sinistra del tuo schermo. Devi muovere il puntatore del tuo mouse sul pannello per rivelare la posizione dei bottoni. |
Finalmente abbiamo alcune nuove contributrici al progetto e una ha suggerito di farsi venire in mente degli obiettivi generali riguardo a coloro che stiamo cercando di raggiungere, e quindi inventare delle strategie specifiche verso queste donne. Nella nostra sessione di collaborazione all'Ubuntu Developer Summit abbiamo brevemente delineato i seguenti gruppi: |
Linea 38: | Linea 30: |
Noi possiamo dedicare un intero numero di oggetti con Esplora e gli equivalenti di *buntu, ma devi guardare sugli oggetti del menu nella tua finestra del desktop. Molti di questi oggetti sono un pò auto-esplicativo, e io sono sicuro che li toccheremo di più nei futuri articoli. | chi già usa Ubuntu, ma non contribuisce ancora |
Linea 40: | Linea 32: |
Il prossimo numero, noi parleremo degli equivalenti di *buntu sempre per il familiare Pannello di Controllo e Gestisci Dispositivo. | chi già usa software Open Source ma non Ubuntu gli amici e i familiari di chi contribuisce a Ubuntu chi ha il bisogno di tecnologia, ma non è stata ancora esposta all'Open Source Siamo eccitate riguardo a tutti questi progetti ed è stato molto motivante far parte di un gruppo che non solo ha dei membri dedicati al nostro lavoro, ma che cresce costantemente per coinvolgere nuove persone con idee fresche per ulteriori obiettivi. |
Linea 43: | Linea 41: |
ho tradotto in-person con di persona, ma non sono sicuro sia corretto dato il contesto. |
|
Linea 47: | Linea 45: |
CHIUDIAMO LE <<FINESTRE>> | |
Linea 50: | Linea 46: |
Scritto da: Ronnie Tucker (KDE) Jan Mussche (GNOME) Elizabeth Krumbach (XFCE) Mark Boyajian (LXDE) David Tigue (Unity) |
Donne Ubuntu - Gli obiettivi di progetto per Precise |
Linea 57: | Linea 48: |
In questa nuova sezione di Full Circle, mi piacerebbe mostrare alcune funzionalità di Windows (XP in questa serie di articoli, in quanto credo che sia l'edizione di gran lunga più utilizzata di Windows) per il solo scopo per mostrare ai principianti i suoi equivalenti in *buntu. Parlo di *buntu in quanto non mi concentrerò unicamente su Ubuntu, ma tratterò anche Kubuntu, Lubuntu e Xubuntu, in quanto ognuno di essi ha un proprio modo di operare dovuto al fatto che ciascuno utilizza un proprio desktop manager (rispettivamente GNOME/Unity, KDE, LXDE, e XFCE) | Scritto da Elizabeth Krumbach |
Linea 59: | Linea 50: |
DESKTOP | Nel nostro ultimo articolo per Full Circle Magazine abbiamo discusso gli obiettivi personali dei membri dell'appena eletto gruppo di leadership del progetto Donne Ubuntu. Sulla scia dell'Ubuntu Developer Summit in Orlando (Florida) mi piacerebbe discutere alcuni obiettivi chiave del gruppo per il prossimo ciclo di rilascio di Ubuntu. |
Linea 61: | Linea 53: |
Windows XP ha la sua ben nota barra delle applicazioni blu e verde insieme ad uno stile ed una struttura particolari su ogni finestra che viene aperta. Questo è il desktop di Windows. Ogni versione di Ubuntu ha un suo proprio desktop. GNOME (e Unity, l’interfaccia utente per GNOME utilizzata da Ubuntu) ha un modo differente di fare le cose rispetto a KDE (usato in Kubuntu), ma ogni versione (o derivata) ha lo stesso substrato di Ubuntu. Quindi se installate Kubuntu o Lubuntu, state ancora utilizzando una versione di Ubuntu; è solo che il desktop appare, sembra e lavora in maniera differente. Per ogni caratteristica di Windows che tratterò, cercherò (con l'aiuto dei miei coautori) di mostrare come le cose vengono fatte usando i quattro più comuni ambienti desktop come ho ricordato nella mia introduzione. | 1. Programma di guida Questa è un area in cui tutte e tre le nostre leader si identificano fortemente e verso cui il gruppo è ancora impegnato. Il nostro progetto ha sempre avuto a disposizione un programma di guida: dapprima si presentava molto rigido, ma successivamente si è evoluto verso l'attuale struttura informale in cui facciamo da guida ai nuovi membri e tra di noi in modo collaborativo, non appena si presentano domande nel nostro spazio di documentazione, che sia la mailing list, la chat o richieste dirette di assistenza inviata al nostro gruppo di leadership. In questo ciclo Amber Graner vuole continuare il proprio lavoro seguendo i programmi di guida presenti nel mondo dell'Open Source per vedere che cosa possiamo imparare da questi e quali risorse possiamo condividere. 2. Sviluppo del sito web Il nostro principale sito web ha ancora un tema vecchio e un conseguente stile antico. Siamo nel processo di migrazione del sito per renderlo completamente nel formato wiki, con alcune pagine esclusivamente modificabili dalle amministratici. La nostra speranza è che questo aumenterà gli aggiornamenti dei nostri contenuti e, in generale, rafforzerà il nostro marchio. 3. Migliorare i nostri consigli verso gli altri gruppi Ho la sensazione che il progetto funzioni bene nel guidare le donne interessate all'Open Source e pronte a compiere ora i passi successivi, ma che non abbiamo fatto molto per estenderci verso gli altri gruppi all'interno dell'ampia comunità di Ubuntu per aiutarli nell'attirare più donne verso se stessi. Abbiamo una breve pagina "Migliori pratiche" per partecipare agli eventi di persona, basata principalmente su un vecchio documento intitolato "Come stimolare le donne in Linux", ma che, allo stato attuale, ha bisogno di molto lavoro affinché si aggiunano modi più pratici per realizzare un progetto che accolga tutti, e in generale sia letto in un'ottica migliore. 4. Identificare a grandi linee il nostro pubblico di riferimento e inventare delle strategie Finalmente abbiamo alcune nuove contributrici al progetto e una ha suggerito di farsi venire in mente degli obiettivi generali riguardo a coloro che stiamo cercando di raggiungere, e quindi inventare delle strategie specifiche verso queste donne. Nella nostra sessione di collaborazione all'Ubuntu Developer Summit abbiamo brevemente delineato i seguenti gruppi: chi già usa Ubuntu, ma non contribuisce ancora chi già usa software Open Source ma non Ubuntu gli amici e i familiari di chi contribuisce a Ubuntu chi ha il bisogno di tecnologia, ma non è stata ancora esposta all'Open Source Siamo eccitate riguardo a tutti questi progetti ed è stato molto motivante far parte di un gruppo che non solo ha dei membri dedicati al nostro lavoro, ma che cresce costantemente per coinvolgere nuove persone con idee fresche per ulteriori obiettivi. == Note alla revisione == |
Linea 64: | Linea 82: |
C:\ E I MIEI DOCUMENTI | |
Linea 66: | Linea 83: |
Ogni utente di Windows è familiare con l'icona 'Computer'. Doppio clic su 'Computer' sul desktop di Windows/menu e si affaccia una finestra che mostra i vostri dispositivi di memorizzazione come C:\ ed ogni dispositivo USB. Kubuntu ha una opzione simile nel suo menù. Cliccando il pulsante K in basso nel vostro pannello (barra delle applicazioni) vi restituirà un menù con le linguette verso il basso. Cliccando sulla linguetta 'Computer' si avrà accesso ai propri dispositivi di memoria, proprio come nel ‘Computer' di Windows. Allo stesso modo con GNOME – cliccate semplicemente sul menu Risorse nel pannello superiore, seguito dalla scelta: Computer. Con Unity (che è ancora in fase di forte sviluppo mentre sto scrivendo) cliccate sull'icona 'Cartella Home' nel launcher sul lato sinistro dello schermo. L'icona è una cartella arancione con sopra una casa. Ubuntu mostrerà la root del disco fisso nella parte sinistra, insieme agli altri dispositivi di memorizzazione e alle cartelle preferite. Nella parte destra dell'applicazione, mostrerà le cartelle all’interno della cartella personale home dell'utente attualmente connesso. Aprite C:\ ed avrete una lista di cartelle che includono 'I miei documenti', 'Le mie foto', e così via. Linux (su cui è basato Ubuntu) funziona in maniera un po’ differente circa questo aspetto. Il file system di Linux ha la cartella 'root' (‘radice’, ndr.). Pensate a questa come a C:\ e alla vostra cartella Windows. In altre parole: non armeggiate con esse! Una delle cartelle nella root è chiamata 'home'. Questa cartella home è dove ogni utente mette le proprie cartelle personali – che contengono tutta la sua roba. Potete, in sostanza, pensare alla vostra cartella personale home come alla vostra cartella C:\ ma, come Windows, la vostra cartella home ha una lista di cartelle preconfezionate per i documenti, i video e così via. Ancora, come Windows, siete liberi di creare qualsiasi cartella vogliate nella vostra cartella home. Cliccando K > Computer > Home vi si aprirà l’equivalente di C:\ in Kubuntu. In GNOME, cliccate ancora sul menù Risorse e poi sulla cartella home, e in Unity si fa nello stesso modo di prima - cliccate sull'icona 'Cartella home' nel launcher. Potete anche cercare tra i vostri file e le vostre cartelle cliccando sull'icona 'Home della dash' nel launcher. Una volta dentro la 'Dash', cliccate sulla lente 'File e Cartelle'. Si trova in basso al centro della 'Dash', ed assomiglia ad un foglio di carta con l’angolo in alto a destra piegato. Lubuntu non ha un esatto equivalente per il 'Computer' di Windows. In Lubuntu tutti gli accessi ai dispositivi di memorizzazione (sia di rete che locali locali) vengono effettuati dal Gestore File (chiamato PCManFM). Il Gestore File, che potete trovare cliccando sul logo di Lubuntu nella barra delle applicazioni e selezionando Accessori > Gestore File, presenta due riquadri; tutte le posizioni dei dispositivi di memorizzazione locali (unità e partizioni) sono mostrate nel riquadro a sinistra sopra al divisore orizzontale. Per Xubuntu, doppio clic sull'icona 'Home' sul vostro desktop per ottenere l'accesso ai vostri dispositivi di memorizzazione. Tutti gli equivalenti della cartella Mio Computer (oppure Home in *buntu) sono mostrati a destra. PROGRAMMI Windows ha una cartella speciale chiamata 'Programmi' ed è qui dove la maggior parte delle applicazioni di Windows vengono installate. Linux, ancora una volta, funziona diversamente. Installa le applicazioni sia nella vostra cartella home (in modo che solo voi possiate eseguirle), che nella root (in modo che più utenti possano eseguirle), ma, in entrambi i casi, le applicazioni sono installate in cartelle nascoste/con accesso limitato. Non preoccupatevi di questo per adesso in quanto vedremo l’installazione delle applicazioni in un articolo successivo, ma è sufficiente dire che non dovreste rimuovere le applicazioni manualmente, come si fa con Windows, poiché ciò può causare instabilità. EXPLORER Per aprire le cartelle in Windows dovete fare un doppio clic sull'icona e comparirà una finestra. Questa finestra è chiamata Explorer. Windows Explorer permette di guardare il proprio computer e i file in esso contenuti, un po’ come Internet Explorer permette di navigare su Internet. Ogni desktop manager di Ubuntu ha il proprio equivalente di Explorer. GNOME ha Nautilus. Cliccando sull'icona di GNOME nel pannello, poi su Strumenti di Sistema > Esplora File, verrà mostrato l’equivalente di Explorer per GNOME (Ubuntu) e si aprirà, solitamente, di default nella vostra cartella home. Unity fa ciò, ancora una volta, cliccando su 'Cartella home' nel launcher nella parte sinistra dello schermo. Potete andare indietro nella root ed esplorarla se volete, ma se cercate di cambiare qualcosa, vi chiederà una password. Questo al fine di prevenire la rimozione accidentale dei file critici. Viene chiamata anche password di 'root'. Pensate a questo come alla password di amministratore in Windows. Una volta inserita, avrete il massimo accesso al file system e potete, in teoria, fare disastri. L’equivalente di Explorer per KDE (Kubuntu) si chiama Dolphin; si può trovare cliccando K > Computer > Home (oppure K > Preferiti > Gestore File) nella barra delle applicazioni. Lubuntu (che utilizza LXDE) ha il Gestore File, e lo si può trovare cliccando sul logo Lubuntu nella barra delle applicazioni e selezionare Accessori > Gestore File. Xubuntu (XFCE) ha un gestore file chiamato Thunar – al quale si può accedere cliccando sull'icona del topo di Xubuntu in alto a sinistra sul vostro schermo e andando su Accessori > Gestore File. Come in Windows, cliccate la X nell'angolo della finestra per chiuderla - con le altre due icone potete massimizzare e ridurre a icona ogni finestra. Con Unity, i bottoni per chiudere, ingrandire, ridurre a icona, sono posizionati in alto a sinistra nella finestra quando non è a schermo intero ma, una volta che la finestra è stata massimizzata, i bottoni vengono nascosti nel pannello principale in alto a sinistra dello schermo. Dovete muovere il puntatore del vostro mouse sul pannello per far apparire i bottoni. Potremmo dedicare un intero numero per trattare gli equivalenti di Explorer in *buntu, ma date un’occhiata agli elementi del menù nelle finestre del vostro desktop. Molti di questi oggetti si spiegano da soli, e sono sicuro che li approfondiremo nei prossimi articoli. Nel prossimo numero, parleremo degli equivalenti per *buntu del sempre familiare Pannello di Controllo e Gestore dei Dispositivi. == Note alla revisione == |
Traduzione italiana
Donne Ubuntu - Gli obiettivi di progetto per Precise
Scritto da Elizabeth Krumbach
Nel nostro ultimo articolo per Full Circle Magazine abbiamo discusso gli obiettivi personali dei membri dell'appena eletto gruppo di leadership del progetto Donne Ubuntu. Sulla scia dell'Ubuntu Developer Summit in Orlando (Florida) mi piacerebbe discutere alcuni obiettivi chiave del gruppo per il prossimo ciclo di rilascio di Ubuntu.
1. Programma di guida
Questa è un area in cui tutte e tre le nostre leader si identificano fortemente e verso cui il gruppo è ancora impegnato. Il nostro progetto ha sempre avuto a disposizione un programma di guida: dapprima si presentava molto rigido, ma successivamente si è evoluto verso l'attuale struttura informale in cui facciamo da guida ai nuovi membri e tra di noi in modo collaborativo, non appena si presentano domande nel nostro spazio di documentazione, che sia la mailing list, la chat o richieste dirette di assistenza inviata al nostro gruppo di leadership. In questo ciclo Amber Graner vuole continuare il proprio lavoro seguendo i programmi di guida presenti nel mondo dell'Open Source per vedere che cosa possiamo imparare da questi e quali risorse possiamo condividere.
2. Sviluppo del sito web
Il nostro principale sito web ha ancora un tema vecchio e un conseguente stile antico. Siamo nel processo di migrazione del sito per renderlo completamente nel formato wiki, con alcune pagine esclusivamente modificabili dalle amministratici. La nostra speranza è che questo aumenterà gli aggiornamenti dei nostri contenuti e, in generale, rafforzerà il nostro marchio.
3. Migliorare i nostri consigli verso gli altri gruppi
Ho la sensazione che il progetto funzioni bene nel guidare le donne interessate all'Open Source e pronte a compiere ora i passi successivi, ma che non abbiamo fatto molto per estenderci verso gli altri gruppi all'interno dell'ampia comunità di Ubuntu per aiutarli nell'attirare più donne verso se stessi. Abbiamo una breve pagina "Migliori pratiche" per partecipare agli eventi di persona, basata principalmente su un vecchio documento intitolato "Come stimolare le donne in Linux", ma che, allo stato attuale, ha bisogno di molto lavoro affinché si aggiunano modi più pratici per realizzare un progetto che accolga tutti, e in generale sia letto in un'ottica migliore.
4. Identificare a grandi linee il nostro pubblico di riferimento e inventare delle strategie
Finalmente abbiamo alcune nuove contributrici al progetto e una ha suggerito di farsi venire in mente degli obiettivi generali riguardo a coloro che stiamo cercando di raggiungere, e quindi inventare delle strategie specifiche verso queste donne. Nella nostra sessione di collaborazione all'Ubuntu Developer Summit abbiamo brevemente delineato i seguenti gruppi:
chi già usa Ubuntu, ma non contribuisce ancora
chi già usa software Open Source ma non Ubuntu
gli amici e i familiari di chi contribuisce a Ubuntu
chi ha il bisogno di tecnologia, ma non è stata ancora esposta all'Open Source
Siamo eccitate riguardo a tutti questi progetti ed è stato molto motivante far parte di un gruppo che non solo ha dei membri dedicati al nostro lavoro, ma che cresce costantemente per coinvolgere nuove persone con idee fresche per ulteriori obiettivi.
Note alla traduzione
ho tradotto in-person con di persona, ma non sono sicuro sia corretto dato il contesto.
Revisione
Donne Ubuntu - Gli obiettivi di progetto per Precise
Scritto da Elizabeth Krumbach
Nel nostro ultimo articolo per Full Circle Magazine abbiamo discusso gli obiettivi personali dei membri dell'appena eletto gruppo di leadership del progetto Donne Ubuntu. Sulla scia dell'Ubuntu Developer Summit in Orlando (Florida) mi piacerebbe discutere alcuni obiettivi chiave del gruppo per il prossimo ciclo di rilascio di Ubuntu.
1. Programma di guida
Questa è un area in cui tutte e tre le nostre leader si identificano fortemente e verso cui il gruppo è ancora impegnato. Il nostro progetto ha sempre avuto a disposizione un programma di guida: dapprima si presentava molto rigido, ma successivamente si è evoluto verso l'attuale struttura informale in cui facciamo da guida ai nuovi membri e tra di noi in modo collaborativo, non appena si presentano domande nel nostro spazio di documentazione, che sia la mailing list, la chat o richieste dirette di assistenza inviata al nostro gruppo di leadership. In questo ciclo Amber Graner vuole continuare il proprio lavoro seguendo i programmi di guida presenti nel mondo dell'Open Source per vedere che cosa possiamo imparare da questi e quali risorse possiamo condividere.
2. Sviluppo del sito web
Il nostro principale sito web ha ancora un tema vecchio e un conseguente stile antico. Siamo nel processo di migrazione del sito per renderlo completamente nel formato wiki, con alcune pagine esclusivamente modificabili dalle amministratici. La nostra speranza è che questo aumenterà gli aggiornamenti dei nostri contenuti e, in generale, rafforzerà il nostro marchio.
3. Migliorare i nostri consigli verso gli altri gruppi
Ho la sensazione che il progetto funzioni bene nel guidare le donne interessate all'Open Source e pronte a compiere ora i passi successivi, ma che non abbiamo fatto molto per estenderci verso gli altri gruppi all'interno dell'ampia comunità di Ubuntu per aiutarli nell'attirare più donne verso se stessi. Abbiamo una breve pagina "Migliori pratiche" per partecipare agli eventi di persona, basata principalmente su un vecchio documento intitolato "Come stimolare le donne in Linux", ma che, allo stato attuale, ha bisogno di molto lavoro affinché si aggiunano modi più pratici per realizzare un progetto che accolga tutti, e in generale sia letto in un'ottica migliore.
4. Identificare a grandi linee il nostro pubblico di riferimento e inventare delle strategie
Finalmente abbiamo alcune nuove contributrici al progetto e una ha suggerito di farsi venire in mente degli obiettivi generali riguardo a coloro che stiamo cercando di raggiungere, e quindi inventare delle strategie specifiche verso queste donne. Nella nostra sessione di collaborazione all'Ubuntu Developer Summit abbiamo brevemente delineato i seguenti gruppi:
chi già usa Ubuntu, ma non contribuisce ancora
chi già usa software Open Source ma non Ubuntu
gli amici e i familiari di chi contribuisce a Ubuntu
chi ha il bisogno di tecnologia, ma non è stata ancora esposta all'Open Source
Siamo eccitate riguardo a tutti questi progetti ed è stato molto motivante far parte di un gruppo che non solo ha dei membri dedicati al nostro lavoro, ma che cresce costantemente per coinvolgere nuove persone con idee fresche per ulteriori obiettivi.
Note alla revisione