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CHIUDERE WINDOWS Scritto da: Ronnie Tucker (KDE) Jan Mussche (Gnome) Elizabeth Krumbach (XFCE) Mark Boyajian (LXDE) David Tigue (Unity) |
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In questa nuova sezione di Full Circle, mi piacerebbe mostrare alcune funzionalità di Windows (XP in questa serie di articoli, come credo che sia l'edizione più usata di Windows) per il solo scopo per mostrare ai principianti l'equivalenta a *buntu. Parlo di *buntu ma non mi sto concentrando solamente su Ubuntu - Includerò anche Kubuntu, Lubuntu e Xubuntu, in quanto ciascuno di loro hanno un proprio modo di fare le cose come ciascuno di loro usano il proprio manager del desktop (Gnome/Unity, KDE, LXDE, e XFCE rispettivamente) | Donne Ubuntu - Gli obiettivi di progetto per Precise |
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DESKTOP | Scritto da Elizabeth Krumbach |
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Windows XP ha il suo familiare taskbar blu e verde insieme ad un particolare stile e struttura su ogni finestra che è aperta. Questo è il desktop di Windows. Ogni versione di Ubuntu ha un suo proprio desktop. Gnome (e Unity, il "di dietro" di Gnome) ha un modo differente di fare le cose, comparato insieme a KDE (usato in Kubuntu), ma ogni versione (o derivati) ha la stessa base della fondazione di Ubuntu. Quindi se tu installi Kubuntu o Lubuntu, stai ancora usango una versione di Ubuntu; è proprio per questo che il l'aspetto del desktop, sembra e funziona, differentemente. Per ogni novità di Windows che io sto discutendo, Io aspetterò (insieme all'aiuto dei miei coautori) di mostrare quale cose sono fatte usando i quattro desktop popolari che io ho già detto nella mia introduzione. | Nel nostro ultimo articolo per Full Circle Magazine abbiamo discusso gli obiettivi personali dei membri dell'appena eletto gruppo di leadership del progetto Donne Ubuntu. Sulla scia dell'Ubuntu Developer Summit in Orlando (Florida) mi piacerebbe discutere alcuni obiettivi chiave del gruppo per il prossimo ciclo di rilascio di Ubuntu. |
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C:\ E I MIEI DOCUMENTI | 1. Programma di guida |
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Ogni utente di Windows è familiare con l'icona 'Mio Computer'. Doppioclick 'Mio Computer' sul desktop di Windows/menu presenta una finestra che mostra la tua capacità del dispositivo come ad esempio C:\ e qualsiasi USB. Kubuntu ha una opzione simile nel suo menu. Clicka il bottone K in basso nella taskbar ti darà un menu con le linguette verso il basso. Cliccare sulla linguetta 'Computer' ti darà l'accesso alla tua capacità del dispositivo, proprio come windows' 'Mio Computer'. Come fa Gnome - semplicemente clickare sul menu Luoghi sopra al pannello, seguito dalle scelte: Computer. Unity (che è ancora in dura fase di sviluppo come ho già scritto) fa cliccando sull'icona 'Cartella Home' sul launcher sul lato sinistro dello schermo.L'icona è una cartella arancione che ha sopra una casa. Ubuntu mostrerà la cartella root dell'hard disk sulla parte sinistra, insieme agli altri dispositivi di memorizzazione e cartelle preferite. sulla parte destra dell'applicazione, mostrerà le cartelle dentro alla cartella personale home dell'utente connesso. |
Questa è un area in cui tutte e tre le nostre leader si identificano fortemente e verso cui il gruppo è ancora impegnato. Il nostro progetto ha sempre avuto a disposizione un programma di guida: dapprima si presentava molto rigido, ma successivamente si è evoluto verso l'attuale struttura informale in cui facciamo da guida ai nuovi membri e tra di noi in modo collaborativo, non appena si presentano domande nel nostro spazio di documentazione, che sia la mailing list, la chat o richieste dirette di assistenza inviata al nostro gruppo di leadership. In questo ciclo Amber Graner vuole continuare il proprio lavoro seguendo i programmi di guida presenti nel mondo dell'Open Source per vedere che cosa possiamo imparare da questi e quali risorse possiamo condividere. |
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Apri C:\, e tu avrai la lista delle cartelle con le cose tipo 'Miei Documenti', 'Mie foto', e molto altro. Linux (quale è basato su Ubuntu) funziona un pochino differente in questo aspetto. Il file system di Linux ha la cartella 'root'. Pensa a questo come C:\ e la tua cartella Windows. In altre parole: non pensare insieme a loro! Una cartella su root è chiamata 'home'. Questa cartella home è dove ogni utente prende la sua cartella personalizzata - quale conterrà tutto il loro materiale. Tu puoi, essenzialmente, pensare alla tua cartella personale home come la cartella C:\, ma come Windows,la tua cartella home ha una lista delle cartelle per i documenti, video e molto altro. Ancora, come Windows, tu sei libero di creare qualsiasi cartella che ti piace nella tua cartella home. Clicka K > Computer > Home e ti darà l'equivalenza di Kubuntu come la cartella C:\. Per Gnome, clicca sul menu Luoghi di nuovo, questa volta seguito da Cartella Gome, e in Unity è finito nello stesso modo di prima - clicca sull'icona 'Cartella Home' nel launcher. Tu puoi anche cercare attraverso i tuoi files e le cartelle cliccando sull'icona 'Dash Home' nel launcher. Una volta dentro 'Dash', clicca su 'File e Cartelle'. E' localizzato in basso a centro di 'Dash', e sembra tipo un pezzo di giornale con nell'angolo in alto a destra piegato. | 2. Sviluppo del sito web |
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Lubuntu non ha un esatto equivalente per Windows 'Mio Computer'. In Lubuntu, tutti gli accessi ai dispositivi di memorizzazione (internet e dispositivi locali) è situato nel Gestore File (chiamato PCManFM). Il Gestore File, quale è si trova cliccando sul logo Lubuntu nella taskbar e selezionare Accessori > Gestore File, ha due riquadri; tutto è disponibile nelle locazioni del dispositivo locale (unità e partizioni) sono mostrati nel riquadro a sinistra sopra al divisore orizzontale. Per xubuntu, doppio click sull'icona 'Home' sul tuo desktop per ottenere l'accesso ai tuoi dispositivi di memorizzazione. Tutti gli equivalenti della cartella Mio Computer (oppure Home in *buntu) sono mostrati a destra. | Il nostro principale sito web ha ancora un tema vecchio e un conseguente stile antico. Siamo nel processo di migrazione del sito per renderlo completamente nel formato wiki, con alcune pagine esclusivamente modificabili dalle amministratici. La nostra speranza è che questo aumenterà gli aggiornamenti dei nostri contenuti e, in generale, rafforzerà il nostro marchio. |
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PROGRAMMI | 3. Migliorare i nostri consigli verso gli altri gruppi |
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Windows ha una cartella speciale chiamata 'Programmi' e qui dove le applicazioni di Windows vengono installate. Linux di nuovo, funziona diversamente. Installa le applicazioni nella tua cartella home (quindi solo tu puoi eseguire le applicazioni), o nel root (quindi più utenti possono eseguirli), ma, in qualsiasi modo, le applicazioni sono installate nelle cartelle ristrette/nascoste. Non ti preoccupare di questo per adesso come noi andremo ad installare le applicazioni in un articolo dopo, ma è sufficiente di dire che tu non dovresti rimuovere l'applicazione manualmente come si fa con Windows, causerà instabilità. | Ho la sensazione che il progetto funzioni bene nel guidare le donne interessate all'Open Source e pronte a compiere ora i passi successivi, ma che non abbiamo fatto molto per estenderci verso gli altri gruppi all'interno dell'ampia comunità di Ubuntu per aiutarli nell'attirare più donne verso se stessi. Abbiamo una breve pagina "Migliori pratiche" per partecipare agli eventi di persona, basata principalmente su un vecchio documento intitolato "Come stimolare le donne in Linux", ma che, allo stato attuale, ha bisogno di molto lavoro affinché si aggiunano modi più pratici per realizzare un progetto che accolga tutti, e in generale sia letto in un'ottica migliore. |
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ESPLORA | 4. Identificare a grandi linee il nostro pubblico di riferimento e inventare delle strategie |
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Per aprire le cartelle in Windows devi fare un doppio click sull'icona e comparirà una finestra. Questa finestra è chiamata Esplora. Windows Esplora permette di guardare il proprio computer e i files presenti, tipo come Internet Esplora permette di guardare su Internet. Ogni desktop Ubuntu ha il proprio equivalente di esplora. Gnome ha Nautilus. Cliccare sull'icona Gnome nel taskbar, poi Strumenti di Sistema > Naviga Files, Mostrerà Gnome (Ubuntu) equivalente all'esplora, e sarà spesso, aperto di default nella tua cartella home. Unity fa ache questo, ancora una volta, cliccando su 'Cartella Home' nel launcher nella parte sinistra dello schermo. Puoi andare indietro nel root ed esplorare qui come tu vuoi, ma provare e cambiare qualcosa, ti chiederà una password. Questo è per prevenire le rimozioni accidentali dei files critici. Viene chiamato anche la password 'root'. Pensa a questo come ad esempio la password di amministratore in Windows. Soltanto una volta inserito, tu puo ultimare l'accesso al file system e puoi, in teoria, provocare disastri. Jubuntu ha il suo KDE equivalente di esplora chiamato Dolphin; si può trovare cliccando K > Computer > Home (oppure K > Preferiti > Gesore File) nel taskbar. Lubuntu (usa LXDE) ha il Gestore File, e si può trovarlo cliccando sul logo Lubuntu nella taskbar e selezionare Accessori > Gestore File. Xubuntu (XFCE) ha un gestore file chiamato Thunar - quale si può accedere cliccando sull'icona del mouse Xubuntu in alto a sinistra del tuo schermo e andare su Accessori > Gestore File. Come Windows, tu puoi cliccare l'icona X nell'angolo della finestra per chiuderlo - con le altre due icone ti permette di ingradire e ridurre a icona ogni finestra. Con Unity, i bottoni per Chiudere, Ingrandire, Ridurre a Icona, sono posizionati in alto a sinistra della finestra quando non è a pieno schermo, ma, una volta che la finestra è stata ingrandita, i bottoni saranno nascosti nel pannello principale in alto a sinistra del tuo schermo. Devi muovere il puntatore del tuo mouse sul pannello per rivelare la posizione dei bottoni. |
Finalmente abbiamo alcune nuove contributrici al progetto e una ha suggerito di farsi venire in mente degli obiettivi generali riguardo a coloro che stiamo cercando di raggiungere, e quindi inventare delle strategie specifiche verso queste donne. Nella nostra sessione di collaborazione all'Ubuntu Developer Summit abbiamo brevemente delineato i seguenti gruppi: |
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Noi possiamo dedicare un intero numero di oggetti con Esplora e gli equivalenti di *buntu, ma devi guardare sugli oggetti del menu nella tua finestra del desktop. Molti di questi oggetti sono un pò auto-esplicativo, e io sono sicuro che li toccheremo di più nei futuri articoli. | chi già usa Ubuntu, ma non contribuisce ancora |
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Il prossimo numero, noi parleremo degli equivalenti di *buntu sempre per il familiare Pannello di Controllo e Gestisci Dispositivo. | chi già usa software Open Source ma non Ubuntu gli amici e i familiari di chi contribuisce a Ubuntu chi ha il bisogno di tecnologia, ma non è stata ancora esposta all'Open Source Siamo eccitate riguardo a tutti questi progetti ed è stato molto motivante far parte di un gruppo che non solo ha dei membri dedicati al nostro lavoro, ma che cresce costantemente per coinvolgere nuove persone con idee fresche per ulteriori obiettivi. |
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ho tradotto in-person con di persona, ma non sono sicuro sia corretto dato il contesto. |
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Donne Ubuntu - Gli obiettivi di progetto per Precise Scritto da Elizabeth Krumbach Nel nostro ultimo articolo per Full Circle Magazine abbiamo discusso gli obiettivi personali dei membri dell'appena eletto gruppo di leadership del progetto Donne Ubuntu. Sulla scia dell'Ubuntu Developer Summit in Orlando (Florida) mi piacerebbe discutere alcuni obiettivi chiave del gruppo per il prossimo ciclo di rilascio di Ubuntu. 1. Programma di guida Questa è un area in cui tutte e tre le nostre leader si identificano fortemente e verso cui il gruppo è ancora impegnato. Il nostro progetto ha sempre avuto a disposizione un programma di guida: dapprima si presentava molto rigido, ma successivamente si è evoluto verso l'attuale struttura informale in cui facciamo da guida ai nuovi membri e tra di noi in modo collaborativo, non appena si presentano domande nel nostro spazio di documentazione, che sia la mailing list, la chat o richieste dirette di assistenza inviata al nostro gruppo di leadership. In questo ciclo Amber Graner vuole continuare il proprio lavoro seguendo i programmi di guida presenti nel mondo dell'Open Source per vedere che cosa possiamo imparare da questi e quali risorse possiamo condividere. 2. Sviluppo del sito web Il nostro principale sito web ha ancora un tema vecchio e un conseguente stile antico. Siamo nel processo di migrazione del sito per renderlo completamente nel formato wiki, con alcune pagine esclusivamente modificabili dalle amministratici. La nostra speranza è che questo aumenterà gli aggiornamenti dei nostri contenuti e, in generale, rafforzerà il nostro marchio. 3. Migliorare i nostri consigli verso gli altri gruppi Ho la sensazione che il progetto funzioni bene nel guidare le donne interessate all'Open Source e pronte a compiere ora i passi successivi, ma che non abbiamo fatto molto per estenderci verso gli altri gruppi all'interno dell'ampia comunità di Ubuntu per aiutarli nell'attirare più donne verso se stessi. Abbiamo una breve pagina "Migliori pratiche" per partecipare agli eventi di persona, basata principalmente su un vecchio documento intitolato "Come stimolare le donne in Linux", ma che, allo stato attuale, ha bisogno di molto lavoro affinché si aggiunano modi più pratici per realizzare un progetto che accolga tutti, e in generale sia letto in un'ottica migliore. 4. Identificare a grandi linee il nostro pubblico di riferimento e inventare delle strategie Finalmente abbiamo alcune nuove contributrici al progetto e una ha suggerito di farsi venire in mente degli obiettivi generali riguardo a coloro che stiamo cercando di raggiungere, e quindi inventare delle strategie specifiche verso queste donne. Nella nostra sessione di collaborazione all'Ubuntu Developer Summit abbiamo brevemente delineato i seguenti gruppi: chi già usa Ubuntu, ma non contribuisce ancora chi già usa software Open Source ma non Ubuntu gli amici e i familiari di chi contribuisce a Ubuntu chi ha il bisogno di tecnologia, ma non è stata ancora esposta all'Open Source Siamo eccitate riguardo a tutti questi progetti ed è stato molto motivante far parte di un gruppo che non solo ha dei membri dedicati al nostro lavoro, ma che cresce costantemente per coinvolgere nuove persone con idee fresche per ulteriori obiettivi. |
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Traduzione italiana
Donne Ubuntu - Gli obiettivi di progetto per Precise
Scritto da Elizabeth Krumbach
Nel nostro ultimo articolo per Full Circle Magazine abbiamo discusso gli obiettivi personali dei membri dell'appena eletto gruppo di leadership del progetto Donne Ubuntu. Sulla scia dell'Ubuntu Developer Summit in Orlando (Florida) mi piacerebbe discutere alcuni obiettivi chiave del gruppo per il prossimo ciclo di rilascio di Ubuntu.
1. Programma di guida
Questa è un area in cui tutte e tre le nostre leader si identificano fortemente e verso cui il gruppo è ancora impegnato. Il nostro progetto ha sempre avuto a disposizione un programma di guida: dapprima si presentava molto rigido, ma successivamente si è evoluto verso l'attuale struttura informale in cui facciamo da guida ai nuovi membri e tra di noi in modo collaborativo, non appena si presentano domande nel nostro spazio di documentazione, che sia la mailing list, la chat o richieste dirette di assistenza inviata al nostro gruppo di leadership. In questo ciclo Amber Graner vuole continuare il proprio lavoro seguendo i programmi di guida presenti nel mondo dell'Open Source per vedere che cosa possiamo imparare da questi e quali risorse possiamo condividere.
2. Sviluppo del sito web
Il nostro principale sito web ha ancora un tema vecchio e un conseguente stile antico. Siamo nel processo di migrazione del sito per renderlo completamente nel formato wiki, con alcune pagine esclusivamente modificabili dalle amministratici. La nostra speranza è che questo aumenterà gli aggiornamenti dei nostri contenuti e, in generale, rafforzerà il nostro marchio.
3. Migliorare i nostri consigli verso gli altri gruppi
Ho la sensazione che il progetto funzioni bene nel guidare le donne interessate all'Open Source e pronte a compiere ora i passi successivi, ma che non abbiamo fatto molto per estenderci verso gli altri gruppi all'interno dell'ampia comunità di Ubuntu per aiutarli nell'attirare più donne verso se stessi. Abbiamo una breve pagina "Migliori pratiche" per partecipare agli eventi di persona, basata principalmente su un vecchio documento intitolato "Come stimolare le donne in Linux", ma che, allo stato attuale, ha bisogno di molto lavoro affinché si aggiunano modi più pratici per realizzare un progetto che accolga tutti, e in generale sia letto in un'ottica migliore.
4. Identificare a grandi linee il nostro pubblico di riferimento e inventare delle strategie
Finalmente abbiamo alcune nuove contributrici al progetto e una ha suggerito di farsi venire in mente degli obiettivi generali riguardo a coloro che stiamo cercando di raggiungere, e quindi inventare delle strategie specifiche verso queste donne. Nella nostra sessione di collaborazione all'Ubuntu Developer Summit abbiamo brevemente delineato i seguenti gruppi:
chi già usa Ubuntu, ma non contribuisce ancora
chi già usa software Open Source ma non Ubuntu
gli amici e i familiari di chi contribuisce a Ubuntu
chi ha il bisogno di tecnologia, ma non è stata ancora esposta all'Open Source
Siamo eccitate riguardo a tutti questi progetti ed è stato molto motivante far parte di un gruppo che non solo ha dei membri dedicati al nostro lavoro, ma che cresce costantemente per coinvolgere nuove persone con idee fresche per ulteriori obiettivi.
Note alla traduzione
ho tradotto in-person con di persona, ma non sono sicuro sia corretto dato il contesto.
Revisione
Donne Ubuntu - Gli obiettivi di progetto per Precise
Scritto da Elizabeth Krumbach
Nel nostro ultimo articolo per Full Circle Magazine abbiamo discusso gli obiettivi personali dei membri dell'appena eletto gruppo di leadership del progetto Donne Ubuntu. Sulla scia dell'Ubuntu Developer Summit in Orlando (Florida) mi piacerebbe discutere alcuni obiettivi chiave del gruppo per il prossimo ciclo di rilascio di Ubuntu.
1. Programma di guida
Questa è un area in cui tutte e tre le nostre leader si identificano fortemente e verso cui il gruppo è ancora impegnato. Il nostro progetto ha sempre avuto a disposizione un programma di guida: dapprima si presentava molto rigido, ma successivamente si è evoluto verso l'attuale struttura informale in cui facciamo da guida ai nuovi membri e tra di noi in modo collaborativo, non appena si presentano domande nel nostro spazio di documentazione, che sia la mailing list, la chat o richieste dirette di assistenza inviata al nostro gruppo di leadership. In questo ciclo Amber Graner vuole continuare il proprio lavoro seguendo i programmi di guida presenti nel mondo dell'Open Source per vedere che cosa possiamo imparare da questi e quali risorse possiamo condividere.
2. Sviluppo del sito web
Il nostro principale sito web ha ancora un tema vecchio e un conseguente stile antico. Siamo nel processo di migrazione del sito per renderlo completamente nel formato wiki, con alcune pagine esclusivamente modificabili dalle amministratici. La nostra speranza è che questo aumenterà gli aggiornamenti dei nostri contenuti e, in generale, rafforzerà il nostro marchio.
3. Migliorare i nostri consigli verso gli altri gruppi
Ho la sensazione che il progetto funzioni bene nel guidare le donne interessate all'Open Source e pronte a compiere ora i passi successivi, ma che non abbiamo fatto molto per estenderci verso gli altri gruppi all'interno dell'ampia comunità di Ubuntu per aiutarli nell'attirare più donne verso se stessi. Abbiamo una breve pagina "Migliori pratiche" per partecipare agli eventi di persona, basata principalmente su un vecchio documento intitolato "Come stimolare le donne in Linux", ma che, allo stato attuale, ha bisogno di molto lavoro affinché si aggiunano modi più pratici per realizzare un progetto che accolga tutti, e in generale sia letto in un'ottica migliore.
4. Identificare a grandi linee il nostro pubblico di riferimento e inventare delle strategie
Finalmente abbiamo alcune nuove contributrici al progetto e una ha suggerito di farsi venire in mente degli obiettivi generali riguardo a coloro che stiamo cercando di raggiungere, e quindi inventare delle strategie specifiche verso queste donne. Nella nostra sessione di collaborazione all'Ubuntu Developer Summit abbiamo brevemente delineato i seguenti gruppi:
chi già usa Ubuntu, ma non contribuisce ancora
chi già usa software Open Source ma non Ubuntu
gli amici e i familiari di chi contribuisce a Ubuntu
chi ha il bisogno di tecnologia, ma non è stata ancora esposta all'Open Source
Siamo eccitate riguardo a tutti questi progetti ed è stato molto motivante far parte di un gruppo che non solo ha dei membri dedicati al nostro lavoro, ma che cresce costantemente per coinvolgere nuove persone con idee fresche per ulteriori obiettivi.
Note alla revisione