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traduzione completata
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Linea 6: | Linea 6: |
Linea 8: | Linea 7: |
Questa è la tua occasione per mostrare al mondo il tuo desktop estroso o il tuo PC. Manda le tue schermate e foto a: misc@fullcirclemagazine.org. Includi una breve descrizione del tuo desktop, le caratteristiche del tuo PC e altre curiosità sulla tua configurazione. | Donne Ubuntu - Gli obiettivi di progetto per Precise |
Linea 10: | Linea 9: |
Ho catturato questa schermata prima di effettuare l'aggiornamento alla versione 11.04, poiché non so cosa accadrà con la configurazione esistente del mio desktop da quando la 11.04 utilizza Unity come ambiente predefinito. | Scritto da Elizabeth Krumbach |
Linea 12: | Linea 11: |
La barra in fondo allo schermo è AWN e ho vari screenlets sulla parte destra dello schermo e 2 sticker screenlets verso la parte sinistra dello schermo, per provare e far sembrare che siano appesi al muro. | Nel nostro ultimo articolo per Full Circle Magazine abbiamo discusso gli obiettivi personali dei membri dell'appena eletto gruppo di leadership del progetto Donne Ubuntu. Sulla scia dell'Ubuntu Developer Summit in Orlando (Florida) mi piacerebbe discutere alcuni obiettivi chiave del gruppo per il prossimo ciclo di rilascio di Ubuntu. |
Linea 14: | Linea 14: |
Il mio computer è un Toshiba Satellite L655-S5157, con un processore Intel i3, 4 GB di RAM (sebbene sto eseguendo Ubuntu 32-bit per assicurare che i driver dei dispositivi funzionino con il mio hardware; devo ancora far qualcosa per far si che il mio adattatore wireless e il jack per le cuffie funzionino) e ho aumentato il disco rigido a 750 GB. | 1. Programma di guida |
Linea 16: | Linea 16: |
Scott M. Keeth | Questa è un area in cui tutte e tre le nostre leader si identificano fortemente e verso cui il gruppo è ancora impegnato. Il nostro progetto ha sempre avuto a disposizione un programma di guida: dapprima si presentava molto rigido, ma successivamente si è evoluto verso l'attuale struttura informale in cui facciamo da guida ai nuovi membri e tra di noi in modo collaborativo, non appena si presentano domande nel nostro spazio di documentazione, che sia la mailing list, la chat o richieste dirette di assistenza inviata al nostro gruppo di leadership. In questo ciclo Amber Graner vuole continuare il proprio lavoro seguendo i programmi di guida presenti nel mondo dell'Open Source per vedere che cosa possiamo imparare da questi e quali risorse possiamo condividere. |
Linea 18: | Linea 18: |
Ho scattato questa fato qualche tempo fa. Non è proprio l'idea del mio desktop perfetto, ma mi sono divertito nel crearlo. | 2. Sviluppo del sito web |
Linea 20: | Linea 20: |
Software usati: emerald theme manager, compiz, AWN, screenlets (con installato un applet per le cartelle veloci) e senza dimenticare, Cairo Dock, tutto gira su Ubuntu 11.10, con GNOME 2.32. | Il nostro principale sito web ha ancora un tema vecchio e un conseguente stile antico. Siamo nel processo di migrazione del sito per renderlo completamente nel formato wiki, con alcune pagine esclusivamente modificabili dalle amministratici. La nostra speranza è che questo aumenterà gli aggiornamenti dei nostri contenuti e, in generale, rafforzerà il nostro marchio. |
Linea 22: | Linea 22: |
Cairo Dock è pesante e bisogna avere un buon computer per poterlo eseguire, o si finisce nel avere un sistema lentissimo. | 3. Migliorare i nostri consigli verso gli altri gruppi |
Linea 24: | Linea 24: |
Specifiche hardware del computer: Compaq presario CQ42203AU, RAM 3GB, scheda video ATI radeon 1GB, disco rigido da 320GB. | Ho la sensazione che il progetto funzioni bene nel guidare le donne interessate all'Open Source e pronte a compiere ora i passi successivi, ma che non abbiamo fatto molto per estenderci verso gli altri gruppi all'interno dell'ampia comunità di Ubuntu per aiutarli nell'attirare più donne verso se stessi. Abbiamo una breve pagina "Migliori pratiche" per partecipare agli eventi di persona, basata principalmente su un vecchio documento intitolato "Come stimolare le donne in Linux", ma che, allo stato attuale, ha bisogno di molto lavoro affinché si aggiunano modi più pratici per realizzare un progetto che accolga tutti, e in generale sia letto in un'ottica migliore. |
Linea 26: | Linea 26: |
Ihsan Jaffar | 4. Identificare a grandi linee il nostro pubblico di riferimento e inventare delle strategie |
Linea 28: | Linea 28: |
Questo è il mio Ubuntu desktop 10.10. Mi piace questa impostazione per la sua semplicità e per sentimento della classicità che provo tutt'ora. Ho scaricato lo sfondo da: http://linuxhub.net/2010/01/top-35-handpicked-ubuntu-wallpapers/, ho usato il tema Dust, sistemato la risoluzione dello schermo a 1280x1024 e ho impostato la trasparenza dei pannelli (tasto destro > proprietà...). Sotto c'è la barra Cairo. Le specifiche del mio PC sono: | Finalmente abbiamo alcune nuove contributrici al progetto e una ha suggerito di farsi venire in mente degli obiettivi generali riguardo a coloro che stiamo cercando di raggiungere, e quindi inventare delle strategie specifiche verso queste donne. Nella nostra sessione di collaborazione all'Ubuntu Developer Summit abbiamo brevemente delineato i seguenti gruppi: |
Linea 30: | Linea 30: |
• Dual-core 2.5 GHz • 2GB RAM • Grafica integrata 256MB |
chi già usa Ubuntu, ma non contribuisce ancora |
Linea 34: | Linea 32: |
Eyob Fitwi | chi già usa software Open Source ma non Ubuntu |
Linea 36: | Linea 34: |
A proposito di "Il netbook non è ancora morto" di Allan J. Smithie nel numero 49 di Full Circle, il mio desktop gira su un Asus EEE-PC 900E e gira che è una meraviglia. Sentendo la musica usando anche Audacious (angolo in alto a sinistra) o Banshee Media Player, il player predefinito, è semplicemente perfetto. Lo sfondo è da: | gli amici e i familiari di chi contribuisce a Ubuntu |
Linea 38: | Linea 36: |
http://lalitpatanpur.deviantart.com/art/GNU-Linux-quot-Starbuck-s-quot-logo-141284973 | chi ha il bisogno di tecnologia, ma non è stata ancora esposta all'Open Source |
Linea 40: | Linea 38: |
Sono sempre su "deviantart" per cercare sfondi per Ubuntu; un sito stupendo per questo. Il tema è "elementary" e il pacchetto per le icona è "Faenza-Dark". | Siamo eccitate riguardo a tutti questi progetti ed è stato molto motivante far parte di un gruppo che non solo ha dei membri dedicati al nostro lavoro, ma che cresce costantemente per coinvolgere nuove persone con idee fresche per ulteriori obiettivi. |
Linea 42: | Linea 40: |
Ramon Barros |
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Linea 45: | Linea 41: |
ho tradotto in-person con di persona, ma non sono sicuro sia corretto dato il contesto. |
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Linea 49: | Linea 45: |
Linea 51: | Linea 46: |
Questa è la tua occasione per mostrare al mondo il tuo desktop estroso o il tuo PC. Manda le tue schermate e foto a: misc@fullcirclemagazine.org. Includi una breve descrizione del tuo desktop, le caratteristiche del tuo PC e altre curiosità sulla tua configurazione. | Donne Ubuntu - Gli obiettivi di progetto per Precise |
Linea 53: | Linea 48: |
Ho catturato questa schermata prima di effettuare l'aggiornamento alla versione 11.04, poiché non so cosa accadrà con la configurazione esistente del mio desktop da quando la 11.04 utilizza Unity come ambiente predefinito. | Scritto da Elizabeth Krumbach |
Linea 55: | Linea 50: |
La barra in fondo allo schermo è AWN e ho vari screenlets sulla parte destra dello schermo e 2 sticker screenlets verso la parte sinistra dello schermo, per provare e far sembrare che siano appesi al muro. | Nel nostro ultimo articolo per Full Circle Magazine abbiamo discusso gli obiettivi personali dei membri dell'appena eletto gruppo di leadership del progetto Donne Ubuntu. Sulla scia dell'Ubuntu Developer Summit in Orlando (Florida) mi piacerebbe discutere alcuni obiettivi chiave del gruppo per il prossimo ciclo di rilascio di Ubuntu. |
Linea 57: | Linea 53: |
Il mio computer è un Toshiba Satellite L655-S5157, con un processore Intel i3, 4 GB di RAM (sebbene sto eseguendo Ubuntu 32-bit per assicurare che i driver dei dispositivi funzionino con il mio hardware; devo ancora far qualcosa per far si che il mio adattatore wireless e il jack per le cuffie funzionino) e ho aumentato il disco rigido a 750 GB. | 1. Programma di guida |
Linea 59: | Linea 55: |
Scott M. Keeth | Questa è un area in cui tutte e tre le nostre leader si identificano fortemente e verso cui il gruppo è ancora impegnato. Il nostro progetto ha sempre avuto a disposizione un programma di guida: dapprima si presentava molto rigido, ma successivamente si è evoluto verso l'attuale struttura informale in cui facciamo da guida ai nuovi membri e tra di noi in modo collaborativo, non appena si presentano domande nel nostro spazio di documentazione, che sia la mailing list, la chat o richieste dirette di assistenza inviata al nostro gruppo di leadership. In questo ciclo Amber Graner vuole continuare il proprio lavoro seguendo i programmi di guida presenti nel mondo dell'Open Source per vedere che cosa possiamo imparare da questi e quali risorse possiamo condividere. |
Linea 61: | Linea 57: |
Ho scattato questa fato qualche tempo fa. Non è proprio l'idea del mio desktop perfetto, ma mi sono divertito nel crearlo. | 2. Sviluppo del sito web |
Linea 63: | Linea 59: |
Software usati: emerald theme manager, compiz, AWN, screenlets (con installato un applet per le cartelle veloci) e senza dimenticare, Cairo Dock, tutto gira su Ubuntu 11.10, con GNOME 2.32. | Il nostro principale sito web ha ancora un tema vecchio e un conseguente stile antico. Siamo nel processo di migrazione del sito per renderlo completamente nel formato wiki, con alcune pagine esclusivamente modificabili dalle amministratici. La nostra speranza è che questo aumenterà gli aggiornamenti dei nostri contenuti e, in generale, rafforzerà il nostro marchio. |
Linea 65: | Linea 61: |
Cairo Dock è pesante e bisogna avere un buon computer per poterlo eseguire, o si finisce nel avere un sistema lentissimo. | 3. Migliorare i nostri consigli verso gli altri gruppi |
Linea 67: | Linea 63: |
Specifiche hardware del computer: Compaq presario CQ42203AU, RAM 3GB, scheda video ATI radeon 1GB, disco rigido da 320GB. | Ho la sensazione che il progetto funzioni bene nel guidare le donne interessate all'Open Source e pronte a compiere ora i passi successivi, ma che non abbiamo fatto molto per estenderci verso gli altri gruppi all'interno dell'ampia comunità di Ubuntu per aiutarli nell'attirare più donne verso se stessi. Abbiamo una breve pagina "Migliori pratiche" per partecipare agli eventi di persona, basata principalmente su un vecchio documento intitolato "Come stimolare le donne in Linux", ma che, allo stato attuale, ha bisogno di molto lavoro affinché si aggiunano modi più pratici per realizzare un progetto che accolga tutti, e in generale sia letto in un'ottica migliore. |
Linea 69: | Linea 65: |
Ihsan Jaffar | 4. Identificare a grandi linee il nostro pubblico di riferimento e inventare delle strategie |
Linea 71: | Linea 67: |
Questo è il mio Ubuntu desktop 10.10. Mi piace questa impostazione per la sua semplicità e per sentimento della classicità che provo tutt'ora. Ho scaricato lo sfondo da: http://linuxhub.net/2010/01/top-35-handpicked-ubuntu-wallpapers/, ho usato il tema Dust, sistemato la risoluzione dello schermo a 1280x1024 e ho impostato la trasparenza dei pannelli (tasto destro > proprietà...). Sotto c'è la barra Cairo. Le specifiche del mio PC sono: | Finalmente abbiamo alcune nuove contributrici al progetto e una ha suggerito di farsi venire in mente degli obiettivi generali riguardo a coloro che stiamo cercando di raggiungere, e quindi inventare delle strategie specifiche verso queste donne. Nella nostra sessione di collaborazione all'Ubuntu Developer Summit abbiamo brevemente delineato i seguenti gruppi: |
Linea 73: | Linea 69: |
• Dual-core 2.5 GHz • 2GB RAM • Grafica integrata 256MB |
chi già usa Ubuntu, ma non contribuisce ancora |
Linea 77: | Linea 71: |
Eyob Fitwi | chi già usa software Open Source ma non Ubuntu |
Linea 79: | Linea 73: |
A proposito di "Il netbook non è ancora morto" di Allan J. Smithie nel numero 49 di Full Circle, il mio desktop gira su un Asus EEE-PC 900E e gira che è una meraviglia. Sentendo la musica usando anche Audacious (angolo in alto a sinistra) o Banshee Media Player, il player predefinito, è semplicemente perfetto. Lo sfondo è da: | gli amici e i familiari di chi contribuisce a Ubuntu |
Linea 81: | Linea 75: |
http://lalitpatanpur.deviantart.com/art/GNU-Linux-quot-Starbuck-s-quot-logo-141284973 | chi ha il bisogno di tecnologia, ma non è stata ancora esposta all'Open Source |
Linea 83: | Linea 77: |
Sono sempre su "deviantart" per cercare sfondi per Ubuntu; un sito stupendo per questo. Il tema è "elementary" e il pacchetto per le icona è "Faenza-Dark". | Siamo eccitate riguardo a tutti questi progetti ed è stato molto motivante far parte di un gruppo che non solo ha dei membri dedicati al nostro lavoro, ma che cresce costantemente per coinvolgere nuove persone con idee fresche per ulteriori obiettivi. |
Linea 85: | Linea 79: |
Ramon Barros |
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Linea 88: | Linea 80: |
Traduzione italiana
Donne Ubuntu - Gli obiettivi di progetto per Precise
Scritto da Elizabeth Krumbach
Nel nostro ultimo articolo per Full Circle Magazine abbiamo discusso gli obiettivi personali dei membri dell'appena eletto gruppo di leadership del progetto Donne Ubuntu. Sulla scia dell'Ubuntu Developer Summit in Orlando (Florida) mi piacerebbe discutere alcuni obiettivi chiave del gruppo per il prossimo ciclo di rilascio di Ubuntu.
1. Programma di guida
Questa è un area in cui tutte e tre le nostre leader si identificano fortemente e verso cui il gruppo è ancora impegnato. Il nostro progetto ha sempre avuto a disposizione un programma di guida: dapprima si presentava molto rigido, ma successivamente si è evoluto verso l'attuale struttura informale in cui facciamo da guida ai nuovi membri e tra di noi in modo collaborativo, non appena si presentano domande nel nostro spazio di documentazione, che sia la mailing list, la chat o richieste dirette di assistenza inviata al nostro gruppo di leadership. In questo ciclo Amber Graner vuole continuare il proprio lavoro seguendo i programmi di guida presenti nel mondo dell'Open Source per vedere che cosa possiamo imparare da questi e quali risorse possiamo condividere.
2. Sviluppo del sito web
Il nostro principale sito web ha ancora un tema vecchio e un conseguente stile antico. Siamo nel processo di migrazione del sito per renderlo completamente nel formato wiki, con alcune pagine esclusivamente modificabili dalle amministratici. La nostra speranza è che questo aumenterà gli aggiornamenti dei nostri contenuti e, in generale, rafforzerà il nostro marchio.
3. Migliorare i nostri consigli verso gli altri gruppi
Ho la sensazione che il progetto funzioni bene nel guidare le donne interessate all'Open Source e pronte a compiere ora i passi successivi, ma che non abbiamo fatto molto per estenderci verso gli altri gruppi all'interno dell'ampia comunità di Ubuntu per aiutarli nell'attirare più donne verso se stessi. Abbiamo una breve pagina "Migliori pratiche" per partecipare agli eventi di persona, basata principalmente su un vecchio documento intitolato "Come stimolare le donne in Linux", ma che, allo stato attuale, ha bisogno di molto lavoro affinché si aggiunano modi più pratici per realizzare un progetto che accolga tutti, e in generale sia letto in un'ottica migliore.
4. Identificare a grandi linee il nostro pubblico di riferimento e inventare delle strategie
Finalmente abbiamo alcune nuove contributrici al progetto e una ha suggerito di farsi venire in mente degli obiettivi generali riguardo a coloro che stiamo cercando di raggiungere, e quindi inventare delle strategie specifiche verso queste donne. Nella nostra sessione di collaborazione all'Ubuntu Developer Summit abbiamo brevemente delineato i seguenti gruppi:
chi già usa Ubuntu, ma non contribuisce ancora
chi già usa software Open Source ma non Ubuntu
gli amici e i familiari di chi contribuisce a Ubuntu
chi ha il bisogno di tecnologia, ma non è stata ancora esposta all'Open Source
Siamo eccitate riguardo a tutti questi progetti ed è stato molto motivante far parte di un gruppo che non solo ha dei membri dedicati al nostro lavoro, ma che cresce costantemente per coinvolgere nuove persone con idee fresche per ulteriori obiettivi.
Note alla traduzione
ho tradotto in-person con di persona, ma non sono sicuro sia corretto dato il contesto.
Revisione
Donne Ubuntu - Gli obiettivi di progetto per Precise
Scritto da Elizabeth Krumbach
Nel nostro ultimo articolo per Full Circle Magazine abbiamo discusso gli obiettivi personali dei membri dell'appena eletto gruppo di leadership del progetto Donne Ubuntu. Sulla scia dell'Ubuntu Developer Summit in Orlando (Florida) mi piacerebbe discutere alcuni obiettivi chiave del gruppo per il prossimo ciclo di rilascio di Ubuntu.
1. Programma di guida
Questa è un area in cui tutte e tre le nostre leader si identificano fortemente e verso cui il gruppo è ancora impegnato. Il nostro progetto ha sempre avuto a disposizione un programma di guida: dapprima si presentava molto rigido, ma successivamente si è evoluto verso l'attuale struttura informale in cui facciamo da guida ai nuovi membri e tra di noi in modo collaborativo, non appena si presentano domande nel nostro spazio di documentazione, che sia la mailing list, la chat o richieste dirette di assistenza inviata al nostro gruppo di leadership. In questo ciclo Amber Graner vuole continuare il proprio lavoro seguendo i programmi di guida presenti nel mondo dell'Open Source per vedere che cosa possiamo imparare da questi e quali risorse possiamo condividere.
2. Sviluppo del sito web
Il nostro principale sito web ha ancora un tema vecchio e un conseguente stile antico. Siamo nel processo di migrazione del sito per renderlo completamente nel formato wiki, con alcune pagine esclusivamente modificabili dalle amministratici. La nostra speranza è che questo aumenterà gli aggiornamenti dei nostri contenuti e, in generale, rafforzerà il nostro marchio.
3. Migliorare i nostri consigli verso gli altri gruppi
Ho la sensazione che il progetto funzioni bene nel guidare le donne interessate all'Open Source e pronte a compiere ora i passi successivi, ma che non abbiamo fatto molto per estenderci verso gli altri gruppi all'interno dell'ampia comunità di Ubuntu per aiutarli nell'attirare più donne verso se stessi. Abbiamo una breve pagina "Migliori pratiche" per partecipare agli eventi di persona, basata principalmente su un vecchio documento intitolato "Come stimolare le donne in Linux", ma che, allo stato attuale, ha bisogno di molto lavoro affinché si aggiunano modi più pratici per realizzare un progetto che accolga tutti, e in generale sia letto in un'ottica migliore.
4. Identificare a grandi linee il nostro pubblico di riferimento e inventare delle strategie
Finalmente abbiamo alcune nuove contributrici al progetto e una ha suggerito di farsi venire in mente degli obiettivi generali riguardo a coloro che stiamo cercando di raggiungere, e quindi inventare delle strategie specifiche verso queste donne. Nella nostra sessione di collaborazione all'Ubuntu Developer Summit abbiamo brevemente delineato i seguenti gruppi:
chi già usa Ubuntu, ma non contribuisce ancora
chi già usa software Open Source ma non Ubuntu
gli amici e i familiari di chi contribuisce a Ubuntu
chi ha il bisogno di tecnologia, ma non è stata ancora esposta all'Open Source
Siamo eccitate riguardo a tutti questi progetti ed è stato molto motivante far parte di un gruppo che non solo ha dei membri dedicati al nostro lavoro, ma che cresce costantemente per coinvolgere nuove persone con idee fresche per ulteriori obiettivi.
Note alla revisione