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Differenze tra le versioni 10 e 24 (in 14 versioni)
Versione 10 del 02/09/2011 16.19.57
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Autore: DarioCavedon
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Versione 24 del 17/12/2011 00.04.06
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Linea 6: Linea 6:
Planner
Linea 8: Linea 7:
Homepage: http://live.gnome.org/Planner Donne Ubuntu - Gli obiettivi di progetto per Precise
Linea 10: Linea 9:
Planner è un potente gestore di progetti scritto per gli utenti Gnome. Si possono creare attività e sottoattività, creare risorse e assegnarle alle diverse attività (oltre a specificare il costo della risorsa), aggiungere milestone, creare priorità e inserire la percentuale di completamento. Le viste sono molto comode, quella predefinita è un diagramma Gantt che visualizza una panoramica dell'intero progetto, includendo le relazioni tra le varie attività e le risorse a esse assegnate. Infine potete importare file Microsoft Project, ed esportare sia in formato HTML che Planner. Scritto da Elizabeth Krumbach
Linea 12: Linea 11:
Per installare Planner, usate il pacchetto planner dal repository universe. Nel nostro ultimo articolo per Full Circle Magazine abbiamo discusso gli obiettivi personali dei membri dell'appena eletto gruppo di leadership del progetto Donne Ubuntu.
Sulla scia dell'Ubuntu Developer Summit in Orlando (Florida) mi piacerebbe discutere alcuni obiettivi chiave del gruppo per il prossimo ciclo di rilascio di Ubuntu.
Linea 14: Linea 14:
Kplato 1. Programma di guida
Linea 16: Linea 16:
Homepage: http://www.koffice.org/kplato/ Questa è un area in cui tutte e tre le nostre leader si identificano fortemente e verso cui il gruppo è ancora impegnato. Il nostro progetto ha sempre avuto a disposizione un programma di guida: dapprima si presentava molto rigido, ma successivamente si è evoluto verso l'attuale struttura informale in cui facciamo da guida ai nuovi membri e tra di noi in modo collaborativo, non appena si presentano domande nel nostro spazio di documentazione, che sia la mailing list, la chat o richieste dirette di assistenza inviata al nostro gruppo di leadership. In questo ciclo Amber Graner vuole continuare il proprio lavoro seguendo i programmi di guida presenti nel mondo dell'Open Source per vedere che cosa possiamo imparare da questi e quali risorse possiamo condividere.
Linea 18: Linea 18:
Se siete utenti KDE, potreste preferire KPlato. Le sue funzioni sono molto simili a Planner, potete scegliere la durata del progetto, allocare risorse, programmare e riprogrammare attività. C'è anche un pratico rapporto di completamento che segnala lo stato di avanzamento di un progetto. Tutto questo è possibile grazie ad un diagramma di Gantt ben progettato, scritto in una bella interfaccia Qt, creata per integrarsi bene con il resto di KOffice. 2. Sviluppo del sito web
Linea 20: Linea 20:
Per installare KPlato, usate il pacchetto kplato. Il nostro principale sito web ha ancora un tema vecchio e un conseguente stile antico. Siamo nel processo di migrazione del sito per renderlo completamente nel formato wiki, con alcune pagine esclusivamente modificabili dalle amministratici. La nostra speranza è che questo aumenterà gli aggiornamenti dei nostri contenuti e, in generale, rafforzerà il nostro marchio.
Linea 22: Linea 22:
OpenProj 3. Migliorare i nostri consigli verso gli altri gruppi
Linea 24: Linea 24:
Homepage: http://openproj.org/ Ho la sensazione che il progetto funzioni bene nel guidare le donne interessate all'Open Source e pronte a compiere ora i passi successivi, ma che non abbiamo fatto molto per estenderci verso gli altri gruppi all'interno dell'ampia comunità di Ubuntu per aiutarli nell'attirare più donne verso se stessi. Abbiamo una breve pagina "Migliori pratiche" per partecipare agli eventi di persona, basata principalmente su un vecchio documento intitolato "Come stimolare le donne in Linux", ma che, allo stato attuale, ha bisogno di molto lavoro affinché si aggiunano modi più pratici per realizzare un progetto che accolga tutti, e in generale sia letto in un'ottica migliore.
Linea 26: Linea 26:
È uno degli antenati dei software di gestione di progetto open source. Questo clone libero di Microsoft Project vanta oltre un milione di download per buone ragioni. Prima di tutto è Java, un enorme vantaggio se la vostra azienda usa più di un sistema operativo. Supporta anche tutte le funzioni di qualsiasi altro software analogo (risorse, diagrammi di Gantt, relazioni fra attività, linee temporali e rapporti). Infine, supporta la lettura di entrambi i formati di Microsoft Project e Planner, esportando inoltre in formato Planner e PDF. 4. Identificare a grandi linee il nostro pubblico di riferimento e inventare delle strategie
Linea 28: Linea 28:
Per installare OpenProj, usate il binario .deb disponibile sul sito. Finalmente abbiamo alcune nuove contributrici al progetto e una ha suggerito di farsi venire in mente degli obiettivi generali riguardo a coloro che stiamo cercando di raggiungere, e quindi inventare delle strategie specifiche verso queste donne. Nella nostra sessione di collaborazione all'Ubuntu Developer Summit abbiamo brevemente delineato i seguenti gruppi:
Linea 30: Linea 30:
GanttProject chi già usa Ubuntu, ma non contribuisce ancora
Linea 32: Linea 32:
Homepage: http://www.ganttproject.biz/ chi già usa software Open Source ma non Ubuntu
Linea 34: Linea 34:
Se state cercando un'alternativa leggera e semplice, provate GanttProject. È un altro gestore di progetti che usa l'interfaccia di Gantt. Come gli altri software, supporta le attività correlate, lo stato del progetto, le date, le milestone, le priorità e le risorse, il tutto con un'interfaccia più semplice. Un'altra caratteristica chiave che lo distingue è la sua compatibilità. GanttProject infatti non gira solo sulle tre piattaforme principali, ma è anche disponibile una applicazione Java Web Start che consente agli utenti di poterlo usare da qualsiasi altro computer con Java. gli amici e i familiari di chi contribuisce a Ubuntu
Linea 36: Linea 36:
Per installare GanttProject, seguite le istruzioni sulla pagina di download del sito. chi ha il bisogno di tecnologia, ma non è stata ancora esposta all'Open Source
Linea 38: Linea 38:
Taskjuggler Siamo eccitate riguardo a tutti questi progetti ed è stato molto motivante far parte di un gruppo che non solo ha dei membri dedicati al nostro lavoro, ma che cresce costantemente per coinvolgere nuove persone con idee fresche per ulteriori obiettivi.
Linea 40: Linea 40:
Homepage: http://www.taskjuggler.org/ == Note alla traduzione ==
Linea 42: Linea 42:
Se fate parte della vecchia scuola e preferite gli script alle GUI, provate Taskjuggler. È una potente applicazione KDE che converte script in dati utilizzabili. Dal momento che non è limitata alle funzionalità che la GUI offre, Taskjuggler supporta funzioni estremamente avanzate, dai giorni di vacanza delle risorse al conto per il calcolo dei rientri. Può anche produrre una grande varietà di rapporti, tra cui tabelle HTML, file iCalendar e diagrammi di Gantt. ho tradotto in-person con di persona, ma non sono sicuro sia corretto dato il contesto.
Linea 44: Linea 44:
Per installare Taskjuggler, usate il pacchetto taskjuggler del repository universe oppure scaricatelo dalla homepage ufficiale.
     
     
     
== Note alla traduzione ==
     
     
     
Linea 53: Linea 45:
Planner
Linea 55: Linea 46:
Homepage: http://live.gnome.org/Planner Donne Ubuntu - Gli obiettivi di progetto per Precise
Linea 57: Linea 48:
Planner è un potente gestore di progetti scritto per gli utenti di Gnome. Si possono creare attività e sottoattività, creare risorse e assegnarle alle diverse attività (oltre a specificare il costo della risorsa), aggiungere obiettivi, creare priorità e inserire la percentuale di completamento. Le visualizzazioni sono molto comode, quella di default è un diagramma Gantt che visualizza una panoramica dell'intero progetto, includendo le relazioni tra le varie attività e le risorse a esse assegnate. Infine potete importare file Microsoft Project, ed esportare in entrambi i formati HTML e Planner. Scritto da Elizabeth Krumbach
Linea 59: Linea 50:
Per installare Planner, usate il pacchetto planner dal repository universe. Nel nostro ultimo articolo per Full Circle Magazine abbiamo discusso gli obiettivi personali dei membri dell'appena eletto gruppo di leadership del progetto Donne Ubuntu.
Sulla scia dell'Ubuntu Developer Summit in Orlando (Florida) mi piacerebbe discutere alcuni obiettivi chiave del gruppo per il prossimo ciclo di rilascio di Ubuntu.
Linea 61: Linea 53:
Kplato 1. Programma di mentoring
Linea 63: Linea 55:
Homepage: http://www.koffice.org/kplato/ Questa è un area in cui tutte e tre le nostre leader si identificano fortemente e verso cui il gruppo è ancora impegnato. Il nostro progetto ha sempre avuto a disposizione un qualche tipo di programma di mentoring: dapprima si presentava molto rigido, ma successivamente si è evoluto verso l'attuale struttura informale in cui facciamo da guida ai nuovi membri e tra di noi in modo collaborativo, non appena si presentano domande nel nostro spazio di documentazione, che sia la mailing list, la chat o richieste dirette di assistenza inviata al nostro gruppo di leadership. In questo ciclo Amber Graner vuole continuare il proprio lavoro seguendo i programmi di mentoring presenti nel mondo dell'Open Source per vedere che cosa possiamo imparare da questi e quali risorse possiamo condividere.
Linea 65: Linea 57:
Se siete utenti KDE, potreste preferire KPlato. Il suo set di funzioni è molto simile a Planner, potete scegliere la durata del progetto, allocare risorse, programmare e riprogrammare attività. C'è anche un pratico rapporto di completamento che riporta lo stato di avanzamento di un progetto. Tutto questo è possibile grazie ad un diagramma di Gantt ben progettato, scritto in una bella interfaccia Qt creata per integrarsi bene con il resto di KOffice. 2. Sviluppo del sito web
Linea 67: Linea 59:
Per installare KPlato, usate il pacchetto kplato. Il nostro principale sito web ha ancora un tema vecchio e uno stile datato. Siamo nel processo di migrazione del sito per renderlo completamente nel formato wiki, con alcune pagine modificabili esclusivamente dalle amministratici. La nostra speranza è che questo aumenterà gli aggiornamenti dei nostri contenuti e, in generale, rafforzerà il nostro marchio.
Linea 69: Linea 61:
OpenProj 3. Migliorare i nostri consigli verso gli altri gruppi
Linea 71: Linea 63:
Homepage: http://openproj.org/ Ho la sensazione che il progetto funzioni bene nel guidare le donne già interessate all'Open Source e pronte a compiere i passi successivi, ma non abbiamo fatto molto per estenderci verso gli altri gruppi all'interno dell'ampia comunità di Ubuntu per aiutarli ad attirare più donne verso di loro. Abbiamo una breve pagina "Migliori pratiche" per partecipare agli eventi di persona, basata principalmente su un vecchio documento intitolato "Come promuovere le donne in Linux" ma che, allo stato attuale, ha bisogno di molto lavoro affinché si aggiunano modi più pratici per realizzare un progetto che accolga tutti, e in generale sia letto in un'ottica migliore.
Linea 73: Linea 65:
È uno degli antenati dei software di gestione dei progetti open source. Questo clone libero di Microsoft Project vanta oltre un milione di download per buone ragioni. Prima di tutto è Java, un enorme vantaggio se la vostra azienda usa più di un sistema operativo. Supporta anche tutte le funzioni di qualsiasi altro software analogo (risorse, diagrammi di Gantt, relazioni fra attività, linee temporali e rapporti). Infine, supporta la lettura di entrambi i formati di Microsoft Project e Planner, esportando inoltre Progetti e PDF. 4. Identificare a grandi linee il nostro pubblico di riferimento e inventare delle strategie
Linea 75: Linea 67:
Per installare OpenProj, usate il binario .deb disponibile sul sito. Finalmente abbiamo alcune nuove collaboratrici al progetto e una di loro ci ha suggerito di farci venire in mente degli obiettivi generali riguardo a coloro che stiamo cercando di raggiungere, e quindi di inventare delle strategie specifiche verso queste donne. Nella nostra sessione di collaborazione all'Ubuntu Developer Summit abbiamo brevemente delineato i seguenti gruppi:
Linea 77: Linea 69:
GanttProject chi già usa Ubuntu, ma non contribuisce ancora
Linea 79: Linea 71:
Homepage: http://www.ganttproject.biz/ chi già usa software Open Source ma non Ubuntu
Linea 81: Linea 73:
Se state cercando un'alternativa leggera e semplice, provate GanttProject. È un altro gestore di progetti che usa l'interfaccia di Gantt. Come gli altri software, supporta le attività correlate, lo stato del progetto, le date, gli obiettivi, le priorità e le risorse, tutto attraverso un'interfaccia più semplice. Un'altra caratteristica chiave che lo distingue è la sua compatibilità. GanttProject infatti non gira solo sulle tre piattaforme principali, ma è anche disponibile una applicazione Java Web Start che consente agli utenti di poterlo usare da qualsiasi altro computer con Java. gli amici e i familiari di chi contribuisce a Ubuntu
Linea 83: Linea 75:
Per installare GanttProject, seguite le istruzioni sulla pagina di download del sito. chi ha il bisogno di tecnologia, ma non è stata ancora esposta all'Open Source
Linea 85: Linea 77:
Taskjuggler Siamo eccitate riguardo a tutti questi progetti ed è stato molto motivante far parte di un gruppo che non solo ha dei membri dedicati al nostro lavoro, ma che cresce costantemente coinvolgendo nuove persone con nuove idee per promuovere i nostri obiettivi.
Linea 87: Linea 79:
Homepage: http://www.taskjuggler.org/ == Note alla revisione ==
Linea 89: Linea 81:
Se fate parte della vecchia scuola e preferite gli script alle GUI, provate Taskjuggler. È una potente applicazione KDE che converte script in dati utilizzabili. Dal momento che non è limitato alle funzionalità che la GUI offre, Taskjuggler supporta funzioni estremamente avanzate, dai giorni di vacanza delle risorse al conto per il calcolo dei rientri. Può anche produrre una vasta varietà di rapporti, tra cui tabelle HTML, file iCalendar e diagrammi di Gantt.
Linea 91: Linea 82:
Per installare Taskjuggler, usate il pacchetto taskjuggler del repository universe oppure scaricatelo dalla homepage ufficiale.
     
     
     
== Note alla revisione ==
     
     
     
Linea 101: Linea 85:

=== Errata Corrige ===

Traduzione italiana

Donne Ubuntu - Gli obiettivi di progetto per Precise

Scritto da Elizabeth Krumbach

Nel nostro ultimo articolo per Full Circle Magazine abbiamo discusso gli obiettivi personali dei membri dell'appena eletto gruppo di leadership del progetto Donne Ubuntu. Sulla scia dell'Ubuntu Developer Summit in Orlando (Florida) mi piacerebbe discutere alcuni obiettivi chiave del gruppo per il prossimo ciclo di rilascio di Ubuntu.

1. Programma di guida

Questa è un area in cui tutte e tre le nostre leader si identificano fortemente e verso cui il gruppo è ancora impegnato. Il nostro progetto ha sempre avuto a disposizione un programma di guida: dapprima si presentava molto rigido, ma successivamente si è evoluto verso l'attuale struttura informale in cui facciamo da guida ai nuovi membri e tra di noi in modo collaborativo, non appena si presentano domande nel nostro spazio di documentazione, che sia la mailing list, la chat o richieste dirette di assistenza inviata al nostro gruppo di leadership. In questo ciclo Amber Graner vuole continuare il proprio lavoro seguendo i programmi di guida presenti nel mondo dell'Open Source per vedere che cosa possiamo imparare da questi e quali risorse possiamo condividere.

2. Sviluppo del sito web

Il nostro principale sito web ha ancora un tema vecchio e un conseguente stile antico. Siamo nel processo di migrazione del sito per renderlo completamente nel formato wiki, con alcune pagine esclusivamente modificabili dalle amministratici. La nostra speranza è che questo aumenterà gli aggiornamenti dei nostri contenuti e, in generale, rafforzerà il nostro marchio.

3. Migliorare i nostri consigli verso gli altri gruppi

Ho la sensazione che il progetto funzioni bene nel guidare le donne interessate all'Open Source e pronte a compiere ora i passi successivi, ma che non abbiamo fatto molto per estenderci verso gli altri gruppi all'interno dell'ampia comunità di Ubuntu per aiutarli nell'attirare più donne verso se stessi. Abbiamo una breve pagina "Migliori pratiche" per partecipare agli eventi di persona, basata principalmente su un vecchio documento intitolato "Come stimolare le donne in Linux", ma che, allo stato attuale, ha bisogno di molto lavoro affinché si aggiunano modi più pratici per realizzare un progetto che accolga tutti, e in generale sia letto in un'ottica migliore.

4. Identificare a grandi linee il nostro pubblico di riferimento e inventare delle strategie

Finalmente abbiamo alcune nuove contributrici al progetto e una ha suggerito di farsi venire in mente degli obiettivi generali riguardo a coloro che stiamo cercando di raggiungere, e quindi inventare delle strategie specifiche verso queste donne. Nella nostra sessione di collaborazione all'Ubuntu Developer Summit abbiamo brevemente delineato i seguenti gruppi:

chi già usa Ubuntu, ma non contribuisce ancora

chi già usa software Open Source ma non Ubuntu

gli amici e i familiari di chi contribuisce a Ubuntu

chi ha il bisogno di tecnologia, ma non è stata ancora esposta all'Open Source

Siamo eccitate riguardo a tutti questi progetti ed è stato molto motivante far parte di un gruppo che non solo ha dei membri dedicati al nostro lavoro, ma che cresce costantemente per coinvolgere nuove persone con idee fresche per ulteriori obiettivi.

Note alla traduzione

ho tradotto in-person con di persona, ma non sono sicuro sia corretto dato il contesto.

Revisione

Donne Ubuntu - Gli obiettivi di progetto per Precise

Scritto da Elizabeth Krumbach

Nel nostro ultimo articolo per Full Circle Magazine abbiamo discusso gli obiettivi personali dei membri dell'appena eletto gruppo di leadership del progetto Donne Ubuntu. Sulla scia dell'Ubuntu Developer Summit in Orlando (Florida) mi piacerebbe discutere alcuni obiettivi chiave del gruppo per il prossimo ciclo di rilascio di Ubuntu.

1. Programma di mentoring

Questa è un area in cui tutte e tre le nostre leader si identificano fortemente e verso cui il gruppo è ancora impegnato. Il nostro progetto ha sempre avuto a disposizione un qualche tipo di programma di mentoring: dapprima si presentava molto rigido, ma successivamente si è evoluto verso l'attuale struttura informale in cui facciamo da guida ai nuovi membri e tra di noi in modo collaborativo, non appena si presentano domande nel nostro spazio di documentazione, che sia la mailing list, la chat o richieste dirette di assistenza inviata al nostro gruppo di leadership. In questo ciclo Amber Graner vuole continuare il proprio lavoro seguendo i programmi di mentoring presenti nel mondo dell'Open Source per vedere che cosa possiamo imparare da questi e quali risorse possiamo condividere.

2. Sviluppo del sito web

Il nostro principale sito web ha ancora un tema vecchio e uno stile datato. Siamo nel processo di migrazione del sito per renderlo completamente nel formato wiki, con alcune pagine modificabili esclusivamente dalle amministratici. La nostra speranza è che questo aumenterà gli aggiornamenti dei nostri contenuti e, in generale, rafforzerà il nostro marchio.

3. Migliorare i nostri consigli verso gli altri gruppi

Ho la sensazione che il progetto funzioni bene nel guidare le donne già interessate all'Open Source e pronte a compiere i passi successivi, ma non abbiamo fatto molto per estenderci verso gli altri gruppi all'interno dell'ampia comunità di Ubuntu per aiutarli ad attirare più donne verso di loro. Abbiamo una breve pagina "Migliori pratiche" per partecipare agli eventi di persona, basata principalmente su un vecchio documento intitolato "Come promuovere le donne in Linux" ma che, allo stato attuale, ha bisogno di molto lavoro affinché si aggiunano modi più pratici per realizzare un progetto che accolga tutti, e in generale sia letto in un'ottica migliore.

4. Identificare a grandi linee il nostro pubblico di riferimento e inventare delle strategie

Finalmente abbiamo alcune nuove collaboratrici al progetto e una di loro ci ha suggerito di farci venire in mente degli obiettivi generali riguardo a coloro che stiamo cercando di raggiungere, e quindi di inventare delle strategie specifiche verso queste donne. Nella nostra sessione di collaborazione all'Ubuntu Developer Summit abbiamo brevemente delineato i seguenti gruppi:

chi già usa Ubuntu, ma non contribuisce ancora

chi già usa software Open Source ma non Ubuntu

gli amici e i familiari di chi contribuisce a Ubuntu

chi ha il bisogno di tecnologia, ma non è stata ancora esposta all'Open Source

Siamo eccitate riguardo a tutti questi progetti ed è stato molto motivante far parte di un gruppo che non solo ha dei membri dedicati al nostro lavoro, ma che cresce costantemente coinvolgendo nuove persone con nuove idee per promuovere i nostri obiettivi.

Note alla revisione

Errata Corrige


CategoryComunitaFcm