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Scritto da Ed Hewitt Questo mese continuerò la mia serie di recensioni sui giochi inclusi in Humble Frozenbyte Bundle. A causa del numero di giochi che ho messo in coda per le recensioni dei prossimi numeri di Full Circle, in questa recensione concentrerò due giochi. Shadowgrounds e Shadowgrounds Survivor sono entrambi degli sparatutto di fantascienza con vista dall'altro, ambientati sul piante di Ganymede. Entrambi i giochi riguardano un'invasione aliena sul pianeta e un attacco alla base degli umani. In Shadowgrounds impersonate un meccanico, Wesley Tyler, il quale deve pensare a riparare la base, scacciare gli alieni e salvare dal pianeta. In Shadowgrounds Survivor la trama ruota attorno a tre personaggi interpretabili che tentano di salvare il pianeta. La storia è consistente in tutti e due i titoli ed è spiegata attraverso ritagli delle scene e video messaggi durante il gioco. Oggetti tipici della storia di Shadowgrounds sono messaggi Email, documenti e voci del diario. Tutti questi oggetti possono essere raccolti durante il gioco sviluppando così la storia. Shadowgrounds è uno sparatutto ma è l'unico a non usare la visuale in prima persona. Giocate l'intero gioco da una prospettiva dall'alto verso il basso e funziona alla perfezione. La tastiera si usa per muovere il personaggio mentre il mouse si usa per puntare la pistola. Non ci vuole molto ad abituarsi alla nuova visuale e può persino incoraggiare i fans degli sparatutto non-fps a provare questo gioco. Le missioni si concentrano sul completamento di una serie di obiettivi, dovrete muovervi edifici scuri, sparare agli alieni, attivare e recuperare oggetti. Le missioni sono divertenti ma diventano ripetitive vista la maggior parte degli obiettivi simili. Ciò che rende divertente questo gioco è sparare agli alieni in una atmosfera eccellente. La maggior parte del gioco è ambientata al buio con lo sfarfallio di strane luci. La torcia sulla vostra pistola può illuminare solo di fronte a voi, aggiungendo un eccellente elemento tattico e di gioco. Dovrete fare attenzione a come posizionerete la torcia dal momento che degli alieni potrebbero celarsi di fronte a voi, aggiungendo tensione e atmosfera. Shadowgrounds è dotato di un vasto arsenale di armi ed esplosivi molto soddisfacenti da usare. Grafica e suoni sono buoni in entrambi i titoli e aiutano davvero a valorizzare la giocabilità. Mentre la grafica è datata in Shadowgrounds, con qualche consistente miglioramento in Shadowgrounds Survivor, è ancora buona per gli standard attuali. Il suo effetto grafico di spicco è la luce della torcia. Durante tutto il gioco potete ascoltare una colonna sonora forte, con effetti audio che aggiungono tensione e atmosfera a Shadowgrounds. Entrambi i giochi sono dotati di una trama abbastanza lunga, Shadowgrounds vanta la modalità cooperativa mentre Shadowgrounds Survivor ha una modalità "Survival" basata sullo stile di gioco di Shadowgrounds, è davvero chiedere troppo per una modalità cooperativa. Mentre Shadowgrounds ha questa modalità che consente fino a 4 giocatori per tutte le missioni della campagna, non è stata pensata affatto per Shadowgrounds Survivor. La modalità cooperativa può essere giocata solo su un PC, non in LAN o su Internet e per molta gente questo la rende inutile. Shadowgrounds Survivor ha una modalità extra di gran lunga migliore, la modalità "Survival" che manda orde di alieni verso di voi che dovrete sopravvivere quanto più possibile. Shadowgrounds e Shadowgrounds Survivor sono entrambi degli sparatutto validi, leggermente differenti dai tradizionali giochi d'azione grazie alla loro atmosfera horror e alla visuale. La storia è molto semplice, ma un bel po' di scene tagliate e oggetti possono essere trovati durante tutto il gioco, aiutandovi ad aggiungere qualche dettaglio alla storia principale. Le missioni sono divertenti anche se ripetitive e non portano niente di nuovo a questo genere di sparatutto. La grafica e l'audio sono consistenti per tutto il gioco e migliorano l'atmosfera. La modalità cooperativa è scarsa quando sarebbe dovuta essere un punto cruciale di questo gioco. Il porting del gioco per Linux è povero e richiede un buon sistema per funzionare bene. Complessivamente è uno sparatutto divertente, ma è un po' scadente in molti campi. Punteggio: 7/10 Pro: Storia interessante con oggetti da raccogliere durante il gioco Giocabilità consistente Buona atmosfera Divertente modalità Survival (Shadowgrounds Survivor) Contro: Modalità cooperativa non completamente implementata (Shadowgrounds) Diventa monotono e ripetitivo dopo un po' di tempo Scarse prestazioni su Linux Trailer: http://www.youtube.com/watch?v=MhRedeAOWxE |
LETTERE Siamo lieti pubblicare ogni mese alcune delle mail che riceviamo. Se volete proporre una lettera per questo spazio, di critiche o complimenti, potete inviarla a letters@fullcirclemagazine.org. ATTENZIONE: Alcune lettere potranno essere tagliate per ragioni di spazio. Full Circle Devo ammettere che nel momento in cui sono apparsi Unity e Gnome 3 non ero affatto entusiasta di alcuno dei due. Mi sono “svezzato” con Ubuntu (più o meno nel 2005) e l'ho usato fino a un anno e mezzo fa, quando sono passato a Mint. Mi piaceva molto il modo in cui si presentava e la semplicità d'uso. Appena è stato presentato Unity, non mi piaceva per nulla. Ho provato quindi il nuovo Mint... carino, ma non avevo alcun controllo né conferma grafica; ad esempio, prima, nel momento in cui davo un'occhiata rapida alla barra dei menu sapevo quali applicazioni erano attive anche se c'erano 4 desktop attivi. A Dicembre con tutti i cambiamenti, sono praticamente ritornato alle origini con Kubuntu. È veloce, personalizzabile tanto quanto sono abituato a fare, nonché affidabile. Non vedo l'ora che venga rilasciata la versione LTS. Allora sarò pronto a riabbracciare nuovamente la famiglia *buntu. Leggo FCM sin dalla sua nascita e mi piace il modo in cui è presentato. Ho un DVD con quasi tutte le edizioni di Ubuntu. Giusto le ultime non sono state ancora masterizzate. Non vi scoraggiate. Noi siamo ancora qui, alcuni possono fare una passeggiata ogni tanto, ma probabilmente torneranno verso uno dei vari *buntu. Tom L Windows 7 Ho utilizzato Ubuntu come SO principale per il mio computer per diversi anni, ma trovo ancora necessario talvolta usare Windows 7 in una macchina virtuale, cosa che odio fare. A dire il vero, uso Windows per così poche cose man mano che passa il tempo, ma non riesco ad aggirare le poche ultime rimaste! Tutti i lavori più importanti sono fattibili in maniera adeguata su Linux, sono pochi gli elementi riguardanti le periferiche hardware che causano qualche problema. Ad esempio, ho un Garmin satnav che uso intensivamente per i viaggi. Ho una sottoscrizione vitalizia per l'aggiornamento delle mappe, ma – indovinate – posso eseguire l'aggiornamento solo tramite Windows (o Mac). Uso Evernote sovente, ce l'ho installato sia sul mio telefono che sul tablet (entrambi Android), ma devo usare Nixnote sul mio PC principale (e il team di Nixnote sta facendo un lavoro grandioso) ma il programma non è fluido e accattivante esteticamente come su Windows. L'ho usato con Wine; funziona, ma è talmente lento che è relativamente inutilizzabile. Evernote ha risposto alle mie domande dicendo che non sono una compagnia talmente grande da realizzare versioni per tutti i SO minori. Ho un tablet Android eccellente, l'Asus Transformer. Ma non riesco a farlo dialogare con il mio PC. Perché? Perché Asus realizza il software di connessione solo per PC Windows e Mac. Ovviamente, posso aggirare questo problema, ma è comunque una noia. Ho una TV DLNA e un lettore Bluray. Effettivamente non so quanto sia semplice interfacciarli con Windows, ma so per certo che non è facile farli funzionare al meglio e con la maggior parte delle funzioni su Ubuntu. Il server DLNA che ho provato con Ubuntu è fragile e difficile da utilizzare al meglio, e nella peggiore delle ipotesi non funziona per niente. Forse un buon articolo su come configurare queste componenti potrebbe essere positivo? Resto saldo sull'utilizzo di Linux, lo preferisco per molti altri aspetti e ogni versione è migliore della precedente. Ho un server domestico con musica e foto sul quale utilizzo Ubuntu, dopo aver utilizzato inizialmente Windows Home Server, e non tornerò mai indietro. Mike Anderson Un veterano Sono un veterano dei sistemi operativi, con oltre 50 anni nel campo. Ma dimentichiamo il passato! Un nuovo anno e alcuni lavori veramente fruttuosi vi sono stati regalati. Core Linux, Ubuntu, Linux Mint e molte altre distribuzioni di Linux. Tra tutte quelle che ho provato o con le quali ho lavorato, Ubuntu e Linux Mint spiccano. Ho provato a convincere molti altri utenti di saltar giù dal carro dei vincitori di Microsoft e beneficiare di un sistema di gran lunga superiore. Ho 7 sistemi operativi sul mio PC con differenti distribuzioni Linux (molti con avvio multiplo e alcuni su Virtualbox). Recentemente abbiamo preso una buca lungo la strada. Le versioni che vanno da Ubuntu 10.04 e il similare Linux Mint hanno scommesso su nuovi concetti che personalmente penso dovessero essere del tutto opzionali. La connessione Cloud e il processing sono una grande idea, ma cosa dire a riguardo dei tanti utenti che hanno bisogno del computer solo per le email, un programma di scrittura e un foglio di calcolo, qualche gioco, immagini e video? Cosa fare riguardo alle porte aperte sull'ingegneria sociale (facebook, twitter, ecc...) che molti non vogliono? Se lo volessero, installerebbero ciò che più desiderano. La sicurezza dovrebbe essere pesantemente rivista. È spettacolare cosa si può imparare su una persona attraverso le indagini su Internet. La vecchia domanda di sicurezza sul nome di battesimo di vostra madre è un giochino, e non serve certo ancestry.com per risolverlo... Jim Mechtel Google Currents Vorrei fare giusto un grosso ringraziamento per tutto il duro lavoro che è stato fatto per creare le versioni di Full Circle Magazine per Google Currents e Kindle. Penso sia assolutamente la strada da perseguire, dato che molta gente oggigiorno possiede smartphone o tablet di qualche tipo, e probabilmente, come succede a me, utilizza il computer sempre di meno. Google Currents, da quanto ne so io, non è ancora disponibile in UK, ma una rapida ricerca di “Google Current APK” su Google riporta come e dove scaricarlo. Assicuratevi solo che vi sia la spunta su “Sorgenti sconosciuti – Autorizzare l'installazione di software non presente nel Market”. Currents verrà quindi scaricato e installato tranquillamente. Sebbene la versione di FCM per Currents è molto buona e ben articolata, potrei audacemente suggerire che l'aggiunta di qualche immagine qua e là non sarebbe mica male [fatto! - Ed]. Capisco totalmente il motivo per il quale sono state tenute da parte, tuttavia la maggior parte dei lettori probabilmente hanno una velocità di linea decente, e quindi sono in grado di scaricare le ultime versioni con il WiFi di casa e di avere un numero di FCM da maneggiare ovunque vada. Bryan Directory Opus Al momento utilizzo Directory Opus su Windows 7 per gestire i miei documenti giornalieri, ossia leggere i miei pdf, odt, doc, powerpoint, vedere documenti in HTML, visualizzare foto in formato Raw, Jpeg, Png, Tif, Gif. I gestori di file Dolphin e Nautilus lasciano un po' a desiderare, perché sono molto limitati nella capacità di assolvere a quei compiti di gestione dei file richiesti quotidianamente. Directory Opus permette di comprimere/decomprimere file zip, effettuare presentazioni delle foto, eseguire musica (mp3), visualizzare video e file Flv di Flash, permette di impostare il numero di finestre aperte per visualizzare le foto/illustrare a video comparative di dati, cambiare la dimensione delle icone per le foto a proprio piacimento, convertire il formato dei file relativi alle foto. Qualcuno conosce un gestore di file più potente di quelli di Ubuntu, pacchettizzato per Ubuntu & Kubuntu? Ho provato tempo addietro Directory Opus e Power Desk con Wine, e si sono rivelate alcune incompatibilità nel modo in cui era presentata l'interfaccia e non mi va assolutamente di percorrere questa strada, vorrei utilizzare qualcosa di nativo per i sistemi Ubuntu/Kubuntu. Ubuntu necessita di un gestore di file come questo in modo da rendere il lavoro di tutti i giorni più semplice, visto che non è necessario per una persona tenere aperte le finestre di programmi distinti solo per vedere o eseguire qualcosa. Si potrebbe aver bisogno di guardare piuttosto che modificare qualcosa, e una utilità come questa sarebbe molto d'aiuto. Brian Hartnell Ronnie risponde: Non posso aiutarti per quanto riguarda i file manager, ma penso che l'ultima volta che ho utilizzato Directory Opus sia stata sull'Amiga A500. Ah, che ricordi! Gord aggiunge: in senso lato, l'intera filosofia di Linux è avere piccoli programmi che facciano una cosa, ma la facciano bene, e si colleghino ad altri programmi che facciano bene qualcos'altro. Quindi ad esempio, premendo Invio si accede all'Eye di Gnome, che permette di fare presentazioni di immagini a tutto schermo. 2 Cent su Unity Ho 45 anni, sono uno sviluppatore software di professione, fermo per un periodo sabbatico, con circa 3 anni di esperienza come utente Ubuntu. Totalmente convertito a Linux/FOSS e sostenitore di Local Vocal. La mia esperienza con Linux è legata alla libertà e a tutte le possibilità che esso consente. Siamo liberi di utilizzare praticamente ogni tipo di dispositivo vogliamo, in qualunque modo vogliamo utilizzarlo, con qualsiasi distribuzione e/o pacchetto software che sia conveniente e contribuire in qualunque maniera ne siamo capaci. Dopo aver lavorato per anni in silos tecnici, questa libertà per me luccica splendente. Molti dei contributi al dibattito su Unity sembrano non considerare un fattore rilevante: ogni persona ha un suo proprio modo di lavorare con Ubuntu. Io attualmente utilizzo la versione classica 11.04 sebbene le mie installazioni, dovute in non piccola parte agli articoli di FCM, l'abbiano convertita in un sistema che rispecchia efficacemente i modi in cui io utilizzo il mio PC/portatile. In tutti questi anni nessun'altra installazione è giunta così vicina a questo in termini di utilizzabilità. Ho provato Unity qualche volta, e l'ho trovato poco congeniale a me. Questo non mi permette di dire che Unity è buono o meno. Semplicemente non va bene per me. E questo è anche il punto in cui la bellezza della libertà di Linux ci dà una lezione. Unity è solo un'ulteriore idea nel mondo di Linux, e se non dovesse andare bene, si può scegliere qualche altra cosa. Quindi, qualora divenisse necessario o se trovassi l'inclinazione e il tempo, cercherò una distribuzione che si comporti almeno come il mio sistema attuale. Mentre l'esplorazione del nuovo software e delle distribuzioni può essere la parte divertente di Linux, quando si trova una configurazione a pennello per le proprie esigenze (e per quelle dell'hardware) si comincia ad essere restii a fare grossi cambiamenti. Alla fine, conta cosa noi riusciamo a fare con la tecnologia, non come lo facciamo. Gerard Nash Sincronizzazione del Software Center L'ultima versione dell'Ubuntu Software Center presente in Ubuntu 11.10 ha una nuova interessante funzione, la sincronizzazione tra computer. Si può utilizzarla in diversi modi, ma prima di tutto per comparare due installazioni Ubuntu, vedere quale software è installato o mancante rispetto ad un'altra installazione ed essere in grado di installare i vari pacchetti mancanti nell'installazione Ubuntu corrente. E qui compare il problema. Mentre si fa la sincronizzazione, o anche mentre manualmente si seleziona ed installa software dall'Ubuntu Software Center poco alla volta, non vi è alcuna “coda” in cui aggiungere i pacchetti che si desidera installare. Comincia ad installare immediatamente il primo, e man mano che vengono selezionati altri pacchetti per l'installazione, vengono preparati per essere installati a loro volta. Con ogni pacchetto selezionato da installare, l'intero sistema diventa sempre più lento. E, se si utilizza questa funzione di sincronizzazione, dopo ogni selezione di software, viene visualizzata una nuova schermata che mostra i pacchetti mancanti, ma posizionati in cima alla lista, non dove li si era messi. Questo richiede che l'utente scorra manualmente verso la prima posizione per continuare a passare in rassegna i propri pacchetti. Questo quindi il da farsi: 1.) permettere agli utenti di fermare la coda, e selezionare uno o tutti i pacchetti che si desiderano installare. Questa selezione verrebbe aggiunta alla coda in attesa, e nel momento in cui l'utente termina di selezionare tutti i pacchetti da installare, si potrebbe far ripartire la coda e andare a prendere un caffè mentre Ubuntu Software Center termina tutte le installazioni, senza ritardi né ulteriore intervento da parte dell'utente. 2.) mentre si passa in rassegna e si seleziona il software da installare, la lista dei software dovrebbe tornare alla posizione in cui l'utente l'ha lasciata, dopo aver scelto il pacchetto da installare. 3.) l'utente dovrebbe essere in grado di stampare una lista dalla funzione di sincronizzazione, sulla quale sono riportati i programmi aggiunti/mancanti di una distribuzione Ubuntu dall'altra. 4.) dovrebbe esserci una preferenza dell'utente secondo la quale Ubuntu Software Center diviene il metodo di installazione predefinito, o alternativamente lo sia il metodo di installazione originale gdebi. Al Heynneman Ben addestrato Sebbene non sia un amministratore nel mondo di Linux, sono ben formato su tutti i fronti. In tutti i sensi. Ho usato PC e Mac sin da quando i Mac sono il top. Entrambe le piattaforme rendono la condivisione di cartelle così maledettamente semplice, e a casa mia ci sono molti computer in condivisione. Perché invece è così dannatamente difficile avere una macchina equipaggiata con Ubuntu in condivisione e/o connetterlo ad altre macchine presenti in casa? Vedo tutte le altre piattaforme in condivisione, ma non riesco a connettermici. E ogni volta faccio un macello con SAMBA. Condividere una cartella su Mac è super semplice. I PC e gli altri Mac non hanno alcun problema ad accedere alla cartella. La mia macchina Linux per i film (collegata alla TV), e un vecchio netbook Linux, non riescono. Frustrante, a dir poco. Qualcuno sa darmi una opzione di condivisione file semplice? La cosa più semplice sarebbe riuscire ad accedere al computer Linux per la visione dei film dai PC con Windows, i Mac e il Netbook. Entrambe le macchine Linux sono equipaggiate con l'ultima versione di Ubuntu e aggiornate. Mike Todd _______ Immagine 2015: Dopo aver raggiunto l'accordo con le banche e i governi, le agenzie di rating stanno spostando la loro attenzione sui singoli cittadini... Wow!... Moody's ha appena declassato il mio valore a “C”... Fantastico... ora sei idoneo a ricevere un kit di salvataggio! |
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Scritto da Ed Hewitt Questo mese continuerò la serie di recensioni sui giochi inclusi in Humble Frozenbyte Bundle. A causa del numero di giochi che ho messo in coda per le recensioni dei prossimi numeri di Full Circle, in questa recensione mi concentrerò su due giochi. Shadowgrounds e Shadowgrounds Survivor sono entrambi degli sparatutto di fantascienza con vista dall'altro, ambientati sul pianeta Ganymede. Entrambi i giochi riguardano un'invasione aliena sul pianeta e un attacco alla base degli umani. In Shadowgrounds impersonate un ingegnere, Wesley Tyler, il quale deve pensare a riparare la base, scacciare gli alieni e fuggire dal pianeta. In Shadowgrounds Survivor la trama ruota attorno a tre personaggi che si possono impersonare mentre tentano di scappare dal pianeta. La storia è consistente in tutti e due i titoli ed è spiegata attraverso cutscene e video messaggi durante il gioco. Oggetti tipici della storia di Shadowgrounds sono messaggi email, documenti e pagine di diario. Tutti questi oggetti possono essere raccolti durante il gioco aiutando a sviluppare ulteriormente della storia. Shadowgrounds è uno sparatutto ma è l'unico a non usare la tradizionale visuale in prima persona. Giocate l'intero gioco da una prospettiva dall'alto verso il basso e funziona alla perfezione. La tastiera si usa per muovere il personaggio mentre il mouse si usa per puntare la pistola. Non ci vuole molto ad abituarsi alla nuova visuale e può persino incoraggiare i fan dei giochi non fps a provare questo sparatutto. Le missioni si concentrano sul completamento di una serie di obiettivi, dovrete muovervi intorno ad edifici scuri, sparare agli alieni, attivare e recuperare oggetti. Le missioni sono divertenti ma diventano ripetitive dato che la maggior parte degli obiettivi sono simili. Ciò che rende divertente questo gioco è sparare agli alieni in una atmosfera eccellente. La maggior parte del gioco è ambientata al buio con lo sfarfallio di strane luci. La torcia sulla pistola può illuminare solo di fronte a voi, aggiungendo un eccellente elemento tattico e di gioco. Dovrete fare attenzione a come posizionerete la torcia dal momento che degli alieni potrebbero celarsi di fronte a voi, aggiungendo tensione e atmosfera. Shadowgrounds è dotato di un vasto arsenale di armi ed esplosivi molto soddisfacenti da usare. Grafica e suono sono buoni in entrambi i giochi e aiutano davvero a valorizzare la giocabilità. Anche se la grafica è datata in Shadowgrounds, con qualche consistente miglioramento in Shadowgrounds Survivor, è ancora buona per gli standard attuali. Il suo effetto grafico di spicco è la luce della torcia. Durante tutto il gioco potete ascoltare una colonna sonora forte, con effetti audio che aggiungono tensione e atmosfera a Shadowgrounds. Entrambi i giochi sono dotati di una trama abbastanza lunga, Shadowgrounds vanta la modalità cooperativa mentre Shadowgrounds Survivor ha una modalità "Survival" basata sullo stile di gioco di Shadowgrounds, ma ha davvero bisogno di una odalità cooperativa. Mentre Shadowgrounds ha questa modalità e consente fino a 4 giocatori per tutte le missioni della campagna, non è stata pensata affatto per Shadowgrounds Survivor. La modalità cooperativa può essere giocata solo su un PC, non in LAN o su Internet e per molta gente questa modalità è inutile. Shadowgrounds Survivor ha una modalità extra di gran lunga migliore, la modalità "Survival", che manda orde di alieni verso di voi e dovrete sopravvivere quanto più possibile. Shadowgrounds e Shadowgrounds Survivor sono entrambi degli sparatutto validi, leggermente differenti dai tradizionali giochi d'azione grazie alla loro atmosfera horror e alla visuale. La storia è molto semplice, ma un bel po' di cutscene e oggetti possono essere trovati durante tutto il gioco, aiutandovi ad aggiungere qualche dettaglio alla storia principale. Le missioni sono divertenti anche se ripetitive e non portano niente di nuovo a questo genere di sparatutto. La grafica e l'audio sono consistenti per tutto il gioco e migliorano l'atmosfera. La modalità cooperativa è scarsa quando sarebbe dovuta essere un punto cruciale di questo gioco. Il porting del gioco per Linux è povero e richiede un buon sistema per funzionare bene. Complessivamente è uno sparatutto divertente, ma è un po' scadente in molti campi. Punteggio: 7/10 Pro: Storia interessante con oggetti da raccogliere durante il gioco Giocabilità consistente Buona atmosfera Divertente modalità Survival (Shadowgrounds Survivor) Contro: Modalità cooperativa non completamente implementata (Shadowgrounds) Diventa monotono e ripetitivo dopo un po' di tempo Scarse prestazioni su Linux Trailer: http://www.youtube.com/watch?v=MhRedeAOWxE |
LETTERE Siamo lieti pubblicare ogni mese alcune delle mail che riceviamo. Se volete proporre una lettera per questo spazio, di critiche o complimenti, potete inviarla a letters@fullcirclemagazine.org. ATTENZIONE: Alcune lettere potranno essere tagliate per ragioni di spazio. Full Circle Devo ammettere che nel momento in cui sono apparsi Unity e Gnome 3 non ero affatto entusiasta di entrambi. Mi sono “svezzato” con Ubuntu (più o meno nel 2005) e l'ho usato fino a un anno e mezzo fa, quando sono passato a Mint. Mi piaceva molto il modo in cui si presentava e la semplicità d'uso. Appena è stato presentato Unity, non mi piaceva per nulla. Ho provato quindi il nuovo Mint... carino, ma non avevo alcun controllo né conferma grafica; ad esempio, prima, nel momento in cui davo un'occhiata rapida alla barra dei menu sapevo quali applicazioni erano attive anche se c'erano 4 desktop attivi. A Dicembre con tutti i cambiamenti, sono praticamente ritornato alle origini con Kubuntu. È veloce, personalizzabile tanto quanto sono abituato a fare, nonché affidabile. Non vedo l'ora che venga rilasciata la versione LTS. Allora sarò pronto a riabbracciare nuovamente la famiglia *buntu. Leggo FCM sin dalla sua nascita e mi piace il modo in cui è presentato. Ho un DVD con quasi tutte le edizioni di Ubuntu. Giusto le ultime non sono state ancora masterizzate. Non vi scoraggiate. Noi siamo ancora qui, alcuni possono fare una passeggiata ogni tanto, ma probabilmente torneranno verso uno dei vari *buntu. Tom L Windows 7 Ho utilizzato Ubuntu come SO principale per il mio computer per diversi anni, ma trovo talvolta ancora necessario usare Windows 7 in una macchina virtuale, cosa che odio fare. A dire il vero, uso Windows per così poche cose man mano che passa il tempo, ma non riesco ad aggirare le poche ultime rimaste! Tutti i lavori più importanti sono fattibili in maniera adeguata su Linux, sono pochi gli elementi riguardanti le periferiche hardware che causano qualche problema. Ad esempio, ho un Garmin satnav che uso intensivamente per i viaggi. Ho una sottoscrizione vitalizia per l'aggiornamento delle mappe, ma – indovinate – posso eseguire l'aggiornamento solo tramite Windows (o Mac). Uso Evernote sovente, ce l'ho installato sia sul mio telefono sia sul tablet (entrambi Android), ma devo usare Nixnote sul mio PC principale (e il team di Nixnote sta facendo un lavoro grandioso) ma il programma non è fluido e esteticamente accattivante come su Windows. L'ho usato con Wine; funziona, ma è talmente lento che è relativamente inutilizzabile. Evernote ha risposto alle mie domande dicendo che non sono una compagnia talmente grande da realizzare versioni per tutti i SO minori. Ho un tablet Android eccellente, l'Asus Transformer. Ma non riesco a farlo dialogare con il mio PC. Perché? Perché Asus realizza il software di connessione solo per PC Windows e Mac. Ovviamente, posso aggirare questo problema, ma è comunque una noia. Ho una TV DLNA e un lettore Bluray. Effettivamente non so quanto sia semplice interfacciarli con Windows, ma so per certo che non è facile farli funzionare al meglio e con la maggior parte delle funzioni su Ubuntu. Il server DLNA che ho provato con Ubuntu è fragile e difficile da utilizzare al meglio, e nella peggiore delle ipotesi non funziona per niente. Forse un buon articolo su come configurare queste componenti potrebbe essere positivo? Resto saldo sull'utilizzo di Linux, lo preferisco per molti altri aspetti e ogni versione è migliore della precedente. Ho un server domestico con musica e foto sul quale utilizzo Ubuntu, dopo aver utilizzato inizialmente Windows Home Server e non tornerò mai indietro. Mike Anderson Un veterano Sono un veterano dei sistemi operativi, con oltre 50 anni nel campo. Ma dimentichiamo il passato! Un nuovo anno e alcuni lavori veramente fruttuosi vi sono stati regalati. Core Linux, Ubuntu, Linux Mint e molte altre distribuzioni di Linux. Tra tutte quelle che ho provato o con le quali ho lavorato, Ubuntu e Linux Mint spiccano. Ho provato a convincere molti altri utenti di saltar giù dal carro dei vincitori di Microsoft e beneficiare di un sistema di gran lunga superiore. Ho 7 sistemi operativi sul mio PC con differenti distribuzioni Linux (molti con avvio multiplo e alcuni su Virtualbox). Recentemente abbiamo preso una buca lungo la strada. Le versioni che vanno da Ubuntu 10.04 e il similare Linux Mint hanno scommesso su nuovi concetti che personalmente penso dovessero essere del tutto opzionali. La connessione Cloud e il processing sono una grande idea, ma cosa dire a riguardo dei tanti utenti che hanno bisogno del computer solo per le email, un programma di scrittura e un foglio di calcolo, qualche gioco, immagini e video? Cosa fare riguardo alle porte aperte sull'ingegneria sociale (facebook, twitter, ecc...) che molti non vogliono? Se lo volessero, installerebbero ciò che più desiderano. La sicurezza dovrebbe essere pesantemente rivista. È spettacolare cosa si può imparare su una persona attraverso le indagini su Internet. La vecchia domanda di sicurezza sul nome di battesimo di vostra madre è un giochino e non serve certo ancestry.com per risolverlo... Jim Mechtel Google Currents Vorrei fare giusto un grosso ringraziamento per tutto il duro lavoro che è stato fatto per creare le versioni di Full Circle Magazine per Google Currents e Kindle. Penso sia assolutamente la strada da perseguire, dato che molta gente oggigiorno possiede smartphone o tablet di qualche tipo, e probabilmente, come succede a me, utilizza il computer sempre di meno. Google Currents, da quanto ne so io, non è ancora disponibile in UK, ma una rapida ricerca di “Google Current APK” su Google riporta come e dove scaricarlo. Assicuratevi solo che vi sia la spunta su “Sorgenti sconosciuti – Autorizzare l'installazione di software non presente nel Market”. Currents verrà quindi scaricato e installato tranquillamente. Sebbene la versione di FCM per Currents è molto buona e ben articolata, potrei audacemente suggerire che l'aggiunta di qualche immagine qua e là non sarebbe mica male [fatto! - Ed]. Capisco totalmente il motivo per il quale sono state tenute da parte, tuttavia la maggior parte dei lettori probabilmente hanno una velocità di connessione decente e quindi sono in grado di scaricare le ultime versioni con il WiFi di casa e di avere un numero di FCM da maneggiare ovunque vada. Bryan Directory Opus Al momento utilizzo Directory Opus su Windows 7 per gestire i miei documenti giornalieri, ossia leggere i miei pdf, odt, doc, powerpoint, vedere documenti in HTML, visualizzare foto in formato Raw, Jpeg, Png, Tif, Gif. I gestori di file Dolphin e Nautilus lasciano un po' a desiderare, perché sono molto limitati nella capacità di assolvere a quei compiti di gestione dei file richiesti quotidianamente. Directory Opus permette di comprimere/decomprimere file zip, effettuare presentazioni delle foto, eseguire musica (mp3), visualizzare video e file Flv di Flash, permette di impostare il numero di finestre aperte per visualizzare le foto/illustrare a video comparative di dati, cambiare la dimensione delle icone per le foto a proprio piacimento, convertire il formato dei file relativi alle foto. Qualcuno conosce un gestore di file più potente di quelli di Ubuntu, pacchettizzato per Ubuntu & Kubuntu? Ho provato tempo addietro Directory Opus e Power Desk con Wine; si sono rivelate alcune incompatibilità nel modo in cui era presentata l'interfaccia e non mi va assolutamente di percorrere questa strada, vorrei utilizzare qualcosa di nativo per i sistemi Ubuntu/Kubuntu. Ubuntu necessita di un gestore di file come questo in modo da rendere il lavoro di tutti i giorni più semplice, visto che non è necessario per una persona tenere aperte le finestre di programmi distinti solo per vedere o eseguire qualcosa. Si potrebbe aver bisogno di guardare piuttosto che modificare qualcosa e una utilità come questa sarebbe molto d'aiuto. Brian Hartnell Ronnie risponde: Non posso aiutarti per quanto riguarda i file manager, ma penso che l'ultima volta che ho utilizzato Directory Opus sia stata sull'Amiga A500. Ah, che ricordi! Gord aggiunge: in senso lato, l'intera filosofia di Linux è avere piccoli programmi che facciano una cosa, ma la facciano bene e si colleghino ad altri programmi che facciano bene qualcos'altro. Quindi ad esempio, premendo Invio si accede all'Eye di Gnome, che permette di fare presentazioni di immagini a tutto schermo. 2 Cent su Unity Ho 45 anni, sono uno sviluppatore software di professione, fermo per un periodo sabbatico, con circa 3 anni di esperienza come utente Ubuntu. Totalmente convertito a Linux/FOSS e sostenitore di Local Vocal. La mia esperienza con Linux è legata alla libertà e a tutte le possibilità che esso consente. Siamo liberi di utilizzare praticamente ogni tipo di dispositivo che vogliamo, in qualunque modo vogliamo utilizzarlo, con qualsiasi distribuzione e/o pacchetto software che sia conveniente e contribuire in qualunque maniera ne siamo capaci. Dopo aver lavorato per anni in silos tecnici, questa libertà per me luccica splendente. Molti dei contributi al dibattito su Unity sembrano non considerare un fattore rilevante: ogni persona ha un suo proprio modo di lavorare con Ubuntu. Io attualmente utilizzo la versione classica 11.04 sebbene le mie installazioni, dovute non in piccola parte agli articoli di FCM, l'abbiano convertita in un sistema che rispecchia efficacemente i modi in cui io utilizzo il mio PC/portatile. In tutti questi anni nessun'altra installazione è giunta così vicina a questo in termini di usabilità. Ho provato Unity qualche volta e l'ho trovato poco congeniale per me. Questo non mi permette di dire che Unity è buono o meno. Semplicemente non va bene per me. E questo è anche il punto in cui la bellezza della libertà di Linux ci dà una lezione. Unity è solo un'ulteriore idea nel mondo di Linux e se non dovesse andare bene, si può scegliere qualche altra cosa. Quindi, qualora divenisse necessario, o se trovassi l'inclinazione e il tempo, cercherò una distribuzione che si comporti almeno come il mio sistema attuale. Mentre l'esplorazione del nuovo software e delle distribuzioni può essere la parte divertente di Linux, quando si trova una configurazione a pennello per le proprie esigenze (e per quelle dell'hardware) si comincia ad essere restii a fare grossi cambiamenti. Alla fine, conta cosa noi riusciamo a fare con la tecnologia, non come lo facciamo. Gerard Nash Sincronizzazione del Software Center L'ultima versione dell'Ubuntu Software Center presente in Ubuntu 11.10 ha una nuova interessante funzione, la sincronizzazione tra computer. Si può utilizzarla in diversi modi, ma prima di tutto per comparare due installazioni Ubuntu, vedere quale software è installato o mancante rispetto ad un'altra installazione ed essere in grado di installare i vari pacchetti mancanti nell'installazione Ubuntu corrente. E qui compare il problema. Mentre si fa la sincronizzazione, o anche mentre manualmente si seleziona ed installa software dall'Ubuntu Software Center poco alla volta, non vi è alcuna “coda” in cui aggiungere i pacchetti che si desidera installare. Comincia ad installare immediatamente il primo, e man mano che vengono selezionati altri pacchetti per l'installazione, vengono preparati per essere installati a loro volta. Con ogni pacchetto selezionato da installare, l'intero sistema diventa sempre più lento. E, se si utilizza questa funzione di sincronizzazione, dopo ogni selezione di software, viene visualizzata una nuova schermata che mostra i pacchetti mancanti, ma posizionati in cima alla lista, non dove li avevamo messi. Questo richiede che l'utente scorra manualmente verso la prima posizione per continuare a passare in rassegna i propri pacchetti. Questo quindi il da farsi: 1.) permettere agli utenti di fermare la coda e selezionare uno o tutti i pacchetti che si desiderano installare. Questa selezione verrebbe aggiunta alla coda in attesa e nel momento in cui l'utente termina di selezionare tutti i pacchetti da installare, si potrebbe far ripartire la coda e andare a prendere un caffè mentre Ubuntu Software Center termina tutte le installazioni, senza ritardi né ulteriore intervento da parte dell'utente. 2.) mentre si passa in rassegna e si seleziona il software da installare, la lista dei software dovrebbe tornare alla posizione in cui l'utente l'ha lasciata, dopo aver scelto il pacchetto da installare. 3.) l'utente dovrebbe essere in grado di stampare una lista dalla funzione di sincronizzazione, sulla quale sono riportati i programmi aggiunti/mancanti tra una distribuzione Ubuntu e l'altra. 4.) dovrebbe esserci una preferenza dell'utente secondo la quale Ubuntu Software Center diviene il metodo di installazione predefinito, o in alternativa, lo sia il metodo di installazione originale gdebi. Al Heynneman Ben addestrato Sebbene non sia un amministratore nel mondo di Linux, sono ben formato su tutti i fronti. In tutti i sensi. Ho usato PC e Mac sin da quando i Mac sono il top. Entrambe le piattaforme rendono la condivisione di cartelle così maledettamente semplice e a casa mia ci sono molti computer in condivisione. Perché invece è così dannatamente difficile avere una macchina equipaggiata con Ubuntu in condivisione e/o connetterlo ad altre macchine presenti in casa? Vedo tutte le altre piattaforme in condivisione, ma non riesco a connettermici. E ogni volta faccio un macello con SAMBA. Condividere una cartella su Mac è super semplice. I PC e gli altri Mac non hanno alcun problema ad accedere alla cartella. La mia macchina Linux per i film (collegata alla TV), e un vecchio netbook Linux, non riescono. Frustrante, a dir poco. Qualcuno sa darmi una opzione di condivisione file semplice? La cosa più semplice sarebbe riuscire ad accedere al computer Linux per la visione dei film dai PC con Windows, i Mac e il Netbook. Entrambe le macchine Linux sono equipaggiate con l'ultima versione di Ubuntu e aggiornate. Mike Todd _______ Immagine 2015: Dopo aver raggiunto l'accordo con le banche e i governi, le agenzie di rating stanno spostando la loro attenzione sui singoli cittadini... Wow!... Moody's ha appena declassato il mio valore a “C”... Fantastico... ora sei idoneo a ricevere un kit di salvataggio! |
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Traduzione italiana
LETTERE
Siamo lieti pubblicare ogni mese alcune delle mail che riceviamo. Se volete proporre una lettera per questo spazio, di critiche o complimenti, potete inviarla a letters@fullcirclemagazine.org. ATTENZIONE: Alcune lettere potranno essere tagliate per ragioni di spazio.
Full Circle
Devo ammettere che nel momento in cui sono apparsi Unity e Gnome 3 non ero affatto entusiasta di alcuno dei due. Mi sono “svezzato” con Ubuntu (più o meno nel 2005) e l'ho usato fino a un anno e mezzo fa, quando sono passato a Mint. Mi piaceva molto il modo in cui si presentava e la semplicità d'uso.
Appena è stato presentato Unity, non mi piaceva per nulla. Ho provato quindi il nuovo Mint... carino, ma non avevo alcun controllo né conferma grafica; ad esempio, prima, nel momento in cui davo un'occhiata rapida alla barra dei menu sapevo quali applicazioni erano attive anche se c'erano 4 desktop attivi.
A Dicembre con tutti i cambiamenti, sono praticamente ritornato alle origini con Kubuntu.
È veloce, personalizzabile tanto quanto sono abituato a fare, nonché affidabile. Non vedo l'ora che venga rilasciata la versione LTS. Allora sarò pronto a riabbracciare nuovamente la famiglia *buntu.
Leggo FCM sin dalla sua nascita e mi piace il modo in cui è presentato. Ho un DVD con quasi tutte le edizioni di Ubuntu. Giusto le ultime non sono state ancora masterizzate.
Non vi scoraggiate. Noi siamo ancora qui, alcuni possono fare una passeggiata ogni tanto, ma probabilmente torneranno verso uno dei vari *buntu.
Tom L
Windows 7
Ho utilizzato Ubuntu come SO principale per il mio computer per diversi anni, ma trovo ancora necessario talvolta usare Windows 7 in una macchina virtuale, cosa che odio fare. A dire il vero, uso Windows per così poche cose man mano che passa il tempo, ma non riesco ad aggirare le poche ultime rimaste! Tutti i lavori più importanti sono fattibili in maniera adeguata su Linux, sono pochi gli elementi riguardanti le periferiche hardware che causano qualche problema. Ad esempio, ho un Garmin satnav che uso intensivamente per i viaggi. Ho una sottoscrizione vitalizia per l'aggiornamento delle mappe, ma – indovinate – posso eseguire l'aggiornamento solo tramite Windows (o Mac).
Uso Evernote sovente, ce l'ho installato sia sul mio telefono che sul tablet (entrambi Android), ma devo usare Nixnote sul mio PC principale (e il team di Nixnote sta facendo un lavoro grandioso) ma il programma non è fluido e accattivante esteticamente come su Windows. L'ho usato con Wine; funziona, ma è talmente lento che è relativamente inutilizzabile. Evernote ha risposto alle mie domande dicendo che non sono una compagnia talmente grande da realizzare versioni per tutti i SO minori.
Ho un tablet Android eccellente, l'Asus Transformer. Ma non riesco a farlo dialogare con il mio PC. Perché? Perché Asus realizza il software di connessione solo per PC Windows e Mac. Ovviamente, posso aggirare questo problema, ma è comunque una noia.
Ho una TV DLNA e un lettore Bluray. Effettivamente non so quanto sia semplice interfacciarli con Windows, ma so per certo che non è facile farli funzionare al meglio e con la maggior parte delle funzioni su Ubuntu. Il server DLNA che ho provato con Ubuntu è fragile e difficile da utilizzare al meglio, e nella peggiore delle ipotesi non funziona per niente. Forse un buon articolo su come configurare queste componenti potrebbe essere positivo?
Resto saldo sull'utilizzo di Linux, lo preferisco per molti altri aspetti e ogni versione è migliore della precedente. Ho un server domestico con musica e foto sul quale utilizzo Ubuntu, dopo aver utilizzato inizialmente Windows Home Server, e non tornerò mai indietro.
Mike Anderson
Un veterano
Sono un veterano dei sistemi operativi, con oltre 50 anni nel campo. Ma dimentichiamo il passato! Un nuovo anno e alcuni lavori veramente fruttuosi vi sono stati regalati. Core Linux, Ubuntu, Linux Mint e molte altre distribuzioni di Linux.
Tra tutte quelle che ho provato o con le quali ho lavorato, Ubuntu e Linux Mint spiccano. Ho provato a convincere molti altri utenti di saltar giù dal carro dei vincitori di Microsoft e beneficiare di un sistema di gran lunga superiore.
Ho 7 sistemi operativi sul mio PC con differenti distribuzioni Linux (molti con avvio multiplo e alcuni su Virtualbox). Recentemente abbiamo preso una buca lungo la strada. Le versioni che vanno da Ubuntu 10.04 e il similare Linux Mint hanno scommesso su nuovi concetti che personalmente penso dovessero essere del tutto opzionali.
La connessione Cloud e il processing sono una grande idea, ma cosa dire a riguardo dei tanti utenti che hanno bisogno del computer solo per le email, un programma di scrittura e un foglio di calcolo, qualche gioco, immagini e video? Cosa fare riguardo alle porte aperte sull'ingegneria sociale (facebook, twitter, ecc...) che molti non vogliono? Se lo volessero, installerebbero ciò che più desiderano. La sicurezza dovrebbe essere pesantemente rivista. È spettacolare cosa si può imparare su una persona attraverso le indagini su Internet. La vecchia domanda di sicurezza sul nome di battesimo di vostra madre è un giochino, e non serve certo ancestry.com per risolverlo...
Jim Mechtel
Google Currents
Vorrei fare giusto un grosso ringraziamento per tutto il duro lavoro che è stato fatto per creare le versioni di Full Circle Magazine per Google Currents e Kindle.
Penso sia assolutamente la strada da perseguire, dato che molta gente oggigiorno possiede smartphone o tablet di qualche tipo, e probabilmente, come succede a me, utilizza il computer sempre di meno.
Google Currents, da quanto ne so io, non è ancora disponibile in UK, ma una rapida ricerca di “Google Current APK” su Google riporta come e dove scaricarlo. Assicuratevi solo che vi sia la spunta su “Sorgenti sconosciuti – Autorizzare l'installazione di software non presente nel Market”. Currents verrà quindi scaricato e installato tranquillamente.
Sebbene la versione di FCM per Currents è molto buona e ben articolata, potrei audacemente suggerire che l'aggiunta di qualche immagine qua e là non sarebbe mica male [fatto! - Ed]. Capisco totalmente il motivo per il quale sono state tenute da parte, tuttavia la maggior parte dei lettori probabilmente hanno una velocità di linea decente, e quindi sono in grado di scaricare le ultime versioni con il WiFi di casa e di avere un numero di FCM da maneggiare ovunque vada.
Bryan
Directory Opus
Al momento utilizzo Directory Opus su Windows 7 per gestire i miei documenti giornalieri, ossia leggere i miei pdf, odt, doc, powerpoint, vedere documenti in HTML, visualizzare foto in formato Raw, Jpeg, Png, Tif, Gif. I gestori di file Dolphin e Nautilus lasciano un po' a desiderare, perché sono molto limitati nella capacità di assolvere a quei compiti di gestione dei file richiesti quotidianamente. Directory Opus permette di comprimere/decomprimere file zip, effettuare presentazioni delle foto, eseguire musica (mp3), visualizzare video e file Flv di Flash, permette di impostare il numero di finestre aperte per visualizzare le foto/illustrare a video comparative di dati, cambiare la dimensione delle icone per le foto a proprio piacimento, convertire il formato dei file relativi alle foto. Qualcuno conosce un gestore di file più potente di quelli di Ubuntu, pacchettizzato per Ubuntu & Kubuntu? Ho provato tempo addietro Directory Opus e Power Desk con Wine, e si sono rivelate alcune incompatibilità nel modo in cui era presentata l'interfaccia e non mi va assolutamente di percorrere questa strada, vorrei utilizzare qualcosa di nativo per i sistemi Ubuntu/Kubuntu. Ubuntu necessita di un gestore di file come questo in modo da rendere il lavoro di tutti i giorni più semplice, visto che non è necessario per una persona tenere aperte le finestre di programmi distinti solo per vedere o eseguire qualcosa. Si potrebbe aver bisogno di guardare piuttosto che modificare qualcosa, e una utilità come questa sarebbe molto d'aiuto.
Brian Hartnell
Ronnie risponde: Non posso aiutarti per quanto riguarda i file manager, ma penso che l'ultima volta che ho utilizzato Directory Opus sia stata sull'Amiga A500. Ah, che ricordi!
Gord aggiunge: in senso lato, l'intera filosofia di Linux è avere piccoli programmi che facciano una cosa, ma la facciano bene, e si colleghino ad altri programmi che facciano bene qualcos'altro. Quindi ad esempio, premendo Invio si accede all'Eye di Gnome, che permette di fare presentazioni di immagini a tutto schermo.
2 Cent su Unity
Ho 45 anni, sono uno sviluppatore software di professione, fermo per un periodo sabbatico, con circa 3 anni di esperienza come utente Ubuntu. Totalmente convertito a Linux/FOSS e sostenitore di Local Vocal.
La mia esperienza con Linux è legata alla libertà e a tutte le possibilità che esso consente. Siamo liberi di utilizzare praticamente ogni tipo di dispositivo vogliamo, in qualunque modo vogliamo utilizzarlo, con qualsiasi distribuzione e/o pacchetto software che sia conveniente e contribuire in qualunque maniera ne siamo capaci. Dopo aver lavorato per anni in silos tecnici, questa libertà per me luccica splendente.
Molti dei contributi al dibattito su Unity sembrano non considerare un fattore rilevante: ogni persona ha un suo proprio modo di lavorare con Ubuntu. Io attualmente utilizzo la versione classica 11.04 sebbene le mie installazioni, dovute in non piccola parte agli articoli di FCM, l'abbiano convertita in un sistema che rispecchia efficacemente i modi in cui io utilizzo il mio PC/portatile. In tutti questi anni nessun'altra installazione è giunta così vicina a questo in termini di utilizzabilità. Ho provato Unity qualche volta, e l'ho trovato poco congeniale a me. Questo non mi permette di dire che Unity è buono o meno. Semplicemente non va bene per me.
E questo è anche il punto in cui la bellezza della libertà di Linux ci dà una lezione. Unity è solo un'ulteriore idea nel mondo di Linux, e se non dovesse andare bene, si può scegliere qualche altra cosa. Quindi, qualora divenisse necessario o se trovassi l'inclinazione e il tempo, cercherò una distribuzione che si comporti almeno come il mio sistema attuale.
Mentre l'esplorazione del nuovo software e delle distribuzioni può essere la parte divertente di Linux, quando si trova una configurazione a pennello per le proprie esigenze (e per quelle dell'hardware) si comincia ad essere restii a fare grossi cambiamenti. Alla fine, conta cosa noi riusciamo a fare con la tecnologia, non come lo facciamo.
Gerard Nash
Sincronizzazione del Software Center
L'ultima versione dell'Ubuntu Software Center presente in Ubuntu 11.10 ha una nuova interessante funzione, la sincronizzazione tra computer. Si può utilizzarla in diversi modi, ma prima di tutto per comparare due installazioni Ubuntu, vedere quale software è installato o mancante rispetto ad un'altra installazione ed essere in grado di installare i vari pacchetti mancanti nell'installazione Ubuntu corrente.
E qui compare il problema.
Mentre si fa la sincronizzazione, o anche mentre manualmente si seleziona ed installa software dall'Ubuntu Software Center poco alla volta, non vi è alcuna “coda” in cui aggiungere i pacchetti che si desidera installare. Comincia ad installare immediatamente il primo, e man mano che vengono selezionati altri pacchetti per l'installazione, vengono preparati per essere installati a loro volta. Con ogni pacchetto selezionato da installare, l'intero sistema diventa sempre più lento. E, se si utilizza questa funzione di sincronizzazione, dopo ogni selezione di software, viene visualizzata una nuova schermata che mostra i pacchetti mancanti, ma posizionati in cima alla lista, non dove li si era messi. Questo richiede che l'utente scorra manualmente verso la prima posizione per continuare a passare in rassegna i propri pacchetti.
Questo quindi il da farsi:
1.) permettere agli utenti di fermare la coda, e selezionare uno o tutti i pacchetti che si desiderano installare. Questa selezione verrebbe aggiunta alla coda in attesa, e nel momento in cui l'utente termina di selezionare tutti i pacchetti da installare, si potrebbe far ripartire la coda e andare a prendere un caffè mentre Ubuntu Software Center termina tutte le installazioni, senza ritardi né ulteriore intervento da parte dell'utente.
2.) mentre si passa in rassegna e si seleziona il software da installare, la lista dei software dovrebbe tornare alla posizione in cui l'utente l'ha lasciata, dopo aver scelto il pacchetto da installare.
3.) l'utente dovrebbe essere in grado di stampare una lista dalla funzione di sincronizzazione, sulla quale sono riportati i programmi aggiunti/mancanti di una distribuzione Ubuntu dall'altra.
4.) dovrebbe esserci una preferenza dell'utente secondo la quale Ubuntu Software Center diviene il metodo di installazione predefinito, o alternativamente lo sia il metodo di installazione originale gdebi.
Al Heynneman
Ben addestrato
Sebbene non sia un amministratore nel mondo di Linux, sono ben formato su tutti i fronti. In tutti i sensi. Ho usato PC e Mac sin da quando i Mac sono il top. Entrambe le piattaforme rendono la condivisione di cartelle così maledettamente semplice, e a casa mia ci sono molti computer in condivisione. Perché invece è così dannatamente difficile avere una macchina equipaggiata con Ubuntu in condivisione e/o connetterlo ad altre macchine presenti in casa? Vedo tutte le altre piattaforme in condivisione, ma non riesco a connettermici. E ogni volta faccio un macello con SAMBA. Condividere una cartella su Mac è super semplice. I PC e gli altri Mac non hanno alcun problema ad accedere alla cartella. La mia macchina Linux per i film (collegata alla TV), e un vecchio netbook Linux, non riescono. Frustrante, a dir poco. Qualcuno sa darmi una opzione di condivisione file semplice? La cosa più semplice sarebbe riuscire ad accedere al computer Linux per la visione dei film dai PC con Windows, i Mac e il Netbook. Entrambe le macchine Linux sono equipaggiate con l'ultima versione di Ubuntu e aggiornate.
Mike Todd
_ Immagine 2015: Dopo aver raggiunto l'accordo con le banche e i governi, le agenzie di rating stanno spostando la loro attenzione sui singoli cittadini... Wow!... Moody's ha appena declassato il mio valore a “C”... Fantastico... ora sei idoneo a ricevere un kit di salvataggio!
LETTERE Siamo lieti pubblicare ogni mese alcune delle mail che riceviamo. Se volete proporre una lettera per questo spazio, di critiche o complimenti, potete inviarla a letters@fullcirclemagazine.org. ATTENZIONE: Alcune lettere potranno essere tagliate per ragioni di spazio. Full Circle Devo ammettere che nel momento in cui sono apparsi Unity e Gnome 3 non ero affatto entusiasta di entrambi. Mi sono “svezzato” con Ubuntu (più o meno nel 2005) e l'ho usato fino a un anno e mezzo fa, quando sono passato a Mint. Mi piaceva molto il modo in cui si presentava e la semplicità d'uso. Appena è stato presentato Unity, non mi piaceva per nulla. Ho provato quindi il nuovo Mint... carino, ma non avevo alcun controllo né conferma grafica; ad esempio, prima, nel momento in cui davo un'occhiata rapida alla barra dei menu sapevo quali applicazioni erano attive anche se c'erano 4 desktop attivi. A Dicembre con tutti i cambiamenti, sono praticamente ritornato alle origini con Kubuntu. È veloce, personalizzabile tanto quanto sono abituato a fare, nonché affidabile. Non vedo l'ora che venga rilasciata la versione LTS. Allora sarò pronto a riabbracciare nuovamente la famiglia *buntu. Leggo FCM sin dalla sua nascita e mi piace il modo in cui è presentato. Ho un DVD con quasi tutte le edizioni di Ubuntu. Giusto le ultime non sono state ancora masterizzate. Non vi scoraggiate. Noi siamo ancora qui, alcuni possono fare una passeggiata ogni tanto, ma probabilmente torneranno verso uno dei vari *buntu. Tom L Windows 7 Ho utilizzato Ubuntu come SO principale per il mio computer per diversi anni, ma trovo talvolta ancora necessario usare Windows 7 in una macchina virtuale, cosa che odio fare. A dire il vero, uso Windows per così poche cose man mano che passa il tempo, ma non riesco ad aggirare le poche ultime rimaste! Tutti i lavori più importanti sono fattibili in maniera adeguata su Linux, sono pochi gli elementi riguardanti le periferiche hardware che causano qualche problema. Ad esempio, ho un Garmin satnav che uso intensivamente per i viaggi. Ho una sottoscrizione vitalizia per l'aggiornamento delle mappe, ma – indovinate – posso eseguire l'aggiornamento solo tramite Windows (o Mac). Uso Evernote sovente, ce l'ho installato sia sul mio telefono sia sul tablet (entrambi Android), ma devo usare Nixnote sul mio PC principale (e il team di Nixnote sta facendo un lavoro grandioso) ma il programma non è fluido e esteticamente accattivante come su Windows. L'ho usato con Wine; funziona, ma è talmente lento che è relativamente inutilizzabile. Evernote ha risposto alle mie domande dicendo che non sono una compagnia talmente grande da realizzare versioni per tutti i SO minori. Ho un tablet Android eccellente, l'Asus Transformer. Ma non riesco a farlo dialogare con il mio PC. Perché? Perché Asus realizza il software di connessione solo per PC Windows e Mac. Ovviamente, posso aggirare questo problema, ma è comunque una noia. Ho una TV DLNA e un lettore Bluray. Effettivamente non so quanto sia semplice interfacciarli con Windows, ma so per certo che non è facile farli funzionare al meglio e con la maggior parte delle funzioni su Ubuntu. Il server DLNA che ho provato con Ubuntu è fragile e difficile da utilizzare al meglio, e nella peggiore delle ipotesi non funziona per niente. Forse un buon articolo su come configurare queste componenti potrebbe essere positivo? Resto saldo sull'utilizzo di Linux, lo preferisco per molti altri aspetti e ogni versione è migliore della precedente. Ho un server domestico con musica e foto sul quale utilizzo Ubuntu, dopo aver utilizzato inizialmente Windows Home Server e non tornerò mai indietro. Mike Anderson Un veterano Sono un veterano dei sistemi operativi, con oltre 50 anni nel campo. Ma dimentichiamo il passato! Un nuovo anno e alcuni lavori veramente fruttuosi vi sono stati regalati. Core Linux, Ubuntu, Linux Mint e molte altre distribuzioni di Linux. Tra tutte quelle che ho provato o con le quali ho lavorato, Ubuntu e Linux Mint spiccano. Ho provato a convincere molti altri utenti di saltar giù dal carro dei vincitori di Microsoft e beneficiare di un sistema di gran lunga superiore. Ho 7 sistemi operativi sul mio PC con differenti distribuzioni Linux (molti con avvio multiplo e alcuni su Virtualbox). Recentemente abbiamo preso una buca lungo la strada. Le versioni che vanno da Ubuntu 10.04 e il similare Linux Mint hanno scommesso su nuovi concetti che personalmente penso dovessero essere del tutto opzionali. La connessione Cloud e il processing sono una grande idea, ma cosa dire a riguardo dei tanti utenti che hanno bisogno del computer solo per le email, un programma di scrittura e un foglio di calcolo, qualche gioco, immagini e video? Cosa fare riguardo alle porte aperte sull'ingegneria sociale (facebook, twitter, ecc...) che molti non vogliono? Se lo volessero, installerebbero ciò che più desiderano. La sicurezza dovrebbe essere pesantemente rivista. È spettacolare cosa si può imparare su una persona attraverso le indagini su Internet. La vecchia domanda di sicurezza sul nome di battesimo di vostra madre è un giochino e non serve certo ancestry.com per risolverlo... Jim Mechtel Google Currents Vorrei fare giusto un grosso ringraziamento per tutto il duro lavoro che è stato fatto per creare le versioni di Full Circle Magazine per Google Currents e Kindle. Penso sia assolutamente la strada da perseguire, dato che molta gente oggigiorno possiede smartphone o tablet di qualche tipo, e probabilmente, come succede a me, utilizza il computer sempre di meno. Google Currents, da quanto ne so io, non è ancora disponibile in UK, ma una rapida ricerca di “Google Current APK” su Google riporta come e dove scaricarlo. Assicuratevi solo che vi sia la spunta su “Sorgenti sconosciuti – Autorizzare l'installazione di software non presente nel Market”. Currents verrà quindi scaricato e installato tranquillamente. Sebbene la versione di FCM per Currents è molto buona e ben articolata, potrei audacemente suggerire che l'aggiunta di qualche immagine qua e là non sarebbe mica male [fatto! - Ed]. Capisco totalmente il motivo per il quale sono state tenute da parte, tuttavia la maggior parte dei lettori probabilmente hanno una velocità di connessione decente e quindi sono in grado di scaricare le ultime versioni con il WiFi di casa e di avere un numero di FCM da maneggiare ovunque vada. Bryan Directory Opus Al momento utilizzo Directory Opus su Windows 7 per gestire i miei documenti giornalieri, ossia leggere i miei pdf, odt, doc, powerpoint, vedere documenti in HTML, visualizzare foto in formato Raw, Jpeg, Png, Tif, Gif. I gestori di file Dolphin e Nautilus lasciano un po' a desiderare, perché sono molto limitati nella capacità di assolvere a quei compiti di gestione dei file richiesti quotidianamente. Directory Opus permette di comprimere/decomprimere file zip, effettuare presentazioni delle foto, eseguire musica (mp3), visualizzare video e file Flv di Flash, permette di impostare il numero di finestre aperte per visualizzare le foto/illustrare a video comparative di dati, cambiare la dimensione delle icone per le foto a proprio piacimento, convertire il formato dei file relativi alle foto. Qualcuno conosce un gestore di file più potente di quelli di Ubuntu, pacchettizzato per Ubuntu & Kubuntu? Ho provato tempo addietro Directory Opus e Power Desk con Wine; si sono rivelate alcune incompatibilità nel modo in cui era presentata l'interfaccia e non mi va assolutamente di percorrere questa strada, vorrei utilizzare qualcosa di nativo per i sistemi Ubuntu/Kubuntu. Ubuntu necessita di un gestore di file come questo in modo da rendere il lavoro di tutti i giorni più semplice, visto che non è necessario per una persona tenere aperte le finestre di programmi distinti solo per vedere o eseguire qualcosa. Si potrebbe aver bisogno di guardare piuttosto che modificare qualcosa e una utilità come questa sarebbe molto d'aiuto. Brian Hartnell Ronnie risponde: Non posso aiutarti per quanto riguarda i file manager, ma penso che l'ultima volta che ho utilizzato Directory Opus sia stata sull'Amiga A500. Ah, che ricordi! Gord aggiunge: in senso lato, l'intera filosofia di Linux è avere piccoli programmi che facciano una cosa, ma la facciano bene e si colleghino ad altri programmi che facciano bene qualcos'altro. Quindi ad esempio, premendo Invio si accede all'Eye di Gnome, che permette di fare presentazioni di immagini a tutto schermo. 2 Cent su Unity Ho 45 anni, sono uno sviluppatore software di professione, fermo per un periodo sabbatico, con circa 3 anni di esperienza come utente Ubuntu. Totalmente convertito a Linux/FOSS e sostenitore di Local Vocal. La mia esperienza con Linux è legata alla libertà e a tutte le possibilità che esso consente. Siamo liberi di utilizzare praticamente ogni tipo di dispositivo che vogliamo, in qualunque modo vogliamo utilizzarlo, con qualsiasi distribuzione e/o pacchetto software che sia conveniente e contribuire in qualunque maniera ne siamo capaci. Dopo aver lavorato per anni in silos tecnici, questa libertà per me luccica splendente. Molti dei contributi al dibattito su Unity sembrano non considerare un fattore rilevante: ogni persona ha un suo proprio modo di lavorare con Ubuntu. Io attualmente utilizzo la versione classica 11.04 sebbene le mie installazioni, dovute non in piccola parte agli articoli di FCM, l'abbiano convertita in un sistema che rispecchia efficacemente i modi in cui io utilizzo il mio PC/portatile. In tutti questi anni nessun'altra installazione è giunta così vicina a questo in termini di usabilità. Ho provato Unity qualche volta e l'ho trovato poco congeniale per me. Questo non mi permette di dire che Unity è buono o meno. Semplicemente non va bene per me. E questo è anche il punto in cui la bellezza della libertà di Linux ci dà una lezione. Unity è solo un'ulteriore idea nel mondo di Linux e se non dovesse andare bene, si può scegliere qualche altra cosa. Quindi, qualora divenisse necessario, o se trovassi l'inclinazione e il tempo, cercherò una distribuzione che si comporti almeno come il mio sistema attuale. Mentre l'esplorazione del nuovo software e delle distribuzioni può essere la parte divertente di Linux, quando si trova una configurazione a pennello per le proprie esigenze (e per quelle dell'hardware) si comincia ad essere restii a fare grossi cambiamenti. Alla fine, conta cosa noi riusciamo a fare con la tecnologia, non come lo facciamo. Gerard Nash Sincronizzazione del Software Center L'ultima versione dell'Ubuntu Software Center presente in Ubuntu 11.10 ha una nuova interessante funzione, la sincronizzazione tra computer. Si può utilizzarla in diversi modi, ma prima di tutto per comparare due installazioni Ubuntu, vedere quale software è installato o mancante rispetto ad un'altra installazione ed essere in grado di installare i vari pacchetti mancanti nell'installazione Ubuntu corrente. E qui compare il problema. Mentre si fa la sincronizzazione, o anche mentre manualmente si seleziona ed installa software dall'Ubuntu Software Center poco alla volta, non vi è alcuna “coda” in cui aggiungere i pacchetti che si desidera installare. Comincia ad installare immediatamente il primo, e man mano che vengono selezionati altri pacchetti per l'installazione, vengono preparati per essere installati a loro volta. Con ogni pacchetto selezionato da installare, l'intero sistema diventa sempre più lento. E, se si utilizza questa funzione di sincronizzazione, dopo ogni selezione di software, viene visualizzata una nuova schermata che mostra i pacchetti mancanti, ma posizionati in cima alla lista, non dove li avevamo messi. Questo richiede che l'utente scorra manualmente verso la prima posizione per continuare a passare in rassegna i propri pacchetti. Questo quindi il da farsi: 1.) permettere agli utenti di fermare la coda e selezionare uno o tutti i pacchetti che si desiderano installare. Questa selezione verrebbe aggiunta alla coda in attesa e nel momento in cui l'utente termina di selezionare tutti i pacchetti da installare, si potrebbe far ripartire la coda e andare a prendere un caffè mentre Ubuntu Software Center termina tutte le installazioni, senza ritardi né ulteriore intervento da parte dell'utente. 2.) mentre si passa in rassegna e si seleziona il software da installare, la lista dei software dovrebbe tornare alla posizione in cui l'utente l'ha lasciata, dopo aver scelto il pacchetto da installare. 3.) l'utente dovrebbe essere in grado di stampare una lista dalla funzione di sincronizzazione, sulla quale sono riportati i programmi aggiunti/mancanti tra una distribuzione Ubuntu e l'altra. 4.) dovrebbe esserci una preferenza dell'utente secondo la quale Ubuntu Software Center diviene il metodo di installazione predefinito, o in alternativa, lo sia il metodo di installazione originale gdebi. Al Heynneman Ben addestrato Sebbene non sia un amministratore nel mondo di Linux, sono ben formato su tutti i fronti. In tutti i sensi. Ho usato PC e Mac sin da quando i Mac sono il top. Entrambe le piattaforme rendono la condivisione di cartelle così maledettamente semplice e a casa mia ci sono molti computer in condivisione. Perché invece è così dannatamente difficile avere una macchina equipaggiata con Ubuntu in condivisione e/o connetterlo ad altre macchine presenti in casa? Vedo tutte le altre piattaforme in condivisione, ma non riesco a connettermici. E ogni volta faccio un macello con SAMBA. Condividere una cartella su Mac è super semplice. I PC e gli altri Mac non hanno alcun problema ad accedere alla cartella. La mia macchina Linux per i film (collegata alla TV), e un vecchio netbook Linux, non riescono. Frustrante, a dir poco. Qualcuno sa darmi una opzione di condivisione file semplice? La cosa più semplice sarebbe riuscire ad accedere al computer Linux per la visione dei film dai PC con Windows, i Mac e il Netbook. Entrambe le macchine Linux sono equipaggiate con l'ultima versione di Ubuntu e aggiornate. Mike Todd Note alla traduzione
Revisione
Immagine
2015: Dopo aver raggiunto l'accordo con le banche e i governi, le agenzie di rating stanno spostando la loro attenzione sui singoli cittadini...
Wow!... Moody's ha appena declassato il mio valore a “C”...
Fantastico... ora sei idoneo a ricevere un kit di salvataggio!
Note alla revisione