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Introduzione
Questa guida spiega come installare su Ubuntu e derivate applicazioni disponibili in formato AppImage.
Lo scopo del progetto AppImage è di rendere disponibile software attraverso file portabili e autoinstallanti, eseguibili dall'utente in tutta facilità senza privilegi di amministrazione, compatibili con tutte le distribuzioni GNU-Linux.
Questi file si presentano con estensione .Appimage.
Prima del loro utilizzo si consiglia la lettura del paragrafo dedicato ad approfondimenti su questa tipologia di applicazioni.
In questa pagina è disponibile un elenco di software disponibili in formato AppImage. |
Si raccomanda l'esecuzione, l'installazione e l'utilizzo di queste applicazioni solo se provenienti da fonti verificate. |
Operazioni preliminari
Prima di procedere al download dell'eseguibile .Appimage, reperire informazioni sul software desiderato per assicurarsi che sia supportato dal sistema in uso (architettura 32 o 64 bit, versione di Ubuntu, se sono richieste particolari impostazioni di sistema ecc.).
Scaricare il pacchetto .Appimage che si intende installare nella propria Home.
Eseguire clic destro sul file e selezionare Proprietà.
- Assicurarsi che l'utente in uso abbia i permessi di lettura e scrittura sul file.
Eseguire file AppImage
Eseguire clic destro sul file e selezionare Proprietà.
Inserire il flag nella casella relativa ai permessi di esecuzione, con diciture differenti a seconda dell'ambiente grafico in uso (Permetti di eseguire il file come programma, Rendi eseguibile ecc.).
In alternativa può essere utilizzata un'altra procedura:
Aprire un terminale.
Spostarsi tramite riga di comando nella cartella dove è stato scaricato il file.
Digitare
chmod a+x file.AppImage
sostituendo la dicitura file.Appimage con il nome del file (ad esempio krita-3.0.1-x86_64.Appimage).
Sarà quindi possibile cliccare sul file per eseguire l'applicazione.
Per rimuovere l'applicazione è sufficiente eliminare il file .Appimage ed eventuali relative cartelle visibili o nascoste nella propria Home (quest'ultime solitamente visualizzabile in un file manager con la combinazione di tasti Ctrl + H).
Installare pacchetti AppImage
Alcuni programmi disponibili in formato AppImage permettono l'installazione completa, in modo tale che siano integrati nel sistema, con relative icone di avvio nel menu. A tale scopo seguire la seguente procedura:
- Reperire informazioni sul software desiderato per assicurarsi che supporti l'installazione.
Se necessario, rendere eseguibile il file come descritto nel precedente paragrafo.
Aprire un terminale e spostarsi nella cartella dove è stato scaricato il file.
Digitare il comando
./file.AppImage install
sostituendo la dicitura file.Appimage con il nome del file (ad esempio scribus-1.5.1-linux-x86_64.AppImage).
La procedura descritta non è universale, ma dipende dal contenuto e dalla struttura del file .Appimage. Pertanto consultare la documentazione relativa ai singoli softwre reperibili in questo formato. |
Alcune applicazioni dispongono di parametri grazie ai quali si può avere una lista delle opzioni e/o dei comandi disponibili (ad esempio *option*, man o --help). |
Vantaggi e svantaggi di AppImage
Attualmente l'utilizzo di questo formato comporta i seguenti vantaggi:
- Semplicità e rapidità di utilizzo.
- Possibilità di utilizzare programmi senza installare eventuali dipendenze, che sarebbero necessarie con i package manager tradizionali.
- Facilità di distribuire pacchetti di grandi dimensioni.
Praticità per sviluppare e distribuire software utilizzabile su ogni distribuzione GNU-Linux, indipendentemente dal sistema di pacchetti adottato (file .deb, .rpm, .aur ecc.).
Al contempo presenta le seguenti limitazioni:
- Al di là delle singole applicazioni, difficoltà nel pacchettizzare un intero sistema di base.
- Assenza di un gestore di pacchetti in grado, fra le altre cose, di aggiornare il software.
- Assenza di uno strumento per creare pacchetti.
I file relativi all'applicazione non sono presenti o linkati nella root di sistema (per esempio in /usr/bin). Nei sistemi con più utenti ciò comporta che ognuno di essi deve reperire e/o installare il software separatamente nella propria Home.