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||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">'''L'esecuzione, l'installazione e l'utilizzo di queste applicazioni, se provenienti da fonti non verificate, potrebbe comportare danni al sistema.'''|| ||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">'''Si raccomanda l'esecuzione, l'installazione e l'utilizzo di queste applicazioni solo se provenienti da fonti verificate.'''||


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Introduzione

Questa guida spiega come installare su Ubuntu e derivate applicazioni disponibili in formato AppImage.

Lo scopo del progetto AppImage è di rendere disponibile software attraverso file portabili e autoinstallanti, eseguibili dall'utente in tutta facilità senza privilegi di amministrazione, compatibili con tutte le distribuzioni GNU-Linux.

Questi file si presentano con estensione .Appimage.
Prima del loro utilizzo si consiglia la lettura del paragrafo dedicato ad approfondimenti su questa tipologia di applicazioni.

In questa pagina è disponibile un elenco di software disponibili in formato AppImage.

Si raccomanda l'esecuzione, l'installazione e l'utilizzo di queste applicazioni solo se provenienti da fonti verificate.

Operazioni preliminari

  1. Prima di procedere al download dell'eseguibile .Appimage, reperire informazioni sul software desiderato per assicurarsi che sia supportato dal sistema in uso (architettura 32 o 64 bit, versione di Ubuntu, se sono richieste particolari impostazioni di sistema ecc.).

  2. Scaricare il pacchetto .Appimage che si intende installare nella propria Home.

  3. Eseguire clic destro sul file e selezionare Proprietà.

  4. Assicurarsi che l'utente in uso abbia i permessi di lettura e scrittura sul file.

Eseguire file AppImage

  1. Eseguire clic destro sul file e selezionare Proprietà.

  2. Inserire il flag nella casella relativa ai permessi di esecuzione, con diciture differenti a seconda dell'ambiente grafico in uso (Permetti di eseguire il file come programma, Rendi eseguibile ecc.).

In alternativa può essere utilizzata un'altra procedura:

  1. Aprire un terminale.

  2. Spostarsi tramite riga di comando nella cartella dove è stato scaricato il file.

  3. Digitare

    chmod a+x file.AppImage

    sostituendo la dicitura file.Appimage con il nome del file (ad esempio krita-3.0.1-x86_64.Appimage).

Sarà quindi possibile cliccare sul file per eseguire l'applicazione.

Per rimuovere l'applicazione è sufficiente eliminare il file .Appimage ed eventuali relative cartelle visibili o nascoste nella propria Home (quest'ultime solitamente visualizzabile in un file manager con la combinazione di tasti Ctrl + H)..

Installare pacchetti AppImage

Alcuni programmi disponibili in formato AppImage permettono l'installazione completa, in modo tale che siano integrati nel sistema, con relative icone di avvio nel menu. A tale scopo seguire la seguente procedura:

  1. Aprire un terminale.

  2. Spostarsi nella cartella dove è stato scaricato il file.

  3. Digitare il comando

    ./ file.AppImage install

    sostituendo la dicitura file.Appimage con il nome del file (ad esempio scribus-1.5.1-linux-x86_64.AppImage).

Vantaggi e svantaggi di AppImage

Attualmente l'utilizzo di questo formato comporta i seguenti vantaggi:

  • Semplicità di utilizzo.
  • In alcuni casi, possibilità di utilizzare programmi senza installare dipendenze che sarebbero necessarie con i package manager tradizionali.
  • Facilità di distribuire pacchetti di grandi dimensioni.
  • Praticità per sviluppare e distribuire software utilizzabile su ogni distribuzione GNU-Linux, indipendentemente dal sistema di pacchetti adottato (file .deb, .rpm, .aur ecc.).

Al contempo presenta le seguenti limitazioni:

  • Al di là delle singole applicazioni, difficoltà nel pacchettizzare un intero sistema di base.
  • Assenza di un gestore i pacchetti.
  • Assenza di uno strumento per creare pacchetti in grado, fra le altre cose, di aggiornare il software.
  • I file relativi all'applicazione non sono presenti o linkati nella root di sistema (per esempio in /usr/bin). Ciò comporta che ogni utente deve reperire e/o installare il software separatamente nella propria Home.

Ulteriori risorse


CategoryAmministrazione