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<<Indice(depth=2)>>
<<Informazioni(forum="http://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?f=46&t=599262")>>

= Introduzione =

Ubuntu viene distribuito attraverso Internet sotto forma di due tipi di file: i file '''immagine di CD''', indicati come `.iso`, e file '''immagine flash''', indicati come `.img`. <<BR>>
L'installazione di Ubuntu per mezzo di supporti flash prevede come primo passo la scrittura sul supporto dell’immagine `.img` scaricata da Internet. Per questa operazione é necessario un dispositivo in grado di scrivere su memoria flash formattato FAT32 (chiavetta USB, lettore di SD, ecc.) e spazio sul supporto sufficiente all'installazione (la dimensione minima raccomandata é di 1 GiB). Di solito, una chiavetta USB è sufficiente per soddisfare entrambi i requisiti.

Tra le versioni attualmente supportate:

 * '''Ubuntu 15.04 Snappy'''
  * [[http://releases.ubuntu.com/vivid/ubuntu-15.04-snappy-amd64+generic.img.xz|64-bit PC (AMD64)]]
  * [[http://releases.ubuntu.com/vivid/ubuntu-15.04-snappy-armhf+bbb.img.xz|ARMhf BeagleBone Black]]

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">'''Questa operazione distruggerà tutti i dati presenti sul dispositivo USB. Eseguire un backup di tutti i dati su un altro supporto prima di procedere.''' ||

È necessario assicurarsi che il computer consenta l'avvio del sistema dal dispositivo scelto per l’installazione. Molti computer possono eseguire l'avvio del sistema da unità USB, alcuni computer anche da altri dispositivi. Per maggiori informazioni è consigliato controllare la documentazione del proprio computer.

= Scrivere un file IMG =

Di seguito sono descritte le istruzioni per scrivere su scheda SD i file `.img` delle versioni di Ubuntu sopra elencate. <<BR>>
Prima di scrivere la memoria flash, è fortemente raccomandato verificare l'hash MD5 del file `.img` con quelli ufficiali riportati in [[Installazione/MD5Sum|questa pagina]]. Questo garantisce che il file non è stato danneggiato durante lo scaricamento e che risulta intatto.

== Ubuntu ==

=== Modalità grafica ===

Questa procedura è valida per tutti i sistemi Gnu/Linux su cui sia possibile installare lo strumento [[https://git.gnome.org/browse/gnome-disk-utility/|Disk Utility]].

 0. Inserire la scheda SD nell'apposito slot o in un adattatore.
 0. [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|Installare]] il pacchetto [[apt://gnome-disk-utility|gnome-disk-utility]], se assente nel proprio sistema.
 0. Scaricare e salvare l'archivio compresso della versione di Ubuntu che si intende installare e [[AmministrazioneSistema/FormatiDiCompressione#decomprimere|estrarre]] il file `.img` in esso contenuto in una directory a piacere.
 0. Accedere alla cartella dove si è salvato il file `.img`, fare clic con il tasto destro del mouse sul file selezionando l'opzione '''Apri con "Creazione immagini disco"'''. Verrà quindi aperta l'utilità '''Dischi'''.
 0. Nella finestra '''Ripristina immagine disco''' selezionare la scheda SD di destinazione e premere il tasto '''Avvia ripristino'''.
 0. Nella finestra successiva verificare che il dispositivo selezionato sia quello corretto (onde evitare la cancellazione di un dispositivo sbagliato, con conseguente perdita di dati). Fare clic su '''Ripristina''' e inserire la password per confermare.
 0. Attendere il termine della procedura di scrittura ed estrarre la scheda SD dallo slot o dall'adattatore.
  
||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Grandi/info.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">La stessa procedura può essere utilizzata per installare alcune delle altre distribuzioni o sistemi operativi appositi per Raspberry Pi diversi da Ubuntu (ad esempio [[https://www.raspbian.org/|Raspbian]], [[https://osmc.tv/|OSMC]] ecc.).||

=== Modalità da linea di comando ===

Di seguito sono descritte le istruzioni per scrivere su scheda SD i file `.img` delle versioni di Ubuntu sopra elencate attraverso la [[AmministrazioneSistema/RigaDiComando|riga di comando]].

 0. Scaricare l'archivio compresso della versione di Ubuntu che si intende installare e [[AmministrazioneSistema/FormatiDiCompressione#decomprimere|estrarre]] il file `.img` in esso contenuto nella propria '''Home'''.
 0. [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|Installare]] il pacchetto [[apt://gddrescue|gddrescue]].
 0. Per ottenere la lista dei dispositivi presenti, digitare nel [[AmministrazioneSistema/RigaDiComando|terminale]] il comando: {{{
lsblk
}}}
 0. Collegare la scheda SD al computer e ripetere il comando per identificare il dispositivo precedentemente assente nella lista. Il nome del dispositivo sarà identificabile dalla dicitura '''disk''' in corrispondenza della colonna '''TYPE'''.
 0. Scrivere l'immagine di Ubuntu sulla scheda SD con il comando:{{{
sudo ddrescue -d -D --force ubuntu-image.img /dev/nome_del_device}}} sostituendo `ubuntu-image.img` con il nome del file estratto precedentemente dall'archivio e `nome_del_device` con il nome del device precedentemente identificato (ad esempio `sdb` oppure `mmcblk0`).
 0. Attendere il termine del processo di scrittura. Se eseguito senza errori, sarà possibile estrarre la scheda dal computer e inserirela nel '''Raspberry Pi''' per il primo utilizzo.

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">''Esistono diverse modalità per scrivere immagini di sistema con formato `.img` su scheda SD. In questa guida viene utilizzato il tool [[http://www.gnu.org/software/ddrescue/|ddrescue]]. Se si desidera usarne altri (ad esempio [[https://source.tizen.org/documentation/reference/bmaptool/bmap-tools-project|bmap-tools]]) consultare la documentazione o i manuali d'utilizzo nelle relative pagine ufficiali. '' ||

== Windows ==

 0. Scaricare l'immagine di Ubuntu desiderata dalla relativa pagina di download. Estrarre quindi il contenuto in una cartella a propria scelta attraverso un qualsiasi programma per gestione di archivi ('''!WinZip''', '''WinRAR''', '''7zip''' ecc.).
 0. Procedere con il download dell'utility '''!Win32DiskImager''' dalla relativa [[http://sourceforge.net/projects/win32diskimager/?source=typ_redirect|pagina Sourceforge]] ed estrarre il contenuto in una cartella a propria scelta attraverso un qualsiasi programma per gestione di archivi.

 0. Inserire la scheda SD nello slot dedicato o in un adattatore collegato al computer. Prendere nota della lettera che il sistema assegnerà al drive appena verrà correttamente riconosciuto (es. '''G:''', '''H:''', ecc.) controllando la colonna sinistra di '''Explorer''' o visitando la sezione '''Computer''' ('''Risorse del Computer''' su Windows XP, '''Questo PC''' su Windows 8.1).

 ||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">'''Prestare molta attenzione alla lettera assegnata dal sistema alla scheda SD. Nei passi successivi, un'indicazione errata della stessa potrebbe causare la cancellazione accidentale di tutti i dati in una partizione dell'hard disk del computer, oppure in eventuali altri hard disk, SD o pendrive collegati!''' ||

 0. Recarsi nella cartella dove è stato precedentemente salvato il contenuto del file `Win32DiskImager.zip`; fare clic di destro sul file `Win32DiskImager.exe` selezionando l'opzione '''Esegui come amministratore'''. Eseguire il Wizard per l'installazione del programma.

 0. Avviare il programma appena installato. Selezionare il file d'immagine estratto in precedenza e il drive della SD card, così come illustrato nella figura sottostante, facendo particolare attenzione nel selezionare la lettera del dispositivo corretto.

 <<Immagine(Installazione/RaspberryPi/DaWindows/win32diskman.png,490,center)>>

 0. Fare clic sul tasto '''Scrivi''' (o '''Write''') e attendere fino al termine della scrittura.

 0. Ad operazione terminata chiudere il programma ed estrarre la scheda SD dallo slot.

== Mac OS X ==

=== Procedura con interfaccia grafica ===

 0. Inserire la scheda SD nello slot dedicato o in un adattatore collegato al computer. Se non fatto precedentemente, formattarla con filesystem '''FAT32'''.
 0. Dall'Apple menu selezionare '''''About This Mac → More info...'''''. Per sistemi Mac OS X 10.8.x Mountain Lion e successivi '''''About This Mac → System Report'''''.
 0. Fare clic su '''USB''' (oppure '''Card Reader''' se il computer possiede un lettore SD integrato) e individuarla nella parte superiore destra della finestra. Fare clic sull'icona, quindi cercare il nome '''BSD''' nella sezione in basso a destra.
 0. Prendere nota del numero assegnato dal sistema (ad esempio '''disk4''' o '''disk5''').
 0. Smontare il device attraverso '''Disk Utility''', senza estrarla.
 0. Eseguire il seguente comando da terminale:{{{
 sudo dd bs=1m if=path_of_your_image.img of=/dev/diskn
}}}sostituendo la ''n'' finale con il numero del disco annotato in precedenza.

=== Procedura con riga di comando ===

 0. Eseguire il seguente comando:{{{
diskutil list
}}}
 0. Identificare il disco con l'accortezza di non confonderlo con una partizione (es: '''disk4''' e non '''disk4s1'''):
 {{{
diskutil unmountDisk /dev/<disk# from diskutil>
sudo dd bs=1m if=image.img of=/dev/<disk# from diskutil>
}}}sostituendo ''image.img'' con il nome del file d'immagine e ''<disk# from diskutil>'' con il numero del disco individuato in precedenza come nel seguente esempio:{{{
sudo dd bs=1m if=2015-02-16-raspbian-wheezy.img of=/dev/disk4
}}}
 ||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">'''Nel caso si avesse ''GNU coreutils'' installato potrebbe verificarsi l'errore''':||
  {{{
dd: invalid number '1m'
}}}In questo caso usare ''1M'':{{{
sudo dd bs=1M if=image.img of=/dev/<disk# from diskutil>
}}}
 0. Attendere fino al termine della scrittura ed estrarre la scheda SD dallo slot.

= Ulteriori risorse =

 * [[https://help.ubuntu.com/community/Installation/FromImgFiles|Documento originale]]

= Pagina di test =

 * [[snap://krita|krita]]



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<<Anchor(headerSM)>>

||<tablestyle="font-size: 0.9em; text-align: center; width: 100%; font-weight: bold; table-layout: fixed;" rowbgcolor="#f7f7f7">[[GruppoPromozione/SocialMedia| {{attachment:01.png}}]]<<BR>> [[GruppoPromozione/SocialMedia|Social Media]] || [[GruppoPromozione/SocialMedia/Organizzazione| {{attachment:02.png}}]]<<BR>> [[GruppoPromozione/SocialMedia/Organizzazione|Organizzazione]] || [[GruppoPromozione/SocialMedia/Partecipa| {{attachment:03.png}}]]<<BR>> [[GruppoPromozione/SocialMedia/Partecipa|Partecipa]] || {{attachment:04.png}}<<BR>> [[GruppoPromozione/SocialMedia/LavoriInCorso|LIC]] - [[GruppoPromozione/SocialMedia/EdizioneInCorso|EIC]] || [[GruppoPromozione/SocialMedia/PubblicazioneNews| {{attachment:07.png}}]]<<BR>> [[GruppoPromozione/SocialMedia/PubblicazioneNews|Pubblicazione]] || [[NewsletterItaliana/Archivio| {{attachment:06.png}}]]<<BR>> [[NewsletterItaliana/Archivio|Newsletter]] || [[http://www.ubuntu-it.org/news| {{attachment:05.png}}]]<<BR>> [[http://www.ubuntu-it.org/news|Blog]] || [[GruppoPromozione/SocialMedia/RegolamentoCommunity| {{attachment:08.png}}]]<<BR>> [[GruppoPromozione/SocialMedia/RegolamentoCommunity|Regolamento]] || [[GruppoPromozione/SocialMedia/Crediti| {{attachment:09.png}}]]<<BR>> [[GruppoPromozione/SocialMedia/Crediti|Crediti]] ||
||<style="font-size: 0.90em; background-color: #cccccc;" -9> Social Media ||
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/Header /Newsletter/Header

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= AMD =

 0. http://packages.ubuntu.com/trusty-updates/all/linux-firmware/filelist
 0. http://packages.ubuntu.com/xenial/all/linux-firmware/filelist
 0. http://packages.ubuntu.com/xenial-updates/all/linux-firmware/filelist
 0. http://packages.ubuntu.com/zesty-updates/all/linux-firmware/filelist
 0. http://packages.ubuntu.com/artful-updates/all/linux-firmware/filelist
 0. http://packages.ubuntu.com/bionic/all/linux-firmware/filelist
 0. http://packages.ubuntu.com/bionic-updates/all/linux-firmware/filelist

'''Amdgpu'''

 * 1+2: carrizo, fiji, stoney, tonga, topaz
 * 3: carrizo, fiji, polaris10, polaris11, stoney, tonga, topaz

'''Radeon'''

 * 1+2: aruba, barts, bonaire, btc, caicos, cayman, cedar,
 * 3:

'''GPU'''

''Desktop''
 * RX 460/470/480: polaris
 * Pro Duo: fiji (x2, manca crossfire)
 * R9 FuryX/Fury/Nano: fiji
 * R9 390X/390: grenada (hawaii)
 * R9 380X/380: antigua (tonga)
 * R7 370: trinidad (pitcairn)
 * R7 360: tobago (bonaire)
 * R7 350: oland/cape verde
 * R9 295X2: hawaii
 * R9 290X/290: hawaii
 * R9 285: tonga
 * R9 280/280X: tahiti
 * R9 270X/270: curacao (pitcairn)
 * R7 265: pitcairn
 * R7 260X/260: bonaire
 * R7 250X: cape verde
 * R7 250/240: oland
 * R5 230: caicos

''Laptop''
 * R9 M485X: amethyst (tonga)
 * R9 M470X/M470: strato (bonaire)
 * R7 M465X: tropo (???)
 * R7 M465: litho (???)
 * R7 M460/M445/M440: meso (???)
 * R5 M435/M430/M420: jet? exo? (???)
 * R9 M395X/M390X: amethyst (tonga)
 * R9 M385X/M380: strato (bonaire)
 * R9 M375X/M375/M365X: tropo? venus? (???)
 * R7 M380: ???
 * R7 M370/M365: litho (???)
 * R7 M360: meso? mars? (???)
 * R7 M340: meso? opal? (???)
 * R5 M335:
 * R5 M330:
 * R5 M320:
 * R5 M315:
 * R9 M295X: amethyst (tonga)
 * R9 M290X: neptune (pitcairn)
 * R9 M280X: saturn (bonaire)
 * R9 M275X: venus (cape verde)
 * R9 M270X: saturn (bonaire)/venus (cape verde)
 * R9 M265X: venus (cape verde)
 * R7 M270/M265: opal (???)
 * R7 M260X: opal? marts? (???)
 * R7 M260: topaz? opal? (???)
 * R5 M255:
 * R5 M230:

'''Da fare'''

 * aggiungere tabella APU in /Amd
Linea 117: Linea 113:

#format wiki
#LANGUAGE it
<<BR>>
<<Indice>>
<<Informazioni(forum="https://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?f=46&t=119711";rilasci="18.04 16.04 14.04")>>

= Introduzione =

Se la riproduzione di un DVD non è scorrevole, potrebbe essere a causa del DMA non attivato. DMA, o «Direct Memory Access», permette ai dischi rigidi e ai lettori di CD/DVD di accedere direttamente alla memoria di sistema, senza caricare la CPU.

La maggior parte dei sistemi prodotti dal 1994 ha il supporto al DMA, mentre è pressoché certa la sua presenza (o sua evoluzione quale l'UDMA) dal 1997.

||<tablestyle="text-align: justify; width:63%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">'''Abilitare il DMA può essere pericoloso in alcuni casi. Problemi comuni sono collegati ad hardware con problemi, errori nei driver o uso di impostazioni non supportate dal proprio sistema.''' ||

<<Anchor(abilitare)>>
= Abilitare il DMA =

Di seguito viene illustrato l'utilizzo di '''lsscsi''', strumento semplice per identificare il dispositivo di masterizzazione.

 0. [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|Installare]] il pacchetto [[apt://lsscsi|lsscsi]].
 0. Per identificare il nome del dispositivo digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale |terminale]] il comando: {{{
lsscsi | grep -i dvd
}}}

Di seguito per abilitare il DMA viene illustrato l'utilizzo del programma '''hdparm'''.

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">'''Fare attenzione che il programma ''hdparm'' se usato in modo superficiale può arrecare gravi danni al dispositivo su cui è usato.'''||

Nei seguenti comandi sostituire il dispositivo `dev/srX` con quello ottenuto col comando precedente.

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">'''Prestare molta attenzione nell'indicare il dispositivo corretto. Ad esempio, nei casi più comuni, indicare /dev/sda nel comando precedente può compromettere l'integrità del disco rigido cagionando l'inavviabilità del proprio sistema e l'accesso ai propri file personali.'''||

 0. [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|Installare]] il pacchetto [[apt://hdparm|hdparm]].
 0. Controllare le impostazioni di `/dev/srX`: {{{
sudo hdparm /dev/srX
}}}
 0. Se è presente una linea come questa: {{{
using_dma = 1 (on)
}}} significa che il DMA è già attivato. Passa direttamente al passo 4 per vedere se viene abilitato all'avvio del sistema.
 0. Abilitare il DMA per `/dev/srX` {{{
sudo hdparm -d1 /dev/srX
}}}
 0. Ora è stato abilitato il DMA. Comunque, per avere queste impostazioni abilitate automaticamente all'avvio del sistema, è necessario modificare il file `/etc/hdparm.conf`.<<BR>>
 Aprire con un [[Ufficio/EditorDiTesto|editor di testo]] e con i [[AmministrazioneSistema/Sudo|privilegi di amministrazione]] il file `/etc/hdparm.conf`, dunque aggiungere le seguenti righe alla fine del file: {{{
/dev/srX {
dma = on
}
}}}
 0. Salvare, quindi riavviare il sistema.

= Comandi avanzati =

È possibile ottenere specifiche informazioni sui tre principali parametri del masterizzatore:

||<tablestyle="width:100%" rowstyle="background-color: #cccccc;":>'''Opzione'''||<:>'''Output'''||
||<#f7f7f7:>'''-d''' ||DMA del dispositivo in esame ||
||<#f7f7f7:>'''-c''' ||supporto IO del dispositivo in esame, 16 o 32 bit è la velocità di trasmissione dei dati (consultare questa [[http://it.wikipedia.org/wiki/Input/Output|pagina]])||
||<#f7f7f7:>'''-m''' ||multcount, (Ide Block Mode) trasmissione di settori multipli per I/O a 0, 8, 16 o 32 bit||

 * Quindi, il comando: {{{
sudo hdparm -d /dev/srX
}}} darà come output:{{{
/dev/srX:
 using_dma = 1 (on)
}}}

 * Il comando: {{{
sudo hdparm -c /dev/srX
}}} darà come output: {{{
/dev/srX:
 IO_support = 1 (32-bit)
}}}

 * Il comando: {{{
sudo hdparm -m /dev/srX
}}} darà come output: {{{
/dev/srX:
 multcount = 0 (off)
}}}

== Test sul masterizzatore ==

Il comando '''hdparm''' consente, attraverso l'uso dell'opzione '''-tT''', l'esecuzione di un test completo sui masterizzatori.

Per esempio: {{{
sudo hdparm -tT /dev/srX
}}}

il cui risultato è un output di questo tipo: {{{
/dev/srX:
 Timing cached reads: 276 MB in 2.01 seconds = 136.99 MB/sec
 Timing buffered disk reads: 20 MB in 3.14 seconds = 6.37 MB/sec
}}}

== Modifica della configurazione ==

L'esecuzione dei test mostrerà che Ubuntu ha già configurato al meglio il proprio hardware, tuttavia può essere utile la verifica dei valori e la loro eventuale correzione.

Alcune opzioni utili per la modifica della configurazione da utilizzare con '''hdparm''':

||<tablestyle="width:100%" rowstyle="background-color: #cccccc;":>'''Opzione'''||<:>'''Risultato'''||
||<#f7f7f7:>'''-c0''' || disabilita la funzione||
||<#f7f7f7:>'''-c1''' || abilita la modalità a 32bit||
||<#f7f7f7:>'''-c2''' || abilita la modalità a 16bit||
||<#f7f7f7:>'''-c3''' || abilita la modalità a 32bit con una funzione di sincronismo richiesta da molti chipset||

È quindi possibile modificare le impostazioni del masterizzatore con questo comando: {{{
sudo hdparm -d1 -c1 -m8 /dev/srX
}}}

Con il comando precedente è stato indicato di abilitare DMA (-d1), abilitare il supporto 32-bit del masterizzatore (-c1) e impostare l'«Ide Block Mode» su 8-bit (-m8). È possibile impostare l'«Ide Block Mode» su 16-bit (-m16) o 32-bit (-m32).

L'output del comando sarà: {{{
/dev/srX:
 setting 32-bit IO_support flag to 1
 setting multcount to 8
 setting using_dma to 1 (on)
 multcount = 8 (on)
 IO_support = 1 (32-bit)
 using_dma = 1 (on)
}}}

= Problemi noti =

Se i propri dispositivi sono configurati in modalità ''Cable Select'' ed eseguendo il comando '''hdparm''' si ricevono degli errori relativi a dei timeout o periferica non pronta, provare a cambiare la periferica in ''master'' o ''slave'', a seconda della configurazione del sistema (far riferimento al manuale del dispositivo o della propria scheda madre).

A volte il passo 3 può fallire con un messaggio tipo '''operation not permitted/operazione non permessa'''. Per risolvere questo problema, è necessario modificare il file `/etc/modules`.

Aprire con un [[Ufficio/EditorDiTesto|editor di testo]] e con i [[AmministrazioneSistema/Sudo|privilegi di amministrazione]] il file `/etc/modules`.

 * Nel caso si possieda un CPU '''Intel''', inserire: {{{
piix

ide-core
}}} sopra la riga: {{{
ide-cd
}}}
 
 * Nel caso si possieda una CPU '''AMD''', inserire: {{{
amd74xx
}}} sopra la riga: {{{
ide-cd
}}}

 * Nel caso si utilizzi un chipset '''VIA''', inserire: {{{
via82cxxx
}}} sopra la riga: {{{
ide-cd
}}}

A questo punto salvare e riavviare il sistema, quindi ripetere i passi 3 e 4 della [[#abilitare|procedura precedente]].

= Ulteriori risorse =

 * [[http://standards.ieee.org/reading/ieee/std_public/description/busarch/1212.1-1993_desc.html|Descrizione dettagliata del DMA]].

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CategoryHardware


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AMD

  1. http://packages.ubuntu.com/trusty-updates/all/linux-firmware/filelist

  2. http://packages.ubuntu.com/xenial/all/linux-firmware/filelist

  3. http://packages.ubuntu.com/xenial-updates/all/linux-firmware/filelist

  4. http://packages.ubuntu.com/zesty-updates/all/linux-firmware/filelist

  5. http://packages.ubuntu.com/artful-updates/all/linux-firmware/filelist

  6. http://packages.ubuntu.com/bionic/all/linux-firmware/filelist

  7. http://packages.ubuntu.com/bionic-updates/all/linux-firmware/filelist

Amdgpu

  • 1+2: carrizo, fiji, stoney, tonga, topaz
  • 3: carrizo, fiji, polaris10, polaris11, stoney, tonga, topaz

Radeon

  • 1+2: aruba, barts, bonaire, btc, caicos, cayman, cedar,
  • 3:

GPU

Desktop

  • RX 460/470/480: polaris
  • Pro Duo: fiji (x2, manca crossfire)
  • R9 FuryX/Fury/Nano: fiji
  • R9 390X/390: grenada (hawaii)
  • R9 380X/380: antigua (tonga)
  • R7 370: trinidad (pitcairn)
  • R7 360: tobago (bonaire)
  • R7 350: oland/cape verde
  • R9 295X2: hawaii
  • R9 290X/290: hawaii
  • R9 285: tonga
  • R9 280/280X: tahiti
  • R9 270X/270: curacao (pitcairn)
  • R7 265: pitcairn
  • R7 260X/260: bonaire
  • R7 250X: cape verde
  • R7 250/240: oland
  • R5 230: caicos

Laptop

  • R9 M485X: amethyst (tonga)
  • R9 M470X/M470: strato (bonaire)
  • R7 M465X: tropo (???)
  • R7 M465: litho (???)
  • R7 M460/M445/M440: meso (???)
  • R5 M435/M430/M420: jet? exo? (???)
  • R9 M395X/M390X: amethyst (tonga)
  • R9 M385X/M380: strato (bonaire)
  • R9 M375X/M375/M365X: tropo? venus? (???)
  • R7 M380: ???
  • R7 M370/M365: litho (???)
  • R7 M360: meso? mars? (???)
  • R7 M340: meso? opal? (???)
  • R5 M335:
  • R5 M330:
  • R5 M320:
  • R5 M315:
  • R9 M295X: amethyst (tonga)
  • R9 M290X: neptune (pitcairn)
  • R9 M280X: saturn (bonaire)
  • R9 M275X: venus (cape verde)
  • R9 M270X: saturn (bonaire)/venus (cape verde)
  • R9 M265X: venus (cape verde)
  • R7 M270/M265: opal (???)
  • R7 M260X: opal? marts? (???)
  • R7 M260: topaz? opal? (???)
  • R5 M255:
  • R5 M230:

Da fare

  • aggiungere tabella APU in /Amd


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Introduzione

Se la riproduzione di un DVD non è scorrevole, potrebbe essere a causa del DMA non attivato. DMA, o «Direct Memory Access», permette ai dischi rigidi e ai lettori di CD/DVD di accedere direttamente alla memoria di sistema, senza caricare la CPU.

La maggior parte dei sistemi prodotti dal 1994 ha il supporto al DMA, mentre è pressoché certa la sua presenza (o sua evoluzione quale l'UDMA) dal 1997.

Abilitare il DMA può essere pericoloso in alcuni casi. Problemi comuni sono collegati ad hardware con problemi, errori nei driver o uso di impostazioni non supportate dal proprio sistema.

Abilitare il DMA

Di seguito viene illustrato l'utilizzo di lsscsi, strumento semplice per identificare il dispositivo di masterizzazione.

  1. Installare il pacchetto lsscsi.

  2. Per identificare il nome del dispositivo digitare nel terminale il comando:

    lsscsi | grep -i dvd

Di seguito per abilitare il DMA viene illustrato l'utilizzo del programma hdparm.

Fare attenzione che il programma hdparm se usato in modo superficiale può arrecare gravi danni al dispositivo su cui è usato.

Nei seguenti comandi sostituire il dispositivo dev/srX con quello ottenuto col comando precedente.

Prestare molta attenzione nell'indicare il dispositivo corretto. Ad esempio, nei casi più comuni, indicare /dev/sda nel comando precedente può compromettere l'integrità del disco rigido cagionando l'inavviabilità del proprio sistema e l'accesso ai propri file personali.

  1. Installare il pacchetto hdparm.

  2. Controllare le impostazioni di /dev/srX:

    sudo hdparm /dev/srX
  3. Se è presente una linea come questa:

    using_dma = 1 (on)
    significa che il DMA è già attivato. Passa direttamente al passo 4 per vedere se viene abilitato all'avvio del sistema.
  4. Abilitare il DMA per /dev/srX

    sudo hdparm -d1 /dev/srX
  5. Ora è stato abilitato il DMA. Comunque, per avere queste impostazioni abilitate automaticamente all'avvio del sistema, è necessario modificare il file /etc/hdparm.conf.
    Aprire con un editor di testo e con i privilegi di amministrazione il file /etc/hdparm.conf, dunque aggiungere le seguenti righe alla fine del file:

    /dev/srX  {
    dma = on
    }
  6. Salvare, quindi riavviare il sistema.

Comandi avanzati

È possibile ottenere specifiche informazioni sui tre principali parametri del masterizzatore:

Opzione

Output

-d

DMA del dispositivo in esame

-c

supporto IO del dispositivo in esame, 16 o 32 bit è la velocità di trasmissione dei dati (consultare questa pagina)

-m

multcount, (Ide Block Mode) trasmissione di settori multipli per I/O a 0, 8, 16 o 32 bit

  • Quindi, il comando:

    sudo hdparm -d /dev/srX

    darà come output:

    /dev/srX:
     using_dma    =  1 (on)
  • Il comando:

    sudo hdparm -c /dev/srX

    darà come output:

    /dev/srX:
     IO_support   =  1 (32-bit)
  • Il comando:

    sudo hdparm -m /dev/srX

    darà come output:

    /dev/srX:
     multcount    =  0 (off)

Test sul masterizzatore

Il comando hdparm consente, attraverso l'uso dell'opzione -tT, l'esecuzione di un test completo sui masterizzatori.

Per esempio:

sudo hdparm -tT /dev/srX

il cui risultato è un output di questo tipo:

/dev/srX:
 Timing cached reads:   276 MB in  2.01 seconds = 136.99 MB/sec
 Timing buffered disk reads:   20 MB in  3.14 seconds =   6.37 MB/sec

Modifica della configurazione

L'esecuzione dei test mostrerà che Ubuntu ha già configurato al meglio il proprio hardware, tuttavia può essere utile la verifica dei valori e la loro eventuale correzione.

Alcune opzioni utili per la modifica della configurazione da utilizzare con hdparm:

Opzione

Risultato

-c0

disabilita la funzione

-c1

abilita la modalità a 32bit

-c2

abilita la modalità a 16bit

-c3

abilita la modalità a 32bit con una funzione di sincronismo richiesta da molti chipset

È quindi possibile modificare le impostazioni del masterizzatore con questo comando:

sudo hdparm -d1 -c1 -m8 /dev/srX

Con il comando precedente è stato indicato di abilitare DMA (-d1), abilitare il supporto 32-bit del masterizzatore (-c1) e impostare l'«Ide Block Mode» su 8-bit (-m8). È possibile impostare l'«Ide Block Mode» su 16-bit (-m16) o 32-bit (-m32).

L'output del comando sarà:

/dev/srX:
 setting 32-bit IO_support flag to 1
 setting multcount to 8
 setting using_dma to 1 (on)
 multcount    =  8 (on)
 IO_support   =  1 (32-bit)
 using_dma    =  1 (on)

Problemi noti

Se i propri dispositivi sono configurati in modalità Cable Select ed eseguendo il comando hdparm si ricevono degli errori relativi a dei timeout o periferica non pronta, provare a cambiare la periferica in master o slave, a seconda della configurazione del sistema (far riferimento al manuale del dispositivo o della propria scheda madre).

A volte il passo 3 può fallire con un messaggio tipo operation not permitted/operazione non permessa. Per risolvere questo problema, è necessario modificare il file /etc/modules.

Aprire con un editor di testo e con i privilegi di amministrazione il file /etc/modules.

  • Nel caso si possieda un CPU Intel, inserire:

    piix
    
    ide-core

    sopra la riga:

    ide-cd
  • Nel caso si possieda una CPU AMD, inserire:

    amd74xx

    sopra la riga:

    ide-cd
  • Nel caso si utilizzi un chipset VIA, inserire:

    via82cxxx

    sopra la riga:

    ide-cd

A questo punto salvare e riavviare il sistema, quindi ripetere i passi 3 e 4 della procedura precedente.

Ulteriori risorse


CategoryHardware