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 * [[snap://krita|krita]]



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||<tablestyle="font-size: 0.9em; text-align: center; width: 100%; font-weight: bold; table-layout: fixed;" rowbgcolor="#f7f7f7">[[GruppoPromozione/SocialMedia| {{attachment:01.png}}]]<<BR>> [[GruppoPromozione/SocialMedia|Social Media]] || [[GruppoPromozione/SocialMedia/Organizzazione| {{attachment:02.png}}]]<<BR>> [[GruppoPromozione/SocialMedia/Organizzazione|Organizzazione]] || [[GruppoPromozione/SocialMedia/Partecipa| {{attachment:03.png}}]]<<BR>> [[GruppoPromozione/SocialMedia/Partecipa|Partecipa]] || {{attachment:04.png}}<<BR>> [[GruppoPromozione/SocialMedia/LavoriInCorso|LIC]] - [[GruppoPromozione/SocialMedia/EdizioneInCorso|EIC]] || [[GruppoPromozione/SocialMedia/PubblicazioneNews| {{attachment:07.png}}]]<<BR>> [[GruppoPromozione/SocialMedia/PubblicazioneNews|Pubblicazione]] || [[NewsletterItaliana/Archivio| {{attachment:06.png}}]]<<BR>> [[NewsletterItaliana/Archivio|Newsletter]] || [[http://www.ubuntu-it.org/news| {{attachment:05.png}}]]<<BR>> [[http://www.ubuntu-it.org/news|Blog]] || [[GruppoPromozione/SocialMedia/RegolamentoCommunity| {{attachment:08.png}}]]<<BR>> [[GruppoPromozione/SocialMedia/RegolamentoCommunity|Regolamento]] || [[GruppoPromozione/SocialMedia/Crediti| {{attachment:09.png}}]]<<BR>> [[GruppoPromozione/SocialMedia/Crediti|Crediti]] ||
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/Header /Newsletter/Header

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= AMD =

 0. http://packages.ubuntu.com/trusty-updates/all/linux-firmware/filelist
 0. http://packages.ubuntu.com/xenial/all/linux-firmware/filelist
 0. http://packages.ubuntu.com/xenial-updates/all/linux-firmware/filelist
 0. http://packages.ubuntu.com/zesty-updates/all/linux-firmware/filelist
 0. http://packages.ubuntu.com/artful-updates/all/linux-firmware/filelist
 0. http://packages.ubuntu.com/bionic/all/linux-firmware/filelist
 0. http://packages.ubuntu.com/bionic-updates/all/linux-firmware/filelist

'''Amdgpu'''

 * 1+2: carrizo, fiji, stoney, tonga, topaz
 * 3: carrizo, fiji, polaris10, polaris11, stoney, tonga, topaz

'''Radeon'''

 * 1+2: aruba, barts, bonaire, btc, caicos, cayman, cedar,
 * 3:

'''GPU'''

''Desktop''
 * RX 460/470/480: polaris
 * Pro Duo: fiji (x2, manca crossfire)
 * R9 FuryX/Fury/Nano: fiji
 * R9 390X/390: grenada (hawaii)
 * R9 380X/380: antigua (tonga)
 * R7 370: trinidad (pitcairn)
 * R7 360: tobago (bonaire)
 * R7 350: oland/cape verde
 * R9 295X2: hawaii
 * R9 290X/290: hawaii
 * R9 285: tonga
 * R9 280/280X: tahiti
 * R9 270X/270: curacao (pitcairn)
 * R7 265: pitcairn
 * R7 260X/260: bonaire
 * R7 250X: cape verde
 * R7 250/240: oland
 * R5 230: caicos

''Laptop''
 * R9 M485X: amethyst (tonga)
 * R9 M470X/M470: strato (bonaire)
 * R7 M465X: tropo (???)
 * R7 M465: litho (???)
 * R7 M460/M445/M440: meso (???)
 * R5 M435/M430/M420: jet? exo? (???)
 * R9 M395X/M390X: amethyst (tonga)
 * R9 M385X/M380: strato (bonaire)
 * R9 M375X/M375/M365X: tropo? venus? (???)
 * R7 M380: ???
 * R7 M370/M365: litho (???)
 * R7 M360: meso? mars? (???)
 * R7 M340: meso? opal? (???)
 * R5 M335:
 * R5 M330:
 * R5 M320:
 * R5 M315:
 * R9 M295X: amethyst (tonga)
 * R9 M290X: neptune (pitcairn)
 * R9 M280X: saturn (bonaire)
 * R9 M275X: venus (cape verde)
 * R9 M270X: saturn (bonaire)/venus (cape verde)
 * R9 M265X: venus (cape verde)
 * R7 M270/M265: opal (???)
 * R7 M260X: opal? marts? (???)
 * R7 M260: topaz? opal? (???)
 * R5 M255:
 * R5 M230:

'''Da fare'''

 * aggiungere tabella APU in /Amd

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CategoryHomepage
Linea 4: Linea 116:

{{{#!html
<hr class="portale" />
<h1 class="titoloPortale">Architettura 64bit</h1>
}}}

##<<Include(NuoviStrumentiWiki/Forum64bit)>>
<<Indice(depth=2)>>
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<<Indice>>
<<Informazioni(forum="https://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?f=46&t=119711";rilasci="18.04 16.04 14.04")>>
Linea 16: Linea 122:
Il supporto per l'architettura [[http://en.wikipedia.org/wiki/X86-64|X86-64]] (64 bit) è ben sviluppato nel mondo GNU/Linux. La compilazione per 64 bit non richiede generalmente particolari difficoltà. Per questo motivo la versione 64 bit di '''Ubuntu''' è corredata dagli stessi programmi, dagli stessi strumenti e driver presenti nella versione per architetture i386 (32 bit).
Di seguito alcune risposte alle domande più frequenti su X86-64 in Ubuntu.

= Quali sono i pregi dell'utilizzo di un sistema operativo a 64 bit? =

I motivi che potrebbero spingere un utente comune verso questa scelta sono essenzialmente due:

 * Miglior sfruttamento della propria macchina, che si traduce in un notevole incremento della reattività e velocità di esecuzione del sistema. In operazioni che mettono sotto sforzo la CPU (compilazioni, editing audio/video, etc), la differenza tra un sistema progettato per 64 bit e uno per 32 si nota.

 * Un sistema a 64 bit a differenza di uno nativo a 32 bit (ovvero che non fa uso del modulo [[http://en.wikipedia.org/wiki/Physical_Address_Extension|PAE]] del kernel), può utilizzare più di 4 GiB di memoria RAM (se l'hardware la supporta) il che velocizza il caricamento di programmi e porta una notevole diminuzione dell'utilizzo dello spazio di swap.

 * I processori 64 bit hanno dei registri aggiuntivi che permettono alle applicazioni 64 bit di girare, in alcuni casi, più velocemente delle omonime su processori 32 bit.

= Quali sono i difetti dell'utilizzo di un sistema operativo a 64 bit? =

Generalmente non si riscontrano problemi. Questi sorgono quando si debbono installare driver proprietari per i quali non viene fornito il driver precompilato per la versione a 64 bit o il sorgente del driver: i driver proprietari rilasciati esclusivamente per la piattaforma 32 bit non funzionano su quella a 64 bit.

= Su quali computer è possibile installare Ubuntu a 64 bit? =

È possibile installarlo su computer dotati di processore a 64 bit di architettura X86-64.

Di seguito vengono riportati i collegamenti agli elenchi dei processori compatibili con Ubuntu a 64 bit:


= Come si fa a verificare che il processore presente nel computer ha architettura X86-64? =

== Metodo I ==

Si installa un programma o si esegue un comando per identificare l'architettura del processore.

=== Windows ===

Installare [[http://www.cpuid.com/softwares/cpu-z.html | CPU-Z]] ed avviarlo. Se nel campo ''Instructions'' è presente la stringa EM64T, AMD64 o X86-64, il processore del pc ha architettura X86-64.

=== Mac OS X ===

Installare [[http://www.osx86.net/files/download/3152-cpu-x/ | CPU-X]] che è l'equivalente di '''CPU-Z''' per Mac OS X. Avviarlo e seguire le istruzioni presenti nel precedente paragrafo di Windows.

=== Linux ===

Per essere certi che il proprio processore è a 64 bit digitare: {{{
cat /proc/cpuinfo | grep lm
}}}
Se il processore è a 32 bit, non verrà restituito alcun output, altrimenti nell'output si vedrà evidenziata in rosso la parola lm (Long Mode).

== Metodo II ==

Si identifica il modello del processore ed una volta trovato si va a verificare che rientri nella lista dei processori X86-64. Di seguito sono riportate le modalità di identificazione della CPU a seconda del sistema operativo.

=== Windows ===

Scegliere '''''Start → Pannello di controllo → Sistema e manutenzione → Sistema''''', in '''Sistema''' viene visualizzato il tipo e la frequenza del processore.

=== Mac OS X ===

Dal menù ''''' → Informazioni su questo mac''''' è possibile reperire informazioni riguardanti il modello del processore utilizzato.

=== Linux ===

Digitare in un terminale:{{{
cat /proc/cpuinfo
}}}

= Elenco processori compatibili con Ubuntu 64 bit =


 * [[http://en.wikipedia.org/wiki/X86-64#Intel_64_implementations|Processori Intel]]
 * [[http://en.wikipedia.org/wiki/X86-64#AMD64_implementations|Processori AMD]]
 * [[http://en.wikipedia.org/wiki/X86-64#VIA.27s_x86-64_implementation|Processori VIA]]

= Da dove è possibile scaricare Ubuntu a 64 bit? =

È possibile scaricarlo dalla pagina [[http://www.ubuntu-it.org/Ottenere_Ubuntu.shtml|Ottenere Ubuntu]].

= Come si fa a capire se sul computer è installato Ubuntu a 64 bit? =

Basta visualizzare la versione del kernel digitando all'interno di una finestra di terminale il seguente comando: {{{
uname -m
}}}Se il risultato corrisponde a: {{{
x86_64
}}} allora sul computer è installata una versione di Ubuntu a 64 bit.

= Su Ubuntu a 64 bit si possono installare anche programmi per la versione a 32 bit? =

Sì, ma se è disponibile la versione a 64 bit è consigliato installare quella.

Per installare comunque una versione a 32 bit, sono disponibili tre metodi:

== Metodo 1 ==

Per poter installare un pacchetto per la versione 32 bit su Ubuntu 64 bit occorre [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|installare]] le seguenti dipendenze:

 * [[apt://ia32-libs | ia32-libs]]

Oppure per [[AmbienteGrafico/Gnome|GNOME]] o [[AmbienteGrafico/Xfce|Xfce]] installare il pacchetto:

 * [[apt://ia32-libs-gtk | ia32-libs-gtk]]
Se la riproduzione di un DVD non è scorrevole, potrebbe essere a causa del DMA non attivato. DMA, o «Direct Memory Access», permette ai dischi rigidi e ai lettori di CD/DVD di accedere direttamente alla memoria di sistema, senza caricare la CPU.

La maggior parte dei sistemi prodotti dal 1994 ha il supporto al DMA, mentre è pressoché certa la sua presenza (o sua evoluzione quale l'UDMA) dal 1997.

||<tablestyle="text-align: justify; width:63%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">'''Abilitare il DMA può essere pericoloso in alcuni casi. Problemi comuni sono collegati ad hardware con problemi, errori nei driver o uso di impostazioni non supportate dal proprio sistema.''' ||

<<Anchor(abilitare)>>
= Abilitare il DMA =

Di seguito viene illustrato l'utilizzo di '''lsscsi''', strumento semplice per identificare il dispositivo di masterizzazione.

 0. [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|Installare]] il pacchetto [[apt://lsscsi|lsscsi]].
 0. Per identificare il nome del dispositivo digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale |terminale]] il comando: {{{
lsscsi | grep -i dvd
}}}

Di seguito per abilitare il DMA viene illustrato l'utilizzo del programma '''hdparm'''.

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">'''Fare attenzione che il programma ''hdparm'' se usato in modo superficiale può arrecare gravi danni al dispositivo su cui è usato.'''||

Nei seguenti comandi sostituire il dispositivo `dev/srX` con quello ottenuto col comando precedente.

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">'''Prestare molta attenzione nell'indicare il dispositivo corretto. Ad esempio, nei casi più comuni, indicare /dev/sda nel comando precedente può compromettere l'integrità del disco rigido cagionando l'inavviabilità del proprio sistema e l'accesso ai propri file personali.'''||

 0. [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|Installare]] il pacchetto [[apt://hdparm|hdparm]].
 0. Controllare le impostazioni di `/dev/srX`: {{{
sudo hdparm /dev/srX
}}}
 0. Se è presente una linea come questa: {{{
using_dma = 1 (on)
}}} significa che il DMA è già attivato. Passa direttamente al passo 4 per vedere se viene abilitato all'avvio del sistema.
 0. Abilitare il DMA per `/dev/srX` {{{
sudo hdparm -d1 /dev/srX
}}}
 0. Ora è stato abilitato il DMA. Comunque, per avere queste impostazioni abilitate automaticamente all'avvio del sistema, è necessario modificare il file `/etc/hdparm.conf`.<<BR>>
 Aprire con un [[Ufficio/EditorDiTesto|editor di testo]] e con i [[AmministrazioneSistema/Sudo|privilegi di amministrazione]] il file `/etc/hdparm.conf`, dunque aggiungere le seguenti righe alla fine del file: {{{
/dev/srX {
dma = on
}
}}}
 0. Salvare, quindi riavviare il sistema.

= Comandi avanzati =

È possibile ottenere specifiche informazioni sui tre principali parametri del masterizzatore:

||<tablestyle="width:100%" rowstyle="background-color: #cccccc;":>'''Opzione'''||<:>'''Output'''||
||<#f7f7f7:>'''-d''' ||DMA del dispositivo in esame ||
||<#f7f7f7:>'''-c''' ||supporto IO del dispositivo in esame, 16 o 32 bit è la velocità di trasmissione dei dati (consultare questa [[http://it.wikipedia.org/wiki/Input/Output|pagina]])||
||<#f7f7f7:>'''-m''' ||multcount, (Ide Block Mode) trasmissione di settori multipli per I/O a 0, 8, 16 o 32 bit||

 * Quindi, il comando: {{{
sudo hdparm -d /dev/srX
}}} darà come output:{{{
/dev/srX:
 using_dma = 1 (on)
}}}

 * Il comando: {{{
sudo hdparm -c /dev/srX
}}} darà come output: {{{
/dev/srX:
 IO_support = 1 (32-bit)
}}}

 * Il comando: {{{
sudo hdparm -m /dev/srX
}}} darà come output: {{{
/dev/srX:
 multcount = 0 (off)
}}}

== Test sul masterizzatore ==

Il comando '''hdparm''' consente, attraverso l'uso dell'opzione '''-tT''', l'esecuzione di un test completo sui masterizzatori.

Per esempio: {{{
sudo hdparm -tT /dev/srX
}}}

il cui risultato è un output di questo tipo: {{{
/dev/srX:
 Timing cached reads: 276 MB in 2.01 seconds = 136.99 MB/sec
 Timing buffered disk reads: 20 MB in 3.14 seconds = 6.37 MB/sec
}}}

== Modifica della configurazione ==

L'esecuzione dei test mostrerà che Ubuntu ha già configurato al meglio il proprio hardware, tuttavia può essere utile la verifica dei valori e la loro eventuale correzione.

Alcune opzioni utili per la modifica della configurazione da utilizzare con '''hdparm''':

||<tablestyle="width:100%" rowstyle="background-color: #cccccc;":>'''Opzione'''||<:>'''Risultato'''||
||<#f7f7f7:>'''-c0''' || disabilita la funzione||
||<#f7f7f7:>'''-c1''' || abilita la modalità a 32bit||
||<#f7f7f7:>'''-c2''' || abilita la modalità a 16bit||
||<#f7f7f7:>'''-c3''' || abilita la modalità a 32bit con una funzione di sincronismo richiesta da molti chipset||

È quindi possibile modificare le impostazioni del masterizzatore con questo comando: {{{
sudo hdparm -d1 -c1 -m8 /dev/srX
}}}

Con il comando precedente è stato indicato di abilitare DMA (-d1), abilitare il supporto 32-bit del masterizzatore (-c1) e impostare l'«Ide Block Mode» su 8-bit (-m8). È possibile impostare l'«Ide Block Mode» su 16-bit (-m16) o 32-bit (-m32).

L'output del comando sarà: {{{
/dev/srX:
 setting 32-bit IO_support flag to 1
 setting multcount to 8
 setting using_dma to 1 (on)
 multcount = 8 (on)
 IO_support = 1 (32-bit)
 using_dma = 1 (on)
}}}

= Problemi noti =

Se i propri dispositivi sono configurati in modalità ''Cable Select'' ed eseguendo il comando '''hdparm''' si ricevono degli errori relativi a dei timeout o periferica non pronta, provare a cambiare la periferica in ''master'' o ''slave'', a seconda della configurazione del sistema (far riferimento al manuale del dispositivo o della propria scheda madre).

A volte il passo 3 può fallire con un messaggio tipo '''operation not permitted/operazione non permessa'''. Per risolvere questo problema, è necessario modificare il file `/etc/modules`.

Aprire con un [[Ufficio/EditorDiTesto|editor di testo]] e con i [[AmministrazioneSistema/Sudo|privilegi di amministrazione]] il file `/etc/modules`.

 * Nel caso si possieda un CPU '''Intel''', inserire: {{{
piix

ide-core
}}} sopra la riga: {{{
ide-cd
}}}
Linea 114: Linea 252:
Per installare un qualsiasi pacchetto `.deb` della versione 32 bit rispettare la seguente sintassi: {{{
sudo dpkg -i --force-architecture nome_pacchetto_da_installare
}}}

== Metodo 2 ==

Attraverso [[Programmazione/DebootstrapChroot|debootstrap]]

== Metodo 3 ==

Attraverso virtualizzazione completa di un sistema Ubuntu a 32 bit tramite [[Virtualizzazione/VirtualBox|Virtualbox]] o programmi simili.

= A partire da Ubuntu 11.10 (Oneiric Ocelot) il supporto delle applicazioni 32 bit è nativo? =

Sì.

= Guide specifiche =

 * [[Hardware/StampantiScanner/Lexmark/Architettura64Bit|Stampanti Lexmark]]: rendere funzionanti le stampanti multifunzione '''Lexmark''' anche sull'architettura '''64 bit'''.
 * [[Virtualizzazione/Cedega/Architettura64Bit|Cedega]]: installare '''Cedega''', emulatore di giochi nativi dell'ambiente Windows.
 * [[Programmazione/DebootstrapChroot|Debootstrap]]: metodo per implementare un sistema a ''32bit'' all'interno di un sistema '''64 bit'''.


{{{#!html
<hr class="portale-footer" />
<hr class="portale" />
}}}
 * Nel caso si possieda una CPU '''AMD''', inserire: {{{
amd74xx
}}} sopra la riga: {{{
ide-cd
}}}

 * Nel caso si utilizzi un chipset '''VIA''', inserire: {{{
via82cxxx
}}} sopra la riga: {{{
ide-cd
}}}

A questo punto salvare e riavviare il sistema, quindi ripetere i passi 3 e 4 della [[#abilitare|procedura precedente]].

= Ulteriori risorse =

 * [[http://standards.ieee.org/reading/ieee/std_public/description/busarch/1212.1-1993_desc.html|Descrizione dettagliata del DMA]].
Linea 142: Linea 271:
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  1. http://packages.ubuntu.com/trusty-updates/all/linux-firmware/filelist

  2. http://packages.ubuntu.com/xenial/all/linux-firmware/filelist

  3. http://packages.ubuntu.com/xenial-updates/all/linux-firmware/filelist

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  7. http://packages.ubuntu.com/bionic-updates/all/linux-firmware/filelist

Amdgpu

  • 1+2: carrizo, fiji, stoney, tonga, topaz
  • 3: carrizo, fiji, polaris10, polaris11, stoney, tonga, topaz

Radeon

  • 1+2: aruba, barts, bonaire, btc, caicos, cayman, cedar,
  • 3:

GPU

Desktop

  • RX 460/470/480: polaris
  • Pro Duo: fiji (x2, manca crossfire)
  • R9 FuryX/Fury/Nano: fiji
  • R9 390X/390: grenada (hawaii)
  • R9 380X/380: antigua (tonga)
  • R7 370: trinidad (pitcairn)
  • R7 360: tobago (bonaire)
  • R7 350: oland/cape verde
  • R9 295X2: hawaii
  • R9 290X/290: hawaii
  • R9 285: tonga
  • R9 280/280X: tahiti
  • R9 270X/270: curacao (pitcairn)
  • R7 265: pitcairn
  • R7 260X/260: bonaire
  • R7 250X: cape verde
  • R7 250/240: oland
  • R5 230: caicos

Laptop

  • R9 M485X: amethyst (tonga)
  • R9 M470X/M470: strato (bonaire)
  • R7 M465X: tropo (???)
  • R7 M465: litho (???)
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  • R5 M435/M430/M420: jet? exo? (???)
  • R9 M395X/M390X: amethyst (tonga)
  • R9 M385X/M380: strato (bonaire)
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  • R5 M330:
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  • R9 M290X: neptune (pitcairn)
  • R9 M280X: saturn (bonaire)
  • R9 M275X: venus (cape verde)
  • R9 M270X: saturn (bonaire)/venus (cape verde)
  • R9 M265X: venus (cape verde)
  • R7 M270/M265: opal (???)
  • R7 M260X: opal? marts? (???)
  • R7 M260: topaz? opal? (???)
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  • R5 M230:

Da fare

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Introduzione

Se la riproduzione di un DVD non è scorrevole, potrebbe essere a causa del DMA non attivato. DMA, o «Direct Memory Access», permette ai dischi rigidi e ai lettori di CD/DVD di accedere direttamente alla memoria di sistema, senza caricare la CPU.

La maggior parte dei sistemi prodotti dal 1994 ha il supporto al DMA, mentre è pressoché certa la sua presenza (o sua evoluzione quale l'UDMA) dal 1997.

Abilitare il DMA può essere pericoloso in alcuni casi. Problemi comuni sono collegati ad hardware con problemi, errori nei driver o uso di impostazioni non supportate dal proprio sistema.

Abilitare il DMA

Di seguito viene illustrato l'utilizzo di lsscsi, strumento semplice per identificare il dispositivo di masterizzazione.

  1. Installare il pacchetto lsscsi.

  2. Per identificare il nome del dispositivo digitare nel terminale il comando:

    lsscsi | grep -i dvd

Di seguito per abilitare il DMA viene illustrato l'utilizzo del programma hdparm.

Fare attenzione che il programma hdparm se usato in modo superficiale può arrecare gravi danni al dispositivo su cui è usato.

Nei seguenti comandi sostituire il dispositivo dev/srX con quello ottenuto col comando precedente.

Prestare molta attenzione nell'indicare il dispositivo corretto. Ad esempio, nei casi più comuni, indicare /dev/sda nel comando precedente può compromettere l'integrità del disco rigido cagionando l'inavviabilità del proprio sistema e l'accesso ai propri file personali.

  1. Installare il pacchetto hdparm.

  2. Controllare le impostazioni di /dev/srX:

    sudo hdparm /dev/srX
  3. Se è presente una linea come questa:

    using_dma = 1 (on)
    significa che il DMA è già attivato. Passa direttamente al passo 4 per vedere se viene abilitato all'avvio del sistema.
  4. Abilitare il DMA per /dev/srX

    sudo hdparm -d1 /dev/srX
  5. Ora è stato abilitato il DMA. Comunque, per avere queste impostazioni abilitate automaticamente all'avvio del sistema, è necessario modificare il file /etc/hdparm.conf.
    Aprire con un editor di testo e con i privilegi di amministrazione il file /etc/hdparm.conf, dunque aggiungere le seguenti righe alla fine del file:

    /dev/srX  {
    dma = on
    }
  6. Salvare, quindi riavviare il sistema.

Comandi avanzati

È possibile ottenere specifiche informazioni sui tre principali parametri del masterizzatore:

Opzione

Output

-d

DMA del dispositivo in esame

-c

supporto IO del dispositivo in esame, 16 o 32 bit è la velocità di trasmissione dei dati (consultare questa pagina)

-m

multcount, (Ide Block Mode) trasmissione di settori multipli per I/O a 0, 8, 16 o 32 bit

  • Quindi, il comando:

    sudo hdparm -d /dev/srX

    darà come output:

    /dev/srX:
     using_dma    =  1 (on)
  • Il comando:

    sudo hdparm -c /dev/srX

    darà come output:

    /dev/srX:
     IO_support   =  1 (32-bit)
  • Il comando:

    sudo hdparm -m /dev/srX

    darà come output:

    /dev/srX:
     multcount    =  0 (off)

Test sul masterizzatore

Il comando hdparm consente, attraverso l'uso dell'opzione -tT, l'esecuzione di un test completo sui masterizzatori.

Per esempio:

sudo hdparm -tT /dev/srX

il cui risultato è un output di questo tipo:

/dev/srX:
 Timing cached reads:   276 MB in  2.01 seconds = 136.99 MB/sec
 Timing buffered disk reads:   20 MB in  3.14 seconds =   6.37 MB/sec

Modifica della configurazione

L'esecuzione dei test mostrerà che Ubuntu ha già configurato al meglio il proprio hardware, tuttavia può essere utile la verifica dei valori e la loro eventuale correzione.

Alcune opzioni utili per la modifica della configurazione da utilizzare con hdparm:

Opzione

Risultato

-c0

disabilita la funzione

-c1

abilita la modalità a 32bit

-c2

abilita la modalità a 16bit

-c3

abilita la modalità a 32bit con una funzione di sincronismo richiesta da molti chipset

È quindi possibile modificare le impostazioni del masterizzatore con questo comando:

sudo hdparm -d1 -c1 -m8 /dev/srX

Con il comando precedente è stato indicato di abilitare DMA (-d1), abilitare il supporto 32-bit del masterizzatore (-c1) e impostare l'«Ide Block Mode» su 8-bit (-m8). È possibile impostare l'«Ide Block Mode» su 16-bit (-m16) o 32-bit (-m32).

L'output del comando sarà:

/dev/srX:
 setting 32-bit IO_support flag to 1
 setting multcount to 8
 setting using_dma to 1 (on)
 multcount    =  8 (on)
 IO_support   =  1 (32-bit)
 using_dma    =  1 (on)

Problemi noti

Se i propri dispositivi sono configurati in modalità Cable Select ed eseguendo il comando hdparm si ricevono degli errori relativi a dei timeout o periferica non pronta, provare a cambiare la periferica in master o slave, a seconda della configurazione del sistema (far riferimento al manuale del dispositivo o della propria scheda madre).

A volte il passo 3 può fallire con un messaggio tipo operation not permitted/operazione non permessa. Per risolvere questo problema, è necessario modificare il file /etc/modules.

Aprire con un editor di testo e con i privilegi di amministrazione il file /etc/modules.

  • Nel caso si possieda un CPU Intel, inserire:

    piix
    
    ide-core

    sopra la riga:

    ide-cd
  • Nel caso si possieda una CPU AMD, inserire:

    amd74xx

    sopra la riga:

    ide-cd
  • Nel caso si utilizzi un chipset VIA, inserire:

    via82cxxx

    sopra la riga:

    ide-cd

A questo punto salvare e riavviare il sistema, quindi ripetere i passi 3 e 4 della procedura precedente.

Ulteriori risorse


CategoryHardware