Guida verificata con Ubuntu: 20.04
Introduzione
Questa guida illustra come creare e gestire array software RAID adatti all'installazione di Ubuntu in sistemi UEFI.
A titolo di esempio, verrà spiegato come installare Ubuntu in un sistema composto da due dischi non formattati, sda ed sdb, sui quali verrà creata una configurazione RAID così composta:
- Due partizioni EFI non RAID, una per disco.
- Un array RAID 0 per la partizione di sistema.
- Un array RAID 1 per la partizione home.
La partizione EFI su sdb fungerà da backup della partizione EFI su sda. Per funzionare correttamente le partizioni EFI non devono far parte di un array RAID. Tuttavia verrà illustrato come mantenere le due partizioni sincronizzate in modo simili a quanto accadrebbe se fossero in RAID 1.
Preparazione dei dischi
- Avviare una sessione live.
Avviare GParted.
Selezionare /dev/sda nel menù in alto a destra.
Nel menù Dispositivi scegliere Crea tabella delle partizioni.
Selezionare il tipo di tabella gpt e fare clic su Applica.
Creare una partizione di 300 MiB con file system fat32 e applicare le modifiche.
Fare clic col tasto destro del mouse sulla partizione appena creata, scegliere Gestione flag e spuntare le voci esp e boot.
Creare una partizione con una dimensione pari alla metà dello spazio che si intende dedicare alla partizione di sistema con file system pulito e applicare le modifiche.
È consigliabile una dimensione minima di 15 GiB, in modo da ottenere poi un array RAID 0 di 30 GiB per la partizione di sistema.
Creare una partizione con una dimensione pari allo spazio che si intende dedicare alla partizione home con file system pulito e applicare le modifiche.
Selezionare il disco /dev/sdb nel menù in alto a destra e ripetere i punti da 4 a 9.
Chiudere GParted
Al termine di questa procedura saranno quindi presenti le seguenti partizioni:
/dev/sda1 fat32
/dev/sda2 sconosciuto
/dev/sda3 sconosciuto
/dev/sdb1 fat32
/dev/sdb2 sconosciuto
/dev/sdb3 sconosciuto
Creazione degli array
- Assicurarsi che il sistema sia connesso a Internet.
Installare il pacchetto mdadm.
Creare l'array RAID 0 per la partizione di sistema digitando il seguente comando nel terminale:
sudo mdadm --create /dev/md0 --level=0 --raid-devices=2 /dev/sda2 /dev/sdb2
Creare l'array RAID 1 per la partizione home digitando il seguente comando nel terminale:
sudo mdadm --create /dev/md1 --level=1 --raid-devices=2 /dev/sda3 /dev/sdb3
Digitare y e premere Invio per dare conferma.
Avviare GParted.
Selezionare /dev/md0 nel menù in alto a destra.
Nel menù Dispositivi scegliere Crea tabella delle partizioni.
Selezionare il tipo di tabella gpt e fare clic su Applica.
Creare una partizione che occupi tutto lo spazio disponibile con file system ext4 e applicare le modifiche.
Selezionare /dev/md1 nel menù in alto a destra e ripetere i punti da 8 a 10.
Chiudere GParted
Al termine di questa procedura saranno quindi presenti le seguenti partizioni:
/dev/md0p1 ext4
/dev/md1p1 ext4
/dev/sda1 fat32
/dev/sda2 linux-raid (montata in /dev/md0)
/dev/sda2 linux-raid (montata in /dev/md1)
/dev/sdb1 fat32
/dev/sdb2 linux-raid (montata in /dev/md0)
/dev/sdb2 linux-raid (montata in /dev/md1)
Installazione di Ubuntu
Avviare l'installazione di Ubuntu digitando il seguente comando nel terminale:
sudo ubiquiy -b
Nella schermata Tipo d'installazione scegliere Altro.
- Impostare le partizioni come segue:
/dev/md0p1
Usare come: File System ext4 con journaling
- ✔️ Formattare la partizione
Punto di mount: /
/dev/md1p1Usare come: File System ext4 con journaling
Punto di mount: /home
/dev/sda1Usare come: Partizione EFI
/dev/sdb1Usare come: Partizione EFI
Procedere con l'installazione di Ubuntu.
Al termine fare clic su Continua a provare.
Installazione del bootloader
Montare il sistema appena installato e la partizione EFI principale digitando i seguenti comandi nel terminale:
sudo mount /dev/md0p1 /mnt sudo mount /dev/sda1 /mnt/boot/efi for i in dev dev/pts proc sys etc/resolv.conf; do sudo mount --bind /$i /mnt/$i; done
Eseguire il chroot digitando il seguente comando:
sudo chroot /mnt
Installare il pacchetto grub-efi-amd64 digitando il seguente comando:
apt install -y grub-efi-amd64
Se Secure Boot è attivo, installare il pacchetto shim-signed digitando il seguente comando:
apt install -y shim-signed
Installare il pacchetto mdadm digitando il seguente comando:
apt install -y mdadm
PROCEDURA STANDARD
- Creare una voce di avvio per la partizione di backup digitando il seguente comando:
Se Secure Boot non è attivo:
efibootmgr -c -g -d /dev/sdb -p 1 -L 'ubuntu (efi2)' -l '\EFI\ubuntu\grubx64.efi'
Se Secure Boot è attivo:
efibootmgr -c -g -d /dev/sdb -p 1 -L 'ubuntu (efi2)' -l '\EFI\ubuntu\shimx64.efi'
Installare Grub nella partizione EFI principale e aggiornare la sua configurazione digitando i seguenti comandi:
grub-install update-grub
Montare la partizione EFI di backup digitando il seguente comando:
mount /dev/sdb1 /mnt
Copiare il contenuto della partizione EFI principale nella partizione di backup digitando il seguente comando:
rsync -a /boot/efi/ /mnt
Uscire dal chroot digitando il seguente comando:
exit
- Riavviare il sistema.
PROCEDURA ALTERNATIVA USANDO LO SCRIPT grub-multi-install
Installare Grub nelle due partizioni EFI e aggiornare la sua configurazione digitando i seguenti comandi:
/lib/grub/grub-multi-install /dev/sdb1 update-grub
Uscire dal chroot digitando il seguente comando:
exit
- Riavviare il sistema.
Mantenere sincronizzate le partizioni EFI
Di seguito viene spiegato come creare uno script che sincronizza la partizione efi principale con la partizione di backup. Viene poi spiegato come creare un servizio che esegue lo script prima di ogni riavvio o spegnimento.
Creazione dello script
Aprire con un editor di testo e con i privilegi di amministrazione il file /usr/sbin/efisync
Cancellare l'eventuale contenuto ed inserire le seguenti righe:
#!/bin/bash espmain='/dev/sda1' # Partizione EFI principale mntmain='/boot/efi' # Punto di montaggio della EFI principale espbak='/dev/sdb1' # Partizione EFI di backup mntbak='/var/lib/efisync/esp' # Punto di montaggio di backup # Verifica che lo script venga eseguito con privilegi elevati if [ "$(id -u)" != '0' ]; then echo 'Eseguire con privilegi elevati' exit fi # Verifica che la partizione EFI principale sia montata nel percorso previsto if [ -z "$(df | grep "$espmain".*"$mntmain")" ]; then echo 'La partizione EFI non è montata' exit fi # Se il punto di montaggio di backup non esiste, lo crea if [ ! -d "$mntbak" ]; then mkdir -p "$mntbak" fi # Se la partizione EFI di backup non è già montata, # la monta nel punto di montaggio di backup mntpoint="$(findmnt -notarget "$espbak")" if [ -z "$mntpoint" ]; then mntpoint="$mntbak" mount "$espbak" "$mntpoint" fi # Sincronizza la partizione ESP di backup con la principale rsync -a --del --force "$mntmain" "$mntpoint" # Se il punto di montaggio è quello di backup, lo smonta if [ "$mntpoint" = "$mntbak" ]; then umount "$mntpoint" fi
- Salvare il file e chiudere l'editor.
Assegnare i permessi di esecuzione allo script appena creato digitando il seguente comando nel terminale:
sudo chmod +x /usr/sbin/efisync
In qualsiasi momento si potrà avviare manualmente la sincronizzazione delle partizioni EFI digitando nel terminale il comando sudo efisync.
Creazione del servizio
Aprire con un editor di testo e con i privilegi di amministrazione il file /lib/systemd/system/efisync.service
Cancellare l'eventuale contenuto ed inserire le seguenti righe:
[Unit] Description=Sincronizzazione della partizione efi con /dev/sdb1 DefaultDependencies=no Before=halt.target reboot.target shutdown.target [Service] Type=oneshot ExecStart=/usr/sbin/efisync TimeoutStartSec=0 [Install] WantedBy=halt.target reboot.target shutdown.target
- Salvare il file e chiudere l'editor.
Creare un collegamento simbolico al servizio efisync.service nella cartella /etc/systemd/system/ digitando il seguente comando nel terminale:
sudo ln -s /lib/systemd/system/efisync.service /etc/systemd/system/efisync.service
Ricaricare la configurazione di systemd digitando il seguente comando nel terminale:
sudo systemctl daemon-reload
Abilitare il servizio digitando il seguente comando nel terminale:
sudo systemctl enable efisync.service
Accedere agli array da altri sistemi
Le seguenti istruzioni sono valide anche per accedere agli array software da una sessione live.