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Indice
- Introduzione
- Installare Ubuntu con filesystem Btrfs
- Presentazione subvolume
- Gestione subvolume
- Compressione
- Opzioni di montaggio
- Riparare il '''filesystem'''
- Strumento Scrub
- Strumento Balance
- Manutenzione
- Btrfs send | receive
- Ottimizzazione subvolume su Ubuntu
- Comandi principali di Btrfs
- FAQ
- Ulteriori risorse
Guida verificata con Ubuntu: 20.04
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Introduzione
Btrfs è un moderno filesystem copy on write (CoW) per Linux che mira a implementare funzionalità avanzate con particolare attenzione sulla tolleranza agli errori, sulla riparazione e sulla facile amministrazione.
Sviluppato congiuntamente da più società, Btrfs è concesso in licenza ai sensi della licenza GPL e aperto al contributo di chiunque.
- Snapshot: Offre la possibilità di creare istantanee per ogni subvolume, inizialmente non occupando spazio, con strumenti già esistenti come Timeshift e un facile ripristino del sistema in caso di problemi.
Compressione: Possibilità di abilitare la compressione trasparente zlib|lzo|zstd utile al risparmio di spazio a incrementare la durata dell'hardware, in alcuni casi a migliorare le prestazioni.
- Checksumming su dati e metadati: garantisce l'integrità dei dati e verificato ad ogni lettura, possibilità di avviare un scrub per un ulteriore verifica.
- Gestione multi disco: Possibilità di aumentare lo spazio a disposizione aggiungendo un disco al filesystem, convertire a sistema montato da single a raid1 etc...
Per approfondire l'argomento leggere la relativa guida (in inglese).
Installare Ubuntu con filesystem Btrfs
Installare Ubuntu scegliendo come tipo di partizionamento btrfs al posto di ext4.
Consigli post installazione
Per ottimizzare la gestione degli snapshot e le prestazioni, leggere questo capitolo.
Se la partizione swap è assente, per abilitare lo swapfile in Btrfs leggere la relativa pagina.
Presentazione subvolume
I subvolumi possono essere utilizzati per organizzare e ottimizzare la gestione dei dati. Il vantaggio lo si ha soprattutto quando si creano snasphot, gli snapshot sono applicati per subvolume e non sono ricorsivi, inviare un subvolume su un disco di backup con btrfs send, configurare un intero subvolume come nocow, con diverso algoritmo di compressione. Ubuntu di default crea due subvolumi: @ montato su /, @home montato su /home.
Per approfondire l'argomento leggere la relativa guida (in inglese)
Gestione subvolume
Subvolume flat
Il subvolume flat è un subvolume secondario del subvolume di livello superiore, top level (ID 5).
Per creare e/o eliminare un subvolume flat, la radice del filesystem deve essere montata in modo che i subvolumi siano visibili.
Per montare un subvolume flat deve essere specificato nelle opzioni di fstab.
Per individuare la lettera e il numero di partizione del filesystem radice, digitare nel terminale:
mount -t btrfs
L'output sarà del tipo:
/dev/sda2 on / type btrfs (rw,noatime,compress=zstd:1,ssd,autodefrag,subvolid=983,subvol=/@)
/dev/sda2 on /home type btrfs (rw,noatime,compress=zstd:1,ssd,autodefrag,subvolid=257,subvol=/@home)
Montare la radice su /mnt:
sudo mount -t btrfs -o noatime,compress=zstd,autodefrag /dev/sda2 /mnt
Creare un subvolume:
sudo btrfs subvolume create /mnt/@<nomesubvolume>
Listare i subvolumi:
sudo btrfs subvolume list /mnt
Eliminare un subvolume:
sudo btrfs subvolume delete /mnt/@<nomesubvolume>
Montaggio di un subvolume:
sudo mount -t btrfs -o subvol=@<nomesubvolume> /dev/sda2 /mnt
Subvolume nested
Il subvolume nested è un subvolume nidificato dentro un altro subvolume di qualsiasi livello.
Se si effettua un ripristino da uno snapshot con tool come timeshift, gli snapshot non sono ricorsivi e quindi non si portano dietro i subvolumi nidificati, ma si dovrebbe spostare manualmente il contenuto della cartella del subvolume, ecco perché in caso di ripristino non ci ritroveremo il contenuto dei subvolumi nidificati.
Per creare e/o eliminare un subvolume nested, basta specificare il percorso nel filesystem. È consigliato creare un subvolume nested su cartelle che potrebbero essere rimosse.
Un subvolume nested può essere rimosso come una semplice cartella.
Non dobbiamo specificare nessuna opzione di montaggio in /etc/fstab poiché si montano in automatico.
Un subvolume nested viene escluso dagli snapshot del subvolume superiore, gli snapshot non sono ricorsivi su altri subvolumi.
Creare un subvolume:
sudo btrfs subvolume create /percorso/nomesubvolume
Creare un subvolume sulla home dell'utente:
sudo btrfs subvolume create /home/nomeutente/nomesubvolume
Listare i subvolumi:
sudo btrfs subvolume list /
Eliminare un subvolume:
sudo btrfs subvolume delete /percorso/nomesubvolume
Compressione
Btrfs supporta la compressione trasparente e automatica riducendo la dimensione dei file e migliorando le prestazioni.
In alcuni casi d'uso specifici, ad esempio thread singolo con I/O di file pesanti, in altri casi riducendo le prestazioni, ad esempio attività multithread e/o cpu con grandi attività file I/O.
Le prestazioni migliori si ottengono generalmente con gli algoritmi di compressione zstd e lzo .
Utile ad aumentare la durata dei dischi SSD/NVME, poiché riduce il numero di operazioni di lettura e scrittura.
Il caso d'uso da parte dell'azienda Facebook, che usa Btrfs in produzione, in cui hanno riscontrato un aumento della durata sugli SSD consumer, con la compressione (compress=zstd:1).
Per approfondire l'argomento leggere la relativa guida (in inglese)
Supporto compressione
lzo non supporta nessun livello di compressione su btrfs.
zlib supporta i livelli di compressione da 1 a 9, predefinito è 3.
zstd supporta i livelli di compressione da 1 a 15 come da seguente tabella, predefinito è 3.
Livelli di compressione per zstd |
|||
Livello |
Rapporto |
Compressione (MB/s) |
Decompressione (MB/s) |
1 |
2.658 |
438.47 |
910.51 |
2 |
2.744 |
364.86 |
886.55 |
3 |
2.801 |
336.33 |
828.41 |
4 |
2.858 |
286.71 |
886.55 |
5 |
2.916 |
212.77 |
556.84 |
6 |
2.363 |
119.82 |
990.85 |
7 |
3.000 |
154.06 |
849.30 |
8 |
3.011 |
159.54 |
875.03 |
9 |
3.025 |
100.51 |
940.15 |
10 |
3.033 |
118.97 |
616.26 |
11 |
3.036 |
94.19 |
802.11 |
12 |
3.037 |
73.45 |
931.49 |
13 |
3.041 |
55.17 |
835.26 |
14 |
3.087 |
44.70 |
716.78 |
15 |
3.126 |
37.30 |
878.84 |
Dati estrapolati da questa fonte.
Per usare la compressione zstd sulla radice di Ubuntu /@ il requisito minimo è d'usare Ubuntu 19.10 o superiore con la versione minima di GRUB 2.04, dove è stato implementato il supporto a zstd.
Ad oggi non è possibile impostare i livelli di compressione con il comando in spazio utente btrfs filesystem defragment -r -v -czstd, ma ci sono degli sviluppi in corso, e dovrebbe essere resi disponibili in una nuova versione di btrfs-progs.
La compressione lzo comprime meno rispetto a zstd con prestazioni vicini a zstd livello 1.
Benchmark orientativo delle differenze di compressione tra lzo, zstd e zlib.
Esempi di compressione
Comprimere un subvolume con zstd:
sudo btrfs filesystem defragment -r -v -czstd /mnt/@subvolume
Comprimere un file o cartella con zstd:
sudo btrfs filesystem defragment -r -v -czstd /percorso
Aprire coi privilegi di amministrazione e con un editor di testo il file /etc/fstab e scrivervi le opzioni di montaggio con zstd livello 1:
UUID=UUID / btrfs noatime,compress=zstd:1,autodefrag,subvol=@
La compressione di livello 1 zstd:1 potrebbe essere utile in tutti quei casi dove si ha una CPU moderna o un disco rigido a stato solido di tipo SSD/NVME.
La compressione zstd a livelli più alti può aiutare in tutti quei casi in cui si hanno dei dati di backup grandi da gestire, a discapito delle prestazioni in base al livello usato, ma a favore del risparmio di spazio.
Opzioni di montaggio
L'opzione di montaggio consigliata per un uso desktop generico da scrivere nel file /etc/fstab è :
noatime,compress=zstd:1,autodefrag
Per approfondire l'argomento e ulteriori opzioni di montaggio leggere la relativa guida (in inglese)
Riparare il '''filesystem'''
In caso di problemi col filesystem, evitare di dare comandi a caso ma seguire attentamente le istruzioni dalla wiki di OpenSUSE (in inglese).
SUSE è il maggior contributore al progetto Btrfs.
Strumento Scrub
Scrub è lo strumento per verificare il checksum dei dati e metadati e cerca di ripararli automaticamente se c'è una ridondanza (raid 1, dup etc...).
È consigliato un controllo periodico, sul come eseguire il suddetto leggere la sezione Manutenzione.
Per approfondire l'argomento leggere la relativa guida (in inglese)
Strumento Balance
Balance è lo strumento che serve a liberare spazio sul filesystem in presenza di carichi di lavoro pesanti.
Generalmente per un uso desktop con disco singolo non c'è bisogno di fare un bilanciamento periodico.
Utile invece in caso di cambio disco o livello raid per distribuire i gruppi di blocchi su tutti i dispositivi, in modo che corrispondano ai vincoli definiti dai rispettivi profili.
Per approfondire l'argomento leggere la relativa guida (in inglese)
Manutenzione
Per eseguire la manutenzione periodica di balance e scrub installare il pacchetto btrfsmaintenance.
Non abilitare trim poiché viene abilitato in automatico su Ubuntu tramite service systemd quando rileva un disco SSD/NVME, e neppure defrag poiché rompe il collegamento con gli snapshot occupando tutto lo spazio sul disco, è un buon compromesso l'opzione di montaggio autodefrag.
autodefrag abilita la deframmentazione automatica dei file. Se abilitato, piccole scritture casuali in file, in un intervallo di alcune decine di kilobyte attualmente predefiniti a 64 KB, vengono rilevate e messe in coda per il processo di deframmentazione. Non adatto per carichi di lavoro di database di grandi dimensioni.
Non abilitare la manutenzione se non si ha un carico di lavoro pesante, o si usa un disco singolo (no raid), principalmente questo è pensato per server dove si ha un carico di lavoro pesante. Per uso desktop il consiglio è di non abilitarlo.
Abilitare il timer per aggiornare la configurazione all'avvio del sistema (consigliato):
sudo systemctl enable btrfsmaintenance-refresh.service
Abilitare il timer per balance, di default impostato settimanalmente:
sudo systemctl enable btrfs-balance.timer
Abilitare il timer per scrub, di default impostato mensilmente:
sudo systemctl enable btrfs-scrub.timer
Per modificare la configurazione aprire coi privilegi di amministrazione e con un editor di testo il file /etc/default/btrfsmaintenance.
Durante l'esecuzione di balance potreste notare un rallentamento per il carico IO generato dal bilanciamento.
Pagina ufficiale del progetto btrfsmaintenance.
Btrfs send | receive
Btrfs ha alcune funzionalità chiave che consentono soluzioni di backup efficienti. Il primo invio chiamato Initial Bootstrapping è un backup completo e a seconda delle dimensione impiegherà del tempo. Il secondo invio può essere fatto in modo incrementale, se conservato l'ultimo snapshot inviato. A differenza di rsync, cp, che devono scansionare l'origine e la destinazione per confrontare i cambiamenti e sapere cosa copiare, Btrfs send non ha bisogno di leggere un singolo file sulla sorgente o destinazione per sapere cosa è cambiato, ed è molto più veloce. Btrfs send|receive è adatto per il backup, ma è principalmente uno schema di replica. Non ha opzioni di filtro per escludere o includere cartelle/file. Preserva tutto: date, permessi ecc.
Per approfondire l'argomento leggere la relativa guida (in inglese)
Backup subvolume
Per inviare lo snapshot di un subvolume, questo deve essere in sola lettura, la destinazione deve essere una partizione Btrfs.
Per individuare la lettera e il numero di partizione del filesystem radice, digitare nel terminale:
mount -t btrfs
L'output sarà del tipo:
/dev/sda2 on / type btrfs (rw,noatime,compress=zstd:1,ssd,autodefrag,subvolid=983,subvol=/@)
/dev/sda2 on /home type btrfs (rw,noatime,compress=zstd:1,ssd,autodefrag,subvolid=257,subvol=/@home)
Montare la radice su /mnt(La cartella montata è di esempio, si può scegliere o creare altre cartelle per il montaggio):
sudo mount -t btrfs -o --options-source /dev/sda2 /mnt
Creare lo snapshot di sola lettura con l'opzione -r di un subvolume, in questo esempio è /home:
sudo btrfs subvolume snapshot -r /home /mnt/home_snapshot1
Inviare lo snapshot sul disco di backup:
sudo btrfs send /mnt/home_snapshot1 | sudo btrfs receive /percorso/disco/backup/
Creare un secondo snapshot per inviare la differenza (incrementale):
sudo btrfs subvolume snapshot -r /home /mnt/home_snapshot2
Inviare solo la differenza tra lo snapshot home_snapshot1 e home_snapshot2:
sudo btrfs send -p /mnt/home_snapshot1 /mnt/home_snapshot2 | sudo btrfs receive /percorso/disco/backup/
Eliminare il primo snapshot e creare un terzo snapshot, per inviare la differenza del penultimo snapshot e l'ultimo:
sudo btrfs subvolume delete /mnt/home_snapshot1 sudo btrfs subvolume snapshot -r /home /mnt/home_snapshot3
Inviare solo la differenza tra lo snapshot home_snapshot2 e home_snapshot3:
sudo btrfs send -p /mnt/home_snapshot2 /mnt/home_snapshot3 | sudo btrfs receive /percorso/disco/backup/
Il ripristino di un subvolume come la /home, richiede per ovvi motivi l'esecuzione tramite un sistema avviato in Live.
Ripristino di uno snapshot dal backup:
sudo btrfs send /percorso/disco/backup/home_snapshot3 | btrfs receive /mnt/
Rinominare lo snapshot nel subvolume, nel caso della home:
sudo mv /mnt/home_snapshot3 /mnt/@home
Riportare il subvolume in lettura e scrittura:
sudo btrfs property set /mnt/@home ro false
Ottimizzazione subvolume su Ubuntu
Creare vari subvolumi può portare ad alcuni vantaggi.
Possibilità di escluderli dagli snapshot. Ad esempio sulla cartella di sistema /var/cache del subvolume @, ovvero /@/var/cache, si crea un subvolume della cartella /var/cache, questa cartella viene escluda dagli snapshot del subvolume di sistema @ quando usiamo strumenti come timeshift
Possibilità di disabilitare COW, impostare un diverso algoritmo di compressione o disabilitare la compressione.
Inviare l'intero subvolume su un disco esterno o di rete per un backup con Btrfs send, l'unico requisito per usarlo è che la destinazione sia in Btrfs.
Per individuare la lettera e il numero di partizione del filesystem radice, digitare nel terminale:
mount -t btrfs
L'output sarà del tipo:
/dev/sda2 on / type btrfs (rw,noatime,compress=zstd:1,ssd,autodefrag,subvolid=983,subvol=/@)
/dev/sda2 on /home type btrfs (rw,noatime,compress=zstd:1,ssd,autodefrag,subvolid=257,subvol=/@home)
Subvolume cartella /tmp
Montare la radice su /mnt(La cartella montata è di esempio, si può scegliere o creare altre cartelle per il montaggio):
sudo mount -t btrfs -o --options-source /dev/sda2 /mnt
Creare il subvolume della cartella:
sudo btrfs subvolume create /mnt/@tmp
Impostare i permessi della cartella tramite il bit sticky:
sudo chmod 1777 /mnt/@tmp
Disattivare il COW sul subvolume:
sudo chattr +C /mnt/@tmp
Copiare il contenuto della cartella nel subvolume:
sudo cp -a /mnt/@/tmp/* /mnt/@tmp/
Aprire coi privilegi di amministrazione e con un editor di testo il file /etc/fstab e scriverci le opzioni di montaggio:
UUID=UUID /tmp btrfs noatime,autodefrag,subvol=@tmp
Fare clic su Ctrl+S per salvare e su Ctrl+Q per chiudere l'editor.
Smontare il filesystem:
sudo umount /mnt
Subvolume cartella /var/tmp
Montare la radice su /mnt (La cartella montata è di esempio, si può scegliere o creare altre cartelle per il montaggio):
sudo mount -t btrfs -o --options-source /dev/sda2 /mnt
Creare subvolume della cartella:
sudo btrfs subvolume create /mnt/@vartmp
Impostare i permessi della cartella tramite il bit sticky:
sudo chmod 1777 /mnt/@vartmp
Disattivare il COW sul subvolume:
sudo chattr +C /mnt/@vartmp
Copiare il contenuto della cartella nel subvolume:
sudo cp -a /mnt/@/var/tmp/* /mnt/@vartmp/
Aprire coi privilegi di amministrazione e con un editor di testo il file /etc/fstab e scriverci le opzioni di montaggio:
UUID=UUID /var/tmp btrfs noatime,autodefrag,subvol=@vartmp
Fare clic su Ctrl+S per salvare e su Ctrl+Q per chiudere l'editor.
Smontare il filesystem:
sudo umount /mnt
Subvolume cartella /var/cache
Montare la radice su /mnt (La cartella montata è di esempio, si può scegliere o creare altre cartelle per il montaggio):
sudo mount -t btrfs -o --options-source /dev/sda2 /mnt
Creare subvolume della cartella:
sudo btrfs subvolume create /mnt/@varcache
Disattivare il COW sul subvolume:
sudo chattr +C /mnt/@varcache
Copiare il contenuto della cartella nel subvolume:
sudo cp -a /mnt/@/var/cache/* /mnt/@varcache/
Aprire coi privilegi di amministrazione e con un editor di testo il file /etc/fstab e scriverci le opzioni di montaggio:{{{:
UUID=UUID /var/cache btrfs noatime,autodefrag,subvol=@varcache
Fare clic su Ctrl+S per salvare e su Ctrl+Q per chiudere l'editor.
Smontare il filesystem:
sudo umount /mnt
Subvolume cartella /var/log
Montare la radice su /mnt (La cartella montata è di esempio, si può scegliere o creare altre cartelle per il montaggio):
sudo mount -t btrfs -o --options-source /dev/sda2 /mnt
Creare subvolume della cartella:
sudo btrfs subvolume create /mnt/@varlog
Copiare il contenuto della cartella nel subvolume:
sudo cp -a /mnt/@/var/log/* /mnt/@varlog/
Aprire con i privilegi di amministrazione e con un editor di testo il file /etc/fstab e scriverci le opzioni di montaggio:
UUID=UUID /var/log btrfs noatime,compress=zstd:1,autodefrag,subvol=@varlog
Fare clic su Ctrl+S per salvare e su Ctrl+Q per chiudere l'editor.
Smontare il filesystem:
sudo umount /mnt
Subvolume flatpak
È utile in caso di ripristino di sistema da uno snapshot, poiché le applicazioni flatpak non vengono ripristinate.
Montare la radice su /mnt (La cartella montata è di esempio, si può scegliere o creare altre cartelle per il montaggio):
sudo mount -t btrfs -o --options-source /dev/sda2 /mnt
Creare subvolume della cartella:
sudo btrfs subvolume create /mnt/@varlibflatpak
Copiare il contenuto della cartella nel subvolume:
sudo cp -a /mnt/@/var/lib/flatpak/* /mnt/@varlibflatpak/
Aprire con i privilegi di amministrazione e con un editor di testo il file /etc/fstab e scriverci le opzioni di montaggio:
UUID=UUID /var/lib/flatpak btrfs noatime,compress=zstd:1,autodefrag,subvol=@varlibflatpak
Fare clic su Ctrl+S per salvare e su Ctrl+Q per chiudere l'editor.
Smontare il filesystem:
sudo umount /mnt
Subvolume immagini di VirtManager
Montare la radice su /mnt (La cartella montata è di esempio, si può scegliere o creare altre cartelle per il montaggio):
sudo mount -t btrfs -o --options-source /dev/sda2 /mnt
Creare subvolume della cartella:
sudo btrfs subvolume create /mnt/@varlibvirt
Da libvirt version 6.6.0 Non è più necessario disattivare il COW manualmente, se rileva Btrfs come filesystem, viene disattivato in automatico per le nuove immagini.
Disattivare il COW sul subvolume:
sudo chattr +C /mnt/@varlibvirt
Copiare il contenuto della cartella nel subvolume:
sudo cp -a /mnt/@/var/lib/libvirt/images/* /mnt/@varlibvirt/
Aprire con i privilegi di amministrazione e con un editor di testo il file /etc/fstab e scriverci le opzioni di montaggio:
UUID=UUID /var/lib/libvirt/images/ btrfs noatime,autodefrag,subvol=@varlibvirt
Fare clic su Ctrl+S per salvare e su Ctrl+Q per chiudere l'editor.
Smontare il filesystem:
sudo umount /mnt
Subvolume immagini di GNOME-Boxes
Per la versione di flatpak che si trova sullo store flathub, il percorso alle immagini VM è /.var/app/org.gnome.Boxes/data/gnome-boxes/images.
Con GNOME-Boxes già installato seguire i seguenti passaggi.
Creare la cartella temporanea:
sudo mkdir /home/utente/boxtmp
Copiare il contenuto della cartella:
sudo cp -a /home/username/.local/share/gnome-boxes/images/* /home/username/boxtmp/
Elimina la cartella /images per creare il subvolume:
sudo rm -r /home/username/.local/share/gnome-boxes/images
Creare subvolume della cartella:
sudo btrfs subvolume create /home/username/.local/share/gnome-boxes/images
Ripristinare il contenuto della cartella /images:
sudo cp -a /home/username/boxtmp/* /home/username/.local/share/gnome-boxes/images/
Se GNOME-Boxes non è già installato, prima d'installarlo creare il subvolume /home/username/.local/share/gnome-boxes/images e successivamente installare GNOME-Boxes.
Comandi principali di Btrfs
Leggere e stampare le statistiche di errore IO del dispositivo:
sudo btrfs device stats /
Mostrare informazioni dettagliate sulle allocazioni interne nei dispositivi:
sudo btrfs device usage /
Mostrare informazioni dettagliate sull'uso del filesystem interno:
sudo btrfs '''filesystem''' usage /
FAQ
Alcune della domande e risposte più comuni su Btrfs.
- D. Come funziona la compressione file incomprimibili?
S. Esiste una semplice logica decisionale: se la prima porzione di dati da comprimere non è più piccola dell'originale, la compressione del file è disabilitata, a meno che non ci sia l'opzione di montaggio compress-force=algoritmo.
In tal caso, la compressione viene sempre tentata sul file, per poi essere successivamente scartata, con maggior cicli di lavoro per la CPU. Questo non è ottimale e soggetto a ottimizzazioni e ulteriori sviluppi.
- D. Cosa succede se abilito la compressione a dei file già scritti?
S. Solo i file creati, modificati e montati con l'opzione compress=algoritmo verranno compressi. Per applicare la compressione ai file esistenti usare il comando:
btrfs filesystem defragment -c <algoritmo>
D. Posso impostare la compressione di un file, cartella o subvolume senza usare l'opzione di montaggio?S. Sì, l'utilità chattr supporta l'impostazione dell'attributo del file c, che contrassegna l'inode per comprimere i nuovi dati scritti. Per impostare la proprietà di compressione di un file usare il comando:
btrfs property set <file> compression <zlib|lzo|zstd>
Ciò forza la compressione da usare su quel file, cartella o subvolume usando l'algoritmo specificato.
- D. Come posso disattivare la compressione ?
S. Per disattivare la compressione usare il comando:
btrfs property set <file> compression none
Notare che la disattivazione comporta un notevole aumento di uso dello spazio sul disco.