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I '''phased updates''' sono una modalità di Ubuntu per il rilascio delle nuove versioni dei pacchetti.<<BR>> Di seguito sono descritti in breve il loro funzionamento e alcune possibilità di gestione. |
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Di seguito è esposto l'utilizzo di '''e4defrag''' strumento per deframmentare filesystem ext4. | = Descrizione = |
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Rispetto ai filesystem in uso con i sistemi Microsoft, quelli in uso su GNU/Linux (ext2/3/4, ZFS, btrfs, ecc.) usano sistemi di allocazione "intelligenti" per evitare un'eccessiva frammentazione dei file.<<BR>> Tuttavia potrebbe risultare deframmentare il filesystem in alcuni casi, ad esempio qualora lo spazio disponibile in una partizione sia limitato. |
Sebbene i '''phased updates''' siano presenti da Ubuntu 13.04, sono stati implementati in '''[[https://wiki.ubuntu-it.org/AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi/Apt|apt]]''' soltanto a partire [[https://discourse.ubuntu.com/t/phased-updates-in-apt-in-21-04/20345|dalla versione 21.04]]. Potrebbe quindi capitare ad un utente di notare che, nonostante la disponibilità di aggiornamenti, alcuni pacchetti vengono mantenuti alla versione precedente.<<BR>> Infatti durante l'[[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi/Apt|aggiornamento]] potrebbe apparire nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] un output simile al seguente:{{{ Lettura elenco dei pacchetti... Fatto Generazione albero delle dipendenze... Fatto Lettura informazioni sullo stato... Fatto 0 aggiornati, 0 installati, 0 da rimuovere e 10 non aggiornati. }}} Questo perché con i '''phases updates''' gli aggiornamenti di certi pacchetti sono rilasciati gradualmente, rendendoli inizialmente disponibili soltanto per un numero limitato di utenti, scelti casualmente. In seguito vengono rilasciati ad altri utenti ancora, fino a renderli progressivamente disponibili per tutti (in questo caso l'aggiornamento può dirsi «''fully phased''»). In pratica l'utente può tranquillamente non preoccuparsi del mancato aggiornamento dei pacchetti interessati poiché non si tratta affatto di un errore, in quanto gli update vengono solamente posticipati. {{{#!wiki note Gli aggiornamenti importanti di sicurezza, al contrario, non sono distribuiti tramite '''phases updates'''. }}} = Funzionamento = Sebbene le nuove versioni dei pacchetti software di Ubuntu vengano testati prima del loro rilascio, qualche volta alcuni bug possono sfuggire all'attenzione degli sviluppatori e/o dei tester, oppure semplicemente manifestarsi successivamente in determinate condizioni. Quindi con i '''phases updates''' è possibile garantire una maggiore sicurezza, nonché esporre ad eventuali danni un numero inferiore di utenti. È possibile monitorare il rilascio il rilascio graduale dei pacchetti interessati, digitando nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] il seguente comando:{{{ apt policy <nome_pacchetto> }}} Di seguito un esempio generico (ovviamente il pacchetto in questione dovrà essere installato):{{{ apt policy libglapi-mesa libglapi-mesa: Installato: 22.0.5-0ubuntu0.3 Candidato: 22.2.5-0ubuntu0.1~22.04.1 Tabella versione: 22.2.5-0ubuntu0.1~22.04.1 500 (phased 20%) 500 http://archive.ubuntu.com/ubuntu jammy-updates/main amd64 Packages *** 22.0.5-0ubuntu0.3 100 100 /var/lib/dpkg/status 22.0.1-1ubuntu2 500 500 http://archive.ubuntu.com/ubuntu jammy/main amd64 Packages }}} dove si possono notare le due versioni disponibili e lo stato di avanzamento del rilascio (in questo caso del 20%). {{{#!wiki tip È possibile consultare [[https://people.canonical.com/~ubuntu-archive/phased-updates.html|questa pagina]] per monitorare il rilascio dei '''phases updates''' per tutte le versioni supportate di Ubuntu. }}} = Forzare aggiornamento = |
Linea 16: | Linea 62: |
Non è necessario deframmentare se in uso un drive SSD! Inoltre ripetute deframmentazioni nel lungo periodo potrebbero danneggiare il dispositivo. | Le seguenti istruzioni sono raccomandate solo in sistemi per scopo di test e/o sviluppo. |
Linea 19: | Linea 65: |
= Installazione = | È possibile aggiornare i pacchetti mantenuti alla versione precedente semplicemente eseguendo il comando `apt install` su ogni pacchetto interessato. Per maggiori informazioni consultare la relativa [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi/Apt#Installazione_e_rimozione_pacchetti|guida]]. |
Linea 21: | Linea 67: |
Lo strumento è di solito preinstallato in Ubuntu. | = Disabilitare i phased updates = |
Linea 23: | Linea 69: |
= Utilizzo = {{{#!wiki note Qualora si debba deframmentare un disco esterno, [[Hardware/DispositiviPartizioni/IndividuarePartizioni|individuare]] il dispositivo. |
{{{#!wiki important Le seguenti istruzioni sono raccomandate solo in sistemi per scopo di test e/o sviluppo. |
Linea 29: | Linea 73: |
'''e4defrag''' può essere utilizzato "online" (ossia con il sistema operativo avviato e in funzione), quindi non è necessario usare una sessione "live". L'utilizzo è molto semplice e prevede la seguente sintassi:{{{ sudo e4defrag [opzione] /percorso/della/directory |
0. Aprire, oppure creare se non esistente, il file `/etc/apt/apt.conf.d/99-Phased-Updates` con un [[Ufficio/EditorDiTesto|editor di testo]] e con i [[AmministrazioneSistema/PrivilegiDiAmministrazione|privilegi di amministrazione]]. 0. Aggiungere le seguenti righe:{{{ Update-Manager::Always-Include-Phased-Updates true; APT::Get::Always-Include-Phased-Updates true; |
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Le opzioni sono soltanto due: * '''-c''': compie soltanto un analisi della partizione. * '''-v''': mostra il conteggio dei file deframmentati ed eventuali errori. Pertanto a seconda delle proprie necessità digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] uno o più comandi fra quelli seguenti, a modificandoli se necessario. * Per rilevare e visualizzare la quantità di file frammentati nell'intero sistema:{{{ sudo e4defrag -c / }}} Qualora il numero dei file sia basso (circa 30 o meno) non dovrebbe essere necessario eseguire la deframmentazione. * Per deframmentare la partizione `/dev/sda3`:{{{ sudo e4defrag -v /dev/sda3 }}} * Per deframmentare tutte le partizioni del disco interno:{{{ sudo e4defrag -v /dev/sda* }}} * Per deframmentare la partizione [[Hardware/DispositiviPartizioni/SpostareHomePartizioneSeparata|/home separata]]:{{{ sudo e4defrag -v /home }}} * Per deframmentare la partizione `/dev/sdb1` su disco esterno:{{{ sudo e4defrag -v /dev/sdb1 }}} |
0. Salvare e chiudere il file. |
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* [[https://it.wikipedia.org/wiki/Deframmentazione|Deframmentazione]] (pagina enciclopedica) |
* [[https://discourse.ubuntu.com/t/about-apt-upgrade-and-phased-updates/33649|Articolo originale]] * [[https://wiki.ubuntu.com/PhasedUpdates|Wiki internazionale]] * [[https://askubuntu.com/questions/1431940/what-are-phased-updates-and-why-does-ubuntu-use-them|AskUbuntu]] (approfondimento) |
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Introduzione
I phased updates sono una modalità di Ubuntu per il rilascio delle nuove versioni dei pacchetti.
Di seguito sono descritti in breve il loro funzionamento e alcune possibilità di gestione.
Descrizione
Sebbene i phased updates siano presenti da Ubuntu 13.04, sono stati implementati in apt soltanto a partire dalla versione 21.04.
Potrebbe quindi capitare ad un utente di notare che, nonostante la disponibilità di aggiornamenti, alcuni pacchetti vengono mantenuti alla versione precedente.
Infatti durante l'aggiornamento potrebbe apparire nel terminale un output simile al seguente:
Lettura elenco dei pacchetti... Fatto Generazione albero delle dipendenze... Fatto Lettura informazioni sullo stato... Fatto 0 aggiornati, 0 installati, 0 da rimuovere e 10 non aggiornati.
Questo perché con i phases updates gli aggiornamenti di certi pacchetti sono rilasciati gradualmente, rendendoli inizialmente disponibili soltanto per un numero limitato di utenti, scelti casualmente. In seguito vengono rilasciati ad altri utenti ancora, fino a renderli progressivamente disponibili per tutti (in questo caso l'aggiornamento può dirsi «fully phased»).
In pratica l'utente può tranquillamente non preoccuparsi del mancato aggiornamento dei pacchetti interessati poiché non si tratta affatto di un errore, in quanto gli update vengono solamente posticipati.
Gli aggiornamenti importanti di sicurezza, al contrario, non sono distribuiti tramite phases updates.
Funzionamento
Sebbene le nuove versioni dei pacchetti software di Ubuntu vengano testati prima del loro rilascio, qualche volta alcuni bug possono sfuggire all'attenzione degli sviluppatori e/o dei tester, oppure semplicemente manifestarsi successivamente in determinate condizioni. Quindi con i phases updates è possibile garantire una maggiore sicurezza, nonché esporre ad eventuali danni un numero inferiore di utenti.
È possibile monitorare il rilascio il rilascio graduale dei pacchetti interessati, digitando nel terminale il seguente comando:
apt policy <nome_pacchetto>
Di seguito un esempio generico (ovviamente il pacchetto in questione dovrà essere installato):
apt policy libglapi-mesa libglapi-mesa: Installato: 22.0.5-0ubuntu0.3 Candidato: 22.2.5-0ubuntu0.1~22.04.1 Tabella versione: 22.2.5-0ubuntu0.1~22.04.1 500 (phased 20%) 500 http://archive.ubuntu.com/ubuntu jammy-updates/main amd64 Packages *** 22.0.5-0ubuntu0.3 100 100 /var/lib/dpkg/status 22.0.1-1ubuntu2 500 500 http://archive.ubuntu.com/ubuntu jammy/main amd64 Packages
dove si possono notare le due versioni disponibili e lo stato di avanzamento del rilascio (in questo caso del 20%).
È possibile consultare questa pagina per monitorare il rilascio dei phases updates per tutte le versioni supportate di Ubuntu.
Forzare aggiornamento
Le seguenti istruzioni sono raccomandate solo in sistemi per scopo di test e/o sviluppo.
È possibile aggiornare i pacchetti mantenuti alla versione precedente semplicemente eseguendo il comando apt install su ogni pacchetto interessato. Per maggiori informazioni consultare la relativa guida.
Disabilitare i phased updates
Le seguenti istruzioni sono raccomandate solo in sistemi per scopo di test e/o sviluppo.
Aprire, oppure creare se non esistente, il file /etc/apt/apt.conf.d/99-Phased-Updates con un editor di testo e con i privilegi di amministrazione.
Aggiungere le seguenti righe:
Update-Manager::Always-Include-Phased-Updates true; APT::Get::Always-Include-Phased-Updates true;
- Salvare e chiudere il file.
Ulteriori risorse
AskUbuntu (approfondimento)