Dimensione: 12432
Commento:
|
Dimensione: 5696
Commento:
|
Le cancellazioni sono segnalate in questo modo. | Le aggiunte sono segnalate in questo modo. |
Linea 1: | Linea 1: |
## page was renamed from GestioneDisco | |
Linea 5: | Linea 4: |
<<Indice(depth=1)>> <<Informazioni(forum="http://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?f=46&t=221642")>> |
<<Indice(depth=3)>> <<Informazioni(forum="http://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?f=46&t=56200";rilasci="12.04 14.04 16.04")>> |
Linea 11: | Linea 9: |
Questa guida è un'introduzione alla terminologia usata sui sistemi Linux per identificare i dispositivi di memoria, le partizioni e i loro formati, e per spiegare in che modo vengano utilizzate le partizioni per installare il sistema operativo attraverso il partizionamento. = Dispositivi di memoria e partizioni = |
In ambiente Linux uno dei sistemi maggiormente utilizzati per la condivisione di dati in una rete di computer è rappresentato dal filesystem distribuito '''NFS''' (Network File System).<<BR>> Viene mostrato un esempio in cui la cartella `/home` di un computer che funge da '''server''', viene condivisa con un computer che farà da '''client'''. |
Linea 15: | Linea 12: |
I dispositivi di memoria vengono identificati come /dev/sda, /dev/sdb, /dev/sdc, ecc.. | Si presume che gli indirizzi IP dei computer siano stati impostati o manualmente o, in presenza del [[https://it.wikipedia.org/wiki/Dynamic_Host_Configuration_Protocol|DHCP]], impostati direttamente nel router. Nell'esempio i computer avranno i rispettivi indirizzi IP: * '''server''': 192.168.0.20 * '''client''': 192.168.0.40 |
Linea 17: | Linea 16: |
Le '''partizioni''', aree delimitata e ben definite del disco in cui vengono memorizzati dati, vengono identificate aggiungendo un numero alla sigla del dispositivo.<<BR>>Ad esempio se sul proprio pc è presente un unico hard disk, esso sarà individuato come '''/dev/sda''' e le partizioni al suo interno come '''/dev/sda1''', '''/dev/sda2''', ecc.. | = Server = |
Linea 19: | Linea 18: |
||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">''In precedenza esisteva la distinzione fra dispositivi IDE (PATA) riconosciuti come /dev/hdX, e dispositivi SATA, SCSI, USB riconosciuti come /dev/sdX.''|| | 0. [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|Installare]] il pacchetto [[apt://nfs-kernel-server|nfs-kernel-server]]. 0. Aprire con i [[AmministrazioneSistema/Sudo|privilegi di amministrazione]] e con un [[Ufficio/EditorDiTesto|editor di testo]] il file `/etc/exports`. Dovrà essere aggiunta una stringa con questa sintassi:{{{ /percorso/cartella/condivisa indirizzo.ip.server(opzioni,di,condivisione) }}}Pertanto adattata all'esempio risulterà: * se si desidera che i file siano accessibili in '''lettura/scrittura''':{{{ /home 192.168.0.40(rw,no_root_squash) }}} * se si desidera che i file siano accessibili in '''sola lettura''':{{{ /home 192.168.0.40(ro,no_root_squash) }}} 0. Salvare e chiudere il file `/etc/exports`. 0. Per attivare la condivisione digitare i seguenti comandi nel [[AmministrazioneSistema/RigaDiComando|terminale]]:{{{ sudo exportfs -a }}}{{{ sudo service nfs-kernel-server start }}}Il server sarà ora pronto a condividere la cartella `/home`. Nei successivi riavvi il servizio verrà avviato automaticamente. |
Linea 21: | Linea 35: |
= Tabella delle partizioni GPT e MBR = | = Client = |
Linea 23: | Linea 37: |
Con l'introduzione dello [[Installazione/UEFI|UEFI]] (Bios di nuova generazione), lo standard per la gestione delle partizioni di un disco fisso è [[http://it.wikipedia.org/wiki/GUID_Partition_Table|GPT]] (GUID Partition Table), che sostituisce l' [[http://it.wikipedia.org/wiki/Master_boot_record|MBR]] (Master Boot Record). | 0. [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|Installare]] il pacchetto [[apt://nfs-common|nfs-common]]. 0. Creare una cartella nella quale verrà montata la cartella condivisa sul server per poter accedere ai dati in essa contenuti. Digitare nel [[AmministrazioneSistema/RigaDiComando|terminale]]:{{{ sudo mkdir -p /mnt/nfs/home }}} |
Linea 25: | Linea 42: |
== Tipi di partizioni per MBR == | == Montaggio manuale == |
Linea 27: | Linea 44: |
* '''Partizioni primarie ed estese'''<<BR>>Nei vecchi sistemi con '''MBR''' un disco fisso può avere un massimo di 4 '''partizioni primarie''', numerate da uno a quattro e precedute dal nome del disco cui appartengono. Per esempio, su un disco fisso riconosciuto come '''sda''' possono essere presenti le partizioni primarie '''sda1''', '''sda2''', '''sda3''', '''sda4'''.<<BR>>Una delle quattro partizioni primarie può essere usata come '''partizione estesa'''. Anziché contenere file sarà utilizzata per contenere partizioni logiche. | * Occorre digitare un comando da [[AmministrazioneSistema/RigaDiComando|terminale]] con la seguente sintassi:{{{ sudo mount indirizzo.ip.server:/percorso/cartella/condivisa /percorso/cartella/di/montaggio }}}Pertanto il comando diviene:{{{ sudo mount 192.168.0.20:/home /mnt/nfs/home }}} * Per smontare la cartella è sufficiente sostituire il comando '''mount''' con '''umount'''. |
Linea 29: | Linea 51: |
* '''Partizioni logiche'''<<BR>>Vengono utilizzate come le partizioni primarie, dalle quali differiscono per il fatto che sono contenute tutte dentro una partizione primaria estesa e le loro descrizioni non si trovano nell'MBR. Le partizioni logiche vengono sempre numerate da 5 in su '''/dev/sda5''', '''/dev/sda5''', ecc.. | == Montaggio automatico all'avvio == |
Linea 31: | Linea 53: |
== Migliorie introdotte da GPT == | 0. Aprire con i [[AmministrazioneSistema/Sudo|privilegi di amministrazione]] e con un [[Ufficio/EditorDiTesto|editor di testo]] il file `/etc/fstab`. 0. Dovrà essere aggiunta una stringa con la seguente sintassi:{{{ indirizzo.ip.server:/percorso/cartella/condivisa /percorso/cartella/di/montaggio nfs opzioni,di,montaggio 0 0 }}} |
Linea 33: | Linea 58: |
* Utilizzo di sole partizioni primarie. * Superamento del limite delle 4 partizioni primarie. * Superamento del limite dei 2 Terabyte per partizione. * Migliorata la sicurezza date dal fatto che le intestazioni della tabella a inizio disco, sono replicate anche a fine disco. |
=== Ubuntu 12.04 e 14.04 === |
Linea 38: | Linea 60: |
= Formato delle partizioni = | 0. Sarà sufficiente inserire nel file `/etc/fstab` una stringa di questo tipo:{{{ 192.168.1.10:/home /mnt/nfs/home nfs rw,user,auto 0 0 }}} ||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Grandi/info.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">I parametri utilizzati permettono l'accesso in scrittura e il montaggio/smontaggio tramite i comandi '''mount'''/'''umount'''. Una panoramica completa dei parametri esistenti è disponibile attraverso i comandi '''man nfs''' e '''man mount'''.|| 0. Salvare e chiudere il file `/etc/fstab` 0. Per rendere effettiva la modifica digitare nel [[AmministrazioneSistema/RigaDiComando|terminale]] i seguenti comandi:{{{ sudo umount -a }}}{{{ sudo mount -a }}} |
Linea 40: | Linea 71: |
Esistono diversi tipi di formato per le partizioni di un disco. | === Ubuntu 16.04 e successivi === |
Linea 42: | Linea 73: |
* '''In ambiente Linux'''<<BR>>Il formato '''ext4''' è il formato predefinito su Ubuntu. In alternativa possono essere utilizzati i file system '''ext3''', '''ext2''', '''ReiserFS''' e '''Btrfs'''. Quest'ultimo però nonostante le alte prestazioni è ancora ritenuto sperimentale. | Con l'introduzione di [[https://it.wikipedia.org/wiki/Systemd|systemd]] è apparso un malfunzionamento per il quale l'utilizzo della condivisione '''NFS''' causa lunghi tempi di attesa sia all'avvio che allo spegnimento del sistema.<<BR>> Numerose sono le segnalazioni bug e le segnalazioni di possibili arginamenti al problema. Di seguito ne viene riportata una che prevede l'utilizzo di alcuni specifici parametri sul file [[https://www.digitalocean.com/community/tutorials/how-to-set-up-an-nfs-mount-on-ubuntu-16-04|/etc/fstab]] e la modifica di [[https://bugs.launchpad.net/ubuntu/+source/nfs-utils/+bug/1577120/comments/4|nfs-config.service]]. |
Linea 44: | Linea 76: |
* '''In ambiente Windows'''<<BR>>I formati predefiniti sono '''NTFS''' e '''FAT32'''. È bene conoscere anche questi ultimi due, in quanto non è raro trovare un sistema Linux in dual boot con Windows. Per '''NTFS''' e '''FAT32''' non è possibile da '''Ubuntu''' cambiare i permessi dei file. Nel caso si usufruisca del ''dual boot'', è consigliato creare una partizione per l'archiviazione e scambio di dati fra i due sistemi in formato NTFS, più moderno di FAT32. | 0. Una volta aperto il file `/etc/fstab` con i [[AmministrazioneSistema/Sudo|privilegi di amministrazione]] e con un [[Ufficio/EditorDiTesto|editor di testo]], aggiungere la seguente stringa:{{{ 192.168.1.10:/home /mnt/nfs/home nfs auto,nofail,noatime,nolock,intr,actimeo=1800 0 0 }}}E quindi salvare e chiudere il file. 0. Digitare nel [[AmministrazioneSistema/RigaDiComando|terminale]]:{{{ sudo systemctl edit --full nfs-config.service }}} 0. Inserire nel testo le voci ''remote-fs.target'' e ''!NetworkManager.service'' in modo che risulti:{{{ [Unit] Description=Preprocess NFS configuration After=local-fs.target remote-fs.target NetworkManager.service DefaultDependencies=no |
Linea 46: | Linea 88: |
||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">''Il formato '''ext3/ext4''' non viene riconosciuto da Windows se non tramite l'uso di [[Hardware/DispositiviPartizioni/Ext2FSD|adeguate applicazioni]].''|| = Utilizzo delle partizioni = Ricordando che le tabelle di partizionamento: * '''GPT''': sono utilizzabili sia su sistemi con UEFI, sia con BIOS; * '''MBR''': sono utilizzabili su sistemi con BIOS e anche su UEFI se dotato di ''[[Installazione/UEFI#legacy|modalità legacy]]''; vengono qui elencate le partizioni necessarie per l'installazione di Ubuntu in base alle possibili combinazioni esistenti: ||<tablestyle="width:100%" bgcolor="#cccccc":27%>'''GPT su UEFI'''||<style="border:none; "6%>||<bgcolor="#cccccc":27%>'''GPT su BIOS'''||<style="border:none; "6%>||<bgcolor="#cccccc":27%>'''MBR su BIOS/UEFI modalità Legacy'''|| ||Partizione di avvio '''EFI''' ||<style="border:none; ">||Partizione di avvio '''grub_bios''' ||<style="border:none; ">||Partizione per area di '''swap''' || ||Partizione per area di '''swap''' ||<style="border:none; ">||Partizione per area di '''swap''' ||<style="border:none; ">||Partizione per il Filesystem "'''/'''" || ||Partizione per il Filesystem "'''/'''" ||<style="border:none; ">||Partizione per il Filesystem "'''/'''" ||<style="border:none; ">|| || * '''swap'''<<BR>>Per [[Hardware/DispositiviPartizioni/SwapDomandeFrequenti|swap]] si intende un'area di appoggio alla memoria RAM che utilizza un formato a se stante '''linux-swap'''.<<BR>>Nei casi di ''multiboot'', cioè con più sistemi Linux installati, '''basta un unica area di swap''' che verrà utilizata di volta in volta dal sistema in uso.<<BR>>In caso di particolari necessità l'area di swap può essere omessa, tuttavia per un utilizzo standard è consigliabile utilizzarla. * '''grub_bios'''<<BR>>Si tratta di un area priva di formato con dimensioni variabili da 1 a 2 MB che deve essere contrassegnata dal flag ''grub_bios''. Quest'area è utilizzata dal [[AmministrazioneSistema/Grub|Grub]] per la gestione del boot dei sistemi. L'omissione dell'area '''grub_bios''' può rappresentare un problema su installazioni con più sistemi. La gestione dell'ordine dei boot sarebbe in tal caso possibile solo dal primo sistema installato. Strumenti come [[AmministrazioneSistema/BootRepair|Boot-Repair]], il [[AmministrazioneSistema/Grub/Ripristino|ripristino]] di Grub o il [[Installazione/Standard#manu|tool]] del partizionamento manuale non funzionerebbero. * '''EFI'''<<BR>>È richiesta dai Bios di nuova generazione [[Installazione/UEFI|UEFI]]. Si tratta di un'area di avvio in formato '''fat32''' fra i 100 e 250 Mib collocata a seconda dei casi: * nella '''prima partizione''' /dev/sda1; * nella '''seconda partizione''' /dev/sda2 se nella /dev/sda1 è presente la partizione nascosta di ripristino di Windows. * '''Filesystem "/"'''<<BR>>Il [[AmministrazioneSistema/Filesystem|file system]] comunemente indicato con il simbolo "'''/'''" è l'area che accoglie il sistema operativo in formato '''ext4''' (vedere [[#Formato_delle_partizioni|formati alternativi]]).<<BR>>Il filesystem può essere suddiviso in modo tale che ogni singola directory possa essere destinata ad una partizione a se stante. Perticolarmente comune è il caso in cui la directory [[AmministrazioneSistema/Filesystem#A.2Fhome|/home]] viene assegnata ([[Hardware/DispositiviPartizioni/PartizionamentoManuale#Esempio_3_-_home_separata|vedere esempio]]) ad una partizone a se per fungere da partizone dati e preservare i dati personali e impostazioni dei software in successive reinstallazioni del sistema. ||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Grandi/info.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">Per la creazione vera e propria delle partizioni, consultare la [[Hardware/DispositiviPartizioni/PartizionamentoManuale|seguente pagina]].|| = Esempi pratici = == Sistemi con MBR == In generale se si dispone di un computer con lo standard '''MBR''', per accogliere il sistema potranno essere indistintamente utilizzate partizioni '''primarie''' e '''logiche'''.<<BR>> ||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Grandi/info.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">L'importante è di rispettare il '''limite delle 4 partizioni primarie'''. Se si sa già che quattro partizioni primarie non saranno sufficienti, una di esse dovrà essere impostata come partizione estesa, in modo da creare al suo interno tutte le partizioni logiche di cui si necessita.|| Ad esempio un disco con Windows e Ubuntu potrebbe avere tutte partizioni primarie (esempio di output non completo del comando '''`sudo fdisk -l`'''): {{{ /dev/sda1 HPFS/NTFS (n.d.r. utilizzata da Windows) /dev/sda2 Linux swap / Solaris (n.d.r. utilizzata dalla swap) /dev/sda3 Linux (n.d.r. utilizzata da Ubuntu) |
[Service] Type=oneshot RemainAfterExit=yes ExecStart=/usr/lib/systemd/scripts/nfs-utils_env.sh |
Linea 87: | Linea 93: |
Come si vede dalla /dev/sda1 alla /dev/sda3 vengono utilizzate tutte partizioni primarie.<<BR>> Oppure una disposizione alternativa potrebbero essere di questo tipo: {{{ /dev/sda1 HPFS/NTFS (n.d.r. utilizzata da Windows) /dev/sda2 HPFS/NTFS (n.d.r. utilizzata come partizione dati) /dev/sda3 Linux swap / Solaris (n.d.r. utilizzata dalla swap) /dev/sda4 Esteso (partizione estesa) /dev/sda5 Linux (n.d.r. utilizzata dalla /home di Ubuntu) /dev/sda6 Linux (n.d.r. utilizzata per / di Ubuntu) }}} Essendo le prime tre partizioni primarie già utilizzate rispettivamente da Windows, partizione dati e area di swap, la /dev/sda4 è stata creata come partizione estesa nella quale sono state create due partizioni logiche: /dev/sda5 per la `/home` di Ubuntu e /dev/sda6 per il filesystem "/". == Sistemi con GPT == === UEFI === Se si dispone di computer con UEFI e quindi con il sistema di partizionamento '''GPT''', le partizioni saranno tutte viste come primarie. Se si creano partizioni su di un disco vuoto, occorre avere l'accortezza di collocare la partizione '''EFI''' nella prima posizione all'inizio del disco o al massimo in seconda posizione qualora fosse presente la partizione nascosta di ''recovery'' di Windows. Vengono qui riportati un paio di esempi di output (non completo) del comando '''`sudo parted -l`''': {{{ Numero Dimensione File system Nome Flag 1 419MB ntfs Basic data partition nascosta, diag 2 315MB fat32 EFI system partition avvio 3 134MB Microsoft reserved partition msftres 4 241GB ntfs Basic data partition 6 61,0GB ext4 7 8000MB linux-swap(v1) 8 172GB ext4 5 16,9GB ntfs Basic data partition nascosta, diag }}} I numeri laterali si riferiscono alle partizioni: 1 → /dev/sda1, 2 → /dev/sda2, e così via.<<BR>>In questo caso si può notare la presenza in posizione 1 della partizione nascosta di ripristino di Windows e quindi a seguire la partizione EFI. {{{ Numero Dimensione File system Nome Flag 1 262MB fat32 avvio 2 4295MB linux-swap(v1) 3 21,5GB ext4 4 21,5GB ext4 5 21,5GB ext4 6 431GB ext4 }}} In questo caso, un disco predisposto per contenere partizioni per sistemi Linux, si nota in posizione 1 l'area in formato fat32 per ospitare la partizione EFI. === BIOS === Se si dispone di computer con BIOS e sistema di partizionamento GPT, le partizioni saranno tutte viste come primarie. Per il corretto funzionamento/avvio del sistema operativo sarà necessaria l'apposita partizione con flag '''bios_grub'''. La si può vedere nell'esempio di output del comando '''`sudo parted -l`''' nella prima partizione:{{{ Numero Inizio Fine Dimensione File system Nome Flag 1 1049kB 2097kB 1049kB bios_grub 2 2098kB 495,8GB 495,8GB ext4 3 495,8,0GB 32,2GB 4211MB linux-swap(v1) }}} |
0. Salvare premendo i tasti '''Ctrl+O''' e chiudere premendo i tasti '''Ctrl+X''' |
Linea 142: | Linea 97: |
* [[Hardware/DispositiviPartizioni/MontarePartizioni|Guide al montaggio delle partizioni]] * [[Hardware/DispositiviPartizioni/PartizionamentoManuale|Guida al partizionamento manuale]] |
* [[AmministrazioneSistema/ComandiBase|Guida ai comandi base per il terminale]] * [[AmministrazioneSistema/Sudo|Guida all'utilizzo del comando sudo]] |
Linea 145: | Linea 101: |
CategoryHardware | CategoryHomepage |
Problemi in questa pagina? Segnalali in questa discussione
Introduzione
In ambiente Linux uno dei sistemi maggiormente utilizzati per la condivisione di dati in una rete di computer è rappresentato dal filesystem distribuito NFS (Network File System).
Viene mostrato un esempio in cui la cartella /home di un computer che funge da server, viene condivisa con un computer che farà da client.
Si presume che gli indirizzi IP dei computer siano stati impostati o manualmente o, in presenza del DHCP, impostati direttamente nel router. Nell'esempio i computer avranno i rispettivi indirizzi IP:
server: 192.168.0.20
client: 192.168.0.40
Server
Installare il pacchetto nfs-kernel-server.
Aprire con i privilegi di amministrazione e con un editor di testo il file /etc/exports. Dovrà essere aggiunta una stringa con questa sintassi:
/percorso/cartella/condivisa indirizzo.ip.server(opzioni,di,condivisione)
Pertanto adattata all'esempio risulterà:se si desidera che i file siano accessibili in lettura/scrittura:
/home 192.168.0.40(rw,no_root_squash)
se si desidera che i file siano accessibili in sola lettura:
/home 192.168.0.40(ro,no_root_squash)
Salvare e chiudere il file /etc/exports.
Per attivare la condivisione digitare i seguenti comandi nel terminale:
sudo exportfs -a
sudo service nfs-kernel-server start
Il server sarà ora pronto a condividere la cartella /home. Nei successivi riavvi il servizio verrà avviato automaticamente.
Client
Installare il pacchetto nfs-common.
Creare una cartella nella quale verrà montata la cartella condivisa sul server per poter accedere ai dati in essa contenuti. Digitare nel terminale:
sudo mkdir -p /mnt/nfs/home
Montaggio manuale
Occorre digitare un comando da terminale con la seguente sintassi:
sudo mount indirizzo.ip.server:/percorso/cartella/condivisa /percorso/cartella/di/montaggio
Pertanto il comando diviene:
sudo mount 192.168.0.20:/home /mnt/nfs/home
Per smontare la cartella è sufficiente sostituire il comando mount con umount.
Montaggio automatico all'avvio
Aprire con i privilegi di amministrazione e con un editor di testo il file /etc/fstab.
Dovrà essere aggiunta una stringa con la seguente sintassi:
indirizzo.ip.server:/percorso/cartella/condivisa /percorso/cartella/di/montaggio nfs opzioni,di,montaggio 0 0
Ubuntu 12.04 e 14.04
Sarà sufficiente inserire nel file /etc/fstab una stringa di questo tipo:
192.168.1.10:/home /mnt/nfs/home nfs rw,user,auto 0 0
Salvare e chiudere il file /etc/fstab
Per rendere effettiva la modifica digitare nel terminale i seguenti comandi:
sudo umount -a
sudo mount -a
Ubuntu 16.04 e successivi
Con l'introduzione di systemd è apparso un malfunzionamento per il quale l'utilizzo della condivisione NFS causa lunghi tempi di attesa sia all'avvio che allo spegnimento del sistema.
Numerose sono le segnalazioni bug e le segnalazioni di possibili arginamenti al problema. Di seguito ne viene riportata una che prevede l'utilizzo di alcuni specifici parametri sul file /etc/fstab e la modifica di nfs-config.service.
Una volta aperto il file /etc/fstab con i privilegi di amministrazione e con un editor di testo, aggiungere la seguente stringa:
192.168.1.10:/home /mnt/nfs/home nfs auto,nofail,noatime,nolock,intr,actimeo=1800 0 0
E quindi salvare e chiudere il file.Digitare nel terminale:
sudo systemctl edit --full nfs-config.service
Inserire nel testo le voci remote-fs.target e NetworkManager.service in modo che risulti:
[Unit] Description=Preprocess NFS configuration After=local-fs.target remote-fs.target NetworkManager.service DefaultDependencies=no [Service] Type=oneshot RemainAfterExit=yes ExecStart=/usr/lib/systemd/scripts/nfs-utils_env.sh
Salvare premendo i tasti Ctrl+O e chiudere premendo i tasti Ctrl+X
Ulteriori risorse