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0. Per verificare se un determinato servizio è attivo digitare: {{{ systemctl is-active <nome_servizio>.service }}}Riceveremo come risposta: `active` oppure `inactive`. 0. Per verificare se un determinato servizio viene attivato all'avvio del sistema digitare: {{{ systemctl is-enabled <nome_servizio>.service }}}Riceveremo come risposta: `enabled` oppure `disabled`. |
Guida verificata con Ubuntu: 20.04
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Introduzione
La presente guida vuole essere un'introduzione alle principali operazioni di manutenzione e pulizia del sistema.
Pulizia della cache
Gestione dei servizi
Un elenco di comandi da digitare nel terminale per gestire i servizi:
Per avviare un servizio digitare:
sudo systemctl start <nome_servizio>.service
Per fermare un servizio digitare:
sudo systemctl stop <nome_servizio>.service
Per riavviare un servizio digitare:
sudo systemctl restart <nome_servizio>.service
Per ricaricare un servizio digitare:
sudo systemctl reload <nome_servizio>.service
Se non sei sicuro che il servizio disponga della funzionalità per ricaricare la sua configurazione, puoi eseguire il comando reload-or-restart. Questo ricaricherà la configurazione sul posto, se disponibile. In caso contrario, riavvierà il servizio in modo che venga prelevata la nuova configurazione.
Per abilitare un servizio all'avvio digitare:
sudo systemctl enable <nome_servizio>.service
Per disabilitare un servizio all'avvio digitare:
sudo systesmctl disable <nome_servizio>.service
Per controllare lo stato di un servizio digitare:
systemctl status <nome_servizio>.service
Per verificare se un determinato servizio è attivo digitare:
systemctl is-active <nome_servizio>.service
Riceveremo come risposta: active oppure inactive.
Per verificare se un determinato servizio viene attivato all'avvio del sistema digitare:
systemctl is-enabled <nome_servizio>.service
Riceveremo come risposta: enabled oppure disabled.
Per elencare tutti i servizi attivi nel sistema digitare:
systemctl --type=service --state=running
Riceveremo una risposta simile a questa:
systemctl --type=service --state=running UNIT LOAD ACTIVE SUB DESCRIPTION > accounts-daemon.service loaded active running Accounts Service > acpid.service loaded active running ACPI event daemon > anacron.service loaded active running Run anacron jobs > avahi-daemon.service loaded active running Avahi mDNS/DNS-SD Stack > cron.service loaded active running Regular background program processing daemon > cups-browsed.service loaded active running Make remote CUPS printers available locally > cups.service loaded active running CUPS Scheduler > accounts-daemon.service loaded active running Accounts Service > acpid.service loaded active running ACPI event daemon > anacron.service loaded active running Run anacron jobs > avahi-daemon.service loaded active running Avahi mDNS/DNS-SD Stack > cron.service loaded active running Regular background program processing daemon > cups-browsed.service loaded active running Make remote CUPS printers available locally > cups.service loaded active running CUPS Scheduler > dbus.service loaded active running D-Bus System Message Bus > haveged.service loaded active running Entropy daemon using the HAVEGE algorithm > kerneloops.service loaded active running Tool to automatically collect and submit kerne> ModemManager.service loaded active running Modem Manager > networkd-dispatcher.service loaded active running Dispatcher daemon for systemd-networkd > NetworkManager.service loaded active running Network Manager > polkit.service loaded active running Authorization Manager > rsyslog.service loaded active running System Logging Service > rtkit-daemon.service loaded active running RealtimeKit Scheduling Policy Service > spice-vdagentd.service loaded active running Agent daemon for Spice guests > systemd-journald.service loaded active running Journal Service > systemd-logind.service loaded active running Login Service > systemd-resolved.service loaded active running Network Name Resolution > systemd-timesyncd.service loaded active running Network Time Synchronization > systemd-udevd.service loaded active running udev Kernel Device Manager > udisks2.service loaded active running Disk Manager > upower.service loaded active running Daemon for power management > user@1000.service loaded active running User Manager for UID 1000 > whoopsie.service loaded active running crash report submission daemon > LOAD = Reflects whether the unit definition was properly loaded. ACTIVE = The high-level unit activation state, i.e. generalization of SUB. SUB = The low-level unit activation state, values depend on unit type. 29 loaded units listed.
Quelli che seguono sono i servizi che possono essere disattivati senza alcun rischio, ammesso che non siano correlati a qualche esigenza particolare:
Servizio |
Azione |
acpid |
gestione energetica intelligente |
acpid support |
risparmio energetico sui notebook |
apache2 |
server web apache2 |
apmd |
indicatore di stato delle batterie per vecchi computer portatili |
bluetooth |
gestione bluetooth |
cups |
server di stampa |
powernowd |
controllo del voltaggio e della velocità della CPU |
saned |
demone per la gestione dello scanner |
ssh |
server ssh per accedere da remoto al vostro PC |
Per disattivare immediatamente un servizio è sufficiente selezionarlo e fare clic col il tasto destro, inoltre è possibile impedirne il caricamento automatico all'avvio semplicemente togliendo il segno di spunta presente sulla sinistra. Alcuni servizi, come rsync, si attivano solo su richiesta.
Una volta terminate le modifiche, salvare le nuove impostazioni ed uscire dal programma.
Gli altri servizi presenti nell'elenco potrebbero essere necessari al corretto funzionamento del sistema, pertanto è sconsigliato disattivarli.
Pulizia dei file di configurazione
Eliminare la configurazione residua di un pacchetto
Dopo aver disinstallato un pacchetto è possibile eliminare anche i file di configurazione inutilizzati.
A tale scopo è sufficiente digitare il seguente comando in una finestra di terminale:
sudo dpkg --purge nome_pacchetto
La dicitura nome_pacchetto va sostituita con il nome del pacchetto del quale si desiderano cancellare i file di configurazione.
Ricerca e pulizia delle configurazioni inutilizzate
La procedura sopra descritta consente di eliminare i file di configurazione di un programma disinstallato e conosciuto. Tuttavia, dopo aver disinstallato un programma spesso ci si dimentica di eliminare i relativi file di configurazione.
Per trovare tutti i file di configurazione relativi a programmi disinstallati è utile digitare il seguente comando:
dpkg -l | egrep "^rc" | cut -d ' ' -f3
Se presenti, verranno mostrati i file di configurazione che è possibile eliminare. Per procedere alla loro rimozione, digitare:
sudo dpkg --purge `dpkg -l | egrep "^rc" | cut -d ' ' -f3`
Prima di dpkg ed alla fine del comando sono stati posti degli accenti gravi, differenti dalle virgolette semplici, che si possono facilmente ottenere con la combinazione AltGr+' .
In alternativa, è possibile visualizzare le cartelle di configurazione presenti nella propria Home digitando il seguente comando:
ls -a
e in seguito eliminare le cartelle dei programmi di cui si ha la certezza che siano stati rimossi:
rm -R .nome_cartella
dove .nome_cartella corrisponde al nome della cartella che si vuole eliminare.
Pulizia della cache di apt-get
Consultare la relativa guida.
Pulizia delle librerie orfane
Con l'espressione libreria orfana si vuole indicare una libreria precedentemente installata poichè necessaria al corretto funzionamento di una o più applicazioni, diventata inutile successivamente alla disinstallazione di tutti i programmi che ne facevano uso.
deborphan
L'uso del programma è consigliato solo ad utenti esperti.
È altamente sconsigliato selezionare l'opzione Mostra tutti, non solo quelli nella sezione libs, potrebbero venire elencati dei file essenziali al corretto funzionamento del sistema.
Pacchetti di lingua
L'installazione di un pacchetto sul sistema comporta anche l'installazione dei pacchetti di localizzazione e delle relative pagine man delle altre lingue diverse da quella corrente. È possibile eliminare tali file inutili con il programma localepurge.
Installazione di localepurge
Installare il pacchetto localepurge.
Il programma non si integra con la gestione dei pacchetti di Ubuntu. Un uso poco cauto potrebbe causare dei danni al sistema.
Configurazione
Durante la configurazione dell'applicazione bisogna selezionare le lingue che si vogliono mantenere sul sistema, le altre verranno eliminate.
Si consiglia di mantenere sul sistema l'inglese (lingua di default) e l'italiano, selezionando le seguenti sigle:
C (predefinita, non in elenco)
en
en_US
en_US.UTF-8
en_US.ISO-8859-15
it
it_IT
it_IT@euro
it_IT.UTF-8
Verranno chieste anche altre informazioni, tra di esse la più importante riguarda l'eliminazione delle pagine di manuale. Per eliminare le pagine man in lingue diverse dalle due selezionate è sufficiente premere Yes. Tutte le configurazioni verranno salvate nel file /etc/locale.nopurge che, naturalmente, può essere modificato con un qualunque editor di testo.
Ogni opzione può essere attivata o disattivata semplicemente eliminando o inserendo il carattere di commento «#» all'inizio della riga corrispondente. Quello che segue è un elenco contenente alcune delle opzioni presenti nel file sopra citato:
Opzione |
Descrizione |
MANDELETE |
elimina anche i manuali delle lingue |
DONTBOTHERNEWLOCALE |
elimina tutte le nuove lingue installate nel sistema |
SHOWFREEDSPACE |
indica in modo preciso lo spazio liberato dal programma |
QUICKNDIRTYCALC |
indica in modo sommario lo spazio liberato dal programma |
VERBOSE |
modalità verbosa, le operazioni verranno descritte dettagliatamente |
Di seguito l'elenco delle lingue che non verranno eliminate:
##################################################### # Following locales won't be deleted from this system # after package installations done with apt-get(8): en en_US en_US.ISO-8859-15 en_US.UTF-8 it it_IT it_IT@euro it_IT.UTF-8
Avvio del programma
Una volta salvata la configurazione è possibile lanciare il programma. Aprire una finestra di terminale e digitare il seguente comando:
sudo localepurge
Verrà avviata l'analisi, dunque l'eliminazione dei file inutilizzati, infine verrà comunicata la dimensione dello spazio liberato.
L'efficacia del programma è direttamente proporzionale alla quantità di pacchetti installati: su un sistema abbastanza pulito l'esecuzione del comando comporterà la liberazione di alcune decine di MiB dal disco fisso. Se si possiedono molti programmi installati sul sistema, è probabile che lo spazio liberato raggiunga una dimensione prossima a 100 MiB.