Indice
- Notizie da Ubuntu
- Notizie dalla comunità internazionale
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Notizie dal Mondo
- Imgur bloccato nel Regno Unito: blackout digitale per motivi legali
- Raspberry Pi Imager 2.0 entra in fase beta
- Linux 6.17 ufficiale: le novità della nuova versione del kernel
- Linux 6.18 aggiorna l'ACPI per i processori Intel Panther Lake
- La nuova imposizione di registrazione di Google minaccia F‑Droid
- Nvidia aggiorna i driver GPU per Linux alla versione 580.95
- Linux Mint: gli sviluppatori svelano alcune novità in arrivo sulla prossima versione Cinnamon
- Open Printer, basta stampanti bloccate sotto scacco dei produttori
- Aggiornamenti e statistiche
- Commenti e informazioni
- Scrivi per la newsletter
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Questo è il numero 30 del 2025, riferito alla settimana che va da lunedì 29 settembre a domenica 5 ottobre. Per qualsiasi commento, critica o lode, contattaci attraverso la mailing list del gruppo promozione.
Notizie da Ubuntu
Canonical ottiene la certificazione ISO 27001
La certificazione dimostra l'allineamento con gli standard di sicurezza informatica, che proteggeranno ulteriormente i prodotti e i servizi open source per l'utilizzo negli ambienti aziendali più esigenti.
Canonical è orgogliosa di annunciare di aver ottenuto la certificazione ISO/IEC 27001 per il suo Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni (ISMS), a seguito di un'ampia valutazione da parte di A-LIGN, un rinomato ente di certificazione. Questo traguardo evidenzia l'impegno di Canonical nei confronti di policy, processi e controlli che supportano la riservatezza, l'integrità e la disponibilità dei dati interni e dei clienti, delle informazioni sui fornitori e dell'infrastruttura aziendale.
"Il conseguimento della certificazione ISO 27001 testimonia l'impegno costante del nostro team nei confronti della sicurezza informatica", ha affermato Stephanie Domas, CISO di Canonical. "Dimostra che i nostri processi soddisfano i più elevati standard globali, offrendo ai nostri clienti e partner la certezza che i loro dati siano protetti con la massima cura e rigore. Non si tratta di un risultato una tantum, ma della promessa di rafforzare costantemente la nostra strategia di sicurezza, elemento fondamentale della nostra attività".
Fonte: Ubuntu.com
Rafforzare la sicurezza per Ubuntu su Azure, con il Metadata Security Protocol (MSP)
"Siamo lieti di condividere un miglioramento della sicurezza per i carichi di lavoro Ubuntu su Microsoft Azure. In collaborazione con Microsoft, Ubuntu ora supporta il Metadata Security Protocol (MSP) di Azure, una funzionalità che rafforza l'accesso al Servizio Metadati delle Istanze (IMDS) e a WireServer. Su Ubuntu, MSP è abilitato dal pacchetto azure-proxy-agent, l'integrazione di Canonical con il Guest Proxy Agent (GPA) di Microsoft".
Gli endpoint dei metadati tradizionali sono aperti per impostazione predefinita all'interno di una VM. Questo lascia spazio a percorsi confused-deputy/SSRF e escape sandbox. MSP trasforma questa impostazione in chiusa per impostazione predefinita, con controlli rigorosi al confine dei metadati:
Autenticazione avanzata. IMDS/WireServer accetta solo le richieste approvate (firmate con HMAC) da un delegato interno attendibile (GPA/agente proxy di Azure). Il traffico non firmato viene rifiutato.
Autorizzazione basata sull'identità. L'agente utilizza eBPF per intercettare le richieste IMDS e WireServer e identificare il processo e l'utente di origine. Quindi controlla una lista consentita prima di approvare la richiesta (RBAC granulare per endpoint).
Sicuro per impostazione predefinita. Anche se le regole del firewall guest sono configurate in modo errato o ignorate, il traffico non autenticato non può comunque raggiungere i servizi dei metadati.
Per l'architettura e la configurazione lato Azure, è necessario consultare la documentazione MSP di Microsoft.
Fonte: ubuntu.com
Notizie dalla comunità internazionale
GNOME 49 spegne lo strumento GNOME Screenshot
Con l’arrivo per le strade di GNOME 49, molti utenti hanno scoperto e segnalato che gnome-screenshot, tanto per intenderci la classica applicazione per catturare schermate, non funziona più correttamente. Questo problema succede soprattutto su sessioni Wayland, con errori come "Screenshot is not allowed" oppure avvertendo che l’app non può accedere all’API interna. Questo problema non è un bug isolato, ma il risultato di una scelta upstream: gnome-screenshot è stato deprecato e il supporto è stato rimosso. Ma facciamo il punto della situazione, perché il tool, pur ancora presente nei repository, non è più mantenuto dagli sviluppatori di GNOME, che preferiscono che gli utenti usino le funzioni integrate di GNOME Shell per gestire screenshot e screencast. Ricordiamo che questi sono attivabili tramite combinazione di tasti o tramite il menù rapido. In ambienti come Arch Linux, è stato osservato che l’esecuzione di "gnome-screenshot" genera un errore di AccessDenied e un messaggio che recita “Unable to capture a screenshot of any window”. Alcuni utenti, per aggirare temporaneamente il problema, suggeriscono una scorciatoia temporanea, ovvero abilitare la modalità “unsafe_mode” in GNOME tramite Looking Glass per ripristinare la funzione, con il serio avvertimento che la modalità espone a rischi di sicurezza. Quindi fate attenzione. Altri utenti invece consigliano di migrare a strumenti alternativi, come Flameshot o ancora Spectacle, ciascuno con i propri compromessi in ambito Wayland. In sostanza, chi aggiorna a GNOME 49 oggi deve abituarsi al fatto che l’app screenshot non è più affidabile e neanche più supportata. La transizione verso gli strumenti integrati è in corso e, pur con limiti, è ufficiale e voluta da GNOME.
Fonte: omgubuntu.co.uk
Fonte: discourse.ubuntu.com
Ubuntu Touch rinnova le sue basi: ora è presente Ubuntu 24.04 LTS
Finalmente Ubuntu Touch, il sistema operativo mobile gestito dalla comunità UBports, compie un salto fondamentale, allineandosi da oggi, alla versione stabile Ubuntu 24.04 LTS e lasciando alle spalle la vecchia 20.04. Questo cambiamento risulta essere significativo perché sfrutterà tutta la potenza dello stack software aggiornato di Ubuntu. Non di meno, tra le novità visibili a primo impatto, c’è il rinnovamento dei logo (per allinearsi al nuovo “Circle of Friends” di Ubuntu) e l’introduzione della modalità light mode per la shell, un aspetto che finora era limitato alle applicazioni standalone e il supporto sperimentale per la crittografia dei dati personali. Gli stessi sviluppatori hanno affermato, in merito a quest'ultima implementazione che una volta abilitata la funzione:
"Il dispositivo accederà a un'interfaccia utente minimale in cui verrà richiesto di inserire il proprio codice di accesso o la propria passphrase e una volta inseriti, il dispositivo aprirà i dati personali crittografati e avvierà il resto del sistema."
Si introduce anche un nuovo layout per l'app Telefono, progettato appositamente per schermi più grandi, compresa una nuova impostazione della modalità USB con supporto per la condivisione Internet. Oltre ad altre funzionalità che vi consigliamo di andare a scovare (sappiate che ce ne sono tante altre), come ogni release vi sono i classici problemi noti, che non vi devono spaventare. Tra questi troviamo la ricezione e l’invio di MMS, che al momento della stesura di questo articolo non funzionano, alcune app spariscono dal launcher e il pairing Bluetooth con nuovi dispositivi ha alcune criticità. È importante inoltre sottolineare che l’upgrade verso questa nuova versione richiederà un passaggio intermedio, ovvero i dispositivi che sono già su Ubuntu Touch 20.04 verranno prima aggiornati a OTA-10, da lì occorrerà attivare il nuovo canale di rilascio “development” e infine verrà offerta la transizione a 24.04-1.0. Per chi possiede un dispositivo compatibile è arrivato il momento di valutare il passaggio a questa nuova versione.
Fonte: 9to5linux.com
Notizie dal Mondo
Imgur bloccato nel Regno Unito: blackout digitale per motivi legali
A quanto pare da ieri sera, stanno emergendo segnalazioni secondo cui Imgur, il noto servizio di image hosting e di photosharing, non è più accessibile nel Regno Unito. Gli utenti britannici non riescono più a visualizzare immagini, effettuare upload o accedere agli embed nei siti terzi come Reddit, con un messaggio che recita “Contenuto non disponibile nella tua regione”. Questa decisione arriva in seguito a un avviso dell'ICO (Information Commissioner’s Office) nei confronti del gruppo MediaLab, per presunte violazioni legate all’uso dei dati personali dei minori e alla mancanza di adeguati controlli di età. L'ICO essendo un'ente pubblico (non dipartimentale) che risponde direttamente al Parlamento del Regno Unito, ha spiegato che tale scelta deriva direttamente da un’intenzione di multa proposta nel settembre 2025, lasciando al gruppo il tempo di presentare osservazioni, ma sottolineando che “uscire dal Regno Unito non esclude la responsabilità per violazioni pregresse”. Dal canto suo Imgur, ha definito la restrizione come una decisione commerciale (senza dettagli pubblici) e in sostanza, ha sospeso volontariamente il servizio verso IP britannici piuttosto che affrontare una potenziale sanzione. Scelta a parte, queste conseguenze ricadono su tutti gli utenti che ospitavano immagini su Imgur via embed e che ora si trovano improvvisamente con risorse mancanti o invisibili, specie su piattaforme come Steam Workshop. Alcuni commentatori suggeriscono che Imgur segua l’esempio di altri servizi che hanno ritirato gli accessi nel Regno Unito per evitare normative stringenti. In ogni caso, l’evento rappresenta uno degli episodi più drastici di frattura tra normative sulla protezione dati e la libertà di accesso. Imgur, pur uscendo dal mercato locale, resta potenzialmente perseguibile per fatti precedenti e l’effetto immediato che vediamo ora è un messaggio politico chiaro: la disconnessione è diventata una delle leve più potenti del controllo digitale.
Fonte: omgubuntu.co.uk
Raspberry Pi Imager 2.0 entra in fase beta
La nota utility, Raspberry Pi Imager, utilizzata per preparare schede SD o USB avviabili su Raspberry, sta per fare un salto generazionale. Infatti per chi se lo fosse perso, è stata rilasciata una versione beta di Imager 2.0 con un'interfaccia completamente ridisegnata e nuove modalità operative che puntano a favorire un ulteriore accessibilità, semplicità e chiarezza durante il suo utilizzo. Gli sviluppatori affermano che quasi ogni aspetto della UI è stato modificato per rendere l’app più comprensibile, soprattutto per chi la utilizza la prima volta, eliminando lo schema con tre pulsanti e sostituendolo con un wizard passo-passo più fluido e logico. Il design si libera dal vecchio sfondo rosso e adotta colori più neutri, gerarchie tipografiche distinte e una grafica che “tiene la mano” agli utenti meno esperti, mentre chi è già navigato dovrà abituarsi ai piccoli cambiamenti.
Lato tecnico invece, è stato introdotto un sistema di telemetria anonima (opt-out) per tracciare l’uso dell’app (immagini usate, sistemi operativi scelti, versione del software) che aiuta il team a capire le tendenze e migliorare il prodotto. Inoltre, la sezione “Customisation” appare solo quando si scelgono immagini ufficiali di Raspberry Pi OS, non per qualsiasi tipo di immagine, una decisione che potrebbe scontentare chi usava Imager come un’alternativa generica per flashare ISO di altri sistemi. Alcuni tester segnalano anche che, in questa versione beta, la velocità di scrittura su SD è inferiore rispetto alle versioni stabili precedenti (elemento che andrà monitorata con attenzione, dato che la beta è pensata proprio per rilevare bug e raccogliere feedback). Al momento la beta è disponibile solamente per i sistemi Windows e macOS, mentre le build per GNU/Linux o per Raspberry Pi OS sono in arrivo. Quindi non ci resta altro che aspettare
Fonte: omgubuntu.co.uk
Linux 6.17 ufficiale: le novità della nuova versione del kernel
Con un abituale comunicato, Linus Torvalds ha annunciato il rilascio di Linux 6.17, la nuova versione del kernel di svariate distribuzioni del pinguino. Disponibile per il download dal sito ufficiale e dai repository, l’aggiornamento porta con sé numerose ottimizzazioni, miglioramenti hardware e nuove funzionalità per filesystem, rete e sicurezza. Linux 6.17: le principali novità
Le novità di Linux 6.17 iniziano dai file system, con importanti aggiornamenti destinati a quelli più utilizzati. Btrfs aggiunge il supporto sperimentale per large-folio, che migliora le prestazioni, e nuove opzioni per controllare la compressione durante la deframmentazione. Ext4 introduce il supporto per l’I/O bufferizzato con il flag RWF_DONTCACHE, ideale per ottimizzare le operazioni di lettura/scrittura. Infine, EROFS riceve la compressione dei metadati, per una gestione più efficiente.
Due nuove chiamate di sistema semplificano la gestione degli attributi degli inode agli sviluppatori, e l’introduzione della proxy execution mitiga i problemi di inversione di priorità.
Altre novità di Linux 6.17 sono gli orologi indipendenti dal clock di sistema, che offrono maggiore flessibilità nella gestione del tempo per applicazioni specifiche. Per quanto riguarda la sicurezza, il nuovo ioctl “FS_IOC_GETLBMD_CAP” consente ai programmi in user space di verificare le protezioni di integrità dei file. AppArmor migliora il controllo sui socket AF_UNIX, mentre BPF aggiunge nuove kfuncs per leggere attributi estesi dai cgroup, insieme al supporto per operazioni standard sulle stringhe.
Come di consueto, la nuova versione amplia il supporto hardware per una vasta gamma di dispositivi, come Raspberry Pi RP1, GPIO per Apple Mac SMC, amplificatori audio Richtek, interconnessioni Qualcomm e adattatori USB Wi-Fi 6 Realtek. Inoltre, i sistemi Arm a 64 bit possono ora supportare il live patching, mentre l’architettura LoongArch beneficia di un miglior supporto per BPF.
Il resto dei cambiamenti su Linux 6.17 riguarda diversi miglioramenti alla gestione della rete e la pulizia del codice del kernel, con ulteriore passaggio in Rust per diversi sottosistemi.
Fonte: Punto-informatico.it
Fonte: omgubuntu.co.uk
Linux 6.18 aggiorna l'ACPI per i processori Intel Panther Lake
(Linux 6.18 aggiorna l'ACPI e la gestione termica per i processori Intel Panther Lake, prossimamente in uscita per i portatili).
Uno dei collaboratori che si occupa dello sviluppo della gestione energetica nel kernel ha provveduto all’invio di nuove funzionalità e aggiornamenti destinati alla finestra di unione di Linux 6.18. I cambiamenti introducono novità rilevanti per quanto riguarda la gestione energetica e termica, estendendone il supporto hardware a Intel, nello specifico ai processori Panther Lake, in uscita prossimamente per i portatili. Linux 6.18 estende il supporto ACPI alle CPU Intel Panther Lake
La richiesta di inserimento per Linux 6.18 include una serie di miglioramenti e nuovi supporti hardware, tra cui:
- Ottimizzazioni per Intel P-State: è possibile abilitare gli Hardware P-States (HWP) senza Energy Performance Preference (EPP) quando la nuova funzione hardware Dynamic Efficiency Control (DEC) è attiva, migliorando ulteriormente l’efficienza energetica.
- Supporto per nuovi SoC Qualcomm e Mediatek
- Correzioni: numerosi correttivi per la gestione energetica, che garantiscono maggior stabilità e prestazioni.
La patch per Linux 6.18 riguarda anche la gestione termica per i nuovi processori Panther Lake e altri SoC:
- Intel Power Slider: migliora il controllo della temperatura e dell’efficienza energetica sui nuovi processori Panther Lake.
- Nuovo driver termico Renesas: supporto per i SoC Renesas RZ/G3E e RZ/G3S.
- Driver termico Tegra114: specifico per il SoC Tegra114, offre una gestione termica ottimizzata.
- Sensore Qualcomm Glymur: documentazione aggiunta per il sensore di temperatura nel driver qcom-tsens, dedicato al nuovo Snapdragon X2 Elite.
- Governatore termico Step-Wise migliorato: permette di raffreddare più rapidamente se la temperatura della zona termica diminuisce, ottimizzando le prestazioni.
Altre novità includono il supporto per SoundWire File Table e ulteriori correzioni per migliorare la stabilità con vari dispositivi.
Oltre a ciò, Linux 6.18 rimuove definitivamente dal codice il file system Bcachefs. Una decisione intrapresa da Torvalds, dopo che nell’attuale versione del kernel il file system è stato categorizzato come “mantenuto esternamente”. Ciò costringerà gli utenti a far uso di moduli kernel esterni per continuare a utilizzare Bcachefs.
Fonte: Punto-informatico.it
La nuova imposizione di registrazione di Google minaccia F‑Droid
Google ha annunciato una decisione che obbliga tutti gli sviluppatori Android a registrarsi centralmente presso la società, pagando una quota, accettando termini non negoziabili e fornendo documenti di identità insieme a tutti gli identificativi delle loro applicazioni.
Questa registrazione forzata costringerebbe gli autori di software open source, tradizionalmente distribuiti tramite F‑Droid, a rivelare la propria identità e a cedere il controllo degli identificativi delle app a Google, annullando così il canale indipendente che F‑Droid utilizza per compilare, firmare e distribuire software verificabile e privo di tracciamenti.
Se attuata, la misura comprometterebbe il modello di F‑Droid basato su revisione comunitaria e trasparenza, privando gli utenti di un’alternativa sicura al Play Store e rafforzando il monopolio di Google sull’ecosistema Android.
F-Droid parla agli organismi di regolamentazione e li invita a esaminare attentamente questa politica, per evitare che venga usata per consolidare il potere di mercato a scapito della libertà digitale, della concorrenza e della possibilità di audit indipendenti del codice.
Fonte: Lealternative.net
Nvidia aggiorna i driver GPU per Linux alla versione 580.95
Nvidia ha da poco rilasciato la versione 580.95 dei suoi driver GPU per le distribuzioni Linux. L’aggiornamento risolve diverse problematiche, introducendo anche alcune novità.
Tra le novità dei nuovi driver Nvidia 580.95, rilasciati per Linux, c’è supporto per le modalità YCbCr 4:2:2 su HDMI Fixed Rate Link, una caratteristica esclusiva per le GPU basate su architettura Blackwell o successive. Permette di ottenere una qualità visiva superiore, ottimizzando la resa cromatica su schermi HDMI compatibili.
Venendo ai correttivi, Nvidia ha risolto un problema comparso nella versione 575, causa di accensione non necessaria delle GPU a seguito di notifiche di alimentazione ACPI ridondanti. Il problema influiva sull’efficienza energetica, aumentando il consumo. Un altro importante correttivo riguarda poi un errore di rendering su Indiana Jones and the Great Circle, dove i contorni interattivi degli oggetti non venivano visualizzati correttamente.
La nuova versione dei driver Nvidia per Linux riduce la frequenza dei messaggi di errore, prima eccessivamente invasiva. In precedenza, quando NUMA (Non-Uniform Memory Access) non era attivo, gli utenti visualizzavano spesso il log “Failed to allocate NvKmsKapiDevice”. Il messaggio diventa ora più chiaro, riportando “NUMA was not set up yet; ignoring this device”, in modo da renderne il comportamento più trasparente ed evitare inutili notifiche.
Fonte: Punto-informatico.it
Linux Mint: gli sviluppatori svelano alcune novità in arrivo sulla prossima versione Cinnamon
Gli sviluppatori Linux Mint, la distribuzione basata su Ubuntu e, da poco, anche su Debian, hanno annunciato alcune novità in anteprima per la prossima versione di Cinnamon, l’ambiente desktop proprietario.
Gli sviluppatori Linux Mint ridisegnano il menu delle applicazioni Cinnamon, il quale avrà un’interfaccia completamente rinnovata. Vengono inclusi elementi come la barra laterale con accesso rapido al profilo utente, oltre che per i luoghi e le applicazioni preferite. I pulsanti di sistema sono riposizionati in alto, accanto alla barra di ricerca, in modo da velocizzare ulteriormente la navigazione.
Il codice del menu è stato ottimizzato in modo che le manutenzioni future possano risultare più semplici, oltre che per migliorare ulteriormente la navigazione da tastiera e i sistemi di aggiornamento.
Le app hanno ora le descrizioni sotto il nome, mentre le categorie sono meno ingombranti, in modo da mettere più in risalto le icone delle applicazioni. La barra laterale sarà maggiormente personalizzabile, con elementi che è possibile nascondere, mentre le cartelle speciali sono ora gestite indipendentemente dai segnalibri. Chi gradisce estetiche vivaci potrà nuovamente utilizzare icone a colori.
Un’altra novità su Cinnamon per Linux Mint è l’introduzione di una tastiera virtuale nativa, in sostituzione della precedente libcaribou. Ciò permette agli sviluppatori maggior flessibilità nella personalizzazione dell’interfaccia, in modo da offrire un’esperienza sempre migliore. Inoltre, la nuova versione dell’ambiente desktop integra anche gli schemi XKB tradizionali con i metodi di input IBus, abbandonando quelli tradizionali gestiti da libgnomekbd. Ciò consente agli utenti di configurare più facilmente diverse opzioni, rendendo tutto più flessibile e, al tempo stesso, mantenendo la compatibilità con il protocollo Wayland.
Ad aggiornare l’ambiente desktop è anche KDE, che ha da poco rilasciato la beta di Plasma 6.5, con diverse novità in anteprima per diverse aree.
Fonte: Punto-informatico.it
Open Printer, basta stampanti bloccate sotto scacco dei produttori
Open Printer è una stampante open source progettata per durare nel tempo, usare cartucce ricaricabili o compatibili senza DRM e stampare su fogli standard o rotoli di carta, offrendo libertà, flessibilità e sostenibilità nella stampa quotidiana.
Ogni anno milioni di stampanti vengono buttate perché diventano obsolete o perché le cartucce originali sono troppo costose o bloccate con sistemi DRM (Digital Rights Management) proprietari. Gli utenti si trovano intrappolati in un sistema a “consumo programmato”, in cui riparare o aggiornare una stampante diventa quasi impossibile. Open Printer è un progetto aperto che si prefigge di rompere questo schema.
L’idea fa perno su una stampante open source modulare, progettata per durare nel tempo, permettere la riparazione fai-da-te e usare liberamente cartucce nere o a colori, comprese quelle compatibili o ricaricabili. Non solo elimina i vincoli imposti dai produttori tradizionali, ma offre anche una flessibilità unica: è possibile stampare su fogli standard o su rotoli di carta, con un cutter integrato che facilita l’attività di produzione di documenti di qualsiasi lunghezza: dai comuni A4 ai banner più lunghi.
Open Printer risponde alle frustrazioni di chi vuole controllo, libertà e sostenibilità nella stampa quotidiana, trasformando un’attività ordinaria in un’esperienza personalizzabile e creativa.
Fonte: Ilsoftware.it
Aggiornamenti e statistiche
Aggiornamenti di sicurezza
Gli annunci di sicurezza sono consultabili nell'apposita sezione del forum.
Bug riportati
Aperti: 143354, −195 rispetto alla scorsa settimana.
Critici: 313, −7 rispetto alla scorsa settimana.
Nuovi: 73427, −53 rispetto alla scorsa settimana.
È possibile aiutare a migliorare Ubuntu, riportando problemi o malfunzionamenti. Se si desidera collaborare ulteriormente, la Bug Squad ha sempre bisogno di una mano.
Commenti e informazioni
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