La newsletter della comunità |
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Questo è il numero 4 del 2021, riferito alla settimana che va da lunedì 1 febbraio a domenica 7 febbraio. Per qualsiasi commento, critica o lode, contattaci attraverso la mailing list del gruppo promozione.
Notizie da Ubuntu
Ubuntu adotterà un nuovissimo programma di installazione per le versioni future
Con ben ricorderete, lo scorso anno Canonical ha collaborato con Google per abilitare il supporto nei dispositivi Linux, del toolkit Flutter, utilizzato per la creazione di interfacce native per iOS, Android e desktop. Successivamente però, il team desktop di Ubuntu attraverso una stretta partnership con il team Flutter, ha dato inizio ad un entusiasmante progetto, che prevedeva la creazione di una nuova interfaccia utente per il programma di installazione di Ubuntu desktop. E ora signori e signore ci siamo! A darne l'ufficialità tramite Twitter è lo stesso Martin Wimpress, responsabile di Ubuntu Desktop e capo del progetto Ubuntu MATE, il quale non si lascia scappare di aver già pianificato una versione preliminare pronta per i test in Ubuntu 21.10, che arriverà nell'ottobre 2021. Molti di voi a questo punto potrebbero domandarsi se fosse necessario tutto questo e, a tale domanda la risposta e certamente si. Perché, per chi si addentra per la prima volta nel mondo Linux, questo tipo di approccio serve come una sorta di strumento educativo con lo scopo di mostrare ed elogiare una sequenza di diapositive con le caratteristiche chiave, come dettagli del sistema o le varie applicazioni presenti di default, che caratterizzano il sistema che si sta andando ad installare. Questo consentirà a Canonical e naturalmente agli sviluppatori di Ubuntu di fornire una nuova esperienza di installazione che seguirà passo per passo l'utente verso un momento di puro stupore. Inoltre, sempre Martin Wimpress, afferma che:
"Consolidare il programma di installazione sia lato Server che Desktop su tecnologie comuni significherà fornire un'esperienza di installazione coerente e robusta in tutta la famiglia Ubuntu e concentrare i nostri sforzi sul mantenimento di un'unica base di codice".
Attualmente, il programma di installazione di Ubuntu è Ubiquity e sarà ancora disponibile e mantenuto negli archivi per qualsiasi versione ufficiale di Ubuntu o derivate, anche se questo verrà sostituito quasi sicuramente nella prossima versione LTS, cioè la 22.04. Il lavoro sul nuovo programma di installazione di Ubuntu Desktop è in corso su GitHub, quindi naturalmente se vuoi avere un assaggio iniziale, oppure vuoi diventare un tester e contribuire con il codice, che dire se non scaricalo subito . Se invece, vuoi entrare nel merito di una discussione generale sul nuovo programma di installazione, visita il forum di Ubuntu.
Fonte: fossbytes.com
Fonte: 9to5linux.com
Ubuntu Core 20: Linux per l'Internet delle Cose
Canonical in questi giorni ha rilasciato la tanto attesa Ubuntu Core 20, una versione minimale e super leggera di Ubuntu pensata appositamente per dispositivi IoT e sistemi embedded. A sottolineare l’importanza di questo progetto con cui Canonical continua a contraddistinguersi e l'occhio di riguardo verso la sicurezza del sistema, dove in questa versione si rafforza la sicurezza del dispositivo garantendo la completa crittografia del disco supportata da hardware per i sistemi x86 tramite l'integrazione TPM (Trusted Platform Module), che funziona con l'uscita CA (Certificate authority) per un avvio più sicuro e che impedisce l'installazione di software non autorizzato garantendo una completa riservatezza dagli aggressori fisici. Lo stesso Mark Shuttleworth, CEO di Canonical, afferma che:
"Ogni dispositivo connesso a internet deve essere dotato di una piattaforma con elevati criteri di sicurezza e di un affidabile app tore. Ubuntu Core 20 consente agli sviluppatori di creare tecnologie altamente sicure e concentrarsi interamente sulle proprie funzionalità e app esclusive, con confinamento e aggiornamenti di sicurezza integrati nel sistema operativo".
Infatti, per chi non lo sapesse a differenza del normale rilascio di Ubuntu che utilizza il tradizionale sistema di gestione dei pacchetti Debian, Ubuntu Core si basa quasi interamente sul sistema di gestione dei pacchetti universale snap - sviluppato da Canonical - per garantire una maggiore sicurezza (sono strettamente confinati e isolati) ed evitare qualsiasi tipo di danno causato da un applicazione compromessa. Inoltre, la versione di Ubuntu Core 20 affronta un tema delicato che riguarda i costi di progettazione, sviluppo e manutenzione dei dispositivi, implementando aggiornamenti regolari, automatizzati e affidabili.
Non finisce di certo qui, perché Canonical introduce anche una nuova modalità di ripristino e reinstallazione, accessibile tenendo premuto il tasto 1 fino al termine della procedura di avvio iniziale e, la quale presenta tre opzioni di ripristino principali:
Run normally - che permette di continuare con il processo di avvio;
Recover - riavvia il sistema in modalità di ripristino e registra l'utente utilizzando le precedenti credenziali per recuperare i dati tramite SSH;
Reinstall - che eliminerà tutti i dati esistenti sul dispositivo e procederà con una nuova installazione.
Ubuntu Core 20 è immediatamente disponibile per il download nel sito ufficiale, ed è certificato per essere utilizzato sia sui computer a scheda singola x86 che su ARM. Proprio come con le versioni precedenti, Canonical promette 10 anni di manutenzione e per saperne di più, registrati al webinar che si terrà mercoledì 24 febbraio 2021.
Fonte: ubuntu.com
Notizie dalla comunità italiana
Update guide portatili testate con Ubuntu 16.04
Ad Aprile cesserà il supporto per Ubuntu 16.04. Questo vuol dire che nella sezione contenente i resoconti delle installazioni di Ubuntu sui computer portatili, molti dei link alle guide passeranno nella colonna Guide da aggiornare. Fortunatamente i computer che funzionano con Ubuntu 16.04 supportano anche le versioni successive, come Ubuntu 18.04 e 20.04 (nella maggior parte dei casi). Sul tuo portatile hai continuato a installare versioni successive alla 16.04? Aggiornare la relativa pagina sarà davvero semplice
Come aggiornare la pagina?
Quando si accede all'editor per modificare una pagina, si noterà nella parte in alto la macro Informazioni che si presenta in questo modo:
<<Informazioni(forum="..."; rilasci="15.10 16.04";)>>
Al suo interno è presente la voce rilasci che contiene tra virgolette le versioni con le quali la guida è stata testata. Bene, non occorre far altro che aggiungere il numero di versione di uno dei rilasci di Ubuntu attualmente supportati.
Pertanto, supponendo di aver testato con successo la guida con... ad esempio la 20.04, basta aggiungere il numero all'interno della macro che diviene:
<<Informazioni(forum="..."; rilasci="15.10 16.04 20.04";)>>
Niente di che, vero?
In generale è buona cosa...
Il discorso può estendersi anche alle pagine già presenti nella colonna delle guide da aggiornare e, ancora più in generale, a qualsiasi tipo di guida presente nel wiki. Come vedi se si incappa in una pagina testata con una versione obsoleta di Ubuntu, per confermarne la validità con una versione supportata è una questione di attimi.
A cura del Gruppo Doc.
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Notizie dalla comunità internazionale
Full Circle Magazine Issue #165 in inglese
È stato pubblicato sul sito internazionale di Full Circle Magazine, il numero 165 in Inglese.
In questo numero troviamo:
Comanda & Conquista: LMMS
- Istruzioni: Python, produzione di podcast e Ventoy
- Grafica: Inkscape
- Linux Loopback
- Everyday Ubuntu: Cooking Pt.2
- Recensione: Ubuntu Unity 20.10 e Xojo
- Giochi Ubuntu: Waiting For The Raven
... e molto altro ancora.
È possibile scaricare la rivista da questa pagina.
Notizie dallo Stivale
Esposto alla Corte dei Conti da parte dell'Italian Linux Society
Nei mesi scorsi la Italian Linux Society , associazione italiana no-profit attiva nella promozione dei sistemi operativi GNU/Linux ed in generale del software libero, ha fatto emergere attraverso un ampia indagine eseguita nel nostro paese, una situazione particolarmente critica nei confronti dell'adozione del software libero da parte delle amministrazioni pubbliche. Parliamo per l'esattezza di 1700 comuni in tutta Italia che, continuano ad usufruire di software proprietari per la gestione dei documenti, attraverso il pacchetto Office di Microsoft, che allo stesso tempo raccomanda caldamente l’utilizzo delle sue licenze a pagamento. Per questo motivo è stato presentato nei giorni scorsi un esposto alla Corte dei Conti con cui si invitano le autorità ad intervenire nel più breve tempo possibile, contro prima di tutto, il suddetto fornitore per garantire un maggior utilizzo dei formati liberi e aperti nelle pubbliche amministrazioni come suggerito tra l'altro dall’Agenzia per l’Italia Digitale, al fine di raggiungere gli standard tecnici e operativi definiti dalle norme. All'interno del sito troverai il testo inviato direttamente da Roberto Guido, presidente di Italian Linux Society.
Fonte: ils.org
Portiamo avanti il software libero in Italia!
Le azioni da parte della Italian Linux Society non finiscono di certo qui, perché recentemente ha creato un repository su GitLab con l'obiettivo di raccogliere quante più idee e proposte per la promozione del software libero in Italia. Quindi se anche tu vuoi partecipare, non solo con delle proposte, puoi prendere in mano e in carico l'attività che più ti rappresentano e portarle avanti, in solitaria o anche creando un team di lavoro. Vieni a dare una occhiata
Fonte: gitlab.com
Notizie dal Mondo
La Mozilla Foundation si schiera dalla parte di Apple per proteggere la privacy degli utenti
Abbiamo sempre apprezzato le qualità degli strumenti pro privacy che la Mozilla Foundation implementa costantemente ogni anno nel suo famoso browser Firefox, come per esempio con Facebook container (per maggiori informazioni 2019.026). Ed è proprio con Facebook che si è scontrata questa volta la comunità open source e pro privacy. Il tutto è iniziato con la nuova funzionalità introdotta in casa Apple, che prevede l'introduzione di un popup nelle varie applicazioni domandando agli utenti se è consentito raccogliere e condividere informazioni sulle loro azioni online. In effetti, se proprio dobbiamo mettere i puntini sulle i, è stata Mozilla nel lontano 2019 nel domandare ad Apple di apportare questa modifica fondamentale per la protezione della privacy degli utenti. Beh, a Facebook invece ciò non è piaciuto, infatti è difficile ancora capire se l'azienda è interessata o meno a proteggere le piccole imprese o le loro attività. Sappiamo solo, che il CEO di Facebook, Mark Zuckerberg in un intervista rilasciata ad Ars Technica ha dichiarato:
"...ho detto agli investitori sulla convocazione degli utili trimestrali della società che dovrebbero presto aspettarsi una riduzione dei ricavi pubblicitari dalla società a seguito del cambiamento di politica di Apple, perché molti, se non la maggior parte degli utenti, rinunciano quando viene presentata la scelta. Ha anche affermato che la mossa di Apple di richiedere l'attivazione da parte degli utenti per il monitoraggio IDFA è uno dei tanti esempi di Apple che si impegna in pratiche anticoncorrenziali e monopolistiche".
A tal proposito, intatti Facebook fornirà un messaggio di attivazione preventiva prima che il pop-up di Apple appaia sullo schermo, e inoltre sta costruendo una causa legale contro la società di Cupertino, affermando che il loro comportamento anti-competitivo va a scapito degli sviluppatori di applicazioni e delle piccole imprese. Fermi tutti. A dirla tutta, sappiamo però che le varie applicazioni come Facebook, Instagram e WhatsApp a noi utenti sono costate $ 0,00 ma allo stesso tempo hanno contribuito l'anno scorso a far guadagnare all'azienda ben, tenetevi forte, 29 miliardi di dollari e, se la matematica non è un opinione, allora, questo conteggio risulterà strano agli occhi di qualsiasi persona. Tutto ciò è reso possibile dall'introduzione del loro modello di business della pubblicità online che include una quantità impressionante di tracciamento degli utenti, non solo all'interno della piattaforma, ma anche fuori e all'interno delle sue App mobili.
È evidente, che qualcuno non la racconta giusta a questo punto. E a metterlo in evidenza delicatamente è la stessa Electronic Frontier Foundation, organizzazione internazionale no profit rivolta alla tutela dei diritti digitali e della libertà di parola nell'era digitale, affermando:
"Allora perché la protesta di Facebook? Facebook afferma che questo cambiamento da parte di Apple danneggerà le piccole imprese che beneficiano dell'accesso a servizi pubblicitari mirati, ma Facebook non ti racconta tutta la storia. Si tratta davvero di chi trae vantaggio dalla normalizzazione della pubblicità basata sulla sorveglianza (suggerimento: non sono gli utenti o le piccole imprese) e ciò che Facebook rischia di perdere se i suoi utenti imparano cosa stanno facendo dietro le quinte lui e altri broker di dati".
Per concludere, si preannuncia, una grande battaglia tra i due colossi e nel silenzio più totale, Google cambia la tecnologia di monitoraggio degli annunci prima che l'aggiornamento pro privacy di Apple entri in vigore ufficialmente. Ne vedremo ancora delle belle.
Fonte: foundation.mozilla.org
Fonte: foundation.mozilla.org
Aggiornamenti e statistiche
Aggiornamenti di sicurezza
Gli annunci di sicurezza sono consultabili nell'apposita sezione del forum.
Bug riportati
Aperti: 136137, +190 rispetto alla scorsa settimana.
Critici: 343, +1 rispetto alla scorsa settimana.
Nuovi: 67645, +102 rispetto alla scorsa settimana.
È possibile aiutare a migliorare Ubuntu, riportando problemi o malfunzionamenti. Se si desidera collaborare ulteriormente, la Bug Squad ha sempre bisogno di una mano.
Statistiche del gruppo sviluppo
Segue la lista dei pacchetti realizzati dal GruppoSviluppo della comunità italiana nell'ultima settimana:
Devid Antonio Filoni
gui-ufw 21.04.0-0ubuntu1, per Ubuntu hirsute
Se si vuole contribuire allo sviluppo di Ubuntu correggendo bug, aggiornando i pacchetti nei repository, ecc... il gruppo sviluppo è sempre alla ricerca di nuovi volontari.
Commenti e informazioni
"Noi siamo ciò che siamo per merito di ciò che siamo tutti"
La tua newsletter preferita è scritta grazie al contributo libero e volontario della comunità ubuntu-it. Per metterti in contatto con il Gruppo Social Media o se vuoi contribuire alla redazione di articoli per la Newsletter, puoi scrivere alla mailing list del gruppo promozione.
In questo numero ha partecipato alla redazione degli articoli:
Ha inoltre collaborato all'edizione:
Licenza adottata
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