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Benvenuti alla newsletter della comunità Italiana di Ubuntu! Questo che leggete è il numero 31 del 2010, riferito alla settimana che va da lunedì 27 settembre a domenica 3 ottobre. Per qualsiasi commento, critica o lode contattaci attraverso la mailing list del gruppo promozione.
Notizie da Ubuntu
Release Candidate Maverick Meerkat
Come previsto, lo scorso 30 settembre, è uscita l'immagine ISO Release Candidate di Maverick Meerkat, la prossima release di Ubuntu, che diventerà stabile il 10 ottobre, (come indicato nella scaletta di rilascio).
Vi ricordiamo che l'utilizzo di Maverick Meerkat in questa fase di sviluppo, è consigliato principalmente a sviluppatori, utenti esperti e a coloro che vogliono contribuire alla segnalazione e risoluzione di bug (per maggiori informazioni sui test per questa release, consultare la seguente pagina).
È possibile scaricare l'immagine ISO alla seguente pagina.
Ubuntu App Developer Week
Dopo l' Ubuntu Hardware Summit, che si è tenuto lo scorso 24 Settembre a Taiwan, la settimana scorsa ha avuto luogo la "Ubuntu App Developer Week", ovvero la settimana dedicata agli sviluppatori di applicazioni per Ubuntu.
L'obiettivo di questo evento, come sottolineato dagli organizzatori, è quello di fornire un assaggio della larga varietà di strumenti che Ubuntu mette a disposizione per creare fantastiche applicazioni, e per mostrare alcune delle applicazioni che sono già state sviluppate.
La maggior parte delle discussioni in programma, era rivolta a sviluppatori, ma ci sono state anche sessioni interessanti per un pubblico meno tecnico. Alcune delle presentazioni più interessanti sono state: "Polka and the Ubuntu Women Mentoring Partnerships", ovvero Polka e le collaborazioni per i programmi di mentoring di Ubuntu Women); "Integrate Ubuntu One in your application", ovvero come integrare Ubuntu One nelle proprie applicazioni; "Writing a dataprovider for Zeitgeist" (Scrivere un dataprovider per Zeitgeist).
Il programma completo è disponibile a questa pagina.
Il nuovo font arriva in Maverick Meerkat
Il nuovo font, commissionato da Canonical al designer Dalton Maag per Ubuntu, è stato reso disponibile in Ubuntu 10.10 «Maverick Meerkat» per tutti gli utenti.
Il font, dopo uno sviluppo di quasi 9 mesi, era stato rilasciato in versione beta solo ai membri di Ubuntu e ai dipendenti Canonical per essere testato.
Alla fine il font, nonostante i dubbi iniziali e l'incertezza di poterlo realizzare in tempo, sarà quindi ufficialmente incluso in Ubuntu 10.10 «Maverick Meerkat».
Il pacchetto incluso nella distribuzione si chiama ttf-ubuntu-font-family ed è già stato inserito nella Release Candidate.
La descrizione del pacchetto dice:
Ubuntu Font Family è uno «stile di carattere» libero e aperto sviluppato tra il 2010 e il 2011. Lo sviluppo è stato inizialmente commissionato dalla Canonical Ltd a nome della più ampia comunità del software libero e del progetto Ubuntu. Il lavoro di progettazione del font è stato iniziato da Dalton Maag.
Entrambi i caratteri finali «Truetype» e «OpenType», e i file di progettazione utilizzati per la creazione dei font sono distribuiti con una licenza aperta, e tutti sono espressamente invitati a sperimentare, modificare, condividere e migliorare lo stile del carattere.
Per supportare il font è stato creato un nuovo sito web, che contiene collegamenti alle aree di interesse come documentazione, test, segnalazione errori e il blog design Canonical. Il sito contiene anche un elenco delle lingue attualmente disponibili, e di quelle che lo saranno in futuro a dimostrazione di come il font Ubuntu stia diventando uno «stile di carattere» completo.
Il font può inoltre essere testato su Ubuntu 10.04 «Lucid Lynx» scaricando e installando il pacchetto reperibile a questo indirizzo.
Qualche bella sorpresa su Edubuntu 10.10
Edubuntu, la versione educativa di Ubuntu, riserva qualche piacevole sorpresa per il prossimo rilascio. La nuova procedura di installazione, offre la possibilità di installare Unity (l'interfaccia grafica leggera studiata per i netbook) e LTSP (Linux Terminal Server Project, il progetto che permette la creazione di una rete di pc thin client). Inoltre Edubuntu 10.10 contiene una nuova serie di sfondi per il desktop, alcuni davvero sorprendenti. Infine è incluso anche GNOME Nanny, un programma che consente di impostare per ogni account utente, delle regole per l'accesso a Internet, in termini di tempo e siti visitabili.
Oltre alle novità della versione, il sito internet, è stato rinnovato nel segno del nuovo design Ubuntu.
Notizie dalla comunità
Il wiki Ubuntu-it ha bisogno di te!
Il prossimo 23 ottobre terminerà il supporto a Jaunty Jackalope, quindi alcune guide presenti nel Wiki di Ubuntu-it, per essere ancora indicizzate, necessiteranno di un aggiornamento, in caso contrario saranno cestinate.
Se hai testato qualche programma o qualche portatile con un rilascio con il supporto in corso, aiutaci ad aggiornare le guide.
Le guide segnalate per l'aggiornamento sono presenti nelle seguenti discussioni:
Qui invece sono segnalate le discussioni riguardanti le guide testate con Ubuntu 8.10 «Intrepid Ibex»:
Mentre qui, quelle testate con rilasci precedenti a Ubuntu 8.10 «Intrepid Ibex»:
The Document Foundation: le reazioni
Grosso scalpore ha suscitato l'annuncio di martedì scorso, sulla nascita della fondazione che renderà indipendente lo sviluppo della nota suite libera di produttività per ufficio. Alcune dichiarazioni erano già incluse nel comunicato stampa stesso.
Sul lato Ubuntu troviamo la dichiarazione di Mark Shuttleworth: "Il software di produttività è un componente indispensabile del desktop libero, e il nostro progetto integrerà LibreOffice di The Document Foundation nei prossimi rilasci di Ubuntu. Grazie al patrocinio di The Document Foundation, LibreOffice, offre agli sviluppatori di Ubuntu, la possibilità di collaborare al codice, e questo permette a Ubuntu di essere una soluzione eccellente per i desktop in ambiente da ufficio". Non ci resta quindi che aspettare Ubuntu 11.04 «Natty Narval», per vedere LibreOffice nei nostri desktop .
Ma troviamo inoltre molte altre dichiarazioni eccellenti. Innanzitutto Richard Stallman, Presidente della Free Software Foundation, che ha dato il benvenuto a LibreOffice e alla sua decisione di puntare esclusivamente sul software libero. "Sono felice di sapere che The Document Foundation non raccomanderà l'uso di estensioni non libere, che in questo momento rappresentano il principale problema di OpenOffice.org. Spero che gli sviluppatori di LibreOffice e gli sviluppatori di OpenOffice.org pagati da Oracle, riescano a collaborare allo sviluppo del codice sorgente".
Chris DiBona, Open Source Programs Manager di Google Inc., ha commentato: "La nascita di The Document Foundation è un passo in avanti significativo per gli sviluppi futuri delle suite di produttività. L'eliminazione delle barriere di accesso ai contributi è fondamentale per creare una comunità ampia e attiva intorno a un progetto di software libero. Google è orgogliosa di essere tra i supporter di The Document Foundation e di partecipare al progetto".
"Viva LibreOffice", dice Guy Lunardi, Product Managment Director di Novell. "Siamo impazienti di collaborare con The Document Foundation allo sviluppo di una suite di produttività libera. Speriamo che LibreOffice riesca a fare nel settore dei software per la produttività, quello che Mozilla Firefox ha fatto in quello dei browser".
Jan Wildeboer, EMEA Open Source Affairs di Red Hat, ha commentato: "In ogni parte del mondo, gli utenti, le aziende e le istituzioni stanno scegliendo soluzioni software aperte basate su standard aperti. LibreOffice rappresenta l'anello mancante nel mondo dell'ufficio, e noi di Red Hat siamo fieri di far parte di questo progetto".
Altre notizie
Dal mondo
GNOME 2.32
In attesa del prossimo GNOME 3.0 previsto per Aprile 2011, è uscito GNOME 2.32, ultima versione della serie 2x, rilasciata al fine di migliorarne ulteriormente la stabilità e risolvere alcuni bug. D'ora in avanti per GNOME 2.32 ci potranno essere solo dei semplici rilasci di manutenzione.
Per aspetti che riguardano principalmente gli sviluppatori, si segnala il passaggio alle librerie Glib 2.26, il pieno supporto a Python e Vala nell'IDE di sviluppo Anjuta.
Per gli utenti invece si segnala che in GNOME 2.32, continuerà a essere presente la tradizionale semplicità d'uso. Inoltre molte proposte avanzate dagli utenti sono state accolte con favore.
Ecco alcune delle migliorie presenti in questa ultimissima release di GNOME Desktop:
• Eye of GNOME, il visualizzatore di immagini di GNOME, che consente di selezionare manualmente un colore di sfondo per migliorare il contrasto dell'immagine;
• Totem, il riproduttore multimediale di GNOME, esegue automaticamente il deinterlacciamento di filmati e stream che siano stato registrati interlacciati, affinando la qualità dell'immagine. Inoltre fornisce un migliorato supporto alle scalette, risultando più veloce e reattivo nel caricarle;
• gli strumenti di sistema di GNOME permettono ora agli utenti di cambiare il proprietario di un file che si sta spostando nella propria directory home, qualora questo sia già presente;
• sono stati apportati diversi aggiornamenti a Nautilus, il file manager di GNOME;
• la gestione dei file cancellati e spostati nel cestino è stata migliorata;
• il visualizzatore di documenti Evince offre finalmente supporto all'accessibilità;
• è anche stato aggiunto in supporto a SyncTeX, un metodo che abilita la sincronizzazione tra un file sorgente TeX e il relativo output PDF (o DVI);
• l'applicazione per la messaggistica istantanea e la comunicazione di GNOME, Empathy, basata sul framework Telepathy, ha guadagnato molte importanti caratteristiche per aiutare gli utenti a comunicare con i propri contati e a gestirli.
Per installare o aggiornare il proprio computer a GNOME 2.32, si raccomanda di installare i pacchetti ufficiali della propria distribuzione. Per un elenco delle distribuzioni che dispongono di GNOME, e per scoprire le loro ultime versioni, consultare questa pagina.
Grazie ai membri del progetto traduzione, GNOME 2.32 è in grado di supportare ben 50 lingue con almeno l'80% di stringhe tradotte!
UK: L'open source si fa largo nei consigli comunali delle città
Sempre più diffusi nel Regno Unito i comuni che danno il via a progetti di riconversione dei loro programmi, in favore dell'open source. Il motivo principale che sta alla base di questo passaggio per i comuni, è la riduzione dei costi. Spesso però, come dimostra l'esperienza del Comune di Bristol, i risultati devono essere programmati, e attesi sul lungo periodo. Ciò dipende dal fatto che i comuni che utilizzano programmi open source per la creazione di documenti, sono, purtroppo, una esigua minoranza, e la maggior parte dei documenti vengono ancora scambiati nel formato .docx di Microsoft. In realtà esisterebbe la possibilità di creare documenti con standard aperti come l'odt, ma essa non viene molto supportata dal programma proprietario che, per ovvie ragioni commerciali, tende a privilegiare i propri formati.
Anche il comune di Birmingham recentemente ha preso la decisione di passare a programmi open source, e questa volta forse il passaggio potrebbe essere agevolato: infatti, secondo le dichiarazioni di Bill McCluggage, vice-responsabile informatico per il governo Britannico, a breve lo stesso governo prenderà una posizione in favore degli standard aperti; è evidente come una posizione di questo tipo presa a livello globale da parte del governo centrale dovrebbe facilitare la diffusione non solo degli standard aperti ma, come conseguenza diretta, anche dei programmi open source.
EE: Il governo dell'Estonia lancia la nuova politica per l'Open Source e inizia a creare sorgenti
Già da diverso tempo, la politica dell'Estonia per le nuove tecnologie aveva preso la strada dell'Open Source e il governo punta, sempre di più, alla creazione di un paradigma che indirizzi le scelte delle pubbliche amministrazioni del paese.
Uuno Vallner, a capo dell'unità che si occupa delle politiche relative all'informatica per il Ministero Estone dell'economia e delle comunicazioni, afferma che, con questa nuova politica di indirizzo, verrà dato alle amministrazioni un paradigma per poter valutare e scegliere il software di cui necessitano. Per esempio, alcune linee guida stabiliscono che, in tutti i nuovi sistemi informatici, nelle interazioni e nei progetti condivisi devono essere supportati gli standard aperti. In più la nuova politica stabilisce che la pubblica amministrazione deve assolutamente evitare di rendersi dipendende da qualsiasi prodotto proprietario.
Inoltre viene anche richiesto che il software che verrà sviluppato da qui in avanti sviluppato sia distribuibile con licenza EUPL (European Union's public licence). Per migliorare lo sviluppo e la diffusione del software verrà sfruttato anche, per il momento, il servizio "virtual forge" di OSOR (Open Source Observatory and Repository for European public administrations), il quale mette a disposizione delle pubbliche amministrazioni europee uno spazio per il mantenimento dei repository.
Il vantaggio di una iniziativa di questo tipo è che viene attuata a un livello politico globale, e proprio questo potrebbe determinarne il successo: infatti spesso si è visto come le difficoltà per i singoli enti che provano a passare all'open source, derivi dal fatto di essere degli esempi isolati e di avere poi di conseguenza dei problemi di comunicazione con chi continua ad usare software proprietario. Comunque vedere che sempre più amministrazioni pubbliche, a vario livello, manifestino interesse per l'open source è molto positivo perchè ciò potrebbe concretamente condurre l'Unione Europea a stabilire, o quanto meno a pensare, a delle politiche di indirizzo in favore del software libero per tutti gli stati membri.
Belgio: in arrivo il quarto ODF plugfest
Il 14 e 15 ottobre si terrà a Bruxelles, in Belgio, il quarto ODF plugfest, in cui verranno presentate molte soluzioni open source e proprietarie per migliorare l'interoperabilità delle implementazioni del formato ODF.
In particolare, le amministrazioni pubbliche del Belgio hanno in programma delle presentazioni per illustrare le varie implementazioni che hanno lo scopo di migliorare l'accesso ai servizi degli enti stessi.
Tra le presentazioni, spiccano quella tenuta da Bart Hanssens su eid-applet, strumento che permette la firma digitale di documenti e quella di Christophe Strobbe, ricercatore presso la Katholieke Universiteit Leuven, su Odt2braille, che converte i documenti ODF in formato Braille, dando quindi accesso ai documenti pubblici anche ai non vedenti.
Da quando nel giugno 2006 il governo del Belgio ha deciso di adottare il formato ODF come standard per i documenti della pubblica amministrazione, ha cercato, attraverso anche i plugfest, di rendere il passaggio a questo formato il meno traumatico possibile, e questo è importante per rendere la pubblica amministrazione più aperta e libera.
Signore e signori, ecco a voi Sintel!
Dopo Elephants Dream e Big Buck Bunny la Blender Foundation ha reso disponibile Sintel (nome in codice "Durian") il nuovo cortometraggio da 15' dell'iniziativa Open Movie. Sintel è una ragazza che parte alla ricerca di un cucciolo di drago rubato da un drago più grande; il tutto è ambientato in un surreale mondo fantasy. Oltre a mostrare ancora una volta le straordinarie potenzialità di cui dispone la più famosa suite di creazione 3d libera, Sintel è servito anche come palestra per lo sviluppo della nuova versione di Blender, la 2.5, attualmente in Beta. Per godersi Sintel possiamo scaricarlo in vari formati, verderlo su YouTube oppure acquistare il cofanetto da 4 DVD alla cifra di 34 € per supportare la Blender Foundation.
Rubriche settimanali
Lo sapevi che...
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Aggiornamenti e statistiche
Aggiornamenti di sicurezza
Gli annunci di sicurezza si possono trovare anche nell'apposita sezione del forum: Bacheca degli annunci ufficiali di sicurezza
USN-992-1: Avahi vulnerabilities
USN-993-1: libgdiplus vulnerability
USN-994-1: libHX vulnerability
USN-995-1: libMikMod vulnerabilities
USN-996-1: Mako vulnerability
Bug riportati
Aperti: 81240, +1034 rispetto la scorsa settimana;
Critici: 34, -1 rispetto la scorsa settimana;
Nuovi: 40703, +929 rispetto la scorsa settimana;
È possibile come sempre aiutare a migliore Ubuntu riportando problemi o malfunzionamenti. Se si desidera collaborare ulteriormente, la Bug Squad ha sempre bisogno di una mano.
Statistiche del gruppo sviluppo
Segue la lista dei pacchetti realizzati dalla comunità italiana nell'ultima settimana:
Alessandro Ghersi
kdebase-workspace 4:4.5.1-0ubuntu4, per maverick
kdebase 4:4.5.1-0ubuntu3, per maverick
kdebase-runtime 4:4.5.1-0ubuntu3, per maverick
kdebase-workspace 4:4.5.1-0ubuntu6, per maverick
qt4-x11 4:4.7.0-0ubuntu4, per maverick
kdebase 4:4.5.1-0ubuntu4, per maverick
kdebase-workspace 4:4.5.1-0ubuntu7, per maverick
Se si vuole contribuire allo sviluppo di Ubuntu correggendo bug, aggiornando i pacchetti nei repository, ecc... il gruppo sviluppo è sempre alla ricerca di nuovi volontari.
Commenti e informazioni
La tua newsletter preferita è scritta con il duro lavoro degli eroici attivisti. Per metterti in contatto con loro e quindi con il «Sovrano Ordine dei Cronisti della Tavola Ovale» della newsletter italiana puoi scrivere alla mailing list del gruppo promozione.
In questo numero hanno partecipato alla redazione degli articoli:
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