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Guida verificata con Ubuntu: 20.04 22.04

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Introduzione

Il browser Librewolf è un fork indipendente di Firefox, con gli obiettivi primari di privacy, sicurezza e libertà dell'utente. È progettato per aumentare la protezione contro le tecniche di tracciamento e rilevamento delle impronte digitali, includendo anche alcuni miglioramenti della sicurezza. Ciò si ottiene attraverso le impostazioni e patch orientate alla privacy e alla sicurezza.

Librewolf mira inoltre a rimuovere la telemetria, la raccolta di dati e a disabilitare le funzionalità DRM.

Librewolf è multipiattaforma ed è disponibile per Linux, Windows e MacOS.

Caratteristiche

  • Elimina i cookie e i dati dei siti Web alla chiusura.

  • Usa in maniera predefinita motori di ricerca che rispettano la privacy come DuckDuckGo, Searchx e Qwant.

  • Include l'estensione uBlockOrigin con elenchi di filtri predefiniti personalizzati e protezione da tracciamento in modalità rigorosa, per bloccare tracker e annunci.

  • Elimina gli elementi di tracciamento dagli URL, sia in modo nativo che tramite uBlockOrigin.

  • Abilita dFPI, noto anche come Protezione totale dei cookie.

  • Abilita RFP (Resist Finger Printing) che fa parte del progetto Tor Uplift. RFP è considerata la migliore soluzione anti-impronta digitale. Il suo obiettivo è far apparire gli utenti uguali e coprire il maggior numero possibile di parametri, nel tentativo di bloccare le tecniche di rilevamento delle impronte digitali.

  • Visualizza sempre la lingua dell'utente come en-US sui siti Web, al fine di proteggere la lingua utilizzata nel browser e nel sistema operativo.

  • Disabilita WebGL, poiché è un forte vettore di impronte digitali.

  • Impedisce l'accesso ai servizi di localizzazione del sistema operativo e utilizza l'API di localizzazione di Mozilla invece dell'API di Google.

  • Protegge l'indirizzo IP privato dell'utente quando viene utilizzato WebRTC. Limita la generazione di candidati ICE (Interactive Connectivity Establishment) all'interfaccia predefinita durante la condivisione di video o audio durante una videoconferenza.

  • Forza DNS e WebRTC all'interno del proxy, quando ne viene utilizzato uno.

  • Disabilita IPv6, poiché non tutte le distribuzioni GNU/Linux vengono fornite con l'estensione per la privacy abilitata per impostazione predefinita.

  • Taglia i referrer tra origini diverse, in modo che non includano l'URI completo.

  • Disabilita ricerca e cronologia moduli.
  • Disabilita la compilazione automatica dei moduli.
  • Disabilita il precaricamento dei collegamenti e le connessioni speculative.
  • Isola i service workers.

  • Disabilita la cache del disco e cancella i file temporanei alla chiusura.
  • Disabilita OCSP e usa invece CRL, poiché è un meccanismo di revoca dei certificati più solido e rispettoso della privacy.

Queste caratteristiche potrebbero limitare talvolta le funzionalità di alcuni siti web (ad esempio la riproduzione di contenuti multimediali).

Installazione

Flatpak

  1. Abilitare Flatpak.

  2. Installare lo store Flathub.

  3. Digitare nel terminale:

    flatpak install flathub io.gitlab.librewolf-community

Per avviare il programma da terminale digitare:

flatpak run io.gitlab.librewolf-community

Appimage

  1. Scaricare l'ultima versione da questo sito.

  2. Leggere la relativa guida per usarlo.

Impostazioni

Per modificare le impostazioni predefinite consultare questa guida.

Ulteriori risorse


CategoryInternet