Guida verificata con Ubuntu: 20.04 22.04
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Introduzione
In questa guida viene mostrato come rinominare (etichettare) tramite linea di comando dispositivi esterni USB/Firewire e partizioni formattati con i seguenti filesystem:
FAT16/FAT32, utilizzando mtools;
NTFS, utilizzando ntfsprogs;
Ext2 e Ext3, utilizzando e2label;
JFS, utilizzando jfs_tune;
ReiserFS versione 3, utilizzando reiserfstune;
XFS, utilizzando xfs_admin.
Per etichettare dispositivi di memoria tramite interfaccia grafica basata su librerie GTK, consultare la seguente guida.
Solo per Kubuntu invece consultare la seguente guida.
I dispositivi esterni e partizioni vengono automaticamente montati nella directory:
/media/NOME_UTENTE
Il nome di un dispositivo, se non è stata assegnata alcuna etichetta, coinciderà con lo UUID.
Questo sistema non è di grande aiuto quando si hanno molteplici dispositivi montati e si vuole accedere a una precisa partizione. È pertanto utile assegnare un nome facilmente riconoscibile.
Se si ha la necessità di modificare i punti di mount delle partizioni interne, consultare la seguente guida.
Identificazione del dispositivo
Collegare l'unità esterna ed elencare le partizioni.
Digitare con i privilegi di amministrazione nel terminale il seguente comando:
sudo parted -l
Digitare con i privilegi di amministrazione nel terminale il seguente comando:
sudo fdisk -l
«device»: indica il dispositivo che si intende etichettare, come nei seguenti esempi: /dev/sdb1, /dev/sda4.
- «label» indica l'etichetta desiderata, per esempio «mio_disco».
Installazione dei pacchetti necessari
A seconda del tipo di partizione che si intende etichettare, è necessario installare uno o più pacchetti fra quelli elencati di seguito:
Smontare la partizione
Per smontare la partizione di cui si desidera cambiare l'etichetta è sufficiente digitare nel terminale il seguente comando:
sudo umount «device»
Quello che segue è un esempio:
sudo umount /dev/sdb1
Assegnare l'etichetta
Quando si assegna un'etichetta, è necessario scegliere un nome diverso dai punti di mount già esistenti, poichè HAL crea automaticamente una nuova cartella quando monta il dispositivo.
FAT16 e FAT32
I filesystem FAT16 e FAT32 sono spesso utilizzati per creare partizioni nei dispositivi esterni di tipo flash (penne USB, schede di memoria, ecc..).
Controllare l'etichetta corrente
Aprire una finestra di terminale e digitare il seguente comando:
sudo mlabel -i «device» -s ::
Quello che segue è un esempio:
sudo mlabel -i /dev/sdb1 -s ::
Il precedente comando potrebbe resituire un risultato simile al seguente:
Total number of sectors (7831520) not a multiple of sectors per track (63)!
In tal caso è necessario saltare il controllo. Digitare nel terminale il seguente comando:
echo mtools_skip_check=1 >> ~/.mtoolsrc
Ora è possibile digitare nuovamente il comando sopra citato nel terminale il seguente comando:
sudo mlabel -i «device» -s ::
Modificare l'etichetta
Per modificare l'etichetta è sufficiente digitare nel terminale il seguente comando:
sudo mlabel -i «device» ::«label»
Quello che segue è un esempio:
sudo mlabel -i /dev/sdb1 ::mio_disco
NTFS
Il filesystem NTFS è spesso utilizzato per le partizioni dei dischi fissi esterni USB e Firewire, nonchè su partizioni formattate con sistemi Windows.
Controllare l'etichetta corrente
Aprire una finestra di terminale e digitare il seguente comando:
sudo ntfslabel «device»
Quello che segue è un esempio:
sudo ntfslabel /dev/sdb1
Modificare l'etichetta
Per modificare l'etichetta è sufficiente digitare nel terminale il seguente comando:
sudo ntfslabel «device» «label»
Quello che segue è un esempio:
sudo ntfslabel /dev/sdb1 mio_disco
Ext2, Ext3 e Ext4
I filesystem Ext2, Ext3, Ext4 si trovano solitamente su partizioni formattate con sistemi GNU/Linux.
Controllare l'etichetta corrente
Aprire una finestra di terminale e digitare il seguente comando:
sudo e2label «device»
Quello che segue è un esempio:
sudo e2label /dev/sdb1
Cambiare l'etichetta
L'etichetta può avere una lunghezza massima di 16 caratteri.
Per modificare l'etichetta è sufficiente digitare nel terminale il seguente comando:
sudo e2label «device» «label»
Quello che segue è un esempio:
sudo e2label /dev/sdb1 mio_disco
JFS
Il filesystem JFS si trova su partizioni formattate con sistemi IBM e GNU/Linux.
Controllare l'etichetta corrente
Aprire una finestra di terminale e digitare il seguente comando:
sudo jfs_tune -l «device»
Quello che segue è un esempio:
sudo jfs_tune /dev/sdb1
Cambiare l'etichetta
L'etichetta può avere una lunghezza massima di 16 caratteri.
Per modificare l'etichetta è sufficiente digitare terminale il seguente comando:
sudo jfs_tune -L «label» «device»
Quello che segue è un esempio:
sudo jfs_tune -L mio_disco /dev/sdb1
ReiserFS 3
Questo filesystem si trova spesso su partizioni formattate con sistemi GNU/Linux. Il seguente metodo dovrebbe funzionare anche su filesystem ReiserFS versione 4.
Cambiare l'etichetta
L'etichetta può avere una lunghezza massima di 16 caratteri.
Per modificare l'etichetta è sufficiente digitare terminale il seguente comando:
sudo reiserfstune -l «label» «device»
Quello che segue è un esempio:
sudo reiserfstune -l mio_disco /dev/sdb1
XFS
Questo filesystem si trova molto spesso su partizioni formattate con sistemi Unix.
Controllare l'etichetta corrente
Aprire una finestra di terminale e digitare il seguente comando:
sudo xfs_admin -l «device»
Quello che segue è un esempio:
sudo xfs_admin -l /dev/sdb1
Cambiare l'etichetta
Per modificare l'etichetta è sufficiente nel terminale digitare il seguente comando:
sudo xfs_admin -L «label» «device»
Quello che segue è un esempio:
sudo xfs_admin -l mio_disco /dev/sdb1
Verificare il corretto funzionamento
Per verificare che le modifiche dell'etichetta siano state effettuate correttamente, è sufficiente scollegare il dispositivo, attendere pochi istanti e ricollegarlo: il dispositivo dovrebbe ora apparire sulla dock e nel file manager col nuovo nome.