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Versione 28 del 18/01/2021 18.45.42

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Introduzione

Questa guida illustra concisamente i programmi dedicati al recupero di singoli file, di file immagini o intere partizioni.

Tutti i comandi mostrati in questa guida devono essere eseguiti nel terminale.

Preliminari

Ove richiesto occorre disporre di un disco rigido di salvataggio che sia:

Infine, tenere in considerazione che le procedure di recupero potrebbero impegnare lunghi lassi di tempo.

Qualsiasi sia il programma che si scelga di usare, evitare di cercare e salvare i file e/o le immagini nella stessa partizione. In caso contrario potrebbe accadere una sovrascrittura con il rischio di corromperli o perderli.

Foremost

Foremost è in grado di recuperare file da diversi tipi di filesystem, inclusi i sistemi Fat16/32, Ext3/4 e NTFS.

Installare il pacchetto foremost.

Negli esempi seguenti si ipotizza che i file da recuperare siano sul disco /dev/sda, che verranno salvati su un altro disco /dev/sdb, ove sarà necessario montare la cartella scrivibile creata a questo scopo, in cui salvare i file recuperati.

  1. Creare sul disco /dev/sda la cartella /recovery/foremost:

    sudo mkdir -p /recovery/foremost
  2. Montare il disco /dev/sdb nella cartella /recovery:

    sudo mount /dev/sdb /recovery
  3. Avviare foremost digitando il comando:

    sudo foremost -i /dev/sda -o /recovery/foremost

    Per avviare foremost su un file immagine sostituire il disco /dev/sda col nome dell'immagine.

  4. I file recuperati saranno di proprietà dell'utente root. Per cambiare i permessi digitare il seguente comando:

    sudo chown -R nomeutente:nomegruppo /recovery/foremost
    «nomeutente:nomegruppo» rappresentano rispettivamente il nome dell'utente e il nome del gruppo di appartenenza (generalmente utente e gruppo hanno lo stesso identificativo).
  5. Terminato il recupero, smontare il disco esterno:

    sudo umount /dev/sdb

Foremost mette a disposizione ulteriori opzioni, che possono venire utili per particolari necessità di recupero.

Per approfondire l'uso del programma fare riferimento alla sua pagina man.

Scalpel

Scalpel recupera i file immagine appoggiandosi alle definizioni contenute negli header e nei footer presenti all'interno del file immagine. È simile a Foremost, la ricerca potrebbe essere migliore.

Installare il pacchetto scalpel.

Da predefinito, tutti i tipi di formati file ricercabili listati nel file di configurazione /etc/scalpel/scalpel.conf sono commentati. Per specificare quali tipi di formati file si vogliono ricercare, è necessario modificare il file decommentando le righe necessarie. Si allega un file di configurazione di esempio al fine di mostrare la lista dei formati che è in grado di recuperare.

Negli esempi seguenti si ipotizza che i file da recuperare siano sul disco /dev/sda, che verranno salvati su un altro disco /dev/sdb, ove sarà necessario montare la cartella creata a questo scopo, in cui salvare i file recuperati.

  1. Creare sul disco /dev/sda la cartella /recovery/scalpel:

    sudo mkdir -p /recovery/scalpel
  2. Montare il disco /dev/sdb nella cartella /recovery:

    sudo mount /dev/sdb /recovery
  3. Avviare scalpel digitando il comando:

    sudo scalpel nome_immagine -o /recovery
  4. Terminato il recupero, smontare il disco esterno:

    sudo umount /dev/sdb

Per approfondire l'uso del programma fare riferimento alla sua pagina man.

Magic Rescue

Magic Rescue è un programma che utilizza i magic number per identificare sia presenza sia il tipo di eventuali file da recuperare. Inoltre può essere esteso per mezzo dei "recipes" contenuti nella cartella /usr/share/magicrescue/recipes (controllare i file presenti per conoscere i tipi di file supportati). La maggior parte delle "recipes" fornite possono necessitare di programmi aggiuntivi per funzionare.

Installare il pacchetto magicrescue.

Nell'esempio seguente si ipotizza che:

  • i file da recuperare abbiano estensione .gzip e .png

  • siano allocati nella partizione /dev/sda3

  • verranno salvati da un'altro sistema installato nella partizione /dev/sda2, ove sarà necessario montare la cartella creata a questo scopo, in cui salvare i file recuperati.

Assicurarsi di avere abbastanza spazio per poter salvare i file recuperati.

  1. Creare la cartella in cui salvare i file recuperati:

    sudo mkdir -p /recovery/magicrescue
  2. Montare la partizione /dev/sda2 nella cartella /recovery:

    sudo mount /dev/sda2 /recovery
  3. Avviare magicrescue digitando il seguente comando:

    sudo magicrescue -r gzip -r png -d /recovery/magicrescue /dev/sda3
  4. Terminato il recupero, smontare il disco esterno:

    sudo umount /dev/sda2

Per approfondire l'uso del programma fare riferimento alla sua pagina man.

recoverjpeg

recoverjpeg è un programma specifico per l'identificazione e il recupero delle immagini in formato .jpg e .jpeg.

Installare il pacchetto recoverjpeg.

Negli esempi seguenti si ipotizza che i file da recuperare:

  • siano nella partizione /dev/sda4

  • che verranno salvati da un'altro sistema installato nella partizione /dev/sda2, ove sarà necessario montare la cartella creata a questo scopo, in cui salvare i file recuperati.

Assicurarsi di aver abbastanza spazio per poter salvare le immagini recuperate.

  1. Creare la cartella in cui salvare i file recuperati:

    sudo mkdir -p /recovery/recoverjpeg
  2. Montare il disco /dev/sdb nella cartella /recovery:

    sudo mount /dev/sda2 /recovery
  3. Avviare il programma digitando il seguente comando:

    sudo recoverjpeg /dev/sda4 -o /recovery/recoverjpeg
  4. Terminato il recupero, smontare il disco esterno:

    sudo umount /dev/sda2

Per approfondire l'uso del programma fare riferimento alla sua pagina man.

NtfsUndelete

NtfsUndelete può recuperare i file cancellati dalle partizioni NTFS. Fa parte del pacchetto ntfs-3g.

Nei seguenti esempi sostituire in /dev/sdxy:

  • x coll'identificativo del disco da recuperare

  • y col numero della partizione

  • Per cercare i file cancellati sulla partizione /dev/sdxy digitare il comando:

    ntfsundelete /dev/sdxy
  • Per cercare i file in formato .doc cancellati sulla partizione /dev/sdxy digitare il comando:

    ntfsundelete /dev/sdxy -s -m '*.doc'
  • Per cercare i file cancellati sul dispositivo /dev/sdxy, aventi una dimensione compresa tra i 5.000 e i 6.000.000 di byte e con il 90% del contenuto recuperabile, digitare il comando:

    ntfsundelete /dev/sdxy -S 5k-6m -p 90
  • Per cercare i file cancellati negli ultimi due giorni, digitare il comando

    ntfsundelete /dev/sdxy -t 2d
  • Per cercare i file cancellati sugli inode 2, 5 e 100 su 131 del dispositivo /dev/sdxy, digitare il comando :

    ntfsundelete /dev/sdxy -u -i 2,5,100-131
  • Per cercare il file "nome_documento.doc" cancellato sull'inode 3689 del dispositivo /dev/sdxy e copiarlo nella propria cartella Home, digitare il comando:

    ntfsundelete /dev/sdxy -u -i 3689 -o nome_documento.doc -d ~
  • Per salvare tutti i metadati contenuti sul Master File Table tra l'inode 3689 e 3690 per poi poterli analizzare successivamente, digitare il comando:

    ntfsundelete /dev/sdxy -c 3689-3690 -o debug
    dove «debug» è il file di destinazione.

TestDisk e PhotoRec

TestDisk e PhotoRec sono due programmi con cui si possono recuperare i file cancellati accidentalmente, meglio se usati da una versione LiveUSB o LiveDVD di Ubuntu Desktop Editition o derivata. I file andranno salvati su una diversa partizione o meglio ancora su un secondo disco esterno.

Per installare e usare TestDisk leggere questa pagina.

Per installare e usare PhotoRec leggere questa pagina.

Sleuth Kit e Autopsy

Il programma Sleuthkit è specificatamente progettato per l'analisi forense. Supporta svariati tipi di filesystem come ad esempio NTFS, FAT, exFAT, HFS+, Ext2/3/4, UFS1/2 e YAFFS2.

Il programma Autopsy è il front-end con interfaccia grafica per la suite The SleuthKit.

Per informazioni sull'installazione e sull'utilizzo della suite The SleuthKit consultare questa pagina.

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