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  • Differenze per "AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi/PacchettiAppImage"
Differenze tra le versioni 44 e 65 (in 21 versioni)
Versione 44 del 14/09/2016 09.55.41
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Versione 65 del 25/04/2023 10.41.45
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<<Informazioni(forum="http://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?f=46&t=614424"; rilasci="16.04 14.04 12.04")>>
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<<Informazioni(forum="http://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?f=46&t=614424"; rilasci="23.04 22.04 20.04 18.04 16.04 14.04")>>
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Lo scopo del progetto '''!AppImage''' è di rendere disponibile software attraverso file portabili e autoinstallanti, eseguibili dall'utente in tutta facilità senza [[AmministrazioneSistema/Sudo|privilegi di amministrazione]], compatibili con tutte le distribuzioni GNU-Linux. Lo scopo del progetto '''!AppImage''' è di rendere disponibile software attraverso file portabili e autoinstallanti, eseguibili dall'utente in tutta facilità senza [[AmministrazioneSistema/PrivilegiDiAmministrazione|privilegi di amministrazione]], compatibili con tutte le distribuzioni GNU/Linux.
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Questi file si presentano con estensione `.Appimage`. <<BR>>
Prima del loro utilizzo si consiglia la lettura del [[#approfondimenti|paragrafo]] dedicato ad approfondimenti su questa tipologia di applicazioni.
Questi file si presentano con estensione `.Appimage`.
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In [[https://appimage.github.io/apps/| questa pagina]] è presente un elenco di software disponibili in formato '''!AppImage'''.
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||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">'''Si raccomanda l'esecuzione, l'installazione e l'utilizzo di queste applicazioni solo se provenienti da fonti verificate.'''|| {{{#!wiki important
Si raccomanda l'esecuzione, l'installazione e l'utilizzo di queste applicazioni solo se provenienti da fonti verificate.
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== Vantaggi e svantaggi di AppImage ==

Attualmente l'utilizzo di questo formato comporta i seguenti vantaggi:
 * Semplicità e rapidità di utilizzo: non occorrono installazione o compilazione; per eseguirli in un ambiente desktop basta solo un clic.
 * Possibilità di utilizzare programmi senza installare eventuali dipendenze, che sarebbero necessarie con i package manager tradizionali.
 * Facilità di distribuire pacchetti di grandi dimensioni.
 * Praticità per sviluppare e distribuire software utilizzabile su ogni distribuzione GNU/Linux, indipendentemente dal sistema di pacchetti adottato (file `.deb`, `.rpm`, `.aur` ecc.).

Al contempo presenta le seguenti limitazioni:
 * Al di là delle singole applicazioni, difficoltà nel pacchettizzare un intero sistema di base.
 * Assenza di un gestore di pacchetti in grado, fra le altre cose, di aggiornare il software.
 * Assenza di uno strumento per creare pacchetti.
 * Per come sono concepiti, i file relativi alle applicazioni '''!AppImage''' non sono presenti o linkati nella root di sistema (per esempio in `/usr/bin`). Ciò comporta, nei sistemi con più utenti, che ognuno di essi deve reperire e/o installare il software separatamente nella propria '''Home'''.
 * Assenza di un repository centralizzato che effettui controlli di sicurezza sui pacchetti distribuiti, che sono rilasciati direttamente dagli sviluppatori.
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#Percorsi|Spostarsi tramite riga di comando]] nella cartella dove è stato scaricato il file.
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ComandiBase#cd|Spostarsi tramite riga di comando]] nella cartella dove è stato scaricato il file.
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Per rimuovere l'applicazione è sufficiente eliminare il file `.Appimage` ed eventuali relative cartelle visibili o nascoste nella propria '''Home''' (quest'ultime solitamente visualizzabile in un file manager con la combinazione di tasti '''Ctrl + H''').. Per rimuovere l'applicazione è sufficiente eliminare il file `.Appimage` ed eventuali relative cartelle visibili o nascoste nella propria '''Home''' (quest'ultime solitamente visualizzabile in un file manager con la combinazione di tasti '''Ctrl + H''').
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Alcuni programmi disponibili in formato '''!AppImage''' permettono l'installazione completa, in modo tale che siano integrati nel sistema, con relative [[AmbienteGrafico/IconeDiAvvio|icone di avvio]] nel menu. A tale scopo seguire la seguente procedura: Come ulteriore opzione, alcuni programmi disponibili in formato '''!AppImage''' permettono l'installazione completa, in modo tale da essere integrati nel sistema, con relative [[AmbienteGrafico/IconeDiAvvio|icone di avvio]] nel menu.
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 0. [[AmministrazioneSistema/RigaDiComando#Percorsi|Spostarsi]] nella cartella dove è stato scaricato il file.
{{{#!wiki note
Si tenga presente che la procedura descritta in questa guida non è universale, ma dipende dal contenuto e dalla struttura del file `.Appimage`. Pertanto è da considerarsi come puramente illustrativa. Per maggiori informazioni consultare la documentazione relativa ai singoli progetti.
}}}

Seguire i seguenti passaggi:

 0. Reperire informazioni sul software desiderato per assicurarsi che supporti l'installazione.
 0. Se necessario, rendere eseguibile il file come descritto nel [[#esecuzione|precedente paragrafo]].
 0. Aprire un [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] e [[AmministrazioneSistema/ComandiBase#cd|spostarsi]] nella cartella dove è stato scaricato il file.
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= Vantaggi e svantaggi di AppImage =
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Alcune applicazioni dispongono di parametri grazie ai quali si può avere una lista delle opzioni e/o dei comandi disponibili (ad esempio `*option*`, `man` o `--help`).
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Attualmente l'utilizzo di questo formato comporta i seguenti vantaggi:
 * Semplicità di utilizzo.
 * In alcuni casi, possibilità di utilizzare programmi senza installare dipendenze che sarebbero necessarie con i package manager tradizionali.
 * Facilità di distribuire pacchetti di grandi dimensioni.
 * Praticità per sviluppare e distribuire software utilizzabile su ogni distribuzione GNU-Linux, indipendentemente dal sistema di pacchetti adottato (file `.deb`, `.rpm`, `.aur` ecc.).
{{{#!wiki tip
Qualora questa funzionalità non fosse prevista, è sempre possibile creare un [[AmministrazioneSistema/ComandiBase#ln| collegamento]] o un'[[AmbienteGrafico/IconeDiAvvio|icona d'avvio]] al file `.Appimage` desiderato.
}}}
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Al contempo presenta le seguenti limitazioni:
 * Al di là delle singole applicazioni, difficoltà nel pacchettizzare un intero sistema di base.
 * Assenza di un gestore i pacchetti.
 * Assenza di uno strumento per creare pacchetti in grado, fra le altre cose, di aggiornare il software.
 * I file relativi all'applicazione non sono presenti o linkati nella root di sistema (per esempio in `/usr/bin`). Ciò comporta che ogni utente deve reperire e/o installare il software separatamente nella propria '''Home'''.
= Soluzione dei problemi =

== AppImage non funzionanti (23.04) ==

Alcuni pacchetti '''!AppImage''' potrebbero non funzionare in Ubuntu 23.04. Infatti il problema potrebbe essere causato dall'utilizzo delle librerie [[https://it.wikipedia.org/wiki/FUSE|FUSE]] 3 in questo rilascio di Ubuntu.

Per risolvere è sufficiente abilitare il supporto a FUSE 2. A tale scopo [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|installare]] il pacchetto [[apt://libfuse2|libfuse2]].
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 * [[https://appimage.github.io/|Homepage su Github]]
 * [[https://github.com/AppImage/AppImageUpdate|AppImageUpdate]] (strumento per mantenere aggiornati gli !AppImage)


Guida verificata con Ubuntu: 20.04 22.04

Problemi in questa pagina? Segnalali in questa discussione

Introduzione

Questa guida spiega come installare su Ubuntu e derivate applicazioni disponibili in formato AppImage.

Lo scopo del progetto AppImage è di rendere disponibile software attraverso file portabili e autoinstallanti, eseguibili dall'utente in tutta facilità senza privilegi di amministrazione, compatibili con tutte le distribuzioni GNU/Linux.

Questi file si presentano con estensione .Appimage.

In questa pagina è presente un elenco di software disponibili in formato AppImage.

Si raccomanda l'esecuzione, l'installazione e l'utilizzo di queste applicazioni solo se provenienti da fonti verificate.

Vantaggi e svantaggi di AppImage

Attualmente l'utilizzo di questo formato comporta i seguenti vantaggi:

  • Semplicità e rapidità di utilizzo: non occorrono installazione o compilazione; per eseguirli in un ambiente desktop basta solo un clic.
  • Possibilità di utilizzare programmi senza installare eventuali dipendenze, che sarebbero necessarie con i package manager tradizionali.
  • Facilità di distribuire pacchetti di grandi dimensioni.
  • Praticità per sviluppare e distribuire software utilizzabile su ogni distribuzione GNU/Linux, indipendentemente dal sistema di pacchetti adottato (file .deb, .rpm, .aur ecc.).

Al contempo presenta le seguenti limitazioni:

  • Al di là delle singole applicazioni, difficoltà nel pacchettizzare un intero sistema di base.
  • Assenza di un gestore di pacchetti in grado, fra le altre cose, di aggiornare il software.
  • Assenza di uno strumento per creare pacchetti.
  • Per come sono concepiti, i file relativi alle applicazioni AppImage non sono presenti o linkati nella root di sistema (per esempio in /usr/bin). Ciò comporta, nei sistemi con più utenti, che ognuno di essi deve reperire e/o installare il software separatamente nella propria Home.

  • Assenza di un repository centralizzato che effettui controlli di sicurezza sui pacchetti distribuiti, che sono rilasciati direttamente dagli sviluppatori.

Operazioni preliminari

  1. Prima di procedere al download dell'eseguibile .Appimage, reperire informazioni sul software desiderato per assicurarsi che sia supportato dal sistema in uso (architettura 32 o 64 bit, versione di Ubuntu, se sono richieste particolari impostazioni di sistema ecc.).

  2. Scaricare il pacchetto .Appimage che si intende installare nella propria Home.

  3. Eseguire clic destro sul file e selezionare Proprietà.

  4. Assicurarsi che l'utente in uso abbia i permessi di lettura e scrittura sul file.

Eseguire file AppImage

  1. Eseguire clic destro sul file e selezionare Proprietà.

  2. Inserire il flag nella casella relativa ai permessi di esecuzione, con diciture differenti a seconda dell'ambiente grafico in uso (Permetti di eseguire il file come programma, Rendi eseguibile ecc.).

In alternativa può essere utilizzata la procedura tramite riga di comando:

  1. Aprire un terminale.

  2. Spostarsi tramite riga di comando nella cartella dove è stato scaricato il file.

  3. Digitare il comando:

    chmod a+x file.AppImage

    sostituendo la dicitura file.Appimage con il nome del file (ad esempio krita-3.0.1-x86_64.Appimage).

Sarà quindi possibile cliccare sul file per eseguire l'applicazione.

Per rimuovere l'applicazione è sufficiente eliminare il file .Appimage ed eventuali relative cartelle visibili o nascoste nella propria Home (quest'ultime solitamente visualizzabile in un file manager con la combinazione di tasti Ctrl + H).

Installare pacchetti AppImage

Come ulteriore opzione, alcuni programmi disponibili in formato AppImage permettono l'installazione completa, in modo tale da essere integrati nel sistema, con relative icone di avvio nel menu.

Si tenga presente che la procedura descritta in questa guida non è universale, ma dipende dal contenuto e dalla struttura del file .Appimage. Pertanto è da considerarsi come puramente illustrativa. Per maggiori informazioni consultare la documentazione relativa ai singoli progetti.

Seguire i seguenti passaggi:

  1. Reperire informazioni sul software desiderato per assicurarsi che supporti l'installazione.
  2. Se necessario, rendere eseguibile il file come descritto nel precedente paragrafo.

  3. Aprire un terminale e spostarsi nella cartella dove è stato scaricato il file.

  4. Digitare il comando

    ./file.AppImage install

    sostituendo la dicitura file.Appimage con il nome del file (ad esempio scribus-1.5.1-linux-x86_64.AppImage).

Alcune applicazioni dispongono di parametri grazie ai quali si può avere una lista delle opzioni e/o dei comandi disponibili (ad esempio *option*, man o --help).

Qualora questa funzionalità non fosse prevista, è sempre possibile creare un collegamento o un'icona d'avvio al file .Appimage desiderato.

Soluzione dei problemi

AppImage non funzionanti (23.04)

Alcuni pacchetti AppImage potrebbero non funzionare in Ubuntu 23.04. Infatti il problema potrebbe essere causato dall'utilizzo delle librerie FUSE 3 in questo rilascio di Ubuntu.

Per risolvere è sufficiente abilitare il supporto a FUSE 2. A tale scopo installare il pacchetto libfuse2.

Ulteriori risorse


CategoryAmministrazione