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Differenze tra le versioni 29 e 30
Versione 29 del 12/12/2022 11.48.57
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Autore: wilecoyote
Commento: Dettagliato il diverso montaggio col btrfs con 1 o 2 subvolumi, verificsata col 22.04.
Versione 30 del 12/12/2022 12.20.59
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   * Per montare la partizione `/dev/sdc1` con file system ''btrfs'' creato con 2 [[Hardware/DispositiviPartizioni/Btrfs/Introduzione#Presentazione_subvolume|subvolumi]], impostazione predefinita [[https://it.wikipedia.org/wiki/Installer|dall'installer]] di '''Ubuntu''' con qualsiasi [[AmbienteGrafico|ambiente grafico]], od altre distribuzioni '''Linux''' con identica preimpostazione, digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]:{{{    * Per montare la partizione `/dev/sdc1` con file system ''btrfs'' creato con due [[Hardware/DispositiviPartizioni/Btrfs/Introduzione#Presentazione_subvolume|subvolumi]] (impostazione predefinita dall'installer di '''Ubuntu''' ) digitare nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]:{{{
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Quando è in uso chroot si ottiene l'accesso come [[AmministrazioneSistema/PrivilegiDiAmministrazione|root]]. Quindi prestare particolare attenzione ai comandi che vengono eseguiti e non anteporre il comando ''sudo'' a nessun altro comando. Quando è in uso chroot si ottiene l'accesso come [[AmministrazioneSistema/PrivilegiDiAmministrazione|root]]. Quindi prestare particolare attenzione ai comandi che vengono eseguiti. Si ricorda che non occorre anteporre `sudo` a nessun comando.
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 Smontare l'eventuale partizione '''EFI''' con il comando:{{{
sudo umount /dev/sda2 /mnt/boot/efi/
 0. Se presente, smontare l'eventuale partizione '''EFI''' con il comando:{{{
sudo umount /dev/sda1 /mnt/boot/efi/
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 sostituendo eventualmente `/dev/sda1` con la partizione EFI effettiva presente nel proprio sistema.
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 0. Di seguito sono riportati esempi di comandi per smontare la partizione sulla quale risiede il sistema su cui si è operato, da utilizzare con le opportune modifiche in base al proprio caso.
   * Per smontare la partizione `/dev/sda1`:{{{
In caso di configurazioni particolari occorre utilizzare comandi specifici per smontare le partizioni (passaggio 2). A tal proposito, di seguito sono riportati alcuni esempi di comandi per smontare la partizione sulla quale risiede il sistema su cui si è operato, da utilizzare con le opportune modifiche in base al proprio caso.
 * Per smontare la partizione `/dev/sda1`:{{{
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  * Per smontare la partizione  `/dev/sdc1` con file system ''btrfs'' con 2 subvolumi usato da '''Ubuntu''' con qualsiasi [[AmbienteGrafico|ambiente grafico]], od altre distribuzioni '''Linux''' con analoga impostazione:{{{  * Per smontare la partizione `/dev/sdc1` con file system ''btrfs'' con due subvolumi:{{{
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  * Per smontare la partizione `/dev/sdc1` con file system ''btrfs'':{{{  * Per smontare la partizione `/dev/sdc1` con file system ''btrfs'':{{{
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Se provando ad aggiornare il sistema appare una simile schermata:
  
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Se provando ad aggiornare il sistema appare un output simile al seguente:{{{
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digitare il seguente comando:
  
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digitare il seguente comando:{{{


Guida verificata con Ubuntu: 20.04 22.04

Problemi in questa pagina? Segnalali in questa discussione

Introduzione

Questa guida contiene le informazioni per accedere ad una installazione di Ubuntu attraverso chroot (Change root). È un'utilità dei sistemi unix-like in grado di cambiare root directory apparente, così da creare un nuovo ambiente logicamente separato dalla root del sistema principale.

In altre parole, con il chroot è possibile accedere ad un secondo sistema presente nel computer tramite riga di comando. Si potrà quindi eseguire qualunque azione sul sistema avviato da chroot operando da terminale aperto da un altro sistema GNU/Linux oppure da sessione live.

Può rivelarsi utile in diversi casi, ad esempio:

  • per cercare di riparare un sistema al quale non è possibile accedere normalmente (ad esempio per ripristinare GRUB);

  • accedere rapidamente ad un altro sistema presente sulla stessa macchina senza lasciare quello già avviato.

Il chroot permette di operare anche tra distribuzioni GNU/Linux differenti. Ad esempio, è possibile utilizzare Fedora o Arch operando da terminale per accedere ad un Ubuntu e viceversa. Ovviamente, una volta entrati in sessione chroot, bisognerà utilizzare i comandi specifici della distribuzione su cui si è eseguito l'accesso.

Con chroot non è possibile l'apertura simultanea di più sistemi. Pertanto montare un solo sistema per volta.

Accesso al sistema

  1. Avviare il sistema funzionante o la Live di Ubuntu.

  2. Una volta caricato il sistema, individuare il file system e la partizione sulla quale è installato il sistema e prenderne nota. In caso di sistema installato in modalità UEFI individuare anche la partizione EFI.

  3. Di seguito sono riportati esempi di comandi per montare la partizione sulla quale risiede il sistema a cui si desidera accedere: sistemi installati su partizioni con con file system ext4 o btrfs, con l'eventuale partizione EFI installata su /dev/sda2 con file system fat32. Utilizzare, con le opportune modifiche, soltanto il comando relativo al sistema a cui si desidera accedere.

    • Per montare la partizione /dev/sda1 con file system ext4 digitare nel terminale:

      sudo mount -t ext4 /dev/sda1 /mnt
    • Per montare la partizione /dev/sdc1 con file system btrfs creato con due subvolumi (impostazione predefinita dall'installer di Ubuntu ) digitare nel terminale:

      sudo mount -t btrfs -o subvol=@ /dev/sdc1 /mnt
    • Per montare la partizione /dev/sdc1 con file system btrfs digitare nel terminale:

      sudo mount -t btrfs /dev/sdc1 /mnt

    Montare l'eventuale partizione EFI con il comando:

    sudo mount -t vfat /dev/sda2 /mnt/boot/efi/

  4. Montare le directory dev, proc, sys, run con i comandi:

    sudo mount --bind /dev /mnt/dev
    sudo mount --bind /proc /mnt/proc
    sudo mount --bind /sys /mnt/sys
    sudo mount --bind /run /mnt/run

    In alternativa è possibile eseguire l'unico comando:

    for i in dev proc sys run; do sudo mount --bind /$i /mnt/$i; done

  5. Effettuare un chroot sul sistema digitando:

    sudo chroot /mnt

Arrivati a questo punto, all'interno dell'ambiente chroot sarà possibile effettuare qualsiasi operazione sull'altro sistema tramite terminale (ad esempio installare/rimuovere/aggiornare pacchetti, modificare o eliminare file, ripristinarne il corretto avvio ecc.).

Quando è in uso chroot si ottiene l'accesso come root. Quindi prestare particolare attenzione ai comandi che vengono eseguiti. Si ricorda che non occorre anteporre sudo a nessun comando.

Uscita dal sistema

  1. Uscire dal chroot premendo la combinazione di tasti Ctrl+D o con il comando:

    exit
  2. Smontare tutti i dispositivi con i seguenti comandi:

    cd ~
    sudo umount /mnt/dev
    sudo umount /mnt/proc
    sudo umount /mnt/sys
    sudo umount /mnt/

    In alternativa è possibile eseguire l'unico comando:

    cd ~ && for i in /dev /proc /sys /run /; do sudo umount -l /mnt$i; done
  3. Se presente, smontare l'eventuale partizione EFI con il comando:

    sudo umount /dev/sda1 /mnt/boot/efi/

    sostituendo eventualmente /dev/sda1 con la partizione EFI effettiva presente nel proprio sistema.

In caso di configurazioni particolari occorre utilizzare comandi specifici per smontare le partizioni (passaggio 2). A tal proposito, di seguito sono riportati alcuni esempi di comandi per smontare la partizione sulla quale risiede il sistema su cui si è operato, da utilizzare con le opportune modifiche in base al proprio caso.

  • Per smontare la partizione /dev/sda1:

    sudo umount /dev/sda1 /mnt
  • Per smontare la partizione /dev/sdc1 con file system btrfs con due subvolumi:

    sudo umount -t btrfs -o subvol=@ /dev/sdc1 /mnt
  • Per smontare la partizione /dev/sdc1 con file system btrfs:

    sudo umount -t btrfs /dev/sdc1 /mnt

Per accedere normalmente all'altro sistema riavviare come di consueto il computer oppure terminare la sessione Live.

Risoluzione problemi

Connessione ai repository ignorata

Se provando ad aggiornare il sistema appare un output simile al seguente:

root@filippa-HP-ProBook-430:/# apt update
Ignorato:1 http://security.ubuntu.com/ubuntu jammy-security InRelease
Ignorato:2 http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu jammy InRelease
Ignorato:3 http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu jammy-updates InRelease
Ignorato:4 https://downloads.sourceforge.net/project/ubuntuzilla/mozilla/apt all InRelease
Ignorato:5 http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu jammy-backports InRelease
W: Impossibile recuperare http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/dists/jammy/InRelease  Risoluzione di "it.archive.ubuntu.com" temporaneamente non riuscita
W: Impossibile recuperare http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/dists/jammy-updates/InRelease  Risoluzione di "it.archive.ubuntu.com" temporaneamente non riuscita
W: Impossibile recuperare http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/dists/jammy-backports/InRelease  Risoluzione di "it.archive.ubuntu.com" temporaneamente non riuscita

digitare il seguente comando:

ln -sf /run/systemd/resolve/stub-resolv.conf /etc/resolv.conf

e riprovare l'aggiornamento.

Assenza connessione alla rete

In rari casi potrebbe capitare che il chroot non riesca a navigare in rete. Per verificare se è causato dal non funzionamento della connessione, digitare il comando:

ping -c 4 ubuntu.com

Un output simile al seguente indica il non funzionamento della connessione alla rete:

ping: ubuntu.com: Nome o servizio sconosciuto

Per aggirare il problema eseguire la seguente procedura:

  1. Uscire dal chroot.

  2. Ripetere la procedura di accesso al chroot fino al punto 4.

  3. Montare separatamente la directory /etc/resolv.conf, digitando il seguente comando:

    sudo mount --bind /etc/resolv.conf /mnt/etc/resolv.conf
  4. Completare la procedura dal punto 5.

Ulteriori risorse


CategoryAmministrazione