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Differenze tra le versioni 57 e 58
Versione 57 del 14/12/2022 15.49.14
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Commento:
Versione 58 del 14/12/2022 18.32.41
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Linea 35: Linea 35:
<<Anchor(accesso)>>
= Accesso al sistema =
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<<Anchor(accesso)>>
= Accesso al sistema =
Linea 44: Linea 44:
sudo mount -t ext4 /dev/sda1 /mnt sudo mount -t ext4 /dev/sda2 /mnt
}}}
  * Per partizioni con file system ''btrfs'' con due [[Hardware/DispositiviPartizioni/Btrfs/Introduzione#Presentazione_subvolume|subvolumi]] (impostazione predefinita di Ubuntu):{{{
sudo mount -t btrfs -o subvol=@ /dev/sda3 /mnt
Linea 47: Linea 50:
sudo mount -t btrfs /dev/sdc1 /mnt
}}}
  * Per partizioni con file system ''btrfs'' con due [[Hardware/DispositiviPartizioni/Btrfs/Introduzione#Presentazione_subvolume|subvolumi]] (impostazione predefinita dall'installer di '''Ubuntu'''):{{{
sudo mount -t btrfs -o subvol=@ /dev/sdc1 /mnt
sudo mount -t btrfs /dev/sda3 /mnt
Linea 78: Linea 78:
 0. Smontare tutti i dispositivi con il comando:{{{
cd ~ && for i in /dev /proc /sys /run /; do sudo umount -l /mnt$i; done
 0. Se necessario, tornare in `~`:{{{
cd ~
Linea 81: Linea 81:
 0. Se presente, smontare l'eventuale partizione '''EFI''' (saltare il passaggio se non necessario):{{{  0. Smontare tutte le directory virtuali con il comando:{{{
for i in /dev /proc /sys /run /; do sudo umount -l /mnt$i; done
}}}
 0. S
e presente, smontare anche l'eventuale partizione '''EFI''' (saltare il passaggio se non necessario):{{{
Linea 84: Linea 87:
   0. Smontare infine la partizione di sistema sulla quale si è operato, digitando uno dei seguenti comandi.
  * Per partizioni con file system ''ext4'':{{{
sudo umount /dev/sda1 /mnt
}}}
  * Per partizioni con file system ''btrfs'' con due [[Hardware/DispositiviPartizioni/Btrfs/Introduzione#Presentazione_subvolume|subvolumi]] (impostazione predefinita di '''Ubuntu'''):{{{
sudo umount -t btrfs -o subvol=@ /dev/sda3 /mnt
}}}
  * Per partizioni con file system ''btrfs'':{{{
sudo umount -t btrfs /dev/sda3 /mnt
}}}
Linea 86: Linea 98:
##In caso di configurazioni particolari occorre utilizzare comandi specifici per smontare le partizioni (passaggio 2). A tal proposito, di seguito sono riportati alcuni esempi di comandi per smontare la partizione sulla quale risiede il sistema su cui si è operato, da utilizzare con le opportune modifiche in base al proprio caso.
## * Per smontare la partizione `/dev/sda1`:{{{
##sudo umount /dev/sda1 /mnt
##}}}
## * Per smontare la partizione `/dev/sdc1` con file system ''btrfs'' con due subvolumi:{{{
##sudo umount -t btrfs -o subvol=@ /dev/sdc1 /mnt
##}}}
## * Per smontare la partizione `/dev/sdc1` con file system ''btrfs'':{{{
##sudo umount -t btrfs /dev/sdc1 /mnt
##}}}
##
##Per accedere normalmente all'altro sistema riavviare come di consueto il computer oppure terminare la sessione ''Live''.
Per accedere normalmente all'altro sistema riavviare come di consueto il computer oppure terminare la sessione ''Live''.


Attenzione! Questa è una Pagina di prova. Le informazioni riportate potrebbero essere incomplete, errate e potenzialmente pericolose. Per contribuire alla realizzazione di questa pagina consultare la discussione di riferimento.

Guida verificata con Ubuntu: 20.04 22.04

Problemi in questa pagina? Segnalali in questa discussione

Introduzione

Questa guida contiene le informazioni per accedere ad una installazione di Ubuntu attraverso chroot (Change root). Quest'ultima è un'utilità dei sistemi unix-like in grado di cambiare root directory apparente, così da creare un nuovo ambiente logicamente separato dalla root del sistema principale.

In altre parole, con il chroot è possibile accedere ad un secondo sistema presente nel computer e utilizzarlo tramite riga di comando. Si potrà quindi eseguire qualunque azione sul sistema avviato da chroot operando da terminale aperto da un altro sistema GNU/Linux oppure da sessione live.

Il chroot può avere diverse applicazioni. Ad esempio può rivelarsi utile:

  • per riparare un sistema al quale è impossibile accedere, quando non è sufficiente montare il file system ed eseguire semplici modifiche ai file, ma occorre svolgere operazioni avanzate come l'esecuzione di programmi dal sistema danneggiato (un tipico esempio è il [[AmministrazioneSistema/Grub/Ripristino|ripristino di GRUB).
  • per accedere rapidamente ad un altro sistema presente sulla stessa macchina senza lasciare quello già avviato.
  • in alcuni casi, come alternativa alla virtualizzazione (es: per eseguire una versione di un programma incompatibile con il sistema in uso).

Altre caratteristiche varie del chroot sono le seguenti:

  • Richiede che i due sistemi siano della medesima architettura (è utile tenerlo a mente in caso di utilizzo da sessione live).

  • Viene adoperato il kernel del sistema di partenza (non di quello a cui si effettua l'accesso).
  • Non è possibile l'apertura simultanea di più sistemi con chroot.
  • È possibile operare anche tra distribuzioni GNU/Linux differenti (ad esempio, è possibile utilizzare Fedora o Arch operando da terminale per accedere ad un Ubuntu e viceversa). Ovviamente, una volta entrati in sessione chroot, bisognerà utilizzare i comandi specifici della distribuzione su cui si è eseguito l'accesso.

Operazioni preliminari

  1. Avviare la Live di Ubuntu oppure l'altro sistema GNU/Linux presente nel computer.

  2. Individuare il file system e tutte le partizione su cui è installato il sistema e prenderne nota.
    Infatti, a seconda delle operazioni che si desidera eseguire, potrebbe essere necessario individuare:

Di seguito verranno mostrati comandi con nomi fittizi delle partizioni. Sostituirli con quelli reali, individuati in fase preliminare.

Accesso al sistema

  1. Prima di accedere al sistema occorre montare la relativa partizione (o più d'una, se necessario). Digitare nel terminale uno dei comandi descritti successivamente.

    • Per partizioni con file system ext4:

      sudo mount -t ext4 /dev/sda2 /mnt
    • Per partizioni con file system btrfs con due subvolumi (impostazione predefinita di Ubuntu):

      sudo mount -t btrfs -o subvol=@ /dev/sda3 /mnt
    • Per partizioni con file system btrfs:

      sudo mount -t btrfs /dev/sda3 /mnt
  2. Se presente, montare l'eventuale partizione EFI (saltare questo passaggio se non necessario). A tal fine digitare:

    sudo mount -t vfat /dev/sda2 /mnt/boot/efi/

  3. Montare in /mnt anche le directory virtuali /dev, /proc, /sys e /run con il comando:

    for i in dev proc sys run; do sudo mount --bind /$i /mnt/$i; done
  4. Effettuare il chroot sul sistema montato digitando:

    sudo chroot /mnt

Arrivati a questo punto, all'interno dell'ambiente chroot sarà possibile effettuare qualsiasi operazione sull'altro sistema tramite terminale (ad esempio installare/rimuovere/aggiornare pacchetti, modificare o eliminare file, ripristinarne il corretto avvio ecc.).

Quando è in uso chroot si ottiene l'accesso come root. Quindi prestare particolare attenzione ai comandi che vengono eseguiti. Si ricorda che non occorre anteporre sudo a nessun comando.

Uscita dal sistema

  1. Uscire dal chroot premendo la combinazione di tasti Ctrl+D o con il comando:

    exit
  2. Se necessario, tornare in ~:

    cd ~
  3. Smontare tutte le directory virtuali con il comando:

    for i in /dev /proc /sys /run /; do sudo umount -l /mnt$i; done
  4. Se presente, smontare anche l'eventuale partizione EFI (saltare il passaggio se non necessario):

    sudo umount /dev/sda2 /mnt/boot/efi/
  5. Smontare infine la partizione di sistema sulla quale si è operato, digitando uno dei seguenti comandi.
    • Per partizioni con file system ext4:

      sudo umount /dev/sda1 /mnt
    • Per partizioni con file system btrfs con due subvolumi (impostazione predefinita di Ubuntu):

      sudo umount -t btrfs -o subvol=@ /dev/sda3 /mnt
    • Per partizioni con file system btrfs:

      sudo umount -t btrfs /dev/sda3 /mnt

Per accedere normalmente all'altro sistema riavviare come di consueto il computer oppure terminare la sessione Live.

Risoluzione problemi

Connessione ai repository non riuscita

Se provando ad aggiornare il sistema appare un output simile al seguente:

root@notebook:/# apt update
Ignorato:1 http://security.ubuntu.com/ubuntu jammy-security InRelease
Ignorato:2 http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu jammy InRelease
Ignorato:3 http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu jammy-updates InRelease
W: Impossibile recuperare http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/dists/jammy-updates/InRelease  Risoluzione di "it.archive.ubuntu.com" temporaneamente non riuscita
W: Impossibile recuperare http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/dists/jammy-backports/InRelease  Risoluzione di "it.archive.ubuntu.com" temporaneamente non riuscita

digitare il seguente comando:

ln -sf /run/systemd/resolve/stub-resolv.conf /etc/resolv.conf

e riprovare l'aggiornamento.

Assenza connessione alla rete

In rari casi potrebbe capitare che il chroot non riesca a navigare in rete. Per verificare se è causato dal non funzionamento della connessione, digitare il comando:

ping -c 4 ubuntu.com

Un output simile al seguente indica il non funzionamento della connessione alla rete:

ping: ubuntu.com: Nome o servizio sconosciuto

Per aggirare il problema eseguire la seguente procedura:

  1. Uscire dal chroot.

  2. Ripetere la procedura di accesso al chroot fino a questo passaggio.

  3. Montare separatamente la directory /etc/resolv.conf, digitando il seguente comando:

    sudo mount --bind /etc/resolv.conf /mnt/etc/resolv.conf
  4. Eseguire il chroot come descritto nel passaggio successivo.

Ulteriori risorse


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